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IL CAPITALE

LIBRO I
SEZIONE VII
IL PROCESSO DI ACCUMULAZIONE DEL CAPITALE

CAPITOLO 24
LA COSIDDETTA ACCUMULAZIONE ORIGINARIA
1. LARCANO DELLACCUMULAZIONE ORIGINARIA. Abbiamo visto come il denaro viene trasformato in capitale, come col capitale si fa il plusvalore, e come dal plusvalore si trae pi capitale, Ma laccumulazione del capitale presuppone il plusvalore, e il plusvalore presuppone la produzione capitalistica, e questa presuppone a sua volta la presenza di masse di capitale e di forza-lavoro di una considerevole entit in mano ai produttori di merci. Tutto questo movimento sembra dunque aggirarsi in un circolo vizioso dal quale riusciamo ad uscire soltanto supponendo unaccumulazione originaria (previous accurnulation in A. Smith) precedente laccumulazione capitalistica: una accumulazione che non il risultato, ma il punto di partenza del modo di produzione capitalistico. Nelleconomia politica questaccumulazione originaria fa allin circa la stessa parte del peccato originale nella teologia: Adamo dette un morso alla mela e con ci il peccato colp il genere umano. Se ne spiega lorigine raccontandola come aneddoto del passato. Cera una volta, in una et da lungo tempo trascorsa, da una parte una lite diligente, intelligente e soprattutto risparmiatrice, e dallaltra cerano degli sciagurati oziosi che sperperavano tutto il proprio e anche pi. Per la leggenda del peccato originale teologico ci racconta come luomo sia stato condannato a mangiare il suo pane nel sudore della fronte; invece la storia del peccato originale economico ci rivela come mai vi sia della gente che non ha affatto bisogno di faticare. Fa lo stesso! Cos avvenuto che i primi hanno accumulato ricchezza e che gli altri non hanno avuto allultimo altro da vendere che la propria pelle. E da questo peccato originale data la povert de/la gran massa che, ancor sempre, non ha altro da vendere fuorch se stessa, nonostante tutto il suo lavoro, e la ricchezza dei pochi che cresce continuamente, bench da gran tempo essi abbiano cessato di lavorare. Il signor Thiers per esempio sminuzza ancora ai francesi che una volta erano cos intelligenti, tali insipide bambinate con tutta la seriet e solennit delluomo di Stato, allo scopo di difendere la p r o p r i t . Ma appena entra in ballo la questione della propriet, diventa sacro dovere tener fermo al punto di vista dellabbicc infantile come unico valido
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per tutte le classi det e tutti i gradi di sviluppo. Nella storia reale la parte importante rappresentata, come noto, dalla conquista, dal soggiogamento, dallassassinio e dalla rapina, in breve dalla violenza. Nella mite economia politica ha regnato da sempre lidillio. Diritto e lavoro sono stati da sempre gli unici mezzi darricchimento, facendosi eccezione, come ovvio, volta per volta, per questo anno. Di fatto i metodi del laccumulazione originaria sono tutto quel che si vuole fuorch idillici. Denaro e merce non sono capitale fin da principio, come non lo sono i mezzi di produzione e di sussistenza. Occorre che siano trasformati in capitale. Ma anche questa trasformazione pu avvenire soltanto a certe condizioni che convergono in questo: debbono trovarsi di fronte, e mettersi in contatto due specie diversissime di possessori di merce, da una parte proprietari di denaro e di mezzi di produzione e di sussistenza, ai quali importa di valorizzare mediante lacquisto di forza-lavoro altrui la somma di valori posseduta; dallaltra parte operai liberi, venditori della propria forza-lavoro e quindi venditori di lavoro. Operai liberi nel duplice senso che essi non fanno parte direttamente dei mezzi di produzione come gli schiavi, i servi della gleba ecc., n ad essi appartengono i mezzi di produzione, come al contadino coltivatore diretto ecc., anzi ne sono liberi, privi, senza. Con questa polarizzazione del mercato delle merci si hanno le condizioni fondamentali della produzione capitalistica. Il rapporto capitalistico ha come presupposto la separazione fra i lavoratori e la propriet delle condizioni di realizzazione del lavoro. Una volta autonoma, la produzione capitalistica non solo mantiene quella separazione, ma la riproduce su scala sempre crescente. Il processo che crea il rapporto capitalistico non pu dunque essere nullaltro che il processo di separazione dalla propriet delle proprie condizioni di lavoro, processo che da una parte trasforma in capitale i mezzi sociali di sussistenza e di produzione, dallaltra trasforma i produttori diretti in operai salariati. Dunque la cosiddetta accumulazione originaria non altro che il processo storico di separazione del produttore dai mezzi di produzione. Esso appare originario perch costituisce la preistoria del capitale e del modo di produzione d esso corrispondente. La struttura economica della societ capitalistica derivata dalla struttura economica della societ feudale. La dissoluzione di questa ha liberato gli elementi di quella. Il produttore immediato, loperaio, ha potuto disporre della sua persona soltanto dopo aver cessato di essere legato alla gleba e di essere servo di unaltra persona o infeudato ad essa. Per divenire libero venditore di forza-lavoro, che porta la sua merce ovunque essa trovi un mercato, loperaio ha dovuto inoltre sottrarsi al dominio delle corporazioni, ai loro ordinamenti sugli apprendisti e sui garzoni e allimpaccio delle loro prescrizioni per il lavoro. Cos il movimento storico che trasforma i produttori in operai salariati si presenta, da un lato, come loro liberazione dalla servit e dalla coercizione corporativa; e per i nostri storiografi borghesi esiste solo questo lato. Ma dallaltro lato questi neo affrancati diventano venditori di se stessi soltanto dopo essere stati spogliati di tutti i loro mezzi di produzione e di tutte le garanzie per la loro esistenza offerte dalle antiche istituzioni feudali. E la storia di questa espropriazione degli operai scritta negli annali dellumanit a tratti di sangue e di fuoco. I capitalisti industriali, questi nuovi potentati, hanno dovuto per parte loro non solo soppiantare i maestri artigiani delle corporazioni, ma anche i signori feudali possessori delle fonti di ricchezza. Da questo lato lascesa dei capitalisti si presenta come frutto di una lotta vittoriosa tanto contro il potere feudale e contro i suoi rivoltanti privilegi, quanto contro le corporazioni e contro i vincoli posti da queste al libero sviluppo della produzione e al libero sfruttamento delluomo da parte delluomo. Tuttavia, i cavalieri dellindustria
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riuscirono a soppiantare i cavalieri della spada soltanto sfruttando avvenimenti dei quali erano del tutto innocenti. Essi si sono affermati con mezzi altrettanto volgari di quelli usati un tempo dal liberto romano per farsi signore del proprio patrono. Il punto di partenza dello sviluppo che genera tanto loperaio salariato quanto il capitalista, stata la servit del lavoratore. La sua continuazione consistita in un cambiamento di forma di tale asservimento, nella trasformazione dello sfruttamento feudale in sfruttamento capitalistico. Per comprenderne il corso non abbiamo affatto bisogno di rifarci molto indietro. Bench i primi inizi della produzione capitalistica si incontrino sporadicamente fin dai secoli XIV e XV in alcune citt del Mediterraneo, lera capitalistica data solo dal secolo XVI. Dovessa entra in scena, labolizione della servit della gleba da lungo tempo compiuta e gi da parecchio tempo va impallidendo quella che la gloria del Medioevo, lesistenza cio di citt sovrane. Nella storia dellaccumulazione originaria fanno epoca dal punto di vista storico tutti i rivolgimenti che servono di leva alla classe dei capitalisti in formazione; ma soprattutto i momenti nei quali grandi masse di uomini vengono staccate improvvisamente e con la forza dai loro mezzi di sussistenza e gettate sul mercato del lavoro come proletariato eslege. Lespropriazione dei produttori rurali, dei contadini e la loro espulsione dalle terre costituisce il fondamento di tutto il processo. La sua storia ha sfumature diverse nei vari paesi e percorre fasi diverse in successioni diverse e in epoche storiche diverse. Solo nellInghilterra, che perci prendiamo come esempio, essa possiede forma classica189.

2. ESPROPRIAZIONE DELLA POPOLAZIONE RURALE E SUA ESPULSIONE DALLE TERRE. Nellultima parte del secolo XIV la servit della gleba era di fatto scomparsa in Inghilterra. Lenorme maggioranza della popolazione190 consisteva allora, e ancor pi nel secolo XV, di liberi contadini autonomi, sotto qualunque insegna feudale potesse esser nascosta la loro propriet. Il libero fittavolo aveva soppiantato nei grandi fondi signorili il bailiff (castaldo) anticamente anchegli servo della gleba. Gli operai salariati dellagricoltura consistevano in parte di contadini che valorizzavano il loro tempo libero lavorando presso i grandi proprietari fondiari, in parte di una classe di veri e propri operai salariati, indipendente e poco numerosa tanto in assoluto che in via relativa. Anche questi. ultimi erano, oltre che salariati, di fatto contadini indipendenti in quanto veniva loro assegnato, oltre al salario, terreno arabile di quattro e pi acri assieme a cottages. Inoltre essi godevano assieme ai contadini veri e propri, dellusufrutto delle terre comunali, sulle quali pascolava il loro bestiame e che offrivano loro anche il materiale per il fuoco: legna, torba, ecc. 191, In tutti i paesi dEuropa la produzione feudale caratterizzata dalla spartizione delle terre fra il maggior numero possibile di contadini obbligati. La potenza del signore feudale, come quella di ogni sovrano, non poggiava sulla lunghezza del registro delle sue rendite, ma sul numero dei suoi sudditi, e questo dipendeva dal numero dei coltivatori autonomi 192. Bench quindi il suolo inglese venisse diviso, dopo la conquista normanna, in baronie gigantesche, una sola delle quali includeva spesso 900 delle antiche signorie anglosassoni, esso era disseminato di piccoli poderi di contadini, interrotti solo qua e l da fondi signorili di una certa entit. Tale situazione, accompagnata dalla fioritura delle citt che contraddistingue il secolo XV, consent quella ricchezza popolare che il cancelliere Fortescue illustra con tanta eloquenza nel suo De Laudibus Legum Angliae, ma escludeva la ricchezza capitalistica.
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Il preludio del rivolgimento che cre il fondamento del modo di produzione capitalistico si ha nellultimo terzo del secolo XV e nei primi decenni del XVI. Lo scioglimento dei seguiti feudali che, come nota esattamente Sir James Steuart, dappertutto riempivano inutilmente casa e castello, gett sul mercato del lavoro una massa di proletari eslege. Bench il potere regio, anchesso prodotto dello sviluppo della borghesia, con i suoi sforzi per raggiungere la sovranit assoluta, affrettasse con la forza lo scioglimento di quei seguiti, non ne fu lunica causa. Piuttosto, il grande signore feudale, in tracotante opposizione alla monarchia e al parlamento, cre un proletariato incomparabilmente pi grande scacciando con la forza i contadini dalle terre sulle quali essi avevano lo stesso, titolo giuridico feudale, e usurpando le loro terre comuni. In Inghilterra in particolare limpulso immediato a questazione fu dato dalla fioritura della manifattura laniera fiamminga e dal corrispondente aumento dei prezzi della lana. Le grandi guerre feudali avevano inghiottito la vecchia nobilt feudale, e la nuova era figlia del proprio tempo pel quale il denaro era il potere dei poteri. Quindi la sua parola dordine fu: trasformare i campi in pascoli da pecore. Lo Harrison, nella sua Description of England. Prefixed to Holinsheds Chronicles, descrive come lespropriazione dei piccoli contadini manda in rovina il paese. What care our great incroachers! (Che cosa gliene importa ai nostri grandi usurpatori !). Le abitazioni dei contadini e i cottages degli operai agricoli vennero abbattuti con la violenza o abbandonati alla lenta rovina. Se , dice Harrison, si vorranno confrontare i vecchi inventari di ogni castello, si trover che sono scomparse innumerevoli case e innumerevoli piccole propriet contadine, che la terra nutre molto meno gente, che molte citt sono decadute, bench ne fioriscano alcune nuove... Di citt e villaggi distrutti per farne pasture per le pecore, e dove rimangono solo ancora le case dei signori, potrei dire parecchio. Le lamentele di quelle vecchie cronache sono sempre esagerate, ma delineano con precisione limpressione fatta sui con temporanei dalla rivoluzione avvenuta nei rapporti di produzione. Un confronto fra gli scritti del cancelliere Fortescue e quelli di Tommaso Moro ci dar unidea chiara dellabisso fra il secolo XV e il secolo XVI. Dallet delloro, come dice giustamente il Thornton, la classe operaia inglese precipitata senza alcuna transizione in quella del ferro. La legislazione era spaventata dinanzi a questo rivolgimento. Non era ancora giunta a quellalto livello dincivilimento nel quale Wealth of Nation ( Ricchezza della nazione.) cio formazione del capitale e sfruttamento senza scrupoli e impoverimento della massa del popolo vengono considerati lultima Thule di ogni saggezza politica. Nella sua storia di Enrico VII, Bacone dice: Intorno a quel tempo (1489) aumentarono le lamentele sulla trasformazione di terreno arabile in pascoli (per le pecore ecc.), facilmente curati da pochi pastori; e le affittanze a tempo, a vita e a disdetta annua (delle quali viveva una gran parte degli yeomen ( Piccoli contadini indipendenti.)) vennero trasformate in tenute direttamente gestite dal proprietario fondiario. Questo provoc una decadenza della popolazione e di conseguenza un declino delle citt, delle chiese, delle decime... Mirabile fu in quel tempo la saggezza del re e del parlamento nella cura di questa sciagura... Essi presero misure contro questa usurpazione spopolatrice delle terre comuni (depopulating inclosures) e contro la coltura prativa, altrettanto spopolatrice (depopulating pasture) che la seguiva passo passo. Un Atto di Enrico VII, 1489, c. 19, proib la distruzione di ogni abitazione di contadini che fosse legata a almeno venti acri di terreno. In un Atto, 25, di Enrico VIII viene rinnovata la stessa legge. Fra laltro vi si dice che vanno accumulandosi in poche mani molte affittanze e grandi mandrie di bestiame, specialmente pecore, con il che le rendite fondiarie sono molto cresciute e la aratura dei campi (tillage) molto decaduta, chiese e case sono state abbattute, e una massa stupefacente di popolazione stata privata della possibilit di mantenere se stessa e le famiglie. Quindi la legge ordina la ricostruzione degli edifici di fattorie distrutti, fissa quale devessere il rapporto fra terra da grano e terra da pascolo, ecc. Un Atto del 1533 lamenta che molti proprietari posseggano 24.000
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pecore, e limita il numero di queste ultime a 2000193. Tanto le lamentele popolari quanto la legislazione contro lespropriazione dei piccoli fittavoli e contadini, legislazione che dura per 150 anni da Enrico VII in poi, rimasero senza effetto. Bacone ci rivela, senza accorgersene, il segreto di questa inefficacia. LAtto di Enrico. VII, dice nei suoi Essays, civil and moral, sezione 29, fu profondo e ammirevole, poich cre affittanze e edifici agricoli di una determinata misura normale, cio mantenne per esse una proporzione di terra che dava la possibilit di far crescere sudditi di ricchezza sufficiente e di condizione non servile, e di mantenere laratro in mano di proprietari, non di mercenari (to keep the plough in the hands of the owners and not hirelings) 193a. Ma, viceversa, quel che chiedeva il sistema capitalistico era una condizione servile della massa del popolo; la trasformazione di questa in mercenari, e la trasformazione dei suoi mezzi di lavoro in capitale. Durante questo periodo di transizione la legislazione cerc di mantenere anche i quattro acri di terra annessi al cottage delloperaio salariato agricolo, e gli proib di accogliere inquilini nel suo cottage. Ancora nel 1627, sotto Carlo I, Roger Crocker di Fontmill venne condannato per avere costruito nel manor ( Fondo dominicale ) di Fontmill un cottage senza i quattro acri di terra come suo annesso permanente; ancora nel 1638, sotto Carlo I, venne nominata una commissione regia per imporre con la forza lesecuzione delle vecchie leggi, specialmente anche di quella sui quattro acri di terra; ancora Cromwell proib di costruire case entro una cerchia di quattro miglia da Londra senza munirle di quattro acri di terra. Ancora nella prima met del secolo XVIII vi sono lamentele quando il cottage delloperaio agricolo non ha il suo annesso di 1-2 acri. Oggi loperaio agricolo fortunato se il cottage fornito di un orticello, o se gli possibile prendere in affitto, ben lontano di l, qualche pertica di terreno. Padroni dei fondi e fittavoli, dice il dott. Hunter, agiscono qui di pieno accordo. Pochi acri annessi al cottage renderebbero troppo indipendente loperaio194 , Nuovo e terribile impulso ebbe il processo despropriazione forzosa della massa della popolazione nel secolo XVI, dalla Riforma e al seguito a questa, dal colossale furto dei beni ecclesiastici. Al momnto della Riforma la Chiesa cattolica era proprietaria feudale duna gran parte del suolo inglese. La soppressione dei conventi ecc, ne gett gli abitanti nel proletariato. I beni ecclesiastici vennero donati in gran parte a rapaci favoriti regi o venduti a prezzo irrisorio a fittavoli e cittadini speculatori, che scacciavano in massa gli antichi fittavoli ereditari dei conventi riunendo i loro poderi in grandi unit. La propriet che la legge garantiva agli agricoltori impoveriti di una parte delle decime ecclesiastiche venne tacitamente confiscata195 Pauper ubique jacet (Dappertutto ci sono poveri), esclam la regina Elisabetta dopo aver fatto il giro dellInghilterra. Infine, nel quarantatreesimo anno del suo regno, si fu costretti a riconoscere ufficialmente il pauperismo mediante lintroduzione della tassa dei poveri. Gli autori di questa legge si vergognavano di esporne i motivi e quindi la mandarono pel mondo, contro ogni tradizione, senza nessun p r e a m b l e (motivazione della presentazione)196. Sotto Carlo I, legge 4, anno 16, venne dichiarata perpetua e di fatto ebbe nuova formulazione, pi dura, soltanto nel 1834197.Questi effetti immediati della Riforma non sono stati quelli pi duraturi: la propriet ecclesiastica costituiva il baluardo religioso dellantico ordinamento della propriet fondiaria, e caduta la propriet ecclesiastica, neppur questo ordinamento si pot pi sostenere198. Ancora negli ultimi decenni del secolo XVII la yeomanry, i contadini indipendenti, era pi numerosa della classe dei fittavoli. La yeomanry aveva costituito la forza principale di Cromwell e, come confessa perfino il Macaulay, si trovava in favorevole contrasto con i nobilotti rurali ubriaconi e coi loro servitori, i preti di campagna, che dovevano prender in moglie La serva favorita padronale. E anche gli operai agricoli erano ancora comproprietari dei beni comunali. Nel 1750 circa la yeomanry era scomparsa199 e negli
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ultimi decenni del secolo XVIII era scomparsa lultima traccia di propriet comunale dei coltivatori. Qui prescindiamo dai motivi propulsori della rivoluzione agricola che hanno carattere puramente economico: qui cerchiamo le sue leve violente. Sotto la restaurazione degli Stuart i proprietari fondiari riuscirono a imporre in forma legale una usurpazione che sui continente fu attuata dappertutto anche senza lungaggini giuridiche. Essi abolirono la costituzione feudale del suolo, cio scaricarono sullo Stato gli obblighi di servizio che essa comportava, indennizzarono Io Stato per mezzo di tasse sui contadini e sulla restante massa della popolazione, rivendicarono la propriet privata moderna su quei fondi, sui quali possedevano soltanto titoli feudali, e si degnarono infine di concedere benignamente quelle leggi sul domicilio (laws of settlement) le quali, mutatis mutandis, ebbero sui coltivatori inglesi lo stesso effetto che leditto del tartaro Boris Godunov ebbe sui contadini russi. La glorious revolution (rivoluzione gloriosa) port al potere, con Guglielmo III di Orange200, i facitori di plusvalore, fondiari e capitalistici, che inaugurarono lera nuova esercitando su scala colossale il furto ai danni dei beni demaniali che fino a quel momento era stato perpetrato solo su scala modesta. Le terre demaniali venivano regalate, vendute a prezzo irrisorio, oppure annesse a fondi privati per usurpazione diretta201 , Tutto ci avveniva senza osservare minimamente letichetta legale. I beni statali cos fraudolentemente appropriati costituiscono assieme al frutto del furto dei beni della chiesa, questo per la parte che non era andata perduta durante la rivoluzione repubblicana, La base degli odierni domini principeschi delloligarchia inglese202. I capitalisti borghesi favorivano loperazione, fra laltro allo scopo di trasformare i beni fondiari in un puro e semplice articolo di commercio, di estendere il settore della grande impresa agricola, di aumentare il loro approvvigionamento di proletari eslege provenienti dalle campagne, ecc. Inoltre, la nuova aristocrazia fondiaria era alleata naturale della nuova bancocrazia, dellalta finanza, allora appena uscita dal guscio, e del grande manifatturiero che allora si appoggiava ai dazi protettivi. La borghesia inglese ag per il suo interesse con la stessa giustezza dei borghesi delle citt svedesi che, viceversa, in pieno accordo col loro baluardo economico, i contadini, appoggiarono i re nella loro azione violenta di riacquisto delle terre della corona contro loligarchia (dal 1604, e pi tardi sotto Carlo X e Carlo XI). La propriet comune completamente distinta dalla propriet statale che abbiamo or ora considerato era una antica istituzione germanica, sopravvissuta sotto legida del feudalesimo. Si visto come lusurpazione violenta della propriet comune, per lo pi accompagnata dalla trasformazione del terreno arabile in pascolo, cominci alla fine del secolo XV e continui nel secolo XVI. Ma allora il processo si attu come azione violenta individuale, contro la quale la legislazione combatt, invano, per 150 anni. Il progresso del secolo XVIII si manifesta nel fatto che ora la legge stessa diventa veicolo di rapina delle terre del popolo, bench i grandi fittavoli continuino ad applicare, per giunta, anche i loro piccoli metodi privati indipendenti203, La forma parlamentare del furto quella dei Bills for Inclosures of Commons (leggi per la recinzione delle terre comuni), in altre parole, decreti per mezzo dei quali i signori dei fondi regalano a se stessi, come propriet privata, terra del popolo; sono decreti di espropriazione del popolo. Sir F. M. Eden confuta la sua astuta arringa da avvocato, nella quale cerca di presentare la propriet comune come propriet privata dei grandi proprietari fondiari subentrati a quelli feudali, chiedendo egli stesso un Atto generale del parlamento per la recinzione delle terre comuni , ammettendo dunque che necessario un colpo di Stilto parlamentare per trasformare la propriet comune in propriet privata, e, daltra parte, chiedendo al potere legislativo un risarcimento per i poveri espropriati204 , Mentre agli yeomen indipendenti subentravano tenants-at-will, piccoli fittavoli con disdetta annua, banda servile e dipendente dallarbitrio dei landlors, singrossarono quelle grandi affittanze che nel secolo XVIII si chiamavano affittanze di
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capitale205 o affittanze di mercanti206, e liberavano la popolazione rurale facendone proletariato per lindustria; e le aiut ad ingrossarsi, oltre al furto dei beni dello Stato, proprio in particolare il furto della propriet comunale condotto sistematicamente. Tuttavia il secolo XVIII non ha compreso lidentit fra ricchezza nazionale e povert popolare cos a fondo come il secolo XIX. Quindi nella letteratura economica di quel tempo si ha una accesissima polemica sulla Inclosure of Commons . Riporto alcuni passi dalla gran massa di materiale che ho davanti, poich la situazione vi resa vividamente e intuitivamente. In molte parrocchie dello Hertfordshire, scrive una penna indignata, ventiquattro fattorie che contavano in media da 50 a 150 acri luna, sono state fuse in tre fattorie207 Nel Northamptonshire e nel Lincolnshire la recinzione delle terre comuni ha avuto luogo su larga scala, e la maggior parte dei nuovi fondi signorili sorti con le recinzioni sono ora trasformati in pascoli; in conseguenza di ci molti fondi signorili non fanno arare neppure cinquanta acri, dove prima se ne aravano 1500... Rovine di vecchie case di abitazione, di granai, stalle ecc. sono lunica traccia dei vecchi abitanti. In parecchi luoghi un centinaio di case e di famiglie si ridotto.., a otto o dieci... Nella maggior parte delle parrocchie dove le recinzioni sono state introdotte solo da quindici o ventanni, i proprietari fondiari sono pochissimi in confronto della gente che lavorava la terra quando vi erano i campi aperti. Non cosa insolita vedere che quattro o cinque ricchi allevatori di bestiame usurpano grandi signorie da poco recinte che prima si trovavano in mano a 2030 fittavoli e di altrettanti proprietari minori e contadini. Tutti costoro sono stati gettati fuori dei loro possessi assieme alle famiglie, oltre a molte altre famiglie che trovavano occupazione e sostentamento per mezzo loro208. Non solo la terra soda, ma spesso la terra coltivata o in comune o in cambio di un dato pagamento alla comunit, veniva annessa da parte del landlord confinante col pretesto della recinzione. Qui parlo della recinzione di campi e terreni aperti che sono gi in coltivazione. Anche gli scrittori che difendono le inclosures ammettono che queste ultime aumentano il monopolio delle grandi fattorie, fanno salire i prezzi dei mezzi di sussistenza e producono lo spopolamento... e anche la recinzione di terre deserte, come viene condotta oggi, ruba al povero una parte dei suoi mezzi di sussistenza e fa ingrossare fattorie che sono gi troppo grandi 209 Il dott. Price dice: Se la terra capita in mano a pochi grossi fittavoli, i piccoli fittavoli (che poco pi sopra egli aveva designato come una moltitudine di piccoli proprietari e piccoli fittavoli che mantengono s e le proprie famiglie col prodotto della terra da essi coltivata, con pecore, pollame, maiali, ecc. che essi mandano sulle terre della comunit, cosicch hanno poche occasioni di fare acquisti di mezzi di sussistenza ) vengono trasformati in gente che deve guadagnare la propria sussistenza lavorando per altri e che costretta ad andar al mercato per tutte le cose di cui ha bisogno... Forse si fa pi lavoro, perch domina una maggiore costrizione di farlo... Cresceranno citt e manifatture, perch viene cacciata nelle citt e nelle manifatture pi gente che cerca occupazione. Questa la maniera con cui opera naturalmente la concentrazione delle fattorie e con cui da molti anni ha operato effettivamente in questo regno210 . Egli cos riassume leffetto complessivo delle recinzioni: Nellinsieme la situazione delle classi inferiori della popolazione peggiorata quasi sotto ogni punto di vista; i proprietari fondiari e fittavoli minori sono stati abbassati allo stato di giornalieri e mercenari; e allo stesso tempo diventato pi difficile guadagnarsi la vita in questa situazione211. Di fatto lusurpazione delle terre comuni e la concomitante rivoluzione agricola ebbero un effetto cos acuto sugli operai agricoli che, secondo lo stesso Eden, fra il 1765 e il 1780 il loro salario cominci a scendere al di sotto del minimo e ad esser integrato mediante lassistenza ufficiale ai poveri. Il loro salario, egli dice, era sufficiente ormai appena per i bisogni elementarissimi della vita .
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Sentiamo ancora, per un momento, un difensore delle inclosures e avversario del dott. Price: Non una deduzione esatta che si abbia spopolamento perch non si vede pi gente sciupare il proprio lavoro in campi aperti... Se dopo la trasformazione dei piccoli contadini in gente che deve lavorare per altri, viene resa liquida una maggiore quantit di lavoro, questo pur un vantaggio che la nazione (della quale naturalmente non fan parte le persone trasformate) deve augurarsi... Il prodotto sar maggiore se il loro lavoro combinato sar adoprato in una sola affittanza; cos si forma il plusprodotto per le manifatture, e con ci le manifatture, che sono una delle miniere doro di questa nazione, vengono accresciute in proporzione della quantit di grano prodotta212 . La stoica imperturbabilit delleconomista politico nel considerare la spudoratissima profanazione del sacro diritto della propriet e il pi grossolano atto di violenza contro le persone, appena siano richiesti per porre le fondamenta del modo di produzione capitalistico, ce la mostra fra gli altri Sir F. M. Eden, che per di pi torysteggiante e filantropo . Tutta la serie di rapine, atrocit, tribolazioni del popolo che accompagnano lespropriazione violenta del popolo dallultimo terzo del secolo XV fino alla fine del secolo XVIII, lo induce soltanto alla confortevole riflessione conclusiva: Occorreva stabilire la dovuta proporzione fra terreni arabili e terreni pascolativi. Ancora per tutto il secolo XIV e per la maggior parte del secolo XV cera un acro di pascolo su 2, 3 e anche 4 acri di arativo. Alla met del secolo XVI la proporzione si trasform in 2 acri di pascolo su 2 di arativo, in seguito in 2 acri di pascolo su i acro di arativo, sinch risult finalmente la dovuta proporzione di 3 acri di pascolo su I acro di arativo. Nel secolo XIX s perduta naturalmente perfino la memoria del nesso fra agricoltura e propriet comune. Per non parlare neppure di periodi posteriori, quanti farthing di risarcimento ha mai ricevuto la popolazione rurale per i 3.511.770 acri di terre comuni che le sono state tolte fra il 1810 e il 1831 e sono state parlamentarmente regalate ai landlords dai landlords? Lultimo grande processo di espropriazione degli agricoltori con la loro espulsione dalle terre stato infine il cosiddetto clearing of estates (parziale estromissione dei piccoli fittavoli dalle grandi propriet, che in realt ha spazzato via gli uomini da quelle). Tutti i metodi inglesi che abbiamo esaminato finora sono culminati nel clearing . Come si visto nella descrizione delle condizioni moderne nella sezione precedente, oggi che non c pi da spazzar via contadini indipendenti, si continua fino al clearing dei cottages, cosicch gli operai agricoli non trovano pi sulle terre da loro lavorate neppure lo spazio necessario per la propria abitazione. Ma quel che significhi clearing of estates in senso proprio lo apprendiamo nella terra promessa dei romanzi moderni, nellAlta Scozia. Quivi il processo si contraddistingue per il suo carattere sistematico, per la grandezza della scala su cui compiuto dun tratto (in Irlanda i proprietari fondiari sono arrivati al punto di spazzar via pi villaggi contemporaneamente; nellAlta Scozia si tratta di superfici estese quanto interi ducati tedeschi) e infine per la forma particolare della propriet fondiaria sottratta con la truffa. I celti dellAlta Scozia erano composti di clan, ognuno dei quali era proprietario del suolo dove si era stabilito. Il rappresentante del clan, il suo capo o uomo grande era soltanto proprietario titolare di questo suolo, allo stesso titolo che la regina dInghilterra proprietaria titolare del complesso del suolo nazionale. Quando al governo inglese riusc di sopprimere le guerre interne di questi uomini grandi e le loro continue incursioni nelle pianure della Bassa Scozia, i capi dei clan non abbandonarono affatto il loro antico mestiere di briganti, ma si limitarono a cambiarne la forma. Di propria autorit trasformarono il loro diritto di propriet titolare in diritto di propriet privata, e poich incontrarono resistenza fra la gente dei clan, decisero di cacciarli a viva forza. come se un re dInghilterra rivendicasse il diritto di cacciar in mare i suoi sud diti , dice il
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professor Newman213. Questa rivoluzione che cominci in Scozia dopo lultima alzata di scudi del pretendente, si pu seguire nelle sue prime fasi negli scritti di Sir James Steuart214 e di James Anderson215. Nel secolo XVIII venne contemporaneamente proibita lemigrazione ai gaelici scacciati dalle campagne, per spingerli con la forza a Glasgow e in altre citt manifatturiere216. Come esempio del metodo dominante nel secolo XIX217 basteranno qui i c I e a r i n g della duchessa di Sutherland. Costei, istruita nelleconomia, appena iniziato il suo governo, risolse di applicare una cura economica radicale e di trasformare in pastura per le pecore lintera contea, la cui popolazione si era gi ridotta attraverso precedenti processi del genere a 15.000 abitanti. Dal 1814 al 1820 questi 15.000 abitanti, allincirca 3.000 famiglie, vennero sistematicamente cacciati e sterminati. Tutti i loro villaggi furono distrutti e rasi al suolo per mezzo del fuoco, tutti i loro campi furono trasformati in praterie. Soldati britannici vennero comandati a eseguire questimpresa e vennero alle mani con gli abitanti. Una vecchia mor fra le fiamme della capanna che si era rifiutata di abbandonare. .Cos quella dama si appropri 794.000 acri di terra che da tempi immemorabili apparteneva al clan. Agli abitanti che aveva cacciato assegn allincirca 6.000 acri, due acri per famiglia, in riva al mare. Fino a quel momento quei 6.000 acri erano rimasti incolti e non avevano reso nessuna entrata ai proprietari. Nella nobilt dei suoi sentimenti la duchessa giunse perfino ad affittarli, in media a due scellini e sei pence allacro, alla gente del clan che da secoli aveva versato il proprio sangue per la famiglia dei Sutherland. E poi divise tutta la terra del clan, che aveva rubato, in 29 grandi pascoli per le pecore, ognuno abitato da una sola famiglia, per lo pi servi di fattoria inglesi. Nellanno 1825 i 15.000 gaelici erano gi sostituiti da 131.000 pecore. La parte degli aborigeni gettata sulla riva del mare cerc di vivere di pesca; divennero anfibi e vissero, come dice uno scrittore inglese, met sul mare met sulla terra, e con tutto ci trassero dalluno e dallaltra solo di che vivere a met218. Ma i bravi gaelici dovevano espiare ancor pi duramente la loro idolatria montanara e romantica per gli uomini grandi del clan. Lodore del pesce solletic le narici degli uomini grandi, che vi annusarono qualcosa di profittevole e affittarono la riva del mare ai grandi commercianti di pesce londinesi. I gaelici vennero cacciati per la seconda volta219. Alla fine per una parte dei pascoli per le pecore viene ritrasformata in riserva di caccia. Si sa che in Inghilterra non ci sono foreste vere e proprie. La selvaggina nei parchi dei grandi bestiame domestico costituzionale, grasso come gli aldermen (Consiglieri municipali.) di Londra. Quindi la Scozia lultimo rifugio della nobile passione . NellAltopiano , dice il Somers nel 1848, le boscaglie sono state molto estese. Qui abbiamo, su un fianco di Gaick, la nuova foresta di Glenfeshie e l, sullaltro fianco, la nuova foresta di Ardverikie. Sulla stessa linea ecco il Black Mount, enorme deserto, creato da poco. Da oriente a occidente, dalle vicinanze di Aberdeen fino alle rocce di Oban, abbiamo ora una linea ininterrotta di boschi, mentre in altre parti dellAltopiano si trovano i nuovi parchi di Loch Archaig, Glengarry, Glenmoriston ecc... La trasformazione delle loro terre in pascoli per le pecore... ha cacciato i gaelici su terre aride. Adesso cervi e caprioli cominciano a sostituire le pecore, e spingono i gaelici in una miseria ancor pi schiacciante... Le boscaglie da selvaggina219a non possono coesistere con la popolazione: in ogni caso o le une o laltra devono cedere il posto. Lasciate crescere i terreni da caccia di numero e di estensione nel prossimo quarto di secolo come in quello ora trascorso, e non troverete pi nessun gaelico sulla sua terra natia. Questo movimento fra i proprietari dellAltopiano dovuto in parte alla moda, al solletico aristocratico, alla passione per la caccia, ecc.; ma in parte quei proprietari esercitano il commercio della selvaggina con esclusiva mira al profitto. Poich un fatto che un appezzamento di terreno montuoso, recinto come riserva di caccia, in molti casi ben pi profittevole che non come pascolo per le pecore... Lamatore, che cerca una riserva di caccia, limita la sua offerta solo a seconda della capacit della sua borsa...
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Sono state inflitte allAltopiano sofferenze non meno crudeli di quelle inflitte allInghilterra dalla politica dei re normanni. Cervi e caprioli hanno avuto maggiore spazio a disposizione, mentre gli uomini sono stati cacciati in un cerchio sempre pi ristretto... Si rubata al popolo una libert dopo laltra... E loppressione continua a crescere giorno per giorno. I proprietari perseguono come saldo principio la loro azione di rare fazione e dispersione del popolo, come se si trattasse di una necessit dellagricoltura, proprio come nelle regioni selvagge dAmerica e dAustralia vengono spazzati via alberi e sterpaglie: e loperazione segue il suo andamento tranquillo quasi si trattasse di affari ordinari220. Il furto dei beni ecclesiastici, lalienazione fraudolenta dei beni dello Stato, il furto della propriet comune, la trasformazione usurpatoria, compiuta con un terrorismo senza scrupoli, della propriet feudale e della propriet dei clan in propriet privata moderna: ecco altrettanti metodi idillici dellaccumulazione originaria. Questi metodi conquistarono il campo allagricoltura capitalistica, incorporarono la terra al capitale e crearono allindustria delle citt la necessaria fornitura di proletariato eslege.

3. LEGISLAZIONE SANGUINARIA CONTRO GLI ESPROPRIATI DALLA FINE DEL SECOLO XV IN POI. LEGGI PER LABBASSAMENTO DEI SALARI. Non era possibile che gli uomini scacciati dalla terra per lo scioglimento dei seguiti feudali e per lespropriazione violenta e a scatti, divenuti eslege, fossero assorbiti dalla manifattura al suo nascere con la stessa rapidit con la quale quel proletariato veniva messo al mondo. Daltra parte, neppure quegli uomini lanciati allimprovviso fuori dallorbita abituale della loro vita potevano adattarsi con altrettanta rapidit alla disciplina della nuova situazione. Si trasformarono cos, in massa, in mendicanti, briganti, vagabondi, in parte per inclinazione, ma nella maggior parte dei casi sotto la pressione delle circostanze. Alla fine del secolo XV e durante tutto il secolo XVI si ha perci in tutta lEuropa occidentale una legislazione sanguinaria contro il vagabondaggio. I padri dellattuale classe operaia furono puniti, in un primo tempo, per la trasformazione in vagabondi e in miserabili che avevano subito. La legislazione li tratt come delinquenti volontari e part dal presupposto che dipendesse dalla loro buona volont il continuare a lavorare o meno nelle antiche condizioni non pi esistenti. In Inghilterra questa legislazione cominci sotto Enrico VII. Enrico VIII, 1530: i mendicanti vecchi e incapaci di lavorare ricevono una licenza di mendicit. Ma per i vagabondi sani e robusti frusta invece e prigione. Debbono esser legati dietro a un carro e frustati finch il sangue scorra dal loro corpo; poi giurare solennemente di tornare al loro luogo di nascita oppure l dove hanno abitato gli ultimi tre anni e mettersi al lavoro (to put himself to labour). Che ironia crudele! 27 Enrico VIII, viene ripetuto lo statuto precedente, inasprito per da nuove aggiunte. Quando un vagabondo viene colto sul fatto una seconda volta, la pena della frustata deve essere ripetuta e sar reciso mezzo orecchio; alla terza ricaduta invece il vagabondo devessere considerato criminale indurito e nemico della comunit e giustiziato come tale. Edoardo VI: uno statuto del suo primo anno di governo, 1547, ordina che se qualcuno rifiuta di lavorare devessere aggiudicato come schiavo alla persona che lha denunciato come fannullone. Il padrone deve nutrire il suo schiavo a pane e acqua, bevande deboli e scarti di carne a suo arbitrio. Ha il diritto di costringerlo a qualunque lavoro, anche al pi ripugnante, con la frusta e con la catena. Se lo schiavo si allontana per 15 giorni, viene condannato alla schiavit a vita e devessere bollato a fuoco sulla fronte o sulla guancia con la lettera S; se
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fugge per la terza volta, devessere giustiziato come traditore dello Stato. Il padrone lo pu vendere, lasciare in eredit, affittarlo a terze persone come schiavo, alla stregua di ogni altro bene mobile o capo di bestiame. Se gli schiavi intraprendono qualcosa contro il padrone, anche in tal caso saranno giustiziati. I giudici di pace hanno il compito di far cercare e perseguire i bricconi, su denuncia. Se si trova che un vagabondo ha oziato per tre giorni, sar portato al suo luogo di nascita, bollato a fuoco con ferro rovente con il segno V sul petto, e adoprato quivi, in catene, a pulire la strada o ad altri servizi. Se il vagabondo d un luogo di nascita falso, rimarr per punizione schiavo a vita di quel luogo, dei suoi abitanti o della sua corporazione, e sar marchiato con una S. Tutte le persone hanno il diritto di togliere ai vagabondi i loro figlioli e di tenerli come apprendisti, i ragazzi fino ai 24 anni, le ragazze fino ai 20. Se scappano, dovranno essere schiavi, fino a quellet, dei maestri artigiani che possono incatenarli, frustarli, ecc., ad arbitrio. Ogni padrone pu metter al collo, alle braccia o alle gambe del suo schiavo un anello di ferro per poterlo conoscere meglio e per esserne pi sicuro221. Lultima parte di questo statuto prevede che certi poveri debbano ricevere occupazione presso il luogo o presso gli individui che danno loro da mangiare e da bere e che sono disposti a trovar loro lavoro. Questa specie di schiavi della parrocchia si conservata in Inghilterra fin al XIX secolo molto inoltrato, col nome di roundsrnen (uomini a disposizione). Elisabetta, 1572: i mendicanti senza licenza e di pi di 14 anni di et debbono essere frustati duramente e bollati a fuoco al lobo dellorecchio sinistro, se nessuno li vuol prendere a servizio per due anni; in caso di recidiva e quando siano al di sopra dei diciotto anni debbono esser.., giustiziati, se nessuno li vuol prendere a servizio per due anni; ma alla terza recidiva debbono essere giustiziati come traditori dello Stato, senza grazia. Statuti simili: 18, Elisabetta, c. 13 e 1597221a Giacomo I. Una persona che va chiedendo in giro elemosina viene dichiarata briccone e vagabondo. I giudici di pace nelle Petty sessions (Tribunali locali.) sono autorizzati a farla frustare in pubblico e a incarcerarla, la prima volta per sei mesi, la seconda per due anni. Durante lincarceramento sar frustata quante volte e nella misura che i giudici di pace riterranno giusta... I vagabondi incorreggibili e pericolosi debbono essere bollati a fuoco con una R sulla spalla sinistra e messi ai lavori forzati; se vengono sorpresi ancora a mendicare, debbono essere giustiziati, senza grazia. Queste ordinanze, che hanno fatto legge fino ai primi anni del secolo XVIII, sono state abolite soltanto da 12, Anna, c. 23. Leggi simili in Francia, dove alla met del secolo XVII si era stabilito a Parigi un reame dei vagabondi (royaume des truands). Ancora nel primo periodo di Luigi XVI (ordinanza del 13 luglio 1777) ogni uomo di sana costituzione dai sedici ai sessantanni, se era senza mezzi per vivere e senza esercizio di professione, doveva essere mandato in galera. Analogamente lo statuto di Carlo V dellottobre 1537 per i Paesi Bassi, il primo editto degli stati e delle citt dOlanda del 19 marzo 1614, il manifesto delle Province Unite del 25 giugno 1649, ecc. Cos la popolazione rurale espropriata con la forza, cacciata dalla sua terra, e resa vagabonda, veniva spinta con leggi fra il grottesco e il terroristico a sottomettersi, a forza di frusta, di marchio a fuoco, di torture, a quella disciplina che era necessaria al sistema del lavoro salariato. Non basta che le condizioni di lavoro si presentino come capitale a un polo e che allaltro polo si presentino uomini che non hanno altro da vendere che la propria forza-lavoro. E non basta neppure costringere questi uomini a vendersi volontariamente. Man mano che la produzione capitalistica procede, si sviluppa una classe operaia che per educazione, tradizione, abitudine, riconosce come leggi naturali ovvie le esigenze di quel modo di
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produzione. Lorganizzazione del processo di produzione capitalistico sviluppato spezza ogni resistenza; la costante produzione di una sovrappopolazione relativa tiene la legge dellofferta e della domanda di lavoro, e quindi il salario lavorativo, entro un binario che corrisponde ai bisogni di valorizzazione del capitale; la silenziosa coazione dei rapporti economici appone il suggello al dominio del capitalista sulloperaio. Si continua, vero, sempre ad usare la forza extraeconomica, immediata, ma solo per eccezione. Per il corso ordinario delle cose loperaio pu rimanere affidato alle leggi naturali della produzione , cio alla sua dipendenza dal capitale, che nasce dalle stesse condizioni della produzione, e che viene garantita e perpetuata da esse. Altrimenti vanno le cose durante la genesi storica della produzione Capitalistica. La borghesia, al suo sorgere, ha bisogno del potere dello Stato, e ne fa uso, per regolare il salario, cio per costringerlo entro limiti convenienti a chi vuol fare del plusvalore, per prolungare la giornata lavorativa e per mantenere loperaio stesso a un grado normale di dipendenza. questo un momento essenziale della cosiddetta accumulazione originaria. La classe degli operai salariati, che sorta nella seconda met del secolo XIV, formava allora e nel secolo successivo soltanto un elemento costitutivo molto ristretto dalla popolazione, e la sua posizione aveva una forte protezione nella propriet contadina autonoma nelle campagne e nellorganizzazione corporativa nelle citt. Tanto nelle campagne che nelle citt padroni e operai erano socialmente vicini. La subordinazione del lavoro al capitale era solo formale, cio il modo di produzione stesso non aveva ancora carattere specificamente capitalistico. Lelemento variabile del capitale prevaleva fortemente su quello costante. La richiesta di lavoro salariato cresceva dunque rapidamente ad ogni accumulazione del capitale, mentre lofferta di lavoro salariato seguiva solo lentamente. Una parte notevole del prodotto nazionale, pi tardi trasformata in fondo di accumulazione del capitale, allora passava ancora nel fondo di consumo delloperaio. La legislazione sul lavoro salariato, che fin dalla nascita mira allo sfruttamento delloperaio e gli sempre egualmente ostile222 man mano che progredisce, viene inaugurata in Inghilterra dallo Statute of Labourers di Edoardo III 1349. Le corrisponde in Francia lordinanza del 1350, promulgata in nome di re Giovanni. Le legislazioni inglese e francese si svolgono parallelamente e sono identiche per il contenuto. Non ritorno sulla parte degli statuti operai che cerca di imporre un prolungamento della giornata lavorativa poich questo punto stato gi esaminato (capitolo 8., 5). Lo Statute of Labourers fu promulgato per le insistenti lamentele della Camera dei Comuni. Prima , dice ingenuamente un tory, i poveri esigevano un salario cos alto da minacciare lindustria e la ricchezza. Ora il salario cos basso da minacciare ancora lindustria e la ricchezza, ma in maniera diversa e forse pi pericolosa di prima223. Venne stabilita una tariffa legale dei salari per la citt e per la campagna, per il lavoro a cottimo e per quello a giornata. Gli operai rurali devono impegnarsi per un anno, quelli di Citt a mercato aperto . Viene proibito, pena la prigione, di pagare un salario pi alto di quello statutario, ma punito pi gravemente chi riceve il salario pi alto che non chi lo paga. Cos, ancora nelle sezioni 18 e 19 dello statuto degli apprendisti di Elisabetta viene punito con dieci giorni di prigione chi paga un salario pi alto, ma punito con ventuno giorni chi laccetta. Uno statuto del 1360 aggravava le pene e autorizzava addirittura il padrone a estorcere lavoro alla tariffa legale mediante costrizione fisica. Tutte le combinazioni, i contratti, giuramenti ecc. coi quali muratori e falegnami si vinco lavano reciprocamente vengono dichiarati nulli. La coalizione fra operai viene trattata come delitto grave a partire dal secolo XIV fino al 1825, anno dellabolizione delle leggi contro le coalizioni. Lo spirito dello statuto operaio del 1349 e dei suoi rampolli risplende chiaro nel fatto che viene imposto in nome dello Stato un massimo di salario, ma non, per carit!, un minimo.
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Nel secolo XVI la situazione degli operai era, come si sa, molto peggiorata. Il salario in denaro saliva, ma non in proporzione del deprezzamento del denaro e del corrispondente aumento del prezzo delle merci. In realt dunque il salario calava. Tuttavia le leggi miranti a tenerlo basso perduravano, e perdurava il taglio dellorecchio e il bollo a fuoco per coloro che nessuno voleva prendere a servizio . Con lo statuto degli apprendisti 5, Elisabetta, c. 3, i giudici di pace ebbero il potere di stabilire certi salari e di rnodificarli a seconda delle stagioni e dei prezzi delle merci. Giacomo I estese questo regolamento del lavoro anche ai tessitori, filatori e a tutte le possibili categorie di operai224 ; Giorgio II estese le leggi contro le coalizioni operaie a tutte le manifatture. Nel periodo manifatturiero propriamente detto il modo di produzione capitalistico era divenuto abbastanza forte da render tanto inattuabile quanto superflua una regolamentazione legale del salario, ma non si volle rinunciare alle armi del vecchio arsenale in caso di necessit. Ancora 8, Giorgio II, proibiva un salario giornaliero superiore ai 2 scellini 7 pence e mezzo ai garzoni dei sarti di Londra e dintorni, se non nel caso di lutto generale; ancora 13, Giorgio III, c. 68, affidava ai giudici di pace la regolamentazione del salario dei tessitori di seta; ancora nel 1796 ci volevano due giudici dei tribunali superiori per decidere se gli ordini dei giudici di pace sul salario lavorativo fossero validi anche per operai non agricoli; ancora nel 1799 un Atto del parlamento confermava che il salario degli operai delle miniere di Scozia era regolato da uno statuto di Elisabetta e da due Atti scozzesi del 1661 e del 1671. Ma un incidente senza precedenti alla Camera bassa inglese dimostr quanto la situazione fosse rovesciata. Alla Camera dei Comuni, che da pi di 400 anni aveva fabbricato leggi sul massimo che il salario non doveva assolutamente superare, il Whitbread propose nel 1796 un minimo di salario legale per gli operai giornalieri agricoli. Il Pitt si oppose, ma ammise che la situazione dei poveri era crudele (cruel) . Finalmente nel 1813 vennero abolite le leggi sulla regolamentazione dei salari. Esse erano unanomalia ridicola, da quando il capitalista regolava la fabbrica con la sua legislazione privata e faceva integrare con la tassa dei poveri il salario delloperaio agricolo fino al minimo indispensabile. Le disposizioni degli statuti operai sui contratti fra padroni e operai, sui licenziamenti a termine, ecc., che consentono- la querela per rottura di contratto solo in un tribunale civile se contro il padrone, ma in tribunale penale se contro loperaio, rimangono ancora in pieno vigore anche oggi. Le atroci leggi contro le coalizioni sono cadute nel 1825 di fronte allatteggiamento minaccioso del proletariato. Per caddero solo in parte. Alcuni bei residui dei vecchi statuti sono scomparsi solo nel 1859. E finalmente lAtto del parlamento del 29 giugno 1871 pretende di eliminare- le ultime tracce di quella legislazione di classe con il riconoscimento legale delle Trades Unions. Ma un Atto del parlamento della stessa data (An act to amend the criminal law relating to violence, threats and molestation) ristabiliva di fatto la vecchia situazione in nuova forma. Con questo giuoco di prestigio parlamentare i mezzi dei quali gli operai possono servirsi in uno sciopero o in un lock-out (sciopero dei fabbricanti coalizzati con contemporanea chiusura delle fabbriche) venivano di fatto sottratti al diritto comune e posti sotto una legislazione penale eccezionale, la cui interpretazione spettava ai fabbricanti stessi nella loro qualit di giudici d pace. La stessa Camera dei Comuni e lo stesso signor Gladstone avevano con la nota onest presentato due anni prima un disegno di legge per labolizione di tutte le leggi penali deccezione contro la classe operaia. Ma il disegno non fu fatto arrivare oltre la seconda lettura, e in tal modo la cosa fu trascinata per le lunghe finch alla fine il grande partito liberale trov, per mezzo di unalleanza con i tories, il coraggio di volgersi decisamente contro quello stesso proletariato che laveva condotto al potere. Non soddisfatto di questo tradimento, il grande partito liberale permise ai giudici inglesi, sempre compiacenti al servizio delle classi dominanti, di riesumare le leggi perente sulle cospirazioni e di applicarle alle
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coalizioni operaie. Si vede dunque che il parlamento inglese ha rinunciato solo di controvoglia e sotto la pressione delle masse alle leggi contro gli scioperi e le Trades Unions, dopo aver tenuto esso stesso, per cinque secoli, con egoismo spudorato, la posizione di una Trade Union permanente dei capitalisti contro gli operai. Fin dallinizio della tempesta rivoluzionaria la borghesia francese os sottrarre agli operai il diritto dassociazione che si erano appena conquistato. Con decreto del 14 giugno 1791 la borghesia dichiar che ogni coalizione operaia era un attentato contro la libert e la dichiarazione dei diritti delluomo , punibile con 500 livres di multa e con la privazione dei diritti civili attivi per un anno225, Questa legge che costringe, con una misura di polizia statale, entro limiti comodi al capitale la lotta di concorrenza fra capitale e lavoro, sopravvissuta a rivoluzioni e a cambiamenti dinastici. Perfino il Terrore la lasci intatta. Solo di recente stata cancellata dal codice penale Non ce niente di pi caratteristico del pretesto di questo colpo di Stato borghese. Dice il relatore, Le Chapelier: Bench sia desiderabile che il salario diventi un po pi elevato di quello che in questo momento, affinch colui che lo riceve sia fuori di quella dipendenza assoluta, causata dalla privazione dei mezzi di sussistenza necessari, che quasi la dipendenza della schiavit gli operai non debbono tuttavia accordarsi sui loro interessi, non debbono agire in comune moderando cosi quella loro assoluta dipendenza che e quasi schiavit , perch con ci essi ledono appunto la libert dei loro c i - d e v a n t m a t r e s, degli attuali imprenditori (la libert di mantenere gli operai in schiavit!), e perch una coalizione contro il dispotismo degli antichi padroni delle corporazioni indovinate e un ristabilimento delle corporazioni abolite dalla costituzione francese!226.

4. GENESI DEI FITTAVOLI CAPITALISTI. Dopo aver esaminato la creazione di proletari eslege a mezzo della violenza, la disciplina sanguinaria che trasforma i proletari eslege in operai salariati, la sudicia azione di alta politica che aumenta con operazioni di polizia il grado di sfruttamento del lavoro e con esso laccumulazione del capitale, ci si pone la domanda: di dove vengono originariamente i capitalisti? Poich lespropriazione della popolazione rurale crea in via immediata soltanto dei grandi proprietari fondiari. Per quanto riguarda la genesi del fittavolo, possiamo per cos dire toccarla con mano, perch un processo lento che si svolge attraverso molti secoli. Anche i servi della gleba, accanto ai quali erano anche molti piccoli proprietari liberi, si trovavano in rapporti di possesso molto differenti e quindi vennero emancipati in condizioni economiche differentissime. In Inghilterra la prima forma dellaffittuario quella del bailiff anche esso servo della gleba. La sua posizione simile a quella del villicus nella Roma antica, solo che ha una sfera di azione pi ristretta. Durante la seconda met del secolo XIV il bailiff viene sostituito da un fittavolo, fornito dal landlord di sementi, bestiame e attrezzi agricoli. La sua posizione non molto diversa da quella del contadino. La sola differenza che egli sfrutta una maggiore quantit di lavoro salariato. Presto diventa mtayer, mezzadro. Egli fornisce una parte del capitale agricolo, il landlord ne fornisce laltra, ed entrambi si spartiscono il prodotto complessivo in una proporzione fissata per contratto. In Inghilterra questa forma scompare rapidamente per far posto al vero e proprio fittavolo, che valorizza il proprio capitale adoperando operai salariati e paga al landlord una parte del plusprodotto in denaro o in natura quale rendita fondiaria. Finch, per tutto il secolo XV, il contadino indipendente e li servo agricolo che oltre a prestare il servizio salariato coltiva anche per proprio conto arricchiscono se stessi col proprio lavoro, la situazione del fittavolo e il suo campo di produzione rimangono
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egualmente mediocri. La rivoluzione agricola dellultimo terzo del secolo XV, che dura per quasi tutto il secolo XVI (con eccezione per degli ultimi decenni), arricchisce il fittavolo con la stessa rapidit con la quale impoverisce la popolazione rurale227. Lusurpazione dei pascoli comunali ecc, gli permette di ottenere un grande aumento del proprio bestiame quasi senza spese, mentre il bestiame gli fornisce pi abbondante concime per la lavorazione della terra. Nel secolo XVI si aggiunge .un elemento dimportanza decisiva. Allora i contratti daffitto erano a lunga scadenza, spesso avevano la durata di 99 anni. La continua caduta del valore dei metalli nobili e quindi del denaro port frutti doro ai fittavoli. Anche se prescindiamo da tutte le altre circostanze sopra discusse, la caduta del valore del denaro abbass il salario lavorativo. Un frammento di questo venne ad aggiungersi al profitto del fittavolo. Il continuo aumento dei prezzi del grano, della lana, della carne, in breve di tutti i prodotti agricoli, fece ingrossare il capitale in denaro del fittavolo senza alcun contributo da parte sua, mentre la rendita fondiaria, chegli doveva pagare, era stata contrattata sulla base del vecchio valore dei denaro228. Cos il fittavolo sarricch contemporaneamente a spese dei suoi operai e a spese del suo landlord. Nessuna meraviglia dunque che lInghilterra alla fine del secolo XVI possedesse una classe di fittavoli capitalisti che per quei tempi erano ricchi229 ,

5. RIPERCUSSIONE DELLA RIVOLUZIONE AGRICOLA SULLINDUSTRIA. CREAZIONE DEL MERCATO INTERNO PER IL CAPITALE INDUSTRIALE. Lespropriazione e la cacciata delta popolazione rurale, che procedeva a scatti continuamente ripetendosi, tornava sempre di nuovo, come si visto, a fornire allindustria delle citt masse di proletari che erano completamente al di fuori dei rapporti di corporazione, fausta circostanza che fa credere al vecchio A. Anderson (da non scambiare con James Anderson), nella sua storia del commercio, a un intervento diretto della Provvidenza. Dobbiamo fermarci ancora un po su questo elemento dellaccumulazione originaria. Alla rarefazione della popolazione rurale indipendente che coltivava per conto proprio non corrispondeva soltanto il condensamento del proletariato industriale, come, secondo il Geoffroy Saint-Hilaire, il condensamento della materia cosmica in un punto si spiega con la sua rarefazione in un altro230. Nonostante la diminuzione del numero dei suoi coltivatori il suolo continu a dare altrettanto prodotto o anche pi di prima, perch la rivoluzione dei rapporti della propriet fondiaria era accompagnata da un perfezionamento dei metodi di coltura, da maggiore cooperazione, da maggiore concentrazione dei mezzi di produzione, ecc., e perch gli operai rurali non solo venivano costretti a un lavoro pi intenso231, ma anche perch il campo di produzione nel quale lavoravano per se stessi andava contraendosi sempre pi. Dunque, mentre una parte della popolazione rurale resa disponibile, vengono resi disponibili anche i suoi antichi mezzi di sostentamento, i quali si trasformano ora in elemento materiale del capitale variabile. Il contadino estromesso deve comprarsi il valore dei mezzi di sostentamento in forma di salario lavorativo dal suo nuovo padrone, il capitalista industriale. E non diversamente stavano le cose per la materia prima agricola indigena dellindustria, che si trasform in un elemento del capitale costante. Supponiamo per esempio di avere una parte dei contadini della Vestfalia, che al tempo di Federico II filavano tutti, se non la seta, il lino, espropriata con la forza e cacciata dalla terra, mentre la parte rimasta trasformata invece in giornalieri di grossi fittavoli. Contemporaneamente sinnalzano grandi filande e tessiture di lino, dove ora lavorano per un salario coloro che erano stati resi disponibili
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Il lino ha sempre laspetto di prima. Non ne cambiata nessuna fibra, ma gli entrata in corpo una nuova anima sociale. Ora esso costituisce una parte del capitale costante del padrone della manifattura. Prima era distribuito fra una massa enorme di piccoli produttori, che lo coltivavano essi stessi e lo filavano a piccole proporzioni assieme alle loro famiglie; ma ora concentrato in mano dun capitalista che fa filare e tessere altri per conto suo. Il lavoro straordinario speso nella filatura del lino si realizzava prima in unentrata straordinaria di innumerevoli famiglie contadine, o anche, al tempo di Federico Il, in imposte pour le roi de Prusse. Ora invece si realizza nel profitto di pochi capitalisti. I fusi e i telai, prima distribuiti su tutta la superficie della campagna, ora sono riuniti in poche grandi caserme da lavoro, e cos gli operai, cos la materia prima. E fusi e telai e materia prima sono da questo momento trasformati, da mezzi di unesistenza indipendente per i filatori e i tessitori, in mezzi per comandarli232 e per succhiar loro lavoro non retribuito. A guardare le grandi manifatture o le grandi tenute in affitto non si vede che sono composte di molti piccoli luoghi di produzione e formate mediante lespropriazione di molti piccoli produttori indipendenti. Tuttavia lo sguardo spregiudicato non si lascia ingannare. Al tempo del Mirabeau, il leone della rivoluzione, le grandi manifatture si chiamavano ancora manufactures runies, laboratori congiunti, come noi parliamo di campi congiunti. Si vedono soltanto, dice il Mirabeau, le grandi manifatture, dove centinaia di uomini lavorano sotto un direttore e che si chiamano abitualmente manifatture riunite (manufactures runies). Invece quelle dove un grandissimo numero di operai lavorano ciascuno separatamente e ciascuno per proprio conto, vengono appena appena degnate duno sguardo. Vengono respinte in fondo in fondo. Ed un grandissimo errore, perch esse soltanto costituiscono una parte veramente importante della ricchezza nazionale... La fabbrica riunita (fabrique runie) arricchisce prodigiosamente uno o due imprenditori, ma gli operai non saranno che giornalieri pagati pi o meno bene, e non parteciperanno per nulla al benessere dellimprenditore. Nella fabbrica separata (fabrique spare) invece nessuno diventer ricco, ma molti operai saranno agiati... Il numero degli operai industriosi ed economi aumenter, perch vedranno nella buona condotta, nellattivit, un mezzo per migliorare sostanzialmente le loro condizioni, e non per ottenere un piccolo rialzo del salario che non pu mai essere un elemento importante per lavvenire e che tuttal pi mette gli uomini in grado di vivere un po meglio giorno per giorno... Le manifatture separate individuali, per lo pi collegate con la piccola agricoltura, sono le sole libere 233 Lespropriazione e la cacciata duna parte della popolazione rurale non solo mette a libera disposizione del capitale industriale, assieme agli operai, i loro mezzi di sussistenza e la loro materia da lavoro, ma crea anche il mercato interno. Di fatto gli eventi che hanno trasformato i piccoli contadini in operai salariati e i loro mezzi di sussistenza e di lavoro in elementi materiali del capitale, creano contemporaneamente a questultimo il suo mercato interno. Prima, la famiglia contadina produceva e lavorava i mezzi di sussistenza e le materie prime che poi consumava per la massima parte essa stessa. Ora, queste materie prime e questi mezzi di sussistenza sono diventati merci: le vende il grosso fittavolo che trova il suo mercato nelle manifatture. Refe, tela, lanerie rozze, cose le cui materie prime si trovavano nellambito di ogni famiglia contadina, che le filava e tesseva per proprio uso, ora si trasformano in articoli di manifattura, lo sbocco dei quali costituito proprio dai distretti rurali. La numerosa e dispersa clientela che fino allora si basava su una massa di piccoli produttori che lavoravano per proprio conto, si concentra ora in un grande mercato, rifornito dal capitale industriale234. Cos lespropriazione dei contadini che prima coltivavano in proprio e il loro distacco dai propri mezzi di produzione procedono di pari passo con la distruzione dellindustria sussidiaria rurale, con il processo di separazione di manifattura e agricoltura. E solo la distruzione dellindustria domestica rurale pu dare al mercato interno di un paese lestensione e la salda consistenza delle quali abbisogna il modo di produzione capitalistico.
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Tuttavia il periodo della manifattura in senso proprio non conduce a una trasformazione radicale. Ci si ricorder che la manifattura simpadronisce della produzione nazionale solo in maniera molto frammentaria e che poggia sempre sullartigianato urbano e sullindustria sussidiaria domestica rurale che ne costituiscono lampio sfondo. Se la manifattura distrugge lindustria domestica rurale in una forma, in particolari branche dattivit, in certi punti, la richiama poi in vita in altri punti, in altre branche e forme, perch ne ha bisogno fino a un certo grado per la lavorazione della materia prima. Essa produce quindi una nuova classe di piccoli operai rurali che esercitano la coltivazione della terra come attivit sussidiaria e come attivit principale hanno il lavoro industriale per la vendita del prodotto alla manifattura: direttamente oppure attraverso la via indiretta del commerciante. Questa una delle ragioni, seppure non la principale, di un fenomeno che in un primo momento disorienta lo studioso della storia inglese. A partire dallultimo terzo del secolo XV lo studioso trova lamentele perpetue, che si interrompono solo per certi intervalli, sullaumento delleconomia capitalistica nelle campagne e sulla distruzione progressiva dei contadini. Daltra parte egli li ritrova sempre di nuovo questi contadini, seppure diminuiti di numero e in forma sempre peggiorata235. La ragione principale di questo fatto : lInghilterra prevalentemente ora coltivatrice di grano ora allevatrice di bestiame, a periodi alterni, e insieme ad essi oscilla il volume delleconomia contadina. Solo la grande industria offre, con le macchine, il fondamento costante dellagricoltura capitalistica, espropria radicalmente lenorme maggioranza della popolazione rurale e porta a compimento il distacco fra agricoltura e industria domestica rurale strappando le radici di questultima... la filatura e la tessitura236. Quindi solo essa conquista al capitale industriale tutto il mercato interno237.

6. GENESI DEL CAPITALISTA INDUSTRIALE. La genesi del capitalista industriale238 non avvenuta nella stessa maniera graduale di quella del fittavolo. Senza dubbio molti piccoli mastri artigiani e un numero anche maggiore di piccoli artigiani indipendenti o anche operai salariati si sono trasformati in piccoli capitalisti, e poi, mediante uno sfruttamento a poco a poco sempre pi esteso del lavoro salariato e la corrispondente accumulazione, in capitalisti sans phrase. Nellepoca dellinfanzia della produzione capitalistica le cose sono spesso andate come nel periodo dellinfanzia del sistema delle citt medievali, quando il problema chi fra i servi della gleba fuggiti in citt doveva essere padrone e chi servo, veniva risolto in gran parte mediante la data pi antica o pi recente della loro fuga. Ma il passo di lumaca di questo metodo non corrispondeva in nessun modo ai bisogni commerciali del nuovo mercato mondiale, creato dalle grandi scoperte della fine del secolo XV. Il Medioevo per aveva tramandato due forme di capitale, che maturano nelle pi svariate formazioni sociali economiche e che prima dellera del modo di produzione capitalistico sono considerate come capitale quand mme il capitale usurario e il capitale commerciale. Oggi tutta la ricchezza della societ va per prima cosa in possesso del capitalista... lui che paga il fitto al proprietario fondiario, il salario alloperaio, al collettore delle imposte e delle decime quel che loro dovuto; e serba per s la parte maggiore, che cresce di giorno in giorno, del prodotto annuo del lavoro. Ora il capitalista pu essere considerato come proprietario di prima mano di tutta la ricchezza sociale, bench nessuna legge gli abbia trasferito il diritto su questa propriet... Questo cambiamento riguardo alla propriet stato effettuato mediante il prendere interesse sul capitale... e non poco strano che i legislatori di tuttEuropa volessero impedire questo mediante leggi contro lusura... il potere del capitalista su tutta la ricchezza del paese una rivoluzione completa del diritto di propriet, e per mezzo di quale legge o di quale serie di leggi stata attuata questa rivoluzione?239 . Lautore
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avrebbe dovuto dirsi che le rivoluzioni non si fanno con le leggi. Il capitale denaro formatosi mediante lusura e il commercio veniva intralciato nella sua trasformazione in capitale industriale 240, nelle campagne dalla costituzione feudale, nelle citt dalla costituzione corporativa. Questi limiti caddero con il discioglimento dei seguiti feudali, con lespropriazione e parziale espulsione della popolazione rurale. La nuova manifattura venne impiantata nei porti marittimi desportazione o in punti della terraferma che erano al di fuori del controllo dellantico sistema cittadino e della sua costituzione corporativa. Quindi in Inghilterra si ebbe una lotta accanita delle corporate towns contro questi nuovi vivai industriali. La scoperta delle terre aurifere e argentifere in America, lo sterminio e la riduzione in schiavit della popolazione aborigena, seppellita nelle miniere, lincipiente conquista e il saccheggio delle Indie Orientali, la trasformazione dellAfrica in una riserva di caccia commerciale delle pelli nere, sono i segni che contraddistinguono laurora dellera della produzione capitalistica. Questi procedimenti idillici sono momenti fondamentali dellaccumulazione originaria. Alle loro calcagna viene la guerra commerciale delle nazioni europee, con lorbe terracqueo come teatro. La guerra commerciale si apre con la secessione dei Paesi Bassi dalla Spagna, assume proporzioni gigantesche nella guerra antigiacobina dellInghilterra e continua ancora nelle guerre delloppio contro la Cina, ecc. I vari momenti dellaccumulazione originaria si distribuiscono ora, pi o meno in successione cronologica, specialmente fra Spagna, Portogallo, Olanda, Francia e Inghilterra. Alla fine del secolo XVII quei vari momenti vengono combinati sistematicamente in Inghilterra in sistema coloniale, sistema del debito pubblico, sistema tributario e protezionistico moderni. I metodi poggiano in parte sulla violenza pi brutale, come per esempio il sistema coloniale. Ma tutti si servono del potere dello Stato, violenza concentrata e organizzata della societ, per fomentare artificialmente il processo di trasformazione del modo di produzione feudale in modo di produzione capitalistico e per accorciare i passaggi. La violenza la levatrice di ogni vecchia societ, gravida di una societ nuova. essa stessa una potenza economica. Un uomo che si fatto una specialit del cristianesimo, W Howitt, cos parla del sistema coloniale cristiano: Gli atti di barbarie e le infami atrocit delle razze cosiddette cristiane in ogni regione del mondo e contro ogni popolo che sono riuscite a soggiogare, non trovano parallelo in nessunaltra epoca della storia della terra, in nessunaltra razza, per quanto selvaggia e incolta, spietata e spudorata241 . La storia dellamministrazione coloniale olandese e lOlanda stata la nazione capitalistica modello del secolo XVII mostra un quadro insuperabile di tradimenti, corruzioni, assassini e infamie242. Pi caratteristico di tutto il suo sistema del furto di uomini a Celebes per ottenere schiavi per Giava. I ladri di uomini venivano addestrati a questo scopo. Il ladro, linterprete e il venditore erano gli agenti principali di questo traffico, e principi indigeni erano i venditori principali. La giovent rubata veniva nascosta nelle prigioni segrete di Celebes finch era matura ad essere spedita sulle navi negriere. Una relazione ufficiale dice: Questa sola citt di Makassar per esempio piena di prigioni segrete, una pi orrenda dellaltra, stipate di sciagurati, vittime della cupidigia e della tirannide, legati in catene, strappati con la violenza alle loro famiglie. Per impadronirsi di Malacca gli olandesi corruppero il governatore portoghese, che nel 1641 li lasci entrare nella Citt; ed essi corsero subito da lui e lassassinarono per astenersi dal pagamento della somma di 21.875 sterline, prezzo del tradimento. Dove gli olandesi mettevano piede, seguivano la devastazione e lo spopolamento. Banjuwangi, provincia di Giava, contava nel 1750 pi di ottantamila abitanti, nel 1811 ne aveva ormai soltanto ottomila. Ecco il doux commerce! La Compagnia inglese delle Indie Orientali aveva ottenuto, come si sa, oltre al dominio
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politico nelle Indie Orientali, il monopolio esclusivo del commercio del t, del commercio con la Cina in genere e del trasporto delle merci dallEuropa e per lEuropa. Ma la navigazione costiera dellIndia e fra le isole, come pure il commercio allinterno dellIndia, erano divenuti monopolio degli alti funzionari della Compagnia. I monopoli del sale, delloppio, del betel e di altre merci erano miniere inesauribili di ricchezza. I funzionari stessi fissavano i prezzi e scorticavano a piacere linfelice ind. Il governatore generale prendeva parte a questo commercio privato. I suoi favoriti ottenevano contratti a condizioni per le quali, pi bravi degli alchimisti, essi potevano fare loro dal nulla. Grossi patrimoni spuntavano in un sol giorno come i funghi; laccumulazione originaria si attuava senza lanticipo neppure di uno scellino. Il processo di Warren Hastings pullula di tali esempi. Ecco un caso. A un certo Sullivan viene accordato un contratto di. fornitura doppio al momento della sua partenza per incarico pubblico per una parte dellIndia lontanissima dai distretti delloppio. Sullivan vende il suo contratto a un certo Binn per quarantamila sterline; Binn lo rivende lo stesso giorno per sessantamila e lultimo compratore, che poi esegu il contratto, dichiara di averne tratto ancora un guadagno enorme. Secondo una lista presentata al parlamento, la compagnia e i suoi funzionari si erano fatti regalare dagli indiani fra il 1757 e il 1766 sei milioni di sterline! Fra il 1769 e il 1770 gli inglesi fabbricarono una carestia acquistando tutto il riso e rifiutando di rivenderlo fuorch a prezzi favolosi243. Il trattamento degli indigeni era naturalmente pi rabbioso che altrove nelle piantagioni destinate soltanto al commercio di esportazione, come nelle Indie Occidentali, e nei paesi ricchi a densa popolazione, abbandonati alla rapina e allassassinio, come il Messico e le Indie Orientali. Tuttavia neppure nelle colonie vere e proprie il carattere cristiano dellaccumulazione originaria si smentiva. Quei sobri virtuosi del protestantesimo che sono i puritani della Nuova Inghilterra misero nel 1703, con risoluzioni della loro assembly, un premio di quaranta sterline su ogni scalpo dindiano e per ogni pellirossa prigioniero; nel 1720 misero un premio di cento sterline per ogni scalpo, nel 1744, dopo che Massachusetts-Bay ebbe dichiarata ribelle una certa trib, i premi seguenti: per uno scalpo di maschio dai dodici anni in su, cento sterline di valuta nuova, per prigionieri maschi centocinque sterline, per donne e bambini prigionieri cinquantacinque sterline, per scalpi di donne e bambini cinquanta sterline! Alcuni decenni dopo, il sistema coloniale si prese la sua vendetta contro i discendenti dei pii pilgrim fathers che nel frattempo erano diventati sediziosi. Per istigazione inglese e al soldo inglese essi furono tomahawked (uccisi a colpi di scure di guerra dei pellirossa). Il parlamento britannico dichiar che i cani feroci e lo scalpi erano mezzi che Dio e la natura avevano posto in sua mano. Il sistema coloniale fece maturare come in una serra il commercio e la navigazione. Le societ monopolia (Lutero) furono leve potenti della concentrazione del capitale. La colonia assicurava alle manifatture che sbocciavano il mercato di sbocco di unaccumulazione potenziata dal monopolio del mercato. Il tesoro catturato fuori dEuropa direttamente con il saccheggio, lasservimento, la rapina e lassassinio rifluiva nella madre patria e qui si trasformava in capitale. LOlanda, che stata la prima a sviluppare in pieno il sistema coloniale, era gi nel 1684 allapogeo della sua grandezza commerciale. Era in possesso quasi esclusivo del commercio delle Indie Orientali e del traffico fra il sud-ovest e il nord-est europeo. Le sue imprese di pesca, la sua marina, le sue manifatture superavano quelle di ogni altro paese. I capitali della repubblica erano forse pi importanti di quelli del resto dEuropa nel loro insieme. Il Gillich dimentica di aggiungere che la massa popolare olandese era gi nel 1648 pi logorata dal lavoro, pi impoverita e pi brutalmente oppressa di quella del resto dEuropa nel suo insieme. Oggigiorno la supremazia industriale porta con s la supremazia commerciale. Invece nel periodo della manifattura in senso proprio la supremazia commerciale a dare il
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predominio industriale. Da ci la funzione preponderante che ebbe allora il sistema coloniale. Esso fu il dio straniero che si mise sullaltare accanto ai vecchi idoli dellEuropa e che un bel giorno con una spinta improvvisa li fece ruzzolar via tutti insieme e proclam che fare del plusvalore era il fine ultimo e unico dellumanit. Il sistema del credito pubblico, cio dei debiti dello Stato, le cui origini si possono scoprire fin dal Medioevo a Genova e a Venezia, simpossess di tutta lEuropa durante il periodo della manifattura, e il sistema coloniale col suo commercio marittimo e le sue guerre commerciali gli serv da serra. Cos prese piede anzitutto in Olanda. Il debito pubblico, ossia lalienazione dello Stato dispotico, costituzionale o repubblicano che sia imprime il suo marchio allera capitalistica. Lunica parte della cosiddetta ricchezza nazionale che passi effettivamente in possesso collettivo dei popoli moderni .il loro debito pubblico243a Di qui, con piena coerenza, viene la dottrina moderna che un popolo diventa tanto pi ricco quanto pi a fondo sindebita. Il credito pubblico diventa il credo del capitale. E col sorgere dellindebitamento dello Stato, al peccato contro lo spirito santo, che quello che non trova perdono, subentra il mancar di fede al debito pubblico. Il debito pubblico diventa una delle leve pi energiche dellaccumulazione originaria: come con un colpo di bacchetta magica, esso conferisce al denaro, che improduttivo, la facolt di procreare, e cos lo trasforma in capitale, senza che il denaro abbia bisogno di assoggettarsi alla fatica e al rischio inseparabili dallinvestimento industriale e anche da quello usurario. In realt i creditori dello Stato non danno niente, poich la somma prestata viene trasformata in obbligazioni facilmente trasferibili, che in loro mano continuano a funzionare proprio come se fossero tanto denaro in contanti. Ma anche fatta astrazione dalla classe di gente oziosa, vivente di rendita, che viene cosi creata, e dalla ricchezza improvvisata dei finanzieri che fanno da intermediari fra governo e nazione, e fatta astrazione anche da quella degli appaltatori delle imposte, dei commercianti, dei fabbricanti privati, ai quali una buona parte di ogni prestito dello Stato fa il servizio di un capitale piovuto dal cielo, il debito pubblico ha fatto nascere le societ per azioni, il commercio di effetti negoziabili di ogni specie, laggiotaggio: in una parola, ha fatto nascere il giuoco di Borsa e la bancocrazia moderna. Fin dalla nascita le grandi banche agghindate di denominazioni nazionali non sono state che societ di speculatori privati che si affiancavano ai governi e, grazie ai privilegi ottenuti, erano in grado di anticipar loro denaro. Quindi laccumularsi del debito pubblico non ha misura pi infallibile del progressivo salire delle azioni di queste banche, il cui pieno sviluppo risale alla fondazione della Banca dInghilterra (1694). La Banca dInghilterra cominci col prestare il suo denaro al governo allotto per cento; contemporaneamente era autorizzata dal parlamento a batter moneta con lo stesso capitale, tornando a prestarlo unaltra volta al pubblico in forma di banconote. Con queste banconote essa poteva scontare cambiali, concedere anticipi su merci e acquistare metalli nobili. Non ci volle molto tempo perch questa moneta di credito fabbricata dalla Banca dInghilterra stessa diventasse la moneta nella quale la Banca faceva prestiti allo Stato e pagava per conto dello Stato gli interessi del debito pubblico. Non bastava per che la Banca desse con una mano per aver restituito di pi con laltra, ma, proprio mentre riceveva, rimaneva creditrice perpetua della nazione fino allultimo centesimo che aveva dato. A poco a poco essa divenne inevitabilmente il serbatoio dei tesori metallici del paese e il centro di gravitazione di tutto il credito commerciale. In Inghilterra, proprio mentre si smetteva di bruciare le streghe, si cominci a impiccare i falsificatori di banconote. Gli scritti di quellepoca, per esempio quelli del Bolingbroke, dimostrano che effetto facesse sui contemporanei limprovviso emergere di quella gena di bancocrati, finanzieri, rentiers, mediatori, agenti di cambio e lupi di Borsa243b. Con i debiti pubblici sorto un sistema di credito internazionale che spesso nasconde una
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delle fonti dellaccumulazione originaria di questo o di quel popolo. Cos le bassezze del sistema di rapina veneziano sono ancora uno di tali fondamenti arcani della ricchezza di capitali dellOlanda, alla quale Venezia in decadenza prest forti somme di denaro. Altrettanto avviene fra lOlanda e lInghilterra. Gi allinizio del secolo XVIII le manifatture olandesi sono superate di molto, e lOlanda ha cessato di essere la nazione industriale e commerciale dominante. Quindi uno dei suoi affari pi importanti diventa, dal 1701 al 1776, quello del prestito di enormi capitali, che vanno in particolare alla sua forte concorrente, lInghilterra. Qualcosa di simile si ha oggi fra Inghilterra e Stati Uniti: parecchi capitali che oggi si presentano negli Stati Uniti senza fede di nascita sono sangue di bambini che solo ieri stato capitalizzato in Inghilterra. Poich il debito pubblico ha il suo sostegno nelle entrate dello Stato che debbono coprire i pagamenti annui dinteressi, ecc., il sistema tributario moderno diventato lintegramento necessario del sistema dei prestiti nazionali. I prestiti mettono i governi in grado di affrontare spese straordinarie senza che il contribuente ne risenta immediatamente, ma richiedono tuttavia in seguito un aumento delle imposte. Daltra parte, laumento delle imposte causato dallaccumularsi di debiti contratti luno dopo laltro costringe il governo a contrarre sempre nuovi prestiti quando si presentano nuove spese straordinarie. Il fiscalismo moderno, il cui perno costituito dalle imposte sui mezzi di sussistenza di prima necessit (quindi dal rincaro di questi), porta perci in se stesso il germe della progressione automatica. Dunque, il sovraccarico dimposte non un incidente, ma anzi il principio. Questo sistema stato inaugurato la prima volta in Olanda, e il gran patriota De Witt lha quindi celebrato nelle sue Massime come il miglior sistema per render loperaio sottomesso, frugale, laborioso e... sovraccarico di lavoro. Tuttavia qui linflusso distruttivo che questo sistema esercita sulla situazione del loperaio salariato, qui ci interessa meno dellespropriazione violenta del contadino, dellartigiano, in breve di tutti gli elementi costitutivi della piccola classe media, che il sistema stesso porta con s. Su ci non c discussione, neppure fra gli economisti borghesi. E la efficacia espropriatrice del sistema ancor rafforzata dal sistema protezionistico che una delle parti integranti di esso. La grande parte che il debito pubblico e il sistema fiscale ad esso corrispondente hanno nella capitalizzazione della ricchezza e nellespropriazione delle masse, ha indotto una moltitudine di scrittori, come il Cobbett, il Doubleday e altri a vedervi a torto la causa fondamentale della miseria dei popoli moderni. Il sistema protezionistico stato un espediente per fabbricare fabbricanti, per espropriare lavoratori indipendenti, per capitalizzare i mezzi nazionali di produzione e di sussistenza, per abbreviare con la forza il trapasso dal modo di produzione antico a quello moderno. Gli Stati europei si sono contesi la patente di questinvenzione e, una volta entrati al servizio dei facitori di plusvalore, non solo hanno a questo scopo imposto taglie al proprio popolo, indirettamente con i dazi protettivi, direttamente con premi sullesportazione, ecc., ma nei paesi da essi dipendenti hanno estirpato con la forza ogni industria; come per esempio la manifattura laniera irlandese stata estirpata dallInghilterra. Sul continente europeo il processo stato molto semplificato, sullesempio del Colbert. Quivi il capitale originario dellindustriale sgorga in parte direttamente dal tesoro dello Stato. Perch, esclama il Mirabeau, andar a cercar cos lontano la causa dello splendore manifatturiero della Sassonia prima della guerra dei Sette anni? Centottanta milioni di debito pubblico!244, Sistema coloniale, debito pubblico, peso fiscale, protezionismo, guerre commerciali, ecc., tutti questi rampolli del periodo della manifattura in senso proprio crescono come giganti nel periodo dinfanzia della grande industria. La nascita di questultima viene celebrata con la grande strage erodiana degli innocenti. Le fabbriche reclutano il proprio personale, come la regia marina, attraverso larruolamento forzoso. Se Sir F. M. Eden parla con
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annoiato scetticismo degli orrori dellespropriazione della popolazione rurale e della sua espulsione dalla terra a partire dallultimo terzo del secolo XV fino al tempo suo, che la fine del secolo XVIII, e si congratula tutto compiaciuto di questo processo; secondo lui necessario per stabilire lagricoltura capitalistica e la vera proporzione fra terra arabile e pascoli, egli non d prova per della stessa comprensione economica per la necessit del furto dei ragazzi e della loro schiavit per la trasformazione della conduzione manifatturiera in conduzione di fabbrica e per stabilire la vera proporzione fra capitale e forza- lavoro. Egli dice: Pu esser degno dellattenzione del pubblico considerare se una manifattura, che per essere gestita con successo deve saccheggiare cottages e workhouses in cerca di bambini poveri per farli sgobbare, a turni, la maggior parte della notte e derubarli del riposo...; una manifattura che inoltre mescola insieme, stipati, gruppi di entrambi i sessi, di differenti et e di differenti inclinazioni, cosicch il contagio dellesempio non pu fare a meno di condurre alla depravazione e alla scostumatezza, se tale manifattura possa aumentare la somma della felicit nazionale e individuale?245 Nel Derbyshire, nel Nottinghamshire e particolarmente nel Lancashire, dice il Fielden, le macchine di recente inventate venivano adoperate in grandi fabbriche, costruite vicinissimo a corsi dacqua capaci di far girare la ruota. In questi luoghi, lontani dalle citt, si chiedevano allimprovviso migliaia di braccia; e specialmente il Lancashire, che fino a quel momento era relativamente poco popolato e sterile, ebbe bisogno ora anzitutto di popolazione. E si ricercavano soprattutto le dita piccole e agili. Subito sorse labitudine di procurarsi apprendisti (!) dalle diverse workhouses delle parrocchie, da Londra, Birmingham e altrove. Molte e molte migliaia di queste creaturine derelitte, dai sette ai tredici o quattordici anni, vennero cos spedite al nord. Era costume che il padrone (cio il ladro di ragazzi) vestisse e nutrisse i suoi apprendisti e li alloggiasse in una casa degli apprendisti vicino alla fabbrica. Venivano nominati dei guardiani per sorvegliare il loro lavoro. Era interesse di questi aguzzini di far sgobbare i ragazzi fino allestremo, perch la loro paga era in proporzione della quantit di prodotto che si poteva estorcere al ragazzo. La conseguenza di ci fu naturalmente la crudelt... In molti distretti industriali, specialmente del Lancashire, queste creature innocenti e prive damici, consegnate al padrone della fabbrica, venivano sottoposte alle torture pi strazianti. Venivano affaticati a morte con gli eccessi di lavoro.., venivano frustati, incatenati e torturati coi pi squisiti raffinamenti di crudelt; in molti casi venivano affamati fino a ridurli pelle e ossa, mentre la frusta li manteneva al lavoro... E in alcuni casi venivano perfino spinti al suicidio!... Le belle e romantiche vallate del Derbyshire, del Nottinghamshire e del Lancashire, lontane dallocchio del pubblico, divennero raccapriccianti deserti di tortura... e spesso di assassinio!... I profitti dei fabbricanti erano enormi. Ma questo non faceva che acuire la loro fame da lupi mannari, ed essi dettero inizio alla prassi del lavoro notturno, cio dopo aver paralizzato col lavoro diurno un gruppo di braccia, ne tenevano pronto un altro gruppo per il lavoro notturno; il gruppo diurno entrava nei letti che il gruppo notturno aveva appena lasciato, e viceversa. tradizione popolare nel Lancashire che i letti non si raffreddavano mai246. Con lo sviluppo della produzione capitalistica durante il periodo della manifattura la pubblica opinione europea aveva perduto lultimo resto di pudore e di coscienza morale. Le nazioni cominciarono a vantarsi cinicamente di ogni infamia che fosse un mezzo per accumulare capitale. Si leggano per esempio gli ingenui annali commerciali del galantuomo A. Anderson. Vi si strombetta come un trionfo della saggezza politica inglese il fatto che lInghilterra estorcesse alla Spagna, nella pace di Utrecht, col trattato dasiento
(gli spagnoli chiamavano asiento i permessi per il traffico con le colonie, altrimenti monopolio della madre patria.) il privilegio di esercitare da quel momento la tratta dei negri, che fino allora gli

inglesi avevano esercitato soltanto fra lAfrica e le Indie Occidentali inglesi, anche fra lAfrica e lAmerica spagnola. LInghilterra ottenne il diritto di provvedere lAmerica
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spagnola di 4.800 negri allanno, fino al 1743. In tal modo veniva anche coperto ufficialmente il contrabbando inglese. Liverpool diventata una citt grande sulla base della tratta degli schiavi che costituisce il suo metodo di accumulazione originaria. E fino ad oggi gli onorabili di Liverpool sono rimasti i Pindaro della tratta degli schiavi, la quale si confronti lo scritto citato del dott. Aikin del 1795 acuisce lo spirito diniziativa commerciale fino alla passione, forma marinai magnifici e rende enormi somme di denaro. Nel 1730 Liverpool impiegava per la tratta degli schiavi 15 navi; nel 1751, 53; nel 1760, 74; nel 1770, 96; nel 1792, 132. Lindustria cotoniera, introducendo in Inghilterra la schiavit dei bambini, dette allo stesso tempo limpulso alla trasformazione delleconomia schiavistica negli Stati Uniti, prima pi o meno patriarcale, in un sistema di sfruttamento commerciale. In genere, la schiavit velata degli operai salariati in Europa aveva bisogno del piedistallo della schiavit sans phrase nel nuovo mondo247 . Tantae molis erat il parto delle eterne leggi di natura del modo di produzione capitalistico, il portare a termine il processo di separazione fra lavoratori e condizioni di lavoro, il trasformare a un polo i mezzi sociali di produzione e di sussistenza in capitale, e il trasformare al polo opposto la massa popolare in operai salariati, in liberi poveri che lavorano, questa opera darte della storia moderna248. Se il denaro, come dice lAugier, viene al mondo con una voglia di sangue in faccia249, il capitale viene al mondo grondante sangue e sporcizia dalla testa ai piedi, da ogni poro250.

7. TENDENZA STORICA DELLACCUMULAZIONE CAPITALISTICA. A che: cosa si riduce laccumulazione originaria del capitale, cio la sua genesi storica? In quanto non trasformazione immediata di schiavi e di servi della gleba in operai salariati, cio semplice cambiamento di forma, laccumulazione originaria del capitale significa soltanto lespropriazione dei produttori immediati, cio la dissoluzione della propriet privata fondata sul lavoro personale. La propriet privata, come antitesi della propriet sociale, collettiva, esiste soltanto l dove i mezzi di lavoro e le condizioni esterne del lavoro appartengono a privati. Ma, a seconda che questi privati sono i lavoratori o i non lavoratori, anche la propriet privata assume carattere differente. Le infinite sfumature che la propriet privata presenta a prima vista sono soltanto un riflesso degli stati intermedi che stanno fra questi due estremi. La propriet privata del lavoratore sui suoi mezzi di produzione il fondamento della piccola azienda; la piccola azienda condizione necessaria dello sviluppo della produzione sociale e della libera individualit delloperaio stesso. Certo, questo modo di produzione esiste anche nella schiavit, nella servit della gleba e in altri rapporti di dipendenza, ma esso fiorisce, fa scattare tutta la sua energia, conquista la sua forma classica e adeguata soltanto l dove il lavoratore libero proprietario privato delle proprie condizioni di lavoro chegli stesso maneggia: quando il contadino libero proprietario del campo che coltiva e cos lartigiano dello strumento che maneggia da virtuoso. Questo modo di produzione presuppone uno sminuzzamento del suolo e degli altri mezzi di produzione; ed esclude, oltre alla concentrazione dei mezzi di produzione, anche la cooperazione, la divisione del lavoro allinterno degli stessi processi di produzione, la dominazione e la disciplina della natura da parte della societ, il libero sviluppo delle forze produttive sociali. Esso compatibile solo con dei limiti ristretti, spontanei e naturali, della produzione e della societ. Volerlo perpetuare significherebbe, come dice bene il Pecqueur, decretare la mediocrit generale. Quando salito a un certo grado, questo
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modo di produzione genera i mezzi materiali della propria distruzione. A partire da questo momento, in seno alla societ si muovono forze e passioni che si sentono incatenate da quel modo di produzione: esso deve essere distrutto, e viene distrutto. La sua distruzione, che la trasformazione dei mezzi di produzione individuali e dispersi in mezzi di produzione socialmente concentrati, e quindi la trasformazione della propriet minuscola di molti nella propriet colossale di pochi, quindi lespropriazione della gran massa della popolazione, che viene privata della terra, dei mezzi di sussistenza e degli strumenti di lavoro; questa terribile e difficile espropriazione della massa della popolazione costituisce la preistoria del capitale. Essa comprende tuttuna serie di metodi violenti, dei quali noi abbiamo passato in rassegna solo quelli che fanno epoca come metodi dellaccumulazione originaria del capitale. Lespropriazione dei produttori immediati viene compiuta con il vandalismo pi spietato e sotto la spinta delle passioni pi infami, pi sordide e meschinamente odiose. La propriet privata acquistata col proprio lavoro, fondata per cos dire sulla unione intrinseca della singola e autonoma individualit lavoratrice e delle sue condizioni di lavoro, viene soppiantata dalla propriet privata capitalistica che fondata sullo sfruttamento di lavoro che s lavoro altrui, ma, formalmente, libero251 . Appena questo processo di trasformazione ha decomposto a sufficienza lantica societ in profondit e in estensione, appena i lavoratori sono trasformati in proletari e le loro condizioni di lavoro in capitale, appena il modo di produzione capitalistico si regge su basi proprie, assumono una nuova forma la ulteriore socializzazione del lavoro e lulteriore trasformazione della terra e degli altri mezzi di produzione in mezzi di produzione sfruttati socialmente, cio in mezzi di produzione collettivi, e quindi assume una forma nuova anche lulteriore espropriazione dei proprietari privati. Ora, quello che deve essere espropriato non pi iL lavoratore indipendente che lavora per s, ma il capitalista che sfrutta molti operai. Questa espropriazione si compie attraverso il giuoco delle leggi immanenti della stessa produzione capitalistica, attraverso la centralizzazione dei capitali. Ogni capitalista ne ammazza molti altri. Di pari passo con questa centralizzazione ossia con lespropriazione di molti capitalisti da parte di pochi, si sviluppano su scala sempre crescente la forma cooperativa del processo di lavoro, la consapevole applicazione tecnica della scienza, lo sfruttamento metodico della terra, la trasformazione dei mezzi di lavoro in mezzi di lavoro utilizzabili solo collettivamente, la economia di tutti i mezzi di produzione mediante il loro uso come mezzi di produzione del lavoro sociale, combinato, mentre tutti i popoli vengono via via intricati nella rete del mercato mondiale e cos si sviluppa in misura sempre crescente il carattere internazionale del regime capitalistico. Con la diminuzione costante del numero dei magnati del capitale che usurpano e monopolizzano tutti i vantaggi di questo processo di trasformazione, cresce la massa della miseria, della pressione, dellasservimento, della degenerazione, dello sfruttamento, ma cresce anche la ribellione della classe operaia che sempre pi singrossa ed disciplinata, unita e organizzata dallo stesso meccanismo del processo di produzione capitalistico. Il monopolio del capitale diventa un vincolo del modo di produzione, che sbocciato insieme ad esso e sotto di esso. La centralizzazione dei mezzi di produzione e la socializzazione del lavoro raggiungono un punto in cui diventano incompatibili col loro involucro capitalistico. Ed esso viene spezzato. Suona lultima ora della propriet privata capitalistica. Gli espropriatori vengono espropriati. Il modo di appropriazione capitalistico che nasce dal modo di produzione capitalistico, e quindi la propriet privata capitalistica, sono la prima negazione della propriet privata individuale, fondata sul lavoro personale.
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Ma la produzione capitalistica genera essa stessa, con lineluttabilit di un processo naturale, la propria negazione. la negazione della negazione. E questa non ristabilisce la propriet privata, ma invece la propriet individuale fondata sulla conquista dellera capitalistica, sulla cooperazione e sul possesso collettivo della terra e dei mezzi di produzione prodotti dal lavoro stesso. La trasformazione della propriet privata sminuzzata poggiante sul lavoro personale degli individui in propriet capitalistica naturalmente un processo incomparabilmente pi lungo, pi duro e pi difficile della trasformazione della propriet capitalistica, che gi poggia di fatto sulla conduzione sociale della produzione, in propriet sociale. L si trattava dellespropriazione della massa della popolazione da parte di pochi usurpatori, qui si tratta dellespropriazione di pochi usurpatori da parte della massa del popolo252

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AVVERTENZA PER IL LETTORE

Il testo del I libro del Capitale che viene qui riportato NON UNA DELLE TRADUZIONI INTEGRALI DEL TESTO ORIGINALE che sono disponibili: esso infatti una rivisitazione delle traduzioni esistenti (in italiano ed in francese) a cui sono state apportate le seguenti modifiche: 1 negli esempi numerici, per facilitare la lettura, sono state cambiate le unit di misura e le grandezze; 2 diversi dati richiamati nella forma di testo sono stati trasformati in tabelle ed in grafici; 3 in alcuni esempi numerici le cifre decimali indicate sono state limitate a due e nel caso di numeri periodici, ad esempio 1/3 o 2/3, la cifra periodica stata indicata ponendovi a fianco un apice (). Ci rendiamo conto che leggere un testo del Capitale in cui Marx formula esempi in Euro () invece che in Lire Sterline (Lst) o scellini potrebbe far sorridere e far pensare ad uno scherzo o ad una manipolazione che ha travisato il pensiero dellAutore, avvertiamo invece il lettore che il testo assolutamente fedele al pensiero originale e che ci siamo permessi di introdurre alcune varianti per consentire a coloro che non hanno dimestichezza con le unit di misura e monetarie inglesi di non bloccarsi di fronte a questa difficolt e di facilitarne cos la lettura o lo studio. In altre parti si invece mantenuto le unit di misura e monetarie inglesi originali perch la lettura non creava problemi di comprensione e per ragioni di fedelt storica. Ci facciamo altres carico dellosservazione che Engels ha formulato nelle considerazioni supplementari poste allinizio del III Libro,laddove, di fronte alle molteplici interpretazioni del testo che vennero fatte dopo la prima edizione, sostiene: Nella presente edizione ho cercato innanzitutto di comporre un testo il pi possibile autentico, di presentare, nel limite del possibile, i nuovi risultati acquisiti da Marx, usando i termini stessi di Marx, intervenendo unicamente quando era assolutamente necessario, evitando che, anche in questultimo caso, il lettore potesse avere dei dubbi su chi gli parla. Questo sistema stato criticato; si pensato che io avrei dovuto trasformare il materiale a mia disposizione in un libro sistematicamente elaborato, en faire un livre, come dicono i francesi, in altre parole sacrificare lautenticit del testo alla comodit del lettore. Ma non in questo senso che io avevo interpretato il mio compito. Per una simile rielaborazione mi mancava qualsiasi diritto; un uomo come Marx pu pretendere di essere ascoltato per se stesso, di tramandare alla posterit le sue scoperte scientifiche nella piena integrit della sua propria esposizione. Inoltre non avevo nessun desiderio di farlo: il manomettere in questo modo perch dovevo considerare ci una manomissione leredit di un uomo di statura cos superiore, mi sarebbe sembrato una mancanza di lealt. In terzo luogo sarebbe stato completamente inutile. Per la gente che non pu o non vuole leggere, che gi per il primo Libro si data maggior pena a interpretarlo male di quanto non fosse necessario a interpretarlo bene per questa gente perfettamente inutile sobbarcarsi a delle fatiche.
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Marx ed Engels non ce ne vogliano, ma posti di fronte alle molteplici fughe dallo studio da parte di persone che non possedevano una cultura accademica, fughe che venivano imputate alla difficolt presentate dal testo, abbiamo deciso di fare uno strappo alle osservazioni di Engels, intervenendo in alcune parti avendo altres cura di toccare il testo il meno possibile. Nel fare questo strappo eravamo tuttavia confortati dal fatto che, a differenza della situazione in cui Engels si trovava, oggi chi vuole accedere al testo originale, dispone di diverse edizioni in varie lingue. Coloro che volessero accostarsi al testo originale in lingua italiana si consigliano le seguenti edizioni: Il capitale, Le Idee, Editori Riuniti, traduzione di Delio Cantimori; Il capitale, Edizione Einaudi, traduzione di Delio Cantimori; Il capitale, Edizione integrale - I mammut Newton Compton, a cura di Eugenio Sbardella.

Chi volesse accedere ad edizioni del Capitale e di altri testi di Marx in lingue estere, si propone di consultare il sito internet di seguito riportato: http://www.marxists.org/xlang/marx.htm NOTE

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189 In Italia dove la produzione capitalistica si sviluppa prima che altrove anche il dissolvimento dei rapporti di servit della gleba ha luogo prima che altrove. Quivi il servo della gleba viene emancipato prima di essersi assicurato un diritto di usucapione sulla terra. Quindi la sua emancipazione lo trasforma subito in proletario eslege, che per di pi trova pronti i nuovi padroni nelle citt, tramandate nella maggior parte fin dallet romana. Quando la rivoluzione del mercato mondiale dopo la fine del secolo XV distrusse la supremazia commerciale dellItalia settentrionale, sorse un movimento in direzione opposta. Gli operai delle citt furono spinti in massa nelle campagne e vi dettero un impulso mai veduto alla piccola coltura, con dotta sul tipo dellorticoltura. 190 I piccoli proprietari fondiari che coltivavano i propri campi con le proprie braccia e godevano dun modesto benessere... formavano allora una parte della nazione molto pi importante di ora... Non meno di 160.000 proprietari fondiari, che con le loro famiglie devono aver costituito pi di un settimo della popolazione totale, vivevano della coltivazione dei loro piccoli appezzamenti in freehold (propriet libera da ogni specie di vincolo). Lentrata media di questi piccoli proprietari fondiari... viene stimata fra le 60 e le 70 sterline. stato calcolato che il numero di coloro che coltivavano terreno proprio era maggiore di quello dei fittavoli su terreno altrui. MACAULAY, History of England, 10. ed., Londra, 1854, 1, pp. 333- 334. Ancora nellultimo terzo del secolo XVII i quattro quinti della massa della popolazione inglese erano agricoli (ivi, p. 413). Cito il Macaulay perch da quel sistematico falsificatore della storia che circoncide il pi possibile dati di fatto del genere. 191 Non si deve mai dimenticare che anche il servo della gleba era non soltanto proprietario, sia pure proprietario obbligato a tributi, dei piccoli appezzamenti di terreno annessi alla sua casa, ma anche comproprietario delle terre comunali. Ivi (in Slesia) il contadino servo della gleba. Cionondimeno quei serfs posseggono beni comunali. Non si potuto sinora indurre gli slesiani alla spartizione dei beni comunali, mentre nella Nuova Marca non vi quasi villaggio nel quale questa spartizione non sia stata attuata con il maggior successo (MIRABRAU, De la Monarchie Prussienne, Londra, 1788, vo II, pp. 125, 126). 192 Il Giappone, con la sua organizzazione della propriet fondiaria di tipo esclusivamente feudale e con la sua piccola propriet contadina sviluppata, ci fornisce un quadro del Medioevo europeo molto pi fedele di tutti i nostri libri di storia, dettati per lo pi da pregiudizi borghesi. troppo comodo essere e liberali a spese del Medioevo.

193 Nella sua Utopia Tommaso Moro parla dello strano paese in cui le pecore divorano gli uomini. Utopia,
trad. Robinson, ed. Arber, Londra, 1869, p. 41. 193a Bacone espone il nesso fra un contadiname libero e agiato e una buona fanteria. Importava straordinariamente per la potenza e la forza del regno avere affittanze duna misura sufficiente a mantenere fuori della miseria uomini capaci, e vincolare saldamente una gran parte del suolo del regno in possesso alla yeomanry o a gente di condizione intermedia fra gentlemen e cottagers e servi di fattoria... Poich opinione generale dei pi competenti nella strategia... che la forza principale di un esercito consiste nella fanteria o gente a piedi. Ma per formare una buona fanteria, c bisogno di gente che sia cresciuta non in maniera servile o misera, ma libera e in un certo benessere. Quando dunque uno Stato si distingue quindi soprattutto per i nobili e per i gentiluomini, e i coltivatori e i contadini sono semplicemente gli operai e i servi agricoli di costoro, oppure anche meri cottagers ossia mendicanti provvisti di alloggio, potrete avere una buona cavalleria, ma non mai buone e solide truppe di fanteria... E questo si vede in Francia e in Italia e in altri paesi stranieri, dove in effetto tutto nobilt o contadiname misero... tanto che essi sono costretti ad usare per i loro battaglioni di fanteria truppe mercenarie di svizzeri e simili: donde viene anche che quelle nazioni hanno molta popolazione e pochi soldati. (The Reign of Henry VII ecc., Verbatim Reprint from Kennets England, ed. 1719, Londra, 1870, p. 308). 194 Dott. HUNTER, Public Health, Seventh Report, 1864, p. 134. La superficie di terra che (nelle leggi antiche) veniva assegnata, sarebbe considerata oggi troppo vasta per gli operai e piuttosto adatta a trasformarli in piccoli fittavoli (farmers). (GEORCE ROBERTS, The Social History of the People of the Southern Counties of England in past centuries, Londra, 1856, pp. 184, 185). 195 Il diritto del povero di partecipare alle decime della chiesa stabilito dal tenore dei vecchi statuti (TUCKETT, A History of the past and present State of the Labouring Population, vol. II, pp. 804, 805). 196 WJLLIAM COBBETT, A History of the Protestant Reformation, paragrafo 471.

197 Lo spirito protestante si riconosce, fra laltro, dallesempio seguente. Vari proprietari fondiari e fittavoli agiati dellInghilterra meridionale si riunirono in conciliabolo e stesero dieci questioni sulla retta interpretazione della legge sui poveri di Elisabetta, che presentarono per il parere ad un celebre giurista di quel tempo, il Sergeant [serviens ad legem: antica denominazione inglese, in volgare sergeant, per uno dei pi alti titoli raggiungibili dai giurisperiti]. Snigge (pi tardi giudice sotto Giacomo I). Nona questione: alcuni fra i fittavoli pi ricchi della parrocchia hanno escogitato un abile progetto col quale pu essere eliminata ogni confusione nellesecuzione dellAtto. Propongono di costruire nella parrocchia una prigione. Ad ogni povero che non si vuol lasciar chiudere in detta prigione, sar negata lassistenza. Poi si mander un avviso nei dintorni del tenore che se qualche persona disposta a prendere in fitto i poveri di questa parrocchia, consegni, in un giorno dato, proposte sigillate, sul prezzo pi basso al quale disposta a liberarcene. Gli autori di questo progetto presuppongono che nelle contee vicinali ci siano persone che non han voglia di lavorare e sono senza patrimonio e senza credito per procurarsi unaffittanza o un podere in modo da poter vivere senza lavorare (so as to live without labour). Costoro dovrebbero essere inclini a fare proposte molto favorevoli alla parrocchia. Se i poveri dovessero, qua e l, morire sotto la tutela dellappaltatore, il peccato ricadr su questultimo, poich la parrocchia avrebbe adempiuto i suoi doveri verso i poveri. Tuttavia temiamo che lAtto presente non consenta nessuna misura prudenziale (prudential measure) del genere; ma dovete sapere che tutti gli altri freeholders di questa contea e della confinante si uniranno a noi per spingere i loro membri della Camera bassa a proporre una legge che permetta limprigionamento e il lavoro coatto dei poveri, cosicch ogni persona che si opponga a essere rinchiusa non abbia pi diritto ad alcun sussidio. Speriamo che ci tratterr le persone in miseria dal chiedere lassistenza. (will prevent persons in distress from wanting relief). R. Blakey, The History of Political Literature from the earliest times, Londra, 1855, voI. II, pp. 84, 85). In Scozia labolizione della servit della gleba ha avuto luogo secoli dopo che in Inghilterra. Ancora nel 1698 Fletcher di Saltoun dichiarava nel parlamento scozzese: Il numero dei mendicanti stimato in Scozia non meno di duecentomila. Lunico rimedio che io, repubblicano per principio, posso proporre di restaurare lantico stato della servit della gleba e di fare schiavi tutti quelli che non sono capaci di provvedere alla propria sussistenza. Cos Eden, The State of the Poor, libro 1, cap. 1, pp. 60, 61. Il pauperismo risale alla libert degli agricoltori... Manifatture e commercio sono i veri genitori dei poveri della nostra nazione. Eden, come quello scozzese repubblicano per principio, sbaglia solo perch non labolizione della servit della gleba, ma labolizione della propriet che il coltivatore ha del suolo, a farne un proletario oppure un povero. Alle leggi inglesi sui poveri corrisponde in Francia, dove lespropriazione si comp in altra maniera, lordinanza di Moulins, 1566, e leditto del 1656. 198 Il signor Rogers, bench allora fosse professore di economia politica alluniversit di Oxford, centro avito dellortodossia protestante, accentua nella sua prefazione alla History of Agriculture la pauperizzazione delle masse popolari operata dalla Riforma. 199 A Letter to Sir T. C. Bunbury, Brt. : On the High Price of Provisions. By a Suffolk Gentleman, Ipswich, 1795, p. 4. Perfino il fanatico difensore del sistema delle grandi affittanze, autore della Inquiry into the Connection between the present Price of Provisions and the Size of Farms, ecc., Londra, 1773, p. 139, dichiara: Lamento pi di tutto la perdita della nostra yeomanry, quella schiera di uomini che in realt mantenevano lindipendenza di questa nazione; e mi rammarica vedere ora i loro terreni in mano a signori monopolizzatori e affittati a piccoli fittavoli, i quali conservano i loro titoli daffitto a condizioni tali che stanno solo di poco meglio dei vassalli e debbono esser pronti a ubbidire alla chiamata tutte le volte che c qualche guaio. 200 Sulla morale privata di questo eroe borghese, ecco fra laltro: Le grosse assegnazioni di terreni a Lady Orkney in Irlanda nel 1695 sono pubblica prova della simpatia del sovrano e dellinflusso della Lady... i preziosi servigi di Lady Orkney pare consistessero in... foeda labiorum ministeria. (Sloane Manuscript Collection nel British Museum, n. 4224. Il manoscritto intitolato: The character and behaviour of King William, Sunderland ecc. as represented in Original Letters to the Duke of Shrewsbury from Somers, Halifax, Oxford, Secretary Vernon ecc. pieno di cose curiose). 201 Lalienazione illegale dei beni della corona, in parte per vendita in parte per donazione, costituisce un capitolo scandaloso nella Storia inglese... una frode gigantesca ai danni della nazione (gigantic fraud on the nation). (F. W. NEWMAN, Lectures on Political Economy, Londra, 1851, p. 130). (Si pu seguire nei particolari come siano giunti ai loro possessi gli attuali grandi proprietari fondiari inglesi in [N. H. EVANS], Our old Nobility. By Noblesse Oblige, Londra, 1879. F. E). 202 Si legga per esempio il pamphlet di E. Burke sulla casa ducale di Bedford, della quale rampollo Lord John Russel, the tomtit of liberalism [la cinciallegra del liberalismo].

203 I fittavoli proibiscono ai cottagers (salariati agricoli con cottage, ma privi di terra) di mantenere qualsiasi creatura viva fuorch se stessi, col protesto che se tenessero bestiame o pollame, ruberebbero foraggio dai fienili. Dicono anche: mantenete poveri i cottagers e li manterrete laboriosi. Ma la verit che i fittavoli usurpano a questo modo tutti i diritti sulle terre comuni. (A Political Inquiry into the Consequences of enclosing Waste Lands, Londra, 1785, p. 75). 204 EDEN, The State of the Poor, prefazione [pp. XVII, XIX]. 205 Capital Farms (Two Letters on the Flour Trade and the Dearness of Corn. By a Person in Business, Londra, 1767, pp. 19, 20) 206 Merchant Farms. An Inquiry into the Present High Prices of Provisions, Londra, 1767, p. 111, nota. Questo buon lavoro, uscito anonimo, opera del Rev. Nathaniel Forster. 207 TH0MAS WRIGHT, A short Address to the Public on the Monopoly of large Farms, 1779, pp. 2, 3. 208 Rev. ADDINGTON, Inquiry into the Reasons for and against enclosing open fields, Londra, 1772, pp. 37-43 passim. 209 Dott. R. PRICE, Observations on reversionar ypayments, vol. II, p. 155. Si leggano il Forster, lAddington, il Kent, il Price e James Anderson, e si confrontino le miserabili chiacchiere da sicofante del MacCulloch nel suo catalogo The Literature of Political Economy, Londra, 1845. 210 Dott. R. PRICE, Observations ecc., vol. II, pp. 147, 148. 211 Observations ecc., pp. 159, 160. Viene in mente Roma antica. ... li ricchi applicatosi il pi delle terre indivise e contando sul tempo lungo da che le ritenevano che niuno pi le ritoglierebbe ad essi, aveansi acquistate le adiacenze e quanti vi erano piccoli fondi de poveri, ora persuasivamente per compera, ed ora colla violenza e coltivavano in luogo di poderi le grandi tenute, usandovi cultori e pastori comperati come schiavi, affinch la milizia non gli spiccasse dalla coltura, come se liberi fossero. Riusciva tale procedimento ad essi fruttuosissimo per la molta figliuolanza degli schiavi, ampliata fuori de pericoli per la esenzione dalla guerra; con che li facoltosi savean trasricchito, e la serie degli schiavi sera moltiplicata per le campagne. Per contrario glItaliani savean pochezza di popolazione, malmenati dalla povert, dai tributi, e da militari servigi. Da quali quando aveano riposo appassivan per ozio, appunto per questo, perch la campagna era nelle mani de facoltosi, e questi impiegavan gli schiavi, non gli uomini liberi a coltivarla. (APPIANO, Guerre civili, I, 7 [trad. it. Mario Mastrofini, Collana degli antichi storici greci volgarizzati, Milano, 1830]). Questo passo si riferisce allet precedente la legge licinia. Il servizio militare, che tanto affrett la rovina del plebeo romano, fu anche uno dei mezzi principali usati da Carlo Magno per favorire artificialmente la trasformazione dei liberi coltivatori tedeschi in servi e in servi della gleba. 212 [J. ARBUTHNOT] An Inquiry into the Connection between the Present Prices of Provisions ecc., pp. 124, 129. Similmente, ma con tendenza opposta: Gli operai vengono cacciati dai loro cottages e costretti a cercare occupazione nelle citt; ma allora si ha un maggiore sovrappi, e cos il capitale viene aumentato. ([R. B. SEELEY], The Perils of the Nation, 2. ed., Londra, 1843, p. XIV). 213 A king of England might as well claim to drive all his subjects into the sea.(F. W. NEWMAN, Lectures on Political Economy, p. 132). 214 Lo Steuart dice: La rendita di queste terre (egli attribuisce erroneamente questa categoria economica ai tributo dei taskmen [obbligati] al capo del clan) del tutto insignificante in confronto alla loro estensione, ma, per quanto riguarda il numero delle persone mantenute da una fattoria, si trover forse che un appezzamento nelle terre alte scozzesi nutre dieci volte pi persone che una terra dello stesso valore nelle province pi ricche. (Works, vol. I, cap. XVI, p. 104). 215 JAMES ANDERSON, Observations on the means of exciting a spirit of National Industry ecc., Edimburgo, 1777.

216 Nel 1860 gente che era stata espropriata con la forza venne esportata nel Canada con false promesse. Alcuni fuggirono sulle montagne e sulle isole vicine. Vennero inseguiti dai poliziotti, vennero a corpo a corpo con questi e riuscirono a scappare. 217 Buchanan, il commentatore di A. Smith, scrive nel 1814: NellAlta Scozia lantico stato della propriet viene sovvertito con la forza giorno per giorno... Il landlord, senza riguardo ai fittavoli ereditari (anche questa una categoria applicata qui erroneamente) offre la terra al maggior offerente, e se questi un riformatore (improver) introduce subito un nuovo sistema di coltivazione. La terra, che prima era disseminata di piccoli contadini, si poteva dire popolata in proporzione del prodotto che dava; col nuovo sistema di coltivazione perfezionata e di rendite aumentate si ottiene il massimo prodotto possibile con le spese minori possibili, e a questo scopo si allontanano le braccia ora divenute inutili... Questa gente cacciata dalla terra natia cerca sussistenza nelle citt di fabbrica ecc... (DAVID BUCHANAN, Observations or, ecc. A. Smiths Wealth of Nations, Edimburgo, 1814, vol. IV, p. 144). I grandi di Scozia hanno espropriato famiglie come avrebbero estirpato la gramigna, hanno trattato interi villaggi e la loro popolazione come gli indiani trattano per vendetta le tane delle bestie feroci... Luomo viene barattato per un vello di pecora, per una coscia di agnello, per meno ancora... Nellassemblea dei mongoli, quando ebbero fatto irruzione nella Cina settentrionale, si propose di sterminare gli abitanti e di trasformare le terre in pascoli. Questa proposta stata messa in atto da molti grandi landlords dellAlta Scozia nella propria terra, contro i propri compatrioti. (GEORGE ENSOR, An Inquiry concerning the Population of Nations, Londra, 1818, pp. 215, 216). 218 Quando lattuale duchessa di Sutherland ricevette a Londra con grande sfarzo Mrs. Beecher-Stowe, autrice della Capanna dello zio Tom, per ostentare la sua simpatia per gli schiavi negri della repubblica americana cosa chessa, assieme alle nobili donne sue compagne saggiamente tralasci di fare durante la guerra civile, quando ogni nobile cuore inglese batteva per gli schiavisti , io esposi nella New York Tribune le condizioni degli schiavi dei Sutherland (larticolo parzialmente riprodotto in Carey The Slave Trade, L.ondra, 1853, pp. 202, 203). Il mio articolo venne ristampato in un giornale scozzese e provoc una graziosa polemica fra questultimo e i sicofanti dei Sutherland.

219 Su questo commercio del pesce si trovano notizie interessanti in Portfolio, New series, del signor David
Urquhart. Nassau W. Senior nel suo scritto postumo sopra citato definisce la procedura nel Sutherlandshire come uno dei clearing pi benefici a memoria duomo. (Journals, Conversations and Essays relating to Ireland, Londra, 1868). 219a Nelle deer forests (parchi da cervi e caprioli) di Scozia non vi neppur un albero. Si cacciano via le pecore e si spingono i cervi su per le nude montagne e questa si chiama una o deer forest. Dunque, nemmeno rimboschimento!

220 ROBERT SOMERS, Letters from the Highlands; or, the Famine of 1847, Londra, 1848, pp. 12-28 passim.
Queste lettere uscirono per la prima volta nel Times. Naturalmente gli economisti inglesi spiegavano la carestia dei gaelici del 1847 con la loro sovrappopolazione. Comunque i gaelici premevano sui mezzi di sussistenza a loro disposizione. Il clearing of estates o, comera chiamato in Germania, il Bauernlegen si fece sentire in Germania particolarmente dopo la guerra dei Trentanni e ancora nel 1790 provoc insurrezioni di contadini nella Sassonia elettorale. Vigeva soprattutto nella Germania orientale. Fu Federico II a garantire per primo diritti di propriet ai contadini nella maggior parte delle province prussiane. Dopo la conquista della Slesia egli costrinse i proprietari fondiari a ricostruire le capanne, i fienili, ecc, e a rifornire i fondi dei contadini di bestiame e attrezzi. Aveva bisogno di soldati per il suo esercito e di sudditi tassabili per il tesoro del suo Stato. Del resto si pu vedere dal passo seguente del suo ammiratore Mirabeau che vita piacevole conducesse il contadino sotto il disordine finanziario di Federico e sotto il suo guazzabuglio governativo di dispotismo, burocrazia e feudalesimo: Il lino costituisce dunque una delle pi grandi ricchezze del contadino nel nord della Germania. Disgraziatamente per la specie umana esso soltanto una risorsa contro la miseria, non un mezzo di benessere. Le imposte dirette, le corves e altre prestazioni di ogni genere schiacciano il contadino tedesco, tanto pi che deve pagare per giunta imposte indirette su tutto quello che compera... e per colmo di rovina non osa vendere i suoi prodotti dove e come vuole: non osa comprare le cose delle quali ha bisogno dai mercanti che potrebbero fornirgliele al prezzo migliore. Tutte queste cause lo rovinano lentamente, ma sicuramente e non sarebbe in grado di pagare le imposte dirette, al momento della scadenza, senza la filatura; questa gli offre una risorsa dando unoccupazione utile alla moglie, ai figli, servi, garzoni e al contadino stesso; ma che vita dura anche con questo aiuto! Destate, lavora come un forzato allaratura e al raccolto; va a letto alle nove e si alza alle due per poter fare tutto il lavoro; dinverno dovrebbe ristorare le forze con un riposo pi lungo, ma se si disf

di derrate che occorrerebbe vendere per pagare le imposte, non gli rimane il grano per il pane e per la semina. Dunque bisogna filare per supplire al vuoto... e bisogna filare con estrema assiduit. Cos dinverno il contadino va a letto a mezzanotte o alluna e si alza alle cinque o alle sei; oppure va a letto alle nove e si alza alle due, tutti i giorni della sua vita, eccetto forse le domeniche. Questo eccesso di veglie e di lavoro logorano la natura umana, e da ci viene che uomini e donne invecchiano molto prima nelle campagne che nelle citt. (MIRABEAU De la Monarchie Prussienne, vol. III, p. 212 sgg.). Aggiunta alla seconda edizione. Nel marzo del 1866, diciottanni dopo la pubblicazione dello scritto di Robert Somers sopra citato, il professor Leone Levi tenne alla Society of Arts una conferenza sulla trasformazione dei pascoli da pecore in boscaglie da selvaggina, dove descrive il progresso della devastazione nellAltopiano scozzese. Fra laltro dice: Spopolamento e trasformazione in semplice pascolo da pecore erano i mezzi pi comodi per avere unentrata senza spendere niente... NellAltopiano una deer forest divenne lalternativa usuale al pascolo. Le pecore sono ora scacciate dalla selvaggina, come prima si erano cacciati gli uomini per far posto alle pecore... Si pu camminare dalle terre del conte di Dalhousie nel Forfarshire fino a John oGroats senza mai lasciare la boscaglia. In molte di queste boscaglie sono di casa la volpe, la lince, la martora, la puzzola, la donnola e la lepre alpina, mentre il coniglio, lo scoiattolo e il ratto vi sono arrivati da poco. Enormi distese di terreno che una volta figuravano nelle statistiche scozzesi come pascoli di eccezionale fertilit ed estensione, ora sono escluse da ogni coltivazione e da ogni miglioramento e sono dedicate unicamente al piacere di pochissimi cacciatori, che dura poi solo per un breve periodo ogni anno. LEconomist di Londra del 2 giugno 1866 dice: Un giornale scozzese comunica la settimana scorsa fra altre novit: Una delle migliori fattorie da pecore nel Sutherlandshire, per la quale poco tempo fa era stato offerto, alla scadenza del contratto daffitto in vigore, un canone annuo di 1200 sterline, viene trasformata in una deer forest! . Ecco allopera gli istinti feudali... come al tempo del conquistatore normanno... che distrusse trentasei villaggi per creare la Foresta Nuova... Due milioni di acri che includono alcuni dei terreni pi fertili della Scozia sono letteralmente abbandonati. Lerba naturale del Glen Tilt contava fra le pi nutrienti della contea di Perth; la deer forest di Ben Aulder era il miglior suolo foraggifero dellampio distretto di Badenoch; una parte della Black Mount forest era il pascolo scozzese pi adatto per le pecore dal muso nero. Ci si pu fare unidea dellestensione del terreno devastato per amore della caccia, se si pensa al fatto che questo comprende una superficie molto pi grande di tutta la contea di Perth. La perdita che subisce il paese in fonti di produzione a causa di questa devastazione forzata si pu valutare dal fatto che il terreno della forest di Ben Aulder poteva nutrire 15.000 pecore e che esso costituisce soltanto un trentesimo di tutta la riserva di caccia della Scozia... Tutta questa terra da caccia completamente improduttiva.... avrebbe potuto alla stessa maniera essere sprofondata nelle onde del Mare del Nord. Questi deserti o terreni abbandonati improvvisati dovrebbero essere eliminati da un intervento deciso della legislazione.

221 Lautore dellEssay on Trade ecc, del 1770 osserva: Sotto il governo di Edoardo VI sembra che gli inglesi
si siano di fatto messi molto seriamente a incoraggiare le manifatture e a dare occupazione ai poveri. Lo vediamo da un notevole statuto secondo il quale tutti i vagabondi devono essere bollati a fuoco ecc. (ivi, p. 8). 221a Tommaso Moro dice nella sua Utopia [ 41, 42]: ... Senza giovare alla repubblica, anzi noiandola, rovinano le case, abbattono le terre per lasciare alle pecore pi larghi paschi. Come se occupassero poco terreno le selve e i vivai, quei buoni uomini fanno dei luoghi abitati e coltivati un deserto. Cos, perch un insaziabile divoratore rinchiuda infiniti campi, sono cacciati i lavoratori, o con inganni privati dei loro beni, o con ingiurie continue astretti a venderli. Cos pure sono i miseri forzati a partirsi, maschi e femmine, mogli e mariti, orfani e vedove, padri con i piccoli flgliuoli e famiglia piuttosto numerosa che ricca. Si partono, dico, dai soliti luoghi senzaver dove ridursi; le povere masserizie sono vendute a vil prezzo; il quale poich hanno in breve tempo consumato errando qua e l, che altro possono fare che rubare ed essere appiccati, vedete voi con qual giustizia? ovvero mendicare? Bench allora sono imprigionati come poltroni che non vogliono lavorare; e quantunque essi pi che volentieri lavorerebbero, essendo condotti al lavoro [Utopia di TOMMASO MORO cancelliere dInghilterra (trad. G. B. Doni), Milano, 1821, pp. 16-17]. Di questi poveri profughi, di cui Tommaso Moro dice che erano costretti a rubare, 72.000 grandi e piccoli ladri furono giustiziati sotto Enrico VIII (HOLINSHED, Description of England, vol. I, p. 186). Ai tempi di Elisabetta i vagabondi venivano impiccati in fila, ma di solito non trascorreva anno in cui non divenissero vittime della forca in un posto o nellaltro dai 300 ai 400 di loro (STRYPE, Annals of the Reformation and Establishment of Religion, and other Various Occurrences in the Church of England during Queen Elisabeths Happy Reign, 2. ed., 1725, vol. II). Secondo lo stesso Strype, nel Somersetshire, in un solo anno, furono giustiziate 40 persone, bollate a fuoco 35, frustate 37, e 183 bricconi disperati a furono rilasciati. Tuttavia, egli dice, questo grande numero di accusati non comprende un quinto dei delitti contro le persone, grazie alla noncuranza dei giudici di pace e alla sciocca piet

del popolo. E aggiunge: Le altre contee dInghilterra non erano in una situazione migliore di quella del Somersetshire e molte si trovavano anche in condizioni peggiori. 222 Tutte le volte che il legislatore tenta di regolare le differenze fra gli imprenditori (masters) e i loro operai, i suoi consiglieri sono sempre gli imprenditori, dice A. Smith. Lo spirito delle leggi la propriet, dice il Linguet. 223 [J. B. BYLES], Sophisms of Free Trade. By a Barrister, Londra, 1850, p. 206. Egli aggiunge maliziosamente: Eravamo sempre pronti a intervenire per il padrone. Non si pu far niente per loperaio? . 224 Da una clausola dello statuto di Giacomo I, 2, cap. 6, risulta che certi pannaioli si arrogavano di imporre ufficialmente la tariffa dei salari nei propri laboratori, nella loro qualit di giudici di pace. In Germania gli statuti per tener bassi i salari furono frequenti soprattutto dopo la guerra dei Trentanni. Molto fastidosa era pei proprietari fondiari, nelle terre spopolate, la mancanza di servitori e di operai. A tutti gli abitanti dei villaggi era proibito affittare camere a uomini e donne non sposati; tutti i residenti di questo tipo dovevano esser denunciati allautorit e messi in prigione nel caso che non volessero diventare servitori, anche se si mantenevano con altra attivit, se facevano la semina ai contadini a paga giornaliera, o se addirittura trafficavano col denaro e col grano (Privilegi e sanzioni imperiali per la Slesia, I, 125). Per tuttun secolo nelle ordinanze dei principi territoriali continuano sempre a ritornare aspre lamentele sulla canaglia maligna e impertinente che non vuole adattarsi alle dure condizioni, non vuole accontentarsi del salario legale; al singolo proprietario fondiario viene proibito di dare pi di quanto stato stabilito per il territorio. Eppure dopo la guerra le condizioni del servizio sono a volte ancor migliori di quel che saranno cento anni dopo; ancora nel 1652 in Slesia la servit aveva carne due volte alla settimana, e ancor nel nostro secolo nella stessa regione ci sono state delle circoscrizioni nelle quali la servit aveva carne solo tre volte allanno. Anche il salario giornaliero dopo la guerra dei Trenta anni era pi elevato che nei secoli successivi (G. FREYTAG, [Neue Bilder aus dem Leben des deutschen Volkes, Lipsia, 1862, pp. 34, 35]). 225 Larticolo I di questa legge suona: Poich lannullamento di ogni specie di corporazione di cittadini dello stesso ceto e della stessa professione una delle basi fondamentali della costituzione francese, proibito ristabilir di fatto, sotto qualunque pretesto e sotto qualunque forma. Larticolo IV dichiara: Se dei cittadini che esercitano le stesse professioni, arti e mestieri prendono deliberazioni, fanno convenzioni tendenti a rifiutare daccordo o a concedere soltanto a un prezzo determinato lausilio della loro industria o del loro lavoro, le dette deliberazioni e convenzioni... verranno dichiarate incostituzionali, attentati alla libert e alla dichiarazione dei diritti delluomo ecc, cio delitti contro lo Stato, proprio come negli antichi statuti operai (Rvolutions de Paris, Parigi, 1791, voI. III, p. 523). 226 BUCHEZ DE ROUX, Histoire Parlementaire, vol. X, pp. 193-195 passim. 227 Fittavoli, dice lo Harrison nella sua Description of England, che prima trovavano difficile pagare quattro sterline di fitto, ora ne pagano quaranta, cinquanta, cento, e purtuttavia credono di aver fatto un cattivo affare se alla scadenza del contratto non hanno messo da parte la somma di sei o sette anni di fitto. 228 Sullinflusso del deprezzamento del denaro nel secolo XVI su diverse classi della societ: A Compendious or Briefe Examination of Certayne Ordinary complaints of Diverse of our Countrymen in these our Days. By W. S., Gentleman. Londra, 1581. La forma dialogata di questo scritto contribu a farlo attribuire per molto tempo a Shakespeare e a farlo ristampare ancora nel 1751 sotto il suo nome. Autore ne William Stafford. A un certo punto il cavaliere (knight) ragiona come segue: Knight: Voi, mio vicino, il contadino, voi, signor merciaio, e voi, compare ramaio, con gli altri artigiani, ve la sapete cavare abbastanza bene. Di tanto tutte le cose diventano pi care di quel che erano, e di altrettanto voi aumentate i prezzi delle vostre merci e delle vostre attivit che rivendete. Ma noi non abbiamo nulla da vendere che possa esser rialzato di prezzo, per compensare la spesa per le cose che dobbiamo comprare di nuovo. In un altro punto il cavaliere domanda al dottore: Per favore, che specie di gente sono quelli che voi intendete dire? E, in primo luogo, quali sono secondo voi quelli che non avranno nessuna perdita? Il dottore: Intendo dire tutti quelli che vivono comprando e vendendo, poich se comprano caro, vendono poi altrettanto caro Il cavaliere: Qual la specie successiva di gente che, come voi dite, trarr guadagno da ci? Il dottore: Eh, tutti quelli che hanno delle affittanze o delle fattorie in propria lavorazione (cio coltivazione) allantico canone daffitto (rent), poich dove pagano secondo il vecchio affitto, vendono secondo quello nuovo, il che significa che pagano pochissimo per la loro terra e vendono caro tutto quello che vi cresce... . Il cavaliere: Che specie di gente quella che, come voi dite, avr una perdita maggiore del guadagno di costoro? Il dottore: Sono tutti i nobili, signori (noblemen, gentlemen) e tutti gli

altri che vivono di rendita o di uno stipendio, o non lavorano (coltivano) essi stessi la loro terra o non si occupano di compra e vendita. 229 In Francia il rgisseur, lamministratore e collettore delle prestazioni al signore feudale durante lalto Medioevo, diventa presto un homme daffaires che a furia di estorsioni, truffe ecc, si fa capitalista. Talvolta questi rgisseurs erano perfino distinti signori. Per esempio: Questo il conto che messer Jacques de Thoraisse, cavalier castellano di Chasteillon su Besanon rende, al signore che tiene i conti a Digione per il duca e conte di Borgogna, circa le rendite appartenenti alla detta castellania dal venticinque dicembre MCCCLIX fino al ventotto dicembre MCCCLX (ALEXIS MONTEIL, Histoire des Matriaux manuscrits ecc., vol. I, p. 234 sgg.). Si vede gi qui come in tutte le sfere della vita sociale la parte del leone tocchi allintermediario. Per esempio nel campo economico, finanzieri, agenti di Borsa, mercanti, piccoli bottegai scremano gli affari; nelle cause civili lavvocato apella le parti; in politica il rappresentante conta pi degli elettori, il ministro pi del sovrano; nella religione Dio viene respinto nello sfondo dal mediatore, e questi a sua volta respinto indietro dal prete, che a sua volta il mediatore inevitabile fra il buon pastore e le sue pecorelle. Anche in Francia, come in Inghilterra, i grandi territori feudali erano spartiti in un numero infinito di piccole fattorie, ma in condizioni incomparabilmente pi sfavorevoli per la popolazione rurale. Durante il secolo XIV sorsero le affittanze, fermes o terriers. Il loro numero aument costantemente, da superare di molto le centomila. Pagavano un canone fondiario, in denaro o in natura, che variava dalla dodicesima alla quinta parte del prodotto. I terriers erano feudi, sottofeudi ecc. (fiefs, arriere-fiefs), a seconda dellestensione e del valore delle propriet; parecchi terriers contavano solo pochi arpents [iugero, bifolca] di terra. Tutti questi terriera esercitavano una qualche giurisdizione sui residenti; i gradi di questa giurisdizione erano quattro. Si comprende come fosse oppressa la popolazione rurale sotto tutti questi piccoli tiranni. Il Monteil dice che allora in Francia cerano 160.000 tribunali, mentre oggi ne bastano 4.000 (comprese le corti di pace). 230 Nelle sue Notions de Philosophie Naturelle, Parigi, I 83l 231 Questo punto sottolineato da Sir James Steuart 232 Permetter, dice il capitalista, che voi abbiate lonore di servirmi, a condizione che mi diate il poco che vi resta in cambio della fatica che sostengo nel comandarvi (J. J. ROUSSEAU, Discours sur lconomie Politique, [ Ginevra, 1760, p. 70]). 233 MIRABEAU, De la Monarchie Prussienne sous Frdric le Grand, Londra, 1788, vol. III, pp. 20-109 passim. Il Mirabeau ritiene i laboratori dispersi anche pi economici e pi produttivi di quelli riuniti , e vede in questi ultimi soltanto piante artificiali di serra sorte sotto la cura del governo dello Stato; ma questo si spiega con la situazione nella quale si trovava allora gran parte delle manifatture sul continente. 234 Venti libbre di lana trasformate senza dar nellocchio nel fabbisogno annuo di vestiario di una famiglia operaia, per lindustriosit della famiglia stessa, nelle pause fra gli altri lavori.., questo non desta scalpore. Ma portate la lana sul mercato, mandatela nella fabbrica, poi dal sensale, poi dal commerciante; allora avrete grandi operazioni commerciali e capitale nominale impegnato venti volte maggiore dellammontare del valore di quella lana... Cos la classe lavoratrice sfruttata per mantenere una popolazione di fabbrica immiserita, una classe parassitaria di negozianti e un fittizio sistema commerciale, monetario e finanziario (DAVID URQUHART, Familiar Words, p. 120). 235 Qui let di Cromwell costituisce uneccezione. Finch dur la repubblica la massa della popolazione inglese di tutti gli strati si sollev dalla degradazione nella quale era caduta sotto i Tudor. 236 Il Tuckett sa che la grande industria laniera deriva dalle manifatture in senso proprio e dalla distruzione della manifattura rurale o domestica, con introduzione delle macchine. (TUCKETT, A History ecc., vol. I, pp. 139-144). Laratro, il giogo furono invenzione degli di e occupazione degli eroi: i telai, i fusi e il filatoio sono forse di origine meno nobile? Separate filatoio e aratro, fuso e giogo, e avrete fabbriche e case dei poveri, credito e panico, due nazioni nemiche, una agricola e una commerciale (DAVID URQUHART, Familiar Words, p. 122). Ma ora arriva il Carey e accusa lInghilterra, certo non a torto, che essa fa del suo meglio per trasformare ogni altro paese in un puro e semplice popolo agricolo, il cui fabbricante sarebbe lInghilterra. Il Carey afferma che la Turchia stata rovinata in questo modo perch ai proprietari e coltivatori della terra non stato mai permesso (dallInghilterra) di rafforzarsi con lalleanza naturale fra aratro e telaio, fra martello e erpice (The Slave Trade, p. 125). Secondo lui lo stesso Urquhart uno degli agenti principali della rovina della Turchia, dove avrebbe

fatto propaganda per il libero commercio nellinteresse dellInghilterra. Il pi bello che il Carey, che fra laltro un gran servo della Russia, vuole impedire questo processo di separazione proprio mediante quel sistema protezionistico che laffretta. 237 Gli economisti inglesi filantropi, come il Mill, il Rogers, Goldwin Smith, il Fawcett ecc, e fabbricanti liberali, come John Bright e consorti, domandano alla nobilt fondiaria inglese, col tono di Dio quando domandava a Caino dovera suo fratello Abele, dove sono finite le nostre migliaia di freeholders? Ma di dove mai siete venuti voi? Dalla distruzione di quei freeholders. Perch non seguitate, domandando: dove sono finiti i tessitori, i filatori, gli artigiani indipendenti? 238 Industriale qui sta in contrasto con agricolo. In senso categorico il fittavolo capitalista industriale quanto il fabbricante. 239 The Natural and Artificial Rights of Property Contrasted, Londra, 1832, pp. 98, 99. Autore di questo scritto anonimo Th. Hodgskin. 240 Perfino ancora nel 1794 i piccoli pannaioli di Leeds mandarono una deputazione al parlamento a presentare una petizione per una legge che proibisse a ogni commerciante di diventare fabbricante (Dott. AIKIN, Description -ecc.). 241WILLIAM HOWITT, Colonization and Christianity. A Popular History of the Treatment of the Natives by the Europeans in all their Colonies, Londra, 1838, p. 9. Sul trattamento degli schiavi si ha una buona compilazione in CHARLES COMTE, Trait de la Lgislation, 3. edizione, Bruxelles, 1837. Si deve studiare questa roba nei particolari per vedere a che cosa il borghese riduce se stesso e loperaio, quando senza alcun impaccio pu modellare il mondo a sua immagine e somiglianza. 242 THOMAS STAMFORD RAFFLES, late Lieut. Governor of Java, History of Java and its dependencies, Londra, 1817. 243 Nella sola provincia di Orissa, pi di un milione di ind mor di fame nel 1866. Ci nondimeno si cerc di arricchire la cassa dello Stato indiano con i prezzi ai quali si cedevano mezzi di sussistenza alla gente che stava per morir di fame. 243a William Cobbett osserva che in Inghilterra tutti gli istituti pubblici vengono designati come regi, ma che in compenso cera invece il debito nazionale (national debt). 243b Se oggi i tartari inondassero lEuropa, sarebbe difficile render loro comprensibile che cosa sia, presso di noi, un finanziere. MONTESQUIEU, Esprit des Lois, vol. IV, p. 33, edizione di Londra, 1769. 244 Pourquoi aller chercher si loin la cause de lclat manufacturier de la Saxe avant la guerre! Cent quatrevingt millions de dettes faites par les souverains! . MIRABEAU, De la Monarchie Prussienne, vol. VI, p. 101. 245 EDEN, The State of the Poor, vol. II, cap. I, p. 421. 246 JOHN FIELDEN, The Curse of the Factory System, pp. 5, 6. Sulle infamie originarie del sistema delle fabbriche cfr. il dott. AIKIN (1795), Description of the Country from 30 to 40 miles round Manchester, p. 219, e GISBORNE, Inquiry into the Duties of Men, 1795, vol. II. Siccome la macchina a vapore trapiant le fabbriche lontano dalle cascate della campagna, nel bel mezzo delle citt, il facitore di plusvalore, cos desideroso di rinuncia, si trov ormai sottomano il materiale infantile, senza bisogno della fornitura di schiavi a colpi di forza dalle workhouses. Quando Sir R. Peel (padre del ministro della plausibilit) present nel 1815 il suo bill per la protezione dei fanciulli, F. Horner (lumen del comitato del bullion [metallo prezioso in verghe] e amico intimo del Ricardo) dichiar alla Camera bassa: un fatto noto che una banda, se si potesse usare tale espressione, di ragazzi di fabbrica stata pubblicamente messa allasta e venduta al miglior offerente insieme agli altri effetti di usi bancarottiere. Due anni fa arrivato davanti al Kings Bench [tribunale del re] un caso orribile. Si trattava di un certo numero di ragazzi. Una parrocchia di Londra li aveva consegnati a un fabbricante, che a sua volta li aveva passati a un altro. Alla fine erano stati trovati da alcune persone umanitarie in uno stato di affamamento assoluto. Un altro caso, ancor pi atroce, era venuto a sua conoscenza quando era membro di un comitato parlamentare dinchiesta Non molti anni fa una parrocchia di Londra e un fabbricante del Lancashire avevano concluso un contratto col quale si stipulava che il fabbricante doveva prendersi un idiota per ogni venti ragazzi

sani . 247 Nel 1790 nelle Indie Occidentali inglesi cerano dieci schiavi su un uomo libero, in quelle francesi quattordici su uno, in quelle olandesi ventitre su uno (HENRY BROUGHAM, An Inquiry in the Colonial Policy of the European Powers, Edimburgo, 1803, vol. II, p. 74). 248Il termine labouring poor si trova nelle leggi inglesi a cominciare dal momento in cui la classe dei salariati diventa degna di nota. I labouring poor sono in antitesi, da una parte, con gli idle poor [poveri oziosi], mendicanti ecc., dallaltra parte con gli operai che ancora non sono polli spennacchiati, ma sono proprietari dei loro mezzi di lavoro. Dalla legge il termine labouring poor passato nelleconomia politica, dal Culpeper, J. Child ecc, fino ad A. Smith e Eden. Da ci si pu giudicare la bonne foi dellexecrable political cantmonger [esecrabile ipocrita politico] Edmund Burke, quando dichiara che il termine labouring poor execrable political cant [esecrabile ipocrisia politica]. Questo sicofante, che fece il romantico. contro la Rivoluzione francese al soldo delloligarchia inglese, allo stesso modo che aveva fatto il liberale nei confronti delloligarchia inglese al soldo delle colonie nordamericane agli inizi del movimento americano, era un volgare borghese fino alle midolla: Le leggi del commercio sono le leggi della natura e di conseguenza le leggi di Dio (E. BURKE, Thoughts and Details on Scarcity, pp. 31, 32). Non c da meravigliarsi che egli, fedele alle leggi della natura e di Dio, si sia venduto sempre al miglior offerente! Si trova negli scritti del Rev. Tucker che era prete e tory, ma per il resto persona per bene e valente economista un ottimo ritratto di questo Edmund Burke nel suo periodo liberale. Data linfame codardia che regna oggi e crede devotissimamente alle leggi del commercio, dovere tornar sempre a bollare a fuoco i Burke, che si distinguono dai loro successori per una cosa sola - il talento! 249 MARIE AUGIER, Du Crdit Public [Parigi 1842, p. 265]. 250 Il capitale, dice uno scrittore della Quarterly Review, fugge il tumulto e la lite ed timido per natura. Questo verissimo, ma non tutta la verit. Il capitale aborre la mancanza di profitto o il profitto molto esiguo, come la natura aborre il vuoto. Quando c un profitto proporzionato, il capitale diventa audace. Garantitegli il dieci per cento, e lo si pu impiegare dappertutto; il venti per cento, - e diventa vivace; il cinquanta per cento, e diventa veramente temerario; per il cento per cento si mette sotto i piedi tutte le leggi umane; dategli il trecento per cento, e non ci sar nessun crimine che esso non arrischi, anche pena la forca. Se il tumulto e le liti portano profitto, esso incoragger luno e le altre. Prova: contrabbando e tratta degli schiavi (T. J. DUNNING, TradesUnions ecc., pp. 35, 36). 251 Noi ci troviamo in una situazione del tutto nuova per la societ.., tendiamo a separare ogni specie di propriet da ogni specie di lavoro. (SISMONDI, Nouveaux Principles de Iconomie Politique, vol. II, p. 434). 252 Il progresso dellindustria, del quale la borghesia lagente involontario e passivo, Sostituisce allisolamento degli operai, risultante dalla concorrenza, la loro unione rivoluzionaria mediante lassociazione. Lo sviluppo della grande industria toglie dunque di sotto ai piedi della borghesia il terreno stesso sul quale essa produce e si appropria i prodotti. Essa produce innanzi tutto i suoi propri seppellitori. Il suo tramonto e la vittoria del proletariato sono ugualmente inevitabili... Di tutte le classi che oggi stanno di fronte alla borghesia, solo il proletariato una classe veramente rivoluzionaria. Le altre classi decadono e periscono con la grande industria, mentre il proletariato ne il prodotto pi genuino. I ceti medi, il piccolo industriale, il piccolo negoziante, lartigiano, il contadino, tutti costoro combattono la borghesia per salvare dalla rovina lesistenza loro di ceti medi... Essi sono reazionari, essi tentano di far girare allindietro la ruota della storia (KARL MARX e FRIEDRICH ENGELS, Manifest der komniunistischen Partei, Londra, 1848, pp. 9, 11.

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