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PRIMO PIANO
Il governo cancella FormezItalia, controllata dalla Funzione pubblica con Puglia e Campania
DI
STEFANO SANSONETTI
Renato Brunetta
sonale. Percorsi che, svolti in loco, si rivelano spesso laboriosissimi e forieri di inutili sprechi di risorse. Da questo punto di vista il risultato di maggior spessore, per la societ, stato lorganizzazione del maxiconcorso per il comune di Napoli, al termine del quale si sono perfezionate 534 assunzioni sulla bellezza di 112 mila candidature. Poi nel corso degli anni arrivata la gestione di 4 concorsi per lIstat (un totale di 13 mila candidati), di un concorso per la Presidenza del consiglio (31 posto in palio), di una preselezione per dirigenti scolastici (su un totale di 32 mila aspiranti presidi). Pi di recente sono intervenuti accordi per organizzare procedure selettive per il Consiglio di stato e
Mario Monti
la Polizia. E a tutto questo si affiancata anche lattivit di formazione, in particolare rivolta al personale della Corte dei conti. Ma come andata la societ in questi tre anni? A livello di numeri puri e semplici, FormezItalia ha portato il suo fatturato dai 100 mila euro del 2009 ai 292.520 del 2010, per finire ai 658.092 del 2011. Trend niente male, a cui hanno corrisposto utili che nellultimo anno sono stati di 71.562 euro. In pi, nel corso del tempo, come da programma il capitale della societ si aperto allingresso di alcuni soci pubblici come le regioni Campania e Puglia e il comune di Torino. Insomma, non sembra che la societ potesse essere additata come esempio di spreco.
Certo, FormezItalia nata in un periodo di crisi, insieme ad altre colleghe che hanno fatto pensare ai soliti carrozzoni pubblici. Il riferimento alla Protezione Civile Servizi spa, introdotta dalla legge ma subito cassata in conseguenza delle inchieste sui grandi eventi, e alla Difesa Servizi spa, che proprio di recente ha approvato il suo primo bilancio di esercizio. Secondo quanto sostiene Amalfitano, presidente ormai uscente di FormezItalia, la societ ha garantito alle pubbliche amministrazioni una media risparmi superiore al 50%. E si ricorda come la stessa Polizia di stato abbia comunicato nei mesi scorsi che i concorsi gestiti dalla soppressa societ hanno permesso di ottenere un risparmio del 75%. I numeri, per, non sono stati evidentemente tali da convincere i tecnoministri. E cos FormezItalia caduta nella tagliola della spending review, ovvero di quel decreto legge 95 del 2012 che in un passaggio stabilisce proprio che il Formez non pu detenere il controllo in societ o in altri enti privati e che le partecipazioni possedute devono essere trasferite entro il 31 dicembre 2012. E cos, lavventura inaugurata in pompa magna da Brunetta nel corso del 2009, che a medio-lungo termine puntava a raggiungere un volume daffari di almeno 100 milioni di euro, ha dovuto chiudere i battenti in fretta e furia.
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Il nullAosta
Antonio Martino cita il caso di un professore universitario che ha scritto al rettore per avere il nullAosta (il + null + apostrofo + Aosta maiuscolo). Prosit. Carlo Dabbene, Roma
La sagra immonda del buonismo senza bont basata sui giudizi e sulla disinformazione
DI
GOFFREDO PISTELLI
otenza delle immagini o potenza dello share che sono in grado di far rilevare ai vecchi meter dellAuditel. O, ancora, potenza dei click su un portale che quelle immagini possono ottenere. Il video del bambino padovano prelevato a scuola dalla Polizia, in applicazione di unordinanza del giudice, ha provocato un shock emotivo senza precedenti anche perch i siti informativi hanno rilanciato impietosamente la trasmissione di Chi lha visto, avendo cura di oscurare (ma senza esagerare) gli occhi del piccolo protagonista, come la legge vorrebbe. Di fronte a un riproduzione parzialissima della realt, le immagini mostrano infatti gli ultimi minuti solo la parte finale di una vicenda che durava da ore per lepisodio in s e, da anni, per la storia complessiva, lItalia s indignata.Ha cominciato la testa, ovvero la seconda e la terza carica dello Stato: Renato Schifani, presidente del Senato, e Gianfranco Fini, presidente della Camera, hanno convocato addetti stampa e portavoce e dettato alle agenzie righe costernate, intimando al governo di chiarire. E se lo Stato irrefrenabile, perch dovrebbero esserlo i cittadini? Sui forum di commento dei suddetti siti
e sui social network, palestra preferita dellorticaria collettiva, andato in onda la banalit livorosa di chi ragiona con le viscere. LItalia di pancia, in quattro e quattro otto frames di filmato amatoriale, ha deliberato, condannato, ed eseguito la pena: vergogna! Si vergognino i poliziotti, si vergogni il giudice, si vergogni pure il pap di quel ragazzino. E come riescono a fare solo i viscerali, ha giudicato senza elementi. Senza riflettere che la potest genitoriale, che in Italia non si revoca con troppa facilit e per motivi tanto futili, era stata tolta alla madre da cinque-anni-cinque. Con una certa superficialit s pensato al solito caso di affidamento fra genitori separati, dimenticando che, anche la madre o il padre separati che non ottengano la custodia del figlio, non perdono mai la potest sullo stesso. Ignorato anche il fatto che, da anni, il bambino padovano veniva sottratto al provvedimento del tribunale, e che vari tentativi di convincere la madre e la famiglia di lei a consegnare il ragazzino erano andati a vuoto. Nessuna valutazione poi di quello che viene prima delle immagini quel bambino portato di peso da un poliziotto e dal padre. Se non fosse stata la sola zia avesse effettuare le riprese (e anche il fatto che i parenti viaggiassero con le videocamere parso
un dettaglio normale) si sarebbero visti i servitori dello Stato (piace chiamarli cos quando acciuffano ndranghetisti e politici corrotti) aggrediti da alcuni familiari. E non un nanosecondo di pensiero s dedicato a unaltra sfumatura: normale che un genitore, quandanche si ritenga perseguitato da una giustizia ingiusta, sia disposto, opponendosi fisicamente, a far patire uno stress simile al proprio figlio? Che dire poi di quanti si sono dichiarati dalla parte del bambino, senza chiedersi se quel bambino veniva sottratto a una situazione di pericolo per la sua salute psichica e fisica? Vergogna, non si trattano cos dei bambini, hanno tuittato in molti, con le vene gonfie sul collo. Sono stati anche quelli che sono sempre dalla parte dei giudici, a prescindere. Per loro, ieri, al contrario, un giudice minorile aveva sbagliato e i questurini pure. A prescindere. E mentre il ministro tecnico degli Interni dichiarava di voler attendere gli esiti dellindagine disposta dalla questa padovana, un sottosegretario tecnico dello stesso ministero ha tecnicamente chiesto scusa per laccaduto. Per cosa? Per non aver narconizzato il bambino? Chi lha visto il buon senso a Padova, nessuno lo sa.
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