Sei sulla pagina 1di 7

2

NA

Primo Piano

Marted 9 Ottobre 2012 Corriere del Mezzogiorno

Salva Comuni Il decreto

De Magistris accetta gli aiuti del governo


Comune costretto entro il 5 dicembre a dichiarare il predissesto per avere i fondi
NAPOLI Il Comune di Napoli dichiarer il predissesto. La giunta de Magistris, entro pochi giorni, predisporr una delibera con la quale accetter il decreto per del governo per accedere alla procedura di riequilibrio finanziario dellente. Il tutto, entro e non oltre il 5 dicembre, quando scadranno i 60 giorni utili stabiliti col decreto del governo Monti. Chi sta vicino al sindaco spiega infatti che Luigi de Magistris, pur contro voglia, ha deciso. Malgrado, ovvio, speri ancora che il decreto possa essere modificato via via che si fa strada nei due rami del Parlamento per evitare che da salva-Comuni si trasformi in unulteriore manovra finanziaria a danno dei Comuni. Nel frattempo, per, Napoli deve gioco-forza accettare un decreto che sa tanto di cappio al collo. Ma non sembrano esserci altre strade. Entro 60 giorni dal 5 ottobre scorso, quindi, la delibera dovr transitare in Consiglio comunale per avere il via libera. Da quel momento, come prevede larticolo 3 del decreto, sar possibile favorire quelle amministrazioni che formano i cosiddetti casi urgenti e permettere a citt come Napoli, ma anche Palermo e Alessandria, di avere unanticipazione sul fondo di rotazione. Ma di quanti soldi si tratta, nessuno lo sa. Si sa solo che lo Stato ha messo nel piatto della bilancia 500 milioni di euro nel fondo di rotazione per tutto il 2012 e che, se nei cinque o dieci anni del piano di rientro si rispettano tutti i parametri, laiuto pu arrivare fino a 100 euro per cittadino. I sacrifici saranno quindi enormi. Palazzo San Giacomo, infatti, deve predisporre un piano di rientro del debito che sar di lacrime e sangue. Solo cos potr avere accesso agli aiuti nelle more del via libera al piano di rientro. La giunta potr quindi aumentare le tasse, col rischio molto concreto che aumentino (ancora) le tariffe della tassa sui rifiuti e perfino della bolletta dellacqua. Sar poi necessario cancellare dal bilancio i residui attivi inesigibili o di dubbia esigibilit, cio le multe automobilistiche e le tasse che non pi possibile riscuotere. E parliamo di centinaia di milioni potenziali che oggi figurano in bilancio ma che domani non ci saranno pi. Indispensabile sar anche una rigorosa revisione della spesa con indicazione di precisi obiettivi di riduzione della stessa. Sar quindi possibile accendere mutui, solo dopo per aver elevato al massimo le tasse aver messo sul mercato tutti i beni immobili non strategici. Scelta nella quale potrebbero entrare a far parte anche tutti i circoli (quello del Tennis e il Circolo Posillipo), le Terme di Agnano e cos via. Entro tre anni, poi, i servizi erogati dal Comune, dai trasporti pubblici alle politiche sociali, dovranno costare il 10 per cento in meno. Non sar poi possibile produrre pi i cosiddetti debiti fuori bilancio: in pratica, i lavori di somma urgenza potranno essere effettuati solo e se ci sar la disponibilit di cassa ma senza che questi diventino nuovi debiti. Una cura da cavallo, insomma, unita al blocco del turn over e al rischio assai concreto che si possa procedere a riduzioni di personale nelle societ partecipate che non abbiano i conti in ordine. Questo perch il comma 3 bis dellarticolo 243 del decreto recita: I contratti di servizio, stipulati dagli enti locali con le societ partecipate, devono contenere apposite clausole volte a prevedere, ove si verifichino condizioni di deficitariet strutturale, la riduzione delle spese di personale delle societ medesime. E vista la situazione di molte societ partecipate comunali, che chiudono i bilanci con notevoli perdite, il rischio grande. Come grande sar la difficolt del Comune di Napoli, una volta aderito al piano di riequilibrio, di gestire lordinario avendo la Corte dei Conti che, ogni tre mesi, effettuer, tramite la Guardia di finanza, il rispetto del piano di rientro del debito. Infine, il presidente del Collegio sindacale dei Comuni di grandi dimensioni, quindi di Napoli, sar designato dal prefetto e scelto di concerto dai ministeri dellInterno e dellEconomia e Finanza tra i dipendenti dei rispettivi ministeri. E se non un commissariamento questo?
RIPRODUZIONE RISERVATA

Speranza di modifiche Il sindaco spera che liter parlamentare apporti diverse modifiche al decreto

La norma sul deficit strutturale

La giunta d lok al piano aiuti poi il via libera del Consiglio

Partecipate, conti in ordine o scattano i licenziamenti

Rischio tasse e di aumento di Tarsu e bolletta dellacqua

Sar il prefetto a designare il capo dei Revisori del conti

Per favorire che casi urgenti (Napoli, Palermo, Alessandria) rientrino nella nuova disciplina di predissesto, e che quindi abbiano accesso al fondo di rotazione, necessario chiedere con un atto della giunta, votato poi dal Consiglio comunale, di accedere alla procedura di riequilibrio finanziario.

Nel decreto viene stabilito anche che i contratti di servizio stipulati dagli enti locali con le societ partecipate devono contenere apposite clausole volte a provvedere, ove si verifichino le condizioni di deficitariet strutturale, la riduzione delle spese di personale delle societ medesime

Per assicurare lequilibrio di bilancio il Comune di Napoli pu aumentare i tributi locali con la Tarsu e la bolletta dellacqua a serio rischio aumenti. Il Comune tenuto poi ad assicurare la copertura dei costi di gestione dei servizi a domanda individuale. Necessaria sar anche la vendita dei beni immobili non strategici.

Il controllo sui conti del Comune non avverr solo tramite la Corte dei Conti ma anche con lausilio del presidente del Collegio sindacale del Comune che sar designato dal prefetto e scelto dintesa tra i ministeri dellInterno e dell'Economia e Finanze tra i dipendenti dei due ministeri.

Le spese della politica nel Vesuviano

Mazzei

San Giorgio, i gettoni ai consiglieri costati quasi due milioni in tre anni
NAPOLI E la spending review? A San Giorgio a Cremano sembra un concetto sconosciuto. Almeno a giudicare dalle spese dei consigli comunali e delle commissioni permanenti. Nel paese che diede i natali a Massimo Troisi (47.244 abitanti su poco pi di 4 km quadrati) i costi della politica sono veramente alti, altissimi. Negli ultimi tre anni (2009-2011) solo le attivit dei consigli comunali e delle commissioni sono costate alla collettivit 813.421 euro. pur vero che landamento in lieve diminuzione perch si passati dai 315.344 del 2009 ai 248.230 nel 2010 e ai 249.847 nel 2011. Tuttavia quasi un milione di euro in tre anni per i gettoni di presenza degli eletti del popolo appare obiettivamente una cifra esosa. Daccordo per i consigli comunali. E la giunta guidata dal democrat Mimmo Giorgiano al suo secondo mandato? Beh, anche in questo caso non si pu dire che siano pochi spiccioli i 694.485 euro spesi sempre nellultimo triennio. Soprattutto perch vale la pena ricordarlo sindaci e assessori a differenza dei consiglieri dispongono delle indennit fisse e quindi i gettoni di presenza in giunta fanno cumulo. Occorre per riconoscere che una certa limatura nei costi c stata visto che siamo passati dai 311.468 euro del 2009 ai 204.029 del 2010 per arrivare ai pi sobri 179.348 euro dellanno scorso. C da esser contenti? Non proprio, perch a queste cifre vanno aggiunti i soldi che il Comune deve sborsare per pagare i rimborsi ai datori di lavoro dei 24 consiglieri comunali, durante le ore in cui questi ultimi sono impegnati nelle commissioni. Qui gli importi sono aumentati. I rimborsi sono infatti passati dai 91.856 euro del 2009 ai 93.757 euro del 2010 per superare il tetto dei centomila e attestarsi a 130.473 euro dellanno scorso. Facciamo ora unaddizione semplice semplice, sommiamo le tre voci di spesa generale dellultimo triennio: 813.421 euro per i consigli e le commissioni, 694.845 euro per spese di giunta, 316.086 per i rimborsi ai datori di lavoro e arriviamo a 1 milione 824 mila 352, quasi due milioni di euro in tre anni. Mica male. Soprattutto perch vale la pena ricordarlo ancora una volta la cifra non tiene conto delle indennit fisse di sindaco e giunta.

commissione viene rinviata il consigliere che vi ha preso parte incassa ugualmente i 46 euro lordi. Tutto legale, per carit, previsto dalla legge. Ma in questo caso si tratta di una questione di stile: perch non rinunciare al gettone se la seduta non si tiene? quanto ha proposto Danilo Roberto Cascone, consigliere neoeletto del Movimento 5 stelle. Personalmente rinuncio al gettone quando non si lavora perch ritengo ingiusto incassarlo. Inoltre ho proposto anche agli altri di fare lo stesso. Finora inutilmente perch nessun consigliere ha aderito allappello. Di questi tempi sarebbe stato, forse, opportuno per lanciare quel segnale di sobriet che anche a San

Pubblicato il bilancio Pd Si dimette il tesoriere


NAPOLI Per un bilancio pubblicato (e vistato da unagenzia terza) un tesoriere che se ne va. Da ieri sul sito del Pd campano campeggia il bilancio 2012 del partito campano, con tanto di relazione della societ di revisione. Unoperazione trasparenza encomiabile. Viene dunque da chiedersi perch Alfredo Mazzei, una volta portato a termine il lavoro, se ne sia andato? Come ogni azienda, e i partiti lo sono bench becchino soldi pubblici, il Pd non naviga in acque tranquille. Non solo ha 850 mila euro di debiti dovuti a un dimezzamento del contributo pubblico, ma ha soprattutto un quadro dincertezza per il futuro. E questo nonostante una cura dimagrante notevole con spese ridotte del 40 per cento. Corre voce che il rapporto tra tesoriere e eletti si sia incrinato proprio alla voce risanamento. Alla richiesta che consiglieri regionali e parlamentari contribuissero alla causa, pare ci sia stato un netto no. I parlamentari continuano a versare denaro solo al partito nazionale (daltronde sempre di nominati si tratta), i consiglieri regionali che sganciavano mille euro a cranio da aprile si sono autoriformati: al partito solo 700 euro.

46
Si potrebbe obiettare che un gettone di 46 euro lordi per ogni seduta consiliare o di commissione non un rimborso doro. Vero, verissimo. Soprattutto se si pensa che i consigli comunali sono spesso interminabili e le sedute di commissione lunghe e logoranti. Dunque soldi guadagnati tra le sudate carte comunali. Ma a ben vedere anche in questo caso la realt meno dura di quello che sembra. Infatti anche se manca il numero legale e la

euro lordi il gettone di presenza con cui vengono rimborsati i consiglieri comunali durante le sedute dellassemblea o le commissioni

Spending review
Il municipio di San Giorgio a Cremano La spesa per le sedute di commissioni, di consigli comunali e per le assemblee di giunta, nellultimo triennio arrivata a quota 1 milione ottocentomila euro mentre le imposte locali aumentano

Giorgio tornerebbe utile per restituire fiducia ai cittadini di un paese dove la Tarsu aumentata notevolmente e dove gli alunni delle scuole pubbliche sono ancora a digiuno, giacch lappalto per la refezione scolastica non partito ancora (tra laltro anche perch limpresa appaltatrice vanta crediti non erogati da parte del Comune). In quanto alla solidit delle casse pubbliche ancora tutta da determinare, in attesa dellapprovazione del bilancio entro la fine del mese. Si dovr anche valutare leffettiva consistenza dei "residui attivi". Un quadro non certo esaltante che richiederebbe un piccolo sacrificio anche agli eletti.
RIPRODUZIONE RISERVATA

Potrebbero piacerti anche