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SABATO 25 OTTOBRE 2008 LA STAMPA

VII

GLI STUDI CRITICI

RIPROPOSTE NEL SAGGIATORE

Umano e non umano


= Una dei modi migliori per un primo approccio a
Lvi-Strauss il libro conversazione con Didier Eribon, Da vicino e da lontano tradotto ventanni fa da Rizzoli, reperibile ormai solo in biblioteca. Tra gli studi disponibili in libreria: Introduzione a Lvi-Strauss di Enrico Comba (Laterza); Ragione strutturale e universi di senso. Saggio sul pensiero di Claude Lvi-Strauss di Sergio Moravia (Le Lettere); Lvi-Strauss di Catherine Clment (Meltemi). Umano e non umano. Lvi-Strauss, Jonas e la ragione dialettica di Sandro Mancini (Mimesis).

Tristi sono i Tropici


= Per celebrare i cento anni di Claude
Lvi-Strauss e il mezzo secolo della casa editrice, Il Saggiatore ripropone, nella collana La Cultura, Tristi Tropici : dal Mato Grosso allAmazzonia, le spedizioni etnologiche presso le trib indigene del Brasile. Sempre Il Saggiatore, ristampa ora nei nuovi tascabili, Luomo nudo, Il crudo e il cotto e Dal miele alle ceneri. In catalogo anche: Antropologia strutturale, Le origini delle buone maniere a tavola, Il pensiero selvaggio, Mito e significato, Guardare ,ascoltare, leggere

Una giovane madre mund

Tutto avviene come se Manet lavesse concepita gi dipinta cos prima dellentrata della negra e del gatto: allinterno della tela raffigurante quella stessa camera, col letto e le modella sdraiata. La staticit della donna contrasta con leccitazione furiosa del gatto. Ma, avvicinandole, le due figure convergono. Indicano che Olimpia non semplicemente una pittura che rappresenta una donna nuda. E - limmagine di una immagine un quadro che rappresenta il quadro stesso (la nettezza dei contorni circoscrive il soggetto principale come fosse stato trasferito sulla tela). Di qui limpressione dirrealt (eppu-

La scrittura servita per imporre il dominio


CLAUDE LVI - STRAUSS

LOlimpia di Edouard Manet

La mano sinistra della donna, premuta con forza, designa il pube, nascondendolo, e la nerezza dei peli riappare nel nero colore del nastrino
re quanti commenti sul suo preteso realismo!) che d, per la sua ambiguit, una figura cos ieratica. Si sarebbe tentati di vedere un terzo enigma nel nastrino nero attorno al collo della modella - di cui molto si detto. Avendo Manet, con apparente gratuit, aggiunto qualcosa di nero alla parte alta del corpo, potrebbe averlo fatto in sostituzione di altro nero, o per lo meno di scuro, da lui soppresso in basso - non pago di dissimulare con discrezione i peli del pube come usavano, prima di lui, i pittori di nudo. La mano sinistra della donna, premuta con forza, designa il pube, nascondendolo, e la nerezza dei peli rieccola riapparire nel nero colore del nastrino che ne inverte reciprocamente il luogo (quel che sta in basso lo vediamo in alto) in una trasposizione quasi metaforica. (Analoga riflessione in Michel Leiris: Le ruban au cou dOlympia - insieme al fronzolo rosa sullorecchio sinistro sarebbe evocata la totalit dellorgano). I peli venerei sono cos resi presenti, quantunque oscurati, come il gatto nero anche lui - rende presente lartista al lavoro senza che lo si veda. La soluzione proposta di questi enigmi fa pensare immediatamente alle Meninas. (da Regarder, couter, lire traduzione di Guido Ceronetti)

Exempla Le sue Note su Olimpia, geniale interpretazione del celebre quadro di Manet

Nel rendergli omaggio questanno in una lettura teatrale di poesia, ho fatto leggere ad un giovane attore la conclusione di Regarder, couter, lire: Viste alla scala dei millenni, le passioni umane si confondono. Il tempo nulla sottrae agli amori e agli odii patiti dagli uomini, ai loro impegni, lotte, speranze: ieri come oggi, i medesimi di sempre. Se sopprimiamo a caso qualche secolo di storia, mai ne risulterebbe nulla di sensibile per la conoscenza della natura umana. La sola perdita irrimediabile sarebbe quella delle opere darte che in tali secoli furono generate. Il pubblico applaud convintamente, perch la verit era toccata.

Gli enigmi nascosti tra il gatto, la negra e la modella nuda


CLAUDE LVI-STRAUSS

Questa tela di Manet pone due enigmi. Il primo costituito dal gatto. Il gatto dipinto di getto, forse dopo un rapido schizzo, come quello dal titolo Gatto col pelo irto, n. 112 del catalogo dellesposizione Manet al Grand Palais (1983). Per questo disegno il catalogo propone la data 1868, ma con un punto interrogativo. Chiaramente, anche il gatto di Olimpia ha il pelo irto. Perch? Entrando nella camera insieme alla

portatrice del mazzo di fiori, il gatto scopre qualcosa dinusitato che lo spaventa o lo irrita. Stando di fronte, il motivo di questo non pu essere che il pittore stesso al cavalletto, di faccia alla modella. Intermediario il gatto, Manet, volutamente o no, si fa, nel suo stesso quadro, presente. Dopo il gatto, eccita la curiosit latteggiamento della donna. La donna non ha la minima reazione, neppure un battito di ciglia, uno sguardo fuggevole, per lirruzione della portatrice del mazzo di fiori e del gatto. Impassibile nella posa, i suoi occhi restano fissi sul pittore.

Se la mia ipotesi esatta, bisogna ammettere che la funzione primaria della comunicazione scritta di facilitare lasservimento. Luso della scrittura per fini disinteressati, con fine di ricavarne soddisfazioni intellettuali ed artistiche, un esito secondario, quando non sia ridotto, per lo pi, a uno strumento che rafforza, giustifica o dissimula laltro. Esistono tuttavia delle eccezioni: lAfrica indigena ha posseduto imperi con centinaia di migliaia di sudditi; nellAmerica precolombiana limpero Inca ne radunava milioni. Ma in entrambi i continenti tali tentativi si sono dimostrati ugualmente fragili. Sappiamo che limpero degli Inca si stabilito allincirca intorno al XII secolo; i soldati di Pizzarro non ne avrebbero trionfato facilmente se non lavessero trovato, tre secoli dopo, in piena decomposizione. Poco sappiamo dellantica storia africana, ma vi sindovina una situazione analoga: grandi formazioni politiche nascevano e scomparivano a distanza di poche decine danni. Lipotesi potrebbe essere verificata, anzich contraddetta, mediante questi esempi. Se la scrittura non bastata a consolidare le conoscenze, era forse indispensabile per affermare le dominazioni. Guardiamo vicino a noi: lazione sistematica degli Stati europei in favore dellistruzione obbligatoria, che si sviluppa lungo tutto il secolo XIX, procede parallelamente allestendersi del servizio militare e alla proletarizzazione. La lotta contro lanalfabetismo si confonde cos col rafforzamento del controllo sui cittadini da parte del Potere. Bisogna che tutti sappiano leggere, affinch il potere dica: a nessuno concesso dignorare la legge. (da Tristes Tropiques, cap. XXVIII traduzione di Guido Ceronetti)

na grande enciclopedia con tutto quello che volete sapere sulla fotografia: le vicende attraverso le quali si sviluppata nei vari paesi, lo sviluppo tecnologico, le biografie dei grandi artisti, le correnti e i filoni culturali, sezioni tematiche che intrecciano grandi fenomeni (Olocausto, ma anche colonialismo, guerra, emigrazione, malattia mentale, ecc. ) con le rappresentazioni e i racconti proposti dalle immagini. E il Dizionario della fotografia di Robin Lenman, ora nella versione italiana Einaudi (2 volumi, pp. 1131, 200) a cura di Gabriele DAutilia, che ha integrato l'edizione originale con numerose voci riferite alla nostra storia (Grand Tour, Mezzogiorno, Risorgimento, ecc..). La fotografia, ci ricorda D'Autilia, tecnica, arte, documento, pratica sociale, oggetto di memoria, strumento di lavoro, veicolo di affetto e di odio; un mondo in cui lo storico pu trovare le immagini che raccontano la contempo-

LOCCHIO E LORECCHIO
GIOVANNI DE LUNA

MADRE MIGRANTE VITTIMA DEL 29


Una icona del nostro tempo, un esempio della fotografia come sintesi di arte, tecnica e storia in un mega Dizionario Einaudi
raneit, l'artista una rappresentazione della realt che ne sfida il talento e l'immaginazione, milioni di uomini comuni l'attimo sospeso in cui fissare un ricordo, un sentimento, un evento. Far precipitare questo universo variegato e tumultuoso in un dizionario enciclopedico unimpresa ardua. Pure il tentativo va apprezzato per avere prodotto comunque un utile strumento di consultazione, con qualche impennata nella capacit di selezionare alcune fotografie che sono vere proprie icone della nostra epoca. Una di queste la celeberrima Madre migrante di Dorotea Lange. Il Dizionario ce ne racconta limpatto sull'America del New Deal. Tace per sul modo in cui quell'immagine fu costruita. Il ritratto della famiglia dolente, con le tre figlie strette intorno alla mamma in un desolante quadro di povert e di tristezza, - soprattutto oggi che il

fantasma della crisi economica scatena le paure del mondo intero -, il simbolo delle condizioni in cui versava lAmerica dopo il crollo di Wall Street nel 1929. Ebbene quella fotografia scaturisce da un certo numero di sottrazioni: mancano il padre e gli altri 4 figli e la figlia adolescente assente da 4 delle 5 foto della serie intitolata alla Madre migrante. Per gli scopi che si prefiggeva la Lange - emozionare e commuovere unopinione pubblica indurita dalla paura e dalla crisi -, una famiglia di nove membri rappresentava un eccesso poco edificante; inoltre, lassenza del padre poteva far pensare che tutto il peso della famiglia fosse scaricato sulla madre. Leliminazione della figlia adolescente rende poi chiara lintenzione della Lange di emozionare senza indignare, di sollecitare lopinione pubblica ma rassicurandola: laddove i bambini piccoli negli Anni Trenta erano simbolo di una innocenza smarrita, gli adolescenti rinviavano agli assillanti problemi della delinquenza giovanile e della trasgressione sessuale ed era meglio, perci, rimuoverli.

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