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pensareliberi.com
http://pensareliberi.com/2011/09/17/il-signoraggio-bancario-spiegato-a-mio-figlio-per-tutti/
Il “signoraggio” bancario spiegato a miofiglio. Capirlo per poterlo spiegare a tutti.
Uno degli argomenti nativamente in scalettasul blog è proprio quello relativoall’argomento del “signoraggio bancario”.Passateci la battuta, ma il signoraggio ormai èinflazionato come tema. Così abbiamo semprerimandato la pubblicazione di un articolo sutale argomento. Il motivo fondamentale diquesta mancanza risiede nel fatto che l’argomento “signoraggio e sistemamonetario internazionale” è ben affrontato,argomentato e diffuso da molti siti e blog che da anni si occupano di fareinformazione specifica. Questi siti e blog offrono informazioni dettagliate, fonti e bibliografie più che esaustive, per non parlare del l’ottimo lavoro svolto dagli espertiche seguono il problema. Così abbiamo preferito non proporre l’ennesimo, ridondante,articolo sul signoraggio, Volendo contribuire alla comprensione del fenomeno del sistema monetariointernazionale abbiamo deciso di affrontare il tema da un punto di vista discorsivo, daparte di un figlio curioso che chiede al padre. Così abbiamo deciso in redazione diarticolare e pubblicare le risposte che inviamo ai nostri lettori e ad alcuni giornalisti checi chiedono per esempio che cosa si intenda per “debito virtuale o reale”, avendo adisposizione consulenze di esperti nel settore, come nel caso della proposta del dott.Miclavez, autore di Euroschiavi e Euflazione, ospitato, tra l’altro, tra i nostri articoli. Tra tutte le risposte ai lettori visionate al riguardo di questo tema, abbiamo deciso dipubblicare un caso strettamente personale, ciò che è accaduto due settimane fa tra ilnostro co-redattore Marco Cutolo e suo figlio che frequenta il secondo liceo scientifico.Di seguito il dialogo
 father to son
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Sabato 27 Agosto 2011, ore 21
- <<Papà tu ti occupi di debito pubblico e di economia per le testate e i blog per i qualiscrivi?>>- <<Diciamo di si, tanti se ne occupano in questo momento anche perché è uno degliargomenti portanti di questo periodo di crisi economica. Perché me lo chiedi?>>- <<Perché voglio cercare di capire cos’è il debito pubblico e poi su internet, su facebook,non si parla di altro se non di questo e del signoraggio bancario. Molte cose non lecapisco, pare essere un argomento complesso.>>- <<In realtà l’argomento non è complesso. Uno dei segreti della riuscita di questosistema economico monetario sta proprio nella sua banalità, così semplice che èfacile sfugga alla mente. Non ti fare spaventare dall’istituzionalità delle argomentazioni.Quando si parla di debito pubblico si parla dello stesso debito che tu concepisci benissimo riguardo l’acquisto di una lavatrice a rate. E’ la stessa identica cosa. Nessuno èpiù proprietario delle sue ricchezze e del suo benessere, nè della sua salute. E’ tutto
 
prestato, tutto a debito, in tutto il mondo. Puna nazione è ricca più il suo debito è alto.E’ come se in questa casa fosse vietato possedere qualcosa e fosse obbligatorio averetutto in prestito a rate e con gli interessi. In un mondo così chi ha più cose diconseguenza ha più debito.>>- <<E questo sarebbe il signoraggio bancario?>>- <<No, questo è il sistema economico basato sul debito. Il signoraggio è solo unapiccola parte di questo sistema anche se nell’ultimo decennio se ne sono esasperati ilimiti tanto che il signoraggio bancario si è trasformato molto. Si continua ad usarequesto termine per sintetizzare il concetto di privatizzazione della moneta e delguadagno che le banche private come la BCE e la Federal Reserve ne ricavanodistribuendola, ormai a prestito e a debito.>>- <<Non credo di aver capito.>>- <<
Ok. Cercherò di raccontarti la storia in modo da farti degli esempi faciliperché sta nella semplicità il trabocchetto. Sei pronto? Seguimi bene
.>>- <<Ci sono!>>- <repubbliche marinare, in particolare quelledi Genova e Venezia. Dai porti di queste cittàpartivano navi cariche di beni dirette versoaltre nazioni, città, repubbliche. Le mercitrasportate venivano vendute o in cambio dialtre merci o in cambio di monete (gettoni in verità) d’oro. Tutti i beni avevano un valore dimercato basato sull’equiparazione con altri beni o sul relativo valore in oro dell’epoca.>>- <<Come oggi?>>- <<Da questo punto di vista si, esattamente come oggi. Quindi le navi trasportavanomerci e monete d’oro. Puoi capire il rischio che si correva nei mari durante i viaggi dalporto di Genova sino in Turchia a causa dei pirati e del rischio di essere derubatidell’oro una volta sbarcati a destinazione. Nessun ladro può rubarti sotto il naso 10carcasse di mucche, ma può benissimo portarti via un piccolo forziere di monete d’oro.Per risolvere questo grave problema la repubblica marinara di Genova, forte del suoimpero e del suo mercato in tutto il mediterraneo, decise di creare la prima monetacartacea, anzi, il primo “titolo” pagabile a vista al portatore, numerato, protocollato,certificato. Perché tutto funzionasse però c’era bisogno che nei luoghi di destinazionedei mercati vi fossero degli istituti delegati dalla repubblica di Genova, affinché sipotessero cambiare questi titoli ricevendo in cambio oro. Così nacquero le banche. Imercanti caricavano le navi di merci e invece di caricare forzieri di oro andavano in banca e si facevano dare un titolo che valeva quanto oro si sarebbero dovuti portare.Questo oro veniva versato in banca in cambio del titolo. A destinazione i mercanti vendevano la merce che trasportavano e ne acquistavano altraper caricare le navi, ma non pagavano più con l’oro (sia in forma di “moneta” o gettone,sia in forma di lingotto) bensì con questo titolo. Il mercante straniero riceveva taletitolo grazie al quale poteva andare in una banca affiliata in zona, presentarlo e riceverein cambio tanto oro quanto valeva il titolo. Quindi se il portatore aveva un titolo che valeva 100 gettoni d’oro, presentandolo in banca questa prendeva il titolo, lodistruggeva dopo averlo protocollato come “cambiato” e consegnava al portatore 100gettoni d’oro.>>- <<Così sono nate le banche?>>- <<In un certo senso… diciamo che era nato il servizio di deosito bancario. Un servizio
 
 utile direi.>>- <<Eh si, utile e intelligente!>>- <<Già. Ma a qual punto, una volta che il sistema di credito a distanza era statoaccettato ufficialmente in tutto il mediterraneo, accadde l’imprevisto! I titoli avevanoacquistato talmente tanta fiducia nei portatori che erano pochi coloro i quali avendoneuno si scomodavano per andarlo a cambiare per ritornarsene con le sacche piene di oro.Primo per scomodità di trasporto, secondo per il rischio di essere derubati. Così pochicambiavano il titolo in oro e molti invece compravendevano beni scambiandosi i titoli.Ora si che si può dire che erano nate le banche! Queste avevano i caveau pieni di riservedi oro e la popolazione mediterranea faceva mercato con i loro titoli perché si fidavanodel sistema. Il titolo valeva sicuramente tanto oro quanto riportato sulla facciata deltitolo.>>- <<Ed era vero?>>- <<Accidenti se era vero!>>- <<E cosa c’è di sbagliato in questo?>>- <<In questo niente, ma la storia non finisce qui. Si affaccia il primo lato oscuro delsistema bancario nel momento in cui le banche si accorgono di avere molto orodepositato e inutilizzato, quindi fermo.>>- <<Perché tutti utilizzavano la moneta cartacea e i titoli lasciando l’oro in banca comedeposito reale della loro ricchezza.>>- <Riserva frazionaria“. Questo sistema permetteva alle banche di poter disporredel’80% dell’oro depositato per i suoi affari.>>- <<Affari? Di che tipi di affari poteva occuparsi una banca?>>- <
credito
 e risparmio.>>- <<Ma i clienti sapevano di questo meccanismo, di questo sistema, di questo businessfatto con i loro soldi e con le loro riserve di oro?>>- <<Qui la cosa inizia a farsi complicata. I clienti non potevano sapere questo o non sisarebbero più fidati di una banca che utilizza l’80% dei tuoi risparmi per prestarli ingiro e guadagnarci. Quindi nacquero nuovi tipi di contratto, nuove clausole. Si facevafirmare il contratto dove questo veniva detto, ma in forma molto poco chiara epoco trasparente, altrimenti, ripeto, nessuno avrebbe più affidato i suoi risparmi a una banca. Inoltre, per invogliare gli utenti a versare i loro risparmi in banca, venneinventato il tasso di interesse sui soldi versati sul conto, quindi anche il clienteguadagnava se affidava i suoi risparmi alla banca. Conveniente no? Perché tenermi l’oroo i soldi/titoli sotto il materasso quando depositarli in baca significava ancheguadagnarci nel tempo?Certo nessuno si domandava seriamente come fosse possibile fare soldi dal nulla, comefosse possibile che una banca da una somma X versata potesse ritornarti indietro unasomma X + q. Come si dice “a caval donato non si guarda in bocca”. Ai clienti veniva data,distribuita, una parte di guadagni derivanti dai finanziamenti. In effetti il sistema erageniale. In questo modo si facevano soldi dal nulla e inoltre si distribuiva tra lapopolazione più moneta e oro di quanta in realtà non ce ne fosse in deposito, in
realericchezza
. Fu così che per la prima volta la ricchezza reale divenne man manoricchezza statistica. Questo sistema è andato avanti per secoli, evolvendosi estrutturandosi sempre di più. Inoltre è facile capire come il fare soldi dal nulla avesseportato le banche a diventare straordinariamente ricche! Lo stesso sistema dellaricchezza statistica venne utilizzato dalla assicurazioni, ma uesta è un’altra storia che ti

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