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Silvio Berlusconi punta i piedi: le elezioni anticipate devono slittare.

La road map verso il voto di febbraio oggi ha subito un colpo di arresto. Il Pdl ha chi esto un rinvio di una o due settimane delle elezioni, motivandolo con la necessi t di garantire al meglio il voto degli italiani all'estero. Senza rinvio, secondo il settore elettorale del pdl, il voto all'estero si risolverebbe in un caos. P oi arrivata la dichiarazione di Berlusconi, che a Porta a Porta ha rafforzato il concetto: "Questa fretta di andare alle elezioni una forzatura inutile". Ed sub ito scontro, con il Pd che conferma di essere pronto per le elezioni. Qualcuno, nello schieramento avverso, sospetta che la richiesta del partito di B erlusconi abbia ragioni diverse dalla preoccupazione di come si vota nelle Ameri che o in Oceania e che nasconda invece il desiderio del cavaliere di avere pi occ asioni di apparire in tv senza le limitazioni imposte dalla par condicio(che sca ttano implacabilmente con l'avvio ufficiale della campagna elettorale). In fondo anche Berlusconi ammette che se avesse "la possibilit di spiegare le nostre ragi oni" ai vecchi elettori, il pdl potrebbe ribaltare i sondaggi e puntare al 40 pe r cento. Anche l'atteggiamento del pdl alla Camera, dove Cicchitto ha preannunci ato che il suo gruppo si prender "tutti il tempo necessario" per esaminare la leg ge di stabilit, si inserisce nella stessa strategia di allontanamento del voto. N e convinto il Pd, che con Franceschini accusa Cicchitto e compagni di aver messo in atto un'azione "dilatoria" con l'obiettivo di allontanare le urne. Mentre Pi er Luigi Bersani ammonisce: "Non possono usare il Parlamento, la legge di stabil it per i loro problemi". BERLUSCONI, AVETE BISOGNO DI ME - "Avete bisogno di me e quindi non mi astengo q uando sento il dovere di prestare il soccorso a chi ha bisogno". Lo afferma Silv io Berlusconi durante la registrazione di 'Porta a Porta' rispondendo a Bruno Ve spa che gli chiede se " vero che si ripresenta". ''Io punto al 40%, avendo una mo ntagna di argomenti, spiegando che in Italia non c'e' alternativa alla mia propo sta", dichiara. "Se Monti sciogliesse il dubbio e dicesse di essere disposto a f are il candidato premier di tutti i moderati io farei un passo indietro da candi dato premier e sarei felicissimo - aggiunge, per - Lui avrebbe sotto di s un Pdl c he sempre stato leale al governo tecnico e non gli ha mai votato contro". "Se Mo nti non ammette noi non federa i moderati. Solo con tutti io mi ritirerei e dare i il mio sostegno necessario alla vittoria dei moderati".

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