La Procura: cos provocato il dissesto della spa. Taroccati i bilanci dal 2004 al 2007
EX E INDAGATO
Massimo Vernetti stato amministratore delegato della Formia Servizi spa
stratore, con ci violando le disposizioni della legge finanziaria del 2007 che impone per le societ partecipate dai Comuni il limite del 60-70% del com-
penso spettante al sindaco. E anche in questo caso ai componenti del collegio dei sindaci viene contestato lomesso controllo. Nel complesso la Procura
contesta a vario titolo agli indagati lapprovazione delle bozze dei bilanci del 2004, 2005, 2006, 2007 che non rappresentavano la reale situazione patrimonia-
le e finanziaria della societ, in quanto omettevano di registrare costi e passivit certe; omettevano di svalutare poste di ricavo difficilmente realizzabili; registravano costi non inerenti loggetto sociale, cos determinando una variazione del risultato economico di esercizio superiore al 5% e una variazione del patrimonio netto superiore alluno per cento. E ovviamente i revisori non controllavano. Questo aspetto dellinchiesta ha effettivamente un suo lato assurdo e peculiare: come sia stato possibile che il collegio dei sindaci fino allultimo giorno prima del fallimento non si sia accorto di quello che succedeva nei bilanci un mistero. Gi, perch in questa inchiesta non ci sono solo gli amministratori, i presidenti e i revisori nominati dallamministrazione in carica fino al 2008 (sindaco Bartolomeo) ma anche quelli che sono arrivati dopo (giunta Forte). Le contestazioni della Procura arrivano infatti fino al 23 settembre del 2010, data in cui il Tribunale di Latina a dichiarare il fallimento della Formia Servizi spa. Quello stesso giorno linchiesta subisce unaccelerazione e si apre uno squarcio su quello che era successo prima, le distrazioni di fondi e i bilanci taroccati. In questa indagine per il momento c una sola parte lesa: la curatela fallimentare di Formia Servizi spa. Gli interrogatori degli indagati cominceranno il 10 febbraio prossimo e il primo ad essere sentito sar Salvatore Testa, presidente del cda al momento della dichiarazione di fallimento. Graziella Di Mambro
DUBBI
Raffaele Manna, assessore al bilancio
C dellaltro
Lavvocato dellimpresa Di Cesare: tutto nel nostro esposto
CREDIAMO che ci sia ancora molto da capire in questa vicenda, il mio assistito ha depositato in Procura un esposto dettagliato sul fallimento della societ, su quello che accaduto immediatamente prima e dopo, nonch sul comportamento del Comune di Formia quale socio di maggioranza della spa. A parlare in questi termini lavvocato Mattia Aprea che rappresenta Williams Di Cesare, dellomonima impresa, ossia il soggetto che ha materialmente costruito il parcheggio multipiano nellex piazzale delle Poste centrali di Formia. Secondo noi, e lo abbiamo scritto nellesposto corredandolo di documenti, si sono verificati fatti che integrano altre fattispecie di reati e confidiamo nella Procura perch prenda in considerazione anche gli elementi che abbiamo fornito noi. - aggiunge lavvocato Aprea - Il
PARTE
Williams Di Cesare
Comune era socio di riferimento, poteva e doveva fare qualcosa per evitare il fallimento. In pi per quel che riguarda il parcheggio multipiano se ne letteralmente lavato le mani. E assurdo. C stato un esproprio proletario dellopera, senza pagare niente allimpresa che lo ha costruito. Ma io dico: quel
parcheggio nato l dal nulla o qualcuno lo ha realizzato e ha sostenuto delle spese? Il Comune ci ha detto: vi deve pagare la Formia Servizi. Che intanto fallita! Ma poi ha preso possesso del parcheggio e beneficia dei ricavi che produce. Trovo questa vicenda francamente paradossale. E anche per questo speriamo davvero che la magistratura faccia chiarezza fino in fondo su cosa accaduto e sulle responsabilit di ciascuno dei protagonisti e delle comparse. Limpresa Di Cesare, tramite il legale, ha depositato un voluminoso esposto sui fatti del parcheggio multipiano lo scorso mese di dicembre, chiedendo che questo fosse acquisito dallo stesso sostituto che gi procedeva con lipotesi di bancarotta fraudolenta per la Formia Servizi spa.
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Formia
Le risposte su carta
Altra ondata di interrogatori, ma i tecnici non parlano
CE unaria pesante e complicata dentro il corridoio della Procura di Latina quando cominciano ad arrivare gli indagati dellinchiesta sulla possibile bancarotta f ra ud ol en ta della Formia Servizi spa. E il giorno dei tecnici e tutti gi hanno deciso che non risponderanno alle domande del sostituto procur a t o r e Raffaella Falcione. Non questa volta, perch si limiteranno a depositare memorie e allegati inerenti la loro esperienza professionale presso la spa in riferimento ai fatti fin qui contestati. Sono tutti passaggi che nelle ipotesi della Procura r ap pr e se nt ano distrazioni di denaro dalle casse della societ a beneficio di persone fisiche e giuridiche che forse non avevano giusto titolo per incassarle. Quasi tutte le s o m m e r iguardano compensi allex amministratore delegato di Formia Servizi, Massimo Vernetti e ad una societ a lui riconducibile, la Quick no problem parking di Napoli. A questa spa tra il 2004 e il 2009 furono versati 123mila euro quale corrispettivo per alcune prestazioni che, per, la Procura definisce in tutto o in parte inesistenti. Operazione che avrebbe causato danno ai
fallimento
DOVE
La ex sede di Formia Servizi in largo Paone
TAPPE
settembre 2010
Chiude la gestione delle strisce blu
Il 24 settembre 2010 la societ mista Formia Servizi viene dichiarata fallita. Listanza di fallimento era stata presentata dalla banca Biis che aveva erogato il mutuo per la costruzione del parcheggio multipiano delle poste
sostituto inquirente. Molte le memorie depositate con la riserva di sottoporsi ad altro interrogatorio allesito dellesame dei documenti presentati da parte dei due consulenti nominati dalla Procura, Elena Gilardini e Virgilio Lasi dellOrdine dei commercialisti di Torino. Lultimo interrogatorio della giornata era stato riservato a Mario Galasso, il commercia-
gennaio 2012
La notifica degli avvisi per venti indagati
Il 26 gennaio scorso sono stati notificati tutti gli avvisi della Procura della Repubblica alle persone sottoposte ad indagini, con invito a presentarsi presso lufficio del sostituto Falcione per gli interrogatori
febbraio 2012
La prima trance di interrogatori in Procura
Il 15 ed il 16 febbraio iniziano gli interrogatori in Procura davanti al Pm Raffaella Falcione. Ad essere ascoltati gli ex presidenti, componenti del Cda e revisori dei conti della societ
dei conti e componenti del consiglio di amministrazione della societ: Pier Francesco Di Paola, Alessandro Mauro, Erasmo Scipione, Giacomo De Luca, Loredana Pugliese, Rossella Gallo, Francesco DArco e Mario Galasso. Nessuno ha risposto direttamente alle domande del
Il secondo livello
ca da cui ha avuto un mutuo cosiddetto di scopo per la costruzione del pa rch egg io multipiano delle Poste. La spa aveva fatto il piano d i i nv e s t imento su q u e l p a rcheggio prevedendo di rientrare e anche di guadagnare dalla vendita dei box. Ma loperazione non possibile perch la struttura non finita e anche qui il Comune si mostra pi che freddo. La parola fallimento comincia a circolare; senza il ricavato dei box impossibile salvarsi. La banca pure lo capisce. Cominciano l i guai veri. Dopo la dichiarazione di fallimento viene depositato un esposto alla Procura di Latina in cui si ipotizza che il livello politico abbia inciso sul fallimento. Ed con questa prima ipotesi che il sostituto Olimpia Monaco apre un primo fascicolo poi confluito in quello attuale perch nelle more delle indagini sono emersi gli strani pagamenti fatti da llex amministratore delegato Massimo Vernetti a se medesimo e alla societ Quick. Ma adesso, anche alla luce dei documenti consegnati, il ruolo avuto dalla politica potrebbe tornare in auge per capire se il tracollo della spa stato solo finanziario.
Formia
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TROPPI debiti. Nessun investimento. La Formia Servizi implosa ed legalmente fallita perch alla base di un deficit cos rilevante vi era una situazione di
squilibrio strutturale tra costi e ricavi... e leccessivo indebitamento verso il sistema bancario, senza investimento di capitali propri. Ecco cosa dice il perito
della Procura nella relazione allegata alla chiusura delle indagini sul flop finanziario della societ che doveva curare i parcheggi in citt.
una societ che gestisce i parcheggi a Formia e con un fatturato di poco superiore al milione di euro.... Le stesse spese di vitto e alloggio dellamministratore non sono state documentate in termini di inerenza con lattivit della Formia Servizi spa; non sempre risultano giustificabili viaggi e soggiorni fuori Formia (a Milano e Imperia ndc) per una societ il cui ambito gestionale strettamente locale e di complessit limitata. La societ Formia Servizi nasce nel 2000 e i primi anni va cos cos; i veri problemi arrivano nel 2005 quando nellesercizio finanziario sono presenti per la prima volta importi rilevanti nella voce Immobilizzazioni in corso, imputati alla preventivata costruzione del parcheggio multipiano i costi capitalizzati per quella struttura ammontano a circa 109mila eu-
ro e tra questi si evidenziano le fatture di Systematica per 19.594 euro con la dicitura redazione progetto preliminare relativo ad intervento di riqualificazione... citt di Formia e la fattura di archeo di 33mila euro per lavori di scavo. Dellimpor-
to di questa fattura si discusso nel consiglio di amministrazione del 15 novembre 2005. Quel giorno uno degli amministratori, Giuseppe Cannavale, afferma che ... il prezzo non equo e invita ad informare i consiglieri sulle attivit cui si
riferisce. I lavori veri e propri inizieranno due anni pi tardi, nel 2007. Prima ancora che il famoso multipiano divenisse un embrione di opera funzionale a Formia, erano gi stati imputati alla spa costi per 112mila euro dei quali i consiglieri di
amministrazione non erano stati informati preventivamente, bens si sono ritrovati direttamente le fatture sul tavolo della riunione. Questa vicenda specifica analoga a molte altre riportate nella perizia ma anche da sola rende un po lidea di
GLI INDAGATI
GLI indagati per il fallimento della Formia Servizi sono 14: Massimo Vernetti, Salvatore Testa, Antonio DUrso, Patrizia Averaimo, Gianluca Giattino, Giuseppe Cannavale, Alessandro Mauro, Giuseppe Masiello, Vincenzo Palmaccio, Erasmo Scipione, Giacomo De Luca, Loredana Pugliese, Alessandro Zannella, Mario Galasso. Le accuse pi rilevanti riguardano gli amministratori che dovranno rispondere di aver causato in concorso tra loro il dissesto della societ mista a prevalente partecipazione pubblica (del Comune di Formia). I bilanci analizzati sono stati dichiarati dai consulenti non veritieri perch non stata rappresentata la reale situazione finanziaria e patrimoniale della societ, con omissione dei costi e mancata contabilizzazione di tutti i debiti.
si. In altri termini: la Formia Servizi ha pubblicamente dichiarato dal primo momento che se ci fosse riuscita avrebbe potuto (e voluto) prendere il posto di Acqualatina, Poste, Enel, Cooperativa di trasporti Atp, societ per la costruzione del porto turistico di Formia, oltre che di un buon numero di ristoratori e e venditori ambulanti di porchetta. Almeno uno di tutti costoro avr brindato quando la societ fallita. Perch forse fino a quel momento pensava che dovesse occuparsi solo dei parcheggi e lo avrebbe fatto al meglio, senza cio esagerare con il costo del ticket. Illusione. La chicca dello statuto comunque unaltra: la Formia Servizi voleva compiere operazioni commerciali e immobiliari e realizzare e condurre corsi di formazione professionale post scolari. Chiedersi qual il nesso con i parcheggi a questo punto un po inutile.
e-mail: formia@latinaoggi.net
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Formia
I consulenti della Procura: eroso il patrimonio della societ
A conti fatti, a due anni dal fallimento, si pu dire che la Formia Servizi spa lha scampata bella negli anni precedenti, perch avrebbe potuto fare crac molto prima, nel 2004, quando contabilizzava male costi ed entrate. Poi,
a furia di fare pasticci nei bilanci, si andati avanti ancora per sei anni. Un destino segnato certamente. Ma nel quale il Comune ha avuto un ruolo importante perch si messo a perseguitare la spa per la tassa sui rifiuti.
MULTIPIANO
2008
INIZIO DEI LAVORI
I lavori per il Multipiano delle Poste cominciano nel 2008.
DOVE
La sede degli uffici della spciet Formia Servizi, fallita dopo dieci anni vissuti scrivendo molti falsi in bilancio
2050
DURATA DEL RAPPORTO
Il Comune cede piazza Moro, il rapporto cesser nel 2050.
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I POSTI PREVISTI
Il multipiano comprende 236 posti auto e 109 box.
t, sono pi che deteriorati. Liscrizione delle cartelle una mazzata finanziaria ma deriva dalla pessima gestio-
ne dei conti relativa agli anni precedenti. Sul modo in cui sono state tenute le scritture contabili i consulenti della Procura scrivono giudizi tecnici inequivocabili: ...sono state te-
nute in modo da consentire la ricostruzione dei movimenti contabili, tuttavia non evidenziano la reale situazione societaria, in particolare dal punto di vista patrimoniale in quanto ad esse sottacciono
falsificazioni di bilancio. Eccola qui una delle principali contestazioni agli indagati del caso-Formia Servizi: falso in bilancio. I problemi sono cominciati subito, anzi sono iniziati ancora prima che la spa avviasse lattivit vera e propria per la quale era stata costituita, cio sin dagli anni compresi fra il 2000 e il 2003. Graziella Di Mambro
e-mail: formia@latinaoggi.net
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NODI
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Conflitto di interessi
No Parking Problem aveva quote della spa, ed era dei Vernetti
CHI che mette irrimediabilmente a rischio la sopravvivenza della societ Formia Servizi? Dallanalisi fatta fino a questo momento dalla Procura di Latina almeno due elementi hanno compromesso il buon andamento della societ e la scommessa fatta a Formia di una multiservizi in grado di garantire utili e reddito per il socio pubblico e il personale, dunque per la citt. Il primo e pi importante riguarda le consulenze doppie, cio reperibili anche altrimenti da energie interne. Due i casi citati nella perizia sul fallimento, quello della No problem Parking spa, laltra la consulenza del presidente Patrizia Averaimo. Per quanto riguarda i servizi pagati alla No Problem Parking i consulenti parlano chiaramente di conflitto di interessi originato dalla scelta di utilizzare quale fornitore privilegiato la No Problem Parking; quando la societ viene liquidata dal cda lamministratore delegato si astiene perch Massimo Vernetti anche socio di quel fornitore privilegiato. La No Parking in quel momento (2004) deteneva il 7% del capitale sociale della Formia Servizi spa; la No Problem Parking era una spa il cui 12,7% del capitale era detenuto da Massimo Vernetti, il 12,7% dal figlio Carlo Vernetti, il 5,1% dalla figlia Annalisa Vernetti, il restante 20,39% dalla Vema srl e al 49% dal Fin Posillipo spa nella quale Massimo Vernetti ricopriva la carica di presidente del cda e Carlo Vernetti quella di
DETTAGLI
CORREVA LANNO Anche i controllori hanno preso pi soldi del previsto Tutti i dubbi sullequit delle somme
amministratore delegato. La No Problem Parking partecipa allo start up della Formia Servizi e nel 2004 fattura una somma significativa di oltre 52mila euro (un decimo del capitale sociale della spa dei parcheggi). Sullequit delle somme fatturate e sulleffettivit delle prestazioni rese si nutrono notevoli perplessit - scrivono i consulenti della Procura - ulteriormente confermate e rafforzate negli anni successi-
vi.... Altre eccezioni dei periti riguardano le consulenze di professionisti scelti direttamente dallad, Vernetti come Romano e Galasso, senza passare preventivamente per i consiglio di amministrazione. C poi la consulenza dellavvocato Averaimo: .... singolare ed esemplificativo delle modalit gestorie insite nella Formia Servizi spa come il Vernetti inviti ikl consiglio di amministrazionein data 13/12/2004 a formalizzare un contratto di consulenza legale al presidente, avvocato Averaimo. Senza dubbio risulta infatti difficile ipotizzare lassenza di conflitto di interesse tra lo svolgimento della funzione di presidente e quella di consulente legale per la medesima azienda. La consulenza era r e l a t iva a l l a conferenza di servizi Tosap, Tarsu, accertamenti, incontri per recupero perdite di bilancio, incontri con il personale. Nella relazione c spazio per i soldi percepiti dagli organi di controllo, 35mila euro nel 2004 anzich i 20mila previsti. G.D.M.
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Il 2006 anno cruciale, pasticcio sul recupero crediti affidato al dottor Ferraro
IN un curioso e anonimo giorno assolato di quelli che ci sono sempre a Formia, lamministratore delegato di Formia Servizi decide di acquistare e allestire una foresteria. La cosa stupisce la Procura che ha verificato uno per uno i falsi in bilancio dal 2004 in avanti, considerate poi le spese alberghiere dellamministratore Vernetti. Era il 2006 e al posto di presidente della spa siedeva lavvocato Patrizia Averaimo, la quale non si accorta (insieme ai revisori dei conti e al resto del cda) che il presidente si faceva rimborsare spese poco credibili, tipo pranzi e cene in ristoranti di Formia, Roma e Sperlonga, (2.472 euro) soggiorni alberghieri a Bari e Roma (526 euro), un viaggio ad Amsterdam e persino una multa da 156 euro elevata dalla polizia municipale di Gaeta. Cio: quello che non torna perch lamministratore di una societ che si occupa di parcheggi in una piccola citt della provincia di Latina deve andare in giro per il Paese e farsi pagare spese dalla spa amministrata gravando cos sui costi che di anno in anno sono diventati sempre pi alti, non sono stati adeguatamente rappresentati e se lo fossero stati la stessa societ sarebbe finita a gambe allaria nel 2005, nel 2006 e a seguire. Anni in cui avrebbe dovuto chiudere lesercizio con un passivo grave (oltre 400mila euro solo nel 2005) e invece arrivata allattivo. Risibile (poco pi di 60mila euro) ma attivo. Occorre evidenziare scrivono i consulenti della Procura a margine e a supporto dellindagine per falso in bilancio e bancarotta che ha portato al fallimento della Formia Servizi - che gli amministratori nellanno 2006 hanno gestito la societ senza la dovuta diligenza, infatti i costi per servizi sono cresciuti notevolmente duplicando i servizi, tanto da far presupporre linesistenza della prestazione o la mancata inerenza con i ricavi
aziendali. Il 2006 un anno cruciale nella vita di Formia Servizi perch oltre alle spese lintera attivit gestionale
non risulta proporzionata e compatibile con la struttura dei ricavi. Sempre nel corso del 2006 gli amministratori hanno
cominciato ad attingere significativamente allindebitamento attraverso il contratto per la costruzione del multi-
piano per il pagamento di costi non direttamente imputabili al costo di costruzione, creando ulteriori premesse del default finanziario della societ. In pi tra le componenti positive del conto economico stato accertato limporto di 144.741 euro per ricavi su accertamenti... Tale posta stata originata da una diuversa procedura amministrativa di recupero crediti; in data 24/08/2006 si affidava lincarico al dottor Ferraro
Massimo Vernetti si fatto rimborsare spese non congrue, compresa una multa
mediante linvio di una nuova lettera della Formia Servizi spa in cui si richiedevano, per il mancato pagamento della sosta, invece di 18 euro... la somma di 50 euro, importo cos composto: 18 euro per credito pregresso non riscosso alla precedente richiesta, 32 euro per la procedura di recupero, di cui 15 euro per il compenso al dottor Ferraro e 17 quale recupero costi della societ. Nel 2006 ci sono stati 3.407 nuovi accertamenti e a fronte d e l l a n u o va procedura sono stati contabilizzati nuovi ricavi per 117.694 euro quale valore nominale dei mancati incassi non ancora riscossi, oltre a 11.072 euro scaturenti dalla procedura implementata dal dottor Ferraro, mentre limporto da riconoscere a Ferraro stato iscritto tra i costi per un valore di 55.536 euro. Da successivi accertamenti della Procura emerso che il Ferraro allepoca dellincarico non era ancora iscritto allalbo professionale degli avvocati e quindi non avrebbe avuto titolo per il recupero del credito. La Procura nella relazione fa inoltrre rilevare che il professionista figlio dellallora assessore alle attivit produttive del Comune di Formia. Elemento senza rilevanza penale. Mentre rilevante ci che viene attribuito agli amministratori, i quali avre bbero dovuto attribuire al pr of ess ionista un co mp en so per il reale recupero del credito, pari a circa il 30% del credito accertato, quindi poco p i d i 16mila euro e non i 55mila iscritti nel bilancio. Invece con il comportamento adottato gli amministratori hanno protratto la situazione di deficit, rinviando ingiustificatamente la liquidazione o il fallimento della societ, con conseguente danno ai creditori. Graziella Di Mambro
Latina
Non solo Latina Ambiente, anche gli amministratori ora sono pentiti
Outing in ritardo
Stefanelli: le spa miste sono dei carrozzoni. Mignano: cambiare
IL primo a fare outing stato Gerardo Stefanelli. Ha detto che le societ miste sono dei carrozzoni dove alberga il pi becero dei clientelismi. Mai ammissione fu pi gradita, essendo stato Stefanelli medesimo amministratore per tre anni di uno di questi carrozzoni che si chiama Acqualatina, societ mista partecipata dai Comuni della provincia di Latina e da una cordata di privati capeggiata dalla francese Veolia. Il secondo ad ammettere il fallimento di queste societ di servizi stato un altro ex amministratore, lavvocato Giacomo Mignano, presidente della Latina Ambiente spa (la societ dei rifiuti partecipata dal Comune di Latina) da agosto 2011 a settembre 2012 e oggi entrato nel cda di Acqualatina spa. E chiaro che queste societ, cos come sono gestite non possono funzionare - dice Mignano - per-
STEP
Lavvocato Giacomo Mignano stato presidente di Latina Ambiente per un anno
DETTAGLI Obiettivi inconciliabili tra pubblico e privato Quindici anni di errori e soldi persi
Gerardo Stefanelli
ch inconciliabile la missione del pubblico, che quella di garantire servizi, con gli obiettivi del privato, che sono la realizzazione di profitti. Le due cose non vanno daccordo, eviden-
te. Mignano il delegato nel cda della societ che gestisce le risorse idriche per conto del socio pubblico pi importante, il Comune di Latina, che detiene il 12% delle azioni. Visto tut-
to quello che successo fino ad oggi in Acqualatina spa e visto che i suoi stessi ex amministratori dicono che un mezzo fallimento gli utenti normali si aspettano un cambiamento di rotta,
perlomeno sulla trasparenza degli atti, delle consulenze e delle assunzioni che hanno fatto lievitare i costi del personale fino a circa 15 milioni di euro lanno, pur trattandosi di una spa in
grave crisi per via di un elevatissimo monte crediti inevaso. Il gestore delle acque nel quadro disastroso che riguarda il servizi pubblici non solo. Perch si potrebbe fare lesempio di Formia servizi spa, fallita a causa degli sprechi degli amministratori che infatti sono indagati dalla Procura di Latina. O si potrebbe parlare dellAser che ha dimenticato di restituire 21 milioni di tributi locali al Comune di Aprilia e nel frattempo gli amministratori se ne andavano in giro in barca a spendere probabilmente proprio quellincasso. Graziella Di Mambro
Lesperienza delle partecipata dura da quasi 15 anni e non ha prodotto risultati positivi, ma aumento dei costi
Latina
le partecipate
REBUS BOLLETTE
SE il bubbone della Latina Ambiente non fosse scoppiato adesso, con la sfiducia del sindaco verso il suo delegato nel cda, Massimo Marini, probabilmente sarebbe stata questione di settimane e tutti avrebbero dovuto fare i conti con i soldi spariti. Ci che divide il socio pubblico di Latina Ambiente e il cda sono, infatti, i soldi: 18 milioni di euro che la societ chiede allente o che in qualIN COMPAGNIA
che modo dovranno essere recuperati attraverso le bollette. Secondo quanto afferma il management nella relazione alla bozza di bilancio 2011 si tratta di un buco deriv a n t e dallevasione e dallelusione su bollette del passato. Secondo una statistica nazionale i crediti di questo tipo portano alla effettiva riscossione di non pi del 70% dellaccertato. Per una serie di ragioni: alcune bol-
lette potebbero non essere arrivate oppure hanno nominativi sbagliati, o le bollette sono prescritte, o gli utenti sono deceduti oppure non possono pi pagare per ragioni oggettive e riconoscibili. In pratica almeno il 30% di quei 18 milioni non entrer mai nelle casse del Comune di Latina n in quelle della societ partecipata e quindi andranno ripianati con altri fondi dellente. Il credito deve necessariamente essere coperto perch gi inserito in questo bilancio e nei precedenti e se resta il buco si dovranno portare i libri in Tribunale nonch accertare eventuali responsabilit pe-
nali a carico degli amministratori che hanno fatto lievitare in quel modo il credito. Diciotto milioni non si accumulano allinsaputa di chi governa una societ per azioni che ha un pef di pari entit. E come se mancasse un anno di incassi. Come possibile che un simile ammanco sia sfuggito o sia stato tollerato? Le prime delucidazioni sui crediti sono state chieste a settembre del 2011 allamministratore delegato. Fino a quella data nessuno aveva fatto rilevare che cera un monte incredibile di bollette non pagate. Anzi, per la verit, molte non erano ancora state emesse.
Formia Servizi
E fallita lasciando incompleta lunica grande opera che aveva messo in piedi.
Aser
Lesattore che doveva mettere ordine nel servizio di riscossione
Terracina Ambiente
La piccola di casa Colucci ha causato guai e disservizi
Vernetti
Saggese
Bertuccelli
Per la Formia Serviz i c lipotesi di bancarotta fraudolenta. Gli amministratori hanno certamente truccato parte dei bilanci.
E stato il primo esempio di privatizzazione di un servizio pubblico, quello della riscossione delle tasse locali.
Incredibile la catena di errori commessa da Terracina Ambiente, partecipata da Latina Ambiente e responsabile del caos rifiuti in quella citt.
nazione che oggi comincia a mostrare tutte le crepe negate in dieci anni di esperimenti. Lobiettivo era abbassare il costo dei servizi. E quanto avevano promesso sia Latina Ambiente che Acqualatina e invece le bollette hanno continuato a lievitare, seguendo il trend dei costi, cresciuti a loro volta a dismisura.