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Negli ultimi anni si verificato un parziale rinnovo del parco veicolare circolante nella Regione Sicilia ma la situazione vede ancora una quota significativa di veicoli non catalizzati. Se si fa riferimento, a titolo di esempio, alle serie storiche dei dati della Provincia di Messina forniti dallACI si pu osservare che nel corso dellultimo decennio il parco veicoli circolanti in provincia di Messina, come del resto quello a livello nazionale, ha subito una profonda modificazione: il tasso annuo medio di rinnovo del parco in questo periodo risulta attorno al 3% allanno, ma passato dal 2% del 94 all8% del 98 sulla spinta delle incentivazioni alla rottamazione (tab. 2.15). Anno Numero veicoli Tasso annuo di incremento 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004
2%
0%
1%
3%
8%
3%
3%
2%
4%
2%
La fig. 2.16 riassume la suddivisione del parco veicolare provinciale in convenzionali (non catalizzati) e catalizzati (Euro I-II-III), nel 2003.
Parco veicolare
180.000 160.000 140.000 120.000 100.000 80.000 60.000 40.000 20.000 0 AG CL CT EN ME PA RG SR TP EURO I EURO II EURO III Convenzionali
Figura 2.16 Suddivisione del parco circolante provinciale (2003) La composizione del parco circolante provinciale nellanno 2003 suddiviso in categorie veicolari, riportata sempre in Allegato 4 (un grafico per ogni provincia). Le province con il numero maggiore di veicoli risultano essere Palermo, Catania e Messina, inferiori le province di Agrigento Trapani e Siracusa e infine Caltanissetta Ragusa e Enna. La provincia della Sicilia con la quota maggiore di veicoli convenzionali (non catalizzati) nella composizione del parco circolante risulta essere Catania. Analizzando in dettaglio i dati relativi al 2005 riportati in allegato si pu constatare che la quota di veicoli Euro 0 inferiore alla met dei veicoli circolanti. I veicoli Euro II sono i pi numerosi dopo quelli Euro 0 in tutte le province. Dallanalisi del parco circolante nella regione Sicilia, suddiviso per singola provincia, si pu notare come ad una progressiva diminuzione di veicoli cosiddetti convenzionali (non catalizzati) corrisponda un aumento di veicoli catalizzati (Euro II in particolare. Il comportamento degli ultimi anni delinea un quadro di potenziale rinnovo del parco circolante che al 2005 non si era ancora completato.
Emissioni di gas serra (CO2 , CH4 , N2 O) dal settore dei trasporti, per modalit Lindicatore riguarda la presenza in atmosfera di gas climalteranti. Dei sei gas presi in considerazione dal Protocollo di Kyoto, in questa sede si considerano i tre principali: anidride carbonica (CO2), metano (CH4) e protossido di azoto (N2O). La legge 120/2002 ratifica il Protocollo di Kyoto, impegnando lItalia a ridurre le proprie emissioni, entro il 20082012, del 6,5% rispetto al 1990. La delibera CIPE 123/2002, che assegna a ciascun settore economico un obiettivo di emissione per lanno 2010, prevede per i trasporti una crescita del 30,1%.
109.658
2%
101.55 4
103.97 5
107.89 4
86.047
88.188
88.127
88.814
95.668
95.724
98.238
71