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Os s e r vatOriO ag e n da d ig itale

di

Manuela gianni

intervista a

MarianO COrsO

Linnovazione digitaLe in Sanit un paSSo neceSSario


Le regioni italiane che investono di pi in tecnologia sono anche le pi virtuose nel conciliare contenimento della spesa e qualit dei Servizi sanitari. Lo conferma lOsservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano, che mette nero su bianco limpatto potenziale dellinnovazione in uno dei capitoli di spesa pi rilevanti del Paese

resPonsabile sCientifiCo osservatorio agenDa Digitale PoliteCniCo Di milano

La bozza di agenda digitale presentata di recente dal governo propone lintroduzione del Fascicolo Sanitario elettronico e riapre il tema di una urgente modernizzazione del sistema sanitario nazionale, seguendo lesempio delle regioni pi virtuose. Sul tema abbiamo intervistato Mariano Corso, responsabile scientifico dellosservatorio agenda digitale che la School of Management del Politecnico di Milano ha avviato per studiare in modo puntuale i potenziali vantaggi dellinnovazione tecnologica per il Paese. Professor Corso, qual limpatto degli investimenti in tecnologie digitali sulla qualit e sullefficienza dei sistemi sanitari regionali? Limpatto notevole. dallanalisi che abbiamo effettuato (riportata nella figura della pagina successiva) emerge come le regioni virtuose in termini di efficienza e qualit del Sistema Sanitario abbiano strutture sanitarie che, complessivamente,
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si caratterizzano per livelli di spesa informatica pro-capite quasi doppi rispetto a quelle meno virtuose. Da dove necessario partire, a suo avviso, per ottenere i benefici di efficacia ed efficienza derivanti dagli investimenti in tecnologie digitali? Seppure a livello aggregato emerga chiaramente come la spesa iCt sia correlata alla qualit complessiva e allefficienza dei servizi sanitari, una piena comprensione del legame causa-effetto tra iCt e prestazioni del sistema richiede lanalisi delle iniziative e dei loro impatti. Per questo abbiamo identificato alcuni ambiti iCt il cui utilizzo integrato consente di disegnare un sistema efficace di virtual Health, in cui le informazioni, le conoscenze e i servizi sono resi facilmente accessibili agli operatori sanitari e agli stessi pazienti. Con virtual Health intendiamo lutilizzo nel suo complesso delle tecnologie digitali allinterno

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del Sistema Sanitario, in grado di garantire laccesso ubiquo alle risorse e ai servizi dentro e fuori le strutture da parte di tutti gli attori del sistema. in concreto, lo sviluppo di un sistema di virtual Health consente la razionalizzazione delle risorse, la progressiva deospedalizzazione, la maggior facilit di interazione tra pazienti e strutture sanitarie e la possibilit per i pazienti di accedere in autonomia alle proprie informazioni. entrando pi nello specifico, abbiamo individuato nove aree di investimento di fondamentale importanza per linnovazione in Sanit, di cui sette godono gi oggi di una certa popolarit tra i decisori e, nonostante la crisi generalizzata degli investimenti, stanno attirando crescenti risorse economiche. Si tratta di Cartella Clinica elettronica, Cloud Computing, Sistemi per la dematerializzazione, gestione informatizzata dei farmaci, Servizi digitali al Cittadino, Mobile Health, Sistemi di Business intelligence e Clinical governance. gli ultimi due ambiti, ovvero il Fascicolo Sanitario ed elettronico e le Soluzioni per la medicina sul territorio e lassistenza domiciliare, sebbene altrettanto interessanti a livello di sistema, risultano ad oggi decisamente pi immaturi, con bassi livelli di diffusione e di investimenti previsti. la bozza di decreto sullagenda Digitale del ministro Passera enfatizza in particolare la necessit di sviluppare il fascicolo sanitario elettronico. un obiettivo realizzabile nel breve periodo? il Fascicolo Sanitario elettronico il principale strumento che concilia il processo di de-ospedalizzazione con quello di progressivo rafforzamento dellassistenza sanitaria sul territorio. stato sti-

mato che la sua realizzazione sistematica darebbe risparmi stimabili per il nostro Paese nellordine dei 2 miliardi di euro. tuttavia, a oggi solo Regione Lombardia ed emilia Romagna hanno uninfrastruttura digitale adeguata a supportare la condivisione di dati relativi ai pazienti tra diversi operatori sanitari. Molto lavoro deve essere ancora fatto nelle altre regioni. anche se nella bozza di decreto del

A oggi solo Regione Lombardia ed Emilia Romagna hanno uninfrastruttura digitale adeguata a supportare la condivisione di dati relativi ai pazienti tra diversi operatori sanitari. Molto lavoro deve essere ancora fatto nelle altre regioni
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OsservatOri O ag e nda d i gi ta l e | L i nnovaz i one dig ita L e in Sa n it un Pa SSo n e C e SSa Rio

la spesa infOrMatiCa per CittadinO nelle diverse regiOni italiane

Qualit: % persone molto soddisfatte dellassistenza ospedaliera ricevuta

XY

spesa informatica per cittadino delle strutture sanitarie presenti nelle diverse regioni italiane (e/cittadino)

73% 23,7 19,4


valle daosta trentino alto adige fruli v. giulia Piemonte

23,7 26,6 27,7


emilia 24,0 romagna toscana

21,5 veneto 22,8 lombardia 10,2 11,6


Umbria abruzzo

45%
liguria

11,4
sardegna

molise 11,9

marche 10,2

10,8

11,7
lazio

17%

10,6 basilicata 10,0 Calabria 11,5 7,5 9,9 Campania Puglia

sicilia

efficienza: spesa pubblica sanitaria corrente pro-capite (e/cittadino) regioni del nord-ovest regioni del nord-est regioni del Centro regioni del sud e isole

Ministro Passera si d grande enfasi al Fascicolo Sanitario elettronico, non vengono date indicazioni concrete per partire, uno step necessario per focalizzare gli sforzi implementativi. La governance di tali soluzioni richiede infatti un approccio sistemico che solo le Regioni che ho menzionato sono state in grado di promuovere attraverso specifici progetti. spostare i processi di cura sul territorio sembra essere oggi una strada obbligata per contenere i costi della sanit. Che ruolo possono giocare le tecnologie da questo punto di vista? Per capire lenfasi sul territorio sufficiente pensare che il costo medio della degenza ospedaliera per il Sistema Sanitario nazionale pari a circa 500 euro, contro i 70 euro dellassistenza domiciliare abilitata dalle nuove tecnologie digita-

li. nel 2010 le giornate di degenza sono state 75 milioni: una riduzione di appena il 10% dei ricoveri, ampiamente perseguibile data la forte incidenza dei ricoveri di pazienti anziani cronici, porterebbe a risparmi per il Paese stimabili in oltre 3 miliardi di euro, oltre a un miglioramento della qualit della vita. Con linvecchiamento demografico e la crescita dellincidenza delle cronicit le soluzioni informatiche che spostano la cura sul territorio sono destinate a svolgere un ruolo fondamentale. alcune sperimentazioni significative sono gi state avviate, ad esempio liniziativa CReg (Cronic Related group) in Lombardia ma la diffusione ancora limitata dallassenza di incentivi chiari e opportuni modelli di governance a livello di sistema.

Alcune sperimentazioni significative di assistenza domiciliare sono gi state avviate, ma la diffusione ancora limitata dallassenza di incentivi chiari e opportuni modelli di governance a livello di sistema. Una riduzione di appena il 10% dei ricoveri porterebbe a risparmi per il Paese stimabili in oltre 3 miliardi di euro
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Fonte: Osservatorio ICT in Sanit della School of Management del Politecnico di Milano, 2011

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