Sei sulla pagina 1di 12

LEZIONI DI GIUSTIZIA COSTITUZIONALE

CAP. 1 : GIUDIZIO DIFFUSO E ACCENTRATO Il controllo giudiziario di legittimit costituzionale delle leggi (giudizio di legittimit costituzionale) pu svolgersi secondo due meccanismi : - giudizio diffuso : comporta lattribuzione ad ogni giudice,nellesercizio dei poteri rientranti nella propria competenza, del sindacato sulla costituzionalit della legge. - giudizio accentrato : comporta lattribuzione di tale sindacato in modo esclusivo ad un organo dotato dello specifico potere di dichiarare lillegittimit costituzionale della legge. Gli elementi di differenziazione non attengono necessariamente alla qualificazione del soggetto che esercita il sindacato(lessere o meno tale soggetto un giudice) ma risiedono nellesclusivit della competenza e nelleffetto particolare -la dichiarazione dillegittimit costituzionale della legge- che dallesercizio di tale competenza deriva a fronte di leggi ritenute incostituzionali. GIUDIZIO DIFFUSO NEGLI USA Il giudizio diffuso nasce per la prima volta in Usa, alla luce del fatto che la Costituzione americana non prevede lesistenza di un qualsivoglia sindacato di legittimit costituzionale delle leggi. Tuttavia, proprio tale mancanza ha obbligato i giudici americani ad inventarsi un meccanismo autarchico di controllo della legittimit cost. Tale principio di sindacato affidato ai giudici fu enunciato per la prima volta dalla famosa sentenza della Corte Suprema del 1803 (caso Marbury vs Madison).partendosi dalla duplice premessa del carattere rigido della cost.americana e del potere dovere di ogni giuridce dinterpretare sia la legge sia la costituzione. Il giudice che,nellesercizio della sua funzione, si trovi a dover applicare una legge al caso concreto, deve verificare preliminarmente che essa non contrasti con la Costituzione. Mentre,infatti, il contrasto tra due leggi risolto con il criterio cronologico (lex posterior derogat priori) nellipotesi di contrasto con legge e costituzione, la legge ordinaria non pu modificare quella costituzionale. Il giudice dovr disapplicare quella norma dando la prevalenza alla costituzione ed utilizzarne unaltra sulla base dei criteri di analogia. Tuttavia la disapplicazione strumento singolare, in quanto vale solamente per la specifica controversia che ne costituisce loggetto,e non produce alcun vincolo nei confronti di un altro giudice che si trovi a dover decidere la medesima controversia. Ci potrebbe causare problemi con altre interpretazioni di altri giudici, dunque la soluzione trovata con il principio dello stare decisi, secondo il quale le decisioni della Corte Suprema sono formalmente vincolanti nei confronti di tutti i giudici. La corte suprema non compie uno specifico giudizio di legittimit costituzionale, ma si limita a valutare la legittimit o lillegittimit della norma ai fini della sua applicazione o disapplicazione rispetto a un determinato fatto. Le norme ritenute incostituzionali dalla Corte Suprema non vengono annullate ma continuano ad esistere nellordinamento pur non potendo essere pi applicate: si tratta di death laws, esistenti ma non pi vigenti. GIUDIZIO ACCENTRATO IN ITALIA In Italia, la scelta dellAssemblea costituente fu per un giudizio di legittimit costituzionale di tipo accentrato, affidato allorgano Corte Costituzionale. Tale organo, previsto dagli articoli 134 137 della Costituzione del 1947, entr in funzione solo nel 1956. Nel periodo intercorso tra le due date suddette,il controllo di legittimit fu un controllo di tipo diffuso affidato alla magistratura. I motivi della scelta del sistema di giudizio accentrato furono : - linesistenza in Italia del principio dello stare decisis. Le sentenze di Cassazione infatti hanno influenza nei confronti degli altri giudici ma non sono vincolanti nei loro confronti.

- la preoccupazione di non squilibrare la posizione reciproca dei poteri dello Stato, attribuendo esclusivamente al potere giurisdizionale la funzione di bloccare loperativit delle leggi. Scelta dei membri della Corte Costituzionale : art. 135 Cost La Corte costituzionale composta di quindici giudici nominati per un terzo dal Presidente della Repubblica, per un terzo dal Parlamento in seduta comune e per un terzo dalle supreme magistrature ordinaria ed amministrative( diversificazione sotto laspetto attivo). I giudici della Corte costituzionale sono scelti tra i magistrati anche a riposo delle giurisdizioni superiori ordinaria ed amministrative, i professori ordinari di universit in materie giuridiche e gli avvocati dopo venti anni d'esercizio.(diversificazione sotto laspetto passivo). I giudici della Corte costituzionale sono nominati per nove anni, decorrenti per ciascuno di essi dal giorno del giuramento, e non possono essere nuovamente nominati. Alla scadenza del termine il giudice costituzionale cessa dalla carica e dall'esercizio delle funzioni. La Corte elegge tra i suoi componenti, secondo le norme stabilite dalla legge, il Presidente, che rimane in carica per un triennio, ed rieleggibile, fermi in ogni caso i termini di scadenza dall'ufficio di giudice. L'ufficio di giudice della Corte incompatibile con quello di membro del Parlamento, di un Consiglio regionale, con l'esercizio della professione di avvocato e con ogni carica ed ufficio indicati dalla legge. Nei giudizi d'accusa contro il Presidente della Repubblica, intervengono, oltre i giudici ordinari della Corte, sedici membri tratti a sorte da un elenco di cittadini aventi i requisiti per l'eleggibilit a senatore, che il Parlamento compila ogni nove anni mediante elezione con le stesse modalit stabilite per la nomina dei giudici ordinari

I giudici la cui nomina spetta al PDR sono nominati con decreto di questultimo

controfirmato dal P. del consiglio. I giudici nominati dal parlamento in seduta comune sono eletti da questultimo a scrutinio segreto con la maggioranza dei 2/3 dei componenti dellassemblea;per gli scrutini successivi al primo sufficiente la maggioranza dei 3/5 dei componenti dellassemblea. I giudici eletti dalle supreme magistrature sono quelli che ottengono il maggior numero di voti purch raggiungano la maggioranza assoluta del collegio;qualora questa non venga raggiunta si passer alla maggioranza relativa e a parit di voti proclamato il pi anziano di et. E stato abrogato per i giudici costituzionali listituto della prorogatio I giudici costituzionali non sono sindacabili,n possono essere perseguiti per le opinioni espresse e per i voti dati nellesercizio delle loro funzioni;godono di immunit accordata ex art.68 ai membri delle due camere. Lart. 14 della legge 84 del 1953 attribuisce alla Corte autonomia regolamentare e finanziaria. Il principio della autodichia stabilisce che la Corte competente in via esclusiva a giudicare sui ricorsi dei suoi dipendenti.

Le competenze della Corte Cost. sono le seguenti : a) giudizio sulle controversie relative alla legittimit cost. delle leggi e degli atti (aventi fdl) dello Stato e Regioni; b) giudizio sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e su quello tra Stato e Regioni e tra Regioni; c) giudizio sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica (ex Cost.) d) giudizio di inammissibilit sulle richieste di referendum abrogativo ex art. 75 Cost.

CAP. 2 : Giudizio di legittimit cost. delle leggi e degli atti (aventi fdl) dello Stato e delle Regioni. Si ha illegittimit originaria quando il contrasto si verifica nei confronti di norme di grado superiore gi esistenti; si ha illegittimit sopravvenuta quanto il contrasto si verifica nei confronti di norme di grado superiore create successivamente rispetto allatto (che nasce legittimo e diventa illegittimo successivamente). Si possono avere vizi sostanziali, che attengono al contenuto dellatto, e vizi formali che attengono al mancato rispetto delle norme di grado superiore sul procedimento di formazione dellatto nel suo complesso. Oggetto del giudizio Possono essere gli atti, le disposizioni che li compongono, o le norme che dalle disposizioni si ricavano per via interpretativa. Lelencazione tassativa dellart. 134 esclude che oggetto del giudizio possano essere tutti quegli atti normativi che non siano leggi o che siano atti privi della fdl. Esclude che possano essere oggetto del giudizio le fonti fatto. La disposizione esclude implicitamente che possano essere oggetto del giudizio fonti-fatto(in riferimento alle norme consuetudinarie, dovuto alla mancanza di fdl). Il controllo deve per essere ammesso nei confronti dello jus non scriptum quando esso non creato da una fonte-fatto ma da una fonte-atto (esempio lordine di esecuzione delle clausole di un trattato internazionale). Ipotesi particolare di sindacato sulla leggi cost. ricorre a proposito delle leggi cost. (art. 116) che hanno adottato gli statuti delle 5 Regioni ad autonomia speciale. Si ritiene che il loro particolare e circoscritto contenuto limiti la loro capacit derogativi alle disposizioni del titolo V della Cost.. Le suddette leggi costituzionali potranno essere sindacate dalla Corte sia per vizi formali, violazione dei limiti della revisione costituzionale, sia per violazione di una qualsiasi disposizione della Costituzione, titolo V. Forza di legge In merito alla definizione di fdl, la giurisprudenza della Corte Cost. carente. Principali teorie in tema di fdl : - le caratteristiche sarebbero : primariet rispetto alle altre fonti, raffrontabilit in termini di equipollenza alla legge (capacit di operare nellambito attribuito dalla Cost. alla legge). Capacit, propria di un atto normativo diverso dalla legge, di abrogare questultima. - atti con fdl sarebbero quelli autorizzati da una norma cost. a disciplinare determinate materie ad essi riservate e sulle quali deve ritenersi escluso lintervento della legge stessa. - il concetto di fdl risulterebbe dallintegrazione delle due tesi : atti con fdl sarebbero tutti gli atti normativi primari che siano insindacabili da parte di qualsiasi autorit allinfuori della Corte Cost. La definizione della fdl come forza attiva e passiva presuppone il principio della gerarchia come regolatore dei rapporti tra atti normativi. I decreti legislativi adottati ai sensi dellart. 76 Cost. non comportano alcun problema. Per quanto riguarda invece i decreti legge il discorso diverso poich essi hanno esistenza precaria, poich se non vengono convertiti in legge entro 60 gg decadono sin dallinizio. - Se il decreto non viene convertito latto decade retroattivamente, come mai esistito quale fonte del diritto. Negli ultimi anni la Corte ha ammesso di poter trasferire la questione di costituzionalit del decreto legge impugnato e non convertito alla identica norma contenuta nel decreto legge reiterato . Lavvento della reiterazione fece creare vere e proprie catene normative. Attualmente la reiterazione decisamente ridimensionata ma non cessata del tutto. La Corte afferma che la reiterazione altera la natura provvisoria della decretazione durgenza, rimandando di fatto il termine di 60 gg per la conversione in legge.

- Se il decreto viene convertito in legge, limpugnativa si trasferisce automaticamente alla legge di conversione, anche se occorre distinguere a seconda del tipo di vizio denunciato : trasferimento pacifico per vizi sostanziali dellatto; trasferimento durgenza per vizi formali. La Corte inizialmente ha ritenuto che la conversione in legge assorbisse e sanasse ogni vizio formale possibile; recentemente invece ha cambiato la sua posizione in merito, affermando che la preesistenza di una situazione di fatto che comporta la necessit e lurgenza di provvedere tramite lutilizzo dello strumento eccezionale (il decreto legge) costituisce un requisito di validit per ladozione dellatto stesso, in modo che leventuale mancanza dei presupposti configura tanto un vizio di legittimit quanto un vizio in procedendo della stessa legge di conversione. La Corte Cost. ha ritenuto oggetto del giudizio di legittimit anche i decreti di attuazione degli Statuti delle 5 Regioni ad autonomia speciale. Tali decreti sono contenuti negli Statiti Speciali, ed hanno ad oggetto lattuazione della disciplina statuaria e il trasferimento degli uffici e del personale statale alle regioni per le materie di competenza di queste ultime. Non i mai verificato, ma sindacabile dovrebbe essere anche il decreto con cui il Presidente della Repubblica proclama lavvenuta abrogazione di una legge o di alcune sue disposizioni a seguito di referendum. In relazione alle fonti comunitarie (regolamenti e direttive auto applicative) la Corte ha sempre escluso che esse possano essere oggetto diretto del giudizio di legittimit costituzionale, in quanto si tratterebbe di disposizioni contenute in atti non appartenenti al nostro ordinamento ma a quello comunitario. Ne ha ripetutamente ammesso il controllo indiretto (nel caso di contrasto con i principi del nostro ordinamento). In tali ipotesi controlimiti le norme comunitarie si pongono come oggetto indiretto di controllo, in quanto il giudizio verterebbe sulla legge nazionale di esecuzione dei Trattati. La corte ha sporadicamente sottoposto al controllo atti eccezionali con fdl, legati a particolari circostanze storiche. Per quanto riguarda i regolamenti amministrativi la Corte ha affermato che tali atti non sono dotati di fdl. In merito ai Regolamenti Parlamentari la Corte afferma linsindacabilit poich la soluzione opposta urterebbe contro il sistema (sistema di democrazia). E nella logica della democrazia che alla Camere spetti una indipendenza garantita nei confronti di altri poteri. Il Parlamento diretto partecipe della sovranit e i regolamenti sono svolgimento diretto della Costituzione. La non sindacablit assicura indipendenza dellorgano sovrano rispetto agli altri poteri. Parametro del giudizio Il giudizio di legittimit implica un raffronto tra norme oggetto del giudizio e norme alla stregua delle quali viene verificata la legittimit (in caso di conformit) o illegittimit (in caso di difformit). Le Norme raffronto vengono definite come norme parametro. Tali norme sono tutte quelle formalmente costituzionali ricavabili da norme Cost. o da disposizioni contenute nella Cost. La violazione di una norma costituzionale pu venire in modo diretto e indiretto. La violazione indiretta un concetto elaborato poich si tratta di spiegare con precisione e ampiezza per quale motivo il contrasto tra due atti aventi lo stesso grado si dovesse risolvere in termini di illegittimit costituzionale(e non deroga o abrogazione). Alcuni esempi di norme interposte :

art. 117 , subordina la legittimit delle leggi regionali al rispetto dei principi fondamentali stabiliti dalle leggi dello stato. Art. 10 comma 2, subordina la legittimit delle leggi che regolano la condizione giuridica dello straniero al rispetto di quanto al riguardo stabilito dalle norme internazionali;

La Corte ha ritenuto che i decredi di attuazione degli Statuti delle regioni ad autonomia speciale prevalgano sulle leggi ordinarie e che siano quindi non solo sindacabili ma costituiscano anche il parametro del giudizio di legittimit costituzionale. Viene riconosciuto carattere di norme interposte alle disposizione dei decreti in questione. La norma interposta costituisce stabilmente il parametro della legittimit di un atto, ma nella recente giurisprudenza della Corte troviamo anche parametri eventuali la cui idoneit ad assumere la veste di norme interposte sussiste solo in presenza di determinate condizioni. Un caso di reiterazione dei decreti legge,per poter sindacare la violazione dell art. 77 la corte deve integrare il parametro costituzionale con il decreto legge non convertito, al fine di verificare se il nuovo decreto abbia reiterato disposizioni del precedente decreto. Tale idoneit parametrica meramente eventuale, in quanto il singolo decreto pu divenire parametro di legittimit solo quando riprodotto. Quanto allesito del referendum abrogativo esso pu essere usato come elemento di integrazione del parametro nella valutazione della legge che tenda ripristinare le norme abrogate per volont del popolo. Riguardo le fonti comunitarie la Corte ha subito mutamenti in ordine alla loro parametricit nei confronti delle leggi e degli atti con fdl. In un primo momento aveva riconosciuto alle suddette norme capacit di derogare alle norme costituzionali,affermando la loro parametricit in quanto norme interposte. Nei casi in cui la Corte venga adita in via incidentale per valutare lesistenza di un contrasto tra norme comunitarie ed interne, la questione viene dichiarata inammissibile, affidando ai soggetti competenti e al giudice a quo il compito di valutare il contrasto, di disapplicare la norma interna e applicare quella comunitaria. SI REALIZZA UN CASO DI GIUDIZIO DIFFUSO COME IN USA!!! La norma disapplicata potr trovare applicazione in un altro processo se il giudice ritenga non sussistente il contrasto tra norma interna e comunitaria. Aspetti processuali del giudizio di legittimit e meccanismi Lesigenza di salvaguardare la funzionalit della Corte (evitando che fosse sommersa da molti ricorsi) port ad adottare la logica del collo di bottiglia, quindi limitazione sotto il profilo quantitativo e qualitativo delle questioni di legittimit. Sotto il profilo quantitativo fu consentito solo a due soggetti, Stato e Regioni, la possibilit di ricorrere in via diretta alla Corte. Sotto il profilo qualitativo una prima limitazione deriva dalla circostanza secondo cui la Regione pu ricorrere alla Corte contro una legge dello Stato o altra Regione NON per qualsiasi vizio ma soltanto per vizio dincompetenza (la regione sostiene che stata violata una norma cost. regolatrice della propria competenza e lamenti uninvasione da parte di Stato o Regione). Giudizio in via incidentale o di eccezione Ha come presupposto lesistenza di un giudizio che si voglia dinanzi ad una autorit giurisdizionale. Tale giudizio detto a quo, giudizio dal quale pu partire verso la Corte Cost. la questione di legittimit.

Nel corso del giudizio ciascuna delle parti pu sollevare, mediante uneccezione, una questione di legittimit cost. indicando: - le disposizioni che si assumono viziate da illegittimit cost. ; - le disposizioni della Corte Cost. o delle leggi cost. che assumono violate. In mancanza di eccezione di una parte, il giudice pu dufficio sollevare la questione di legittimit. Il giudice a quo deve compiere due importanti accertamenti in relazione alla questione di legittimit cost. sollevata : - giudizio sulla rilevanza : verifica della applicabilit nel giudizio in corso della norma la cui incostituzionalit viene affermata dalla parte. Applicabilit inteso nel significato pi ampio possibile. Costituisce uno strumento di filtro a tutela della funzionalit della Corte. - giudizio sulla non manifesta infondatezza della questione : nasce sulla base di due questioni, la necessit che il giudice eserciti una funzione di filtro sulle questioni sollevate e il rispetto del principio secondo cui il controllo del giudice non pu risolversi in un controllo sulla costituzionalit della norma, poich tale controllo spetta alla Corte. In fine, il giudice a quo deve respingere leccezione quando si convince che la questione priva di fondamento. Deve invece trasmettere alla Corte la questione quando la ritiene non manifestamente infondata. Giudizio in via principale o in via dazione Unica strada attraverso al quale si pu ricorrere direttamente alla Corte Cost. come giudice della legittimit cost. delle leggi, dello Stato e delle regioni. I soggetti legittimati sono solamente Stato e regioni nei loro rapporti reciproci. Situazione prima della legge cost. 3 del 2001 : - Sotto laspetto sostanziale : la Corte affermava che, mentre la regione pu ricorrere nei confronti dello Stato o altar regione solo nellipotesi di invasione della propria competenza, lo Stato invece pu ricorrere contro le leggi regionali per qualsiasi vizio di illegittimit cost. - Sotto laspetto processuale, la vecchia normativa relativa al ricorso dello Stato era diversa da quella relativa l ricorso delle regioni. Il primo di tipo preventivo, il secondo di tipo successivo. Il ricorso della regione : doveva essere deliberato dalla Giunta regionale e notificato allo Stato, nella persona del pres. del Consiglio, entro 30 gg dalla pubblicazione della legge o atto con forza di legge. Il termine era di 60 gg nel caso di ricorso nei confronti di una legge di altra regione. Il ricorso dello Stato : era qualificabile come ricorso preventivo, poich proposto contro leggi regionali non ancora promulgate, n pubblicate. Situazione a seguito dellentrata in vigore della legge cost. 3 del 2001 : Il testo dellart. 127 cost. stato interamente sostituito, a da ci ne consegue : - la parificazione sul piano processuale del ricorso dello stato e della Regione (entrambi di tipo successivo ed esercitabili entro il medesimo termine di 60 gg ); - eliminazione del controllo sulle leggi regionali da parte del Commissario di Governo; - eliminazione del vizio di merito delle leggi regionali per contrasto con gli interessi nazionali o con quelli regionali. Ulteriori innovazioni riguardano il procedimento di formazione degli Statuti delle regioni ad autonomia ordinaria. Il precedenza lo Statuto era deliberato dal Consiglio regionale con legge ordinaria dello Stato; ora invece lo Statuto approvato e modificato dal Consiglio regionale con legge approvata a maggioranza assoluta dei componenti con due deliberazioni successive con intervallo non minore di 2 mesi. Lo Statuto sottoposto a referendum popolare qualora entro 3 mesi dalla sua pubblicazione ne faccia richiesta 1/50 degli elettori della regione o 1/5 del Consiglio regionale.

Lo Statuto diventa dunque fonte di esclusiva competenza delle regioni ad autonomia ordinaria. Il giudizio dinanzi alla Corte: procedura, ordinanze, sentenze Dopo leventuale costituzione delle parti e la nomina di un giudice relatore, il giudizio pu proseguire in: - camera di consiglio (qualora le parti non si siano costituite o se la Corte decide di adottare una ordinanza di manifesta infondatezza); - udienza pubblica Le decisioni della Corte possono assumere la forma di sentenze o ordinanze. Ordinanze - ordinanze di manifesta infondatezza : adottate quando, senza bisogno di verifiche, la Corte non ravvisa alcun argomento a sostegno della incostituzionalit della norma. - ordinanze dinammissibilit : individuano lesistenza di una causa che impedisce una decisione in merito alla questione (insufficiente motivazione da parte del giudice a quo riguardo laccertamento della rilevanza). Tale ordinanza, individua in taluni casi motivi di preclusione insanabili (mancanza di fdl) e motivi di preclusione sanabili. La questione eventualmente riproposta dal giudice a quo, dopo aver sanato i precedenti motivi di preclusione, va considerata come questione del tutto nuova. - ordinanze di restituzione degli atti al giudice a quo: la Corte preferisce utilizzare ordinanze di inammissibilit, ricorrendo a quelle di restituzione quando la fattispecie che ha dato origine alla causa pendente di fronte al giudice viene disciplinata da una nuova norma rispetto a quella originaria. La restituzione ha lo scopo di consentire al giudice di stabilire se la norma originaria ancora applicabile (abrogazione non retroattiva) o se non lo pi (abrogazione retroattiva). - ordinanze istruttorie : servono ad acquisire notizie, documenti o tutto il necessario per consentire la decisione della Corte. Sentenze di rigetto Rigettano la questione di legittimit cost. sottoposta alla Corte in via incidentale o principale. Il rigetto pu avvenire per infondatezza della questione, inammissibilit o cessazione della materia del contendere. Loggetto di tali sentenze sempre negativo e mai positivo. Effetti della sentenza di rigetto: a) la Corte non vincolata dalle proprie sentenze di rigetto; b) le parti possono riproporla in un nuovo giudizio e in un grado diverso; la questione di legittimit cost. rigettata dalla Corte non pu essere nuovamente riproposta negli stessi termini nel medesimo giudizio a quo, n lo Stato o regione possono ripresentare il medesimo ricorso. c) qualsiasi altro soggetto sia parte in un giudizio diverso pu riproporre la questione; Sentenze di accoglimento Accolgono la questione sottoposta e dichiarano la illegittimit cost. della disposizione. Tali sono definite anche come sentenze di annullamento : definitiva eliminazione dallordinamento della norma dichiarata incostituzionale. Le sentenze di accoglimento hanno effetti retroattivi: la dichiarazione di illegittimit della norma opera dal momento in cui si determinata la incostituzionalit della stessa; travolge tutti i rapporti medio tempore sorti sulla base della norma successivamente dichiarata incostituzionale. Fanno eccezione i rapporti cosiddetti esauriti, definitivamente chiusi dal punto di vista giuridico. Un rapporto esaurito sussiste nei casi in cui lesercizio di un diritto sia

sottoposto a termine di decadenza o prescrizione, e tale termine sia scaduto. Eccezione alleccezione costituita, in materia penale, dalle sentenze di accoglimento che determinano una pena pi favorevole al reo rispetto a quello previsto dalla suddetta norma. La Corte, negli anno 80, ha provveduto a contenere gli effetti retroattivi di tali sentenze, utilizzando la categoria della incostituzionalit sopravvenuta con due ipotesi: - illegittimit costituzionale sopravvenuta in senso stretto; - bilanciamento dei valori. Una disciplina conforme allinizio alla Costituzione pu diventare incostituzionale al sopravvenire di fatti nuovi, per cui solo da tale momento che leffetto della dichiarazione di incostituzionalit deve decorrere. Alla seconda categoria vanno ricondotte le ipotesi in cui la Corte tempera lefficacia retroattiva della propria pronuncia indicando un termine dal quale cominciano a decorrere gli effetti della sentenza. Sentenze monitorie Tali possono essere tanto di accoglimento che di rigetto. In ambedue i casi sono caratterizzate da un ammonimento al Governo o Parlamento a provvedere, con atti con fdl o leggi, in ordine alla situazione determinatasi a seguito di una sentenza di accoglimento o in ordine alla modifica di norme che la Corte, pur adottando per il momento una sentenza di rigetto, fa capire di considerare incostituzionali. Sentenze interpretative Create dalla Corte a fronte di disposizioni polisense, e per far fronte a due esigenze: evitare lacune nellordinamento e non consentire la permanenza di norme incostituzionali. Interpretative di rigetto: la questione viene rigettata in quanto la disposizione non era incostituzionale se interpretata in un certo modo. Interpretative di accoglimento: la questione viene dichiarata illegittima poich interpretata in un certo modo, indicato dalla motivazione. Sentenze additive Dichiarano lincostituzionalit dellomessa previsione di qualcosa, che avrebbe dovuto essere previsto dalla legge. Lannullamento opera nella parte in cui la disposizione non dice nulla. Sentenze manipolative Il giudice a quo, nellordinanza di remissione, deve indicare in modo preciso ed a pena di inammissibilit sia la disposizione cui dovrebbe inerire la valenza normativa mancante, sia il verso delladdizione richiesta. La Corte esclude lammissibilit di interventi additivi quando laggiunta non risulti imposta dalla logica del sistema costituzionale o legislativo. Laddizione non consiste in una creazione in libera forma (come fa il legislatore) ma si limita ad individuare la norma, gi implicita nel sistema, mediante la quale colmare la lacuna. I limiti agli interventi manipolativi diventano stringenti in particolari ambiti: materia penale, nella quale non possibile aggiungere frammenti di norme che prevedano fattispecie di reato o di pena. Sentenze sostitutive Utilizzate quando una legge prevede una determinata cosa, mentre costituzionalmente dovrebbe prevederne unaltra.

CAP. 3 : GIUDIZIO SUI CONFLITTI DI ATTRIBUZIONE

tra poteri dello stato e su quelli tra lo stato e le regioni e tra le regioni. Il conflitto di attribuzioni pu definirsi come una controversia che riguarda una lesione della competenza (garantita dalla costituzione) di un soggetto da parte di un altro soggetto. -Linvasione di competenza, che costituisce la forma pi grave di lesione, si verifica in presenza di un atto adottato da un soggetto nellesercizio di una competenza spettante ad un altro soggetto ma rivendicata dal primo: questo il tipico esempio di rivendicazione della competenza (vindicatio potestatis), nella quale entrambi affermano di essere competenti ad adottare un determinato atto. -Lesione della competenza pu avvenire anche in presenza di atti che, seppur rientranti nella competenza di un soggetto, sono adottati da questo in modo illegittimo o a seguito di comportamenti omissivi. CONFLITTI TRA STATO E REGIONI Il giudizio della Corte cost. sui conflitti tra Stato e Regioni e tra le Regioni presenta varie analogie con la competenze del giudizio di legittimit: - azionato su ricorso; - proposto dagli stessi soggetti; - per motivi attenenti ad una lesione di competenza Elementi di differenziazione: 1: Stato e Regione possono ricorrere alla Corte in sede di giudizio di legittimit costituzionale, qualora la lesione di competenza sia stata determinata da una legge o da un atto con forza di legge, ne deriva che Stato e Regione possono ricorrere alla corte in sede di conflitto di attribuzioni soltanto qualora la lesione di competenza sia stata determinata da un atto che non sia una legge o un atto con forza di legge. Il ricorso ammissibile nei confronti di regolamenti amministrativi, atti amministrativi e decisioni giurisdizionali. 2: Lo Stato pu ricorrere alla Corte contro una legge regionale non solo per violazione di norme parametro sulla competenza(lesione di competenza),ma anche per violazione di qualsiasi norma parametro,anche se non relativa alla competenza(illegittimit costituzionale in senso lato. La regione pu invece ricorrere contro la legge o atto con fdl dello Stato soltanto per lesione della propria competenza. Il termine per proporre il ricorso di 60gg a decorrere dalla pubblicazione. Il ricorso per regolamento della competenza deve indicare come sorge il conflitto di attribuzione e specificare latto dal quale sarebbe stata invasa la competenza. Nel caso di comportamenti concludenti non estrinsecatisi in atti formali il termine decorre dallavvenuta conoscenza del comportamento. Comportamenti omissivi: si ha quando uno dei soggetti lamenta la lesione della propria competenza a causa della mancata adozione di un determinato atto da parte dellaltro soggetto. Limite diretto necessario che la lesione di competenza sia attuale e concreta; il conflitto deve avere come base un interesse a ricorrere attuale e concreto; sono ammissibili soltanto i conflitti reali, inammissibili quelli virtuali,quei conflitti cio che non nascono da una lesione di competenza concreta ma da una astratta richiesta di definizione di una determinata sfera di competenza. Limite indiretto costituito dallesigenza di evitare che il ricorso per conflitto di attribuzioni diventi un mezzo per aggirare il mancato ricorso in termini contro una legge o un atto con fdl in sede di giudizio di legittimit costituzionale. Tale il caso degli atti meramente esecutivi di una precedente legge o atto con fdl,i quali non siano stati impugnati in termini dalla regione in sede di giudizio di legit. cost. Dunque la regione non potr successivamente impugnare latto amministrativo meramente esecutivo sostenendo l illegittimit cost. della legge o dellatto con fdl al quale di d esecuzione.

Lo stesso limite vale anche nel caso in cui latto privo di fdl non sia stato impugnato dallo stato e regione in sede di conflitto di attribuzioni entro 60 giorni decorrente dalla pubblicazione o notifica o venuta a conoscenza dellatto impugnato. Le norme parametro,alla stregua delle quali la corte giudica i conflitti di attribuzione tra stato e regioni e tra le regioni sono le disposizioni Costituzionali che hanno la funzione di integrare le competenze stabilite a livello costituzionale. CONFLITTI TRA POTERI DELLO STATO Il problema maggiore relativo ai conflitti di attribuzione tra i poteri dello stato di tipo soggettivo, riguardando i criteri atti ad identificare quali siano in concreto i poteri dello Stato ai quali fa riferimento lart. 134 Cost. Ci furono svariate tesi tra cui: il riferimento immediato della divisione dei poteri di Montesquieu e dunque alla loro ripartizione tra potere legislativo,esecutivo e giurisdizionale. Ma tale tripartizione venne subito ritenuta inidonea ai fine della individuazione dei soggetti legittimati a ricorrere in sede di conflitto tra i poteri dello stato. Ed anche la tesi secondo cui lespressione i poteri dello Stato di cui allart. 134 equivalevano a organi costituzionali dello Statofu presto abbandonata: ad una definizione di tipo formalistico- sono organi costituzionali dello stato tutti quelli menzionati dalla costituzione o la leggi cost- se ne contrapponeva una di tipo sostanziale- sono organi costituzionali quelli che,indipendentemente dalla fonte che li preveda, sono essenziali ai fine della forma di governo. Un ruolo importante ebbe lart. 37 della legge 87 anno 1953, secondo la quale il conflitto tra poteri dello Stato risolto dalla corte costituzionale se insorge tra organi competenti a dichiarare definitivamente la volont del potere cui appartengono e per la delimitazione della sfera di attribuzioni determinata per i vari poteri da norme costituzionali (concezione espansiva del conflitto tra poteri). La Corte, ha enucleato alcune caratteristiche imprescindibili al fine di determinare la soggettivit nei conflitti. Pi precisamente deve trattarsi di organi : - che siano quantomeno menzionati nella Costituzione; - che godano di una sfera di attribuzioni costituzionali; - che compaiano atti in posizione di autonomia ed indipendenza; - che pongano in essere atti imputabili allo Stato. Pertanto, stata riconosciuta la soggettivit del conflitto a: - Presidente della Repubblica - Corte Costituzionale - ad ogni giudice nellesercizio di una effettiva potestas decidendi - alla Corte dei conti - allufficio per il referendum - ad una singola Camera, riguardo le funzioni proprie - alle Camere nel complesso, in ragione delle competenze collettive - alle commissioni parlamentari dinchiesta - al CSM, a tutela delle proprie attribuzioni costituzionali - al Governo nel complesso - al singolo ministro, quando sia messa in discussione la sua posizione da una mozione di sfiducia individuale.

PS: il comune denominatore di tutti questi esempi costituito dallappartenenza allo Statopersona o Stato-apparato e cio dei soggetti competenti a sollevare un conflitto di poteri. Per quanto riguarda gli atti sindacabili da parte della Corte in sede di conflitto tra poteri dello Stato- ed in particolare alla sindacabilit di leggi e atti con fdl- occorre osservare che i poteri dello Stato, a differenza di Stato e Regioni, non hanno la possibilit di ricorrere alla Corte in via principale.

La sindacabilit di leggi e atti con fdl in sede di conflitto tra poteri dello stato viene affermata dalla Corte ma alla precisa condizione che ricorrano particolari situazioni. Tale giudizio non giudizio sulla legittimit degli atti bens garanzia dellordine costituzionale delle competenze. Pertanto da ritenere che il conflitto tra poteri dello stato possa sorgere anche in mancanza di un atto, essendo sufficiente un comportamento omissivo, una minaccia di un potere dello Stato nei confronti di un altro. In ogni caso deve sussistere linteresse a ricorrere, requisito che deve presentare le caratteristiche di attualit e concretezza. Non previsto alcun termine per i ricorsi proposti da poteri dello Stato; la corte decide preliminarmente in Camera di consiglio sullammissibilit del ricorso. Sentenze conclusive Oltre alle sentenze di inammissibilit e improcedibilit, la Corte pu adottare sentenze che entrano nel merito della lesione di competenza sostenuta dalla parte ricorrente. Queste possono suddistinguersi in 3 tipi, a seconda del loro contenuto ed in relazione alla presenza o mancanza di un atto impugnato: - quando la Corte accerti lesistenza di una lesione di competenza e sia stato impugnato un atto, la sentenza dichiara a quale soggetto spetta la competenza ed annulla latto; - quando la Corte accerti che latto impugnato non determina una lesione di competenza o che comunque, in mancanza di un atto impugnato, non vi sia una lesione di competenza, la sentenza respinge il ricorso; - qualora la Corte accerti lesistenza di una lesione di competenza e non sussista un atto impugnato, la sentenza si limita a dichiarare a quale soggetto spetta la competenza. CAP. 4 : Giudizio sullammissibilit delle richieste di referendum abrogativo Tale competenza della Corte, a differenza delle altre, non prevista dalla Costituzione ma dalla successiva legge cost. 11 marzo 1953. Lart. 75 Cost. costituisce un limite, enunciando lammissibilit del referendum abrogativo non consentita per le leggi tributarie, bilancio, amnistia e indulto, autorizzazione a ratifiche dei trattati internazionali. Ulteriore limite costituito dallistituto in questione. Limiti ulteriori La Corte ha operato su 3 versanti al fine di delineare le limitazioni ulteriori allammissibilit del referendum abrogativo: a) Interpretazione estensiva delle categorie di leggi precluse dallart 75 cost. : integrazione con interpretazione logico-sistematica, la quale sottrae al referendum le disposizioni produttive di effetti collegati in modo stretto allambito di operativit delle leggi indicate nel suddetto articolo. Quindi, legge finanziaria, leggi di esecuzione dei trattati e di attuazione. b) Esclusione dallambito delle consultazioni referendarie di una serie di materie o leggi: la costituzione, le leggi approvate ex art. 138 Cost. , gli atti legislativi dello Stato dotati di forza passiva notevole. c) Limiti alla struttura dei quesiti referendari: il quesito deve risultare omogeneo, coerente ed intelligibile. CAP. 5 : Giudizio sulle accuse mosse contro il Presidente della Repubblica Ultima competenza della Corte, che giudica sulle accuse promosse contro il Presidente. Lart. 90 Cost. afferma che il Presidente non responsabile degli atti compiuti nello svolgimento delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o attentato alla Cost.

A seguito della legge cost. 16 gennaio 1989, il Presidente del Consiglio e i ministri non vengono pi giudicati dalla Corte cost. per i reati commessi nellesercizio delle loro funzioni. Cenni procedurali Rapporti, referti e denuncie riguardo i reati ex art. 90 Cost. , presentati al presidente della Camera, sono da questo trasmessi ad un Comitato parlamentare, formato da componenti della Giunta del Senato e della Camera. Il Comitato espleta le proprie indagini e, a conclusione dei lavori: - dichiara la propria incompetenza (il reato non rientra tra quelli previsti dallart. 90); - dispone con ordinanza motivata larchiviazione degli atti del procedimento (manifesta infondatezza del reato); - in ogni altra ipotesi presenta una relazione al Parlamento in seduta comune. La fase successiva si svolge dinanzi il Parlamento in seduta comune, procedendo con votazione a scrutinio segreto della messa in stato daccusa, che viene raggiunta solo con la maggioranza assoluta dei componenti. Il giudizio viene compiuto dalla Corte costituzionale in una particolare composizione allargata. Ai 15 giudici ordinari si aggiungono altri 16 membri (giudici aggregati) tratti a sorte da un elenco di cittadini (eleggibili a senatori) che il Parlamento compila ogni nove anni, con le stese modalit di elezione dei giudici ordinati. Dufficio la Corte pu adottare provvedimenti cautelari e coercitivi (sospensione della carica del Presidente). In caso di condanna, sanzioni penali nel limite del massimo di pena previsto dalle leggi vigenti al momento del fatto, sanzioni amministrative, costituzionali e civili. La sentenza della corte non soggetta ad impugnazione ma pu essere solo sottoposta a revisione con ordinanza della stessa Corte. SI ritiene che la funzione in questione non possa inquadrarsi come funzione di giurisdizione penale. Gli argomenti a sostegno della tesi sono: - i confini estremamente ampi ed incerti di alto tradimento e attentato alla Cost. - mancanza dindicazioni specifiche in ordine alle pene irrogabili; - lampissima discrezionalit di cui la Corte gode; - linoppugnabilit della sentenza di condanna del presidente; Pertanto, il reato di alto tradimento sussisterebbe ogni volta che il Capo dello Stato violi il dovere di fedelt nei confronti della Repubblica in positivo o in negativo (omessa vigilanza delle istituzioni). Vanno considerati tutti i comportamenti che determinano violazioni di norme costituzionali tali da produrre conseguenze gravi rispetto alla semplice illegittimit costituzionale. Pertanto questa funzione della Corte sinquadra in un concetto di giustizia politica, come unico strumento per liberarsi del Presidente della Repubblica che violi gravemente o sistematicamente i propri doveri.

Potrebbero piacerti anche