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2001-2002
LUOMO e lUTENSILE
Abbandono pressoch istantaneo Conservazione dellog-getto dopo delloggetto una volta utilizzato. lutilizzo. no conservazione no miglioramento conservazione miglioramento
Lo strumento ha solo una funzione Lo strumento ha un uso costante e immediata, destinata a soddisfare diversificato. un appetito istantaneo. Pu servire a fabbricare altri utensili ancora pi efficaci e precisi.
IL CONCETTO di INDUSTRIA: INDUSTRIA = insieme delle tecniche e delle attivit attraverso le quali un gruppo umano trasforma le materie prime per ottenere degli oggetti. In senso pi esteso indica anche il complesso di tali oggetti. Nel caso specifico si parla di INDUSTRIA LITICA per indicare il complesso di manufatti realizzati in pietra.
1 Lindustria litica
Rocce sedimentarie silicee o Selce e chert o Calcedonio o Diaspro o Calcare siliceo o Arenaria, quarzite Rocce eruttive microcristalline o Andesite o basalto fine o riolite o Ossidiana Altro o Cristallo di rocca o Ciottoli di lava o Calcare o Travertino o
2 Lindustria litica
La SELCE
Spicchio di nodulo corticato di chert giurassico eluviale (dalla regione del Baden-Wrttemberg). Nella foto a destra possibile osservare la trama di microfossili. (da Elburg e Van der Kroft)
Una piccola parte del materiale litico recuperato nellofficina 2 del sito neolitico di PiancadaBosco Nogali (UD). La materia prima era di provenienza alpina e, nonostante la distanza, giungeva a Piancada senza subire un eccessivo alleggerimento (molti pezzi conservano infatti il cortice). La presenza di un atelier litico collocato a grande distanza dalla fonte di approvvigionamento ha fatto ipotizzare che il sito avesse un ruolo di emporio di riferimento, distribuzione e redistribuzione dei manufatti in pietra scheggiata. (da Ferrari & Mazzieri)
3 Lindustria litica
La QUARZITE
Anche la quarzite, come la selce, pu presentarsi in forme molto differenti per colore, grana, tessitura etc Il primo esemplare un blocco di Quarzite Terziaria (Eocene) da Profen (Sachsen-Anhalt, Germania). Lingrandimento mostra una trama caratteristica a zolletta di zucchero. Il secondo invece un esemplare di Quarzite Cretacica da Lehnberg (Baviera, Germania), caratterizzato da una tessitura molto pi compatta. (Foto: Matthias Rummer, 2001 in http://www.flintsource.net/)
4 Lindustria litica
LOSSIDIANA
Lossidiana un vetro vulcanico particolarmente adatto alla scheggiatura (soprattutto per pressione). I margini degli strumenti in ossidiana risultano naturalmente molto affilati e non sempre necessitano di ulteriore ritocco. Le fonti di ossidiana sono ristrette ad alcune aree vulcaniche. NellEuropa preistorica le fonti conosciute erano soprattutto quelle del bacino del Mediterraneo: Melos Lipari Monte Arci (Sardegna) Palmarola Pantelleria In Europa centrale lossidiana si trova lungo i monti Zempln (tra Slovacchia e Ungheria). La composizione chimica delle ossidiane variabile (soprattutto per quanto riguarda la percentuale di silice contenuta). La loro caratterizzazione molto importante per poter risalire alle fonti di approvvigionamento. Da questo punto di vista molto utile la datazione dellossidiana (con metodi che ne studiano lidratazione, le tracce di fissione), la quale consente ovviamente di datare leruzione che la ha prodotta (e, quindi, di risalire alla fonte).
5 Lindustria litica
(da Benetti)
Tra le materie prime scheggiabili si annovera anche il quarzo ialino (o cristallo di rocca), utilizzato soprattutto in mancanza di materie prime di qualit migliore. (Foto: Franco Benetti in http://www.landscape.it/vworld/naturalia/home.htm)
6 Lindustria litica
Strumenti
SCHEGGIATURA
Supporti
Strumenti
7 Lindustria litica
La SGROSSATURA
Catena operativa della sgrossatura finalizzata alla produzione di un bifacciali. (da Gamble)
Sequenza operativa della sgrossatura di un ciottolo, destinata alla produzione di choppers o bifacciali (da de Marinis)
8 Lindustria litica
La SGROSSATURA
1. 2. 3. 1. 2. 3.
blocco di materiale grezzo chopper chopping tool blocco di materiale grezzo biffaciale a scheggiatura parziale bifacciale a scheggiatura totale
9 Lindustria litica
METODI di SCHEGGIATURA
PERCUSSIONE Diretta Indiretta Su incudine
Percussione su incudine
La PERCUSSIONE INDIRETTA
La SCHEGGIATURA a PRESSIONE
12 Lindustria litica
La TECNICA LEVALLOIS
Sequenza operativa di lavorazione con tecnica Levallois a scheggia preferenziale per la fabbricazione di una punta Levallois (da Leroi-Gourhan)
13 Lindustria litica
La TECNICA LEVALLOIS
Sequenze operative per il distacco di schegge e punte Levallois (metodo a scheggia preferenziale) (da Broglio)
Distacco di una punta Levallois. La punta (b) reca limpronta in negativo dello stacco precedente (a)
14 Lindustria litica
La TECNICA LEVALLOIS
Riepilogo delle operazioni per il distacco di una scheggia Levallois (metodo a scheggia preferenziale)
Nucleo Levallois a scheggia preferenziale (da Bordes) Si parla di metodo a scheggia preferenziale quando, dopo il distacco di una o due schegge levallois, la superficie di distacco completamente struggata e non possibile ricavare altre schegge se non rimettendo in forma il nucleo.
15 Lindustria litica
La TECNICA LEVALLOIS
16 Lindustria litica
La TECNICA LEVALLOIS
Sequenza operativa per il distacco di schegge Levallois (metodo Levallois ricorrente centripeto) Con il metodo ricorrente il distacco di ogni singola scheggia contribuisce contemporaneamente anche a rimettere in forma il nucleo, determinando il distacco di quelle successive. (da Boda)
17 Lindustria litica
La TECNICA LEVALLOIS
18 Lindustria litica
La TECNICA LEVALLOIS
19 Lindustria litica
La TECNICA LEVALLOIS
Esempio di lavorazione di un arnione con il metodo Levallois, finalizzato alla produzione di raschiatoi: A: il nucleo preparato tramite stacchi centripeti (a guscio di tartagura) e viene lavorato anche lungo i bordi. B e C: disacco di una scheggia Levallois sfruttando il piano di percussione precedentemente preparato (segue).
20 Lindustria litica
La TECNICA LEVALLOIS
D, E: ritocco di un margine (raschiatoio laterale). Dopo che il margine usurato (F) si procede al ritocco del margine opposto (G). Una volta usurati entrambi i margini (H) si procede a un ritocco di raffilatura (I) con produzione di una punta. Il ritocco risparmia parte del margine lasciando in evidenza lusura precedente (L). M: frattura della punta e riutilizzo dello strumento come raschiatoio doppio a margini convessi.
21 Lindustria litica
Percussione indiretta
Percussione su incudine
Tecnica bipolare
(da Broglio)
22 Lindustria litica
1 strumento + molto scarto Difficolt nel controllo della forma finale dello strumento
molti strumenti + poco scarto Possibilit di controllo della forma finale dello strumento
23 Lindustria litica
2000
1000 500 0
40
200
1
sgrossatura scheggiatura levalloiso-musteriana scheggiatura laminare
24 Lindustria litica
Il NUCLEO
scheggia
strumento
ARNIONE o PRE-NUCLEO = blocco di materia grezza da scheggiare, corticato. NUCLEO = ci che rimane dellarnione dopo che la scheggiatura avvenuta.
Nucleo di selce alpina dal sito di Pradamano (UD) (da Ferrari e Mazzieri)
25 Lindustria litica
(da Brezillon)
1. 2. 3. 4. 5.
scheggia davvio scheggia di dcorticage scheggia dangolo scheggia dangolo obliqua scheggia obliqua
6. 7. 8. 9.
punta a costolatura punta dcale punta pseudo-Levallois estrazione di una punta pseudo-Levallois
26
Lindustria litica
(da Brezillon)
1. 2. 3. 4. 5. 6.
Tablette Fianco del nucleo Fianco del nucleo Fondo del nucleo Lama a cresta Lama a cresta
27 Lindustria litica
TIPI di NUCLEO
(da Brezillon)
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9.
bi-piramidale a disco poliedrico a schegge Levallois Levallois dopo lestrazione di una scheggia Levallois dopo lestrazione di una punta Levallois dopo lestrazione di due lame Levallois Livre de beurre del Grand Pressigny prismatico a un piano di percussione
10. prismatico a due piani di percussione contrapposti 11. a piani di percussione multipli 12. a piani incrociati 13. a piani alternati 14. a quattro piani di percussione contrapposti a due a due 15. piramidale o conico 16. a mitra 17. conico allungato 18. a lame a dorso corticate 19. a stacchi in fette parallele
28 Lindustria litica
TIPI di NUCLEO
(da Broglio)
29 Lindustria litica
La SCHEGGIA
SCHEGGIA = frammento di roccia dura distaccato durante ogni operazione di scheggiatura. LAMA = se il frammento di roccia staccata dal nucleo ha una lunghezza pari o superiore al doppio della larghezza si pu parlare di lama.
PARAMETRI MORFOMETRICI
DENOMINAZIONE Scheggia larga Scheggia lunga Scheggia molto lunga Scheggia laminare Lama Lama larga Lama stretta Microlamella Ipermicrolamella LUNGH./LARGH. 1 1,5 2 3 4 6 10 Lungh < 2,5 cm Lungh = 11,2 cm
30 Lindustria litica
La SCHEGGIA
(da Broglio)
31 Lindustria litica
Il TALLONE
TALLONE = parte della scheggia consistente in una porzione del piano di percussione. A seconda del tipo di percussione impiegata e della preparazione o meno del piano di percussione, il tallone pu assumere aspetti diversi.
ANGOLO di SCHEGGIATURA = angolo tra il tallone e la faccia dorsale della scheggia. ANGOLO di DISTACCO = angolo tra il tallone e la faccia ventrale della scheggia.
32 Lindustria litica
LO STRUMENTO
MANUFATTO = qualsiasi prodotto della scheggiatura intenzionale. STRUMENTO = manufatto che ha una forma intenzionalmente realizzata mediante sgrossatura di un ciottolo o di un arnione oppure fabbricato ritoccando schegge o lame precedentemente ottenute (supporti).
33 Lindustria litica
Il RITOCCO
RITOCCO = procedimento che conferisce al manufatto la forma desiderata, trasformandolo in strumento. Pu servire a rendere tagliente un margine della scheggia, a riaffilarlo, a creare un elemento che ne faciliti lincastro in una immanicatura o in un propulsore
Esistono diverse tecniche di ritocco e diversi strumenti ritoccatori: Ritocco a percussione o Percussore duro o Percussore tenero Ritocco a pressione o Compressore duro o Compressore tenero
34 Lindustria litica
TECNICHE di RITOCCO
Percussione
percussore tenero
(da de Marinis)
35 Lindustria litica
TECNICHE di RITOCCO
Pressione
compressore tenero
(da de Marinis)
36 Lindustria litica
MODO
AMPIEZZA
Marginale Profondo
Invadente Coprente
DELINEAZIONE
Continuo Denticolato
ORIENTAMENTO
37 Lindustria litica
TIPI di RITOCCO
Ampiezza
Modo
Delineazione
Orientamento
(da Broglio)
38 Lindustria litica
TIPI di RITOCCO
(da Brezillon)
a. a scaglie b. a scaglie c. sub-parallelo d. parallelo (lamellare) e. a scaglie scalariforme f. Aurignaziano g. marginale corto h. erto normale i. erto incrociato j. piano convesso k. coprente trasvers. parallelo l. obliquo parallelo m. a chevrons n. coprente piatto irregolare o. continuo e discontinuo, prossimale, mesiale, distale, diretto p. inverso q. alterno r. misto s. invadente
39 Lindustria litica
STRUMENTO TRASVERSALE = Langolo tra il margine trasversale e lasse dello strumento > 45.
a. margini laterali b. margine trasversale (da Cocchi Genick) STRUMENTO LATERALE = Langolo tra il margine trasversale e lasse dello strumento < 45.
40 Lindustria litica
(da Bordes)
41 Lindustria litica
Qualitativo Quantitativo
TIPO = modello ideale che riunisce i tratti essenziali di tutti gli oggetti della stessa natura.
42 Lindustria litica
Non Levallois
PRODOTTI di SCHEGGIATURA
Tecnica
Ritocco
MANUFATTI su SCHEGGIA
63 tipi
43 Lindustria litica
44 Lindustria litica
IL
Indice Levallois
Ifs
Indice ristretto dei talloni a faccette Indice largo dei talloni a faccette
IF
I lam
Indice laminare
45 Lindustria litica
ILtyp
x 100
IR
x 100
IC
Indice charentiano
x 100
IQ
Indice Quina
n. punte e raschiatoi a ritocco Quina x 100 (6 +7 + 8 + + 29) x 100 (1 + 2 + 3 + 4 + 63 + n. bifacciali) (36 + 37) (1 + 2 + 3 + 4 + 63) n. dei bifacciali x 100 (36 + 37 + n. bifacciali)
I At
I Au
IB
(1 + 2 + 3 + 4 + 63 + n. bifacciali)
x 100
46 Lindustria litica
47 Lindustria litica
G1: Grattatoio frontale lungo Grattatoio piatto, generalmente su lama sottile, caratterizzato da un ritocco semplice continuo a forma di fronte pi o meno arrotondata, a volte rettilinea, senza concavit notevoli, raramente obliqua, ben delimitata dai bordi del pezzo, la cui lunghezza superiore alla larghezza di una v olta e mezza. Tipi secondari derivati dalla posizione della fronte relativamente al tallone, dai caratteri della tecnica di scheggiatura, dalla forma, dallinclinazione sullasse, dalleventuale ritocco complementare e dalle proporzioni dello strumento. Si noti che il passaggio dal ritocco frontale ai margini grezzi del pezzo si effettua secondo un angolo arrotondato o, talvolta, secondo un angolo vivo. In questo caso prende laspetto di un becco particolarmente evidente sui grattatoi a fronte obliqua o a fronte irregolare abbozzante un muso. (da Laplace)
48 Lindustria litica
G2 = grattatoio frontale lungo a ritocco laterale ___ = strumento su lama () = tendenza di un tipo primario G7 dj. = grattatoio a muso djet [] = indicazioni di carattere tecnologico L2 = lama raschiatoio lunga Prox = prossimale . = presenza di pi tipi primari identici o diversi sulle estremit o sui lati opposti dello strumento D2 = raschiatoio denticolati Mg = ritocco marginale Inv = ritocco inverso
49 Lindustria litica
Gli indici Indice totale Indice ristretto Indice di tipo primario Indice di categoria tipologica Indice laminare Indice di microlitistmo Indice di strumenti multipli o compositi
LANALISI FUNZIONALE
approccio intuitivo confronti etnografici archeologia sperimentale analisi delle tracce dusura Lapproccio intuitivo
(da de Marinis)
51 Lindustria litica
LANALISI FUNZIONALE
I confronti etnografici
Le prove sperimentali
In entrambi gli esempi presentati si pu vedere come lusura e i successivi ritocchi possono modificare uno strumento trasformandolo in uno strumento di tipologia diversa. (da Dibble)
52 Lindustria litica
LANALISI FUNZIONALE
Lanalisi delle tracce dusura
Lo studio delle tracce di usura consente di mettere in evidenza la parte operativa dello strumento e, di conseguenza, di ipotizzare il modo nel quale esso veniva immanicato e utilizzato nonch di identificarne la funzione. In particolare, le lame in selce utilizzate per il taglio dei cereali presentano una caratteristica usura lucida (sickle gloss), di ampiezza e orientamento diverso a seconda del tipo di immanicatura del falcetto. (da Calani)
53 Lindustria litica
Il REFITTING
Il refitting un metodo molto impiegato per ricostruire le modalit di sfruttamento della selce. Esso consiste nel rimontare i vari pezzi come in un puzzle tridimensionale e in questo modo possibile seguire passo passo tutta la catena operativa e le diverse sequenze di distacco delle schegge. Quando i pezzi staccati da un unico nucleo si rinvengono in diverse aree dello scavo, il loro rimontaggio consente di seguire i movimenti dello scheggiatore intorno al sito. Nei due esempi possibile osservare il rimontaggio di un nucleo in selce dal sito di Maastricht-Belvdre (Paesi Bassi) e la distribuzione orizzontale delle schegge rimontate. (da Roebroeks)
54 Lindustria litica
FONTI di APPROVVIGIONAMENTO
Fonti di materie prime sfruttate in 8 dei livelli del Paleolitico Medio della Grotta Vaufrey (Francia) (da Geneste)
Grotta Vaufrey n. > 10 Km Campione Materia Distanza di prima massima manufatti dominante Km 0 112 60 6 1 531 49 30 1 100 71 30 3 461 41 70 1 121 50 30 1 190 42 55 4 558 39 80 5 2075 48 60 0 36 72 6 0 84 52.5 6 0 97 49 6
55 Lindustria litica
FONTI di APPROVVIGIONAMENTO
In alto: trasferimento di materie prime nel Paleolitico Medio europeo. possibile vedere come nella Francia sudoccidentale si sfruttassero prevalentemente fonti comprese in un raggio di 20 km e, in minor misura, di 100 km. Queste distanze vengono invece superate nellarea centrosettentrionale (da Fblot -Augustins). Le modalit di sfruttamento delle materie prime sono legate a meccanismi di territorialit Nel primo Neolitico . dellItalia settentrionale comunit diverse attingono a fonti di approvvigionamento diverse. (da Ferrari & Mazzieri)
56 Lindustria litica
FONTI di APPROVVIGIONAMENTO
Fonti di ossidiana dellarea tirrenica sfruttate nel Neolitico e loro diffusione. (da Camps)
57 Lindustria litica