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ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASALGUIDI SCUOLA MEDIA E. FERMI A.S.

2008-2009

QUANDO LA MATEMATICA DIVENTA

CLASSI IAM e ID Insegnante Fossi Daniela ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASALGUIDI SCUOLA MEDIA E. FERMI A.S. 2008-2009
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IL PROBLEMANDO

CLASSE IAM , ID, IIIA Insegnante Fossi Daniela Nellanno scolastico 2008-2009, nellaffrontare il grande argomento della risoluzione dei problemi, in due classi prime della scuola secondaria di primo grado stato introdotto il gioco matematico Il Problemando variante indegna dellormai noto gioco matematico Il Numerando. Se percorrere la strada dellattivit laboratoriale con i numeri e la geometria si era presentato lavoro arduo, farlo con i problemi sarebbe diventato una sfida per tutti: cos era lo spirito iniziale con cui stata avviata la ricerca-azione di questo anno. Lattivit condotta, anche se si presta bene a sviluppare il pensiero creativo e limmaginazione degli alunni, stimola il pensiero critico e la concretezza nel matematizzare il mondo che li circonda, anche attraverso il fantastico; si dimostrato inoltre un utile strumento per saggiare ulteriormente la padronanza linguistica nel comporre e scomporre problemi. Lesperienza, avviata in due classi prime in due plessi diversi, con la stessa insegnante di Matematica che quindi faceva da tramite fra le due classi per mantenerne il contatto, stata condotta nellarco del secondo quadrimestre, anche se alcuni tentativi sono stati fatti sin da novembre. Visto il successo riscosso dal Numerando anche questo anno, sia come impatto con la didattica che con gli alunni, ho pensato di utilizzarlo per la realizzazione del Problemando e farlo diventare parte integrante del piano di lavoro della Matematica. Il Problemando, o perlomeno questa prima fase, ha apportato un sicuro aiuto nella ricerca di un metodo generale di lavoro in classe, basato sulla operativit, sulla procedura per problemi e sullimpegno in prima persona degli allievi. Lattesa, da parte degli alunni, di un gioco da eseguire in classe al pari del Numerando e, da parte mia, la voglia di vivacizzare ed arricchire di significato le normali attivit del curricolo di aritmetica apportando in pi il divertimento e la gratificazione del gioco, sono stati decisivi per la scelta e levoluzione dellesperienza.

Non sapevo come avrei potuto percorrere questo sentiero accidentato di difficolt: unidea per era chiara: cercare di rendere comprensibile un problema e la sua risoluzione alla maggior parte degli alunni. Allinizio abbiamo affrontato i problemi dallesterno cio cercando di risolvere i problemi classici proposti nei testi , poi dallinterno , entrare nel problema come protagonisti inventandone testo e contesto di sana pianta. La partecipazione attiva degli alunni e il loro entusiasmo sono stati determinanti . Al momento il nostro Problemando a buon livello: linsostituibile sfida finale, gi in atto, ancora in fase di rodaggio e necessita di una messa a punto. Quello che sicuramente non mancato stata la discussione in classe che ha chiarito le idee non solo agli alunni ma anche allinsegnante, soprattutto per quel che riguarda la differenza fra fare esercizi e avere a che fare con il problem-solving. Per adesso abbiamo affrontato i problemi aritmetici, piano piano estenderemo le nostre attenzioni anche a problemi geometrici e anche di logica e statistica: sar una buona partenza per continuare, allinizio dellanno prossimo, lo studio dei rapporti e proporzioni Riguardo alla risoluzione dei problemi, molti sono i riferimenti che si trovano nellambito della scuola primaria: di fronte a tali vere e proprie metodologie innovative si rende pi evidente il contrasto tra le formazioni didattiche dei docenti dei due ordini di scuola. La difficolt iniziale stata dunque un chiarimento personale nellorientamento sulle varie metodologie: per questo il gruppo di Ricerca-azione stato di fondamentale importanza. Obiettivi dellesperienza: produrre testi scritti coerenti e significativi favorire lacquisizione della matematica in modo consapevole e significativo rendere lalunno protagonista del proprio percorso formativo coinvolgere attivamente tutti gli alunni, anche quelli che non"amano" la matematica perch possano rafforzare la propria autostima mettersi in gioco nellesporre, raccontare e presentare il proprio prodotto ai compagni sviluppare la creativit nella problematizzazione della realt e nella ricerca di soluzioni contribuire alla formazione del pensiero critico offrendo i mezzi per valutare situazioni fare ipotesi e trovare soluzioni. stimolare la creativit e lo sviluppo del pensiero divergente, guidando ad atteggiamenti di flessibilit nelloperare aiutare gli allievi svantaggiati in un lavoro di recupero
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Descrizione dellesperienza

Prima fase

Da quando mi trovo nellambito scolastico ed in particolare della scuola media, ho sempre rilevato lesigenza di investigare un metodo per linsegnamento dei problemi. Sebbene sia vero che molti ragazzi abbiano difficolt nellaffrontare questo tipo di argomento, anche vero che parte di tali difficolt vengono superate simulando, per esempio, contesti reali, vicini cio alla vita quotidiana. Dopo un periodo iniziale trascorso a risolvere gli esercizi- problemi del libro di testo ho chiesto loro di inventare problemi. Il primo impatto con la richiesta stato di diffidenza: c stato grande imbarazzo di fronte a questo tipo di richiesta, guardare i problemi dallinterno e inventarli, qualcuno aveva avuto occasione di farne alla Scuola Primaria non si aspettavano di poter ripetere lesperienza alla Scuola Media. Gli alunni hanno prodotto problemi molto semplici nella loro formulazione e tentato di complicare via via.

Seconda fase

Gianmarco: perch non facciamo i problemi col Numerando? Come sempre dopo aver giocato al Numerando diventa difficile immaginare qualcosa di ugualmente attraente : ci non assolutamente limitante per la didattica anzi la disponibilit degli alunni a fare Matematica in un modo diverso dal solito lusinghiero. Forse lignoto, la novit pu spaventare linsegnante che non ha mai provato a lavorare cos ma sicuramente proprio questo che diventa allettante per il docente: provare ogni volta una metodologia didattica diversa; studiare le reazioni degli alunni e stupirli ogni volta diventa una sfida! Ancora una volta Il Numerando viene in nostro soccorso, infatti abbiamo utilizzato proprio la magia di quel gioco per fare esperienze con i problemi: ma perch non ci venuto in mente prima ? Allinizio il gioco, a coppie, non prevedeva il raggiungimento del bersaglio ma semplicemente le cifre estratte costituivano il contesto e con altre 3 cifre e due operazioni estratte servivano per costruire il problema e risolverlo. Anche cos bastava per rendere piacevole fare problemi!
0 fattoria ID 1 giardino 2 biblioteca 3 scuola 4 banca 5 supermercato 6 casa 7 lunapark 8 gelateria 9 treno 0 supermercato 1 treno 2 nave 3 bar 4 scuola 5 banca 6 edicola 7 ristorante 8 pullman 9 citt IAM

Matteo e Federico

804 pullman, supermercato, scuola Cifre: 0, 4, 9 operazione + e -

Il babbo di Filippo ha con s 400 . Uscito di casa prende il pullman che costa 9 andata e ritorno. Arrivato al supermercato va a pagare il bollettino della mensa scolastica che costa 99,99. Tornato a casa prende lauto per andare a prendere suo figlio a scuola ed essendo in ritardo cerca di aumentare la velocit ma prende una multa di 94. Quanto spende in tutto? Quanto gli rimane? Dati utili Biglietto pullman = 9 Bollettino scuola = 99,99 Multa = 94 Spesa totale = ? Rimanente = ? 99,99 + 94 + 9 = 202,99 spesa totale 400 202,99 = 197,01 rimanenti

Tommaso e Lucrezia

856 pullman, banca, edicola Cifre: 3, 9, 5 operazione x e -

Luca va in banca e fa un prelievo di 95 . Dopo va in edicola e compra 5 biglietti per il pullman da 3 ciascuno per i suoi 5 amici, 3 giornali il cui totale 9 e una ricarica telefonica da 35 . Quanto spender in tutto? Quanto gli rimane? Quanto costa un giornalino? 3x5 = 15 costo dei biglietti 9-3-3=3 costo di un giornale 95-15= 80 80-9 = 71 71-35 = 36 resto 35+15+9 = 59 quanto ha speso

Terza fase

La tentazione di raggiungere il bersaglio troppo forte ed infatti si passa ad una modalit diversa di fare problemi che prevede la risoluzione del Numerando e sulla sequenza delle operazioni imbastire il problema. Ben presto si rendono conto che raggiungere il bersaglio un gioco da nulla in confronto a formulare problemi sensati e soprattutto risolvibili.

Preparazione del Problemando Si prepara una serie di cartellini contenenti le cifre da 0 a 9 corrispondenti ciascuno ad una cosa o un luogo della vita quotidiana e quattro contenenti i segni delle 4 operazioni. Viene formato un bersaglio di 3 cifre, estraendo per tre volte un cartellinocifra e rimettendo ogni volta nel mazzo il cartellino estratto, per cui il numero ottenuto pu essere costituito da cifre uguali; poi si estraggono, ancora casualmente, ma questa volta senza rimettere il cartellino nel mazzo, tre cifre e due operazioni, il tutto usato a piacere per raggiungere il numero bersaglio ma anche tre cose per creare il contesto di un problema. Lo scopo del gioco quello di arrivare, nel tempo stabilito di 20 minuti, pi vicino possibile al numero bersaglio con le cifre estratte e su quella sequenza di operazioni inventare un problema. Allo scadere del tempo un alunno di ogni gruppo (in genere quello meno pronto nel calcolo e nel risolvere problemi) consegna il problema fatto.
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Alcuni esempi Numero bersaglio :512 Cifre: 4, 3, 9 operazione + e x supermercato, biblioteca, giardino

Massimiliano e Giulio Una preside va in biblioteca a comprare 24 libri che complessivamente costano 493 . Dopo essere andata a prendere i libri, va al supermercato a fare la spesa e compra 2 bistecche che costano 4 luna, laffettato a 3 e compra un giocattolo che costa 4 . Poi va in giardino a giocare. Quanto paga la preside in tutto? Dati 24 libri 493 = costo dei libri 2 bistecche 4 = costo bistecche luna 3 = costo affettato 4 = costo giocattolo 493+4+4+4+4+3= 512 Risposta: La preside nellarco della giornata paga 512 .

Numero bersaglio : 611 Cifre: 8, 7, 0 operazione - e :

casa, giardino

Gianluca e Debora Luca a casa trova 780 biglie: Poi chiama gli amici per giocarci: con gli amici gioca in giardino a biglie. La prima volta ne perde 88, la seconda 80. Quante biglie gli sono rimaste in tutto? Dati utili 780 biglie 88 e 80 ne perde 780-88= 692 692-80= 612
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Quarta fase

Nel tentativo di rendere unica la lista di personaggi, da abbinare alle cifre, stabilita separatamente dalle due classi, saltato fuori il paese dei balocchi. Ma allora perch non fare un Numerando a tema? Pinocchio era venuto fuori proprio per miracolo: sempre stato amico dei ragazzi! Cos abbiamo fatto i seguenti abbinamenti:

0 Paese dei balocchi 1 Pinocchio 2 Lucignolo 3 dolciumi 4 slot machine

5 video poker 6 gelateria 7 fata turchina 8 luna park 9 carrozza

Il numero bersaglio oppure i numeri estratti per raggiungerlo avrebbero dato poi lindicazione dei personaggi da utilizzare. E VOIL! Variante del gioco Dopo che gli alunni hanno compilato il problema, i problemi di ogni gruppo vengono fotocopiati e consegnati agli altri gruppi per farli risolvere a tutti gli altri.
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Numero bersaglio: 476 Cifre: 1, 3, 6 operazione + e - slot machine, fata turchina, gelateria

Problema blu

361+96=457 457+13=470 470+3=473 473+6=479 479-3=476

La fata turchina in un casin gioca alla slot machine e la prima volta vince 361. Il giorno dopo torna e vince 96 e poi altri 13. Il giorno dopo rivince 3 e poi 6. Dopo va in gelateria e spende 3 per un gelato. Quanti soldi ha ora la fata in tutto?

Problema arancione La fata turchina vince alla slot machine 631 e la volta dopo 361. Compra 6 gelati e spende in tutto 18. Compra una slot machine per casa e spende 361. Mentre gioca perde 313. La volta dopo guadagna 166 e la volta dopo ancora guadagna 10. Quanto guadagna la prima volta alla slot machine? Quanto le rimane dopo che ha comprato i gelati? Quanto le rimane dopo che ha comprato la slot machine? Quanti soldi ha adesso in tutto la fata turchina ? Problema rosso

631+361=992 992-18=974 974-361=613 613-313=300 300+166=466 466+10=476

ROSSI 361+136=497 497-31=466 466+13=479 479-3=476

La fata turchina gioca alla slot machine e vince 361 e 136. Perde 31 ma successivamente rivince 13. Dopo, delusa, va a comprare alla gelateria un megagelato che costa 3. Quanto vince alla slot machine? Quante monete le restano?
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Problema giallo 631-136=495 La fata turchina ha 3631 e spende 136 alla slot 495-31=464 machine; mentre gioca le vengono rubati 31 ma, per 464+13=477 fortuna vince 13. Quando sulla strada del ritorno 477-1=476 spende 1 in una gelateria per comprarsi un gelato. Quanti soldi le rimangono?

336+136=472 472+3+1=476

Problema verde

La fata turchina gioca due volte alla slot machine: al primo giro vince 336, al secondo ne vince 136. Il giorno dopo gioca altre due volte e vince la prima volta 3 e la seconda 1. Quanto ha vinto in tutto la prima volta ? E la seconda? Quanto vince in tutto?

Sono caduti nella trappola come i naselli di Pinocchio: fanno i problemi contenti!! Ilaria: raggiungere il bersaglio facile, difficile costruire il problema: forse si sono ostruiti i pori della fantasia!
Lorenzo: abbiamo fatto Lucignolo ricco! Federico: troppo bello inventare problemi!!

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Alcuni strani problemi La difficolt nella risoluzione dei problemi pu talvolta non essere imputabile ad una mancanza di logica ma essere caratteristica di ragazzi con una forte dose di fantasia, che non riescono a concretizzare le loro idee, che pensano che la difficolt di un problema sia superiore alle loro possibilit e quindi vanno oltre e si arrendono. Durante il nostro viaggio allinterno del problema, ne abbiamo incontrati alcuni senza richieste e con la risoluzione ben chiara: la traccia del Numerando era ben fatta ma non certo quella del problema per il quale si rende necessario una buona dose di logica. Giocando con i problemi tutto permesso se vero che si possono fare come vogliamo: cos devono aver pensato due alunne scrivendo il problema: Davanti a tale problema formulato da due ragazze con maggiori difficolt a Matematica, gli alunni sono rimasti meravigliati prima di tutto perch nel problema non si parlava di euro e lecca-lecca ma aveva connotazioni geometriche anche se le misure usate non erano proprio realistiche e le domande non erano presenti ma deducibili dalle intenzioni dalla risoluzione data.

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La discussione non certo mancata: gli alunni hanno rilevato lincoerenza tra il testo e lo svolgimento del problema e si sono sbizzarriti a formulare le domande pi svariate, scriverle alla lavagna e cancellare quelle non pertinenti, fino alla decisione che si rende necessario modificare il testo perch necessario puntualizzare il contesto! Questo problema stato veramente tosto da correggere e anche le autrici ne hanno convenuto. Non sono mancati errori da parte di alunni capaci, forse per eccesso di zelo volevano creare, per cos dire, un problema pi complicato di altri e sono caduti anchessi nellerrore di risoluzione: far notare la pecca ha ridimensionato la sapientina e inorgoglito i pi deboli.

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Altri ancora, incuranti dei cambiamenti apportati via via al gioco e quindi delle nuove decisioni prese, hanno risolto e formulato il problema in modo non coerente con le variazioni.

I dati sono stati laspetto molto gettonato ma anche quello pi controllato e tenuto sottocchio: i dati utili sono sempre stati riconosciuti e quelli superflui distinti dagli altri. I ragazzi si sono resi conto che se aggiungi o togli un dato il problema si deforma cambia connotati. Il Gruppo dei Blu in crisi. Matteo: un problema impossibile. E inizia la discussione! Federico: abbiamo scritto il problema senza control lare i dati! Gianni: hanno usato i numeri del bersaglio che non si possono usare! Gioi: si pu risolvere anche se supera il bersaglio Lorenzo: potremmo cambiare i dati! Gianmarco: poteva dire di prendere una strada pi Lunga di 3 metri perch la scorciatoia bloccata!

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Ogni problema stato rivisto a pi riprese e la correzione stata puntuale e minuziosa, grammatica a parte, anche durante la trascrizione gli errori sono stati scoperti a iosa, di qualsiasi tipo, formali e non, e gli alunni sono stati i revisori assoluti, fino a stravolgere completamente il testo di un problema, se necessario, cercando di rispettare le volont dellautore! Davanti a cos tanti problemi, le difficolt nel districarsi nelle correzioni sono state parecchie e gli alunni non hanno esitato ad aiutare linsegnante nel compito ingrato: le stesse autrici e gli stessi autori partecipavano alla discussione senza mostrare alcun orgoglio ferito anzi da quel giorno il loro rapporto con i problemi si fatto pi aperto e lineare e migliorato il loro rapporto con la matematica e in generale anche il loro profitto. Lavorare poi a gruppi stato determinante: la qualit dei testi migliorata e anche i pensieri pi divergentisi sono resi conto della concretezza, la discussione per la costruzione del problema ha sicuramente giovato alla loro metacognizione. Congetturare, verificare, confrontare e comunicare i propri ragionamenti in forma orale e scritta, ricostruire il procedimento seguito, riconoscere i propri punti di forza e di debolezza, scegliere il percorso pi economico in termini di risorse e di tempo stato il nostro modo di affrontare i problemi questanno. Si sono accorti che meno faticoso risolvere i problemi proposti da altri piuttosto che inventarne di nuovi; inoltre quello che chiaro per alcuni perch lo hanno inventato e risolto diventa invece dubbio per chi deve mettersi a risolverlo e quindi hanno dovuto mettersi nei panni del lettore. La classica gara del Numerando non c stata anche se inizialmente prospettata: la gara stata quella di inventare ogni volta un problema: il problema dei problemi! Non mai stata sentita la necessit di gareggiare, non cerano avversari da combattere ma la sfida risiedeva ogni volta nellinventare o correggere un problema diverso! Uno degli aspetti collaterali al gioco stato proprio lorganizzazione, prima allinterno della coppia e dopo nel gruppo: laffiorare di alcune tendenze comportamentali degli alunni, come la passivit, se non vengono adeguatamente governati dallinsegnante, possono andare a costituire punti di crisi. Per esempio stato necessario spostare un alunno da un gruppo ad un altro perch lavorasse e sedare cos le lamentele da parte dei vecchi compagni: quelli nuovi erano in grado di farlo lavorare senza discutere! Allinterno del gruppo, spontaneamente e in breve tempo, si sono presto creati i ruoli: il lettore, quello che scrive il testo, quello che fa i calcoli, quello che sperimenta pi metodologie di risoluzione, quello che riguarda le
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bozze e verifica il risultato, scambiandosi i ruoli quando veniva loro in mente unidea originale. La condivisione dei tempi e dei metodi diventa il punto di forza del lavoro di gruppo: lalunno impara a vivere nel gruppo, ad adeguarsi alle esigenze dellaltro, rispettare i suoi tempi, cambiare rapidamente punto di vista e a rivedere la propria centralit, a considerare e rispettare laltro.

Visto che siamo coinquilini con la scuola elementare nel plesso di Masotti, siamo andati in VA dove abbiamo proposto il Numerando e il Problemando come gioco per legare le due classi ponte tramite unesperienza sia ludica che educativa. La proposta stata accolta con entusiasmo da parte dei ragazzi che si sono sentiti gratificati delle tante fatiche: ora dovevano trasmettere queste loro conoscenze ai ragazzi che il prossimo anno sarebbero aumentati di grado. Cos la quinta elementare, supportata dagli alunni della prima media si sono cimentati in questa esperienza nuova per entrambi le classi. Dopo pochi attimi si erano subito imbrancati e messi dimpegno a imparare un nuovo metodo di fare matematica giocando.

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Sarebbe stato un vero peccato se questanno la IIIA non avesse partecipato alla ricerca-azione, dopo aver lavorato due anni di fila, ora che lesperienza si fa sentire non poteva certo mancare! Gli alunni della IIIA sapevano che avrei lavorato al Problemando con le prime classi e mostravano un certo disappunto a non partecipare a causa del loro impegno con gli esami; anche per me era la stessa cosa non volevo sottrarre tempo allo studio. Arrivato il momento della geometria solida non ho potuto fare a meno di lanciare loro una sfida: e se partecipaste anche voi al Problemando con la geometria solida? Ho proprio un bel quesito da porvi! Anche se il lavoro della classe per il Problemando si limitata ai problemi di geometria solida, la partecipazione stata alta. Come al solito ho lasciato al Problemando il compito di spiegare la geometria solida: tutte quelle formule e problemi andavano motivati. bastato tirare fuori una vecchia idea: il riso! Lesperienza stata di breve durata ma con una alta valenza didattica!

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Hanno dovuto attrezzarsi e tirare fuori dal cappello magico il meglio delle loro idee e finalmente stato rievocato un esperimento che avevamo gi fatto in prima classe e allinizio della terza con il principio di Archimede. Siamo andati nel laboratorio di Scienze e armati di cilindri graduati e bilancia abbiamo messo in pratica ci che sembrava solo una teoria!! Peso specifico e lapprossimazione per eccesso e per difetto avevano un senso! I ragazzi hanno inventato e risolto i problemi a gruppi di due e poi hanno risolto i problemi degli altri come tratti dal libro ma con una motivazione diversa: vedere se il tuo problema pi difficile del mio! Calcolare il volume finale della scatola con le misure approssimate per eccesso, trovare la variazione del volume, calcolare laltezza dellaria sopra il riso nella scatola, trovare scatole con la stessa forma ma con misure diverse, magari con una dimensione frazione di unaltra: era diventato un gioco da ragazzi! La progettazione dei prototipi stata davvero coinvolgente, non tanto per la costruzione in s perch ne avevano gi avuto esperienza con linsegnante di Educazione Tecnica, quanto nellattivarsi a trovare le misure che servivano. Infatti i problemi erano tutti inversi e non si rendevano veramente conto di ci che serviva loro per la costruzione di tutte le scatole finch non hanno dovuto farlo veramente. I ragazzi meno motivati allo studio si sono attivati e cimentati con successo nel progettare il solido pi difficile . Le difficolt sono state tante perch hanno dovuto iniziare a fare problemi partendo subito da quelli inversi e laiuto dellinsegnante stato quello di rassicurare e aiutarli nella ricerca della loro autostima.

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TUTTI PROBLEMI.........

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E stato calcolato quanto cartone occorre per realizzare 100 scatole : il solido pi conveniente da realizzare si rivelato il solido della Diletta e Selene con le dimensioni in rapporto preciso! Hanno poi calcolato la differenza tra il volume iniziale e quello calcolato con le nuove misure approssimate per eccesso e trovata laltezza dellaria sul riso! E se calcolassimo anche.

Quello che facciamo soltanto una goccia nelloceano. Ma se non ci fosse, quella goccia alloceano mancherebbe Madre Teresa di Calcutta

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