Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
e lavori
Catalogo dei prodotti e dei servizi Che sprigionano lavoro in lombardia
in collaborazione con:
Valori e lavori
Catalogo dei prodotti e dei servizi che sprigionano lavoro in Lombardia
Indice
6 7 12 16 20 24 28 30 32 34 prefazione introduzione casa di reclusione di milano-bollate Toghe e gatti galeotti Cooperativa Alice Catering e cucina Cooperativa Abc.La sapienza in tavola Sogni di libert vanno in scena Cooperativa Estia. Rose antiche ed erbacee perenni Cooperativa Cascina Bollate Professionalit e cortesia corrono sul filo Cooperativa Out&sider Vetro e creativit Cooperativa Il passo Lavorazione del cuoio Compagnia San Giorgio e il drago Riparazione cellulari e call center Wsc casa di reclusione di milano-opera La carta facile e leggera Global service provider (Gsp srl) Pane fresco per le scuole Cooperativa Il giorno dopo Disassemblaggio e smaltimento Raee Cooperativa Il giorno dopo Le uova di Al Cappone Consorzio Cascina Nibai Menta e piccoli frutti Cooperativa Opera in fiore Larte della liuteria Cooperativa Opera in fiore Ponteggi & ricette Soligraf Scs Gelati e dolcezze fredde Jobinside srl
38 42 44 46 48 50 52 54
casa di reclusione di brescia verziano 60 Decorazione del vetro Cooperativa Carpe diem casa circondariale di busto arsizio 64 Dolcezze spalmabili Dolci libert casa circondariale di como 70 Stampa e progetti grafici Cooperativa sociale Homo faber casa circondariale di cremona 74 Salvare la memoria Cooperativa Cremona Labor 78 Miele e falegnameria Cooperativa Cremona Labor casa circondariale di monza Assemblaggio giocattoli e lampadari Opportunity srl Lavanderia, falegnameria e copisteria cooperativa Sociale 2000 Riparazione apparecchiature elettriche Trilogy 2000 Larte del vetro Vetreria F.lli Paci srl Copisteria Sanquirico Cooperativa Solaris Lavoro e ambiente
82 84 88 90 92
Indice tematico
42 64 54 16 prodotti alimentari e catering Pane e focacce Cooperativa Il giorno dopo Cioccolato e pasticceria Dolci libert srl Gelati e dolcezze fredde Jobinside srl Servizio catering Cooperativa Abc.La sapienza in tavola agricoltura e allevamento Florovivaistica e giardini Cooperativa Cascina Bollate Coltivazione in serra Cooperativa Opera in fiore Uova di quaglia Consorzio Cascina Nibai Miele Cooperativa Cremona labor lavorazioni artigianali Lavorazione del cuoio Cooperativa San Giorgio e il drago Oggetti in vetro Cooperativa Il passo Violini Cooperativa Opera in fiore Decoupage su vetro Cooperativa Carpe diem Sartoria e confezionamento Cooperativa Alice
24 48 46 78
32 30 50 60 12
34 28 38 74 70 52
servizi per aziende e conto terzi Riparazione cellulari e call center Wsc Telemarketing e call center Cooperativa Out&sider Digitalizzazione Global service provider (Gsp srl) Digitalizzazione Cooperativa Cremona Labor Grafica Cooperativa sociale Homo faber Obliterazione ricette Soligraf Scs
produzione e assemblaggio 78 Falegnameria e restauro mobili Cooperativa Cremona labor 90 Laboratorio vetreria Vetreria F.lli Paci srl 20 Falegnameria, scenografie teatrali, organizzazione eventi 44 84 84 84 92 96 88 82 52
Cooperativa Estia
Disassemblaggio e smaltimento Raee Cooperativa Il giorno dopo Lavanderia Cooperativa Sociale 2000 Falegnameria Cooperativa Sociale 2000 Copisteria Cooperativa Sociale 2000 Legatoria Cooperativa Solaris lavoro e ambiente Confezionamento biancheria piana Cooperativa sociale Oikos Riparazione e assemblaggio apparecchi tecnologici Trilogy srl Assemblaggio Opportunity Srl Assemblaggio ponteggi Soligraf Scs
Prefazione
egione Lombardia e le Camere di Commercio lombarde hanno promosso la realizzazione di questo Catalogo dei prodotti che sprigionano il lavoro in Lombardia nellambito di un progetto congiunto, finalizzato a promuovere il lavoro penitenziario sia per favorire il reinserimento lavorativo e sociale dei detenuti, sia per evidenziare gli spazi presenti negli istituti penitenziari lombardi atti a far nascere nuove attivit lavorative con evidenti benefici economici da parte degli imprenditori investitori. Il progetto - messo a punto congiuntamente al Provveditorato regionale dellAmministrazione penitenziaria (Prap), nello specifico con lAgenzia regionale per la promozione del lavoro penitenziario ArticoloVentisette, con le associazioni delle imprese profit e delle cooperative sociali - ha visto la realizzazione dapprima del vademecum Limpresa sprigiona lavoro con il quale sono stati illustrati i vantaggi di carattere fiscali e contributivi, oltre che dimmagine, per le imprese che attuano inserimenti lavorativi di persone sottoposte a provvedimenti dellautorit giudiziaria, poi di questo catalogo per raccontare i prodotti e i servizi che, anche grazie a queste agevolazioni, vengono realizzati nei principali istituti penitenziari lombardi. Attraverso queste pubblicazioni, si intende riconoscere il sistema penitenziario come parte integrante del sistema territoriale e attribuire al lavoro un ruolo fondamentale per ridurre i rischi di recidiva ed elevare, in maniera significativa, il livello di sicurezza sociale. In particolare, con il catalogo si punta a far crescere la consapevolezza che i cittadini consumatori di prodotti e servizi provenienti dalleconomia carceraria possano essere parte attiva di un processo che presenta delle ricadute positive per tutti: le imprese, i detenuti, i consumatori clienti, la societ nel suo complesso.
Introduzione
el carcere milanese di Opera si producono gelati artigianali e uova di quaglia. A Busto Arsizio, in provincia di Varese, stato avviato un laboratorio di cioccolateria di alta qualit allinterno della casa circondariale. A Cremona otto detenuti scannerizzano e archiviano, pagina dopo pagina, gli atti di alcuni importanti processi degli anni Settanta e Ottanta. Sono solo alcuni esempi delle tante e diverse produzioni che vengono realizzate negli otto Istituti penitenziari lombardi che abbiamo visitato per scrivere Valori e lavori Catalogo dei prodotti che sprigionano il lavoro in Lombardia. Un piccolo volume che vuole essere la naturale prosecuzione del vademecum Limpresa sprigiona lavoro. Linserimento lavorativo dei detenuti. Abbiamo visitato i laboratori, parlato con i titolari delle cooperative e delle aziende per documentare un universo variegato e ricco di sorprese. Esperienze diverse, accomunate da un tratto comune: sebbene lavorare allinterno di un istituto di pena non sia semplice, in tutti i casi si riusciti a trovare un punto di equilibrio tra le le esigenze di sicurezza del carcere e i ritmi di unattivit produttiva che deve fare i conti con fornitori, clienti e scadenze. Le esperienze di Jobinside nella casa di reclusione di Opera, di Trilogy e della vetreria F.lli Paci allinterno del penitenziario di Monza dimostrano che lavorare in carcere e con il carcere non solo possibile, ma permette di innescare un volno virtuoso di crescita e di sviluppo. Molte delle aziende, infatti, hanno in previsione per i prossimi mesi assunzioni di nuovo personale per far fronte a crescenti commesse. Una realt, quella del lavoro in ambito penitenziario, che per non pu essere letta solo in chiave di ritorno economico e di fatturato. Larticolo 27 della Costituzione italiana infatti dice chiaramente che lobiettivo da raggiungere al termine di una condanna penale la rieducazione del condannato.
Il cittadino che torna alla vita libera e riesce a ritrovare il proprio posto nella societ, pi difficilmente commetter nuovi reati. Per abbassare i tassi di recidiva (il ritorno cio a situazioni di illegalit), il lavoro si dimostrato lo strumento pi efficace: chi, durante gli anni trascorsi in carcere, impara un mestiere e lavora ha pi possibilit di reinserirsi una volta tornato libero. E dare una seconda chance a chi ha sbagliato vuol dire contribuire alla costruzione di una societ pi sicura. Visto dalla parte dellimpresa, offrire unopportunit di inserimento lavorativo ai cittadini in esecuzione penale vuol dire far crescere la propria dimensione di responsabilit sociale: e tutto ci pu essere illustrato al pubblico e agli stakeholder attraverso il bilancio sociale, uno strumento informativo pubblico e trasparente che permette di evidenziare il valore sociale (oltre che economico) dellimpresa stessa. Per limpresa si tratta di un buon investimento, oltre che sul piano etico, anche su quello economico: i prodotti e i servizi realizzati in carcere si confrontano con il resto del mercato e devono essere concorrenziali o sul piano della qualit o su quello della riduzione dei costi. Le pagine che state leggendo raccontano che questa sfida possible e, spesso, conveniente. Far evadere i prodotti delleconomia carceraria uno degli obiettivi di questo catalogo. Vogliamo farli conoscere a un pubblico di consumatori sempre pi ampio, e cos favorire il circuito virtuoso di crescita e sviluppo che ha ricadute positive per tutti: le imprese, i detenuti, lAmministrazione penitenziaria, i consumatori/clienti, la societ nel suo complesso. importante che cresca la consapevolezza che tutti noi, come singoli consumatori, possiamo essere parte attiva di un processo che, attraverso il reinse-
rimento lavorativo dei detenuti, punta a ridurre la recidiva. In questottica, pensate che se avete bisogno di un mobile su misura potete ordinarlo ai falegnami di Estia; se avete un ristorante potete mettere in tavola il pane della cooperativa Il giorno dopo o servire i dolci di Busto Arsizio; e ancora potete ovviamente far realizzare tovaglie e biancheria darredo ad Alice; se poi siete unazienda che ha bisogno di organizzare un catering di alto livello oppure avete un compleanno o un anniversario da celebrare potete rivolgervi ad Abc. La sapienza in tavola. Ma appunto solo soltanto alcuni esempi. Anche i consumatori critici possono far molto su questo fronte: ci sono Gruppi di acquisto solidale (famiglie che si autorganizzano per fare la spesa) che gi comperano dalle cooperative carcerarie; ed anche a partire da quanti abitualmente fanno la spesa in modo critico che si pu pensare di allargare via via il pubblico di persone interessate a questi prodotti. Obiettivo di questo piccolo testo anche quello di sostenere le imprese e le cooperative che intendono investire negli Istituti penitenziari della Lombardia. La Legge Smuraglia (legge 22 giugno 2000, numero 193) e la Legge sulle cooperative sociali (legge 8 novembre 1991, numero 381) sono le due norme che disciplinano il sistema di agevolazioni economiche e fiscali per aziende e cooperative cha assumono detenuti. Una normativa che, attualmente, non viene sfruttata a fondo: allinterno degli istituti di pena lombardi ci sono ancora buoni spazi per investire e far nascere nuove attivit lavorative. Poche aziende sanno, ad esempio, che c la possibilit di usufruire del comodato duso gratuito dei locali allinterno dei penitenziari e che prevista una riduzione dell80 per cento degli oneri contributivi per il datore di lavoro e un credito dimposta fino a 516,46 euro mensili per ogni lavoratore assunto.
Cooperativa Alice
> Cosa producono: tovagliette, shopper, grembiuli, T-shirt e altri gadget con il
logo Gatti galeotti, riparazioni sartoriali, toghe per magistrati, grembiuli per del negozio della cooperativa.
> Dove trovarli: i prodotti Gatti galeotti si possono trovare nelle librerie
Feltrinelli e San Paolo. I capi della linea dabbigliamento disegnata da Rosita Le toghe si possono ordinare via email.
Onori e tutti gli altri prodotti di Alice sono in vendita nella Sartoria Sanvittore.
12
CasadireclusionediMilanoBollate
Cooperativa Alice
far la sarta non si impara dalla sera alla mattina, sorride una donna, alzando per un attimo lo sguardo dalla macchina per cucire. Assieme ad altre cinque detenute sta imparando il mestiere nel laboratorio di sartoria gestito dalla cooperativa Alice allinterno della sezione femminile della casa di reclusione di Bollate. Cominciano con riparazioni semplici, orli scuciti o jeans strappati, ma giorno dopo giorno le donne detenute nel penitenziario milanese si costruiscono una professionalit spendibile a fine pena. Per imparare a cucire bene ci vogliono almeno due o tre anni: ma nel lavoro quotidiano servono anche intelligenza e creativit, racconta Luisa Della Morte, coordinatrice e responsabile di Alice, storica cooperativa milanese nata nel 1992 allinterno del carcere di San Vittore e che, anno dopo anno, cresciuta fino a impiegare 25 persone (tra detenute ed ex detenute) allinterno di tre spazi produttivi: San Vittore, Bollate e nel laboratorio in via Senofonte. Non tutte sono assunte -spiega Luisa Della Morte- alcune di loro sono qui con una borsa lavoro, una sorta di stage pagato che ci serve per la formazione. Le donne che lavorano a Bollate si dedicano prevalentemente a piccoli lavori di riparazione e producono oggetti abbastanza semplici: tovagliette, borse, magliette, shopper di tela. Tutti con impresso il celebre marchio dei Gatti galeotti, simpatici felini rigati che sono diventati il marchio di Alice. A San Vittore invece si lavora per confezionare prodotti pi complessi (ad esempio i grembiuli in tutte le taglie per le scuole) mentre le detenute impegnate nel laboratorio esterno di via Senofonte si occupano di confezionamento conto terzi per importanti marchi della moda italiana: Etro, Pietro Brunelli e Debora Sinibaldi, tanto per citare alcuni tra i pi celebri. Ma il fiore allocchiello di Alice la linea di abbigliamento femminile creata
CasadireclusionediMilanoBollate
13
(segue)
Cooperativa Alice
dalla stilista Rosita Onofri appositamente per la cooperativa. Cappotti, abiti, gonne e felpe che possono essere acquistati nella Sartoria Sanvittore (via Terraggio 28, Milano). Per diversi anni le donne di Alice hanno realizzato i costumi per le rappresentazioni teatrali della Scala di Milano. E c unaltra produzione molto particolare che ha avuto un discreto successo sia dal punto di vista commerciale, sia dal punto di vista morale: la confezione di toghe per magistrati e avvocati. A cucirle, le sarte che lavorano in via Senofonte che ricevono, mediamente, sei o sette ordini al mese grazie a una convenzione con lordine degli avvocati di Milano, al passaparola tra i giuristi e agli ordini via email.
14
CasadireclusionediMilanoBollate
Catering e cucina
> Cosa producono: colazione, pranzo e cena per 350 detenuti di tre sezioni del
carcere di Bollate; pizza dasporto e pasticceria; catering per lesterno.
CasadireclusionediMilanoBollate
15
Cooperativa Abc. La sapienza in tavola via Cristina Belgioioso, 120 - Bollate (Mi) | Tel. 333 60.03.262 oppure 340 50.90.633 | Email. abc.sapienzaintavola@tiscali.it
da poco passato mezzogiorno quando entriamo nella grande cucina allestita allinterno del carcere di Bollate: undici cuochi sono affaccendati attorno ai fornelli per preparare il pasto che verr servito a 350 detenuti. Il momento non certo dei migliori per unintervista approfondita, ma tra unocchiata al rag e laltra allarrosto, andiamo alla scoperta delle tante attivit svolte dalla cooperativa Abc. La sapienza in tavola che dal 2004 lavora allinterno della casa di reclusione. La fornitura di 350 pasti per tre sezioni del carcere di Bollate (mattina, pomeriggio e sera) rappresenta la solida base di lavoro quotidiano che permette alla cooperativa di gestire allesterno un qualificato servizio catering che si contraddistingue per lofferta di cibi genuini, piatti raffinati, servizio cortese ed elegante. Banditi i prodotti semilavorati, qualit e professionalit sono le parole dordine. Ci collochiamo in una fascia medio-alta del mercato e ci rivolgiamo sia ai privati, sia alle istituzioni -spiega Silvia Polleri, fondatrice della cooperativa-. Uno degli ultimi eventi che abbiamo organizzato, stato un catering per 500 persone in occasione dellapertura dellanno accademico al Politecnico di Milano. La maggior parte degli undici detenuti sono assunti a tempo indeterminato e si alternano ai fornelli guidati da uno chef e da un cuoco. Quattro di loro sono in articolo 21 e, quando si organizzano i catering, si occupano dellallestimento della sala e servono i commensali indossando giacca e guanti bianchi. Professionali nel servizio sotto tutti i punti di vista: Ho impartito loro anche lezioni di galateo -spiega Silvia Polleri-. E hanno imparato a essere molto attenti ai bisogni dellospite, ma sempre in maniera discreta. Senza essere invadenti. Infine, sempre allinterno delle cucine di Bollate, vengono prodotti quoti-
16
CasadireclusionediMilanoBollate
dianamente pizza dasporto e pasticceria che vengono poi venduti allinterno del penitenziario a prezzi calmierati. Per i detenuti unalternativa alla cena o una piccola golosit da condividere con moglie e figli durante il colloquio. I dipendenti di Abc. La sapienza in tavola sono stati assunti con il contratto delle cooperative sociali: lo stipendio mensile varia dai 650 ai 1.000 euro. Mentre lincasso dei 20-30 catering che la cooperativa organizza ogni anno rappresenta unintegrazione allo stipendio che viene ripartita tra tutti i lavoratori. Un surplus che permette di far salire le buste paga fino a 1.200 euro al mese. C un sogno nel cassetto di Silvia Polleri: aprire un ristorante esterno al carcere, che possa offrire possibilit di impiego a chi arriva a fine pena: Un locale tranquillo, dove si servono cibi buoni e dove il cliente viene coccolato con garbo e attenzione.
CasadireclusionediMilanoBollate
17
Cooperativa Estia
18
CasadireclusionediMilanoBollate
Cooperativa e.s.t.i.a.
on la cultura si mangia, ma non solo: a Bollate il teatro rappresenta una possibilit concreta per imparare un mestiere durante gli anni di detenzione e trovare un lavoro al momento della scarcerazione. Grazie alle attivit promosse dalla cooperativa Estia, dal 2001 a oggi, 51 persone hanno avuto la possibilit di ricominciare una nuova vita. Iniziamo la visita a partire dalla falegnameria, in cui lavorano due detenuti assunti e un terzo in borsa lavoro. Il locale, ampio e ordinato, dotato di una moderna e completa attrezzatura che consente di realizzare arredamenti (per interni ed esterni), scenografie teatrali, allestimenti fieristici, complementi darredo e oggettistica in legno. Chi ordina da noi un armadio o una scenografia per uno spettacolo pu stare tranquillo: i nostri falegnami hanno raggiunto competenze elevate, garantendo la cura dei dettagli in ogni fase della lavorazione, spiega Michelina Capato Sartore, presidente della cooperativa Estia. Oltre agli addetti alla falegnameria, ci sono altre nove persone (tra detenuti ed ex detenuti) che andranno ad animare le scenografie di legno e cartapesta portando in scena le rappresentazioni del Teatro In-stabile: Il rovescio e il diritto tratto da Albert Camus, Psycopathia Sinpathica da Oskar Panizza e Bolle di Sogni, clownerie per bambini. Spettacoli che vengono messi in scena allinterno del carcere ma che spesso riescono a evadere. Il nostro obiettivo incentivare lautosufficienza economica e lautonomia socio-professionale delle persone detenute -spiega Michelina Sartore- attraverso lampliamento delle attivit esterne della cooperativa, in modo da offrire ai soci una prospettiva concreta di reinserimento lavorativo una volta tornati in libert. Per questo motivo Estia investe molto sulla formazione delle persone detenute in vari ambiti legati al mondo del teatro e dellorganizzazione di
CasadireclusionediMilanoBollate
19
(segue)
Cooperativa e.s.t.i.a.
eventi. Ci sono elettricisti, tecnici specializzati nella gestione del suono e delle luci, professionisti del montaggio: complessivamente pi di venti persone, tra detenuti ed ex detenuti che oggi continuano a collaborare con la cooperativa Estia. Tra i clienti c anche la societ che gestisce lExpo 2015, evento al quale sono legate anche concrete possibilit di allargare il numero dei soci lavoratori della cooperativa. Infine, Estia gestisce anche un servizio di facchinaggio e traslochi cui si possono rivolgere sia privati che istituzioni e aziende.
20
CasadireclusionediMilanoBollate
CasadireclusionediMilanoBollate
21
> Dove trovarli: i privati possono partecipare alle visite guidate che, da aprile a
anche via internet, grazie allo spazio di e-commerce presente sul sito della cooperativa.
22
CasadireclusionediMilanoBollate
Cooperativa Cascina Bollate - Onlus via Cristina Belgioioso, 120 - Bollate (Mi) | Tel. 331 29.06.448 (dalle 14 alle 18) Email. info@cascinabollate.org | www.cascinabollate.org
i sono le rose antiche (sarmentose, rampicanti, cinesi, molte moschata) e qualche esemplare di rosa moderna, cio creata a partire dagli inizi del Novecento, come la nevada, lamber queen e la peace. Poi ci sono le erbe ornamentali, le erbacee perenni e vari esemplari di buddleja (detta anche albero delle farfalle). Basta scorrere i cartellini legati ai vasi per rendersi conto che nelle serre della cooperativa Cascina Bollate stata fatta una scelta precisa. Siamo lunico vivaio di Milano e dintorni che produce queste piante -spiega Susanna Magistretti, socia fondatrice della cooperativa. Per quanto riguarda le rose antiche, ad esempio, oltre a noi ci sono solo altri tre produttori in tutta Italia. Qui non si coltivano violette, ciclamini o altre piante di massa che si possono facilmente trovare a poco prezzo in qualsiasi vivaio. Le rose che crescono nelle serre di Cascina Bollate andranno ad abbellire i terrazzi e i giardini di una clientela dlite, un target di appassionati che cerca un prodotto specifico e che si colloca in una fascia alta del mercato floro-vivaistico. Fiori e piante vengono coltivati allinterno della casa di reclusione di Bollate in due serre (di 900 metri quadrati luna) e su unarea di circa 8mila metri quadrati di terreno circostante dove vengono collocate le piante in vaso del vivaio. La produzione ha preso il via nel 2008, dopo un anno di start-up, e attualmente impiega sette detenuti di cui due in articolo 21 che hanno la possibilit di lavorare anche allesterno. Assieme agli otto soci liberi della cooperativa seguono tutta la filiera produttiva: dalla semina delle piantine alla potatura, dalla vendita del prodotto fino allallestimento di giardini e balconi a Milano e provincia. Unattivit che nel 2010, malgrado i contraccolpi della crisi economica, ha permesso di fatturare 130mila euro. I detenuti-giardinieri hanno imparato il mestiere sul campo, sia attraver-
CasadireclusionediMilanoBollate
23
(segue)
so corsi di formazione specifici sia grazie allaffiancamento costante dei soci pi esperti. Si tratta di una professione veramente formativa e soprattutto spendibile sul mercato esterno. Chi ha lavorato con noi ha buone possibilit di trovare un impiego una volta giunto a fine pena, commenta Susanna Magistretti. I clienti principali sono giardinieri professionisti, che comprano direttamente dalle serre di Cascina Bollate le piante di cui hanno bisogno per il loro lavoro. Poi ci sono gli appassionati che si riforniscono di nuove rose per i propri giardini sfruttando la sezione di e-commerce presente sul sito della cooperativa. Senza dimenticarsi delle sessanta persone che, mediamente, partecipano alle visite guidate che vengono organizzate una volta al mese tra aprile e settembre. Infine ci sono gli allestimenti di giardini e terrazzi che vengono svolti direttamente dai dipendenti della cooperativa e la partecipazione a fiere specializzate come Orticola e Fa la cosa giusta!.
24
CasadireclusionediMilanoBollate
CasadireclusionediMilanoBollate
25
Cooperativa Out&sider
> Cosa producono: digitalizzazione delle contravvenzioni per conto del Comune di
Milano, telmarketing, call center per Telecom Italia.
26
CasadireclusionediMilanoBollate
Cooperativa sociale Out&sider via Moncucco, 20/22 - Milano | Tel. 02 - 89.54.67.08 Email. info@out-sider.it | www.out-sider.it
ile ordinate di scrivanie, monitor accesi e cortesia: Buongiorno, sono Sergio. In cosa posso esserle utile?. Dal 2001 un ampio capannone del carcere di Bollate ospita le attivit della cooperativa Out&sider: data entry, telemarketing e servizio di assistenza telefonico. Tre servizi che mediamente impiegano, allinterno del penitenziario milanese, una ventina di detenuti. Grazie a una convenzione con il Comune di Milano, alcuni dipendenti di Out&sider sono impiegati nel servizio di digitalizzazione delle contravvenzioni: le multe cartacee vengono scannerizzate e, successivamente, gli addetti alla digitalizzazione procedono a compilare un database che contiene tutte le informazioni. Un supervisore si occupa di monitorare il lavoro e della formazione professionale degli operatori. Un altro gruppo di detenuti si occupa di telemarketing per Edison gas e luce mentre un terzo impiegato nel call center di Telecom Italia (il 12.54). Tra ricerche di indirizzi e numeri telefonici, informazioni su orari di apertura delle farmacie e meteo, i dipendenti di Out&sider hanno ottenuto pi di una volta il riconoscimento da Telecom come call center di eccellenza a livello nazionale.
CasadireclusionediMilanoBollate
27
Cooperativa Il passo
Vetro e creativit
> Cosa producono: lampade, gioielli in vetro, cornici, specchi e vetrate. > Dove trovarli: allinterno del negozio di via Settembrini, 32 (Milano). Chi volesse
richiedere prodotti particolari, pu rivolgersi direttamente al titolare della cooperativa.
28
CasadireclusionediMilanoBollate
Cooperativa Il passo
a pi di ventanni, Santo Tucci ha fatto della lavorazione del vetro il suo mestiere e la sua passione. Un amore nato in carcere oltre ventanni fa e che nel 2008 ha portato alla nascita della cooperativa Il passo: una piccola realt che oggi offre a tre persone la possibilit di creare originali oggetti in vetro allinterno della casa di reclusione di Milano-Bollate (oltre allo stesso Tucci, un detenuto assunto e uno in borsa lavoro). Tra specchi, cornici, gioielli e icone di vetro osservare i frutti del lavoro di Santo Tucci e dei suoi collaboratori una gioia per gli occhi. Ma occorre muoversi con cautela allinterno del laboratorio di Bollate, per non urtare le delicate sculture di luce posate a terra: lampade simili a grandi fiori colorati, formate da foglie di carta vetrificata sovrapposte le une alle altre e fissate su una base di legno. La mia attivit non sarebbe stata possibile senza il lavoro portato avanti in sinergia dalla Direzione del carcere, dalle Istituzioni, dal Provveditorato e dai volontari -commenta Tucci-. Hanno creduto in me dandomi la possibilit di far crescere la mia professionalit. E, allo stesso tempo, dando anche ad altri detenuti unoccasione per imparare questo mestiere. Una produzione ricca di colori e stili creativi: dalla tecnica tiffany, alla fusione del vetro per ciondoli e bracciali, fino agli oggetti impreziositi con cristalli Swarovski. Creazioni originali, tutte disegnate da Santo Tucci che, su richiesta, realizza anche pezzi unici per i clienti. Come una curiosa borsa di vetro o una lampada modellata come una macchina depoca. Tutti i prodotti possono essere acquistati allinterno del negozio-laboratorio di Milano (via Settembrini, 32) che la cooperativa ha avuto in concessione grazie al contributo della Provincia di Milano.
CasadireclusionediMilanoBollate
29
> Cosa producono: oggetti in cuoio (borse, trousse, cinture) e costumi per
rievocazioni storiche.
> Dove trovarli: i prodotti di uso comune vengono venduti allinterno del
compagnia San Giorgio e il drago.
30
CasadireclusionediMilanoBollate
Compagnia San Giorgio e il drago via Inganni, 27 - Milano | Tel. 339 74.98.825 Email. info@sangiorgioeildrago.it | www.sangiorgioeildrago.it
orse, cinture, trousse e custodie per gli occhiali. Ma anche cinturoni, fondine, fodere per spade, elmi ed altri inserti di cuoio che completano la corazza dei soldati romani. Dal gennaio 2008 la complessa arte della lavorazione del cuoio ha fatto il suo ingresso nel carcere di Bollate grazie alla compagnia San Giorgio e il drago. In una piccola stanza, allinterno di quella che viene definita lArea industriale del penitenziario, lavorano cinque detenuti. La loro attivit richiede particolare attenzione, perizia e cura per i dettagli: elmi, fodere e altri elementi per i costumi di scena, infatti, verranno indossati dai figuranti della San Giorgio e il drago una compagnia che organizza rievocazioni storiche (dagli accampamenti romani al Medioevo, dalle battaglie del Risorgimento a quelle della Seconda guerra mondiale), cene ad ambientazione fantastica e altri eventi. Lattivit produttiva ha avuto inizio grazie allincontro tra la competenza di un detenuto esperto nella lavorazione del cuoio, la disponibilit dellAmministrazione penitenziaria e la curiosit di un gruppo di detenuti che si sono rimboccati le maniche per imparare un nuovo mestiere. Tutti hanno iniziato a lavorare come volontari (con copertura assicurativa garantita dallAmministrazione penitenziaria), la loro attivit poi proseguita con una borsa lavoro che attualmente in attesa di essere rifinanziata.
CasadireclusionediMilanoBollate
31
> Cosa producono: call center, servizio assistenza clienti, campagne di marketing
e supporto al recupero crediti per grandi aziende. Riparazione cellulari, palmari, prodotti audio video, navigatori e modem. rivolgersi direttamente a Wsc.
> Dove trovarli: le aziende che volessero esternalizzare un servizio, possono > Detenuti assunti: 113.
32
CasadireclusionediMilanoBollate
Wsc World startel comunications via Daniele Manin, 14 - Vimercate (Mb) | Tel e fax. 039 6857 Email. customercare@wsc.net | www.wsc.net
ovanta persone impiegate nellattivit di call center cui se ne aggiungono altre 43 che si occupano della riparazione di cellulari, palmari, navigatori satellitari e impianti audio-video. Tutti assunti con contratti a tempo indeterminato. Questi i numeri dellattivit svolta nel carcere di Bollate da Wsc, unazienda che offre ad altre imprese la possibilit di esternalizzare servizi che vanno dalla logistica allarchiviazione elettronica, dal contact center alle attivit di assemblaggio. Dal 2004, grazie a un accordo siglato con il ministero della Giustizia, Wsc ha iniziato a operare allinterno del carcere di Bollate svolgendo varie attivit per conto di grandi aziende (Telecom, Ikea, H3G, D-Link, Onda Communication): call center, servizio assistenza clienti, campagne di marketing e supporto al recupero crediti. Unattivit complessa e sfaccettata, che permette a una novantina di detenuti di lavorare con continuit. A questo segmento produttivo si poi aggiunto, dal febbraio 2010, un nuovo laboratorio in cui 43 detenuti (che hanno svolto un apposito corso di formazione seguiti dai tecnici di Wsc) si occupano della riparazione di prodotti audio-video, navigatori, modem, palmari e telefoni cellulari. Una sorta di isola che rappresenta oggi la realt tecnologicamente pi avanzata tra le attivit svolte in carcere, non solo in Italia ma a livello europeo. Accanto ai detenuti lavorano anche otto tecnici civili che svolgono una funzione di affiancamento per gli interventi sui modelli pi complessi. Ma molti dei nostri dipendenti allinterno del laboratorio di Bollate hanno gi raggiunto un buonissimo livello, commenta un referente di Wsc. La qualit del lavoro allinterno del penitenziario analoga a quella di tutte le nostre altre sedi produttive -spiegano dallazienda- in particolare, la sede di Bollate la prima struttura di lavoro allinterno di un carcere in Italia ad aver ottenuto la certificazione ISO.
CasadireclusionediMilanoBollate
33
CasadireclusionediMilanoOpera
35
> Cosa producono: digitalizzazione documenti cartacei. > Dove trovarli: per informazioni sui costi e preventivi, possibile contattare
direttamente lazienda.
36
CasadireclusionediMilanoOpera
Global service provider (Gsp srl) via Leonbattista Alberti, 10 - Milano | Tel. 348 0727179 Email. assistenza@gsp01.it | www.gsp01.com
uecentomila fogli di carta vengono digitalizzati ogni giorno allinterno dei laboratori di Global service provider, azienda specializzata nella dematerializzazione e digitalizzazione di documenti cartacei, che dal 2008 lavora allinterno della casa di reclusione di Opera. Il nostro primo incarico stato quello di convertire in digitale gli archivi del carcere. Per farlo, abbiamo dovuto affrontare e risolvere vari problemi relativi alla sicurezza e alla privacy, spiega Roberto Brocato, socio della Gsp. Ostacoli superati con successo. Oggi, infatti, lazienda gestisce allinterno del carcere di Opera tre laboratori che coprono altrettante fasi del processo produttivo, in cui vengono scansionati, digitalizzati e indicizzati gli archivi cartacei di diverse importanti aziende. I documenti che arrivano in carcere vengono innanzitutto normalizzati da un gruppo di 12 detenuti che selezionano i plichi per rendere omogenee e scansionabili differenti tipologie di documenti. Una volta ordinati, questi passano nel secondo laboratorio, denominatoOptimo, che prende il nome dal progetto di scannerizzazione della documentazione di una grande azienda di telefonia svolto dalla Gsp. I nove detenuti che lavorano qui hanno le competenze e le strumentazioni necessarie per dematerializzare anche archivi fiscali relativi agli scontrini dei POS a norma di legge. Terzo e ultimo passaggio, il laboratorio di data entry dove una ventina di detenuti, la met stranieri, vengono impiegati per trascrivere in un database digitale i riferimenti contenuti sui documenti scansionati per consentire lindicizzazione e accelerare i tempi di ricerca. Questultimo laboratorio stato avviato nel dicembre 2010. Entrando nella stanza, solo in parte gi dotata di terminali funzionanti, abbiamo potuto osservare per qualche minuto un gruppo di uomini intento a seguire le ultime fasi del percorso di formazione organizzato dallazienda.
CasadireclusionediMilanoOpera
37
(segue)
Il risultato finale dellattivit ampiamente soddisfacente per la Gsp: i 45 lavoratori coinvolti nelle varie fasi del processo realizzano 200mila scansioni al giorno. Ma la potenzialit di assunzione di personale va ben oltre le 50 unit. Inoltre lazienda ha dismesso tutte le attivit esterne e completa per intero il ciclo produttivo allinterno dei laboratori del carcere di Opera: Grazie ai benefici contributivi e fiscali previsti della Legge Smuraglia possiamo abbassare il costo di produzione e proporre ai nostri clienti un prezzo pi basso rispetto alle aziende che lavorano allesterno, spiega Roberto Brocato che non nasconde la soddisfazione per il progetto che ha contribuito a realizzare.
38
CasadireclusionediMilanoOpera
CasadireclusionediMilanoOpera
39
> Cosa producono: pane, pizze e focacce per Milano Ristorazione, per Sea
carcere di Opera. cooperativa.
Service e per Saep spa, la societ che ha in appalto vitto e sopravvitto nel
> Dove trovarli: per informazioni sui costi e preventivi, possibile rivolgersi alla > Detenuti assunti: dieci.
40
CasadireclusionediMilanoOpera
Sede legale: via G.B. Piazzetta, 2 - Milano | Sede operativa: via Creta, 19/a - Milano
ra michette, arabo senza strutto, integrale, maggioline e bovoline, ogni mattina 600 chili di pane ancora caldo varcano i cancelli del carcere di Opera. Nel volgere di poche ore, raggiungono le mense delle scuole, degli asili e delle case di riposo serviti da Milano Ristorazione, la societ del Comune di Milano che gestisce i servizi di ristorazione allinterno delle strutture comunali. Pane artigianale e di qualit (ha sempre superato i controlli di qualit previsti) che viene consumato anche nei punti ristoro del Terminal due dellaeroporto di Malpensa, gestito da Sea Service, e allinterno della mensa del carcere di Opera. Nellaria calda e umida restano sospesi i profumi del lievito e della farina. Alle dieci di mattina, il laboratorio di panificazione che dal 2003 viene gestito dalla cooperativa Il giorno dopo vuoto e silenzioso: forni e impastatrici sono stati spenti solo poche ore prima. In carcere come allesterno la giornata dei panettieri inizia quando quella degli altri lavoratori finita ormai da un pezzo. Ogni sera, sette giorni su sette, i dieci detenuti-panettieri assunti dalla cooperativa lasciano le proprie celle intorno alle 22 e raggiungono il laboratorio. La loro giornata si conclude intorno alle sei del mattino successivo. Giusto in tempo per preparare le ceste di pane che vengono ritirate dai committenti e distribuite in giro per Milano. Il laboratorio non molto grande, ma rispetta tutte le normative di igiene e sicurezza previste ed dotato di macchinari moderni funzionali alle diverse fase della lavorazione. Senza per dimenticare che lattivit si svolge pur sempre allinterno di una casa di reclusione: per garantire la sicurezza durante la notte, senza gravare eccessivamente sugli agenti di polizia penitenziaria, nel forno sono state installate due telecamere, collegate a un monitor esterno.
CasadireclusionediMilanoOpera
41
> Dove trovarli: per informazioni sui costi e preventivi, possibile rivolgersi alla
cooperativa.
42
CasadireclusionediMilanoOpera
Sede legale: via G.B. Piazzetta, 2 - Milano | Sede operativa: via Creta, 19/a - Milano Tel. 02 89.30.52.66 | Email igd@ilgiornodopo.it | www.igd-puntovendita.com
l laboratorio di disassemblaggio di trapani, flessibili, avvitatori e altri elettroutensili gestito dalla cooperativa Il giorno dopo attivo allinterno del carcere di Opera dal 2004 e impiega attualmente quattro detenuti. Unesperienza lavorativa positiva che ha permesso di ottenere, nel maggio 2008, la qualifica di centro Raee (centro per il Recupero delle apparecchiature elettriche ed elettroniche). Questa certificazione ha permesso di stabilizzare il laboratorio in tal senso, anche dopo un percorso formativo con il contributo del Fondo sociale europeo terminato nellaprile 2008, dopo sette mesi di formazione teoricopratica nel settore dellassemblaggio e del disassemblaggio delle apparecchiature informatiche ed elettroutensili.
CasadireclusionediMilanoOpera
43
Le uova di Al Cappone
> Cosa producono: uova di quaglia. > Dove trovarli: nei supermercati Coop Lombardia e Auchan, nei negozi Eataly
e nel punto vendita di Cascina Nibai, cui si possono rivolgere anche Gruppi dacquisto solidale interessati.
44
CasadireclusionediMilanoOpera
er parlarsi, allinterno del piccolo locale, bisogna alzare parecchio la voce: le 900 quaglie del carcere di Opera chiocciano senza sosta, senza curarsi dellintervista in corso. Piccole e delicate, le uova scivolano una dopo laltra nelle apposite griglie di raccolta. A fine giornata vengono selezionate e confezionate con il marchio della Fattoria di Al Cappone. Sulle tavole italiane le uova di quaglia rappresentano ancora un prodotto di nicchia. Non teme quindi concorrenza la Fattoria di Al Cappone che, fin dallinizio, ha concentrare i suoi sforzi per la produzione di prodotto di qualit che potesse collocarsi in una fascia di mercato ben precisa. Mi interessa produrre qualcosa di buono, pulito e giusto. Un prodotto di alta qualit, dice Emilia Patruno, ideatrice del progetto, avviato nel marzo 2008 con il finanziamento di Fondazione Cariplo. Un lavoro che impiega due detenuti del carcere di Opera per poche ore della giornata, ma che richiede grande attenzione: le quaglie infatti sono animali delicati, che necessitano di vivere in un ambiente pulito in cui deve essere mantenuta una temperatura costante. Il progetto, attualmente, nelle mani del consorzio Cascina Nibai che gestisce la convenzione con il carcere di Opera. Inoltre, un detenuto che inizialmente si prendeva cura delle quaglie allinterno del penitenziario ora si trova in affidamento ai servizi sociali e lavora presso le strutture della cascina. Le uova di Al Cappone si possono trovare sugli scaffali di Coop Lombardia e Auchan, nei negozi Eataly e presso il punto vendita di Cascina Nibai. Le vendiamo bene nel nostro spaccio e attraverso la rete dei Gruppi dacquisto solidale di Milano e dintorni -spiega uno dei soci, Adalberto Cappellotto-. Inoltre le usiamo per preparare frittate, spiedini e altre portate nel nostro agriturismo.
CasadireclusionediMilanoOpera
45
> Cosa producono: piccoli frutti, menta, peperoncini, verdura di stagione. In fase
di avviamento lorto didattico di Gaggiano (Milano).
> Dove trovarli: tutti i prodotti possono essere acquistati presso il Mercatino
utilizzare anche lo spazio di e-commerce presente sul sito della cooperativa.
agricolo di via Zumbini 6 (ogni mercoled, dalle 15 alle 20). A breve sar possibile
46
CasadireclusionediMilanoOpera
enta, fragole e piccoli frutti, peperoncini e verdura di stagione. Sono i prodotti coltivati allinterno delle quattro serre (240 metri quadri luna) e dei 1.500 metri quadrati di campo che lAmministrazione penitenziaria ha messo a disposizione della cooperativa Opera in fiore. Unattivit che ha avuto inizio nel 2004 e che con il passare degli anni si ingrandita fino a oltrepassare le mura del penitenziario milanese. Nei primi mesi del 2011 abbiamo stretto una convenzione con il Comune di Gaggiano (Milano) per la manutenzione di aiuole e la gestione di un ortogiardino didattico su unarea verde di 18mila metri quadri, spiega Federica Della Casa, di Opera in fiore. Complessivamente sono sette le persone, tra detenuti o ex detenuti, che lavorano nella cooperativa: quattro soci detenuti si occupano delle serre, altri tre invece gestiscono le aiuole e lampio terreno di Gaggiano. I frutti e le piantine di Opera in fiore sono in vendita a Milano presso il Mercatino agricolo che si svolge ogni mercoled, dalle 15 alle 20, negli spazi de La cordata (via Zumbini, 6). Inoltre la cooperativa rifornisce due Gruppi dacquisto solidale (Gas) di San Giuliano Milanese. in fase di allestimento anche il sito della cooperativa che prevede anche uno spazio dedicato allecommerce.
CasadireclusionediMilanoOpera
47
> Cosa producono: violini. > Detenuti assunti: otto (in borsa lavoro).
48
CasadireclusionediMilanoOpera
l piccolo locale ben illuminato e attrezzato di tutto punto: lime, seghetti, righelli per calcolare con precisione millimetrica lo spessore delle casse di risonanza dei violini. Gli otto detenuti impiegati nel laboratorio di liuteria del carcere di Opera ne hanno prodotti undici, al termine di due anni di formazione e lavoro: chi conosce i ritmi e la precisione che necessita questo lavoro sa bene che non un risultato da poco. Pesa solo 380 grammi -commenta ad alta voce un detenuto, mostrandone uno con orgoglio-. Serve una precisione chirurgica. Il progetto, promosso dalla cooperativa Opera in fiore in collaborazione con lassociazione culturale LiveErope, ha avuto inizio nel 2009 con un corso di formazione di 550 ore, seguito da un secondo corso di specializzazione di 200 ore, entrambi guidati da maestri liutai della scuola di Cremona. Infine, la fase di produzione vera e propria: sei mesi di attivit grazie a una borsa lavoro finanziata dal Comune di Milano che si conclusa il 15 gennaio 2011. Il risultato: undici strumenti non ancora verniciati ma che la cooperativa punta a vendere attraverso una collaborazione con il Conservatorio di Milano e la Tonewoods srl, azienda leader nel settore della commercializzazione di strumenti a corda. La commercializzazione dei violini gi realizzati essenziale: il ricavato, infatti, verr reinvestito nel laboratorio, nei materiali e negli stipendi per i lavoratori, spiega Federica Della Casa. Nella piccola liuteria del carcere di Opera per il lavoro non si fermato: la cooperativa infatti ha investito altri 5mila euro per acquistare nuovi materiali e garantire la presenza di un espero liutaio che seguir la formazione dei detenuti fino a ottobre 2011.
CasadireclusionediMilanoOpera
49
Soligraf S.C.S.
> Cosa producono: assemblaggio di giunti, tubi e altri elementi per realizzare
farmaceutiche.
impalcature edili per conto della Marcegallia spa. Obliterazione delle ricette
> Dove trovarli: per informazioni sui costi e preventivi, possibile contattare
direttamente la cooperativa.
50
CasadireclusionediMilanoOpera
Coperativa sociale Soligraf via Roma, 40 - Melegnano (Mi) | Tel. 02 98.12.72.85 | Fax. 02 98.23.19.45 Email. segreteria@soligraf.it | www.soligraf.it
e lavorazioni conto terzi rappresentano unesperienza interessante e facilmente replicabile allinterno degli Istituti di pena. Lo dimostra lattivit di Soligraf, cooperativa sociale che si costituita allinterno della casa di reclusione di Opera nel novembre 1995 per gestire un laboratorio di stampa. Oggi la cooperativa ha cambiato decisamente settore dintervento. Quattordici detenuti lavorano allinterno del laboratorio del ferro: assemblano giunti, tagliano a misura i tubi per ponteggi e impalcature edili. Si lavora principalmente per conto della Marcegaglia spa, che fornisce le parti da assemblare per la realizzazione dei giunti, dei tubi e le parti da tagliare a misura e saldare per la realizzazione dei vari pezzi speciali, cerniere e particolari tipi di giunti per ledilizia. Questo un lavoro serio, che va a una ditta di fuori -spiega un dipendente-. Se fai il lavoro male, qualcuno pu cadere e ammazzarsi. Abbiamo una responsabilit addosso. La capacit produttiva di 50mila pezzi mese ma attualmente, anche a causa della crisi economica, la media mensile si aggira intorno ai 20mila pezzi assemblati. Da un anno, Soligraf gestisce anche un laboratorio per lobliterazione delle ricette farmaceutiche: le macchine annullano la ricetta cartacea per fare in modo che non venga pi riutilizzata. Anche in questo caso, i 15 detenuti assunti lavorano per conto terzi e vengono pagati a cottimo. Ciascun detenuto annulla 25mila ricette al giorno (per un totale di circa otto milioni al mese). Un lavoro di routine che per permette di guadagnare circa 550 euro al mese, una cifra che consente di vivere dignitosamente la carcerazione e anche di mandare un po di soldi a casa.
CasadireclusionediMilanoOpera
51
Jobinside s.r.l.
> Cosa producono: gelati su stecco, mattonelle, torte e gelato mantecato. > Dove trovarli: un punto vendita diretto a Monza (via Vittorio Emanuele, 36),
Ipercoop Lombardia. Lelenco completo consultabile sul sito. sette gelaterie in franchising e altrettanti punti vendita allinterno del circuito
52
CasadireclusionediMilanoOpera
Jobinside s.r.l.
i legge proprio come si scrive: Aiscrim Prigionieri del gusto. Il loro logo: un cono gelato stilizzato che ricorda una serratura. Nello spazioso laboratorio per la produzione di gelati artigianali della casa di reclusione di Opera nulla viene lasciato al caso: i macchinari, le attrezzature, i tavoli di acciaio inossidabile sono identici a quelli che si potrebbero trovare in qualsiasi altra gelateria. Quando abbiamo visitato il laboratorio (era met febbraio) lattivit procedeva con ritmo tranquillo, i detenuti impegnati a produrre e confezionare torte-gelato al pistacchio e al caff. Le celle frigorifere sono belle piene -commenta un detenuto spalancandone una-. Ma con la primavera dovremo lavorare parecchio per soddisfare tutte le commesse. Il numero di gelaterie che si riforniscono da Aiscrim aumentato progressivamente, anno dopo anno. Oggi si contano un punto vendita diretto a Monza (via Vittorio Emanuele, 36), sei punti vendita in franchising (da Brescia a Genova, passando per le province di Lecco e Milano) e, dal maggio 2010, otto gelaterie allinterno di altrettante Ipercoop lombarde. Ci sono poi diversi bar e ristoranti che servono ai propri clienti le porzioni monouso prodotte dai prigionieri del gusto del carcere di Opera. Lattivit ha avuto inizio nel luglio 2008 grazie a una convenzione stipulata tra il ministero della Giustizia e Jobinside srl, una societ formata da un gruppo di persone che dal 2001 lavoravano attorno al circuito carcerario come terzisti. Quattro anni fa, la svolta: Abbiamo deciso di avviare una produzione per andare direttamente sul mercato con un prodotto nostro, spiega Davide Grassi, amministratore delegato di Jobinside. Superate le iniziali difficolt, in soli tre anni si passati da dieci detenuti assunti a 17 (tutti del circuito Alta sicurezza, ndr) che producono ogni giorno circa 100 chili di fredde delizie per tutti i gusti: dai gelati su stecco ai coni, dagli zuc-
CasadireclusionediMilanoOpera
53
(segue)
Jobinside s.r.l.
cotti alle mattonelle, dalle torte gelato al mantecato da vendere in vaschetta. Un successo costruito sulla cura estrema per la qualit del gelato, data dallattenta selezione delle materie prime: il latte, fresco e pastorizzato, proviene da allevamenti italiani mentre la frutta fresca (fondamentale per i fruttini, ghiaccioli fatti solo di frutta frullata e acqua) viene acquistata direttamente dai coltivatori ed priva di Ogm.
54
CasadireclusionediMilanoOpera
CasadireclusionediMilanoOpera
55
Tel. 030-3580386
> Cosa producono: bicchieri, vasi, piatti, decanter, tazzine e oggetti in legno
decorati con la tecnica del dcoupage.
58
CasadireclusionediBresciaVerziano
Societ cooperativa sociale Carpe Diem Sede: via Caravaggio, 5 - Carpenedolo (Bs) | Tel. 030. - 99.66.586 Fax. 030 99.65.809 | Email. info@carpediem.coop | www.carpediem.coop
al 2002 la cooperativa Carpe Diem, ha attivato un laboratorio della casa di reclusione di Brescia-Verziano dove ha ininterrottamente avuto in carico una media di otto persone, assunte part time con il contratto nazionale delle cooperative. In totale, in questi anni, sono passate per i laboratori di Carpe Diem circa 60 persone alcune delle quali sono rimaste in contatto con la cooperativa anche al termine del periodo di detenzione. Attualmente quattro di loro sono seguite da una delle cooperative del consorzio Tenda. Franca Piccioli referente del lavoro in carcere, si occupa del laboratorio di dcoupage, lunica attivit presente allinterno del penitenziario, che momentaneamente occupa una sola persona. Lobiettivo per quello di assumere una seconda persona per incrementare la produzione di bicchieri, vasi, piatti, decanter, tazzine, articoli in legno, orologi, leggii, vassoi. Carpe Diem, in stretta collaborazione con la direzione della casa circondariale, sta lavorando per potenziare il settore creativo realizzando un laboratorio vintage con articoli e accessori di abbigliamento per il quale lAccademia di Belle arti di Brescia ha creato gratuitamente il logo. Per la realizzazione di tale progetto ci si avvarr dellesperienza delle detenute che stanno frequentando la scuola di moda allinterno dellistituto.
CasadireclusionediBresciaVerziano
59
Dolci libert
Dolcezze spalmabili
> Dove trovarli: lo spaccio aziendale nel piazzale antistante il carcere di Busto
Arsizio (Va) aperto al pubblico dal luned al venerd, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. Sul sito internet inoltre possibile consultare lelenco aggiornato con tutte le rivendite dei prodotti.
62
CasacircondarialediBustoArsizio
Dolci e Libert
ellimpasto dei frollini c solo burro: banditi i grassi vegetali. Il cacao fornito dalle migliori aziende a livello internazionale. E solo i pregiati pistacchi di Bronte vengono usati per la morbida crema spalmabile Dolci Libert. Vogliamo farci conoscere innanzitutto per la bont dei nostri prodotti, spiega Michele Gentile, uno dei responsabili della produzione di questa coraggiosa azienda, creata appositamente per produrre dolci artigianali allinterno della casa circondariale di Busto Arsizio (Varese). Le produzioni di punta di Dolci libert sono le creme spamabili (alla nocciola, al pistacchio di Bronte, al cioccolato fondente), le praline, i tartufi, le tavolette e i drage (mandorle, nocciole e chicchi di caff ricoperti di cioccolato). A questa linea si deciso di affiancare anche la pasticceria da forno (biscotti, crostate, colombe e panettoni) per mantenere una costanza produttiva nel corso di tutto lanno. Negli spazi di una vecchia palestra sono stati ricavati due laboratori in cui si producono, ogni giorno, 700 chili di cioccolato e 300 chili di varia pasticceria. Mentre visitiamo il laboratorio un detenuto, con piccoli gesti precisi, riempie con della crema al caff il cuore dei tartufi, fragili gusci di cioccolato, grandi come una moneta da cinquanta centesimi. Tra una stanza e laltra, un gran viavai di pasticceri e cioccolatieri impegnati a controllare i tempi di cottura delle frolle, pesare e imbustare i drage, accertarsi che in magazzino sia tutto in ordine per la spedizione. Unazienda giovane (la produzione stata avviata nellottobre del 2010) ma che ha gi ottenuto importanti riconoscimenti, come attesta la piccola targa dargento appesa a un muro del laboratorio. I giudici di Eurochocolate, la pi importante rassegna italiana sullarte del cioccolato, hanno infatti assegnato a Dolci libert il titolo di Artigiani dellanno. I media i due laboratori impiegano 31 detenuti, ma il numero di addetti va-
CasacircondarialediBustoArsizio
63
(segue)
Dolci e Libert
ria in base al periodo dellanno: nei momenti di attivit intensa, ad esempio prima di Natale, si arrivati fino a 45 persone. Abbiamo sfornato 7mila chili di panettone artigianale, ricorda Marco Molinelli. La distribuzione dei prodotti avviene su tutto il territorio nazionale allinterno di bar, ristoranti, pasticcerie e in corner dedicati in alcuni supermercati di Milano e provincia, ma non solo; tra gli altri segnaliamo punti vendita a Monza, San Marino, Rimini, Brescia. Inoltre, nel mese di aprile, stato inaugurato uno spaccio aziendale nel piazzale antistante il carcere di Busto Arsizio aperto dal luned al venerd dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.
64
CasacircondarialediBustoArsizio
CasacircondarialediBustoArsizio
65
via Alpiano, 11
> Cosa producono: creazione di loghi, marchi, brochure, cataloghi, manifesti, > Dove trovarli: per ordini e preventivi possibile contattare direttamente la
cooperativa.
68
CasacircondarialediComo
Cooperativa sociale onlus Homo Faber piazza IV novembre Milano |Tel. 02 44.41.11 | Fax. 02 66807343 Email. info@homofaber.org |www.homofaber.org
l centro stampa gestito dalla cooperativa sociale Homo faber attivo allinterno della casa circondariale di Como da cinque anni. Molti dei detenuti che arrivano qui non hanno mai nemmeno acceso un personal computer, figurarsi gestire immagini o elaborazioni grafiche con programmi complessi come Photoshop o In-design, software che vengono solitamente usati in ambito professionale. Ma grazie alla formazione continua da parte degli operatori e alla guida di un tutor gi esperto, lattivit del laboratorio procede spedita. E con molte soddisfazioni personali e professionali. Mediamente il centro stampa impiega 13 detenuti: uno assunto dalla cooperativa Homo faber come tutor, tutti gli altri in una borsa-lavoro. Ogni volta che il tutor arriva a fine pena, ne assumiamo uno nuovo, tra quelli con pi anzianit professionale, spiega Patrizia Colombo, responsabile del progetto. Lattivit dei grafici del Bassone spazia dallo studio di loghi e marchi, alla realizzazione di brochure, cataloghi, manifesti, pagine pubblicitarie e insegne. Fino allo studio di allestimenti stand per fiere e mostre. In questi anni sono passate di qui pi di cento persone, i detenuti che escono restano in contatto con noi, -spiega Patrizia Colombo-. Tramite lagenzia di somministrazione lavoro G-group siamo riusciti a trovare un impiego per quasi tutti.
CasacircondarialediComo
69
via Palosca, 2
Tel. 0372-450862
Salvare la memoria
> Cosa producono: digitalizzazione degli atti di processi per conto del ministero
che volessero digitalizzare i propri archivi. della cooperativa.
> Dove trovarli: per informazioni e preventivi possibile contattare i referenti > Detenuti assunti: quattro assunti e quattro in formazione.
72
CasacircondarialediCremona
Cooperativa Cremona Labor via Maffino Maffi, 11/a - Cremona | Tel. 0372 46.29.56 oppure 392 27.66.440 Email. gerardo.maffei@alice.it | http://lavorogaleotto.altervista.org
e pagine scorrono, una dopo laltra, nello scanner. Sono fogli preziosi, da maneggiare con cura, perch raccontano frammenti di una delle vicende pi drammatiche della storia italiana: lomicidio del giornalista del Corriere della Sera Walter Tobagi, ucciso da un gruppo terroristico di estrema sinistra il 28 maggio 1980. Dopo pochi secondi limmagine della pagina compare sullo schermo, qualche rapido click e il documento viene memorizzato sul computer. Salvare le carte e la memoria dei grandi processi degli anni Settanta e Ottanta il compito affidato agli otto detenuti che lavorano allinterno del laboratorio di digitalizzazione della casa circondariale di Cremona gestito dalla cooperativa Cremona Labor. Attualmente stiamo lavorando sui materiali del processo Tobagi e sui 350 faldoni del caso Sindona e del crack del Banco Ambrosiano: ne avremo per tutto il 2011 e buona parte del 2012, spiega Gerardo Maffei, presidente della cooperativa, aprendo la porta di un magazzino. Pile di documenti accatastati, coperti da un velo leggero di polvere, attendono di essere convertiti in formato digitale e trasferiti su dvd. Nella stanza accanto, su una libreria metallica sono stati ordinati faldoni sigillati in buste di plastica trasparente: sono 164 e raccolgono gli atti del processo per la strade di Piazza Fontana. La memoria salva: gli oltre 500mila fogli del processo sono gi stati digitalizzati grazie al progetto Digit & work, avviato nel 2007 e finanziato dal ministero della Giustizia. Un detenuto entra nel magazzino e, seguendo un ordine di lavorazione ben preciso, estrae un faldone. Lo porta alla sua postazione e inizia a lavorare sulla prima cartellina: delicatamente rimuove graffette e punti metallici, ordina i fogli. A questo punto pu iniziare la scansione. Ci siamo dotati di quattro scanner ad alta risoluzione -spiega Maffei-, capaci di elaborare fino a mille pagine lora. Ma per garantire una qualit migliore abbiamo ridotto
CasacircondarialediCremona
73
(segue)
la capacit di scansione a 350 pagine lora. Un ritmo che, comunque, consente di digitalizzare dalle 3mila alle 4mila pagine al giorno. Ogni mattina, dal luned al venerd, si inizia a lavorare alla nove in punto: quattro detenuti sono stati assunti part-time (con regolare contratto previsto per i fotolaboratori) mentre altre quattro persone sono ancora in formazione e verranno progressivamente assunte. Complessivamente, dal 2007 a oggi, la cooperativa ha formato e dato a 24 persone la possibilit di svolgere un lavoro qualificante allinterno del penitenziario.
74
CasacircondarialediCremona
CasacircondarialediCremona
75
Miele e falegnameria
> Cosa producono: miele, manufatti in cera e prodotti cosmetici per il corpo in
laboratorio di falegnameria produce ante e persiane su misura. preventivi possibile contattare i referenti della cooperativa.
> Dove trovarli: nel negozio di via Maffi 11/a, Cremona. Per informazioni e > Detenuti assunti: due, con contratto part-time, per lapicoltura. Tre in
falegnameria.
76
CasacircondarialediCremona
Cooperativa Cremona Labor via Maffino Maffi ,11/a - Cremona | Tel. 0372 46.29.56 oppure 392 27.66.440 Email. gerardo.maffei@alice.it | http://lavorogaleotto.altervista.org
a cooperativa Cremona Labor gestisce altre due attivit produttive allinterno della casa circondariale: la produzione di miele e la falegnameria. Per la cura delle arnie, lestrazione del miele e la lavorazione della cera vengono assunti due detenuti con contratto part-time (tre ore e mezza al giorno) che lavorano da marzo a settembre. Abbiamo una ventina di sciami e questanno produrremo miele di acacia, di tiglio e il millefiori, annuncia il presidente Gerardo Maffei. A Cremona lapicultura non una novit. Gi nel 2008 gli sciami ronzavano nellampio spazio verde situato sul retro del carcere, con una produzione complessiva di oltre 500 chili di miele, mancava per la continuit nel lavoro e, soprattutto, uno sbocco commerciale efficace che oggi viene garantito dal nuovo negozio gestito da Cremona Labor sotto il Torrazzo (via Maffino Maffi 11/a). Inoltre, grazie alla collaborazione avviata con il laboratorio di cosmetica del carcere di SantAngelo dei Lombardi (Avellino), parte del miele cremonese va ad arricchire saponette, bagnoschiuma, shampoo e altri prodotti per la cura del corpo. Inoltre i due detenuti-apicoltori si prendono cura anche di una cinquantina di ciliegi che erano stati piantati negli anni scorsi poco lontano dalle arnie. Quando le piante inizieranno a produrre si arriver a raccogliere fino a otto quintali di frutto. Anche le ciliegie, assieme al miele, alle candele in cera e i cosmetici prodotti in collaborazione con il carcere di SantAngelo, possono essere acquistate nel negozio di via Maffino Maffi. Dallagosto 2008, inoltre Cremona Labor ha rilevato il reparto di falegnameria allinterno del penitenziario: un maestro falegname e un socio volontario si occupano della formazione e del coordinamento dei tre detenuti assunti che producono ante e persiane su misura.
CasacircondarialediCremona
77
Opportunity srl
> Cosa producono: assemblaggio conto terzi. > Dove trovarli: possibile contattare direttamente lazienda. > Detenuti assunti: 12
80
CasacircondarialediMonza
Opportunity srl
Email. giorgio.dibasilio@libero.it
l laboratorio della Opportunity srl ha trovato i suoi spazi allinterno del vecchio asilo nido del carcere di Monza: pareti colorate fanno da sfondo ai banchi da lavoro delle donne impegnate ad assemblare parti di plastica che andranno a comporre i manubri dei tricicli elettrici a marchio Peg Perego. Chiacchierano tra loro, canticchiano sulle note trasmesse dalla radio mentre si spostano da una stanza allaltra. Devono lavorare con attenzione e che i cavi elettrici dei manubri devono essere fissati con precisione: molte di loro sono mamme e sanno bene di cosa pu essere capace un bimbo particolarmente vivace. Nella stanza accanto, un altro gruppo di ragazze intento a verniciare le strutture metalliche di alcune lampade che verranno poi assemblate per essere vendute nei negozi della catena di bricolage Leroy Merlin. Vado dai clienti con il mio camion e porto in carcere i materiali da assemblare. Una volta ultimata la lavorazione carico il prodotto finito e lo consegno, spiega Giorgio di Basilio, titolare della Opportunity srl, azienda che dal 2004 ha avviato lattivit di assemblaggio per conto terzi allinterno del carcere di Monza. I benefici fiscali e contributivi previsti dalla Legge Smuraglia (che consentono di ridurre il costo della manodopera), uniti alla riduzione delle spese legate alla logistica permettono alla Opportunity di essere particolarmente competitiva sul mercato, con un bilancio di 180mila euro nel 2010. Abbiamo potuto mantenere in Italia produzioni che altrimenti sarebbero andate allestero -commenta Di Basilio-. Alcune delle mie commesse erano inizialmente destinate alla Romania. Nei laboratori della sezione femminile del carcere di Monza lavorano 12 donne. Ma il lavoro non manca, anzi: Di Basilio spera di poter incrementare le attivit ed entro la fine del 2011 il numero di detenute assunte potrebbe arrivare a quota venti.
CasacircondarialediMonza
81
> Cosa producono: fornitura di biancheria piana lavata e stirata per alcuni
pensionati, attivit di copisteria, falegnameria, assemblaggio bancali.
82
CasacircondarialediMonza
Cooperativa Sociale 2000 Via Passerini, 13 - Monza (Mb) |Tel. 039 - 32.23.06 oppure 338 43.53.199
Email. sociale2000@consorzioexit.it
n forte legame con il territorio, la stretta collaborazione con la direzione del carcere, una visione a tutto tondo del lavoro in ambito penitenziario e delle possibili collaborazioni tra realt e imprese attive nel disagio sociale. Sono gli ingredienti del successo della cooperativa Sociale 2000 che gi dagli anni Novanta opera allinterno della casa di reclusione di Monza. Il primo locale in cui Virginio Brivio ci accompagna la lavanderia dove gli otto dipendenti sono impegnati a preparare la biancheria da consegnare a tre pensionati di Monza (legati al consorzio di cooperative Exit, di cui fa parte anche Sociale 2000) e in alcuni pensionati delluniversit Bocconi per un totale di 430 posti letto. Il laboratorio inoltre fornisce la biancheria del carcere e lava a prezzi contenuti gli abiti dei reclusi. Una mole di lavoro importante, che nei prossimi mesi crescer ulteriormente con lacquisizione di nuove commesse esterne che renderanno necessario lacquisto di nuovi macchinari e lassunzione di nuovi dipendenti allinterno della casa circondariale. Passiamo poi agli altri laboratori gestiti da Sociale 2000 allinterno del carcere di Monza dove, complessivamente, lavorano sei detenuti. Due persone assemblano bancali e imballaggi in legno allinterno di uno spazio appositamente allestito mentre altre due gestiscono gli ordini e lattivit della copisteria, unattivit nata nel marzo 2008 e gestita in collaborazione con lassessorato ai servizi sociali del Comune di Monza. I detenuti lavorano per sei mesi in borsa lavoro, poi vengono assunti dalla cooperativa -spiega Brivio-. A fine pena possono scegliere se cercare occupazione altrove o se continuare il percorso di formazione allinterno di un centro diurno gestito dal Comune di Monza. Un percorso simile previsto per i detenuti impegnati allinterno della fa-
CasacircondarialediMonza
83
(segue)
legnameria del carcere dove attualmente lavorano due persone, ma sono previste a breve nuove assunzioni. Producono mobili per i pensionati aderenti al consorzio di cooperative sociale Exit e arredi per il parco di Monza. Panchine, cestini e tavoli da pic-nic che vengono realizzati utilizzando, come materia prima, il legname ricavato dagli alberi abbattuti dello stesso parco. Inoltre, allinterno della falegnameria di Monza sono stati realizzati duemila legii Tenda della parola, distribuiti dalla San Paolo.
84
CasacircondarialediMonza
CasacircondarialediMonza
85
Trilogy 2000
> Cosa producono: riparazione conto terzi di prodotti tecnologici. > Dove trovarli: per informazioni e preventivi possibile contattare direttamente
lazienda.
86
CasacircondarialediMonza
Trilogy 2000
rilogy 2000 unazienda che opera da anni nel settore del cosiddetto post vendita tecnologico per la grande distribuzione di Monza e provincia. Il cliente che ha acquistato una stampante, uno schermo o un pc difettoso ha infatti la possibilit di renderlo, entro un limite di tempo prefissato, direttamente al punto vendita. In cambio ne riceve uno nuovo mentre quello guasto viene riparato presso aziende specializzate come Trilogy 2000. Nel laboratorio attivo allinterno della casa circondariale di Monza arrivano quindi stampanti, computer, scanner, malfunzionanti ma anche piccoli elettrodomestici. Il lavoro di riparazione viene svolto da tre detenuti assunti e formati dallazienda. Una volta riparati, i prodotti vengono reimmessi sul mercato. Il lavoro conto terzi permette di azzerare i costi di gestione delle materie prime, in quanto le lavorazioni vengono effettuate sui materiali di propriet dellazienda cliente senza problemi di stoccaggio materie.
CasacircondarialediMonza
87
88
CasacircondarialediMonza
via Messina, 84 Seregno (Mb) | Tel. 0362 22.94.76 | Fax. 0362 22.97.76
i lavora a tempo pieno nel laboratorio di vetreria della casa circondariale di Monza gestito dalla F.lli Paci srl, azienda di Seregno (Monza e Brianza) attiva dal 1959 e specializzata nella produzione di vetri piani, con uno specifico settore per la vetreria artistica, che realizza prodotti di alto livello. In azienda sono impiegati circa 70 dipendenti che il titolare, Pier Carlo Paci, con molti sforzi riesce a mantenere al lavoro, senza unora di cassa integrazione nonostante la crisi, spiega. Nel 2002, avendo bisogno di manodopera esterna per montare sugli specchi profili in alluminio per la rifinitura, stata avviata lattivit della vetreria interna al carcere che oggi segue lassemblaggio dei supporti di fissaggio su specchi e cristalli. Allinterno del carcere abbiamo dieci dipendenti. Dal 2002 a oggi ne sono passati una sessantina -spiega Giannicola Fasani, responsabile per lazienda del laboratorio-. Sono lavorazioni semplici ma che richiedono comunque molta attenzione e precisione. Ogni mese, la sezione distaccata della vetreria produce 1.700 assemblaggi e la qualit di lavorazione molto alta. E il laboratorio potrebbe crescere ulteriormente nei prossimi mesi: la ditta infatti sta definendo la produzione di vetri e specchi per una grande commessa che consentir di portare nuovo lavoro in carcere, assumendo cos nuovi detenuti.
CasacircondarialediMonza
89
Copisteria Sanquirico
> Cosa producono: rilegatura degli atti amministrativi, delle delibere di consiglio,
dei registri dellanagrafe per diversi Comuni della provincia di Monza.
90
CasacircondarialediMonza
Cooperativa Solaris lavoro ambiente via dellAcqua, 9/11 - Triuggio (Mb) | Tel. 0362 99.71.72 Fax. 0362 99.77.63 | www.lavoroambiente.it
attivit della cooperativa Solaris lavoro ambiente ha preso il via allinterno della casa circondariale di Monza nel gennaio 2010 con la gestione dl laboratorio di legatoria Sanquirico. Il bilancio di questo primo anno di attivit sicuramente positivo -spiegano dalla cooperativa-. Dieci detenuti hanno avuto accesso al laboratorio per un periodo di formazione. Tre hanno poi effettuato un percorso di borsa lavoro per sei mesi al termine del quale sono stati assunti per altri sei mesi. Parallelamente stato avviato un secondo percorso formativo tramite le Doti di Regione Lombardia che ha visto la partecipazione di sette detenuti: due di loro hanno poi potuto continuare a svolgere la loro attivit. Per il 2011 si concretizzata la possibilit di poter disporre di un laboratorio pi ampio, grazie alla collaborazione dellAmministrazione penitenziaria, in cui attualmente lavorano quattro detenuti. Sul fronte delle commesse, la legatoria Sanquirico esegue rilegature degli atti amministrativi, delle delibere di consiglio, dei registri dellanagrafe per diversi Comuni del territorio (Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cesano Maderno, Barlassina, Giussano, Monza). Inoltre, la biblioteca di Monza ha affidato un importante lavoro di recupero e restauro di numerosi volumi di valore, da destinare alla consultazione. Tra i vari clienti ci sono anche la biblioteca dellordine degli Avvocati di Milano, e la casa circondariale di Monza, alla quale la legatoria offre la propria opera professionale in cambio dellospitalit offerta al laboratorio e del sostegno di alcune spese.
CasacircondarialediMonza
91
> Dove trovarli: per informazioni e preventivi possibile contattare direttamente > Detenuti assunti: una assunta, due in borsa lavoro.
94
CasacircondarialediVigevano
ervizi di giardinaggio, smaltimento dei rifiuti, attivit di facchinaggio e pulizia. Attraverso questi strumenti la cooperativa sociale Oikos (nata nel 1998 come emanazione operativa della Caritas diocesana vigevanese) opera per promuovere il reinserimento sociale delle persone svantaggiate. In questottica, nel 2008, stato aperto un piccolo laboratorio di sartoria allinterno della sezione femminile della casa circondariale di Vigevano che oggi produce principalmente biancheria piana (lenzuola, asciugamani e tovaglie) destinata a case di cura, pensionati e case famiglia, oltre a effettuare riparazioni sartoriali per privati. Non mancano poi piccole commesse che offrono alle detenute la possibilit di dare sfogo alla propria creativit cimentandosi con vestitini, grembiuli, shopper. Dal 2008 a oggi, si sono avvicendate allinterno del laboratorio una ventina di donne, tutte del circuito dellAlta sicurezza. Attualmente sono tre le detenute impegnate alla macchina da cucire, due delle quali in borsa lavoro. Il lavoro sartoriale richiesto, pu dare uno sbocco professionale concreto -commenta Sara Comelli, referente Oikos per il lavoro in carcere-. Ma queste donne non possono essere lasciate sole allo sbaraglio quando escono dal carcere. Non un caso se molte ex detenute, giunte a fine pena, continuano a lavorare allinterno della cooperativa. E il piccolo laboratorio del carcere di Vigevano potrebbe presto avere bisogno di nuovi spazi: la potenzialit dimpiego infatti pu arrivare fino a una decina di detenute. Sono infatti in arrivo collaborazioni con altre realt carcerarie che porteranno allincremento delle produzioni attraverso la diversificazione dellofferta, come la produzione di capi di abbigliamento e accessori con il recupero dei materiali di scarto.
CasacircondarialediVigevano
95
2011 CartArmata edizioni Srl Terre di mezzo Editore via Calatafimi 10, 20122 Milano Tel. 02-83.24.24.26 e-mail editore@terre.it libri.terre.it Direzione editoriale: Miriam Giovanzana Coordinamento editoriale: Ilaria Sesana Immagini: Sebastiano Parasiliti Stampato nel mese di XXX 2011 XXXXX