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Un altro anno, e ancor di pi la convinzione di essere sulla strada giusta. La selezione di Vini veri, non costruiti tecnicamente, ma frutto di un territorio, di un millesimo, di una persona. Un unico stile, solo Vini diritti, profondi ed eleganti, e per questo diversi tra di loro, perch veramente espressivi della terreno da cui sono nati, e rispettosi delle tradizioni. Come in tutti i percorsi, abbiamo trovato ostacoli, ma anche tante soddisfazioni. Per prima, la conferma da parte Vostra delle nostre scelte. E poi le ultime cantine scoperte, nuova linfa e nuovo entusiasmo . Questo il punto di partenza per un promettente 2013 che ci vedr nuovamente impegnati senza compromessi alla ricerca di Territori, di Vini, di Vignaioli, ma soprattutto di emozioni. E la radice va sempre pi in profondit
Fromentin Leclapart
Champagne Montagne de Reims
Bouzy Produzione 43 mila bt Ettari Vitati 5 Recoltant Cooprateur Anno di Fondazione 1925 Coltura Lotta integrata
La Maison attiva dal 1925. Jean-Baptiste rappresenta la terza generazione e conduce oggi poco pi di cinque ettari classificati Grand Cru nel villaggio di Bouzy ai piedi del versante sud della Montagna di Reims, vitati in prevalenza a Pinot noir e per il resto a Chardonnay. Vendemmia manuale e meticolosa selezione in vigna, esclusione di concimi e diserbanti, vinificazione rivolta alla semplicit ed alla finezza. Una mano preciprecisa ed inconfondibile che modella Champagnes, dal grande equilibrio, immediati e molto piacevoli. Jean-Baptiste negli ultimi anni ha raffinato la tecnica di vinificazione trovando freschezza e dell'eleganza anche dal territorio di Bouzy, noto per i pinot nero caldi e muscolosi. L'agricoltura in lotta integrata sta poi portando maggiore carattere e profondit minerale ai vini di questa cantina in continua crescita e sempre pi convincente. Classificato rcoltant cooprateur in quanto si appoggia ad una cooperativa per lutlizzo della pressa in fase di vinificazione.
Pierre Bertrand
Champagne Valle de la Marne
Cumires Produzione 60 mila bt Ettari Vitati 7 Rcoltant Manipoulant Anno di Fondazione 1982 Coltura Lotta integrata
Coronata dai boschi della montagna di Reims, la Costa di Cumires si stende verso la Marna, di fronte ad Epernay. Qui Pierre Bertrand ha creato la sua azienda nel 1946 (oggi circa 7 ettari) acquisendo una delle cantine pi vecchie della zona, risalente in parte al 1780. La figlia Thrse gli succeduta nel 1982. Un lavoro attento ed equilibrato sia nella vigna che in cantina, consente a questa azienda dal sapore prettamente familiare e contadino, di raggiungere ottimi risultati. Stile tradizionale, meticolosa cura nellassemblaggio delle cuve e lunghe permanenze sui lieviti creano champagnes di buona complessit che mantengono freschezza, finezza e spiccata mineralit.
Leclerc Briant
Champagne Valle de la Marne
Epernay Produzione 100 mila bt Ettari Vitati 15 Ngociant Manipoulant Anno di Fondazione 1852 Coltura biodinamica
Azienda fondata ad Epernay nel 1852 e giunta alla sesta generazione. Nota per essere stata un precursore alla tematiche ambientali. Bertrand negli anni settanta intu la necessit di rinunciare a fertilizzanti e pesticidi portando avanti i primi esperimenti di biodinamica. Il figlio Pascal ha proseguito la strada e dal 2000 ha convertito interamente lazienda a queste pratiche. Con i trenta ettari dallora una delle maison pi grandi a seguire questa filosofia. Anche una delle prime a credere alla vinificazione ed imbottigliamento per singolo vigneto al fine di esprimerne al meglio le caratteristiche. Da qua anche uno dei primi a confezionare un pinot meunier in purezza dal vigneto La Ravine. Anche lintroduzione di importanti accorgimenti in cantina, come le vasche in ceramica, hanno portato gli Champagne Leclerc Briant alleccellenza per molte guide. La prematura morte di pascal nel 2010, ha visto la figlia Sgolne prendere con decisione la gestione dellazienda. Necessaria la scelta di ridurre i vigneti a circa 15 ettari per garantire la grande qualit ed il dinamismo da sempre espressi.
Herv Dubois
Champagne Cte de Blancs
Avize Produzione 60 mila bt Ettari Vitati 7,5 Rcoltant Manipoulant Anno di Fondazione 1978 Coltura Lotta integrata
Maison risalente al 1880 ,con sede in Avize, una delle perle della Cte de Blancs classificata in Grand Cru, dove il suolo gessoso e ricco di fossili marini spinge lo Chardonnay a finezze e mineralit eccezionali. Dal 1978 Herv conduce i vigneti e la piccola cantina scavata nel gesso con grande passione e rispetto della tradizione. Artigiano vero e sapiente dello Champagne, convinto che tra le grandi doti di questo vino la principale debba essere la finezza. Da qua la scelta praticata ormai da diversi anni, di non effettuare la fermentazione malo-lattica sullo Chardonnay, in modo da conservare una sprizzante freschezza del frutto e portare capacit di invecchiamento in bottiglia. Il timbro della cantina sono vini che non trascurando lampiezza, sono diretti ad esprimere freschezza, finezza e mineralit. Senza stravaganze, troviamo grande equilibrio e piacevolezza.
Bois DYver
Chablis
Courgis - Chablis Produzione 120 mila bt Ettari Vitati 20 Rcoltant Manipoulant Anno di Fondazione 1970 Coltura biologica
Un fortunato incontro casuale. Durante uno dei nostri viaggi in Francia per completare la selezione , ci fermiamo a dormire in un bellissimo Chambre dhotes a Chablis, e scopriamo che il padrone di casa , prima di tutto, un vigneron. Dopo una piacevole visita nelle vecchie cantine, ci lascia dei campioni, che al rientro dal viaggio, sbaragliano tutti gli avversari nella degustazione comparata alla cieca. Una fantastica sorpresa. Proprio come lui, i vini hanno una grande signorilit, ma sanno anche essere immediati, gentili e piacevoli. Rispetto della tipicit e del terroir, ma non aspettatevi degli Chablis troppo freddi e crudi. George Pico conduce con il figlio le vigne piantate dal suocero oltre cinquantanni fa. Da oltre dieci anni ha intrapreso la strada dellagricoltura biologica, uno dei pochissimi domaine di Chablis con il coraggio di fare questa scelta, in un territorio dalle condizioni climatiche non facili.
Chablis 2011
Uvaggio: Chardonnay Terreno: calcare e marne del kimmridgien Zona: Courgis, Montmains Et delle Vigne: 25 anni Alcol: 12,5% Vendemmia: manuale in cassette. Malolattica: s Vinificazione: pressatura soffice, nessun passaggio a basse temperature e filtrazione leggera. Fermentazione in acciaio. Lieviti: indigeni Affinamento: 16 mesi in acciaio Note: lestate calda ci ha portato uno Chablis che non ha bisogno di lunghe attese. Naso molto pulito, minerale e fresco e modellato da una buona morbidezza. Vino sottile che spiazza per la straordinaria eleganza
Sylvain Pataille
Cte de Nuits - Marsannay
Chenove Produzione 40 mila bt Ettari Vitati 10 Rcoltant Manipoulant Anno di Fondazione 2001 Coltura biologica
Considerato uno degli astri nascenti in Borgogna, Dopo una lunga esperienza come enologo e consulente di biodinamica per diverse cantine, nel 1999 realizza il suo sogno, acquistando il suo primo ettaro di vigneto e diventando, dal 2001, vigneron a tempo pieno. Grande conoscitore e promotore di Marsannay, denominazione a torto trascurata rispetto alle pi blasonate vicine. Capace di dare vini rossi di grande frutto e bianchi di forte personalit. I suoi vini traducono il territorio con grande purezza. Il domaine in coltura biologica certificata dal 2008 e sar certificato biodinamico con il millesimo 2010. Appassionato agricoltore biodinamico, convinto che questo metodo porti maggiore mineralit e vitalit al vino. Prima di tutto grande appassionato. Si sente in lui il talento e il savoir-faire di un grande vigneron, capace di esprimersi al meglio della denominazione ed ai grandi livelli della Borgogna. Estro e precisione.
Thierry Mortet
Cte de Nuits - Gevrey-Chambertin
Gevrey-Chambertin Produzione 30 mila bt Ettari Vitati 7 Rcoltant Manipoulant Anno di Fondazione 1992 Coltura biologica
Nel 1983, dopo gli studi enologici, Thierry si installa presso il Domaine di famiglia con i genitori ed il fratello Denis. Nel 1992 i due fratelli si dividono la propriet. Meno mediatico del noto Denis, continua sulla strada della tradizione borgognotta a cui era legata la famiglia. Pochi interventi in cantina, vinificazione in cemento e ricerca di vini eleganti, generosi e di grande equilibrio. La grande dedizione per i lavori in vigna, lo avvicinano allagricoltura biologica. Conviene che il lavoro regolare e meticoloso del suolo permetta una migliore vita biologica dello stesso. Il risultato una pianta pi sana, che richiede meno trattamenti e finisce per dare una migliore espressione del terroir nel vino. Thierry un vigneron di rigore e precisione, umile e composto. Come i suoi vini, non vuole stupire, ma ti conquista lentamente con la gentilezza e la raffinatezza. In sintesi, come devessere la migliore Borgogna. Lo Gevrey Chambertin una espressione tradizionale e rispettosa di questo Village.
Gevrey-Chambertin 2008
Uvaggio: Pinot nero Terreno: cono di deiezione con limo e materiali di fondo con calcari bruni Zona: sud della denominazione Et delle Vigne: 1040 anni Alcol: 12,5% Vendemmia: manuale in cassette. Malolattica: s Vinificazione: diraspatura, 4 giorni macerazione a freddo in vasche di cemento e fermentazione con 2 pigiature soffici al giorno. Affinamento: 16 mesi in barriques nuove per un terzo ed assemblaggio in cemento Note: Assemblaggio di alcune parcelle nella zona sud del village ai piedi della fascia dei Grand Cru. Annata di fresca classicit. Offre un bella materia. Frutto croccante e fresco. Esprime la tipica intensit e potenza di Gevrey, non dimenticando la finezza, che si esprime in tenui note floreali.
Chambolle-Musigny 2009
Uvaggio: Pinot nero Terreno: affioramenti calcari ricoperti di terre brune di poco spessore Et delle Vigne: 40 anni Alcol: 12,5% Vendemmia: manuale in cassette. Malolattica: s Vinificazione: diraspatura, 4 giorni macerazione a freddo in vasche di cemento e fermentazione con 2 pigiature soffici al giorno. Affinamento: 16 mesi in barriques nuove per un quarto ed assembalggio in cemento Note: Il vino frutto dellassemblaggio di alcune parcelle di questo Village che si esprime di regola con grande eleganza e finezza, donando vini aerei e floreali. Thierry rispettoso di questi caratteri. Vino sottile, leggero e raffinato. Violetta e fragolina. Morbida suadenza e fine tannino, e tesa persistenza.
Cresciuto tra i filari del vigneto dei nonni, con il padre cantiniere fu naturale per Jean Claude sognare di diventare vigneron. Nel 1979 dopo gli studi, avvia con soli due ettari il suo Domaine. Oggi sono 8, suddivisi in 12 terroirs differenti, di cui tre Premier Cru. La passione per la botanica, una vera e intensa curiosit per il funzionamento del regno vegetale, stato il motivo per avvicinarsi, gi nel 1979, all'agricoltura biodinamica. Sicuramente lontano da mode e convenienze commerciali. All'epoca criticato e poco considerato, ed oggi ancora senza fasti e proclami prosegue con semplicit e riservatezza sul percorso della naturalit. Ricerca e tanto lavoro in vigneto, stile tradizionale in cantina. Timido, ma molto sicuro, si nasconde dietro i folti baffi, lasciando che siano i vini a raccontarti tutto di lui, della sua passione. Vini all'apparenza riservati e composti, che si aprono su frutti di grande vitalit, e fortemente legati al terreno d'origine. Succo e mineralit slanciante caratterizzano con precisione tutti i vini del Domaine. .
Rebourgeon-Mure
Cte de Beaune - Volnay
Pommard Produzione 30 mila bt Ettari Vitati 7 Rcoltant Manipoulant Anno di Fondazione 1970 Coltura Lotta integrata
Domaine storico in Pommard. La prima parcella di propriet della famiglia Rebourgeon risale addirittura al 1552. Oggi dallunione con la famiglia materna Mure, si contano otto storici premier cru. Quattro a Pommard, tre a Volnay ed uno a Beaune. Nonostante limportanza del domaine in Borgogna, lazienda ha saputo tramandare il carattere famigliare conservando lumilt e la discrezione contadina. Daniel ha lasciato la conduzione al giovane figlio David, gi sicuro di s e convinto sostenitore in vigna della lutte reisone, chimica solo se assolutamente indispensabile, inerbimento tra i filari e lavoro del suolo, tutto al fine di rispettare le diversit di ogni singola parcella. Nella bella cantina ricavata in cunicoli del XVII sec. si lavora con metodi tradizionali ed estrazioni delicate per la ricerca di finezza ed eleganza, caratteristiche ben presenti in tutti i vini, ma che come ci si deve aspettare da questa AOC abbiamo ritrovato in maniera grandiosa nei vini di Volnay.
Chavy-Chouet
Cte de Beaune - Mersault
Mersault Produzione 60 mila bt Ettari Vitati 13 Rcoltant Manipoulant Anno di Fondazione 1970 Coltura Lotta integrata
Hubert, oggi aiutato dal promettente figlio Romaric, sono rispettivamente la sesta e la settima generazione di vigneron. Il domaine ha i vigneti nei comuni di Mersault e Puligny-Montrachet oltre ad alcune parcelle a Pommard, Volnay e St.Aubin. Grande cura e rispetto del vigneto. Senza estremizzazioni si pratica unagricoltura attenta al naturale. Si cerca di far lavorare la vigna per cercare la profondit delle radici, convinti che sia necessario per conservare la tipicit di ogni singola parcella. Maggiore altezza degli impianti per una maggiore fogliazione e quindi maggiore fotosintesi. Vinificazioni leggere ed uso attento del legno, in minima parte nuovo, confermano la ricerca dellespressione del terroir. Hubert come i suoi vini, secco, spigoloso ed austero, ma da subito lascia trasparire carattere e determinazione, e conferma col tempo generosit ed una piacevolezza unica.
La famiglia Pillot, la cui cantina ha sede a Chassagne-montrachet , conduce circa 15 ha ripartiti in diverse denominazioni, tra cui una importante selezione di premier Cru di Chassagne-Montrachet, Pommard, Mersault e Volnay. Oggi Laurent rappresenta la quarta generazione di contadini vigneron, e conduce con dedizione, e modestia il domaine. Cura meticolosa del vigneto condotto in lutte reisone. La cantina una delle 11 aziende pilota in Cote dOr, selezionate per uno studio sugli effetti benefici sia ecologici che economici di questo tipo di coltura. Laurent mostra una profonda competenza in cantina e grande maestria nellutilizzo del legno. Deciso a conciliare le tecniche nuove con il rispetto delle tradizioni e del territorio riuscito negli ultimi anni ad affermarsi in patria con vini dalla grande tensione e precisione, rispettosi della tipicit borgognona. Vini assolutamente di territorio.
Roland Pignard
Beaujolais-Morgon
Villi-Morgon Produzione 20 mila bt Ettari Vitati 4 Rcoltant Manipoulant Anno di Fondazione 1977 Coltura biodinamica
Roland Pignard ci racconta il ritrovato entusiasmo per il lavoro di vignaiolo. Nel 1977 prosegue la gestione del domaine di 10 ettari della famiglia. In quelepoca era normale usare la chimica per inseguire la produttivit. Negli anni per, si rese cont che stava facendo un lavoro fatto di regole ed automatismi, I trattamenti consigliati dagli agronomi, i lieviti suggeriti dagli enologi e dalle mode e cos via, Senza poter esprimere a fondo le proprie capacit, e la propria personalit. Contemporaneamente vedeva il suolo morire. Cos, con la volont di ritrovarsi contadino, e con lidea di preservare il territorio si avvicina a met anni 90 prima al biologico ed in seguito alla biodinamica. Con la moglie Joelle riscopre una nuova vita, un nuovo modo di interpretare il lavoro di vignaiolo, molto pi pensante ed attivo. Una ritrovata energia e voglia di fare. La voglia di svegliarsi ed andare nel vigneto per i lavori manuali. Da qui la scelta di condurre solo 4 ettari e cedere gli altri, per consacrarsi cos al lavoro in vigna, con lutilizzo del cavallo per ritrovare il contatto con il terreno, con la fatica che rende soddisfatti e sereni.
Beaujolais-Villages 2011
Uvaggio: Gamay Terreno: suoli acidi limo-sabbiosi derivanti da disgregazione di scisti silicei e graniti Et delle Vigne: 50 anni Alcol: 12% Vendemmia: manuale Malolattica: s Vinificazione: macerazione a grappolo intero per 4 giorni in vasche di cemento. Solforosa solo allimbottigliamento 15 mg/l Lieviti: indigeni. Affinamento: 9 mesi in cemento Note: Vino morbido e fruttato, che mantiene una vena acida tipica di questi territori ricchi di scisti. Frutta rossa e nera, ed una sottile speziatura. Vino di apparente semplicit per il frutto fresco e polposo.
Morgon 2010
Uvaggio: Gamay Terreno: suoli sabbiosi derivanti da disgregazione di scisti blu-verdi roche pourrie Et delle Vigne: 60 anni Alcol: 12,5% Vendemmia: manuale Malolattica: s Vinificazione: macerazione a grappolo intero per 4 giorni in vasche di cemento. Solforosa solo allimbottigliamento 15 mg/l Lieviti: indigeni. Affinamento: 12 mesi in cemento Note: Si dice che il Morgon Morgoneggia, ad indicare la spiccata personalit di questo village, caratterizzato per la presenza della roche pourrie, una roccia ricca di ferro e manganese . Domina in giovent la frutta gialla matura e nera. Da subito si avverte una speziatura di cannella e ginepro, ed evidenti note minerali. Negli anni assume il caratteristico aroma di sherry.
Francois Crochet
Loira-Sancerre
Bu Produzione 40 mila bt Ettari Vitati 10 Rcoltant Manipoulant Anno di Fondazione 1990 Coltura Lotta integrata
Francois entrato in azienda nel 98 rappresentando cos la terza generazione. Ha saputo mantenere il carattere familiare e contadino riuscendo negli ultimi anni a dare un grande impulso qualitativo a suoi vini. Ha convertito i vigneti ad unattenta coltura naturale, ricercando il massimo rispetto di ci che questo territorio eccezionale riesce ad esprimere. Raccolta manuale, affinamenti in acciaio e nessuna filtrazione. Oggi considerato uno dei riferimenti tra i produttori di piccole dimensioni. Lazienda si trova a Bu. Questo piccolo paesino, lontano dai fasti commerciali del capoluogo Sancerre, ha mantenuto uno spirito rurale. Qui si trovano cantine rinomate ed alcuni dei migliori cru della denominazione.Tra questi il pregiato Le Chene Marchand di cui Francois riesce ad esprimere tutta la potenza ma anche tutta la sua eleganza. Il suolo composto da piccoli sassi calcarei caillotes con una forte pendenza.
Patrick baudouin
Loira-Anjou
Chaudefonds Sur Layon Produzione 35 mila bt Ettari Vitati 11 Rcoltant Manipoulant Anno di Fondazione 1990 Coltura biologica
Patrick Badouin un vigneron di carattere. Persona intelligente e propositiva, ha saputo in pochi anni diventare un riferimento per la denominazione. Convinto difensore della tipicit e della naturalit ci dona vini con un frutto succoso e tanta tensione minerale. Nel 1990 quando Patrick si avvicina al vino riprendendo la conduzione dei vigneti dei nonni, si rende conto che la denominazione si trova in una fase di cambiamento. La zona dellAnjou ha visto per anni la predominanza dei vini dolci. Lo Chenin reagisce bene alla botritys, ed il disciplinare ne permette la produzione anche mediante laggiunta di zuccheri (chaptalisation). Patrick uno dei principali esponenti del cambiamento favorevole allincremento della produzione di vini secchi. Sostenitore delle tesi ecologiste, le porta in vigna convertendo allagricoltura biologica spinta. Le sue vigne non sono giardini perfetti, ma si respira un primordiale caos naturale. Parlando con lui si capisce che non trascuratezza, ma una scelta precisa di rispetto ed amore del territorio.
Savennires 2009
Uvaggio: Chenin Terreno: Scisti vulcanici ricchi di quarzo Et delle Vigne: 5-10 anni Alcol: 13% Vendemmia: manuale in cassette Malolattica: s Vinificazione: pressatura soffice. Fermentazione in acciaio smaltato. Filtrazione delicata Lieviti: indigeni Affinamento: 10 mesi in barriques Note: Nella rinomata denominazione di Savennires, Patrick ha ripiantato da circa 7 anni un vigneto abbandonato. Il suolo particolarmente ricco di minerali, a base acida, la piena esposizione sulla Loira, ed il clima mitigato dal fiume, donano le condizioni eccezionali. Un vino ricco e complesso. L'acidit della pera ed una parte erbacea balsamica, fanno da palcoscenico per fredde note minerali. In bocca lo scontro tra frutta per la parte morbida e note di pietra porfirea curioso con un finale in pieno equilibrio. Nonostante la complessit stupisce per la fluida beva.
Sylvie Spielmann
Alsazia-Haut Rhin
Bergheim Produzione 35 mila bt Ettari Vitati 8 Rcoltant Manipoulant Anno di Fondazione 1991 Coltura biodinamica
Sar perch i suoi antenati su queste colline gestivano una miniera, che parlando con Sylvie, e soprattutto bevendo i suoi vini, si penetra nel sottosuolo unico e raro di Bergheim, nel sud dellAlsazia. Come fare un viaggio nei cunicoli sotterranei alla scoperta di Gypse, fluorina, barite ed altri minerali. Cos, troviamo dei vini duri, profondi, cristallini, ma anche potenti e generosi. La biodinamica, praticata da dieci anni, stata scelta per spingere le radici delle vigne ancor pi in profondit, come tanti piccoli minatori alla ricerca delle ricchezze del sottosuolo, per poi portarle alla luce ritrovandole nei vini cesellate con maestria. Sono vini dalla forte personalit territoriale. Non si offrono subito e non si stagliano in unesuberanza aromatica, sono piuttosto vini tattili, dalla struttura possente, completi nella capacit di mostrarsi ampi e lineari, e dotati di grande finezza e freschezza.
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