Sei sulla pagina 1di 30

Politiche per le disabilit news

Numero Speciale
Periodico telematico a cura dell'Ufficio Politiche per le Disabilit CGIL Corso d'Italia, 25 00198 Roma e-mail l.necco@cgil.it politichedisabilita@cgil.it

SPECIALE LEGGE DI STABILITA' 2012


Duro attacco ai diritti delle persone con disabilit e delle loro famiglie

CAMUSSO CGIL CAMUSSO, SIAMO DI FRONTE A UN'ECONOMIA DI GUERRA Siamo di fronte a un'economia di guerra in cui le risposte del governo sono fatte solo di "tagli e tasse". Lo ha detto il leader della Cgil, Susanna Camusso, aggiungendo che "la ripresa si allontana e la recessione diventa sempre pi forte". Camusso, presentando in conferenza stampa la manifestazione del 20 ottobre sul lavoro, ha sottolineato che "ci sono sempre pi lavoratori che cercano nuove forme per attirare su di loro l'attenzione. Si moltiplicano le condizioni di disperazione delle persone che sanno di non avere voce in questo paese". Il segretario della Cgil ha affermato che "la nostra responsabilit dare voce a questi lavoratori ed responsabilit nostra dire che le vertenze si moltiplicano e non se ne risolve alcuna". L'obiettivo della manifestazione quello di "mettere al centro il lavoro non lasciare i lavoratori alla loro disperazione individuale e costruire risposte". Secondo Camusso necessario costruire una "soluzione che dia respiro ai redditi da lavoro e da pensione". No, dunque, a manovre che penalizzano i redditi pi bassi, come alcune delle misure contenute nel ddl stabilit. Ma meglio fare la detassazione delle tredicesime. Sempre riferendosi al ddl stabilit, Camusso ha spiegato che "ci sono cose di un cinismo insuperabile, come il taglio sulla legge 104 (quella sui permessi per l'assistenza ai disabili, ndr). Il 20 ottobre daremo la parola ai lavoratori, quelli pi invisibili tra gli invisibili". La manifestazione di sabato 20 si svolger in piazza San Giovanni a Roma e sar conclusa nel pomeriggio da Camusso. (LF) 13 ottobre Fonte: Diario del Lavoro

*L.STABILIT: DAITA (CGIL), MISURE CONTRO DISABILI SONO MOSTRUOSIT INQUALIFICABILE* Roma, 15 ottobre - Una mostruosit che provoca la mancanza di respiro. Non ci sono altre parole per qualificare un provvedimento, e nello specifico le misure che colpiscono le persone con disabilit, di un cinismo inimmaginabile. Cos la responsabile dell'Ufficio disabilit della Cgil Nazionale, Nina Daita, commenta i provvedimenti contenuti nel disegno di legge stabilit relativi al mondo della disabilit. Secondo la dirigente sindacale rivoltante soltanto immaginare di tassare i cani dei ciechi, cos come l'interprete dei sordomuti. Due beni essenziali che permettono alle persone con disabilit di poter espletare una funzione fondamentale: quella di poter vivere, di poter camminare e di poter sentire. Come si pu soltanto pensare a misure del genere, venate di un crudele cinismo che ci riporta indietro di secoli?. Per Daita, le misure allo studio del governo sulla disabilit, sono un modo irresponsabile per dare la stura ai sentimenti peggiori, quelli della pancia per cui gli invalidi sono tutti dei falsi invalidi, alzando cos un muro tra le persone cosiddette normali e i disabili. Cos li si ghettizza, facendoli sentire un costo per la societ e non una risorsa, che ci che sono. Questo governo, prosegue la sindacalista, non ha chiaro che i disabili non godono di sussidi ma di ausili per l'integrazione. L'indennit di accompagnamento non tassabile perch il risarcimento di un danno ricevuto, un diritto perfetto, come stabilito dalla Suprema Corte. Pensare di ripianare il bilancio dello Stato facendo cassa sui pi deboli, invece di adottare una patrimoniale sulle grandi ricchezze, una mostruosit nei confronti della quale opporremo una estrema resistenza. Fino a quando - conclude - questo governo abuser della pazienza delle persone con disabilit?. 15 ottobre Fonte: ufficio stampa Cgil

CGIL: NELLA LEGGE DI STABILIT MISURE MOSTRUOSE Roma - "Una mostruosita' che provoca la mancanza di respiro. Non ci sono altre parole per qualificare un provvedimento, e nello specifico le misure che colpiscono le persone con disabilita', di un cinismo inimmaginabile". Cosi' la responsabile dell'Ufficio disabilita' della Cgil Nazionale, Nina Daita, commenta i provvedimenti contenuti nel disegno di legge stabilita' relativi al mondo della disabilita'. Secondo la dirigente sindacale "e' rivoltante soltanto immaginare di tassare i cani dei ciechi, cosi' come l'interprete dei sordomuti. Due beni essenziali che permettono alle persone con disabilita' di poter espletare una funzione fondamentale: quella di poter vivere, di poter camminare e di poter sentire. Come si puo' soltanto pensare a misure del genere, venate di un crudele cinismo che ci riporta indietro di secoli?". Per Daita, le misure allo studio del governo sulla disabilita', "sono un modo irresponsabile per dare la stura ai sentimenti peggiori, quelli della pancia per cui gli invalidi sono tutti dei falsi invalidi, alzando cosi' un muro tra le persone cosiddette normali e i disabili. Cosi' li si ghettizza, facendoli sentire un costo per la societa' e non una risorsa, che e' cio' che sono". Questo governo, prosegue la sindacalista, "non ha chiaro che i disabili non godono di sussidi ma di ausili per l'integrazione. L'indennita' di accompagnamento non e' tassabile perche' e' il risarcimento di un danno ricevuto, e' un diritto perfetto, come stabilito dalla Suprema Corte. Pensare di ripianare il bilancio dello Stato facendo cassa sui piu' deboli, invece di adottare una patrimoniale sulle grandi ricchezze, e' una mostruosita' nei confronti della quale opporremo una estrema resistenza. Fino a quando- conclude- questo governo abusera' della pazienza delle persone con disabilita'?". 15 ottobre Fonte: redattore sociale

CGIL, MISURE LEGGE STABILIT CONTRO DISABILI MOSTRUOSIT INQUALIFICABILE Il commento della responsabile dell'Ufficio disabilit della Cgil nazionale, Nina Daita. "Una mostruosit che provoca la mancanza di respiro. Non ci sono altre parole per qualificare un provvedimento, e nello specifico le misure che colpiscono le persone con disabilit, di un cinismo inimmaginabile". Cos la responsabile dell'Ufficio disabilit della Cgil nazionale, Nina Daita, commenta i provvedimenti contenuti nel disegno di legge stabilit relativi al mondo della disabilit. Secondo la dirigente sindacale, " rivoltante soltanto immaginare di tassare i cani dei ciechi, cos come l'interprete dei sordomuti". "Due beni essenziali - avverte - che permettono alle persone con disabilit di poter espletare una funzione fondamentale: quella di poter vivere, di poter camminare e di poter sentire. Come si pu soltanto pensare a misure del genere, venate di un crudele cinismo che ci riporta indietro di secoli?". Per Daita, le misure allo studio del governo sulla disabilit, "sono un modo irresponsabile per dare la stura ai sentimenti peggiori, quelli della pancia per cui gli invalidi sono tutti dei falsi invalidi, alzando cos un muro tra le persone cosiddette normali e i disabili: cos li si ghettizza, facendoli sentire un costo per la societ e non una risorsa, che ci che sono". Questo governo, prosegue la sindacalista, "non ha chiaro che i disabili non godono di sussidi ma di ausili per l'integrazione". "L'indennit di accompagnamento - ricorda - non tassabile perch il risarcimento di un danno ricevuto, un diritto perfetto, come stabilito dalla Suprema Corte. Pensare di ripianare il bilancio dello Stato facendo cassa sui pi deboli, invece di adottare una patrimoniale sulle grandi ricchezze, una mostruosit nei confronti della quale opporremo una estrema resistenza. Fino a quando - conclude - questo governo abuser della pazienza delle persone con disabilit?". 15 ottobre Fonte: adnkronos

STRETTA ALLA 104, CGIL: SCANDALOSO, IL GOVERNO SA COLPIRE SOLO I PI DEBOLI Per la responsabile dellUfficio disabilit del sindacato il taglio allassistenza delle persone disabili scandaloso e indecente, un arrogante atto di discriminazione che creer disparit fra i cittadini. E a pagare saranno soprattutto le donne ROMA - Scandaloso e indecente: non troviamo termini migliori per descrivere l'ennesimo taglio all'assistenza delle persone disabili. E la reazione di Nina Daita, responsabile dell'Ufficio disabilit della Cgil nazionale, a proposito della norma contenuta nella Legge di stabilit che modifica la legge 104 del 1992 prevedendo il dimezzamento della quota delle retribuzioni dei lavoratori che assistono persone disabili, con la sola esclusione di quanti assistono un figlio o un coniuge. Ancora una volta dice Daita - si colpiscono i pi deboli. Siamo di fronte ad un arrogante atto di discriminazione che creer ulteriori disparit tra i cittadini spiega Daita siamo sempre noi a pagare e ora, dopo gli interventi sulla riabilitazione e sugli ausili per l'autonomia, il governo passa direttamente al taglio della parte della retribuzione che riguarda i permessi per l'assistenza. La disabilit viene colpita in tanti modi e non un caso - afferma Nina Daita - che l'occupazione delle persone disabili sia scesa del 38%. Di fronte a questo provvedimento conclude la Cgil esprime tutta la sua indignazione e ci tiene a sottolineare che a fare le spese di questa inqualificabile decisione politica saranno le famiglie e in particolare soprattutto le donne. 11 ottobre Fonte: redattore sociale

LEGGE DI STABILITA'. Daita (Cgil): Scandaloso il taglio del 50% della retribuzione per chi assiste genitori disabili. Il governo Monti sa colpire solo i pi deboli ROMA, 10 ottobre. Scandaloso e indecente. Non troviamo termini migliori per descrivere l'ennesimo taglio all'assistenza delle persone disabili. Con il dimezzamento della quota delle retribuzioni dei lavoratori che assistono genitori disabili si colpiscono ancora una volta i pi deboli. Lo sostiene Nina Daita, responsabile dell'Ufficio disabilit della Cgil nazionale a proposito della norma contenuta nella Legge di stabilit che modifica la precedente legislazione (legge 104 del 1992, la legge quadro sulla disabilit). Siamo di fronte ad un arrogante atto di discriminazione che creer ulteriori disparit tra i cittadini spiega Daita siamo sempre noi a pagare e ora , dopo gli interventi sulla riabilitazione e sugli ausili per l'autonomia, ora il governo passa direttamente al taglio della parte delle retribuzione che riguarda i permessi per l'assistenza. La disabilit viene colpita in tanti modi e non un caso, ricorda Nina Daita, che l'occupazione delle persone disabili sia scesa del 38%. Di fronte a questo provvedimento conclude la Cgil esprime tutta la sua indignazione e ci tiene a sottolineare che a fare le spese di questa inqualificabile decisione politica saranno le famiglie e in particolare soprattutto le donne. 10 ottobre Fonte: ufficio stampa Cgil

SCANDALOSO COLPIRE QUEI LAVORATORI Lo ha dichiarato Nina Daita, responsabile dellUfficio Politiche della Disabilit della CGIL, in riferimento a quella norma del Disegno di Legge di Stabilit, licenziato dal Consiglio dei Ministri, che intende dimezzare la quota delle retribuzioni dei lavoratori che assistono genitori disabili. Questo Governo aggiunge con durezza lesponente sindacale sa colpire solo i pi deboli Nina Daita, responsabile delle Politiche per la Disabilit della CGIL Scandaloso e indecente: non troviamo termini migliori per descrivere lennesimo taglio allassistenza delle persone disabili: cos Nina Daita, responsabile dellUfficio Politiche per la Disabilit della CGIL, commenta la norma contenuta nel Disegno di Legge di Stabilit, licenziato dal Consiglio dei Ministri, che modificando quanto prescritto dalla Legge 104/92, intende, secondo la rappresentante del Sindacato, dimezzare la quota delle retribuzioni dei lavoratori che assistono genitori disabili, colpendo ancora una volta i pi deboli. Siamo di fronte a un arrogante atto di discriminazione prosegue Daita che creer ulteriori disparit tra i Cittadini. Siamo sempre noi a pagare e ora, dopo gli interventi sulla riabilitazione e sugli ausili per lautonomia, il Governo passa direttamente al taglio della parte delle retribuzione che riguarda i permessi per lassistenza. La disabilit viene colpita in tanti modi e non un caso che loccupazione delle persone disabili sia scesa del 38%. Di fronte a questo provvedimento conclude lesponente della CGIL esprimiamo tutta la nostra indignazione e ci teniamo anche a sottolineare che a fare le spese di questa inqualificabile decisione politica saranno le famiglie e in particolare soprattutto le donne. (S.B.) 10 ottobre Fonte: superando.it

PERMESSI DISABILI, LA CGIL: SCANDALOSO E INDECENTE TAGLIARE L'ASSISTENZA ROMA - La Cgil boccia la stretta sui permessi per i disabili. Ma si potr dire che scandaloso e indecente tagliare con la legge di stabilit ancora una volta l'assistenza alle persone disabili?, scrive il sindacato di corso Italia su Twitter. Irpef gi timido segnale. un timido segnale, vedremo concretamente che incidenza avr l'insieme delle scelte della manovra del governo sul reddito da lavoro e da pensioni. il commento della Cgil alle decisioni prese dal consiglio dei ministri, che ha varato nella notte la legge di stabilit, in particolare per quanto riguarda il taglio dell'irpef, affidato al segretario confederale del sindacato, Vincenzo Scudiere, ospite a L'economia prima di tutto su Radio1 Rai. evidente - ha detto ancora Scudiere - che se c' un abbassamento dell'Irpef si dimostra che possibile farlo; bisogna capire la qualit e la quantit dei provvedimenti, se danno dei benefici effettivi o se invece tra il prendere da una parte e togliere dall'altra non siamodi fronte ad una contraddizione che non risolve i grandi problemi che abbiamo. Alla domanda se una apertura simile del governo sul fronte delle tasse sul lavoro allontani la prospettiva di uno sciopero generale da parte della Cgil, Scudiere risponde: Vedremo, vedremo come il governo intender andare avanti. Sicuramente questo modo di fare che non si capisce negli incontri cosa si intende decidere e poi ci sono gli "scoop notturni" non un modo che d tranquillit dal punto di vista delle relazioni. La Cisl: una svolta. La decisione di tagliare di un punto le prime due aliquote irpef segna una svolta da parte del governo? Si, un segnale parziale ma molto, molto importante. A dirlo il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni. un segnale molto importante perch per la prima volta dopo tanti anni si alleggerisce dall'Irpef un po' di carico per i redditi pi bassi afferma Bonanni. da tempo che diciamo, e lo abbiamo ribadito anche ieri al governo - aggiunge Bonanni - che era arrivato il momento di dare un segnale sulle buste paga, bisognava aumentare le tasse indirette e abbassare quelle dirette, che sono pagate da tutti. Il segretario generale della Cisl ricorda in conclusione che l'Iva pesa di pi su chi ha di pi e consuma di pi, mentre l'irpef per la verit carica di pi proprio su chi ha meno soldi. 10 Ottobre Fonte: ilmessaggero.it

L.STABILITA': CGIL,SCANDALOSO TAGLIO SALARI PERMESSI L.104 (ANSA) - ROMA, 10 OTT - La Cgil considera ''indecente e scandaloso'' il taglio del 50% della retribuzione nei giorni di permesso previsti dalla legge 104 per l'assistenza dei genitori disabili (e degli altri parenti che non siano figli o coniuge). ''Scandaloso e indecente - afferma Nina Daita, responsabile dell'ufficio disabilita' della Cgil - non troviamo termini migliori per descrivere l'ennesimo taglio all'assistenza delle persone disabili. Con il dimezzamento della quota delle retribuzioni dei lavoratori che assistono genitori disabili si colpiscono ancora una volta i piu' deboli''. ''Siamo di fronte ad un arrogante atto di discriminazione - spiega - che creera' ulteriori disparita' tra i cittadini, siamo sempre noi a pagare e ora, dopo gli interventi sulla riabilitazione e sugli ausili per l'autonomia, ora il governo passa direttamente al taglio della parte delle retribuzione che riguarda i permessi per l'assistenza''. La disabilita' viene colpita in tanti modi e non e' un caso, avverte, che l'occupazione delle persone disabili sia scesa del 38%. Di fronte a questo provvedimento - conclude - la Cgil esprime tutta la sua indignazione e ci tiene a sottolineare che a fare le spese di questa inqualificabile decisione politica saranno le famiglie e soprattutto le donne''. 10 ottobre Fonte: ansa DDL STABILIT/ CGIL: NO TAGLIO SALARIO PER CHI ASSISTE DISABILI E' "SCANDALOSO E INDECENTE" Roma, 10 ott. (TMNews) - "Scandaloso e indecente. Non troviamo termini migliori per descrivere l'ennesimo taglio all'assistenza delle persone disabili. Con il dimezzamento della quota delle retribuzioni dei lavoratori che assistono genitori disabili si colpiscono ancora una volta i pi deboli". A sottolinearlo il responsabile dell'Ufficio disabilit della Cgil, Nina Daita, a proposito della norma contenuta nella Legge di stabilit che modifica la precedente legislazione (legge 104 del 1992, la legge quadro sulla disabilit). "Siamo di fronte ad un arrogante atto di discriminazione che creer ulteriori disparit tra i cittadini - spiega Daita siamo sempre noi a pagare e ora , dopo gli interventi sulla riabilitazione e sugli ausili per l'autonomia, ora il governo passa direttamente al taglio della parte delle retribuzione che riguarda i permessi per l'assistenza". Di fronte a questo provvedimento "la Cgil esprime tutta la sua indignazione e ci tiene a sottolineare che a fare le spese di questa inqualificabile decisione politica saranno le famiglie e in particolare soprattutto le donne", conclude la sindacalista. 10 ottobre Fonte: TMNews

LEGGE STABILITA':CGIL,NO TAGLIO RETRIBUZIONI CHI ASSISTE DISABILI (AGI) - Roma, 10 ott. - "Scandaloso e indecente. Non troviamo termini migliori per descrivere l'ennesimo taglio all'assistenza delle persone disabili. Con il dimezzamento della quota delle retribuzioni dei lavoratori che assistono genitori disabili si colpiscono ancora una volta i piu' deboli". Lo sostiene Nina Daita, responsabile dell'Ufficio disabilita' della Cgil nazionale a proposito della norma contenuta nella Legge di stabilita' che modifica la precedete legislazione (legge 104 del 1992, la legge quadro sulla disabilita'). Red/Ila (Segue) 10 ottobre Fonte: agi

LEGGE STABILITA':CGIL, NO TAGLIO RETRIBUZIONI CHI ASSISTE DISABILI (2) (AGI) - Roma, 10 ott. - "Siamo di fronte ad un arrogante atto di discriminazione che creera' ulteriori disparita' tra i cittadini - spiega Daita - siamo sempre noi a pagare e ora, dopo gli interventi sulla riabilitazione e sugli ausili per l'autonomia, ora il governo passa direttamente al taglio della parte delle retribuzione che riguarda i permessi per l'assistenza". La disabilita' viene colpita in tanti modi e non e' un caso, ricorda Nina Daita, che l'occupazione delle persone disabili sia scesa del 38%. "Di fronte a questo provvedimento conclude - la Cgil esprime tutta la sua indignazione e ci tiene a sottolineare che a fare le spese di questa inqualificabile decisione politica saranno le famiglie e in particolare soprattutto le donne". 10 ottobre Fonte: agi

LEGGE STABILITA': CGIL, INDECENTE TAGLIO RETRIBUZIONE PER CHI ASSISTE DISABILI Roma, 10 ott. (Adnkronos) - ''Scandaloso e indecente. Non troviamo termini migliori per descrivere l'ennesimo taglio all'assistenza delle persone disabili. Con il dimezzamento della quota delle retribuzioni dei lavoratori che assistono genitori disabili si colpiscono ancora una volta i piu' deboli''. Lo sostiene Nina Daita, responsabile dell'Ufficio disabilita' della Cgil nazionale a proposito della norma contenuta nella Legge di stabilita' che modifica la precedente legislazione. ''Siamo di fronte ad un arrogante atto di discriminazione che creera' ulteriori disparita' tra i cittadini - spiega Daita siamo sempre noi a pagare e ora , dopo gli interventi sulla riabilitazione e ugli ausili per l'autonomia, ora il governo passa direttamente al taglio della parte delle retribuzione che riguarda i permessi per l'assistenza''. La disabilita' viene colpita in tanti modi e non e' un caso, ricorda Nina Daita, che l'occupazione delle persone disabili sia scesa del 38%. ''Di fronte a questo provvedimento - conclude - la Cgil esprime tutta la sua indignazione e ci tiene a sottolineare che a fare le spese di questa inqualificabile decisione politica saranno le famiglie e in particolare soprattutto le donne''. 10 ottobre Fonte: Adnkronos

DISABILIT: PROTESTA CONTRO LA STRETTA DEL GOVERNO SULLA LEGGE 104 Nei provvedimenti varati dal Governo e relativi alla legge di stabilit c una stretta sui permessi delle legge 104 per lassistenza a familiari disabili: i permessi lavorativi verrebbero retribuiti solo al 50% nel caso che ad assistere la persona disabile sia il figlio, il nipote o un altro parente che non sia il genitore o il coniuge. Protestano Cgil e associazioni di disabili. In pratica, per i 3 giorni di permesso mensili, si prevede una diminuzione della retribuzione al 50% a meno che non si tratti dello stesso dipendente della PA che usa il permesso per sua patologia, o che si tratti di assistenza a figli o coniuge.Se quindi il permesso dovesse servire ad assistere genitori disabili non ci sar lintera retribuzione. Gi dopo le prime indiscrezioni sui tagli ai trasferimenti alle regioni e agli enti locali, nonch su quelli alla spesa sanitaria, si erano diffuse incredulit e preoccupazione fra le associazioni di persone con disabilit. E il nuovo provvedimento solleva proteste unanimi. Scandaloso e indecente. Non troviamo termini migliori per descrivere lennesimo taglio allassistenza delle persone disabili. Con il dimezzamento della quota delle retribuzioni dei lavoratori che assistono genitori disabili si colpiscono ancora una volta i pi deboli: queste le parole di Nina Daita, responsabile dellUfficio disabilit della Cgil nazionale a proposito della norma contenuta nella Legge di stabilit che modifica la precedente legislazione (legge 104 del 1992, la legge quadro sulla disabilit). Per la Cgil, si tratta di un atto di discriminazione che creer ulteriori differenze fra i cittadini. Ora il governo passa direttamente al taglio della parte delle retribuzione che riguarda i permessi per lassistenza continua Daita Di fronte a questo provvedimento la Cgil esprime tutta la sua indignazione e ci tiene a sottolineare che a fare le spese di questa inqualificabile decisione politica saranno le famiglie e in particolare soprattutto le donne. I provvedimenti adottati negli ultimi tempi dallerosione dei fondi per il sociale ai tagli derivanti dal Patto di

stabilit per arrivare alla sforbiciata dei trasferimenti alle regioni stanno producendo gravi effetti ai servizi destinati alle persone con disabilit, in un contesto in cui la rete di protezione sociale gi esile e grava in gran parte sulle famiglie. Leggeremo con cura e attenzione i testi ufficiali di ci che il Consiglio dei Ministri ha approvato, ma le anticipazioni sulla Legge di Stabilit non ci sono affatto gradite questo il primo commento di Pietro Barbieri, Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dellHandicap lennesimo colpo che viene assestato alle politiche sociali e ai diritti civili del nostro Paese. Le persone stanno perdendo lassistenza, il supporto, i servizi, spiega lassociazione. Da questo Governo che usa il termine equit ad ogni pi sospinto ci aspettavamo qualcosa di pi serio, una svolta strutturale nella gestione delle politiche sociali. Al contrario pone ai primi punti della sua agenda la revisione dellISEE, lo smantellamento delle agevolazioni fiscali, la riduzione brutale degli interventi di sostegno e di contrasto allimpoverimento. Il massimo che riesca ad elaborare la riduzione della spesa per i permessi lavorativi a chi assiste un congiunto con disabilit. Una scelta banale, demagogica e probabilmente anche del tutto inefficace. 10 ottobre Fonte: helpconsumatori.it

STABILIT: CAMBIA NORMA DISABILI, NO DETRAZIONI Per un'intera giornata ha impegnato i tecnici del Tesoro e della Ragioneria alla ricerca di una copertura: ma alla fine la volont di far slittare di un anno il taglio degli sconti fiscali saltato perch avrebbe fatto saltare il previsto calo dal 27 al 26% della seconda aliquota Irpef. Saltano invece le penalizzazioni introdotte sui dipendenti pubblici per ottenere permessi di assistenza per familiari disabili e la tassazione Irpef delle pensioni di invalidit (che rimane invece per le pensioni di guerra). Sono alcune delle ultime novit del lavoro di "drafting" prima della presentazione in Parlamento della Legge di Stabilit. Ecco i principali capitoli. - DETRAZIONI E DEDUZIONI: La proposta di copertura dello stop al taglio retroattivo degli sconti, ipotizzata dai tecnici del ministero dell'Economia, non passata: avrebbe fatto saltare il calo della seconda aliquota Irpef dal 27 al 26%. Cos spetter ora ai partiti decidere se togliere la stretta su questi sconti. Non sar cosa da poco: la relazione tecnica calcola infatti che i tagli degli 'sconti' fiscali, con la franchigia e il tetto, porteranno risparmi complessivamente pari a 1,156 miliardi di euro "in termini di competenza annua". - STRALCIO PER STRETTA P.A. PERMESSI ASSISTENZA DISABILI: Verr molto probabilmente stralciata la norma che aveva ridotto i permessi e la retribuzione per i dipendenti pubbliche che utilizzavano i tre giorni di permesso mensile previsti dalla legge 104 in favore di chi deve assistere parenti disabili. Il "Colle" avrebbe intravisto profili di incostituzionalit per il diverso trattamento che ne sarebbe derivato tra lavoratori pubblici e privati, questo nonostante - spiega la relazione tecnica - si registri una maggiore incidenza di permessi tra i dipendenti pubblici. Il permesso era stato tolto per l'assistenza ai genitori e la retribuzione dimezzata per chi assiste moglie o figli disabili, ma solo nel pubblico impiego: il risparmio garantito era pari a 49,8 milioni. - IN DUBBIO TASSA SU PENSIONI INVALIDI: Potrebbe saltare l'introduzione della tassazione Irpef delle pensioni di guerra e di invalidit che la prima bozza della Legge di Stabilit sarebbe scattata sopra i 15.000 euro di reddito. Da questa misura il governo prevedeva di incassare circa +240 milioni l'anno. - IRPEF, CALO ALIQUOTE VALE 4,1-6,5 MLD: Il calo delle prime due aliquote Irpef di un punto coster allo Stato nel 2013 4,1 miliardi di euro e ovviamente sar della stessa entit il beneficio per i cittadini. L'alleggerimento fiscale Nel 2014 il calo delle due aliquote Irpef vale 6.508,2 mld, mentre nel 2015 vale 5.853,6 miliardi di euro. - AUMENTO IVA, MA STATO 'PERDE' 3,3 MDL: L'aumento di 1 punto di Iva per le aliquote al 21% e al 10% comporter per lo Stato una perdita di gettito di 3,280 miliardi di euro rispetto alla precedente previsione di aumento di due punti a partire dal primo luglio. Ovviamente i minori incassi per lo Stato sono soldi in pi in tasca ai cittadini. - DA TOBIN TAX 1 MLD, MA CALANO TRANSAZIONI: I tecnici del tesoro calcolano un gettito di 1.088 milioni di euro dall'introduzione della nuova tassa dello 0,05% sulle transazioni finanziarie. Ma il calcolo prudenziale: viene infatti stimato anche e in modo prudenziale stimano che l'arrivo della nuova tassa, pari allo 0,05% sulle transazioni, avr un impatto sul mercato: ridurr infatti del 30% le compravendite azionarie e dell'80% di prodotti derivati.

- ACQUISTO MOBILI E ARREDI P.A.: Il divieto di acquisti di mobili e arredi per le amministrazioni pubbliche, per un ammontare che dovr fermarsi al 20% della spesa sostenuta nel 2011, frutter un risparmio di 10 milioni, 5 milioni per ciascuno degli anni 2013 e 2014. - RICERCA: Modificato il capitolo. La revisione organizzativa degli enti pubblici di ricerca sar proposta dalla consulta dei presidenti degli stessi enti, che entro il 31 gennaio dovr presentare il documento al ministero per l'Istruzione, l'Universit e la Ricerca. - ESODATI DIVENTANO SALVAGUARDATI: Cos nel testo della relazione tecnica che stanzia 100 milioni per l'anno 2013 - SCUOLE NON STATALI: La Legge di Stabilit stanzia 223 milioni per le scuole non statali nel 2013. - ANCHE BANCHE E ASSICURAZIONI PAGANO POSTA: Aumenta il prelievo su banche e assicurazioni. Lo slittamento di 5 anni del riallineamento dei valori ai fini di alcune imposte sostitutive comporter per le banche il pagamento di 800 milioni in pi per due anni. L'aumento dell'acconto sulle riserve tecniche delle assicurazioni vale invece 623 mln nel 2013, 375 nel 2014. - RISORSE DA MOSE A TAV: Arrivano risorse per le infrastrutture. Il Mose avr a disposizione 50 mln nel 2013, 400 milioni per ciascuno dei tre anni seguenti. Per la Tva sono previsti 60 milioni nel 2013, 100 nel 2014, poi 530 nel 2015. Ma risorse arrivano anche per la manutenzione della rete ferroviaria (300 mln nel 2013) per la costruzione delle ferrovie del secondo lotto del Brennero (rispettivamente 600 milioni nel 2013 e 50 nei due successivi) e per la manutenzione delle strate statali (300 milioni). - RISORSE DA LSU A POLIGONI TIRO: I lavoratori Lsu potranno utilizzare 110 milioni di risorse nel 2013 mentre arrivano fondi pari a 25 milioni l'anno per la bonifica dei poligoni militari. FONDO PER SOCIALE, 900 MLN A PCM: La presidenza del Consiglio dei ministri avr un nuovo fondo a fini sociali. Potr contare su una dotazione da 900 milioni per finanziare specifici interventi relativi a universit statali, politiche sociali (inclusa social card) interventi per famiglie, giovani e la ricostruzione dell'Aquila. 16 ottobre Fonte: ansa.it

LEGGE STABILIT, FORNERO: VIA TAGLI STIPENDIO PER CHI ASSISTE DISABILI ROMA (Reuters) - Dalla legge di stabilit 2013 scompariranno i tagli alla retribuzione per chi assiste disabili usufruendo della legge 104, secondo il ministro del Welfare, Elsa Fornero. "Non ci sar pi la tassazione dell'indennit di accompagnamento e il taglio del 50% sui permessi previsti dalla legge 104 per i disabili o la cura dei parenti affetti da handicap", ha annunciato Fornero al Sole 24 Ore precisando di aver concordato la modifica alla manovra con il ministro del Tesoro Vittorio Grilli e il presidente del Consiglio Mario Monti. La legge di stabilit varata dal governo prevede che la retribuzione per i giorni di permesso (tre al mese) previsti dalla legge 104/1992 a favore di chi cura disabili o anziani scenda al 50%, con la sola esclusione dei permessi richiesti per patologie del dipendente stesso o per l'assistenza a figli o coniuge. 16 ottobre Fonte: borsaitaliana.it SICUREZZA SOCIALE - DISABILITA' - ON.SCHIRRU(PD):" GOVERNO CI RIPENSI SUI TAGLI DISABILITA' E L.104. DI IMPORTANZA VITALE" "Negli ultimi giorni il Comitato 14 Settembre, nato in difesa dei diritti delle persone disabili e delle loro famiglie, stato in presidio a Piazza Montecitorio. Alcuni componenti, di cui due gravemente disabili, avevano iniziato lo sciopero della fame fino a che il Presidente della Camera e lo stesso Ministro Balduzzi hanno ricevuto la delegazione e alcuni risultati sono stati raggiunti. " Ad informarne l'on. Amalia Schirru (PD), che fa presente: "Tuttavia, molto resta ancora da fare, per noi Parlamentari e per il Governo, che deve rimettersi a discutere le gravi ripercussioni che la recente spending review ha avuto su una categoria di cittadini tra i pi deboli ed esposti, quale quella dei disabili gravi e gravissimi. Persone, uomini e donne, cittadini che non sono un mero costo ma esistono e chiedono maggiore tutela e rispetto dei loro diritti, gi cos duramente provati da

una quotidianit difficile che sembra diventare di giorno in giorno impossibile. Insieme a loro c anche la platea sofferente e spesso silenziosa, piena di dignit, delle famiglie e dei caregivers, che offrono ai disabili, ai propri familiari, sostegno e aiuto. Con molti Colleghi Deputati e Senatori sosteniamo da sempre la loro battaglia, che deve essere anche la nostra, perch passa per il Parlamento ed una battaglia che si vince attraverso le leggi che noi approviamo. "Perch dunque il Governo punta ancora sui disabili per fare cassa? Perch si taglia su chi usufruisce di leggi indispensabili e vitali? Mi riferisco, un solo esempio per tutti, al taglio con la legge di stabilit del 50% sui permessi della L104, che permette ai lavoratori l'assistenza a un famigliare disabile. Credo che ci troviamo davanti ad una scandalosa e insopportabile aberrazione. Per questo faccio un appello al Governo e ai Ministri competenti, perch vengano ripristinati i fondi per una legge di importanza vitale e perch si pensi non due ma tre, quattro, cento volte prima di tagliare sulle risorse destinate ai soliti settori, sempre sui disabili, sugli invalidi, sugli ultimi. L'anello pi debole della nostra societ che va rispettata, accudita, protetta perch, in primis, parliamo di cittadini. il nostro doveroso contributo, il nostro obbligo. Per sostenere chi lotta quotidianamente, per ribadire diritti che credevamo acquisiti, per sollevare in parte la fatica e la pena di chi, per anni, lavora e contemporaneamente cura e accudisce, in routine di vita usuranti fisicamente e psicologicamente, dimentico di s e dimenticato, alleviando il dolore dei propri familiari e, lo sottolineo, costituendo col proprio operato, troppo spesso invisibile, un significativo risparmio per le casse del nostro stato. (15/10/2012-ITL/ITNET) 15 ottobre Fonte: italiannetwork.it

IN ATTESA DEL TESTO DEFINITIVO, CERCHIAMO DI CAPIRE IN CHE MODO LA LEGGE DI STABILIT POTR INCIDERE ECONOMICAMENTE SUL CITTADINO CON DISABILIT Come anticipato nei giorni scorsi, il 9 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato la bozza del Disegno di Legge di Stabilit, che prevede diversi provvedimenti per riuscire ad evitare di aumentare l'iva di due punti (previsto dalla Manovra Salva Italia del 2011 da luglio 2013). La Legge di Stabilit ha quindi l'obiettivo di reperire in altri modi nuova disponibilit economica per coprire alcune spese, tra cui i nuovi incentivi necessari a far aumentare la produttivit; garanzie economiche per i cosiddetti esodati; coprire i ritardi delle spese delle Pubbiche Amministrazioni e reperire i fondi per le attivit ministeriali del 2013. Nelle stime, il Governo dovrebbe recuperare circa 12 miliardi di euro, agendo soprattutto sulla revisione della spesa pubblica, compiendo interventi in materia bancaria, e infine tassando transazioni finanziarie (Tobin Tax). Fermo restando che il testo ufficiale del decreto non ancora stato emesso, e che ad ogni modo dovr passare attraverso la discussione delle Camere, cerchiamo di vedere, grazie anche all'approfondita analisi che ne fa il sito Handylex, cosa potrebbe comportare in particolare per le persone disabili, l'approvazione della Legge di Stabilit cos come stata improntata per ora. TAGLI A SANITA' ED ENTI LOCALI - La spending review, ovvero la revisione della spesa pubblica, prevede un taglio della spesa di circa 1,5 miliardi di euro (successivamente ridotto, secondo varie dichiarazioni , a 600 milioni). Cosa significa questo? Che si risparmier su beni e servizi, quindi riducendo i soldi a disposizione ad esempio per le convenzioni di prestazioni (vedi riabilitazione), e abbassando il tetto di spesa per i dispositivi medici. A questo si aggiunge il taglio alle Regioni per 2 miliardi (entro il 2014). DETRAIBILITA' E DEDUCIBILITA'- Tra i provvedimenti contenuti nella bozza, anche la possibilit di rivedere le misure per limitare le agevolazioni fiscali (deduzioni e detrazioni) che riguardando tassazione Irpef e Iva. In particolare, per le spese deducibili si fissa una franchigia di 250 euro. Questo significa che solo se si spende dai 250 euro in su si potranno dedurre quelle spese dal reddito complessivo. (Tra le spese deducibili rientrano anche quelle per assistenza specifica a persone disabili gravi). Sul fronte delle detrazioni (possibilit di sottrarre dall'imposta una parte di spesa sostenuta), si potranno detrarre al massimo 3.000 euro di spese. Queste misure saranno applicate solo nel caso di redditi superiori ai 15.000 euro. TASSAZIONE DELLA PENSIONE DI INVALIDITA' - Nel comunicato emesso dal Governo, si legge che "si prevede anche l'assoggettabilit ad IRPEF delle pensioni di guerra e di invalidit". Fino a questo momento,

10

secondo il Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 601, articolo 34, le pensioni di guerra, pensioni e indennit per ciechi e "i sussidi corrisposti dallo Stato e da altri enti pubblici a titolo assistenziale" erano esenti dall'imposta sul reddito delle persone fisiche (trattasi quindi di pensioni, assegni, indennit agli invalidi civili e contributi per la vita indipendente). Se la novit fosse confermata, quindi, andrebbe a interessare tutte le provvidenze assistenziali agli invalidi, che diventerebbero soggette a imponibile Irpef. Se questo si realizzasse, la cosa comporterebbe importanti effetti a catena. In primis il fatto che le provvidenze sarebbero conteggiate nel cumulo complessivo dei redditi del contribuente, con la forte possibilit che questo ne comporti il passaggio a fascia di reddito con aliquote da pagare pi alte. Es. il titolare di pensione di invalidit pi accompagnamento avrebbe un aumento del reddito di 5.880 euro l'anno. Al tempo stesso, la maggioranza degli invalidi civili verrebbe a non essere pi fiscalmente a carico di un familiare (il limite di 2840,51 euro). Il che significa che le spese sostenute nell'interesse del disabile a carico (es. auto adattata per il suo trasporto) non potrebbero pi essere detratte dal familiare. PERMESSI LAVORATIVI DA LEGGE 104 - Come gi indicato, importanti novit interessano il dipendente pubblico che usufruisca dei permessi per assistere un familiare con gravi disabilit ex Legge 104/92. Stavolta non si restringono i requisiti per accedere ai permessi, ma si agisce sulle retribuzione, che cala del 50%. Se i permessi serviranno per assistere i figli, il coniuge, o siano usati dallo stesso lavoratore disabile, resta tutto invariato. Se per il familiare grave da assistere sar altro (es. genitore, fratello, nipote) la retribuzione dei permessi dimezzata. Si conserva invece integralmente la contribuzione figurativa utile per il raggiungimento al diritto alla pensione. Ricordiamo che si tratta di un provvedimento che interessa solo i dipendenti pubblici - peraltro i maggiori utilizzatori di questo tipo di permessi. Ricordiamo che il percorso del disegno di legge sar ancora lungo, per cui queste sono valutazioni fatte sull'attuale stato delle cose, e con le attuali informazioni a disposizione, quindi passibili di revisioni. 15 ottobre Fonte: disabili.com

LA LEGGE DI STABILIT TASSA PENSIONI E INDENNIT: I PARTITI PRONTI ALLE MODIFICHE Conferma del ministero dell'Economia: Irpef per le pensioni e indennit di invalidit. Ma il testo non blindato e i partiti gi chiedono modifiche al testo. Il ministro Grilli: Disponibili ad accogliere proposte migliorative ROMA - Irpef sulle pensioni e le indennit di invalidit, compresa l'indennit di accompagnamento. Per quanto il testo del governo sulla legge di stabilit non sia ancora giunto al Parlamento, non ci sono pi dubbi che quella norma faccia parte del pacchetto che l'esecutivo presenter all'esame delle due Camere. A confermarlo direttamente il Ministero dell'Economia, che precisa anche che la tassazione riguarder come avevamo anticipato - quei contribuenti che dichiarano oltre 15 mila euro lordi annui. Al di l dei criteri applicativi della norma, che rimangono ancora non del tutto chiari, l'assoggettamento ad Irpef delle pensioni e delle indennit percepite dalle persone che hanno avuto il riconoscimento dell'invalidit solo l'ultimo tassello di una manovra che nel suo complesso pare chiedere numerosi sacrifici alla categoria. Certo, il pensiero ricorrente fra singoli cittadini e associazioni, c' il taglio di due punti dell'Irpef sui redditi pi, ma c' anche l'aumento di un punto dell'Iva, un taglio drastico a deduzioni e detrazioni fiscali, con un tetto massimo di 3mila euro alle detrazioni e una franchigia di 250 euro per numerose voci di spesa, senza considerare che le minori risorse destinate a sanit ed enti locali si ripercuoteranno, come gi sta avvenendo per i tagli attuati in precedenza, sui servizi offerti alle persone con disabilit. E sui loro diritti. IL MINISTRO GRILLI - Sul senso generale della manovra, il titolare dell'Economia, il ministro Vittorio Grilli, spiega che si voluto lanciare "un segnale forte al paese": quello cio che "il rigore sta dando i suoi frutti e questi frutti possiamo cominciare a restituirli ai cittadini, avviando un percorso di riduzione della pressione fiscale". Il riferimento evidentemente al taglio dei primi due scaglioni dell'Irpef, che - lo ricordiamo significher una diminuzione dell'imposta da pagare che arriver a massimo 280 euro a contribuente. "Io capisco - continua Grilli - le critiche su alcuni punti specifici del provvedimento, ma qui, per la prima volta da molto tempo, noi tagliamo di due punti le aliquote Irpef sui redditi pi bassi: un segnale che va raccolto, dalla politica e dalla societ, perch positivo". Governo disponibile a modificare alcuni punti della

11

manovra? "Il governo - dice Grilli - disponibile a discutere e ad accogliere le proposte migliorative che verranno dalle forze politiche in Parlamento, a condizione ovviamente che non vengano alterati i saldi e che non cambi il senso complessivo della manovra". I PARTITI - Dal governo spazio dunque alle modifiche, almeno a certe condizioni. Del resto, i principali partiti, ancor prima delle parole del ministro dell'Economia, avevano preso di mira numerosi passaggi. Nel mirino di Pd, Pdl e Udc - che appoggiano il governo Monti - c' innanzitutto la retroattivit della stretta sulle detrazioni e deduzioni, che scatter sui redditi 2012. Ma anche sull'assoggettamento all'Irpef delle pensioni di invalidit e di guerra molti esponenti di tutti i partiti, compresi Lega e Idv, hanno annunciato che tenteranno di modificare il provvedimento. Il leader Pd Pierluigi Bersani ha citato la tassazione sulle pensioni di invalidit come uno dei punti da cambiare, e lo stesso responsabile economico del partito, Stefano Fassina, ha fatto presente che dalla tassazione delle pensioni di invalidit "chi ci guadagner saranno soltanto i redditi pi elevati", anche perch "all'effetto regressivo dell'Irpef si aggiunge l'intervento restrittivo sui lavoratori e le lavoratrici che assistono familiari non autosufficienti". Un riferimento, quest'ultimo, alla stretta sui permessi della legge 104/92 per i lavoratori pubblici, criticato anche dal segretario generale Cgil, Susanna Camusso, che ha definito quella specifica norma "di un cinismo insuperabile". Il leader Udc Casini conferma l'intenzione di avanzare numerose modifiche al testo, ad iniziare dalla retroattivit delle deduzioni e detrazioni fiscali: "Il patto con i contribuenti non pu essere cambiato retroattivamente". E anche il segretario Pdl Angelino Alfano apre alle modifiche, ad iniziare da un "ripensamento dell'innalzamento dell'Iva che rischia di mangiarsi il piccolo beneficio che deriva dall'abbassamento dell'Irpef" e dal fatto che "non si possono modificare le detrazioni fiscali che alterano il piano economico delle famiglie". 15 ottobre Fonte: redattore sociale

IRPEF SULL'INVALIDIT, LA PROTESTA CORRE ONLINE: "SIAMO ALLO STREMO, QUELLE AGEVOLAZIONI CI SERVONO" Proteste, incredulit, perfino insulti: dopo aver conosciuto le intenzioni del governo, che nella legge di stabilit tassa pensioni e indennit e colpisce i permessi della legge 104/92, fra le persone con disabilit c' agitazione, sconforto ma anche voglia di mobilitazione. Boom di chiamate al call center SuperAbile. Su blog e social network gli umori della categoria: "Ennesima vigliaccata contro di noi, dobbiamo reagire" tastiera pc ROMA - Rabbia e proteste. Incredulit e insulti. La reazione dei cittadini con disabilit alle intenzioni del governo, che con la legge di stabilit mira a tassare le pensioni e le indennit di invalidit, oltre a stringere la cinghia dei permessi della legge 104/92 per i lavoratori pubblici, si concretizza in centinaia di messaggi che dai social network ai blog fanno intravvedere una mobilitazione generale della categoria. C' chi ricorre all'ironia, c' chi non ha voglia di scherzare e se la prende con l'intera classe politica, c' chi prova ad argomentare e a spiegare che un ulteriore taglio alle risorse familiari comporter problemi gravissimi per intere famiglie di persone con disabilit. Affiora in molti lo sconforto per l'ennesimo tentativo da sventare, per l'ennesimo attacco da respingere: tanto pi cocente, stavolta, la delusione, quanto pi si era dato credito alla novit del governo Monti, un governo di tecnici capaci di agire concretamente con la parola d'ordine dell'equit. E non rassicura certo il semplice fatto che fra i partiti pare prevalere l'intenzione di modificare le norme indicate dal governo. In prima fila, nelle proteste, non ci sono solo le principali federazioni di associazioni, quelle che - ad iniziare da Fand e Fish - in passato hanno rappresentato l'intero mondo della disabilit. Ci sono anche alcune fra le nuove sigle nate recentemente sul web e impegnate gi nelle scorse settimane in proteste e sit-in davanti ai palazzi del potere (un esempio sono i comitati "16 novembre" e "14 settembre"), ci sono i blog di autori affermati e ci sono poi centinaia di cittadini non organizzati, capaci di portare anzitutto la propria personale esperienza. Uno dei blogger pi seguiti Franco Bomprezzi, giornalista, che su "Invisibili", il blog sul sito del Corriere della Sera, mette in evidenza come la logica dei provvedimenti governativi sia quella di "colpire una platea molto vasta di cittadini". Il che significa "nessuna equit", perch le persone disabili che percepiscono 15 mila euro l'anno - non certo una cifra consistente - saranno trattate alla stessa stregua di un disabile ricco e facoltoso. "L'argomento forte della necessit di partecipare ai sacrifici in ragione del reddito - scrive Bomprezzi - nel mondo delle famiglie delle persone disabili non regge affatto, perch in questo mondo un improvviso aggravamento delle condizioni economiche derivante dalle nuove norme fiscali significa entrare

12

rapidamente nella fascia di rischio di povert. Significa - continua il giornalista - anche dover rinunciare a qualsiasi ipotesi di miglioramento della propria situazione di vita, se vero che la fascia massima di detrazione fiscale si colloca a tremila euro l'anno". Il che comporta conseguenze concretissime, come il fatto che "cambiare la macchina con gli adattamenti per la guida o il trasporto diventer un lusso insostenibile, pagare un'assistente familiare e mantenerla, pagare i servizi comunali o scolastici, immaginare una banale vacanza, tutto diventer molto pi difficile". Fin dalle prime informazioni diffuse dal nostro portale, il numero delle telefonate al servizio informativo SuperAbile 800810810 cresciuto a dismisura, fino a registrare un vero e proprio boom in coincidenza con la pubblicazione del testo governativo in base al quale previsto l'assoggettamento ad Irpef non solo di pensioni di guerra e di invalidit, ma anche delle indennit, compresa l'indennit di accompagnamento. Le persone cercano riscontri e verifiche, e lanciano l'allarme sulle loro situazioni concrete. Cos come fanno sui social network, dove trovano spazio le esperienze personali: "Ci ricacciate nella consapevolezza dei nostri limiti, come se non li avessimo sotto gli occhi tutti i giorni, e ci obbligate ad urlare che noi di quelle agevolazioni, detrazioni, deduzioni, permessi, abbiamo necessit imprescindibile", scrive una donna. E un'altra ricorda che "le persone con disabilit sono gi allo stremo, lo vedo ogni giorno nel mio lavoro: sono arrabbiata e al contempo senza la lucidit giusta per lottare, ho l'impressione che siamo tutti come sopraffatti...". "Il governo tecnico - scrive un altro utente - dovrebbe sapere pi concretamente la portata degli interventi e invece ci sta tagliando le gomme, a tutti noi invalidi veri, per tenerci sempre pi chiusi in casa, emarginati e poveri, soli". "Li tirerei per le orecchie e li porterei nelle nostre case a vedere la nostra condizione", un altro commento che la dice lunga sul senso di abbandono che viene percepito. C' chi parla di "tagli sulla carne viva della gente", chi di "macelleria sociale coi bisturi bocconiani", e c' anche chi sconfina nell'ironia e a quanti fanno notare che "siamo ormai alla frutta" suggerisce amaramente che "non siamo alla frutta, siamo alle bomboniere". Ci si chiede per quale motivo non vengano davvero colpiti i pi ricchi e i pi forti, ci si incoraggia a vicenda affermando che "quest'ennesima vigliaccata deve essere bloccata sul nascere", ci si domanda perch "ogni due o tre mesi dobbiamo sempre far sentire la nostra voce", ci si rassicura affermando che "certamente queste norme non passeranno in Parlamento". Ma non tutti ne sono convinti, e per una risposta energica auspicano l'assoluta comunione di intenti fra le varie associazioni e federazioni. Le persone disabili, insomma, chiedono ai loro rappresentanti unit di intenti e capacit di azione concreta. 15 ottobre Fonte: superabile.it

FNP E FP-CISL REGGIO EMILIA: LEGGE STABILIT, UN ALTRO DURO COLPO A DEBOLI ED EMARGINATI Di fronte agli sprechi della politica oramai sotto gli occhi di tutti, il governo, col varo della recente manovra, colpisce ancora una volta i pi deboli afferma la segretaria generale della Cisl reggiana, Margherita Salvioli Mariani -. Le decisioni dellesecutivo in materia fiscale penalizzano i pi poveri, le persone che non raggiungono ai 7.500 euro annuali : ancora una volta gli incapienti (termine orribile, ma cos vengono fiscalmente definiti) non portare in detrazione le loro spese, non avranno nessun beneficio dalla riduzione Irpef e , beffa delle beffe, si vedranno aumentare i prezzi a causa dellaumento dellIva. Anche i lavoratori e pensionati non stanno tranquilli perch aggiungono Loris Cavalletti, segretario della Cisl Fnp, e Adelmo Lasagni, segretario della Cisl Funzione Pubblica di Reggio Emilia il poco che avranno per effetto della riduzione delle tasse rischia di essere vanificato dalla manovra sulle detrazioni, oltre che dallIva. La riduzione dei benefici della legge 104 per lassistenza alle persone non autosufficiente un fatto gravissimo, si va a colpire la famiglia con i disabili: una vergogna. Per fortuna dicono che ci sono ministri a favore della famiglia: dove sono? O difendono solo la famiglia con un reddito da milioni di euro? Inoltre c la stretta sugli stipendi degli statali insieme al taglio di risorse alla sanit dimostrano, ancora una volta, si dimostra quanto la politica sia distante dai bisogni dei cittadini. Invece di intervenire con misure a sostegno dei pi deboli e dei pi emarginati lamara conclusione di Margherita Salvioli Mariani , il governo ha deciso di mettere in atto una stretta anche sui disabili e sulle loro famiglie, cosa inaccettabile per un Paese che vuole definirsi civile. 12 ottobre Fonte: modena2000.it

13

COSA DICE VERAMENTE QUEL DISEGNO DI LEGGE In attesa della pubblicazione dei testi ufficiali relativi al Disegno di Legge di Stabilit, licenziato nei giorni scorsi dal Governo, consigliamo caldamente la lettura di unampia analisi curata a tempo di record dal Servizio HandyLex.org e basata sulle versioni circolate finora, oltrech su successive dichiarazioni di provenienza ministeriale. E il quadro che ne esce non certo positivo per le persone con disabilit e per le loro famiglie Nuovi pesanti tagli al Servizio Sanitario Nazionale, che comporteranno unulteriore calo qualitativo e quantitativo dei servizi. Unaltra riduzione dei trasferimenti alle Regioni, con conseguente, ulteriore compressione dei servizi ai Cittadini. Aumento di un punto delle aliquote IVA e relativa diminuzione del potere di acquisto delle famiglie. Riduzione delle aliquote pi basse di tassazione IRPEF, senza tuttavia che ci produca significativi vantaggi per i redditi pi bassi, e in particolare senza portare a positivi effetti per i quasi tre milioni e mezzo di poveri del nostro Paese. E ancora, per la prima volta le provvidenze economiche riservate alle persone con disabilit vengono considerate come redditi imponibili, ci che produrr effetti negativi a cascata. Infine, lintervento sui permessi riservati ai lavoratori che assistono un familiare con grave disabilit (esclusi i lavoratori con disabilit, i genitori o il coniuge), che in quei giorni vedranno ridotta la propria retribuzione del 50%. Un provvedimento, questultimo, dallefficacia finanziaria assai ridotta, fatto non certo secondario, anche alla luce degli intenti dellintera Legge di Stabilit. In estrema sintesi, questo cos come lo riassume il Servizio HandyLex.org il quadro non certo positivo dei provvedimenti contenuti nel Disegno di Legge di Stabilit, licenziato qualche giorno fa dal Governo, che interessano pi direttamente le persone con disabilit, le loro famiglie e, pi in generale, le fasce pi a rischio di povert del nostro Paese. Si tratta di unanalisi molto ampia quella di HandyLex.org realizzata a tempo di record e basata sulla versione del Disegno di Legge sottoposta al Consiglio dei Ministri e sulle successive dichiarazioni di provenienza ministeriale (il testo ufficiale, infatti, verr depositato a giorni alla Camera). Essa, quindi, potr essere passibile di ulteriori revisioni, nel momento in cui i testi ufficiali saranno finalmente disponibili. comunque unanalisi quella firmata da Carlo Giacobini, direttore responsabile di HandyLex.org di cui raccomandiamo caldamente la lettura, anche per le sorprese che pu riservare rispetto ai vari commenti gi circolati in questi giorni. (S.B.) 12 ottobre Fonte: superando.it

LEGGE DI STABILIT, COLPITA ANCHE LINDENNIT DI ACCOMPAGNAMENTO Il documento ufficiale non ancora stato trasmesso al Parlamento, ma lultima bozza getta luce sulle intenzioni del governo: Irpef non solo sulla pensione, ma anche sulle indennit di invalidit. A meno che il reddito complessivo sia sotto i 15 mila euro ROMA A partire dal 2013 si pagheranno le tasse sulle pensioni e sulle indennit di invalidit: una sorte che potr essere evitata solo da quei soggetti che percepiscono un reddito complessivo inferiore ai 15 mila euro. E una rivoluzione quella che il governo intende operare con la legge di stabilit che sar presto presentata al Parlamento: assoggettare allimposta sul reddito delle persone fisiche, lIrpef, quegli importi di natura assistenziale o risarcitoria che finora erano esclusi da ogni genere di tassazione. Una rivoluzione che toccher non solo gli importi delle pensioni in senso stretto, ma anche quelli delle relative indennit, ad iniziare dallindennit di accompagnamento. Una misura, questa, destinata a impattare notevolmente sulla vita di un gran numero di cittadini. Il testo ufficiale e definitivo che verr trasmesso al Parlamento ancora non pronto, ma la lettura dellultima bozza disponibile getta luce sulle intenzioni dellesecutivo e chiarisce i termini dellannuncio che era stato dato ormai tre giorni fa nel comunicato stampa successivo al Consiglio dei ministri che ha formalmente approvato il testo della legge di stabilit. Si tratta dunque lo precisiamo ulteriormente - di disposizioni che potrebbero ancora cambiare, ma che giunti ormai a questo punto probabile che facciano parte del provvedimento che sar inviato al Parlamento. Come gi scritto altrove, al di l delle parti della legge di stabilit nelle quali si affrontano i temi dei tagli alla

14

sanit, dei tagli al trasferimento agli enti locali e della revisione delle agevolazioni fiscali (deduzioni, detrazioni, e via dicendo), i due temi che pi direttamente riguardano le persone con disabilit sono quelli dei permessi lavorativi previsti dalla legge 104/92 e dellassoggettabilit allIrpef delle pensioni di invalidit. IRPEF PER INVALIDITA - Larticolo 12 della bozza della legge di stabilit prevede testualmente che lesenzione dallimposta sul reddito delle persone fisiche delle pensioni e delle indennit di invalidit si applica esclusivamente ai soggetti titolari di reddito complessivo non superiore a euro 15 mila. Una norma che non si applicher, specifica sempre il testo del governo, alla pensione sociale di cui allart. 26 della legge 30 aprile 1969, n 153, e successive modificazioni, nonch allassegno sociale di cui allarticolo 3, comma 6, della legge 8 agosto 1995, n 335. Lo stesso articolo della legge di stabilit include nella tassazione anche le pensioni di guerra, laddove afferma che le disposizioni di cui allart. 34, primo comma, del decreto del presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n 601, si applicano esclusivamente ai soggetti titolari di reddito complessivo non superiore a euro 15 mila. Quindi, riepilogando: da un lato pensioni di guerra e pensioni di invalidit, con relative indennit, tassate per chi ha un reddito complessivo superiore a 15 mila euro, dallaltro pensione sociale e assegno sociale che rimangono totalmente esenti dallIrpef. A rientrare dunque nel campo dellapplicazione Irpef dovrebbero essere (perlomeno) la pensione degli invalidi civili totali e quella degli invalidi civili parziali, le pensioni per i ciechi civili, la pensione per i sordi, ma anche tutte le indennit, quella mensile di frequenza minori, quella di comunicazione per i sordi, quella speciale per i ciechi ventesimisti e anche lindennit di accompagnamento per i ciechi civili assoluti e lindennit di accompagnamento per gli invalidi civili totali. E in particolare lassoggettamento allIrpef di questultima voce, che viene erogata a chi ne ha diritto senza alcun limite di reddito e che ha avuto una crescita esponenziale di richieste nellultimo decennio, rappresenta una novit che non mancher di causare proteste. Pensioni e indennit di invalidit saranno dunque tassate se il reddito complessivo del soggetto superiore a 15 mila euro. Andr chiarito se nei 15 mila euro si intendono compresi gli stessi importi relativi alla pensione e allindennit di invalidit, o se come pi probabile - faranno fede solamente gli altri redditi. In campo applicativo, andr chiarita anche la tempistica dellassoggettabilit ad Irpef, anche se plausibile che esso avverr alla fonte: lInps che paga e che tratter dallimporto effettivamente erogato la parte relativa allIrpef. Ricordiamo le somme relative alle provvidenze economiche pi diffuse: la pensione di invalidit (invalidi parziali o totali) prevede la somma di 267,57 euro per 13 mensilit, per un totale annuo di 3478,41 euro. Lindennit di accompagnamento vale invece 492,97 euro per 12 mensilit e un totale annuo di 5915,64 euro. In sostanza, chi riscuote tanto la pensione quanto laccompagno riceve una somma annuale pari a poco meno di 9500 euro. LEGGE 104/92 La bozza del provvedimento del governo conferma quanto gi era noto: I permessi - si legge nel testo - fruiti ai sensi dellart. 33 della legge 5 febbraio 1992, n 104 a decorrere dallentrata in vigore del presente decreto dai dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni di cui allart.1, comma 2, del D.Lgs 165/2001, ad esclusione di quelli richiesti per patologie del dipendente stesso o per lassistenza ai figli o al coniuge, sono retribuiti al 50% ferma restando la contribuzione figurativa. Dunque, la norma riguarda esclusivamente i lavoratori pubblici, e non anche i privati, che hanno ugualmente accesso ai benefici della legge 104/92 (per quanto la utilizzino in percentuale cinque volte inferiore) e specifica che la retribuzione rimarr piena solo se il permesso ex lege 104/92 dovuto a patologie del dipendente o all'assistenza a figli e coniuge. Se l'assistito un altro familiare, invece (cio se un genitore, uno zio, un fratello, e via dicendo: i permessi possono essere ottenuti per assistere parenti o affini entro il secondo grado o entro il terzo grado se i genitori dell'assistito sono over 65 o portatori di handicap) lo stipendio della giornata sar dimezzato e si manterr intera solamente la contribuzione figurativa. La norma, in termini quantitativi, colpisce soprattutto i lavoratori che usufruiscono dei permessi per assistere i propri genitori. Ma apre, secondo alcuni, una possibile ipotesi di incostituzionalit per via della disparit di trattamento che determina. (ska) 12 ottobre Fonte: redattore sociale

15

LO SCIOPERO DELLA FAME DEI DISABILI Le categorie deboli si ribellano ai tagli previsti al bilancio sociale. I disabili non sono un costo, sono persone. Il bilancio sociale non si tocca, per questo dei disabili gravi stanno facendo lo sciopero della fame. Alcuni di loro vivono su una sedia a rotelle, altri sono genitori di persone con disabilit psichica e relazionale, meno visibili, ma altrettanto bisognosi di assistenza h24.

Sono i componenti del "Comitato 14 Settembre", nato per la difesa dei diritti delle persone disabili e delle loro famiglie, hanno iniziato il loro presidio in Piazza Montecitorio a Roma rifiutando di alimentarsi fino a che, il Presidente del Consiglio ed i Ministri coinvolti, non apriranno un tavolo di lavoro. "Lo scopo - spiegano dall'associazione - quello di analizzare e risolvere insieme, in totale spirito di collaborazione, la drammatica emergenza di una delle fasce pi fragili della popolazione, i disabili, tra le pi colpite dalle recenti spending review". "Siamo certi che, con spirito di servizio ed onest intellettuale e politica, si potranno trovare soluzioni coerenti con l'austerit che il nostro Paese costretto ad affrontare dice il Presidente Michele Colangelo cieco e carrozzato- e perch alle persone disabili e alle loro famiglie, che non vogliono pi essere considerati solamente un centro di costo, venga restituita la loro dignit di cittadini e, soprattutto di persone". 11 ottobre Fonte: lastampa.it

LEGGE 104 USATA DA 529 MILA LAVORATORI: GLI STATALI 5 VOLTE PI DEI PRIVATI Tagli legge di stabilit. 725 milioni il costo per i 244 mila dipendenti pubblici che hanno fruito dei giorni di assenza per lassistenza a congiunti disabili (il 7,4% contro l1,43 dei privati). Al Sud record per la scuola. Incertezza sul risparmio ROMA Sono 529 mila i lavoratori italiani che, tra settore pubblico (244 mila) e privato (285 mila), usufruiscono dei benefici della legge 104/92, grazie ai quali ci si pu assentare dal lavoro fino a tre giorni al mese per assistere i propri congiunti con disabilit certificata. Decisamente pi consistente la fruizione della normativa nel settore pubblico, dove la percentuale di beneficiari del 7,4 per cento (sui 3,3 milioni di dipendenti totali), mentre nel settore privato la percentuale dei beneficiari (su quasi 20 milioni di lavoratori) di poco superiore a 1,43 per cento: oltre cinque volte di meno. Nella legge di stabilit licenziata ieri dal governo prevista la riduzione del 50% della retribuzione relativa alle giornate di permesso ex lege 104/92 usufruite dai soli dipendenti pubblici. Dalla stretta saranno per esclusi coloro che usufruiscono dei permessi per se stessi, per i figli o per i coniugi; riguarder cio solo lassistenza a genitori e altri parenti. Ma vediamo la situazione ricostruita con dati mai resi pubblici fino ad oggi. Settore pubblico Per quanto riguarda il pubblico, gli ultimi dati ufficiali (fonte: Ministero della funzione pubblica, Fruizione dei permessi ex Fruizione dei permessi ex lege 104/92 giugno 2011) si riferiscono al 2010 e parlano di 244.997 beneficiari: cio, il 7,4 per cento dei 3.311.582 dipendenti del settore pubblico. 4.835.263 le giornate di permesso registrate, per un costo totale di 725.289.450 euro. Va precisato che il dato non completo, in quanto tiene conto di 19.002 amministrazioni censite, su un totale di 25.179. Per quanto riguarda la tipologia di permesso, 27.229 lavoratori usufruiscono personalmente della 104 (cio sono essi stessi disabili), mentre 217.912 ne usufruiscono per assistere parenti o affini e 1.034 hanno una doppia 104, per se stessi e per un parente. Il comparto in cui si registra in assoluto la pi elevata fruizione la scuola (103.871 dipendenti beneficiari, pari ad oltre il 42 per cento), seguita dalle amministrazioni comunali (37.750), per un costo annuo, nei due comparti rispettivamente di 210.728.850 e 31.033.70 euro.

16

Infine, le aree in cui si concentra maggiormente la richiesta di permessi ex lege 104/92 il Sud (36,91%), seguita da Nord (34,86%) e Centro (28,23%): una tendenza particolarmente evidente nel comparto della scuola, dove al Sud ben il 47,44% dei dipendenti fruisce della legge, contro il 28% del Nord e il 24% del Centro. Settore privato Secondo i dati forniti in anteprima a Redattore Sociale dallInps, 285.185 lavoratori di aziende ed enti privati hanno usufruito, nel 2011, di permessi ex lege 104/92, pari all1,43 per cento dei 19,9 milioni del settore. Di questi, 242.041 ha usufruito di permessi mensili di 3 giorni per lassistenza di genitori e parenti disabili, 21.391 di permessi orari giornalieri per assistere minori disabili, mentre sono rispettivamente 26.449 e 14.946 i lavoratori disabili che hanno usufruito di permessi mensili di 3 giorni o di permessi orari giornalieri. 1.183, infine, i lavoratori in congedo parentale prolungato fino a 3 anni di vita del bambino disabile. La somma di queste singole voci superiore al totale di 285.185 in virt del fatto che ogni beneficiario pu usufruire di pi tipologie nel corso dello stesso anno. Quale risparmio con la Legge di stabilit? E impossibile calcolare, con i dati oggi disponibili, quale risparmio di spesa comporter la misura prevista dal governo. Il dato dei 725 milioni riguardate la spesa per coprire le giornate di assenza dei lavoratori pubblici riguarda infatti tutti i tipi di assistenza, anche quelli che non sarebbero tagliati. Sar possibile saperlo per tra pochi giorni, quando il ministero della Funzione pubblica render i dati relativi al 2011: I nuovi dati conterranno anche la distinzione tra chi usufruisce della legge per assistere il coniuge, un figlio, i genitori o altri parenti spiega a Redattore Sociale Francesca Russo, direttore dell'Ufficio per linformazione statistica e le banche dati istituzionali del dipartimento della Funzione Pubblica - I dati relativi al 2011 non sono stati ancora pubblicati per problemi tecnici dovuti a migrazione di banche dati dal vecchio sistema al nuovo sistema Perla Pa. Visti gli ultimi interventi normativi abbiamo comunque velocizzato gli interventi in modo tale da garantire una pubblicazione di tali dati entro marted della prossima settimana in formato open data sul nostro sito web, anche ai fini di far comprendere meglio il fenomeno su cui impatter la norma. (cl, ska) 11 ottobre Fonte: redattore sociale

LEGGE STABILIT, L'ANMIC: "ULTERIORE E INASPETTATO COLPO ALLO STATO SOCIALE" Il presidente Giovanni Pagano manifesta l'opposizione dell'Associazione invalidi civili ai provvedimenti assunti dal Consiglio dei ministri: si preannunciano forme di lotta e di protesta. Convocati gli organi centrali e periferici per valutare le pi opportune disabili in corteo ROMA - "Un ulteriore e inaspettato colpo allo Stato sociale e all'intero mondo disabilit": cos il presidente dell'Anmic Giovanni Pagano commenta i provvedimenti assunti nella legge di stabilit che riguardano gli invalidi civili e le persone con disabilit in genere. L'Associazione nazionale mutilati invalidi civili fa riferimento alle notizie di stampa sulla penalizzazione di "una larga parte dei beneficiari dei permessi della legge 104 per l'assistenza a persone con disabilit gravi" e alla decisione di "assoggettare all'Irpef persino le pensioni di invalidit civile". L'Anmic, si legge in una nota, "nel manifestare la propria opposizione a tali misure (di cui si riserva la valutazione finale dopo la pubblicazione del testo ufficiale) - ha gi convocato i propri organi centrali e tutti i presidenti provinciali dell'associazione per valutare le pi opportune forme di lotta e di intervento da intraprendere". La Fand, la Federazione che riunisce le associazioni storiche del mondo della disabilit, Anmic compresa, si riunir il prossimo 17 ottobre per decidere le iniziative da prendere. 11 ottobre Fonte: superabile.it

17

LEGGE DI STABILIT, LA LUNGA ATTESA DEL TESTO UFFICIALE: PENSIONI E LEGGE 104/92 NEL MIRINO Non ancora disponibile il testo ufficiale del provvedimento licenziato dal Consiglio dei ministri: le associazioni attendono per un giudizio di merito ma intanto si preparano alla protesta. Due ipotesi in campo per la tassazione Irpef della pensione di invalidit: potrebbe scattare in presenza di un reddito complessivo superiore ai 15 mila euro. Stretta alla 104 per i lavoratori pubblici: giornate pagate al 50% se l'assistito non un coniuge o un figlio foglio di carta arrotolato ROMA - Tutti in attesa del testo ufficiale. A 36 ore dal via libera al provvedimento del Consiglio dei ministri relativo alla legge di stabilit, rimangono ancora numerosi dubbi sul reale peso dei provvedimenti che toccano le persone con disabilit. In particolare rimane ancora indeterminata la portata della decisione di assoggettare ad Irpef l'importo delle pensioni di invalidit, mentre qualche certezza maggiore si ha sulla modifica alla legge 104/92. Le principali associazioni rappresentative del mondo della disabilit attendono di leggere i documenti ufficiali di Palazzo Chigi prima di emettere un giudizio definitivo, ma nel frattempo non mancano di bocciare il senso complessivo della legge di stabilit, mettendo in evidenza come i nuovi tagli alla sanit e agli enti locali si trasformeranno in minori servizi per le persone disabili. Ma ecco nel dettaglio la situazione riguardo ai due principali provvedimenti. PENSIONI D'INVALIDITA' - La legge di stabilit prevede la rimodulazione di alcune tax expenditures, cio l'annullamento parziale o totali di alcuni sconti fiscali come deduzioni, detrazioni o esenzioni che oggi abbassano l'importo dell'imposta Irpef da versare. Al momento, l'unico nota ufficiale il comunicato stampa emesso la notte del 9 ottobre, in cui si dice: "La legge di stabilit prevede anche la rimodulazione di alcune tax expenditures per i redditi superiori ai 15mila euro: - si introduce una franchigia di 250 Euro per alcune deduzioni e detrazioni Irpef e, per le sole detrazioni, si fissa il tetto massimo di detraibilit a 3000 euro. - si prevede anche l'assoggettabilit ad Irpef delle pensioni di guerra e di invalidit". Il dilemma nell'interpretazione. Significa che saranno tassate con l'Irpef le pensioni di invalidit superiori a 15 mila euro, o che invece saranno tassate le pensioni di invalidit di quei soggetti che hanno un reddito complessivo superiore a 15 mila euro? Nel primo caso, la questione molto semplice: la cifra base della pensione di invalidit infatti tale (si tratta di 267,57 euro mensili) da non avvicinarsi neppure lontanamente a quella soglia, a meno che non si voglia considerare anche la cifra dell'indennit di accompagnamento (per gli invalidi civili totali di 492,97 mensili), di cui per non c' alcun cenno nel comunicato e comunque non era mai stata nominata nelle bozze circolate nei giorni scorsi. Se questa interpretazione fosse corretta, sarebbero tassate solamente le pensioni di invalidit corrisposte in pochissimi ambiti di lavoro, per cifre nettamente elevate. La seconda ipotesi, che preoccupa molto di pi, che invece la cifra dei 15mila euro da considerare come parametro per valutare l'assoggettabilit ad Irpef sia riferita al reddito complessivo del contribuente: al di sotto la pensione sar esente da Irpef, al di sopra ci sar invece soggetta. Ad essere interessati sarebbero dunque tutti quei pensionati che oltre ai 267,50 euro mensili della pensione (3477,50 euro l'anno) hanno anche altri redditi: per molti invalidi civili, il reddito di eventuali immobili o terreni posseduti, o un eventuale reddito da lavoro, potrebbero essere sufficienti per sforare il tetto dei 15mila euro e per vedersi tassata la pensione che finora era percepita esentasse. Peraltro, se l'intenzione del governo fosse questa, sarebbe comunque ancora da chiarire se nei 15 mila euro debba essere considerata la stessa pensione di invalidit (in questo caso per sforare il tetto basterebbero altri redditi per circa 11.500 euro) o se invece debbano essere considerati solamente gli altri redditi (e dunque la tassazione sulla pensione scatti se gli altri redditi, esclusa la pensione, superano quota 15 mila). L'intera norma, inoltre, andrebbe poi valutata anche considerando un secondo fattore: la normativa attuale prevede infatti che l'importo della pensione d'invalidit non venga erogato se il reddito del pensionato supera un tetto di reddito che per l'anno 2012 (categoria invalidi civili totali) fissato a 15.627,22 euro. In pratica, se il reddito (senza considerare la pensione) superiore ad una cifra che appena pi alta del nuovo limite posto dal governo, l'assegno gi ora, semplicemente, non viene pagato. Il che, riportando la questione all'attualit dei provvedimenti governativi, riduce notevolmente la platea degli interessati ad una norma siffatta, con la conseguenza che anche l'impatto in termini di risparmi generati sarebbe assai limitato. Di fatto, si colpirebbe una fetta minima di pensionati, a seconda delle diverse interpretazioni quelli che oggi hanno un reddito intorno agli 11500 euro ma non superano i 15.627,22 euro oppure, addirittura, quelli che superano quota 15 mila euro ma non quota 15.627,22 euro. E' vero che la tassazione Irpef avviene in

18

relazione ai redditi dell'anno precedente, mentre il limite di reddito attualmente in vigore ha effetti sull'anno futuro (sospendendo la corresponsione della pensione), ma in presenza di situazioni personali stabili dal punto di vista del reddito (sempre lo stesso lavoro, sempre la stessa pensione, sempre la stessa casa) le differenze non dovrebbero essere abissali. Quale che sia la versione corretta, gli effetti della manovra del governo colpirebbero comunque una fetta ben identificata di invalidi, dai redditi non propriamente facoltosi. LEGGE 104/92. Le modifiche alla legge 104/92 sono invece pi lineari, anche se nel comunicato stampa del governo non se ne trova traccia. In ogni caso, la legge di stabilit prevede il dimezzamento della retribuzione per i giorni utilizzati dai dipendenti pubblici per l'assistenza a familiari con disabilit. Attenzione: la norma riguarda esclusivamente i lavoratori pubblici, e non anche i privati, che hanno ugualmente accesso ai benefici della legge 104/92 (per quanto la utilizzino in percentuale cinque volte inferiore). Il provvedimento del governo specifica che la retribuzione rimarr piena solo se il permesso ex lege 104/92 dovuto a patologie del dipendente o all'assistenza a figli e coniuge. Se l'assistito un altro familiare, invece (cio se un genitore, uno zio, un fratello, e via dicendo: i permessi possono essere ottenuti per assistere parenti o affini entro il secondo grado o entro il terzo grado se i genitori dell'assistito sono over 65 o portatori di handicap) lo stipendio della giornata sar dimezzato e si manterr intera solamente la contribuzione figurativa. La norma, in termini quantitativi, colpisce soprattutto i lavoratori che usufruiscono dei permessi per assistere i propri genitori. C' gi chi fa notare, peraltro, che la penalizzazione economica di quanti fanno assistenza ai genitori o altri parenti, diversamente da chi assiste un figlio o il coniuge, costituirebbe una palese discriminazione che contrasterebbe con la Costituzione. Il riferimento, ad esempio, potrebbe essere la sentenza 26 gennaio 2009, n. 19 della Corte Costituzionale, con la quale si evidenziano pari diritti costituzionali tra chi assiste i genitori portatori di handicap e chi assiste figli o coniuge con handicap. Una penalizzazione economica siffatta, dunque, potrebbe essere a rischio di incostituzionalit per disparit di trattamento. 11 ottobre Fonte: superabile.it

LEGGE STABILITA': ARGENTIN (PD), NO A TAGLI PERMESSI FAMILIARI DISABILI (ASCA) - Roma, 11 ott - ''Non votero' la legge di stabilita', anche se il governo dovesse mettere la fiducia, finche' non verranno tolti i tagli alla legge 104 per i permessi dei familiari dei disabili. L'articolo 33 di quella legge rappresenta una conquista importantissima a cui non vogliamo assolutamente rinunciare. Non stiamo parlando di un privilegio, ma di un diritto sacrosanto: ancora di piu' vista la carenza di servizi sociali offerti dalle nostre amministrazioni locali. Diro' quindi ''no' convintamente e mi battero' per modificare una norma ingiusta. Votare i tagli alla legge 104 vorrebbe dire rinnegare le battaglie per l'integrazione e la dignita' delle persone con disabilita'''. Lo dichiara il deputato Ileana Argentin, responsabile nazionale del Pd per i diritti delle persone con disabilita'. 11 ottobre Fonte: asca.it

IN MERITO ALLE NOVIT INTRODOTTE DALLA LEGGE DI STABILIT, APPROVATA NELLA TARDA SERATA DI IERI, L'UFFICIO POLITICHE PER LE DISABILIT DELLA CGIL ESPRIME TUTTA LA SUA PREOCCUPAZIONE. Di seguito, pubblichiamo le dichiarazioni di Nina Daita, responsabile dell'Ufficio disabilit della Cgil nazionale, che definisce Scandaloso il taglio del 50% della retribuzione per chi assiste genitori disabili. "Scandaloso e indecente. Non troviamo termini migliori per descrivere l'ennesimo taglio all'assistenza delle persone disabili. Con il dimezzamento della quota delle retribuzioni dei lavoratori che assistono genitori disabili si colpiscono ancora una volta i pi deboli". Lo sostiene Nina Daita, responsabile dell'Ufficio disabilit

19

della Cgil nazionale a proposito della norma contenuta nella Legge di stabilit che modifica la precedente legislazione (legge 104 del 1992, la legge quadro sulla disabilit). "Siamo di fronte ad un arrogante atto di discriminazione che creer ulteriori disparit tra i cittadini - spiega Daita - siamo sempre noi a pagare e ora, dopo gli interventi sulla riabilitazione e sugli ausili per l'autonomia, ora il governo passa direttamente al taglio della parte delle retribuzione che riguarda i permessi per l'assistenza". La disabilit viene colpita in tanti modi e non un caso, ricorda Nina Daita, che l'occupazione delle persone disabili sia scesa del 38%. "Di fronte a questo provvedimento - conclude - la Cgil esprime tutta la sua indignazione e ci tiene a sottolineare che a fare le spese di questa inqualificabile decisione politica saranno le famiglie e in particolare soprattutto le donne". Fonte: Cs Ufficio Politiche per le Disabilit 10 ottobre Fonte: disabili.com

L.STABILITA': SPI-CGIL, TANTO BASTONE, POCA CAROTA, E' MANOVRA (ANSA) - ROMA, 10 OTT - Lo Spi-Cgil critica il disegno di legge di stabilita' appena approvato dal Consiglio dei ministri. ''C'e' tanto bastone e poca carota - afferma il segretario generale Carla Cantone - e' una manovra a tutti gli effetti, scaricata ancora una volta sui soliti noti, ovvero sui pensionati e sui lavoratori. Il taglio dell'Irpef sottolinea - - non puo' che essere una buona notizia, ma e' solo un puntino luminoso in un provvedimento con cui si taglia ulteriormente la sanita', si riduce l'assistenza per anziani disabili non autosufficienti e si arriva perfino a tassare gli invalidi civili e di guerra. L'equita' promessa dal governo Monti - conclude - e' rimasta solo sulla carta. Il Parlamento ha l'obbligo politico e morale di correre subito ai ripari se non si vuole ancora una volta alimentare l'ingiustizia sociale''. 10 ottobre Fonte: ansa

SU L'IVA ALLE COOP SOCIALI? DISASTROSO PER IL WELFARE Giuseppe Guerini (Alleanza delle cooperative): Cos si va a tagliare una quota di servizi equivalente al 6%. Sarebbe un aggavio di costi per milioni di famiglie, rincara Claudia Fiaschi (Cgm) un abbaglio rispetto al quale occorre fare una rapida retromarcia. Cos lAlleanza delle Cooperative Italiane giudica laumento dellIVA dal 4% al 10% per le cooperative sociali che prestano servizi socio sanitari ed educativi, un provvedimento che sarebbe previsto nella Legge di Stabilit. una misura che non ha ragioni di finanza pubblica e anzich tradursi in maggiori entrate si tradurr in unemergenza sociale perch comporter: 1) maggiori spese per le ASL e i Comuni,; 2) riduzione drastica dei servizi che colpir gravemente da una parte le categorie pi fragili e indifese del Paese (disabili, malati terminali, anziani e minori che vivono situazioni di emarginazione sociale e disadattamento) e dallaltra tutte le famiglie che vedranno ridursi i servizi o aumentare i costi. Abbiamo fatto qualche conto, spiega Giuseppe Guerini, presidente di Federsolidariet e portavoce dellAlleanza delle cooperative sociali. In base ai fatturati il rialzo dellIva comporta circa 510 milioni di costi aggiuntivi. A cui va aggiunta una voce diffcilmente quantificabile che riguarda le cooperative che, come accade in Lombardia, lavorano in regime di accredittamento: in quei casi la tariffazione fissata Iva inclusa. E ora cosa potrebbe accadere? I numeri sono numeri continua Guerini. Vuol dire che si va a tagliare una quota di servizi equivalente al 6%. Ma soprattutto il vero rischio che il legisaltore non ha calcolato un altro. Si spinge tutto questo settore a scegliere il regime di esenzione Iva, che un po come aprire la porta a pratiche di elusioni fiscale. E questo proprio mentre la cooperazione stava lavorando per far riemergere dal sommerso i servizi di cura, badanti per prime. Alla fine a perderci, oltra ai cittadini, lo Stato

20

Questa decisione priverebbe dei fondamentali servizi di welfare territoriale gran parte delle famiglie italiane. Claudia Fiaschi, presidente del Gruppo Cooperativo Cgm (Consorzio Gino Mattarelli), la pi grande rete di cooperative sociali in Italia, durante la Convention nazionale del Gruppo in corso a Mantova. Che aggiunge: Ogni giorno i 77 consorzi e le mille cooperative sociali della rete CGM offrono servizi di cura ed educazione, attraverso case di ricovero, asili, scuole materne e assistenza domiciliare per circa 500milaamiglie sul territorio nazionale. Laumento dellimposta, se confermato, comporterebbe un aggravio di costi per milioni di utenti, rendendo molte prestazioni inaccessibili o accessibili solo per pochi In un momento di forte crisi e in cui il welfare territoriale rimane lunica risorsa per garantire benessere aggiunge il presidente - il provvedimento colpisce gravemente il settore della cooperazione sociale. Ci aspettiamo conclude Fiaschi che il Governo si impegni a difendere in Italia e in Europa tutto ci che leconomia sociale produce da anni in termini di occupazione, welfare e sviluppo economico. 10 ottobre Fonte: vita.it LE SORPRESE AMARE DEL RIORDINO FISCALE Tassate pensioni e assegni d'invalidit Stretta anche sulle polizze vita: il Fisco colpir il capitale oltre 15 mila euro di reddito ROMA - Non solo il giro di vite sulle detrazioni e le deduzioni fiscali. Con la crisi e l'esigenza del pareggio di bilancio le maglie del fisco si stringono anche su molte rendite rimaste finora protette dall'imposizione tributaria, e che da domani, per la maggioranza dei contribuenti italiani, saranno tassate. il caso, ad esempio, dei capitali riscossi in caso di morte in funzione dei contratti di assicurazione sulla vita. Ma anche delle pensioni e delle indennit di accompagnamento per gli invalidi, le pensioni di guerra di ogni genere, gli assegni previdenziali reversibili, le tredicesime e le indennit dei ciechi civili, le pensioni privilegiate dei militari, quelle connesse alle decorazioni all'Ordine militare, e perfino i "soprassoldi" (cos ancora si chiamano gli assegni mensili) legati alle medaglie al Valor militare. Tutte queste prestazioni non saranno pi esentasse, come oggi, ma sottoposte all'imposizione progressiva dell'Irpef per tutti i contribuenti che dichiarano oltre 15 mila euro annui lordi. I tagli interessano una platea molto vasta di cittadini. Solo le prestazioni dell'Inps legate all'invalidit sono 2 milioni e 733 mila. L'importo medio piuttosto modesto, 404 euro mensili, ma le cifre in ballo sono impressionanti: pensioni e assegni di invalidit costano 3,8 miliardi di euro l'anno, le indennit di accompagnamento raggiungono addirittura i 12,9 miliardi di euro l'anno. Ed proprio l che i tagli (e i conseguenti risparmi) saranno pi consistenti. Mentre le pensioni e gli assegni sono gi commisurati al reddito, l'indennit di accompagnamento, anche questa esentasse, viene concessa agli invalidi che non possono camminare o hanno bisogno di assistenza per le attivit quotidiane a prescindere dal reddito percepito. D'ora in poi chi beneficia di queste prestazioni e ha gi redditi superiori ai 15 mila euro dovr inserire gli assegni nella dichiarazione Irpef e sottoporli all'imposta. Il tetto dei 15 mila euro di reddito vale anche per continuare a godere dell'esenzione fiscale prevista da una legge del 1973 sui capitali percepiti in caso di morte in dipendenza di contratti di assicurazione sulla vita. Le somme versate dalle compagnie assicurative a titolo di capitale, per chi dichiara oltre 15 mila euro, saranno dunque sottoposte all'imposta sul reddito delle persone fisiche e alle imposte locali sui redditi. Perdono l'esenzione fiscale, sempre per i contribuenti con i redditi oltre il limite, le pensioni privilegiate militari, ovvero quelle riconosciute ai militari di leva invalidi per cause di servizio, che finora erano esenti in quanto considerate "risarcitorie". Esattamente come le pensioni di guerra (l'Inps ne paga 300 mila l'anno, un quarto delle quali supera i 2 mila euro mensili) riconosciute agli ex combattenti, ai partigiani, ai mutilati e agli invalidi di guerra, cos come alle vedove e agli orfani, e che da domani saranno anch'esse tassate. Difficile calcolare l'impatto economico dei nuovi vincoli. Sicuramente faranno salire il costo della manovra a carico delle famiglie italiane. Secondo gli artigiani di Mestre, tra aumento dell'Iva, la franchigia e il tetto su deduzioni e detrazioni, anche considerato l'abbattimento dell'Irpef, coster alle famiglie italiane 2,5 miliardi l'anno (100 euro a famiglia in media). Le associazioni dei consumatori, Adusbef e Federconsumatori, si spingono oltre: 172 euro a famiglia, per un totale di 3,8 miliardi. La relazione tecnica della Ragioneria, che dar il quadro degli effetti finanziari delle singole misure, non c' ancora (e del resto non c' ancora il testo definitivo della legge di Stabilit). Anche se l'impatto della manovra nel suo complesso definito: servir per risparmiare 6,6 miliardi di euro quest'anno e altri 4 nel 2013. Mario Sensini 10 ottobre Fonte: corriere.it

21

L. STABILITA': FERRERO, MASSACRO SOCIALE; VA RITIRATA (ANSA) - ROMA, 10 OTT - ''La legge di stabilita' appena approvata e' un vergognoso atto che colpisce ancora una volta i cittadini piu' deboli come le persone con disabilita'. In pochi anni, il governo Berlusconi e quello 'tecnico' hanno azzerato i fondi per il sociale da 2 miliardi e mezzo a 270 milioni di euro, tagliato drasticamente i trasferimenti a Regioni e Comuni, con effetti disastrosi in termini di servizi e prestazioni sociali alle persone con disabilita' e ai non autosufficienti''. Lo dice il leader del Prc Paolo Ferero. '' Oggi, con la legge di stabilita' e' stato superato ogni limite rendendo soggette a Irpef le pensioni di invalidita' e dimezzando i permessi lavorativi ai figli che devono assistere i genitori con disabilita' grave. Tutto cio' mentre si stanziano i soldi per la Tav: un'opera inutile, dannosa per l'ambiente, costosissima, che serve unicamente a fare arricchire i soliti noti. Nell'azione del governo vi e' un accanimento barbarico contro le persone con disabilita'. E' un massacro sociale, ci uniamo allo sdegno delle organizzazioni delle persone con disabilita'. Insieme a loro ci batteremo con forza perche' queste misure vengano ritirate e il 27 ottobre scenderemo in piazza a Roma anche per questo''. 10 ottobre Fonte: ansa LEGGE DI STABILIT: STRETTA ALLA LEGGE 104 E IRPEF. PROTESTANO LE ASSOCIAZIONI Ddl del governo: sopra i 15mila euro pensioni di invalidit e di guerra assoggettate allimposta sui redditi. Giornata pagata a met per il lavoratore che usufruisce dei permessi per assistere disabili, a meno che non si tratti di coniuge o figlio ROMA Stretta ai permessi lavorativi concessi in base alla legge 104/92 e assoggettabilit allIrpef delle pensioni di guerra e di invalidit. Sono i due principali provvedimenti riguardanti direttamente le persone con disabilit assunti dal governo nella legge di stabilit licenziata ieri dal Consiglio dei ministri. Non si tratta, ovviamente, di modifiche gi in vigore, dal momento che si tratta di un disegno di legge che ora passer al vaglio del Parlamento per lapprovazione, ma le probabilit che le disposizioni vengano confermate e dunque tradotte in legge sono comunque alte. E infatti le prime reazioni delle associazioni che rappresentano le persone con disabilit sono fortemente critiche nei confronti dellesecutivo, che arrivano a parlare di misure che annientano completamente le politiche sociali del nostro paese. Il disegno di legge contenente le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilit) prevede recita il comunicato di Palazzo Chigi - la rimodulazione di alcune tax expenditures per i redditi superiori ai 15mila euro: in particolare si prevede lassoggettabilit ad Irpef delle pensioni di guerra e di invalidit e si introduce una franchigia di 250 euro per alcune deduzioni e detrazioni Irpef e, per le sole detrazioni, si fissa il tetto massimo di detraibilit a 3000 euro. Le pensioni di guerra e di invalidit al momento non sono assoggettate ad Irpef: la scelta del governo invece quella di conteggiarle come reddito nel caso superino la soglia dei 15mila euro annui. Ad essere interessati, comunque, non dovrebbero essere la gran parte degli invalidi civili italiani: la cifra base della pensione di invalidit infatti tale (si tratta di 267,57 euro mensili) da non avvicinarsi neppure a quella soglia. A meno che non si consideri anche la cifra dellindennit di accompagnamento (per gli invalidi civili totali di 492,97 mensili), che per non viene nominata dal governo e dunque dovrebbe essere esclusa da ogni assoggettamento allIrpef. Pi lineare la questione della legge 104/92. Il comunicato del governo non ne ha traccia, ma la bozza entrata in Consiglio dei ministri prevede il dimezzamento della retribuzione per i giorni utilizzati dai dipendenti pubblici per lassistenza a familiari con disabilit. La retribuzione rimarrebbe piena solo se il permesso ex lege 104/92 dovuto a patologie del dipendente o allassistenza a figli e coniuge. Se lassistito un altro familiare lo stipendio della giornata sar dimezzato e si manterr intera solamente la contribuzione figurativa. E da ricordare che i permessi possono essere ottenuti per assistere parenti o affini entro il secondo grado o entro il terzo grado se i genitori dellassistito sono over 65 o portatori di handicap. 10 ottobre Fonte: redattore sociale

22

LEGGE 104/92: COS, COME FUNZIONA La legge n. 104 del 5 febbraio 1992 tutela lassistenza, lintegrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. Modificata dalla legge 53/00, dal decreto legislativo 151/01 e dalla legge 183/10, ora la legge potrebbe subire ulteriori modifiche ROMA - La legge n. 104 del 5 febbraio 1992 tutela lassistenza, lintegrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. Modificata dalla legge 53 (8 marzo 2000), dal decreto legislativo 151 (26 marzo 2001) e dalla legge 183 (4 novembre 2010), ora la legge potrebbe subire ulteriori modifiche con la Legge di stabilit del governo Monti. Ecco, in sintesi, come funziona A chi spetta: lavoratori e parenti. La legge si applica innanzitutto ai lavoratori disabili, con rapporto di lavoro pubblico o privato, in situazione di gravit, anche stranieri e apolidi, residenti, domiciliati o aventi stabile dimora nel territorio nazionale. Indispensabile il riconoscimento di handicap grave che costituisce il requisito irrinunciabile per usufruire delle agevolazioni previste dall'art. 33 della legge 104/92 tra cui i permessi per il lavoratore disabile. La normativa si applica anche ai lavoratori che assistono un parente disabile, entro il secondo grado. Il diritto pu essere esteso ai parenti e agli affini di terzo grado della persona con disabilit soltanto in casi specifici. Presupposto oggettivo per la concessione dei permessi che la persona in situazione di disabilit grave non sia ricoverata a tempo pieno. Quali benefici comporta. La modalit di fruizione dei permessi si differenzia a seconda che sia il lavoratore disabile o il familiare a richiederli. Il lavoratore disabile pu usufruire alternativamente dei permessi di tre giorni mensili o di permessi orari giornalieri nella seguente misura: due ore al giorno per un orario giornaliero di sei ore; unora al giorno per un orario giornaliero inferiore alle sei ore. I parenti possono invece usufruire dei permessi di tre giorni mensili. I genitori che assistono figli di et inferiore ai tre anni in situazione di disabilit grave possono fruire alternativamente: del prolungamento del congedo parentale retribuito fino al terzo anno di vita del bambino, ad avvenuta fruizione del congedo di maternit e del congedo parentale ordinario; di due ore di permesso giornaliero; di tre giorni interi di permesso al mese. I giorni di permessi non utilizzati non possono essere cumulati con quelli del mese successivo. Certificazione. Il riconoscimento di invalidit civile non utile ai fini della fruizione dei permessi lavorativi. Indispensabile il riconoscimento di handicap grave, che richiese un accertamento diverso da quello dell'invalidit civile, anche se possono essere richiesti contemporaneamente presso gli uffici competenti dellAzienda sanitaria locale di residenza. Come si richiede. Il lavoratore che intende richiedere i permessi retribuiti deve presentare alla Sede Inps di competenza domanda in 2 copie. La domanda pu essere presentata anche tramite PEC Alla domanda deve essere allegata lattestazione di gravit dellhandicap ai sensi dellart. 3 comma 3 della Legge 104/92 rilasciata dalla Commissione ASL (art. 4 della Legge 104/92). I lavoratori beneficiari sono tenuti a comunicare al dirigente competente i giorni di assenza a tale titolo con congruo anticipo e, se possibile con riferimento allarco temporale del mese, al fine di consentire la migliore organizzazione dellattivit amministrativa, salvo dimostrate situazioni di urgenza. Cosa cambia con la Legge di Stabilit. Con la legge di Stabilit del governo Monti, la retribuzione prevista per i giorni di congedo ex 104 non sarebbe pi intera, ma ridotta del 50%, salvo i casi in cui beneficiario del permesso sia il lavoratore disabile stesso, o il genitore, o il coniuge. La riduzione riguarda quindi anche i lavoratori che assistono genitori con gravi disabilit. 10 ottobre Fonte: redattore sociale LEGGE STABILIT, LANMIC: ULTERIORE E INASPETTATO COLPO ALLO STATO SOCIALE Il presidente Giovanni Pagano manifesta lopposizione dellAssociazione invalidi civili ai provvedimenti assunti dal Consiglio dei ministri: si preannunciano forme di lotta e di protesta ROMA Un ulteriore e inaspettato colpo allo Stato sociale e allintero mondo disabilit: cos il presidente dellAnmic Giovanni Pagano commenta i provvedimenti assunti nella legge di stabilit che riguardano gli invalidi civili e le persone con disabilit in genere. LAssociazione nazionale mutilati invalidi civili fa riferimento alle notizie di stampa sulla penalizzazione di una larga parte dei beneficiari dei permessi della legge 104 per lassistenza a persone con disabilit gravi e alla decisione di assoggettare allIrpef persino le

23

pensioni di invalidit civile. LAnmic, si legge in una nota, nel manifestare la propria opposizione a tali misure (di cui si riserva la valutazione finale dopo la pubblicazione del testo ufficiale) - ha gi convocato i propri organi centrali e tutti i presidenti provinciali dellassociazione per valutare le pi opportune forme di lotta e di intervento da intraprendere. La Fand, la Federazione che riunisce le associazioni storiche del mondo della disabilit, Anmic compresa, si riunir il prossimo 17 ottobre per decidere le iniziative da prendere. 10 ottobre Fonte: redattore sociale LEGGE DI STABILIT, LENS: ENNESIMI SACRIFICI, PENALIZZATI I PI DEBOLI Per il presidente Petrucci la stabilit del paese non si costruisce sui disabili e le famiglie: Con le modifiche alla legge 104 si aggiunge un disagio economico a situazioni familiari gi gravi. E sulle pensioni soggette ad Irpef: Precedente gravissimo ROMA Le misure approvate dal governo contemplano ennesimi sacrifici per le persone con disabilit e le loro famiglie e si aggiungono ai precedenti tagli e alle precedenti manovre che penalizzano nella vita di tutti i giorni soggetti deboli gi fortemente discriminati. E negativo il commento dellEnte nazionale sordi alla legge di stabilit licenziata dal Consiglio dei ministri e presentata al Parlamento. I provvedimenti contemplati dal governo, dice il presidente Giovanni Petrucci, sono stati appresi con sgomento, perch se vero che in tempi di crisi ciascuno di noi deve contribuire alla ricrescita del paese, continuiamo a ribadire con forza che questo non deve accadere penalizzando le fasce deboli della popolazione. La scelta di colpire i permessi della legge 104/92 significa penalizzare fortemente chi ha i genitori disabili e aggiungere disagio economico e discriminazione a situazioni familiari gi in gravi difficolt: solo chi lo vive sulla propria pelle e combatte ogni giorno perch i propri familiari disabili riescano a vivere una vita serena e degna di questo nome pu capire continua Petrucci - a quali pesantissimi sacrifici si va incontro con nuovi tagli e manovre inique. La scelta poi di assoggettare ad Irpef le pensioni di guerra e di invalidit costituisce un precedente gravissimo e va a incidere pesantemente sui redditi, di nuovo, delle persone disabili e dei loro nuclei familiari, che oltre alla diffusa crisi economica sopportano il carico di enormi difficolt nellaccesso a servizi e una debole integrazione sociale. Continuiamo rincara il presidente Ens - ad assistere al balletto della retorica da un lato, elogiando la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilit, mentre dal lato pratico e della vita di tutti i giorni si penalizzano sempre i soggetti deboli e gi fortemente discriminati. LEns annuncia che si batter con tutti i mezzi a sua disposizione per contrastare queste ennesime penalizzazioni anche in seno alla Fand, che si riunir per decidere il da farsi il prossimo 17 ottobre. 10 ottobre Fonte: redattore sociale

LEGGE DI STABILIT, LA FISH: COLPIRE PERMESSI 104 SCELTA BANALE, DEMAGOGICA E INEFFICACE Per il presidente Barbieri le decisioni del governo annientano completamente le politiche sociali: critiche per i tagli alla sanit e agli enti locali: Le persone stanno perdendo lassistenza, il supporto e i servizi ROMA Lennesimo colpo assestato alle politiche sociali e ai diritti civili del nostro paese. E il giudizio della Fish sui provvedimenti contenuti nella legge di stabilit approvata dal Consiglio dei ministri e che dovr essere esaminata e approvata dal Parlamento. Il presidente Pietro Barbieri parla di politiche sociali completamente annientate e di un governo che sul tema dei permessi lavorativi per lassistenza alle persone disabili (legge 104/92) adotta una scelta banale, demagogica e probabilmente anche del tutto inefficace. Leggeremo con cura e attenzione dice Barbieri - i testi ufficiali di ci che il Consiglio dei Ministri ha approvato, ma le anticipazioni sulla legge di stabilit non ci sono affatto gradite: lennesimo colpo che viene assestato alle politiche sociali e ai diritti civili del nostro paese. La reazione di incredulit e sdegno si immediatamente diffusa fra le organizzazioni delle persone con disabilit gi dopo le prime indiscrezioni sugli

24

ulteriori tagli ai trasferimenti alle Regioni e agli enti locali e allennesima restrizione alla spesa sanitaria prospettata dalla bozza della Legge di Stabilit: le riduzioni progressive che in 4 anni hanno eroso i fondi per il sociale da 2 miliardi e mezzo a 270 milioni di euro, i tagli derivati dal Patto di stabilit, la gi pesante sforbiciata dei trasferimenti alle Regioni stanno producendo effetti gravissimi nei servizi alle persone con disabilit e ai non autosufficienti distruggendo una rete di protezione gi estremamente esile. Le persone insiste Barbieri - stanno perdendo lassistenza, il supporto, i servizi e con le misure prospettate dalla legge di Stabilit, le politiche sociali sarebbero completamente annientate. Da questo governo che usa il termine equit ad ogni pi sospinto continua il presidente della Federazione italiana superamento handicap - ci aspettavamo qualcosa di pi serio, una svolta strutturale nella gestione delle politiche sociali: al contrario pone ai primi punti della sua agenda la revisione dellIsee, lo smantellamento delle agevolazioni fiscali, la riduzione brutale degli interventi di sostegno e di contrasto allimpoverimento. E il massimo che riesca ad elaborare dice riferendosi alle decisioni che toccano la legge 104/92 - la riduzione della spesa per i permessi lavorativi a chi assiste un congiunto con disabilit: una scelta banale, demagogica e probabilmente anche del tutto inefficace. Modalit che viene definita piuttosto brutale e sbrigativa, e foriera di sperequazioni. La Fish indica la necessit di contrastare questo clima e queste scelte e aderisce alla mobilitazione Cresce il welfare, cresce lItalia del 31 ottobre prossimo a Roma alla quale hanno aderito oltre 40 associazioni del sociale: Una grande iniziativa di protesta e di proposta conclude Barbieri - per chiedere a questo governo e a chi lo sostiene di cambiare rotta: profondamente sbagliato contrapporre welfare e crescita economica, anzi proprio il welfare rappresenta un motore di sviluppo per far ripartire il nostro paese. 10 ottobre Fonte: redattore sociale

LA BARBARIE DEL GOVERNO CONTRO LE PERSONE CON DISABILIT Nella manovra di stabilit vi sono provvedimenti di cui nessuno parla. In primo luogo non appare lennesimo giro di vite sulle persone con disabilit e sulle loro famiglie. Il provvedimento sottopone le pensioni di invalidit allIrpef e per questa via le riduce. In secondo luogo vengono dimezzati i permessi lavorativi ai figli che devono assistere i genitori con disabilit grave. Non so esattamente quanto denaro porter nelle casse dello stato questo provvedimento ma so che un provvedimento barbarico, indegno di un paese civile. Infatti questi provvedimenti si sommano ad altri che hanno sostanzialmente azzerato i fondi per le persone con disabilit. I governi Berlusconi prima e Monti poi hanno sostanzialmente azzerato i fondi per la spesa sociale. Quando ero ministro del governo Prodi ero riuscito a portare i fondi per il sociale a 2 miliardi e mezzo, adesso questi fondi assommano a 270 milioni di euro. Un taglio di oltre 2 miliardi che si aggiunge ai tagli dei trasferimenti agli enti locali e alle regioni i titolari della spesa sociale con effetti disastrosi per la pubblica assistenza. Io non credo che nel paese vi sia una esatta consapevolezza di cosa significa tutto questo. Le persone con disabilit non fanno notizia e sono vissute come un fatto privato delle famiglie e delle associazioni di autotutela. Ci troviamo per di fronte a milioni di persone che sono abbandonate a se stesse. Pensate a cosa vuol dire per una famiglia a reddito medio avere un genitore non autosufficiente in assenza di un sostegno pubblico: da mille euro al mese di spesa in su con un completo stravolgimento della propria vita attorno al genitore non autosufficiente. Se la famiglia deve essere il luogo degli affetti, in troppi casi diventa il luogo della disperazione. La Bibbia dice non caricate sulle spalle degli altri pesi che non possono portare. Io penso che il governo stia facendo esattamente questo: sta caricando sulle spalle dei pi deboli e dei loro famigliari pesi che non possono portare. Questa situazione tanto pi vergognosa perch mentre le persone con disabilit e in particolare gli anziani vengono abbandonati a se stessi, il governo trova le risorse per le banche private: nella spending rewiev sono previsti 2 miliardi per il Monte dei Paschi di Siena e dei circa 60 miliardi che lUnione Europea dar alle banche private spagnole, 10 verranno versati dal governo italiano. Vado dicendo queste cose da tempo ma non riesco a farmi ascoltare, i giornali e i telegiornali non ne parlano. Dallinformazione magicamente scompaiono sia i finanziamenti alle banche che i tagli verso i pi deboli. I pi forti e i pi deboli sono cancellati dalla discussione: gli uni perch preferiscono agire nellombra, gli altri perch vengono nascosti

25

sotto il tappeto, come la polvere. Il mio quindi un grido di allarme. Uno stato che trova i soldi per le banche e li toglie alle persone con disabilit non pi un paese civile, diventata unaltra cosa e i partiti politici che fanno finta di non vedere gli effetti delle loro decisioni fanno parte del problema, non della soluzione. 10 ottobre Fonte: ilfattoquotidiano.it

LEGGE DI STABILIT, STRETTA AI PERMESSI LEGGE 104 E IRPEF PER LE PENSIONI DI INVALIDIT Ddl del governo: sopra i 15mila euro pensioni di invalidit e di guerra assoggettate all'imposta sui redditi. Cambiamenti in vista anche per la legge 104/92: giornata pagata a met per il lavoratore che usufruisce dei permessi per assistere disabili, a meno che non si tratti di coniuge o figlio alcuni ministri del Governo Monti ROMA - Stretta ai permessi lavorativi concessi in base alla legge 104/92 e assoggettabilit all'Irpef delle pensioni di guerra e di invalidit. Sono i due principali provvedimenti riguardanti direttamente le persone con disabilit assunti dal governo nella legge di stabilit licenziata ieri dal Consiglio dei ministri. Non si tratta, ovviamente, di modifiche gi in vigore, dal momento che si tratta di un disegno di legge che ora passer al vaglio del Parlamento per l'approvazione, ma le probabilit che le disposizioni vengano confermate e dunque tradotte in legge sono comunque alte. E infatti le prime reazioni delle associazioni che rappresentano le persone con disabilit sono fortemente critiche nei confronti dell'esecutivo, che arrivano a parlare di misure che "annientano completamente" le politiche sociali del nostro paese. Il disegno di legge contenente le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilit) prevede - recita il comunicato di Palazzo Chigi - "la rimodulazione di alcune tax expenditures per i redditi superiori ai 15mila euro": in particolare "si prevede l'assoggettabilit ad Irpef delle pensioni di guerra e di invalidit" e si "introduce una franchigia di 250 euro per alcune deduzioni e detrazioni Irpef e, per le sole detrazioni, si fissa il tetto massimo di detraibilit a 3000 euro". Le pensioni di guerra e di invalidit al momento non sono assoggettate ad Irpef: la scelta del governo invece quella di conteggiarle come reddito nel caso superino la soglia dei 15mila euro annui. Ad essere interessati, comunque, non dovrebbero essere la gran parte degli invalidi civili italiani: la cifra base della pensione di invalidit infatti tale (si tratta di 267,57 euro mensili) da non avvicinarsi neppure a quella soglia. A meno che non si consideri anche la cifra dell'indennit di accompagnamento (per gli invalidi civili totali di 492,97 mensili), che per non era entrata nelle bozze e dunque dovrebbe essere esclusa da ogni assoggettamento all'Irpef. Per chiarire la questione si attende di poter leggere il testo ufficiale del governo. Pi lineare la questione della legge 104/92. Il comunicato del governo non ne ha traccia, ma la bozza entrata in Consiglio dei ministri prevedeva il dimezzamento della retribuzione per i giorni utilizzati dai dipendenti pubblici per l'assistenza a familiari con disabilit. La retribuzione rimarrebbe piena solo se il permesso ex lege 104/92 dovuto a patologie del dipendente o all'assistenza a figli e coniuge. Se l'assistito un altro familiare lo stipendio della giornata sar dimezzato e si manterr intera solamente la contribuzione figurativa. E' da ricordare che i permessi possono essere ottenuti per assistere parenti o affini entro il secondo grado o entro il terzo grado se i genitori dell'assistito sono over 65 o portatori di handicap. GLI ALTRI PUNTI DELLA MANOVRA - Arriva il taglio dell'Irpef ma anche l'aumento di un punto delle aliquote Iva. Il governo ritocca al ribasso, di un punto, le aliquote Irpef pi basse: dal 23% al 22% per lo scaglione di reddito fino a 15mila euro e dal 27% al 26% per lo scaglione fra i 15mila e i 28mila euro. Non stato scongiurato per il previsto aumento delle aliquote Iva, che scatter da luglio e sar per di uno e non di due punto: l'imposta sul valore aggiunto passer dunque dal 10 all'11% e dal 21 al 22%. Il solo aumento dell'Iva non basta per a finanziare la riduzione dell'Irpef che dovrebbe costare all'incirca 5 miliardi, ed ecco che altre risorse saranno dunque reperite attraverso il riordino delle agevolazioni fiscali: per i redditi superiori ai 15mila euro si introduce una franchigia di 250 euro per alcune deduzioni e detrazioni Irpef e, per le sole detrazioni, si fissa il tetto massimo di detraibilit a 3000 euro. Fra gli altri provvedimenti, in estrema sintesi, ci sono tagli per un miliardo a regime nella sanit, introduzione della Tobin Tax, una tassa sulle transazioni finanziarie da cui saranno esclusi i titoli di Stato; la previsione che il pagamento degli arretrati della Pubblica amministrazione sar finanziato con il piano di dismissioni finalizzato a pagare il debito pubblico; la decisione che saranno posticipate di 5 anni le deduzioni riconosciute alle banche per il maggior valore riconosciuto al riallineamento per l'imposta sostitutiva. Inoltre, arrivano controlli dei bilanci delle pubbliche amministrazioni:

26

verr rafforzata la capacit di controllo sui bilanci degli enti locali, che far leva sulla Corte dei Conti, sui servizi ispettivi della Ragioneria Generale dello Stato e sulla Guardia di Finanza. Fa parlare di s anche l'operazione "Cieli bui" per contenimento della spesa, risparmio energetico e razionalizzazione ed ammodernamento delle fonti di illuminazione in ambienti pubblici: in pratica, si decide che vengano stabiliti "standard tecnici per fonti di illuminazione e misure di moderazione del loro utilizzo", fra le quali anche "lo spegnimento dell'illuminazione ovvero suo affievolimento, anche automatico, attraverso appositi dispositivi, durante tutte o parte delle ore notturne", "l'individuazione della rete viaria ovvero delle aree, urbane o extraurbane, o anche solo di loro porzioni, nelle quali sono adottate le misure dello spegnimento o dell'affievolimento dell'illuminazione, anche combinate fra loro". Il governo ha anche deciso di istituire il Commissario anticorruzione, che presieder la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrit delle amministrazioni pubbliche. Infine, approvato anche un disegno di legge sulla riforma del Titolo V della Costituzione. 10 ottobre Fonte: superabile.it

LEGGE DI STABILITA': LA SCURE SUI PERMESSI DA LEGGE 104 PER ASSISTENZA DISABILI Solo se si assisteranno figli o coniuge disabili i permessi saranno retribuiti completamente Se volessimo usare una metafora meteorologica, diremmo che quello di questi giorni un cielo pieno di nubi. All'indomani dell'approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del testo sulla Legge di Stabilit, la situazione sembra davvero poco rosea per il futuro delle persone con disabilit. Diversi e distribuiti su pi fronti i provvedimenti che il Cdm ha messo a punto per far quadrare i conti del nostro paese, varando un piano che dovrebbe portare nelle casse dello stato 6,5 miliardi di euro, utili a non aumentare ancora l'Iva e a rinforzare produttivit e detrazioni fiscali. Vediamo alcune delle voci principali. IVA, IMU E IRPEF - Altri provvedimenti hanno consentito di scongiurare in parte l'aumento dell'Iva previsto dal primo luglio 2013: da quella data aumenter di un solo punto, passando dal 21 al 22%. Una diminuzione riguarda invece l'Irpef, le cui aliquote pi basse scenderanno di un punto: quella del 23% scender al 22 (per redditi fino a 15mila euro), mentre quella del 27 arriva al 26% per i redditi dai 15.001 ai 28.000 euro. Per quanto riguarda la discussa questione IMU e Chiesa, il Governo ha modificato il testo di legge in merito agli immobili non commerciali, e quindi anche della Chiesa in modo da definire il quadro regolatorio "in tempo per il periodo annuale di imposta" che decorre dal 1 gennaio 2013. Novit anche per quanto riguarda le pensioni di guerra e di invalidit, che saranno soggette ad Irpef. REGIONI, COMUNI E CITTA' - Le regioni a statuto speciale saranno sottoposte a tagli lineari di un ulteriore miliardo, oltre alla Spending Review. Per quanto riguarda gli statali, si conferma il blocco dei contratti fino al 2014, anno fino al quale non saranno erogate le indennit di vacanza contrattuale. Bloccati anche tutti gli acquisti di nuovi immobili e autovetture per le amministrazioni pubbliche. Per risparmiare, nelle citt si attuer la misura cosiddetta dei "cieli bui", che vedr lo spegnimento parziale della illuminazione durante le ore notturne. TAGLI ALLA SANITA' - Anche la sanit sar obiettivo di una sforbiciata. In particolare, si parla di una riduzione di un miliardo e mezzo di Euro dal 2013, a carico del sistema sanitario nazionale, per il quale si diminuirebbe il tetto di spesa per l'acquisto di dispositivi medici, passando dal 4,9 al 4%. Sul piede di guerra, non solo la compagine politica (Pd in primis), ma anche il settore dei sindacati, con la Camusso, e lo stesso Ministro Renato Balduzzi, che avrebbe definito i tagli insostenibili, poich a sommarsi a quelli dello scorso giugno. ASSISTENZA DISABILI - Il Governo punta ancora sui disabili, per fare cassa. In questo progetto di Legge, la stretta prevista su chi usufruisce dei permessi da legge 104 per l'assistenza a un famigliare disabile. Nello specifico, per i giorni di premesso (che sono tre al mese) si prevede una diminuzione della retribuzione al 50% a meno che non si tratti dello stesso dipendente della PA che usa il permesso per sua patologia, o che si tratti di assistenza a figli o coniuge. Se quindi il permesso dovesse servire ad assistere genitori disabili, niente retribuzione intera.

27

IL GIUDIZIO DELLA FISH - I pareri fortemente negativi dal fronte politico e associazionistico, riguardo ai provvedimenti paventati per settore sanit e disabilit, non si fanno attendere. La FISH - Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap - per voce del suo Presidente, Pietro Barbieri, parla di sdegno e incredulit di fronte alle prime indiscrezioni sui tagli previsti. Soprattutto alla luce di un progressivo assottigliamento delle risorse messe in campo per il sociale (da 2 miliardi e mezzo a 270 milioni di euro in 4 anni), la preoccupazione dunque ai "gravissimi effetti nei servizi alle persone con disabilit e ai non autosufficienti distruggendo una rete di protezione gi estremamente esile". La FISH non sta a guardare, ma promette di farsi sentire. "Per contrastare questo clima e queste scelte la FISH ci sar alla grande mobilitazione "Cresce il welfare, cresce l'Italia" del 31 ottobre prossimo a Roma alla quale hanno gi aderito oltre 40 associazioni del sociale - si legge nel comunicato . Una grande iniziativa di protesta e di proposta per chiedere a questo Governo e a chi lo sostiene di cambiare rotta: profondamente sbagliato contrapporre welfare e crescita economica, anzi proprio il welfare rappresenta un motore di sviluppo per far ripartire il nostro Paese". 10 ottobre Fonte: disabili.com DICHIARAZIONE ANFFAS LEGGE DI STABILITA' 2012. ANFFAS ONLUS: SIAMO PARTECIPEREMO ALLA MANIFESTAZIONE DEL 31 OTTOBRE

SERIAMENTE

PREOCCUPATI

Aumenta di giorno in giorno la preoccupazione di Anffas Onlus - Associazione Nazionale Famiglie di Persone con disabilit intellettiva e/o relazionale - in merito alle sorti delle persone con disabilit e loro famiglie e pi generale del sistema sociale e sanitario in Italia a seguito dei costanti e ripetuti tagli da parte del Governo. In questi ultimi giorni infatti in tutta Italia si parla delle novit che saranno presumibilmente introdotte dalla Legge di stabilit 2012, tra cui: ulteriori tagli agli enti locali, alla sanit ed all'istruzione, ma anche strette sui permessi lavorativi ex L. 104/92 ed assoggettabilit ai fini Irpef delle pensioni di invalidit. "Ci sentiamo con un spada di Damocle costantemente sulla testa!" - afferma il presidente nazionale Roberto Speziale - "Gi negli scorsi giorni e settimane abbiamo pi volte denunziato la situazione di grave difficolt che si sta imponendo, taglio dopo taglio - in ultimo quelli della spending review - , al sistema di welfare e protezione sociale del nostro Paese ed abbiamo proclamato uno stato di mobilitazione permanente della nostra Associazione con la costituzione di unit di crisi a tutti i livelli". "Oggi" - prosegue Speziale - "le indiscrezioni riportate dalla stampa, nonch l'allarme lanciato in particolare da parte della Federazione Fish cui aderiamo, rispetto a quanto previsto dalla nuova Legge di stabilit, ci pongono ulteriori e serie preoccupazioni rispetto alla sostenibilit ed equit di quanto il nostro Paese sta ponendo in essere. Non siamo contrari ad una razionalizzazione dei sistemi e delle risorse ed al contrasto agli sprechi, ma non comprendiamo perch questo debba sembra e costantemente tradursi in minacce al rispetto dei diritti umani dei cittadini pi vulnerabili, che vedono ridotti esigibilit dei diritti e supporti indispensabili sempre pi all'osso. Ed ha chi proclama che i tagli non si traducono in danni ai cittadini o in riduzione dei servizi, chiediamo di spiegarci come mai, invece, dal nostro osservatorio sul campo appare chiaro un sistema che ormai non regge pi e che scarica ogni giorno di pi quanto dovrebbe essere di competenza della Repubblica sui privati, sulle persone e sulle famiglie." "Un Paese che si definisce civile e che ha ratificato la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilit" - conclude il Presidente - "non pu costantemente operare scelte che sacrificano persone e famiglie gi costantemente vessate, in situazioni di svantaggio e spesso al limite della povert e dell'esclusione sociale. Per questo seguiremo con la massima attenzione l'evoluzione della situazione e - in attesa di leggere i testi ufficiali di quanto licenziato dal Governo - dichiariamo sin da ora la nostra partecipazione alla manifestazione nazionale promossa dalla rete Cresce il welfare, cresce l'Italia che si terr a Roma il prossimo 31 ottobre per richiedere che le scelte politiche vengano orientate al rilancio delle politiche di welfare per lo sviluppo dell'Italia per il rispetto dei diritti di tutti i cittadini". Anffas Onlus Fonte: Disabili.com

28

PRESIDIO A MONTECITORIO IN DIFESA DEI DIRITTI DELLE PERSONE DISABILI E DELLE LORO FAMIGLIE ROMA - Quali diritti per i disabili e le loro famiglie? E questa la domanda che si pone chi costretto a vivere in condizioni di grave disagio includendo a ci anche la insensibile indifferenza della societ e della classe politica. Una parte di societ civile che rimane senza voce e che, ormai giunta allo stremo, ha deciso di farsi sentire attraverso un gesto eclatante. Lurlo della disperazione si alzato questa mattina a Piazza Montecitorio dove il Comitato14 settembre ha organizzato un presidio permanente con sciopero della fame in difesa dei diritti delle persone disabili e delle loro famiglie. Non siamo solo un costo, siamo persone lurlo che riechegger per ricordare al Governo ed al Parlamento che si parla di disabilit vera, di disagi che si toccano quotidianamente con mano e non di un Paese dei falsi invalidi mentre quelli veri stanno sprofondando nella povert e nellemarginazione! . Una testimonianza arriva a Dazebao da parte della signora Mari P. Ho quasi 57 anni, insegno da 36 nella scuola e sono l'unico familiare di mio fratello, cerebropatico e disabile gravissimo, totalmente bisognoso di assistenza continua. Mio padre rimasto paralizzato in un letto per due anni, mia madre scomparsa da quasi 40 anni. Io non ho vita privata e solo da giugno ho trovato un aiuto stabile, ma ho passato notti d'inferno. Tutto ci perch ho deciso di prendermi cura di mio fratello, di non aver voluto che andasse in un istituto. Ma non ce la faccio pi. Tra la scuola e lui, badanti, notti e quant'altro, ora dimezzano anche la retribuzione per i giorni di permesso relativi alla Legge 104. A tutto questo devo aggiungere che dovr lavorare per altri sei anni per il raggiungimento dei 42 anni di contributi anzich ai 40 che avrei totalizzato allo scadere o quasi, dei 60 anni. Due anni in pi che mi toglieranno completamente le forze. E' ignominioso! E c gente in giro che percepisce false invalidit di migliaia di euro, mio fratello ha diritto a 700 euro per l'invalidit totale! Inoltre per noi familiari i permessi fruiti in base alla Legge 104 saranno retribuiti al 50%, salvo nei casi concernenti patologie del dipendente stesso o per assistenza a figli o al coniuge. Lo prevede la bozza della legge di stabilit a proposito dei permessi per l'assistenza ai parenti disabili. La L.104 stabilisce diritti alle cure, permessi lavorativi, agevolazioni fiscali, integrazione scolastica. Ma nella qualit di sorella non ho voce!. Il Comitato 14 Settembre, davanti Montecitorio, ha chiesto di essere ascoltato e che le risorse nel nostro Paese non vengano sperperate ma distribuite al vero bisogno.La nostra proposta che per prima cosa, riferendoci all'ultimo provvedimento finanziario, riteniamo che l'esclusione dai benefici interi della L.104, per chi non non genitore o coniugi di un disabile grave, sia INACCETTABILE, quindi chiediamo che coloro i quali abbiano dimostrato, a rigore di legge,di prestare assistenza,in qualit di familiare, ad un disabile gravissimo, inabile e con accompagnamento, possano usufruire a pieno titolo e per intero,dei benefici relativi alla legge L.104. Chiediamo che qualcuno ci ascolti e difenda i diritti dei nostri ragazzi: siamo da sempre figli di un Dio minore, per molti. 10 ottobre Fonte: dazebaonews.it SOCIALE/SENATO: DIFFICILE CONFRONTO DDL LAVORATORI FAMILIARI DISABILI (Asca) - Roma, 9 ott - Anche questa settimana la Commissione Lavoro e' impegnata nell'esame del DDL 2206 riguardante il sostegno a lavoratori che assistono familiari gravemente disabili. L'iter e' in corso da molti mesi e si tenta ancora di superare le riserve emerse in merito alla congruita' delle risorse. La Industria da oggi proseguira' la discussione del DDL 386 e dei connessi progetti normativi riguardanti la responsabilita' sociale delle imprese. Al vaglio della stessa Commissione sono il DDL 2172 e i numerosi DDL connessi diretti a stimolare e sostenere l'imprenditoria femminile, ma su queste proposte grava l'esigenza di verificare se e in quali misura le norme sono in linea con le misure gia' contenute in provvedimenti governativi sul lavoro e se c'e un'adeguata copertura finanziaria. 9 Ottobre Fonte: asca.it

29

Rassegna stampa realizzata da Luciano Necco Ufficio Politiche per le disabilit Cgil Nazionale tel. 068476238 l.necco@cgil.it politichedisabilita@cgil.it

30

Potrebbero piacerti anche