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Lossessione

per lalternativa Personalmente non ho nessuna idea di quale sia la musica italiana che esce dai confini nazionali. Ma del resto sono abbastanza convinto che ben pochi italiani ne abbiano una qualche idea. Non che non ci interessiamo, ma tendiamo, anche a causa del cronico complesso di inferiorit nazionale da cui siamo afflitti, a identificare la musica internazionale italiana con tutto ci che un italiano non vuole sentire della musica italiana. Perci siamo convinti che raggiungano fama internazionale solo cantanti come Biagio Antonacci, Elisa o Tiziano Ferro. E forse in alcuni casi anche vero. Non che io disprezzi la musica di Biagio Antonacci, ma non credo rappresenti a pieno il gusto musicale italiano. Al contrario, conosco un enorme mondo di rock, elettronica e rap che dilaga fra i giovani, e che vuole rappresentare tutta la scena alternativa italiana. Ma dal momento in cui non c unadeguata risposta di genere pop e commerciale, la musica alternativa stessa perde il significato. Come parodia perfettamente Giorgio Gaber nella canzone Destra Sinistra, gli italiani hanno la tendenza a identificare un certo tipo di ideologia con luno o laltro schieramento. Questa tendenza si pu trovare anche nel famigerato contrasto tra il pop commerciale e la musica alternativa. Chiaramente, bandendo il citato complesso di inferiorit italiano, questa tendenza si trova in tanta musica internazionale, anche in quella anglosassone, naturale punto di riferimento. Ma in Italia il contrasto molto pi netto, e ci dato dal fatto che non esiste un genere che si possa porre in mezzo ai due. O meglio, gli unici generi che ammortizzano il contrasto sono rappresentati dallelettronica e soprattutto dal rap. Questultimo genere, in particolare, si evoluto nella direzione di una critica parodica di tutto il sistema del commercio musicale italiano, andando cos a mischiarsi con entrambi i versanti. Lelettronica invece, rimane ovunque per propria natura abbastanza indipendente dal commercio tradizionale musicale. Cos questi due generi, che tra i giovani riescono a spopolare, sono definiti a s, in modo autonomo. Il fatto che in Italia la musica pop commerciale rappresenta un vero e proprio trauma per molti italiani, perch rappresentata non solo da Biagio Antonacci, Elisa, Tiziano Ferro ecc., ma anche da tutti i prodotti di Amici, Saranno Famosi o tutti gli orecchiabili tormentoni con cui gli italiani, trattando di musica, non vogliono avere a che fare. Un tentativo, rimasto purtroppo vano, di offrire una risposta valida di respiro internazionale agli odiati cantanti usciti dalla televisione, rappresentato da X-Factor, che per ha avuto la sola conseguenza di rendere meno credibili agli occhi degli appassionati autorevoli presentatori come Morgan o Elio, e di diventare, tutto sommato, uno show televisivo simile a molti altri. Unaltra tendenza, chiara e comprensibile, del gusto italiano, quella di creare una musica che si discosti da quella internazionale anglosassone. Ma se questo in qualche modo giustifica il successo della musica alternativa, proprio da qui che nasce lossessione: ogni gruppo, di qui a qualunque nazionalit, che raggiunge la fama e il riconoscimento internazionale diviene qui in Italia un traditore da odiare e rinnegare, a prescindere dalla produzione precedente. Prendo esempi indicativi come quelli dei Muse o dei Coldplay o dei Green Day. Quella della commercialit unaccusa del tutto infondata: la linea alternativa, nata nei confusi anni 90, nata s in contrasto a quella pop commerciale, ma non ha mai potuto prescindere da essa. Quando un gruppo, come appunto i Muse o i Coldplay, ha raggiunto lapice della fama grazie a un formidabile album (che pu essere Absolution o Black Holes and Revelations per i Muse, e X&Y per i Coldplay), significa che ha effettivamente dimostrato che la propria musica pu funzionare come alternativa, ed arrivato il momento di confrontarsi direttamente con la musica pop commerciale, e darne una nuova interpretazione. Purtroppo in Italia, a prescindere dal fatto che il tale gruppo abbia in effetti cambiato o meno il genere, e

a prescindere anche dallevolversi della ricerca musicale (sia pop sia alternativa) che svolgono i musicisti, viene spesso ostracizzato per il semplice fatto di aver raggiunto notoriet. Ma lassurdit di questo atteggiamento pu essere benissimo dimostrata dalla parabola di Bob Dylan (cantautore alternativo per eccellenza), che alla met degli anni 60, al culmine della sua fama di cantautore, smise di scrivere canzoni di protesta per suonare musica pop elettrica (commerciale, secondo come la definiremmo oggi), entrando in quel mondo che sembrava criticare. A chi lo chiamava traditore o Juda, lui rispondeva semplicemente: bugiardo, solo musica. Un altro grande esempio ci viene offerto dal capolavoro Cantautore di Edoardo Bennato, che, come Dylan al suo tempo, intende sfatare il mito del cantautore immune e indipendente dalle regole del mercato, parodiando la sua stessa immagine. Come in tutto il resto del mondo, negli anni 90 la musica alternativa ha avuto una diffusione grandissima e anche velocissima. Ma in maggior misura rispetto ad altri paesi, qui gli anni 90 hanno rappresentato una vera e propria cesura rispetto al passato: gruppi come Marlene Kuntz, Afterhours, Negrita o Subsonica, se da una parte hanno portato un grosso aggiornamento internazionale, dallaltra hanno distanziato notevolmente la musica dai grandi cantautori del passato (penso allo stesso Gaber, allo stesso Bennato, Donatella Rettore, Rino Gaetano, ecc., anche se hanno raccolto leredit di Litfiba e altri nati pochi anni prima), pur senza distanziarsi loro stessi (gli stessi Afterhours resero un grande tributo a Gaetano con la cover di Mio Fratello Figlio Unico). Dagli anni 90 iniziata in Italia lera dei gruppi, che sostituiscono i cantautori nella figura di musicisti impegnati, mentre il cantautore viene pi spesso relegato al solo pop commerciale e alla musica leggera. Oggi leredit dei complessi, pionieri della musica alternativa, pesantissima, tanto che gi da un po di anni difficile trovare una reale novit sulla scena musicale. La conseguenza di questo gusto diffuso e radicato proprio che impedisce la nascita di novit musicali che non si accostino palesemente n alluno n allaltro schieramento. Un esempio su tutti il fatto che se allestero la contaminazione dellelettronica nei vari generi diventato elemento fondante (fino a divenire elemento di coesione), in Italia presente solo a singhiozzo. Molti dei gruppi che hanno segnato gli anni 90, che pure nel loro genere continuano a fare musica di altissimo livello, ripropongono, come naturale, un genere che conosciamo. Se in altri paesi lo sviluppo sempre crescente del filone indie (indie proprio perch indipendente) ha permesso unevoluzione in tutti i generi, in Italia grava proprio lassenza di un genere tale. Ancora pi grave il fatto che questo gusto chiuso abbia spinto molti giovani a cercare la propria musica in quella degli anni 60, 70 e 80, che, se costituiscono un naturale e imprescindibile punto di riferimento, diventano troppo spesso lunico sbocco di ricerca musicale. Se le etichette di pop e alternativa sono utili per un discorso in generale, degno di nota, nel particolare, il caso di Lorenzo Cherubini Jovanotti. Nato prima della grande diffusione dellalternativa (e sopravvissuto alla sua ondata), la sua una musica melodica, orecchiabile, che vada a bene a tutti. Insomma pop. Eppure la sua enorme versatilit, la sua capacit di rinnovarsi a ogni album, il suo passato da dj (a cui sta ritornando, avvicinandosi cos pi allalternativa) e ciononostante il suo continuo successo presso il grande pubblico, lo rendono un cantautore pi indipendente di quanto possa sembrare. Eppure continua a fare tour in America, fa un video con Lady Gaga, organizza una reunion con tutti i cantanti alternativi che vale la pena di chiamare per il terremoto in Abruzzo, e lanno dopo partecipa al concerto di Campovolo con laltro versante della musica italiana (ma cerano anche Litfiba e Negramaro) per il terremoto in Emilia. La sua musica, in cui centrale rimane la sua capacit poetica, ha subito contaminazioni dai pi diversi generi,

pur trovando sempre la propria identit. Jovanotti uno dei pochissimi che pu adattarsi a entrambi i gusti. Credo che le pi importanti novit degli ultimi anni si riducano quindi a ben poche, tra cui ricordo soprattutto Raphael Gualazzi e il duo Musica Nuda, composto da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti. Il fatto che il primo abbia trovato la propria vocazione nel jazz, mentre i secondi in una musica spoglia di ogni elemento (Musica Nuda formato solamente da una voce e un contrabbasso), credo dimostri la necessit di ritrovare le radici di una musica da rinnovare.

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