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STANBULDA: analisi critica e proposta di restauro e riqualificazione urbana nel quartiere ottomano di Sleymaniye

INDICE Introduzione ..................................................................................................... 3

Capitolo 1 ......................................................................................................... 5
1.1. Sviluppo storico di Istanbul...............................................................................5 La citt antica.............................................................................................5 La citt Bizantina.........................................................................................7 La citt Ottomana ...................................................................................12 . La citt Moderna......................................................................................17

1.1.1. 1.1.2. 1.1.3. 1.1.4.

1.2. Trasformazione Urbanistica................................................................ 18

Capitolo 2 ....................................................................................................... 22
2.1. Analisi dei Meccanismi Istituzionali..............................................................22 Struttura Legislativa..................................................................................22 Quadro Normativo...................................................................................25 Le aree UNESCO.......................................................................................29

2.1.1. 2.1.2. 2.1.3.

Capitolo 3 ....................................................................................................... 30
3.1. Analisi Urbana....................................................................................................30 Strade Principali.........................................................................................30 Trasporto Pubblico....................................................................................33

3.1.1. 3.1.2.

Capitolo 4 ....................................................................................................... 36
4.1. 4.2. 4.3. Introduzione al Sleymaniye..........................................................................36 Analisi territoriale...............................................................................................39 Analisi urbanistica storica...............................................................................40 Catasto di Pervetik...................................................................................40

4.3.1.

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4.3.2. 4.4.

Piano di Herin Prost...................................................................................42

Analisi urbana del Sleymaniye...................................................................46 Caratteristiche fisiche..............................................................................47 Caratteristiche dimensionali..................................................................51 Caratteristiche legali ...............................................................................54 . Caratteristiche urbane............................................................................56 Spazio urbano............................................................................................59 Strade urbane............................................................................................61 Trasporto urbano.......................................................................................63

4.4.1. 4.4.2. 4.4.3. 4.4.4. 4.4.5. 4.4.6. 4.4.7. 4.5.

Analisi Sociologica ...........................................................................................65 . Struttura demografica.............................................................................65 Edifici e loro uso.........................................................................................69

4.5.1. 4.5.2.

Capitolo 5 ....................................................................................................... 76
5.1. Analisi della casa ottomana.........................................................................76

Capitolo 6 ....................................................................................................... 81
6.1. 6.2. Fase meta progettuale...................................................................................81 Progetto urbano ...............................................................................................85 .

Capitolo 7 ....................................................................................................... 89
7.1. 7.2. Il rischio per la casa ottomana.....................................................................89 Linee guida per il restauro..............................................................................93

Bibliografia ..................................................................................................... 97 Sitografia ....................................................................................................... 101 Elenco Tavole............................................................................................... 102

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Introduzione

Fino al 1838 Istanbul presentava tre importanti centri abitati separati tutti da uno specchio dacqua: Istanbul e Galata dal Corno dOro, Uskudar dal Bosforo. Istanbul era situata nella penisola bagnata dal Mar di Marmara e dal Corno dOro, era la parte pi popolata, la citt storica dove erano concentrati i pi importanti monumenti. Galata era gi unantica colonia italiana, prima veneziana dopo genovese e, con le sue mura fortificate, era posizionata sulla sponda nord del Corno dOro. Uskudar, situato sulla sponda asiatica, probabilmente il primissimo insediamento di questa millenaria citt e, anche se poco popolato, presentava considerevoli opere architettoniche. Istanbul sorgeva su sette colli e forse per questo che fu chiamata la seconda Roma, si estendeva fino alle mura di Teodosio II e oltre queste vi erano solo campi coltivati. Nella penisola storica vivevano contemporaneamente le diverse etnie, erano ben organizzate tra loro e si suddividevano gli spazi: i mussulmani, il gruppo pi numeroso, occupava la parte centrale della penisola, armeni e greci erano concentrati lungo la costa sul Mar di Marmara, cristiani e greci a nord della penisola lungo la costa sul Corno dOro. Il centro della citt di Istanbul era lippodromo dove oggi sorge la piazza di Sultahn Amed. Altri spazi aperti pubblici erano le corti dei kulliyes, i complessi formati dalle moschee, dalle scuole, dagli ospedali, dalle cucine e dai bagni.

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Le rete stradale era fitta e irregolare ma gi dalla prima met del XIX secolo iniziarono i primi cambiamenti. Su ogni collina lungo il corso degli anni furono edificati i pi grandi monumenti della citt, i grandi complessi dei sultani dominavano il paesaggio; tra questi monumenti si formarono le fabbriche urbane e le case di Istanbul. Queste case si distinsero in 5 tipi: odala, case con una sola stanza costruite intorno a una corte; case quartiere, a uno a due piani con una piccola corte o un giardino recintato da un muro; case con un grande giardino dove allinterno la zona riservata agli uomini era separata da quella delle donne, unaltra corte era annessa per accedere al belvedere e al secondo giardino; konak, ville palazzi di ricchi mercanti con numerose zone annesse e un giardino come le case quartiere; yalis, ville dei sultani costruite lungo la costa del Bosforo. I valori culturali e sociali erano un importante parametro per la determinazione della struttura fisica dei quartieri; lo status sociale e il reddito influivano sulla tipologia della casa, mentre la privacy della donna era un altro importante fattore che influiva direttamente sulla struttura del quartiere.

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Capitolo 1

1.1. Sviluppo storico di Istanbul 1.1.1. La citt antica Per almeno sedici secoli dal 330, lanno in cui Costantino fond lImpero Romano dOriente, al 1924, lanno in cui Ankara fu dichiarata la capitale della nuova repubblica di Turchia Istanbul godette dello status di unica capitale di due grandi imperi: quello bizantino e quello ottomano. Alla cristianit ortodossa segui la civilt islamica, alla nuova Roma succedette la sacra citt dellislam. I primissimi insediamenti risalgono allet del neolitico1 come stato recentemente dimostrato dagli ultimi scavi che hanno portato alla luce relitti di epoche ancora pi antiche al primo millennio a.C., resti di case di pietra, persino tre scheletri umani, un cimitero con urne e doni funebri probabilmente tutti risalenti a settemila o ottomila anni fa. certo che una colonia di pescatori e commercianti si stabil ad ovest della penisola durante la met del VII secolo a.C. e altre due colonie erano a Calcedon (Kadikoy) sulla sponda asiatica del Bosforo e unaltra a Galata. La Polis sulla penisola di Istanbul venne chiamata Bisanzio, larea corrispondeva alla prima collina. Nel punto pi alto dove oggi sorge il

GEO - Gennaio 2010 n49

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palazzo Topkapi cerano lAcropoli con alcuni templi, il teatro, il ginnasyum, lo stadio. Fuori dalle mura, sul Corno dOro, cera il porto, molto importante per la vita della colonia. Nel 196 d.C. Settimio Severo distrusse le mura dellantica Bisanzio e allarg larea includendo la seconda collina e il vecchio porto.

Penisola storica: i primi insediamenti

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1.1.2. La citt Bizantina Nel 330 a.C. lImpero Romano arriv fino a Bisanzio e Costantino decise di creare un nuovo stato; stabil lImpero Romano dOriente con capitale Bisanzio, che fu dapprima rinominata la seconda Roma, successivamente cambi nome con la nuova Roma e infine Costantinopoli, la citt di Costantino. Le maggiori strutture realizzate da Settimio Severo determinarono la base del nuovo tracciato della citt. Costantino inizi un colossale ridisegno urbano, le nuove mura includevano la terza e la quarta collina e la citt divent quattro volte pi grande della citt greco-romana. Inoltre, eresse grandi palazzi, mise le tasse sul patrimonio alla nuova colonizzazione della citt: tutto questo port ad un incisivo aumento della popolazione. Si preoccup anche di costruire nuovi porti sul Mar di Marmara, nuovi temi urbani diversi da quelli della Roma imperiale. Dopo il completamento dellippodromo e delle mura fu costruito il Gran Palazzo che fu allargato e abbellito durante limpero di Giustiniano, questo si trovava sulla prima collina vicino allippodromo. Costantino da buon cristiano provvide alla costruzione di chiese, tra le quali ricordiamo Santa Sofia posizionata sulla prima collina di fronte allippodromo e vicino al gran palazzo, e la chiesa di tutti gli Apostoli sulla quarta collina, entrambe ricostruite sotto Giustiniano. Gli edifici residenziali dellera di Costantino erano suddivisi in tre tipologie: i domi, grandi edifici a due livelli per singole famiglie benestanti; le tabernae, modeste residenze per una comunit di persone, costruite lungo le strade principali sulle quali presentavano

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delle botteghe; le insulae, edifici multi-piano, ogni blocco veniva dato in affitto. Costantino, riprendendo il tracciato di Settimio Severo, allung i viali fino alle mura e li rese pi ampi e porticati. La citt continu ad espandersi anche dopo Costantino. Durante i primi decenni del IV secolo furono costruiti fuori le mura di Costantino edifici monumentali e di minor importanza. Questo fu un input per la costruzione delle nuove mura, quelle di Teodosio II, che estendevano la citt fino alla settima collina. Insomma le mura segnarono il confine della citt fino alla met del XX secolo. Durante il V secolo furono costruiti tre importanti forum: forum Tauri, forum Bovis e forum Arcadius, collegati dai viali porticati: partendo dal forum di Costantino sulla seconda collina fino al forum Tauri, dove oggi sorge la piazza di Beyazit, il viale si biforcava a sud e a nord, il primo viale attraversava il forum Bovis e il forum Arcadius e arrivava alle mura, al Golden Gate sul Mar di Marmara, il secondo viale raggiungeva le mura di Teodosio II. Altre due mese, i viali porticati, furono costruiti lungo la costa, una ad est della penisola e una a sud sul Mar di Marmara. La popolazione cresceva e per ovviare al problema dellacqua fu costruito lacquedotto di Valente che portava lacqua nel cuore della citt e nello stesso tempo furono costruite le cisterne sotterranee e la rete di condutture. Dopo il V secolo larea compresa tra le mura di Costantino e quelle di Teodosio inizi a riempirsi di monumenti e di edifici commerciali. Ma ancora solo le prime quattro colline avevano ottenuto una silhouette monumentale: sulla prima collina sorgeva la prima chiesa di

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Santa Sofia insieme allippodromo, sulla seconda collina sorgeva il forum di Costantino, sulla terza il forum di Teodosio e sulla quarta la chiesa di tutti gli Apostoli. Queste strutture determinavano laspetto per il futuro sviluppo. Infatti, anche se in contrasto con la monumentalit delle fabbriche ottomane, le costruzioni bizantine non furono distrutte e limmagine urbana, lo skyline, della penisola bizantina fu mantenuto durante il successivo impero. Lo sviluppo dello stile architettonico bizantino si rifletteva sulle fabbriche residenziali, dal VI secolo le residenze bizantine iniziarono a differenziarsi dal prototipo romano. Dal X secolo le tipiche case bizantine erano a due o a tre piani, i piani superiori sporgevano rispetto al piano terra per motivi di regolarit delle stanze2, da qui la soluzione dei bow-windows che furono largamente ripresi nella tecnica costruttiva delle residenze ottomane. La base dellabitazione la pianta della casa romana, ma nello stesso tempo rappresenta lorganizzazione principale delle case turche. Dal XII secolo in poi la popolazione straniera inizi a crescere incrementando il suo ruolo nel commercio nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero. Verso la fine del X secolo i veneziani colonizzarono la sponda nord-est della penisola, dove oggi sorge il distretto di Eminonu, seguirono i pisani ed infine i genovesi. Questi ultimi si stabilirono a nord del Corno dOro. Costantinopoli fu colonizzata anche da tedeschi, spagnoli, arabi ed ebrei.

Z.M. Enlil - Residential building traditions and the urban culture of Istanbul in the 19th

century - 1999

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Alla fine del XIV secolo la citt di Costantino era una citt poliglotta: la struttura urbana che aveva acquisito non mostrava solo lo stile di vita islamico, ma anche quello della prima Bisanzio.

Costantinopoli IV sec. a.C.

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Costantinopoli V sec a.C.

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1.1.3. La citt Ottomana Il 30 maggio del 1453 Mehmet II entr a Costantinopoli e proclam la citt nuova capitale dellImpero Ottomano, le cambi il nome in Istanbul o Istambul e inaugur la nuova era di attivit economica, amministrativa, culturale e religiosa. Mehmet II per prima cosa desiderava creare la citt mussulmana e per questo motivo crebbero i complessi religiosi e con essi i quartieri intorno. Il processo di islamizzazione della citt inizi col convertire la chiesa di Santa Sofia in moschea e lo stesso fece con altre chiese. Il radicale cambiamento delle fabbriche e delle strade della citt di Bisanzio si ebbe proprio durante il suo regno. Nella parte centrale della penisola furono costruiti il Gran Bazar e il complesso di Mehmet II, il primo di una lunga serie, poco pi a nord dove oggi sorge la Istanbul University. Mehmet ordin la costruzione del vecchio palazzo imperiale che presto fu spostato scegliendo una zona pi prominente, e proprio sulla prima collina fece costruire il palazzo Topkapi che rimase la residenza dei sultani fino al 1856, anno in cui fu costruito il palazzo Dolmabahe. Tra il XV e il XVI secolo la popolazione continu ad aumentare, la rapida crescita port alla densificazione della citt e sorse lesigenza di costruire nuovi quartieri fuori dalla penisola e oltre Galata. Lemergenza edilizia port alla costruzione proprio a ridosso delle mura della citt, tanto che nel 1558 una legge obblig la demolizione di queste case. Il XVI secolo il secolo della grande attivit edilizia.

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Durante il regno di Sleyman Istanbul si arricch di molti monumenti grazie anche alla contemporanea presenza del pi grande architetto delloriente, larchitetto Sinan. I complessi architettonici di Sinan fecero da esempio ai futuri progettisti e definirono lattuale immagine urbana di Istanbul. Il complesso di Sleyman I (1557) fu costruito sulla terza collina, occup parte del vecchio palazzo del sultano e consisteva nella grande moschea con ladiacente corte, cinque scuole (medrese), un ospedale, una scuola di medicina, una cucina pubblica, un caravanserraglio, negozi, fontane e mausolei. Limponente massa della moschea dominava la visuale, in questa architettura Sinan volle imitare Santa Sofia, sia nella sua mole spaziale che in quella strutturale, infatti la struttura della moschea composta da una cupola centrale sostenuta da due mezze cupole laterali e la pianta longitudinale sostituita da quella centrale. Il complesso di Sleyman considerato lultima espressione del grande impero Ottomano anche se molti altri monumenti furono realizzati in seguito e arricchirono con le loro cupole e minareti lo skyline di Istanbul. La crescita e lo sviluppo della citt continu anche nel secolo XVII e XVIII, anche se lattivit edilizia non paragonabile ai secoli passati perch la potenza ottomana in questo periodo inizi il suo graduale declino. Durante la met del XVII secolo larchitettura ottomana venne influenzata da quella europea, soprattutto da quella francese. Numerosi architetti stranieri arrivarono ad Istanbul e si assistette allo sviluppo del nuovo stile, il barocco ottomano, caratterizzato da facciate curvilinee, grandi cornicioni e elaborate decorazioni.

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Durante questo periodo la citt storica rimase pressoch immutata, nessun drammatico cambiamento tocc lassetto urbano della penisola, mentre subirono grandi mutamenti e intensiva edificazione i quartieri a nord del Corno dOro, sulla sponda europea. Nel XVII secolo molte ricche famiglie europee si stabilirono nella zona di Pera e durante il XVIII e il XIX secolo la zona prese laspetto di un classico quartiere europeo. Tra il XIX e il XX secolo limpero pass unintensa fase di trasformazione economica e socio-politica entrambe influenzate del modello europeo. Da quando il commercio fu aperto con lestero leconomia turca ne risent a favore dei paesi europei, ma nel 1908 con la rivoluzione turca si chiuse questo periodo e si apri una nuova era che spian in qualche modo la strada alla creazione della repubblica di Turchia. Dal 1838 al 1908 ben cinque sultani governarono limpero: tutti iniziarono una fase di riforme e di occidentalizzazione della nazione. Le prime norme furono per la prima volta codificate nel 1839 con la carta Tanzimat. Questa, anche se basata sul concetto di uguaglianza e libert suggerito dalla rivoluzione francese, non accontentava le masse. Lideologia della carta Tanzimat aveva due concetti principali che si differenziavano dalla tradizione Ottomana: uno era prendere consapevolezza della superiorit delle potenze europee e per questo seguirne lesempio; laltro era riconoscere linsufficienza della vecchia istituzione e la sostituzione di questa.

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Fino alla proclamazione della carta Tanzimat loccidentalizzazione del paese fu concentrata sulla tecnologia, sulleducazione e sul miglioramento della forza militare. Dal 1839 in poi loccidentalizzazione risult pi intensa e radicale. Lo sviluppo in questi settanta anni fu dovuto non solo alle nuove riforme ma anche ai cambiamenti industriali, alle nuove tecnologie e al trattato anglo-turco sul commercio delle materie prime. Tutto questo cre una moderna industria Ottomana e la chiusura di alcuni distretti che si specializzarono nella produzione industriale tessile, di fonderia e anche nel campo alimentare. In questo periodo anche la popolazione crebbe a dismisura ma la causa di questo aumento demografico non fu causato dallindustrializzazione come accadde in tutte le capitali europee che crebbero quando la popolazione abbandon le campagne per andare a lavorare nelle industrie. Ad Istanbul la crescita demografica fu causata dallimmigrazione mussulmana che scappava dagli stati del sud Europa e dalla Russia e che trovava nella capitale un miglior trattamento. La citt si estese lungo il Bosforo sulla sponda europea e su quella asiatica, fuori le mura. Pochi erano rimasti gli spazi aperti nella penisola ormai densamente popolata.

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Istanbul XVI sec.

Istanbul XIX sec.

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1.1.4. La citt Moderna Nel 1923 Mustafa Kemal detto Ataturk, in turco padre dei turchi , con un colpo di stato, fond la Repubblica di Turchia. La nuova forma di governo port radicali trasformazioni sia al livello politico che a livello sociale. Il primo presidente della repubblica innanzitutto spost la capitale ad Ankara, dichiar lo stato laico e abol molti status della societ mussulmana, come la poligamia e lobbligo del burqa. A livello legislativo estese il suffragio universale anche alle donne, riform il codice penale, civile e amministrativo. A livello sociale riform lalfabeto utilizzando caratteri latini, rese obbligatorio luso del cognome e lasci la libert di vestire con abiti occidentali. Da un punto di vista urbano tent di trasformare la citt conferendole un aspetto pi occidentale. Col passare dei decenni il centro economico della citt si spost sulla sponda di Galata: tutta lalta societ si trasfer, abbandonando la penisola storica che divent il museo della citt ottomana, la chiesa di Santa Sofia a sua volta fu trasformata in museo. Gli edifici rimasti inabitati furono occupati dagli emigrati turchi provenienti dai villaggi. Fu questa la causa principale del deterioramento delle antiche fabbriche ottomane.

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1.2. Trasformazione Urbanistica Per i primi centottanta anni dellImpero Ottomano nessuna rilevante catastrofe distrusse la citt di Istanbul; il primo grande incendio registrato risale al 1633 che distrusse il quartiere di Cibali a nord ovest della penisola. Tra il 1633 e il 1839 ben centonove furono gli incendi che si estesero per Istanbul e Galata e, tra 1l 1853 e il 1906, raddoppiarono. Per questo motivo fu redatta la carta Tanzimat e per questo dopo ogni grande incendio si riprogettava laera distrutta seguendo il modello europeo con larghi viali e blocchi regolari. Nel 1856 un grande incendio distrusse Aksaray a sud della penisola. La pianificazione post-incendio fu affidata ad un ingegnere italiano, Luigi Storari, che nel suo piano regolarizz la rete stradale del quartiere. Elabor la tesi che le due strade principali nord-sud ed est-ovest che attraversavano la penisola e che costeggiavano il quartiere, diventassero pi larghe e dritte marcando ancora di pi il territorio e accentuando la loro importanza. Altre strade furono allineate a queste realizzando una griglia non molto regolare. Nel 1865 un altro importante incendio colp Hocapasa, tra la chiesa di Santa Sofia e il complesso del Sleymaniye, tra il Corno dOro e il Mar di Marmara. Per regolare la pianificazione nella vasta zona fu nominata la commissione I.T.K, commissione per il miglioramento delle strade, la quale prepar un Master Plan con le nuove strade di Hocapasa e la suddivisione di queste in tre categorie distinte per la loro larghezza.

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La commissione propose di rettificare e allargare larteria principale, Divaniyolu, che sarebbe diventata di 19 metri, e di collegare le altre strade di larghezza inferiore ad essa. Lallargamento della strada comport la demolizione di molti monumenti che erano dintralcio. La stessa commissione propose di pulire larea attorno a Santa Sofia e al complesso del Sleymaniye, di isolare i due monumenti, demolendo le abitazioni adiacenti: questo rese possibile la creazione della piazza di Beyazit e quella di fronte alla chiesa. Altre proposte mirarono a distruggere i cimiteri che nella tradizione ottomana erano distribuiti nella citt al centro dei quartieri. Dopo la dichiarazione della repubblica, nel 1923, una delle prime attivit di pianificazione fu la proposta del tedesco Herman Elgoz per preservare il patrimonio. Tra il 1936 e il 1950 larchitetto francese Henri Prost ebbe lincarico di preparare un piano per Istanbul. Le previsioni del piano imponevano la limitazione delledificazione nella penisola storica, la conservazione di Sultnahmet e dellarea archeologica, la formazione di un grande parco sulla prima collina e di un altro sulla sponda europea tra Taksim e Dolmabace, il disegno urbano di Beyoglu e Galata, e il nuovo progetto sul Corno dOro di unarea industriale. Nel 1951 la commissione per la revisione e pianificazione prepar tre progetti: la pianificazione di Beyoglu, il disegno per larea industriale di Rami e lalterazione del piano industriale sul Corno dOro includendo tutta larea.

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