Sei sulla pagina 1di 1

PRIMO PIANO

Mercoled 14 Novembre 2012 Novem

13

I due gruppi, con 73 e 80 mln, lasciano le briciole alla italiana Ar Alimentari dei Russo

Lesercito mangia franco-tedesco


Appalti per 153 milioni di euro a Dussmmann e Gemeaz

DI

GIAMPIERO DI SANTO

n esercito di giovanotti e giovanotte in buona salute. Che lavorano, fanno attivit sportiva per tenersi ben addestrati e dunque mangiano di conseguenza. Cos, per nutrirli ogni giorno, lo stato italiano, ministero della Difesa, ha bandito nel complesso 2 gare di appalto, per la bellezza di oltre 154 milioni di euro. Aggiudicate in larga parte ai tedeschi e ai francesi, per la soddisfazione di Frau Angela Merkel, cancelliere di Germania, e anche del presidente transalpino Franois Hollande, che con i paesi mediterranei di Eurolandia, a parole tanto negletti, continuano a fare affari doro. Anche in settori, come quello alimentare, che rappresentano uno dei punti di eccellenza del made in Italy. Ma tant, lesercito ha rispettato la

normativa europea, ha bandito la gara, e i vincitori, per la parte mense e ristorazione, sono risultati il Raggruppamento temporaneo di imprese Dussmann service, braccio italiano del Dussmann group di Monaco di Baviera, e il Raggruppamento temporaneo di imprese Gemeaz Elior, che fa capo al colosso francese Elior, terzo gruppo della ristorazione collettiva in Europa. Le prime colazioni, i pranzi e le cene serviti nelle mense dellesercito, insomma, viaggeranno sullasse Berlino-Parigi. E magra consolazione, anche se il business pur sempre

Amgela Merkel

rilevante, scoprire che la Ar.Alimentari, industria conserviera della famiglia Russo, riuscita a conquistare un appalto di oltre 1,551 milioni di euro per la fornitura di 115.500 razioni di viveri da combattimento. Una cifra comunque ridotta per unazienda che fattura oltre 300 milioni di euro e lavora il 20% di tutta la produzione di pomodori del Sud dItalia. E che recentemente, storia del febbraio 2012, ha fatto entrare nella Newco Pia (controlla lo stabilimento di Foggia), con la quota di maggioranza del 51%, i giapponesi della Mitsubishi. Laccordo ha consentito di attrarre ingenti capitali esteri al Sud, ha spiegato il patron Antonino Russo, 81 anni. Ma un dato di fatto che nel pacchetto di gare aggiudicato dallesercito alla Ar Alimentari e dunque allItalia sono andate le briciole di una torta spartita quasi equamente tra tedeschi e francesi. Il gruppo Dussmann, attraverso Dussmann service, ha conquistato i lotti 1, 5 e 6 (rispettivamente oltre 21,64 milioni, 29,927, e 21,6 milioni) della gara pi importante e porter quindi in Germania un bottino di 73,177 milioni di euro. Una bella sommetta che la dice lunga sullimportanza del mercato italiano per un gruppo che in tutto il mondo realizza, dati 2010, un giro di affari di 1,57 miliardi di euro. A Gemeaz Elior, invece, sono andati i lotti 2, 3 e 4, ri-

BOUTIQUE MILANESE CON BASE ANCHE A LONDRA

Chiesa, ex direttore Bpm entra nel cda Eidos Partners


DI

MATTEO MEDIOLA

i rivede Enzo Chiesa, ex direttore generale della Banca Popolare di Milano al tempo della presidenza di Massimo Ponzellini. Qualche giorno fa, infatti, stata depositata la ratifica della sua nomina nel consiglio damministrazione di Eidos Partners, boutique milanese con base anche a Londra, specializzata nellinvestment banking e le medie imprese e di cui azionista di controllo Riccardo Banchetti, ultimo capo per lEuropa della banca statunitense Lehman Brothers, attraverso la Pactum Advisors. Chiesa stato multato al principio di questanno dalla Banca dItalia per 63 mila euro in merito a diverse anomalie nella controllo dei rischi su crediti, in particolare verso i gruppi Ligresti e Caltagirone. Lex top manager di Piazza Meda stato inoltre sanzionato nel maggio del 2011 per 175 mila euro dalla Consob in merito al collocamento del prestito convertendo 2092013 emesso dalla Bpm e piazzato alla clientela adottando prassi commerciali non corrette. Eidos Partners, peraltro, non se la passa benissimo: ha chiuso il 2011 in perdita per oltre 250mila euro, con ricavi per 533mila euro, pi che dimezzati dagli 1,4 milioni dellesercizio precedente
Riproduzione riservata

spettivamente di 23,161 milioni, 30,456 e 26,451 milioni, cio oltre 80 milioni di euro. Il gruppo transalpino, controllato al 100% dalla Holding Bercy Investissements (Fonds Charterhouse 62,3%, Bim 24,7%,Fonds Chequers 7,8% altri con il 5,2%)

nellottobre 2011 ha realizzato un giro di affari di 2,814 miliardi di euro e un fatturato consolidato, tra ristorazione e servizi per le imprese e listruzione, sanit e concessioni autostradali e aeroportuali, di 4,175 miliardi.
Riproduzione riservata

CHE LIDIOMA, OGGI DECISAMENTE TRASCURATO, DI BEN DUEMILA ANNI DI STORIA DELLA CHIESA

Benedetto XVI fa riscoprire la lingua latina


Rivalutata dal Papa la grande musica religiosa anzich le schitarrate
DI

MARCO BERTONCINI

nche chi ostile al cattolicesimo, al cristianesimo, alla religione; anche chi si professa anticlericale; anche chi si colloca su sponde opposte rispetto alla Chiesa cattolica; se un cultore dellarte, della musica, delle lettere, e insomma della Bellezza, deve riconoscenza allattuale pontefice. Ben pi dei predecessori, e diremmo anzi in maniera unica, Benedetto XVI ha dimostrato dinterpretare il bello come teofania: platonicamente, egli arriva alla divinit anche attraverso lammirazione estetica dei suoni, delle forme, delle parole, dei colori. Nei suoi ripetuti interventi in occasione di concerti, sovente parlando a braccio, dimostra quello che, se non si trattasse di un papa, dovremmo definire un vero culto verso Mozart, Bruckner, Bach, Beethoven, Wagner, Vivaldi, ascoltati e commentati con passione di competente. Adesso i cultori della classicit debbono riconoscenza al pontefice per aver istituito la Pontificia Ac-

cademia di Latinit, propriamente Pontificia Academia Latinitatis. Lha fatto col motu proprio, ovviamente steso in latino, Lingua latina, col quale cerca dinvertire il tragico depauperamento della lingua della Chiesa attuato in conseguenza di quella gramigna che si definisce lo spirito del Concilio. In verit sia Giovanni XXIII, con la costituzione apostolica Veterum sapientia, sia il concilio Vaticano II, avevano inteso salvare il latino. Ma, in conseguenza del Concilio, successe di tutto: la pratica e la conoscenza medesima del latino furono azzerate nel mondo ecclesiale, cos come la grande tradizione musicale sacra (che pochi giorni fa ancora una volta Benedetto XVI esaltava) finiva immiserita nelle chitarre o inculturata nei tamtam, mentre larchitettura religiosa perdeva ogni traccia di sacralit. Avendo ammesso agli studi teologici giovani ignari di latino, ovviamente la lingua stata sempre pi ignorata. Che molti vescovi non siano a loro agio nel leggere in originale santAgostino o san Tommaso confermato da molti fatti,

non ultimo dei quali la sparizione, dai circoli minori (ossia commissioni) linguistici del Sinodo dei vescovi: il circolo di lingua latina non esiste pi. Adesso il papa torna a proporre che sincrementi la conoscenza del latino, non solo in nome di due millenni di scrittura ecclesiale in tale lingua, ma altres per conoscere la grande eredit greco-romana. Giustamente Luciano Canfora, intellettuale dichiaratamente comunista, ha rimarcato lesigenza di rivalutare anche il greco, inscindibile pilastro della cultura classica con il latino. Alla nuova Accademia preposto un laico, Ivano Dionigi, ordinario di letteratura latina nelluniversit di Bologna, della quale rettore. Segretario don Roberto Spataro, docente di letteratura cristiana antica presso il Pontificio istituto superiore di latinit (universit salesiana), il quale da alcune settimane scrive articoli in latino su Avvenire. LAccademia succede e, si spera, invera la fondazione Latinitas, costituita da Paolo VI con il chirografo Romani sermonis. Questa

fondazione ha patrocinato luscita della rivista Latinitas, scritta interamente in latino, giunta a mezzo secolo di pubblicazioni. Nellultimo numero uscito (a settembre: era trimestrale) vi si potevano leggere alcune pagine dedicate a spiegare i motivi del mancato studio del latino da parte degli studenti (Quibus de causis linguae Latinae discipuli non studeant). Lultima pagina recava il seguente avviso: Esimi Lettori, la nostra rivista Latinitas dallanno prossimo forse cambier numero di pagine e periodicit, perch sar fondato un nuovo istituto. Contando sulla vostra fedelt, speriamo che la lingua latina rifulga sempre pi. Questa una traduzione allimpronta; loriginale era ovviamente in latino: Colendissimi Lectores, Commentarii Nostri, cui nomen Latinitas, subsequenti anno, sive quod ad paginarum numerum, sive quod ad frequentiam attinet, fortasse immutabuntur, propter novum condendum Institutum. Vestra fulti fidelitate, speramus fore ut Latinus sermo magis ac magis floreat.
Riproduzione riservata

Potrebbero piacerti anche