Sei sulla pagina 1di 27

-11 MODULO: ELEMENTI INTRODUTTIVI DI ECONOMIA DEL MERCATO MOBILIARE 1 PARTE: ELEMENTI INTRODUTTIVI DI ECONOMIA DEL MERCATO MOBILIARE

1. I MARKET MAKER Si tratta di operatori che agiscono per conto proprio e che si impegnano a rendere pubbliche le condizioni di prezzo a cui sono disposti a negoziare. Quotano cio i prezzi a cui intendono acquistare (prezzi denaro) e vendere (prezzi lettera), i lotti minimi delle attivit finanziarie di cui si sono impegnati a fare mercato. Ci significa che le controparti interessate a negoziare date attivit finanziarie possono rivolgersi ai market maker laddove il mercato non sia autonomamente in grado di soddisfare le esigenze degli operatori. Come facile comprendere, la definizione di market maker tende a sovrapporsi a quella di dealer o specialista: in effetti non esiste una precisa distinzione. Si tenga presente, per, che gli obblighi dei market maker e gli obblighi di sostenimento della liquidit possono essere diversi a seconda dei casi: una banca non obbligata, ad esempio, a fare mercato sui titoli obbligazionari esteri che compra e vende a paniere, n a rispettare delle precise disposizioni relative alla spread prezzo denaro, prezzo lettera che quota. Lo specialista sullMTA (ossia un market maker che agisce sullMTA dietro preciso accordo con la Borsa Italiana S.p.A) invece deve considerare le disposizioni previste dal Regolamento di Borsa e dalle relative istruzioni. In pratica, il ruolo sempre lo stesso, fare mercato e aumentare la liquidit, ma limpegno diverso. Clienti: al dettaglio Professionali controparte qualificata 2. PRIME DEFINIZIONI

N.B.

cambia il livello di protezione!

-23. ATTIVIT FINANZIARIE E SCAMBIO FINANZIARIO

Nel 99% dei casi, tra US e UD si frappone un intermediario finanziario e quasi sempre si tratta di una banca.

-3La banca agevola lo scambio finanziario: fornisce al risparmiatore un investimento sicuro trasforma tale denaro in unattivit finanziaria in linea con le esigenze delle imprese (le risorse arrivano alle imprese a costi superiori). In altri termini. La banca effettua la trasformazione delle scadenze e dei rischi (tale meccanismo agevola il passaggio di risorse finanziarie). La banca riceve dalle US i risparmi ad un tasso elevato e con una scadenza a breve termine e offre alle UD il denaro ad un tasso basso e con una scadenza a mediolungo termine. Poich le imprese non accetterebbero le condizioni poste dalle US, si frappone la banca. il caso italiano: le banche dominano il sistema finanziario (=SISTEMA BANCOCENTRICO). Lo scambio diretto e assistito invece consente di far arrivare le risorse finanziarie alle imprese a costi minori rispetto allo scambio indiretto o intermediato. Negli ultimi anni si cercato di favorire sempre pi lo scambio diretto e assistito, quindi si sta cercando di passare da un sistema BANCOCENTRICO a MARKET ORIENTED. SVANTAGGI DELLO SCAMBIO DIRETTO E ASSISTITO: sono io risparmiatore a dover compiere la scelta, non facile; ecco perch interviene lintermediario finanziario non essendoci pi la banca che effettua la trasformazione delle scadenze, permane il fatto che le esigenze di US e UD possano essere contrapposte. Altre modalit di scambio. OICR (Organismo di investimento collettivo del risparmio): non siamo di fronte ad uno scambio indiretto, poich lOICR non si frappone tra le parti; solo un veicolo per andare ad investire in strumenti finanziari.

4. ELEMENTI CARATTERISTICI DEI FENOMENI RIGUARDANTI LE ATTIVIT FINANZIARIE

-45. PROBLEMATICHE RELATIVE ALLO SCAMBIO DIRETTO

6. COME SI PU FACILITARE LO SCAMBIO DIRETTO?

-5-

7. TIPOLOGIE DI MERCATI: PRIME DEFINIZIONI MERCATO PRIMARIO: mercato in cui lo strumento finanziario viene ad esistenza. Mercato dei collocamenti: o per i titoli di Stato, si parler di mercato primario riferendosi alla fase di collocamento, cio alle aste. o per i titoli azionari: fase in cui il sindacato di collocamento piazza i titoli presso i risparmiatori. MERCATO SECONDARIO: mercato in cui vengono scambiati strumenti gi esistenti tra diversi operatori di mercato (ad es. la Borsa).

N.B. Tra i due mercati c uno stretto legame: il buon funzionamento del mercato secondario agevola il funzionamento del mercato primario; se c un mercato secondario efficiente pi facile collocare gli strumenti nel mercato primario. Non per detto che tutti gli strumenti finanziari abbiano un mercato secondario, o comunque un mercato secondario efficiente (il fatto che uno strumento sia quotato in borsa non risolve tutti i problemi!).

-6Per quanto riguarda la differenza temporale abbiamo: MERCATO MONETARIO: strumenti finanziari con scadenza < 12 mesi (breve termine, ad es. i BOT); MERCATO FINANZIARIO: strumenti finanziari con scadenza > 12 mesi (M.L.T). Poi abbiamo. MERCATO REGOLAMENTATO: si intende il mercato gestito da unapposita societ di gestione, il cui funzionamento disciplinato da un regolamento, emanato dalla SGM e approvato dalla Consob , che devono rispettare. Tutti gli scambi che avvengono sul mercato regolamentato sono registrati e resi pubblici (listino ufficiale). Per definirsi regolamentato, un mercato deve soddisfare i seguenti requisiti: o essere iscritti in un apposito elenco, albo tenuto dalla Consob o funzionare in modo regolare o essere disciplinato da norme che facciano specifico riferimento alle condizioni di funzionamento di accesso al mercato o richiedere agli intermediari il rispetto di obblighi di trasparenza e di informativa su prezzi e volumi di scambio o essere gestito da una societ di gestione costituita in forma di S.p.A. I mercati regolamentati sono quindi mercati ufficiali, sottoposti alla vigilanza della Consob; Sono gestiti da SGM (S.p.A. private) come abbiamo gi detto. La pi nota in Italia la Borsa Italiana S.p.A.. TLX ha invece smesso di essere un mercato regolamentato, un sistema multilaterale di negoziazione. SISTEMI MULTILATERALI DI NEGOZIAZIONE: non hanno lo status di mercati ufficiali, e sono sottoposti a meno adempimenti e controlli dei mercati regolamentati (ad es. il Chi-X, il Turquoise). INTERNALIZZATORI SISTEMATICI (introdotti due anni fa dalla MIFID): operatori (ad es. banche) che in maniera frequente e sistematica, offrono le possibilit di effettuare compravendite sugli strumenti finanziari. sedi di esecuzione: mercati regolamentati sistemi multilaterali di negoziazione internalizzatori sistematici

Quindi. Mercati secondari

MERCATO OVER THE COUNTER (SUL BANCONE): storicamente si riferisce a quando in America, una volta chiuse le borse, gli operatori continuavano a scambiare nei propri uffici. Sono mercati non regolamentati, non ufficiali (ad es. il NASDAQ), in cui loggetto delle trattazioni possono essere strumenti finanziari come azioni, obbligazioni o derivati e i loro scambi non possiedono meccanismi standardizzati (un mercato OTC dotato di regole di trasparenza, di pricing e di informativa). Caratteristiche: o non esiste la presenza di un organismo super partes, quali una clearing house o non esiste un sistema centralizzato di registrazione di transazioni

-7o o le transazioni possono avvenire tra operatori non necessariamente abilitati o oggetto di vigilanza il contenuto negoziale oggetto delle transazioni viene rimesso allautonomia delle parti, questo significa che i contratti dei mercati degli OTC possono differire luno dallaltro.

8. MERCATI GESTITI DALLA BORSA ITALIANA S.P.A. La Borsa Italiana S.p.A. una societ nata dalla privatizzazione dei mercati di borsa che dal 1998 si occupa dellorganizzazione, della gestione e del funzionamento dei mercati finanziari. Il suo obiettivo principale di sviluppare i mercati e di massimizzare la liquidit, la trasparenza, la competitivit e lefficienza. Fra le sue responsabilit, quelle principali sono: o vigilare sul corretto svolgimento delle negoziazioni; o definire i requisiti e le procedure di ammissione e di permanenza sul mercato per le societ emittenti; o definire i requisiti e le procedure di ammissione per gli intermediari; o gestire linformativa delle societ quotate. Borsa Italiana organizza e gestisce il mercato italiano attraverso intermediari nazionali e internazionali che operano utilizzando un sistema di negoziazione completamente elettronico per lesecuzione degli scambi in tempo reale. Gli azionisti di Borsa Italiana sono le stesse societ emittenti e gli intermediari nazionali e internazionali, tra cui i principali istituti bancari italiani. Attualmente la Borsa Italiana disciplina lorganizzazione e la gestione dei seguenti mercati regolamentati: Borsa, articolata nei comparti: o MTA (Mercato Telematico Azionario): dedicato alla negoziazione di titoli azionari, warrant, obbligazioni convertibili e quote o azioni di OICR. In base alla capitalizzazione delle societ quotate, il MTA suddiviso in tre segmenti: segmento BLUE CHIP, che comprende le societ con capitalizzazione superiore a un miliardo di euro; segmento STAR, che comprende le societ con capitalizzazione inferiore a un miliardo di euro ma comunque superiore a 40 milioni di euro (e flottante >35%), e che si impegnano a rispettare una serie di specifici requisiti in tema di trasparenza informativa, corporate governance e liquidit; segmento STANDARD, che comprende le societ con capitalizzazione inferiore a 1 miliardo di euro e che non sono ammesse al segmento STAR. Questo segmento a sua volta articolato in due classi: classe 1 (alla quale appartengono le societ che pur avendo i requisiti per essere ammesse al segmento STAR hanno deciso di non aderirvi); classe 2 (alla quale appartengono le societ i cui titoli sono dotati di scarsa liquidit).

Le negoziazioni sullMTA si svolgono secondo due distinte modalit: asta e negoziazione continua.

-8-

o SEDEX (mercato regolamentato dei securitised derivates): indica il comparto in cui si negoziano i covered warrant e certificates quotati in borsa. o THA: nato per rispondere alle esigenze di quegli investitori interessati a negoziare strumenti finanziari italiani anche in orari in cui il mercato tradizionalmente chiuso (dalle ore 18 alle 20:30). o MTS: mercato telematico secondario dei titoli di Stato ( riservato esclusivamente alla negoziazione allingrosso di titoli di Stato tra gli operatori in grado di sostenere tali volumi). o MOT (mercato telematico delle obbligazioni): indica il comparto di mercato in cui si negoziano obbligazioni (diverse da quelle convertibili), titoli di Stato, euroobbligazioni, obbligazioni di emittenti esteri, ABS e altri titoli di debito. IDEM (Mercato degli strumenti derivati): indica il mercato di borsa per la negoziazione degli strumenti finanziari previsti dallarticolo 1, comma 2, lettere f) e i) del TUF: si negoziano contratti future e contratti di opzione aventi come attivit sottostante strumenti finanziari, tassi di interesse, valute merci e relativi indici. Le negoziazioni sul mercato IDEM avvengono per via telematica, attraverso un sistema elettronico che garantisce la rapida esecuzione degli ordini. La liquidit garantita dalla presenza di operatori market maker che si impegnano a esporre proposte in acquisto e in vendita per determinati quantitativi di contratti. Per assicurare il buon fine dei contratti negoziati sul mercato IDEM, la CCG si pone come garante e assume il ruolo di controparte di tutte le contrattazioni eseguite. ETF: si tratta di fondi comuni di investimento (e anche SICAV) che sono negoziati direttamente in borsa. ETC: ETF collegati allandamento di materie prime. MAT MIV: dedicato ai veicoli di investimento: fondi chiusi e nuove tipologie di societ quali Investment Companies (essenzialmente investono in altre societ) e Real Estate (prevalentemente investono in immobili ai fini di locazione).

La Borsa Italiana S.p.A. gestisce anche dei SMN: AIM: nasce dallidea di creare un mercato per le piccole societ che non hanno la capacit di accedere a un mercato azionario, ma presentano potenzialit di sviluppo. quindi dedicato alle small caps. EXTRAMOT: negozia sempre strumenti finanziari ed nato per rispondere alla concorrenza del TLX.

Poi c lEUROTLX: un SMN e fa parte di una societ concorrente alla borsa.

-99. ALTRE CARATTERISITCHE DEI VALORI MOBILIARI

Pu essere pi o meno certo e pi o meno quantificabile. Possiamo vederlo sotto due modalit: ex-ante (rendimento atteso): prima di acquistare; la cosa pi importante per linvestitore; ex-post: calcoliamo il rendimento di uno strumento finanziario quando il nostro investimento completato.

- 10 10. UN PRIMO SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE DEI VALORI MOBILIARI

Titoli a reddito fisso: hanno un rendimento INDIPENDENTE dalla redditivit della societ emittente (ad es. le obbligazioni); Titoli a reddito variabile: il rendimento collegato alla redditivit della societ emittente (essenzialmente azioni); Titoli ibridi: ad es. le obbligazioni convertibili (cosiddette quasi-equity).

- 11 2 PARTE: LA REGOLAMENTAZIONE DEI MERCATI FINANZIARI: IL TESTO UNICO DELLA FINANZA E I PRINCIPALI REGOLAMENTI ATTUATIVI 1. LA STRUTTURA DEL TESTO UNICO DELLA FINANZA (DLGS 58/98)

Il TUF detta i principi di carattere generale, ma per le regole delloperativit dei mercati si fa riferimento ai regolamenti attuativi (emanati dalle autorit di vigilanza: Consob, Banca dItalia e Ministro dellEconomia e della Finanza). Le sanzioni possono essere penali ed amministrative. Le sanzioni amministrative vengono applicate in particolare per: ABUSIVISMO (chi svolge senza esservi abilitato servizi di investimento o di gestione collettiva del risparmio, offre quote di OICR, offre fuori sede) [Art. 166] ABUSO DI INFORMAZIONI PRIVILEGIATE e INSIDER TRADING ( la compravendita di strumenti finanziari da parte di un insider, cio di una persona che, in virt della posizione che ricopre, a conoscenza di informazioni privilegiate che vengono appunto utilizzate per ottenere un profitto) [Art. 180 e ss.] Ad es. manipolazione di mercato: un gruppo di piccoli investitori che operava sui titoli sottili (titoli poco liquidi, ci sono pochi scambi) si accordavano per muovere questi titoli, uno acquista e laltro compra, e viceversa ilprezzo inizia a salire in pochi minuti! Altri soggetti allora entrano nel mercato, i primi vendono allora a prezzi elevati, ed escono subito dal mercato. 2. LA VIGILANZA SUI MERCATI: ART. 5 DEL TUF

- 12 -

Spesso queste due autorit operano in maniera congiunta, sono in stretto contatto. + MEF: Ministro dellEconomia e della Finanza ISVAP: Autorit di vigilanza in campo assicurativo COVIP: Fondi pensione e prodotti assicurativi a carattere pensionistici 3. PRINCIPALI REGOLAMENTI ATTUATIVI

Riprendono le tre discipline del TUF

- 13 3 PARTE: GLI INTERMEDIARI 1. SIM (SOCIET DI INTERMEDIAZIONE MOBILIARE)

2. SGR (SOCIET DI GESTIONE DEL RISPARMIO)

- 14 3. ALCUNE DEFINIZIONI IN TEMA DI GESTIONE COLLETTIVA

4. SICAV (SOCIET DI INVESTIMENTO A CAPITALE VARIABILE)

- 15 5. IMPRESE DI ASSICURAZIONE

6. INVESTITORI ISTITUZIONALI

- 16 -

7. SGM (SOCIET DI GESTIONE DEL MERCATO)

BORSA ITALIANA + BORSA DI LONDRA In America abbiamo. NYSE (WALL STREET) + EURONEXT (Francia, Belgio, Olanda e Portogallo) NASDAQ (mercato dei tecnologici)

quindi in corso un processo di forte aggregazione tra le borse mondiali. invece tramontato il progetto di creare ununica borsa paneuropea. La borsa che rimasta un po isolata quella tedesca.

- 17 4 PARTE: GLI STRUMENTI FINANZIARI 1. ART. 1, COMMA 2 TUF: STRUMENTI FINANZIARI una lista chiusa: non rientrano i FONDI PENSIONE e in generale i prodotti assicurativi. STRUMENTI FINANZIARI + OGNI ALTRA ATTIVIT DI NATURA FINANZIARIA

PRODOTTO FINANZIARIO

- 18 1.1 VALORI MOBILIARI

2. PRODOTTI FINANZIARI EMESSI DA IMPRESE DI ASSICURAZIONE

I prodotti assicurativi hanno perso nel corso degli anni il loro carattere assicurativo per diventare prodotti finanziari. N.B. i prodotti assicurativi e gli investimenti finanziari partono da concetti differenti: o prodotto assicurativo: idea di proteggersi contro qualcosa, contro uneventualit; o investimento finanziario: investo oggi per avere pi domani.

un fondo comune di investimento travestito da polizza: compro una polizza, pago un premio, e tale premio viene investito in fondi comuni di investimento (sottoscrivo una polizza, ma in realt uno strumento finanziario). Sono state create, in quanto non essendo sotto il controllo della Consob, ma dellISVAP, erano di pi facile collocazione: si riesce meglio a nascondere i costi e quindi i contratti sono meno trasparenti. Fino al 2007 le polizze potevano essere vendute porta a porta anche da un agente assicurativo o da un produttore assicurativo, mentre per vendere i fondi necessario che ci sia un promotore finanziario. Ora, invece, tali prodotti (le polizze) possono essere vendute solo da un promotore finanziario (ma N.B. solo se lavori per una banca!)

- 19 -

un obbligazione travestita da polizza (verso il premio che va a finire in un obbligazione). Ad es. il caso di Unipol Lemman Brothers. 3. I SERVIZI DI INVESTIMENTO (PRE E POST MIFID) MIFID: 31/10/2007 I servizi di investimento hanno ad oggetto strumenti finanziari e sono riservati per legge solo a determinati soggetti (reato di abusivismo!).

ovvero: 1) una nuova categoria: il consulente finanziario 2) gestione dei SMN (da parte di Banche, SIM e SGR) I SMN consentono lincontro al loro interno, ed in base ad regole non discrezionali, di interessi multipli di acquisto e di vendita di terzi, relativi a strumenti finanziari, in modo da dare luogo a contratti. 3.1 LA NEGOZIAZIONE PER CONTO PROPRIO (ART. 18 TUF) Riservata a banche e SIM. Lintermediario compra/vende titoli in contropartita diretta con il cliente, ovvero si tratta dellacquisto/vendita da parte degli investitori di titoli detenuti nel portafoglio dellintermediario.

- 20 -

La banca svolge lattivit di dealing. Dichiara a quale prezzo disposta ad acquistare (prezzo denaro) o a vendere (prezzo lettera) determinati titoli che detiene in portafoglio. In altre parole, la banca fa mercato su questi titoli: o lucra sulla differenza tra prezzo denaro prezzo lettera o non possono essere applicate commissioni

La banca opera in veste di DEALER (vende e compra a paniere). Tale attivit, per la banca, non priva di rischio: deve infatti stare attenta a tenere equilibrata la scorta degli X (titoli). Solitamente si effettua questo servizio per: le obbligazioni non quotate le euroobbligazioni i titoli di Stato i titoli emessi dalla banca stessa Ma X (titoli) possono essere, ad esempio, azioni FIAT? Prima della MIFID NO! Vigeva lobbligo di concentrazione degli scambi: gli strumenti quotati in mercati regolamentati potevano essere comprati/venduti solo in mercati regolamentati (la Borsa aveva in pratica il monopolio). La MIFID abolisce lobbligo di concentrazione degli scambi, al fine di rendere pi concorrenziali le operazioni di compravendita sui mercati: la Banca pu, quindi, ora vendere a paniere (facendo il denaro lettera) le azioni quotate in mercati regolamentati. La banca pu ora eseguire il mio ordine su diverse sedi di esecuzione (mentre prima invece solo sullMTA): o MERCATO REGOLAMENTATO o INTERNALIZZATORE SISTEMATICO o ATTIVIT DI DEALING o SISTEMA MULTILATERALE DI NEGOZIAZIONE La banca non pu per scegliere a caso la sede ma deve infatti rispettare il principio della BEST EXECUTION ovvero deve scegliere la sede di esecuzione che realizzi loperazione nel miglior modo possibile per il cliente. Lattivit di negoziazione per conto proprio comprende lattivit di MARKET MAKER. Il MARKET MAKER il soggetto che si propone sui mercati regolamentati e sui sistemi multilaterali di negoziazione, su base continua, come disposto a negoziare in contropartita diretta acquistando e vendendo strumenti finanziari ai prezzi da esso definiti. MARKET MAKER INTERNALIZZATORE SISTEMATICO LINTERNALIZZATORE SISTEMATICO il soggetto che in modo organizzato, frequente e sistemico negozia per proprio conto eseguendo gli ordini del cliente al di fuori di un mercato regolamentato o di un SMN. La differenza con il DEALER, sta nel fatto che linternalizzatore

- 21 sistematico svolge tale attivit in modo organizzato, frequente e sistematico ( una questione di frequenza!). Ovvero N.B. MARKET MAKER: opera nel mercato DEALER: opera fuori mercato INTERNALIZZATORE SISTEMATICO: opera fuori mercato, ma in maniera sistematica BEST EXECUTION o Politica di esecuzione degli ordini: da statica a dinamica

= piattaforme tecnologiche, che in un determinato istante vanno a ricercare effettivamente le condizioni migliori o Migliori condizioni possibili, intese come corrispettivo totale (= commissioni di trading + prezzo) N.B. MIFID le banche non possono discriminare delle sedi di esecuzione! applicare commissioni che vadano a

3.2 LA NEGOZIAZIONE PER CONTO TERZI (O ESECUZIONE DI ORDINI PER CONTO DEI CLIENTI) La banca fa da tramite nellinserimento degli ordini del cliente nei circuiti telematici di borsa o di altri mercati. Nella negoziazione per proprio conto invece la banca si pone come contropartita diretta. In questo caso la banca si pone come BROKER (mi aiuta sul mercato ad eseguire un ordine). Il BROKER facilita la ricerca delle controparti degli scambi e rende possibile lincrocio tra domanda e offerta. In altri termini. lattivit di acquisto e di vendita di strumenti finanziari in nome e per conto del cliente; in questo caso, il ricavo dellimpresa di investimento deriva dalle commissioni pagate dagli investitori e non dai differenziali di prezzo. Negoziazione per conto terzi Ricezione e trasmissione di ordini

lintermediario, riceve un ordine ma lo trasmette ad un altro intermediario, non lo esegue!

La banca deve comunque rispettare il principio della best execution (soprattutto dopo la Mifid).

- 22 Nella ricezione e trasmissione di ordini compreso il servizio di MEDIAZIONE.

lintermediario, mette in contatto due controparti ai fini dello scambio di strumenti finanziari Importante anche il fenomeno del FRONT RUNNING! Esempio: Sono un dipendente della banca; conoscendo che in futuro avverr una compravendita di notevoli dimensioni, agisco prima della stessa eseguendo unoperazione per conto proprio, cos da beneficiare delloscillazione di prezzo dovuta al volume della contrattazione che di verificher in un secondo momento (sto sfruttando, ai fini personali o della banca, informazioni privilegiate). Il fenomeno del FRONT RUNNING pu rientrare nel caso di abuso di informazioni privilegiate e pu anche essere causa di fenomeni di alta volatilit sui mercati. Secondo il TUF, per coloro che eseguono un ordine, linformazione privilegiata anche il fatto di conoscere lordine. 3.3 IL SERVIZIO DI COLLOCAMENTO (NEL MERCATO PRIMARIO)

Il collocamento pu essere effettuato con o senza preventiva sottoscrizione, con o senza assunzione di garanzia nei confronti dellemittente, ovvero con acquisto a fermo. Il collocamento avviene solitamente grazie allinterveto di un gruppo di banche, sindacato di collocamento, che aiuta lemittente a piazzare i titoli presso gli investitori; la banca che costruisce il sindacato e che si occupa della progettazione delloperazione viene definita lead manager o capofila. La banca invece che aiuta limpresa fin dalla fase di progettazione dellemissione viene solitamente definita advisor. Ladvisor pu non corrispondere al lead manager. Quando il collocamento viene effettuato con la preventiva sottoscrizione, le banche sottoscrivono materialmente i titoli di nuova emissione e diventano cosi underwriter; in questo caso, se gli strumenti finanziari non saranno poi piazzati interamente presso il pubblico dei risparmiatori, rimarrano nei portafogli delle banche che gli hanno sottoscritti. Il collocamento tuttavia, pu anche essere senza preventiva sottoscrizione, ovvero non tutte le banche che formano il sindacato di collocamento agiscono come underwriters.

- 23 A volte, specie nel caso di OPV, il sindacato non sottoscrive i titoli, ma potrebbe comunque concedere una garanzia alla societ che effettua loperazione, ossia potrebbe accettare di portarsi a casa leventuale invenduto sul mercato.

UNDERWRITERS: sottoscrivono le azioni della societ e poi le collocano presso gli investitori istituzionali. Ogni banca UNDERWRITERS pu a sua volta chiamare unaltra banca che agisce come SELLER (N.B. Non fa la sottoscrizione, fa semplicemente il venditore!). I clienti, se vogliono comprare le azioni, si rivolgono direttamente alle banche SELLERS. Lattivit di collocamento storicamente il cuore dellattivit di investment banking( dal termine banca commerciale). Lattivit di collocamento pu avvenire a livello nazionale e internazionale. Qual il prezzo delle azioni da collocare? Solitamente la societ fare un suo prezzo, ma pu essenzialmente la LEAD MANAGER a decidere. Fenomeno dellUNDERPRICING: il sindacato di collocamento tende a tenere basso il prezzo. Il LEAD MANAGER decide inoltre quali porzioni di titoli assegnare a ciascuna banca del sindacato di collocamento. Il mercato del collocamento tendenzialmente chiuso (riservato a poche banche). OPV titoli gi esistenti (ad es. privatizzazioni statali anni 90) i miei soldi vanno agli azionisti e non alla societ

Da un punto di vista finanziario OPS OPV i miei soldi vanno ad

- 24 OPV il sindacato di collocamento non fa la sottoscrizione, ma pu comunque dare una garanzia alla societ

assunzione a fermo

assunzione di garanzia

si verifica un accordo tra la societ emittente e il sindacato di collocamento tale per cui i titoli vengono prima acquistati dal gruppo di banche collocatrici, tenuti fermi in portafoglio, e poi rivenduti solo in un secondo momento sul mercato. 3.4 INVESTMENT BANKING

3.4.1 LE BANCHE CHE SVOLGONO ATTIVIT DI INVESTMENT BANKING

- 25 3.5 GESTIONE INDIVIDUALE DI PORTAFOGLI FINANZIARI Si intende la gestione, su base discrezionale e individualizzata di portafogli di investimento. Un intermediario autorizzato gestisce, seguendo le istruzioni riportate in un contratto scritto, una certa quantit di denaro che il cliente gli affida in gestione. Il cliente d alla banca il mandato di gestire il proprio patrimonio. La banca deve valutare il profilo del cliente 1) esperienza e conoscenza del cliente 2) obiettivi di investimento 3) situazione finanziaria tali informazioni vanno richieste anche quando la banca svolge il servizio di consulenza se no ha queste informazioni, non pu prestare il servizio Per gli altri servizi, invece, deve valutare solo lappropriatezza (solo il punto 1). La banca gestisce il portafoglio, dietro mandato, utilizzando due strumenti

ADEGUATEZZA

GPM Gestione patrimoni mobiliari (azioni e obbligazioni principalmente)

GPF Gestione patrimoni finanziari La banca investe i miei soldi in OICR, ma si tratta sempre di una gestione individuale

Tali disposizioni sono inderogabili: ogni patto contrario nullo. Nellesercizio della gestione patrimoniale su base individuale lintermediario gode solitamente una discreta autonomia operativa allinterno di predefinite linee di gestione: il compito dellintermediario, , tuttavia, quello di adeguare la gestione alle esigenze finanziarie del cliente e del suo profilo di rischio.

- 26 3.6 LATTIVIT DI CONSULENZA RELATIVA A STRUMENTI FINANZIARI La banca non gestisce i soldi, ma consiglia! PRE-MIDIF: la consulenza era considerata un servizio accessorio (non riservato per legge). CONSULENZA si svolge quando c un rapporto bilaterale (consulente cliente) il consulente conosce, consiglia il cliente e pu ricevere soldi solo dal cliente comprendeva il FINANCIAL PLANNING (= pianificazione finanziaria: come investire le risorse oggi e nel corso del tempo, al fine di raggiungere gli obiettivi del cliente), al cui interno rientrava l asset allocation (= come investire oggi). POST-MIFID: la consulenza diventa un servizio di investimento (riservato a banche e SIM) nasce la figura di CONSULENTE FINANZIARIO (persona fisica o societ + iscrizione allalbo) la consulenza ha cambiato significato: ora la definizione molto pi stringente o non pi il financial planning (= consulenza generica), che ora non pi considerato un servizio di investimento o ma una RACCOMANDAZIONE particolare (relativa a uno specifico strumento/operazione) e personalizzata. N.B. Non personalizzata se viene diffusa al pubblico mediante canali di distribuzione. indipendente, e viene pagato a parcella dal cliente

N.B. PROMOTORE CONSULENTE

promuovo gli strumenti e sono pagato a provvigione

3.7 RIEPILOGO I servizi pi delicati, cio quelli che richiedono la maggior conoscenza del cliente, delle sue esigenze, dei suoi obiettivi e, quindi, una maggior tutela, sono la gestione di portafogli e la consulenza. In questi due servizi, infatti lintermediario deve decidere quali strumenti inserire nel portafoglio del cliente, ovvero quali prodotti e strategie consigliare al cliente. Per questa ragione, lesecuzione dei servizi di gestione del portafoglio e di consulenza richiede la verifica della cosiddetta ADEGUATEZZA: in termini semplici, lintermediario deve essere sicuro che ci che inserisce nel portafoglio del cliente, o ci che consiglia, sia adeguato rispetto alle esigenze, alla situazione finanziaria e alla conoscenza che il cliente ha degli strumenti finanziari. Per gli altri servizi APPROPRIATEZZA

Per lesecuzione degli ordini per conto dei clienti o per la ricezione e trasmissione ordini execution only

- 27 5 PARTE: LIMPATTO DELLA MIFID SUL FUNZIONAMENTO DEI MERCATI 1. LE PRINCIPALI NOVIT INTRODOTTE DALLA MIFID

Potrebbero piacerti anche