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Avvenire 10/21/2012

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DOMENICA 21 OTTOBRE 2012

la lunga corsa
Se il 6 novembre venissero confermati i dati odierni, Romney conquisterebbe pi preferenze a livello nazionale, ma perderebbe il confronto per il risultato dei grandi elettori. Il presidente avanti in almeno 4 Stati chiave: cruciali gli scontri in Ohio e Virginia, ma al milionario potrebbero anche non bastare

Domani sera in Florida lultimo duello televisivo La sfida sar incentrata sui temi di politica estera
DA NEW YORK

I Grandi Elettori
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RIPRODUZIONE RISERVATA

CASA BIANCA 2012


Barack Obama durante un evento elettorale alla George Mason University in Virginia: il presidente avanti in 4 Stati chiave in vista delle elezioni del 6 novembre (Ap)

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Elezioni Usa, nel voto diviso Obama vede gi il trionfo


Lo scenario oggi pi probabile: vittoria del democratico, pur con meno consensi nellurna
DI PAOLO M. ALFIERI

ella storia delle presidenziali americane gi successo tre volte e lultima nemmeno troppo tempo fa. Anno 2000, George W. Bush contro Al Gore, le elezioni della conta e riconta infinita in Florida: Bush entr alla Casa Bianca pur avendo raccolto a livello nazionale 540mila voti in meno del rivale. Possibile? S perch a suo favore giocava il numero di grandi elettori, 271 contro 266, un soffio di maggioranza che bast e avanz. Allora trionfarono i repubblicani, oggi, anno 2012, il giochino potrebbe favorire il democratico Barack Obama. Tutto ancora possibile quando mancano 16 giorni alle elezioni, ma lo split vote, il voto diviso come lo chiamano negli Usa, fa sempre pi capolino negli scenari degli strateghi elettorali. Mitt Romney, sostiene listituto Gallup (pur contestato da alcuni analisti), nei sondaggi nazionali avanti sei punti. Per Real Clear Politics il repubblicano guida di un punto. Eppure Obama, oggi, ad avere maggiori chance di elezione. Anzi, la strada del

milionario verso la Casa Bianca, ad analizzare la situazione odierna nei vari Stati, pi impervia che mai. A condannarlo il sistema elettorale americano: ogni Stato, a seconda della popolazione, assegna un certo numero di grandi elettori. La California, 38 milioni di abitanti, ne assegna 55; lAlaska, con 710mila residenti, appena 3. Per ottenere la maggioranza di grandi elettori, a quota 270, non serve dunque vincere pi Stati in assoluto, n surclassare il rivale: basta un voto in pi, ma negli Stati giusti, quelli che pesano elettoralmente. Gi dallinizio della campagna elettorale, gli staff di Obama e Romney hanno escluso dal campo di battaglia 36 Stati su 50: ben 22 erano chiaramente a favore del repubblicano, solo 14, ma molto pi popolosi, a favore del presidente uscente. Quanto a numero di grandi elettori, la partita quindi iniziata sul 197 a 169 a favore di Obama. Dei 14 Stati rimanenti, 5 sono stati considerati dai due staff ancora formalmente in gioco ma sostanzialmente gi assegnati dai sondaggi, gli altri 9 sono invece quelli in cui ci si batter fino alla fine. Sono i cosiddetti swing

Alcuni modelli matematici assegnano al presidente l83% di probabilit di successo, altri solo il 62%. Nel 2000 George W. Bush conquist la Casa Bianca raccogliendo 540mila schede in meno di Gore

States, gli Stati chiave che oscillano di volta in volta da un candidato democratico ad uno repubblicano e in cui quindi le differenze nei sondaggi sono minime. Tra questi, i bocconi pi prelibati sono la Florida (che assegna 29 grandi elettori), lOhio (18), il Nord Carolina (15) e la Virginia (13). Ebbene, la situazione odierna dice che Obama ha davanti a s un cammino molto pi semplice per vincere. Considerando gli Stati sicuri e quelli che tendono verso il democratico, il presidente gi a quota 237 grandi elettori contro i 191 di Romney nella previsione del New York Times e di The Politico. In palio, nei nove swing States, ci sono 110 grandi elettori: mappa elettorale e sondaggi alla mano, Obama potrebbe aggiudicarsi almeno quattro Stati chiave. Oltre a Nevada, Iowa e Wisconsin tra questi c il cruciale Ohio, per un totale di 40 grandi elettori. Risultato finale: Obama (almeno) 277, Romney 261. Dando per assegnata la Florida a Romney (il che tutto da vedere, perch il suo vantaggio qui di appena un punto), il repubblicano deve per forza strappare a Obama lOhio (nei sondaggi + 2,4% per il de-

mocratico), non perdere la Virginia (per ora in pareggio), e conquistare al rivale un altro paio di Stati, magari Wisconsin (+2,8% Obama) e Nevada (+3% ancora Obama). Stando ad alcuni modelli matematici (270towin.com), Romney ha solo il 16% di probabilit di vittoria, attraverso 27 combinazioni possibili, Obama l83% con 39 combinazioni, mentre il pareggio dato all1% con 5 combinazioni. Altri modelli, come quello di Intrade, danno a Obama il 62% di probabilit di vittoria contro il 38% di Romney. Non solo: quasi tutti i sondaggi non tengono ancora conto del secondo dibattito tv, quello vinto proprio dal presidente, che quindi potrebbe crescere ancora. Anche se va detto che il terzo dibattito, previsto per domani, potrebbe rimettere tutto in discussione. Oltre al gi citato Bush, solo in altri due casi Rutherford Hayes nel 1876 e Benjamin Harrison nel 1888 chi entrato alla Casa Bianca aveva raccolto meno voti del rivale. A Obama potrebbe toccare lo stesso (felice) destino.
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DA NEW YORK LORETTA BRICCHI LEE

il nodo

ono mesi che i maggiori sondaggi Usa iminati aumenti fiscali e ridentificano leconoduzioni alla spesa pubblimia come la questione deca lanceranno il Paese cisiva (la pi importante nel caos. Il fiscal per il 72% degli americani, cliff spingerebbe secondo Gallup) nelle elela disoccupaziozioni presidenziali. E nel ne al di sopra contempo tastano il polso del 9% entro su chi, tra i due candidati la fine del alla Casa Bianca, sia giudi2013 e, secato il pi idoneo a farvi condo alfronte. cuni, scateIl tema economico, per, nerebbe upi poliedrico di quanto na nuova non lasci pensare e, oltre recessione. alle componenti chiave La crisi deoccupazione e gettito figli ultimi scale va a inglobare ananni ha lache questioni sociali quasciato un seli sanit, istruzione e imgno chiaro e migrazione, assumendo profondo e nesquindi unimportanza esuno vuole vedere sponenziale per il voto del un remake, dicono 6 novembre. A livello teoinvece i sondaggisti. Limrico, lelettore statunitense pegno della nuova Ammicomprende il rischio di unistrazione a far riprendena nuova recessione o del re il motore americano cosiddetto baratro fiscasebbene richiesto perde le; o quanto meno conper chiarezza quando si sapevole delle loro impliesplica nelcazioni. Il le percendeficit pubLeconomia la tuali di creblico di scita del Pil: 14mila miquestione Copyright Avvenire che lanno liardi di decisiva per il 72 prossimo i dollari deve beni e seressere riper cento degli dotto per eelettori americani: vizi prodotti in Amerivitare il collasso. E colavoro e fisco i due ca aumen-

Vince chi indicher luscita dal tunnel della crisi

Per stimolare assunzioni, il repubblicano Mitt Romney punterebbe su una riduzione della regolamentazione imposta dal governo nel settore energetico, finanziario e sanitario. Unespansione delle trivellazioni petrolifere e lo sviluppo dellestrazione di gas naturale e carbone. E un taglio fiscale generale per le aziende. Il candidato repubblicano vuole la riduzione del 20 per cento delle tasse per tutti gli americani, il mantenimento di incentivi fiscali per risparmi e investimenti (quali il capital gain), leliminazione della tassa di successione e la riduzione delle imposizioni

Il presidente Barack Obama intende investire in infrastrutture, nuove tecnologie ed energia pulita; puntare sullistruzione per rimanere concorrenziali sul mercato mondiale.Vuole rendere fiscalmente pi appetibile per le aziende Usa produrre in America e dare un giro di vite alle infrazioni dei trattati commerciali da parte della Cina.

October 21,
Obama sostiene lo sgravio fiscale per tutte le famiglie con reddito annuo inferiore a 250 mila dollari, mentre i miliardari dovrebbero pagare almeno il 30 per cento in tasse federali. Inoltre, offrirebbe deduzioni per le aziende che ritornano a

di persone: una cifra che secondo alcuni osservatori quasi raddoppia se si contano anche i sottoccupati, chi involontariamente lavora solo part-tipartito che, a suo avviso, me o coloro che hanno gli potr garantire un lavosmesso di cercare un imro, migliori benefici pubpiego, e che comprende blici, meno tasse: tutti anche la met dei neo-lauelementi che incireati. Un fatto, questultidono pesantemo, cruciale se affiancato mente sullecoai nuovi dati sui mutui sconomia Usa, ma lastici che ora vedono due anche su terzi degli studenti lasciaquelle domere il college con un debito stiche. di 26600 dollari, il 5% in E la disoccupi dellanno scorso. pazione, Una responsabilit econosebbene si mica che a livello nazionasia ridotta a le ammonta a mille miliarsettembre a di di dollari e che tenenun tasso ando in considerazione prenuo del 7,8%, stiti federali al 47% degli urimane una niversitari non solo ha spina nel fianco. spinto il presidente Barack I dati resi noti gioObama a prendere in esaved dal governo mome la questione allinizio strano, per la settimana del suo mandato riducenprecedente, un aumento do il tasso dinteresse dei dei nuovi sussidi a quota mutui scolastici al 3,4% e a 388mila. Si rimarrebbe al lottare la scorsa estate con di sotto del livello di il Congresso per mante400mila unit, indicando nerli tale, ma che sta inquindi una cicatrizzaziofiammanne del merdo le ulticato e, eliUfficialmente me settiminando fluttuazioi disoccupati sono TECNAVIA 2012 9:43 am / Powered by mane di campagna ni stagiooltre 12 milioni: elettorale. nali e la volatilit del una cifra che quasi Uno, per, dei tanti breve terraddoppia se si problemi mine, si sache si pu rebbe sulla contano pure gli

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ia il presidente Barack Obama e sia il suo sfidante, Mitt Romney, hanno preso una pausa ieri dalla campagna elettorale per prepararsi al dibattito finale di domani sera a Boca Raton, in Florida. Un appuntamento che si preannuncia cruciale visto che, a sole due settimane al voto, la corsa presidenziale Usa rimane aperta e che il faccia a faccia di 90 minuti si incentrer sui temi di politica estera. Il titolare della Casa Bianca ha un dimostrato vantaggio sulle questioni internazionali. A pesare sul dibattito rimangono, per, le critiche repubblicane riguardo lattacco alla sede diplomatica Usa di Bengasi, in Libia, che l11 settembre scorso costato la vita a quattro americani, tra cui lambasciatore Chris Stevens. Polemica un po sopita dal fatto che nuove rivelazioni dellintelligence Usa confermerebbero la mancanza di pianificazione dellattacco e, pertanto, avallerebbero la versione dei fatti dellAmministrazione. Il fronte economico rimane comunque al centro della campagna presidenziale e, sebbene Obama possa contare su un miglioramento del mercato del lavoro anche in sette degli stati chiave, tra cui lOhio dove a settembre il tasso di disoccupazione sceso al 7% in settembre Romney continua a premere sulla propria esperienza daffari per sconfiggere lavversario. Un successo riconosciuto ieri anche dal maggiore quotidiano dello Stato mormone dello Utah, il Salt Lake Tribune, che per, ha dato il proprio endorsement (appoggio) al presidente Barack Obama. (L.B.L.)

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IPOTESI DI VOTO Il 6 novembre Romney (Partito repubblicano) e Obama (Partito democratico) si batteranno per ottenere la maggioranza di suffragi popolari in un numero di Stati sufficiente a ottenere la maggioranza dei voti del Collegio dei Grandi Elettori presidenziali (538)

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