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FRAMMENTI DEL XXI SECOLO

Sommario

Definire la globalizzazione ................................................................................................... 3 Le radici della globalizzazione ............................................................................................. 4 La globalizzazione delleconomia ........................................................................................ 5 La globalizzazione dellinformazione e della cultura ............................................................ 6 Globalizzazione e ambiente ................................................................................................. 7 Le alterazioni climatiche....................................................................................................... 9 Effetto serra e cambiamento climatico ............................................................................... 10 Impatto dell'agricoltura e dell'allevamento sull'effetto serra ............................................... 11

Definire la globalizzazione

Lespressione globalizzazione definisce lintegrazione di tutti i Paesi in un unico sistema planetario ,caratterizzato dallinterdipendenza degli stessi sul piano economico

,tecnologico, culturale e politico. La globalizzazione il processo con il quale decisioni ,eventi e attivit , ovunque si manifestino , si ripercuotono con conseguenze significative anche i regioni molto distanti. E il fenomeno pi rilevante della nostra epoca perch coinvolge la sfera politica ,leconomia, il lavoro ed anche la cultura della quasi totalit della popolazione mondiale . Si possono individuare diversi aspetti della globalizzazione. Si parla, ad esempio, di "globalizzazione dellinformazione" per fare riferimento al fatto che, grazie ai nuovi mezzi di comunicazione, le notizie possono viaggiare pi velocemente che in passato e raggiungere qualsiasi parte del pianeta. Si parla di "globalizzazione culturale" quando si vuole evidenziare che alcuni stili di vita e alcune abitudini si diffondono rapidamente da un luogo allaltro della Terra, spesso a scapito delle tradizioni locali, che invece vanno scomparendo. Pi spesso questo termine utilizzato per definire fenomeni prettamente economici , si parla cos di globalizzazione delleconomia .

Le radici della globalizzazione

La

globalizzazione alla

una

tendenza

che come

appartiene

storia

delluomo,

dimostra la diffusione della specie Homo sapiens in tutto il pianeta. Via via che nei gruppi umani insorgevano bisogni pi

complessi della semplice sopravvivenza, per soddisfarli si cercavano nuove risorse, si conquistavano nuove terre e si intensificavano gli scambi commerciali. La fase determinante della globalizzazione riconducibile ai viaggi di Colombo, a seguito dei quali lEuropa cominci ad esercitare la propria influenza sul resto del mondo avviando un sistema di scambi su scala planetaria. La rivoluzione industriale consolid questi processi e sanc il predominio del Vecchio continente. Alla fine dellOttocento il mondo intero appariva ormai integrato in un unico grande sistema economico , poi nel corso del XX secolo si affacciarono sulla scena mondiale due nuovi protagonisti : gli Stati Uniti e il Giappone. Le due guerre mondiali diedero vita ad un nuovo assetto mondiale caratterizzato dalla divisione del mondo in due sfere di influenza dominate dalle due nuove superpotenze , gli USA e lURSS, portatrici di due diversi modelli economico-politici. Alla fine degli anni Ottanta con la dissoluzione dellURSS si sono create nuovamente le condizioni per laffermarsi di una dimensione globale del mercato : sono cadute le barriere ideologiche, si affermato un unico modello economico, quello di mercato , e sono state liberalizzate le condizione normative e doganali che regolano gli scambi commerciali.

La globalizzazione delleconomia
La globalizzazione delleconomia si realizzata grazie al notevole aumento del grado di interdipendenza tra i Paesi e a profonde modifiche nei tradizionali sistemi di produzione ,di sfruttamento delle risorse, di trasporto ,oltre che nel commercio, nella finanza e nel mercato del lavoro. La globalizzazione delleconomia caratterizzata dallenorme crescita degli scambi internazionali ,favorita sia dalla forte riduzione dei tempi e dei costi di trasporto , sia dalla vasta diffusione dei mezzi telematici. I processi innescati dalla globalizzazione stravolgono gli equilibri

tradizionali sia tra i diversi Stati sia al loro interno , sia tra una regione e laltra , provocando cambiamenti epocali come

quelle determinate dalle grandi rivoluzioni produttive del passato, la rivoluzione agricola e quella industriale . Sconvolgimenti di questa portata presentano vantaggi e

svantaggi, che tuttavia non sono equamente distribuite tra gli individui e i territori. Crescono infatti le disuguaglianze : oggi l1% della popolazione ha un reddito superiore alla met di quello complessivo di tutta la popolazione e le 200 persone pi ricche possiedono ricchezze che valgono di pi di quello che met della popolazione mondiale guadagna in un anno. La globalizzazione delleconomia produce inoltre enormi trasformazioni nel mercato del lavoro . Mentre nei Paesi di antica industrializzazione la disoccupazione non sembra ridursi , in quelli a sviluppo intermedio continuano a crescere le opportunit di lavoro grazie soprattutto grazie al processo di delocalizzazione attuato dalle industrie dei Paesi pi sviluppati. Laumento dei posti di lavoro non significa per automaticamente crescita dei redditi dei lavoratori . Anche per quanto riguarda i livelli delle retribuzioni si registrano forti squilibri ,sia nei confronto tra le varie aree del mondo sia in quello tra lavoratori lavoratrici.

La globalizzazione dellinformazione e della cultura


La globalizzazione non interessa solo i beni materiali : nel villaggio globale, come stato definito il mondo attuale dal sociologo M.McLuhan attraverso le tv satellitari , lungo le linee di internet, tutti possono avere accesso ad un flusso di informazioni in quantit senza pari nel passato. Lo scambio culturale molto intenso e non conosce confini, poich notizie, conoscenze, tecnologie,viaggiano alla velocit della luce su scala planetaria. I nuovi sistemi di comunicazione globali spezzano i legami tradizionali tra luogo fisico e situazione sociale. I confini geografici sono superati, in quanto gli individui e le collettivit hanno conoscenza ed esperienza di eventi e vicende molto distanti tra loro. Le diverse culture sono sempre pi sottoposte ad un processo di incontro e ,in alcuni casi , di scontro. Da un lato vi la marcata standardizzazione dei costumi e la diffusione di modelli culturali , politici ed economici che rispecchiano lOccidente , dallaltro vi la riscoperta di molte culture tradizionali e quindi di identit che divengono riconoscibili proprio grazie alla maggiore diffusione delle informazioni. La globalizzazione culturale pu portare anche alla condivisione di alcuni valori universali che travalicano le differenze culturali ,politiche e sociali. Un esempio importante quello della tutela dellambiente.

Globalizzazione e ambiente
Lattuale fase di globalizzazione riversa sulle risorse del pianeta uno sfruttamento intensivo senza precedenti . Laumento della produzione mondiale genera effetti devastanti per lambiente , perch si trasforma in un maggiore consumo di materie prime e di energia e in un aumento delle emissioni liquide e gassose, provocando degli unalterazione ecosistemi. La crescita dei mercati per lesportazione di prodotti ittici, agricoli e forestali , delle materie prime e dei prodotti finiti si traduce in un impoverimento dei suoli , e non sottrae nessun luogo alla logica dello sfruttamento globale. La globalizzazione un fenomeno che coinvolge anche specie animali e vegetali . Oggi insieme alle merci veicolano in tutto il mondo animali e piante di ogni specie. Si assiste cos ad una sorta di rimescolamento generale, vere e proprie invasioni biologiche. Animali e piante ormai colonizzano tantissimi continenti e gli ecosistemi tendono a essere uguali dappertutto. Mentre prima c'era una forte differenza tra ecosistemi dei vari continenti e dentro ai continenti delle varie regioni, adesso un po' tutto dappertutto. Gli ecosistemi si impoveriscono, si banalizzano e si perde la biodiversit. La conseguenza anche ulteriore che molti di questi animali che arrivano da continenti tropicali, dall'Africa, Sud America, dall'Asia, possono avere delle conseguenze negative anche sull'uomo perch per esempio possono essere vettori di malattie anche gravi; possono arrivare anche i microrganismi che trasmettono direttamente quelle malattie. Questo un effetto della globalizzazione in fondo, di cui ancora si conosce poco, ancora gli effetti sono relativamente poco "importanti", ma probabilmente diventeranno sempre pi importanti nei decenni futuri e dovremmo tenerne conto perch avranno un'incidenza sempre pi forte sulla popolazione.

spesso

irreversibile

Tutte le attivit umane producono modifiche profonde nellambiente naturale. Nel corso degli ultimi due secoli, lo sfruttamento del capitale naturale si progressivamente intensificato fino a raggiungere livelli critici di alterazione delle risorse. Da qualche decennio, per, opinione pubblica, governi, organismi sovrannazionali si sono impegnati per raggiungere obiettivi concreti nella riduzione dellimpatto delle attivit umane sullambiente naturale.

Le alterazioni climatiche
Tra gli effetti dellinquinamento provocato dalle attivit umane vi anche laccumulo di particolari gas dellatmosfera, che potrebbe influenzare landamento delle temperature e delle precipitazioni ,provocando forti cambiamenti nelle condizioni climatiche globali e diventando una delle principali sfide ambientali del XXI secolo. Secondo alcuni scienziati , la variazione dei gas serra verificatesi dalla Rivoluzione industriale in poi ha provocato e provoca laumento della temperatura a livello globale . Unaltra conseguenza delleffetto serra potrebbe essere laumento delle precipitazioni, provocato a sua volta dalla maggiore evaporazione dellacqua dalla superficie terrestre a causa delle temperature medie globali pi elevate. Il cambiamento climatico potrebbe avere un forte impatto sulla vegetazione, sugli agro sistemi e sui boschi , provocando unaccelerazione della perdita di biodiversit negli ambienti dove le variazioni climatiche sono cos rapide da causare lestinzione di alcune specie o la scomparsa di habitat idonei alla loro sopravvivenza.

Effetto serra e cambiamento climatico


Nellatmosfera sono presenti in natura alcuni gas capaci di intrappolare una parte dei raggi solari che giungono sulla terra, impedendogli di disperdersi nuovamente nellatmosfera dopo essere stati riflessi dalla superficie del nostro pianeta. Si tratta in particolar modo dellanidride carbonica, del metano , del protossido di azoto , dellozono. Questi gas , chiamati gas serra entro una certa concentrazione consentono il mantenimento del clima attuale. Se per alla concentrazione naturale si aggiungono i gas prodotti dalle attivit umane, quali i gas fluorurati, leffetto serra si amplia, provocando un eccessivo riscaldamento dello strato inferiore dellatmosfera.

Impatto agricoltura e allevamento sull'effetto serra


Dei gas serra oggetto del protocollo di Kyoto, almeno tre sono originati in percentuali molto rilevanti dal settore agricolo: anidride carbonica, metano e protossido dazoto. Il settore agricolo diventato uno delle maggiori forze trainanti negli effetti provocati dalle emissioni di gas serra. L agricoltura contribuisce allincremento dei gas ad effetto serra attraverso luso della terra in diversi modi: le emissioni di CO2 sono collegate alla deforestazione nelle regioni temperate: dove le foreste e le zone boschive vengono eliminate per far spazio alla pastorizia ed ai campi emissioni di CO2 risultanti dalla coltivazione dei mangimi per gli animali, dall'utilizzo dei pascoli per l'allevamento e dalle deiezioni prodotte dagli animali stessi le emissioni di metano derivanti dalla coltivazione del riso e dalla digestione del bestiame. le emissioni di protossido di azoto derivanti dallutilizzo di fertilizzanti.

Insieme, questi processi agricoli costituiscono il 54% delle emissioni di metano, approssimativamente l80% delle emissioni di protossido di azoto, e praticamente tutte le emissioni di anidride carbonica legate alluso del terreno. Le deforestazioni come mezzo di ripulitura dei terreni, colpiscono inoltre la capacit di cattura da parte della vegetazione della CO2, lasciandola libera di aumentare il suo livello

Lagricoltura contro leffetto serra


Lagricoltura pu contribuire alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica . Il metodo semplice : basta far accumulare allinterno del terreno materia organica e residui agricoli. Tali tecniche favoriscono lassorbimento di CO2 e allo stesso tempo una buona produzione e vanno dalle colture intercalari, che consentono al suolo di rimanere sempre "protetto" da uno strato di vegetazione, ad una aratura poco profonda che riduce il contatto della materia organica con l'aria, per arrivare alla razionalizzare della fertilizzazione, oggi adoperata in eccesso, e alla migliore gestione dei residui, come le stoppie, che non dovrebbero essere bruciate ma interrate o lasciate in superficie. I residui colturali lasciati sulla superficie del terreno possono inoltre svolgere unazione dintercettazione dei nutrienti e dei pesticidi rendendoli nel tempo meno attivi e quindi non dannosi. I dati dimostrano che in un terreno agricolo trattato in questa maniera la sostanza organica pu aumentare dell'1% all'anno e quindi assorbire annualmente pi di una tonnellata di anidride carbonica. In rapida crescita inoltre le pratiche agronomiche conservative che sfruttando a proprio vantaggio i processi naturali utili alla produzione ,arrecano il minimo disturbo meccanico del suolo e una copertura permanente, integrate da avvicendamenti colturali (ad es.: leguminose).Si tratta di tecniche poco conosciute che dovrebbero essere incentivate per ottenere un duplice risultato: ridurre l'effetto serra e migliorare la gestione del territorio.

Effetto serra e scelte alimentari


Anche la produzione di cibo ha un peso rilevante sulleffetto serra . I gas serra emessi per la produzione dei vari tipi di alimenti carne, pesce, uova e latticini sono responsabili di oltre la met delle emissioni di gas serra (58%), quasi il triplo di quelle derivanti dalla produzione di cereali, frutta, verdura (22%). Il tipo di alimentazione pi ecologista quella 100% vegetale. L'alimentazione latto-ovo-vegetariana ha un

impatto 4 volte pi alto, quella onnivora 8 volte pi alto. Questo solo per quanto riguarda l'effetto serra, ma va tenuto presente che come impatto ambientale totale contano anche i consumi di acqua, sostanze chimiche, terreni, e l'inquinamento da deiezioni in generale.

Come combattere quotidianamente il surriscaldamento globale


Ciascuno di noi pu combattere quotidianamente il surriscaldamento terrestre : basta mangiare meno carne o cibi trasformati ed aumentare invece il consumo di verdura e cereali integrali. La conferma, autorevole, giunge dal Rowett Institute of Nutrition and Health della Aberdeen University (GB), i cui scienziati hanno messo a punto una dieta ecosostenibile

"Non

mangiare

carne,

va'

in

bici,

sii

un

consumatore frugale. Per favore, mangiate meno carne, la carne e' un prodotto ad altissimo consumo di carbonio" Queste le parole di Rajendra Pachauri, premio Nobel e direttore dell'IPCC, il Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite, pronunciate il 15 gennaio 2008 a una conferenza stampa a Parigi.

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