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SABATO 6 OTTOBRE 2012 ANNO XVI - N.

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REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE: Vico II S. Nicola alla Dogana, 9 - 80133 Napoli - Tel. 081 - 7602001 - Fax 081 - 5802779

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NAPOLI E CAMPANIA
A Tavola Rocca San Felice, ristorante museo
a pagina 15

redaz.na@corrieredelmezzogiorno.it

Oggi

Sud Sapori

Mosto sacro Il Pallagrello si chiama 3.33


a pagina 17

Teatro Il progetto Arrevuoto mette in scena 108 ragazzi


di Stefano de Stefano a pagina 21

LINVOLUZIONE MORALE, IN POLITICA E FUORI

Il salva-Comuni Palazzo San Giacomo indeciso se accettare o meno gli aiuti

Politica

IL CORAGGIO DEL DISONORE


di ERNESTO MAZZETTI
hiss se dalle ostriche cos gradite a quel consigliere regionale del Lazio ora associato alle carceri e ai suoi tanti colleghi assurti al clamore delle cronache per usi privati di soldi pubblici, non vengano fuori metaforicamente, sintende alcune perle. Tale considererei la decisione dellassemblea dei presidenti delle Regioni di tagliare, al momento di tornare alle urne, trecento unit al numero complessivo dei consiglieri da eleggere. Alla Campania ne toccheranno cinquanta contro gli attuali sessanta. Pi pochi e speriamo pi belli: di mente e di cuore, ovviamente; le Minetti lasciamole ai lombardi. Una perla considero anche il decreto antisprechi del governo volto a porre rigidi paletti a gestioni finanziarie e tipologie di spese delle Regioni e altre amministrazioni locali. Sperando che in questo caso leffetto annuncio acquisti operativit. Pi della sbandierata riduzione del numero delle Province, tuttora aleatoria dopo che il compito di procedere agli accorpamenti venne girato alle Regioni. Con loro riluttanza, a cominciare dalla Campania. Da Nord a Sud e Isole soltanto poche tra le Regioni italiane risultano esenti da indagini delle Procure per usi disinvolti di fondi operati da singoli consiglieri, gruppi politici, presidenze di assemblea, giunte, portaborse. Episodi che saggiungono a un gi nutrito catalogo di sprechi e di reati, veri o presunti, riguardanti appalti, rimborsi, assunzioni indiscriminate. Cresce nellopinione pubblica un sentimento di non ingiustificata diffidenza avverso queste

Il sindaco: Napoli tradita


Decreto insoddisfacente, tenuta sociale a rischio
Regione, studio della Uil

MATTEO RENZI, LULTIMA OCCASIONE PER LA SINISTRA


di ADOLFO SCOTTO DI LUZIO

istituzioni che, previste dalla Costituzione, sono state nellultimo ventennio rafforzate in autonomie e competenze, nellintento teoricamente lodevole di avvicinare il potere ai cittadini. Appena ieri la parola dordine federalismo, agitata dai leghisti, sembrava, pi o meno supinamente, fatta propria dalle maggiori forze politiche. Oggi appare riposta in un cassetto, cos come il progetto del ponte sullo Stretto di Messina. Per entrambi non penso si debba dolersene. Turba piuttosto che la scandalusia riguardante Regioni e altri enti locali induca a richiamare, non a torto, lassai poco gloriosa vicenda della tangentopoli di ventanni fa. Al punto di far ipotizzare, forse pi di quanto non faccia la crisi economica, una eclisse della seconda Repubblica. E, comunque, a far riflettere sullaggravarsi (anche al di fuori dellarea della politica) duna diffusa involuzione morale, e sullaffievolimento del senso dellonore, privato e pubblico. Un collega chebbe rilievo giornalistico a Napoli tanti anni fa, compiacendosi di paradossi un po cinici, sosteneva che il vero coraggio non quello dellonore, in quanto non c chi in cuor suo non ambisca alla generale ammirazione per un atto eroico; bens quello del disonore, ovvero lindifferenza al suscitare discredito e disprezzo. In questo senso, mi pare che il coraggio del disonore accomuni attualmente un numero crescente di personaggi, incautamente chiamati dagli elettori ad assumere responsabilit politiche; piccole o grandi e comunque incontrollate.
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Consiglio e giunta, costi su dell1,3%


La Regione Campania costa parliamo di spese di funzionamento della giunta e del consiglio 41 euro per ogni contribuente. Mentre la Lombardia appena 12 euro. Lo stesso divario di spesa complessiva salta agli occhi: 67 milioni 503 mila euro per la Lombardia, nel 2012, e 83 milioni 932 mila euro per la Campania. quanto emerge da uno studio elaborato dalla Uil, secondo cui nel 2012 rispetto al 2011 i costi per giunta e consiglio regionali sono aumentati dell1,3%.
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Un decreto assolutamente insoddisfacente rispetto a quelle che sono le esigenze dei Comuni, ma soprattutto le esigenze dei Comuni che sono stati piegati da questo Governo. Davvero non un granch. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, pur riservandosi pi dettagliato dopo una lettura del testo del decreto salva-Comuni, non nasconde la sua delusione. Nel testo sono previsti potenzialmente 100 euro a napoletano, ma solo se il governo ha soldi in cassa e se il piano di rientro dei debiti, sottoposto al vaglio di un revisore che fa da commissario, viene rispettato alla lettera.
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Il commento

PI TASSE E PI DISSERVIZI, DE MAGISTRIS POTEVA EVITARLO


di RICCARDO REALFONZO

on lapprovazione in Consiglio dei ministri del decreto salva-Comuni il prossimo futuro della citt di Napoli e della amministrazione de Magistris sembra ormai segnato. Superata la ritrosia iniziale a chiedere aiuti, il sindaco aveva riposto tutte le speranze nel decreto del governo per uscire dal tunnel in cui si cacciato. Ma il decreto non risponde alle sue speranze.
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atteo Renzi ha un obiettivo molto chiaro. Il suo Partito democratico alternativo al centro ed nato per sconfiggere il centro. Non vuole allearsi con Casini perch ritiene che non sia questo il compito che ha di fronte la sinistra in Italia, la nuova sinistra nata dalla crisi dellesperienza prodiana: strutturare il sistema del bipolarismo. Fare cio quello che in questi ultimi ventanni non riuscito a ulivisti e berlusconiani, allUnione e a Forza Italia.
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Caserta, dopo il distacco del capitello

Il caso Niente refezione e ancora niente testi

Scuola negata: non si trovano i libri


Non manca solo la refezione, un mese dopo linizio delle lezioni a molti studenti mancano anche i libri di testo. E nelle librerie napoletane, nonostante le prenotazioni, ragazzi e genitori fanno ancora la fila. Come mai? Un po perch le scuole raramente comunicano gli elenchi prima dellinizio delle lezioni, un po perch resiste il fenomeno del cambio dei libri di testo dei nuovi insegnanti, ma anche perch le librerie sono in difficolt. Di solito dice il presidente dellAssociazione librai Lieto ci premuniamo con grosse scorte iniziali. Ma questanno c una grande sofferenza perch il Comune ha liquidato con grande ritardo le spettanze e molti non hanno potuto farlo per tempo.
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Sviluppo

Zone franche urbane a Napoli Est, Mondragone e Torre Annunziata


Rispuntano le zone franche urbane. Ma non saranno pi 22 bens 12, solo quelle delle regioni meridionali comprese nellobiettivo Convergenza, e quindi Campania, Puglia, Sicilia e Calabria. Da quanto trapela, emerge che le Zfu tenute in vita sarebbero tre in Campania: Napoli zona orientale, Mondragone e Torre Annunziata. In particolare in Campania a Torre Annunziata il progetto di creazione di una zona franca urbana riguarda larea del Quadrilatero delle Carceri.
A PAGINA 5 Imperiali

Transenne fuori la Reggia e summit di esperti

Ieri pomeriggio, ventiquattrore dopo il distacco del capitello dalla facciata esterna di Palazzo Reale, sono arrivati i tecnici del Mibac e il direttore regionale, Gregorio Angelini. Ad attenderli i Vigili del fuoco, i funzionari della Soprintendenza, i rappresentanti dellAeronautica, il sindaco Del Gaudio.
A PAGINA 4 Luberti

Calcio Ieri il patron azzurro a Catania per contattare la societ etnea

De Laurentiis a caccia di Gomez


Il Napoli punta su Papu Gomez. Ieri De Laurentiis stato avvistato a Catania dove ha sondato la disponibilit della societ etnea ad avviare la trattativa per lattaccante argentino. Non un caso che il presidente abbia deciso di riaprire, seppur informalmente, il mercato azzurro dopo la batosta subita a Eindhoven contro il Psv. Gomez un attaccante capace di giocare sia da esterno offensivo che da trequartista. E potrebbe rappresentare, da gennaio se loperazione dovesse andare in porto, una valida alternativa in campionato e un punto fermo nella squadra di Europa League in caso di qualificazione.
A PAGINA 13

Fisimario
di Ruggero Guarini

Al rogo anche il nostro Lucrezio?


he cosa dobbiamo pensare, noi napoletani, dellesigenza, espressa anche in questi giorni in molte autorevoli cerchie dellestablishment europeo e americano, di rifiutare ogni abuso della libert di espressione per non ferire le credenze religiose proprie e altrui? Qualunque sia la nostra opinione sullargomento, non dovremmo dimenticare quella del grande Lucrezio Caro.
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Corriere del Mezzogiorno Sabato 6 Ottobre 2012

Primo Piano

NA

Enti locali e Governo

De Magistris sulle barricate: Il decreto non salva Napoli


Un revisore far da commissario sul bilancio comunale Possibile elevare le tasse anche oltre il limite nazionale
I tre punti contestati dal sindaco 100 euro
Per ogni cittadino
lequivalente della cifra che pu ottenere Napoli dal decreto ma solo se il fondo statale avr la necessaria capienza e se il Comune simpegner ad aumentare le entrate

Pdl e dintorni

Berlusconi, corte bis a DAmato

Bilancio
Arriva il commissario
Una sorta di commissario nominato dal prefetto dovr tenere a bada i conti dellente comune. Ogni 3 mesi la Corte dei Conti controller il piano di rientro dal debito

Tributi
Innalzati oltre il limite
I tributi comunali dovranno per forza di cose essere aumentati anche al di l del limite disposto dalle norme nazionali Imu, Tarsu e Cosap sono destinate a lievitare
Antonio DAmato

NAPOLI Francamente non mi sembra un granch. E assolutamente insoddisfacente rispetto a quelle che sono le esigenze dei Comuni, ma soprattutto le esigenze dei Comuni che sono stati piegati da questo Governo. Parole non interpretabili quelle del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris che, evidentemente, si aspettava molto ma molto di pi di questo decreto; decreto che, invece, di fatto mette il Comune nelle mani della Corte dei Conti che deve controllare il Piano di tagli e rientro del debito ogni 3 mesi e di un commissario, che sebbene commissario non sia, ma che comunque, nominato dal prefetto, deve tenere a bada i conti. La figura individuata dal decreto quella di uno dei componenti il Collegio sindacale del Comune. finalmente spunta anche la cifra potenziale che il Comune potrebbe avere dal governo per ogni cittadino: 100 euro. fosse cos, parleremmo di un miliardo. ma non cos. Perch i 100 euro sono subordinati alla disponibilit annua del fondo di rotazione; allincremento percentuale delle entrate tributarie ed extratributarie previsto nellambito del piano di riequilibrio pluriennale; e alla riduzione percentuale delle spese correnti previste nellambito del piano di riequilibrio pluriennale. Insomma, se dei 100 milioni molto potenziali ne arrivassero nelle casse del comune anche 150 sarebbe gi troppo. Solo che per avere questi soldi il Comune deve presentare un Piano di rientro del debito che passi anche dallinnalzamento delle tasse locali nella misura massima consentita. E non solo. Perch, se volesse, de Magistris potrebbe aumentare lImu, la Tarsu, la Cosap e la tassa di soggiorno anche in deroga ad eventuali limitazioni disposte dalla legislazione vi-

gente. Insomma, sarebbe un salasso per i napoletani e un salasso politico per il sindaco che, aderendo a questo piano, si metterebbe il famoso cappio al collo con il comune che, di fatto, dichiarando il pre-dissesto (condizione necessaria per accedere al Piano) verrebbe commissariato. Ecco perch il sindaco parla di tenuta sociale a rischio, ben sapendo che il Piano del governo rischia invece di trasformarsi in una sorta di manovra finanziaria-bis contro i Comuni. Comuni che potrebbero prendersela anche con le societ Partecipate e, purtroppo, con i dipendenti di queste in presenza di conti deficitari. E se si considera che i bilanci della societ controllate sono quasi tutti in rosso, il rischio evidente. Insomma, il bicchiere, a detta del sindaco, assolutamente da considerarsi mezzo vuoto. E la delusione per chi avrebbe dovuto aiutare Napoli davvero grande. Non disponendo della versione definitiva del decreto e trattandosi di un provvedimento tecnicamente complesso, mi riservo il tempo necessario per una lettura approfondita, allo scopo di darne una valutazione completa evitando cos giudizi superficiali. Per poi aggiunge: Ma da una prima lettura e dalle anticipazioni a disposizione, comunque, mi sento subito di chiarire che non si tratta di un provvedimento per Napoli,

Altre citt Secondo il sindaco Catania, Roma e Palermo hanno ottenuto aiuti molto pi concreti senza restrizioni rispetto al capoluogo campano

quindi posso affermare che Napoli non ha goduto dell'attenzione che, in passato, stata riconosciuta a Catania, a Roma, a Palermo oppure a Milano per quanto concerne, in questo ultimo caso, lExpo. Il messaggio chiaro: che non si dica che Napoli stata aiutata dal governo Monti. Per questo nutro profondo rammarico anche tenendo conto degli impegni presi da pi parti a riguardo ha rimarcato con rabbia essendo nota la gravissima situazione economica che questa amministrazione ha ereditato da chi ha gestito in modo assolutamente "allegro" le finanze del Comune di Napoli. Troviamo ingiusto il mancato intervento concreto, per il quale in tanti avevano invece detto di prodigarsi, visto che questa amministrazione ha praticato la spending review prima ancora che arrivasse quella del governo e sta governando senza risorse ma con dignit una delle pi grandi citt italiane, facendo crescere il turismo, ricostruendo l'immagine della capitale del Sud, risolvendo il problema dei rifiuti. Valuteremo i contenuti di questo decreto, che riguarda tutti i comuni d'Italia, nella speranza che, dopo i tagli di circa 350 milioni subiti, si possa ottenere un sostegno veramente concreto alle politiche del lavoro e del risanamento del debito conclude . Non consentiremo comunque in alcun modo che questa amministrazione e la citt paghino, per altro tempo, le politiche scellerate di chi ci ha preceduto. Voglio ancora credere che il governo possa rendersi conto che a Napoli a rischio la tenuta sociale e che possa rendersi conto che Napoli una citt indispensabile per il futuro del paese, per la sua unit e il suo sviluppo.
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NAPOLI Silvio Berlusconi azzera il Pdl, appuntamento il 2 dicembre a Roma. Ma chi saranno le new entry? Ieri, in ben due ricostruzioni giornalistiche, quella del Foglio e del Corsera, appare un nome assai noto in Campania, quello di Antonio DAmato. Insieme allex presidente di Confindustria, DAmato, Briatore uno dei venti uomini che il Cavaliere ha corteggiato e selezionato, gente lontana dalla politica politicante, come usa dire: sono il corpo e lanima dei moderati, grande lista di imprenditori e societ civile. Insomma Berlusconi ci riprova con lindustriale napoletano con cui, per, aveva rotto definitivamente quando voleva candidarlo alla Regione Campania ( accaduto due volte). Tant che alle ultime amministrative DAmato ha appoggiato il rivoluzionario arancione Luigi de Magistris. Non una fiction, titola il Foglio. Ne vedremo delle belle allora.

Comunicato sindacale

Lintervento

Perch non firmiamo


I redattori del Corriere del Mezzogiorno Napoli e Campania, in stato di agitazione, si astengono dal firmare i loro articoli in segno di protesta per i tagli alle spese giornalistiche annunciati dallazienda. Si tratta di tagli pesanti che rischiano di incidere sulla qualit del prodotto e di condizionare direttamente il lavoro della redazione. Le firme che compaiono sul giornale dalla prima pagina in poi, nonch sul sito internet corrieredelmezzogiorno.it, non appartengono al corpo redazionale, ma a collaboratori esterni ai quali non ci sentiamo di chiedere il sacrificio del ritiro della firma. La protesta dei redattori, che da 15 anni consentono al Corriere del Mezzogiorno Napoli e Campania di mantenere uno standard qualitativo elevato, continuer fino a quando lazienda non dar risposte concrete e soddisfacenti a tutela del prodotto giornalistico, nellesclusivo interesse dei lettori. La redazione

Le colpe del sindaco: populismo e niente rigore


di RICCARDO REALFONZO
le politiche del passato ed avviare finalmente una azione di risanamento incisiva e veritiera. SEGUE DALLA PRIMA Promesse che il sindaco aveva solennemente assunto in campagna elettorale ma che poi ha Le quantit totali non sono note, ma lintervento tradito nei mesi successivi, giungendo ad estromettere - in piena continuit con quanto previsto dal fondo rotativo per i Comuni in pre-dissesto piuttosto contenuto, dal momento gi avvenuto in passato - quanti invece avevano scritto quel programma e intendevano che si ferma a un massimo di cento euro per rispettarlo. Un anno e mezzo fa, al momento abitante. Soprattutto, il governo non regala dellinsediamento della nuova Giunta, era nulla imponendo un regime sostanzialmente ancora possibile unalternativa tra la strada che commissariale, che prevede controlli severi portava al dissesto e una linea di risanamento sull'operato della Giunta, un piano di radicale. Una azione, questultima, compatibile riequilibrio in cinque anni, aumenti di tasse e con il pieno autogoverno della citt, nonch con tariffe dei servizi (a copertura integrale dei la realizzazione di interventi socialmente accorti costi, se si accede al fondo), pesanti tagli delle spese, riduzioni di personale. A questo punto, il e razionali, che evitassero di riversare sulla parte meno fortunata della citt e sui lavoratori Comune di Napoli cadr nel dissesto o in una i costi del riequilibrio economico. E invece la forma conclamata di pre-dissesto, che non politica di de Magistris si caratterizzata per differisce molto dal dissesto stesso e rischia di un ridicolo appello alla finanza creativa, per esserne solo la premessa. Le responsabilit una propaganda populistica spacciata per politiche della bancarotta sono gravissime, e amministrazione virtuosa, restia ad affrontare i fanno capo in primo luogo al ventennio problemi atavici della citt, tutta concentrata bassoliniano-iervoliniano e al sistema sulleffimero delleffetto mediatico e del tutto politico-clientelare che ha spremuto la citt per scollata dalle esigenze reali del tessuto sociale e anni e anni. E non mancano le responsabilit produttivo. Adesso, gettato al vento quasi un dei governi centrali, che a colpi di tagli ai anno e mezzo, la situazione ulteriormente trasferimenti e vincoli sempre pi stringenti al Patto di Stabilit hanno aggravato le condizioni compromessa e la via del risanamento risulta ormai preclusa. Oggi la Giunta della della finanza pubblica locale. Ma certo de Magistris non pu illudersi di scaricare su altri rivoluzione arancione e dei miracoli laici vanta un disavanzo di oltre 400 milioni, residui tutte le responsabilit politiche. Ce ne sono passivi (cio debiti) per 3 miliardi, ritardi dei tante anche sue e troppo evidenti per restare pagamenti di 4 anni, gravissime difficolt nel celate. Nella primavera dellanno scorso una citt esausta, in ginocchio, gli aveva consegnato rispettare il patto di stabilit e nel sostenere le indebitatissime societ partecipate (Anm e fiduciosa la grande opportunit di rompere con Bagnolifutura in testa). Dunque la possibilit di un risanamento autonomo e socialmente equilibrato non c pi. Il governo della citt si appresta a perdere una parte della sua sovranit e anche i rischi per gli amministratori diventano molto seri, a cominciare dalla ineleggibilit per dieci anni. E ci chiediamo: adesso de Magistris si decider a utilizzare pi seriamente il denaro pubblico? Ma il prezzo pi salato lo pagher la citt, per la quale lamministrazione attuale non ha adottato le soluzioni necessarie che pure erano tecnicamente disponibili ed erano state presentate con tutti i crismi al sindaco. Giunti a questo punto, le risorse per la vivibilit cittadina si ridurranno ancora. Vedremo disfarsi sempre pi la rete stradale e peggiorare ulteriormente il decoro urbano. I mezzi del trasporto pubblico circoleranno ancora meno. Conosceremo un incremento consistente delle tariffe per le mense scolastiche, per il trasporto dei disabili e per qualunque altro servizio comunale. Molti lavoratori delle partecipate comunali e del loro indotto rischieranno di perdere lavoro e salario. Si ridurranno i servizi sociali, aumenter ancora la Tarsu e forse anche lImu sulla prima casa. Una citt alla paralisi, con i cittadini meno abbienti che pagheranno il prezzo pi caro. Insomma, a meno di una sostanziale revisione del salva-Comuni in Parlamento, Napoli verr cacciata ancora una volta indietro dalla malapolitica che proprio non riusciamo a sradicare.
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anno e mezzo Un
fa era ancora possibile perseguire la strada del risanamento

Giunta perder La
gran parte della sua sovranit e la Citt pagher un prezzo altissimo

Arte

Spettacoli

Enologia

Musei e collettive la Giornata del Contemporaneo


RENATA CARAGLIANO A PAGINA XI

Al Trianon Tony Esposito con i Drum Wars


NINO MARCHESANO A PAGINA XII
SABATO 6 OTTOBRE 2012

Guida dellEspresso i bianchi campani sorpassano i rossi


SERVIZIO A PAGINA XVII

NAPOLI
napoli.repubblica.it
SONO amareggiato, questo non un provvedimento per Napoli. Il sindaco Luigi de Magistris ribadisce che dal decreto per il ripiano di bilancio si attendeva ben altro. Ora ci si augura che in Parlamento venga almeno aumentato il fondo di rotazione, di circa 100 milioni, a cui attingere. Scatenato il centrodestra. Per Francesco Nitto Palma del Pdl le politiche del sindaco si sono rivelate inefficienti. A PAGINA II

REDAZIONE DI NAPOLI Riviera di Chiaia, 215 | 80121 | tel. 081/498111 | fax 081/498285 | CAPO DELLA REDAZIONE GIUSTINO FABRIZIO | INTERNET e-mail: napoli@repubblica.it | SEGRETERIA DI REDAZIONE tel. 081/498111 | segreteria_napoli@repubblica.it | TAMBURINI fax 081/498285 | PUBBLICIT A. MANZONI & C. S.p.A. | Riviera di Chiaia, 215 | 80121 NAPOLI | tel. 081/4975811 | fax 081/406023

Dopo il decreto per il ripiano di bilancio, ora si punta in Parlamento a un aumento del fondo di rotazione

Il Napoli

Il Comune resta nei guai


De Magistris amareggiato con il governo, Pdl allattacco
Protesta al teatro Tot. Gara con procedure contraddittorie
La crisi dei rifiuti

Mazzarri ci ripensa bocciato il turnover

Niente refezione le mamme contro lassessore


A PAGINA II

La raccolta differenziata ferma al 18,5 per cento


MARCO AZZI A PAGINA XIX

Il pm: il vecchio proprietario costretto a vendere allattuale titolare

Il giallo del Gallo nero unaccusa di estorsione


SEQUESTRATO dal giudice limmobile di via Tasso che ospita il ristorante Il Gallo Nero. Si indaga sulla cessione dal vecchio proprietario, un anziano nobiluomo giudicato incapace di volere, allattuale titolare, Giampaolo Quagliata, ora indagato per estorsione. Il locale resta regolarmente aperto al pubblico. Quagliata: Vicenda spiacevole che si chiarir presto. La Corte dAppello ha ritenuto congrua la cifra pagata. Inoltre da anni non sono pi il gestore del Gallo Nero. DARIO DEL PORTO A PAGINA V

QUESTIONE DI MARKETING
ANTONIO CORBO
L TORMENTATO giro dEuropa del Napoli B finito laltra sera a Eindhoven. Il corto circuito nello stadio della Philips suggerisce una immediata correzione dei piani tattici. Mazzarri si piegher a turnover moderati: non sar pi sostituita in blocco la squadra, fuori i titolari dentro le riserve, in una brutale demarcazione tra campionato di serie A ed Europa League, promossi e bocciati, appagati e felici i giocatori con il posto fisso e depressi i precari. Per conciliare gli impegni in Italia e allestero la formazione rinnovata, ma solo in parte, sar pi competitiva ed equilibrata per vincere il girone. Questione di marketing. SEGUE A PAGINA XIX

Il filosofo Roberto Esposito Pone al centro la cultura

Vendola lancia da Ercolano la campagna per le primarie


Nichi Vendola

ROBERTO FUCCILLO A PAGINA VII

BIANCA DE FAZIO A PAGINA III

Liniziativa

Affidata dalla Curia alla Cappella della Piet dei Turchini la chiesetta di San Rocco in disuso da anni

La musica barocca sbarca a Chiaia


STELLA CERVASIO
NA porticina incuneata tra le vetrine del lusso di piazza San Pasquale Porta piccola San Rocco. Una scritta che chiss quanti hanno visto decine di volte, senza neppure notare che al di sopra ci sono un grappolo di campane spente e polverose e due finestroni con la grata. lentrata secondaria (la principale sulla Riviera di Chiaia) di una chiesetta in disuso da anni, fondata nel XVI secolo, abbattuta e ricostruita nel XIX e affidata negli ultimi anni agli immigrati dello Sri Lanka, poi nuovamente richiusa. La piccola chiesa nel cuore di Chiaia stata affidata alla Cappella della Piet dei Turchini, che gi aveva restituito alla citt Santa Caterina a Cariati, dove ha ambientato per alcuni decenni le sue numerose attivit per appassionati di musica barocca e per il disagiato quartiere. I Tur-

chini hanno partecipato al bando della Curia per lassegnazione di un tempio per un progetto di formazione giovanile. La chiesa sar oggetto di un restauro progettato dallo studio di architettura di Diego Lama e Altromodo, nel rispetto dei vincoli monumentali. Vivr in quelle mura il perfezionamento nella musica barocca di unorchestra giovanile di 16 elementi, scelti su 70 che hanno partecipato a un bando nazionale e internazionale, che sar diretta dal milanese Stefano De Micheli. A Emanuele Cardi, un giovane organista napoletano, la Piet dei Turchini ha affidato il coordinamento del progetto. Partiranno a giorni i corsi finanziati con borse di studio dei Turchini e dei Conservatori di Napoli, Milano e Messina. Questo spazio centrale spiega Marco Rossi, presidente del Centro di musica antica sar aperto anche a mostre, convegni, un luogo per la creativit in tempo di crisi. Non vediamo lora di aprirlo. Marco Rossi
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la Repubblica la Repubblica
SABATO 6 OTTOBRE 2012

NAPOLI

II

CRONACA

Il piano salva-Comune

Decreto, lamarezza del sindaco


De Magistris: Gli impegni non sono stati rispettati
ROBERTO FUCCILLO
NON mi sembra un granch. Che il decreto sui Comuni in difficolt non fosse stato accolto da squilli di tromba a Palazzo San Giacomo era apparso subito chiaro gioved sera. Ieri il sindaco Luigi de Magistris ha messo la ciliegina su questo umore che vira al nero. Non ho ricevuto ancora ufficialmente il decreto dice ma dalle anticipazioni non mi sembra un granch. Anche la terminologia sembra voler ridurre il provvedimento a parva res. De Magistris annuncia che lo legger rigo per rigo prima di esprimere la mia valutazione. Non disponendo della versione definitiva, e trattandosi di un provvedi-

I personaggi
LALLEATO
Enzo Ruggiero, segretario di Idv: Il governo sottovaluta Napoli. I parlamentari di centrosinistra modifichino il decreto in aula le sottovalutazione che lo sviluppo e il sostegno alla terza citt dItalia sono fondamentali per tutto il Paese. Adesso i parlamentari del centrosinistra dovrebbero dare un segno di vita modificando il decreto. Il centrodestra invece scatenato. Il filo conduttore che il decreto non concede granch, ma la colpa del sindaco. Il governo Monti di fatto commissaria il Comune. La sua linea dimostra linefficacia delle politiche economiche di De Magistris. Per il segretario cittadino Amedeo Laboccetta il piano del governo si preannuncia molto severo, so-

LAVVERSARIO
Per Francesco Nitto Palma, numero uno regionale del Pdl, il governo commissaria il Comune, inefficaci le politiche di de Magistris

IL TECNICO
Per Riccardo Realfonzo, ex assessore, il decreto non salva la citt: la scelta fra dissesto e predissesto, commissariati dalla Corte dei conti

Napoli non ha goduto della giusta attenzione, ci vuole un sostegno davvero concreto Lobiettivo: aumento del fondo nel dibattito in Parlamento
mento tecnicamente complesso, mi riservo il tempo necessario per una lettura approfondita, allo scopo di darne una valutazione completa evitando cos giudizi superficiali. Per mi sento subito di chiarire che non si tratta di un provvedimento per Napoli, posso affermare che Napoli non ha goduto dellattenzione che in passato stata riconosciuta a Catania, a Roma, a Palermo oppure a Milano. Per questo nutro profondo rammarico, anche tenendo conto degli impegni presi da pi parti a riguardo. Una nota questultima che sembra indirizzata dritta dritta al ministro dellInterno Annamaria Cancellieri, con cui lamministrazione stata in contatto fino alla seduta di Consiglio dei ministri di gioved. E che forse sconta anche lamarezza di un risultato scarso rispetto alle speranze con cui era andato a parlare della cosa al Quirinale con Giorgio Napolitano. La logica dello scambio, accesso al fondo di rotazione in cambio di impegni, sacrifici e nuove tasse, viene rifiutata in nome del fatto che il Comune ha gi dato. Abbiamo subito con le ultime manovre tagli per 350 milioni di euro ricorda il sindaco Troviamo ingiusto il mancato intervento concreto, visto che questa amministrazione ha praticato la spending review prima ancora che arrivasse quella del governo. Non casuale la citazione dei 350 milioni di tagli, a fronte del fatto che ora il fondo a cui attingere, previsto in 100 euro per abitante, sar di circa 100 milioni. Conclusione: Mi auguro che si possa ottenere un sostegno veramente concreto alle politiche del lavoro e del risanamento del debito. Insomma il futuro osciller fra la trattativa col governo per avere qualcosa in pi (laumento del fondo e/o un allentamento del controllo previsto da parte della Corte dei conti) e il minacciato appoggio alla rivolta sociale. Sul primo piatto di questa bilancia si colloca gi la chiamata alle armi dei parlamentari da parte del segretario cittadino di Italia dei valori, Enzo Ruggiero. Il governo stato il grande assente in questa fase dichiara Nessuna crisi economica pu giustificare la sostanzia-

prattutto verso quegli enti, come il Comune di Napoli, che negli ultimi mesi non hanno messo in atto alcun risanamento dei bilanci. Il consigliere Marco Mansueto nota la contraddizione fra la citt virtuosa cantata da de Magistris e la richiesta governativa di pre-dissesto. Che questo decreto non aiuta Napoli, non salva la citt convinto anche Riccardo Realfonzo, lex assessore al Bilancio destituito tre mesi fa da de Magistris. A meno di novit particolari in Parlamento nota Realfonzo la scelta capestro fra il dissesto vero e proprio e il predissesto chie-

sto dal decreto. In entrambi i casi si va verso aumento della fiscalit, a cominciare dalla Tarsu, delle tariffe a prestazione individuale come le mense, riduzione delle spese sociali. Per non parlare del sostanziale commissariamento a opera della Corte dei conti. Ci sono molte responsabilit. Le precedenti amministrazioni Bassolino e Iervolino, i governi che hanno applicato la tenaglia fatta di tagli e patto di stabilit, e anche il sindaco de Magistris: un anno e mezzo fa si poteva ancora tentare un risanamento, ora con mezzi propri non ce n pi la possibilit.
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Scuola

Protesta al teatro Tot. I genitori della X municipalit scrivono al sindaco

Refezione, mamme dallassessore I ritardi non sono giustificati


STELLA CERVASIO
LA SCUOLA dellet pi tenera in subbuglio. Protestano le maestre precarie delle scuole dellinfanzia e prosegue, ancora irrisolto, il caos refezione. Ieri mattina al teatro Tot andata in scena una manifestazione delle educatrici che non hanno un lavoro stabile organizzata da Cgil-Fp e Uil-Fpl. Le madri dei bambini del nido senza refezione, un centinaio, hanno raggiunto il teatro, e, prendendo le distanze dalla manifestazione si sono rivolte allassessore allEducazione del Comune Annamaria Palmieri per motivare ancora una volta la loro protesta. Inoltre, in una lettera indirizzata al sindaco de Magistris e al difensore civico, i genitori della X Municipalit denunciano che lamministrazione si mossa con notevole ritardo senza fattori esterni al Comune che giustifichino questo ritardo e il ricorso a procedure di gara contraddittorie tra loro per uno stesso periodo. Lassessore - dice Pina, madre di un piccolo allievo del nido Filangieri - ha ripetuto che per il Patto di stabilit devono essere giustificate le spese e le maestre in pi possono essere autorizzate solo se i bambini fanno le 8 ore. Un gatto che si morde la coda, la questione insufficienza di personale e refezione: impossibile stare a scuola per 8 ore in mancanza della refezione. Scaduto lappalto con la ditta vincitrice del precedente bando, la nuova gara stata bandita in ritardo perch non era possibile farlo prima del mese in cui stato approvato il bilancio, e cio giugno. Si parla di due gare, una per un mese di refezione, la seconda per quella definitiva per questanno scolastico. Lassessore Palmieri ha ipotizzato che, qualora i bambini ricevessero i cestini dalle famiglie, i precari sarebbero potuti rientrare grazie alle raggiunte 8 ore di scuola. Subito dopo lassessore ha partecipato a una riunione della Commissione Scuola in via Verdi presieduta da Salvatore Pace con il dirigente del servizio Diritto allistruzione Maria Rosaria Fedele. Allordine del giorno cedole dei libri e assicurazione per gli alunni, ma il tema principale stata

La lettera del cardinale Sepe a studenti e docenti

La cultura rende liberi e tiene lontano dal cancro della camorra


IL CARDINALE Crescenzio Sepe contro il nozionismo e dalla parte degli insegnanti, per una scuola che tiene lontani dalla camorra e dalla corruzione. Larcivescovo ha indirizzato una lettera aperta a studenti e docenti per lapertura del nuovo anno scolastico nella quale tratta questi temi. Il ritorno a scuola sarebbe destinato a finire nellalbum dei ricordi se non riflettessimo sulla sua importanza e sul suo valore sociale, per cui diventano prioritari ed essenziali i comportamenti, il senso del dovere, letica della responsabilit di ognuno. Un nuovo anno scolastico, spiega il cardinale Sepe, non un percorso virtuale un processo reale e inarrestabile. Ma dipende da voi, cari studenti prosegue - A voi la societ attraverso la scuola d la possibilit di essere artefici e protagonisti del futuro, quello personale e anche quello dellintera comunit. Un futuro che non possiamo rinviare a poi, ma sar esattamente quello che saprete costruire partendo da questi anni trascorsi a scuola, dallo studio che non deve essere fatica, sacrificio, sofferenza, ma deve diventare un vero e proprio investimento. Niente nozionismo, dunque - esorta larcivescovo - ma formazione integrale, ricerca e gusto del sapere, apertura al nuovo e, quindi, cultura vera, quella che vi rende assolutamente liberi e non vi fa dipendere da niente e da nessuno, vi mette al riparo e vi difende da falsi idoli e modelli sbagliati, vi fa rifiutare il facile guadagno e vi tiene lontani dalla strada della perversione, della illegalit e della corruzione, della prepotenza e della camorra, vero cancro della nostra societ. Il cardinale si rivolge poi agli insegnanti e ai dirigenti: Sono con voi a condividere le vostre amarezze e anche le attese di un giusto riconoscimento del delicato lavoro svolto quotidianamente.

Ricorso a procedure di gara contraddittorie tra loro in uno stesso periodo


ancora una volta la mancata partenza della refezione. Lassessore Palmieri ha ribadito i tempi tecnici, calcolando che prima del 27 ottobre la gara non potr avere inizio, e che la celebrazione dei morti la far slittare al 5 novembre. Ho fatto il possibile e anche di pi, dichiara lassessore. La colpa ricaduta sugli uffici. Sarebbe stato l che stato commesso un errore che ha fatto ritardare i tempi creando enormi disagi alle famiglie. I consiglieri Esposito, Vernetti e Nonno hanno chiesto un accertamento rigoroso delle responsabilit.
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Larcivescovo Crescenzio Sepe

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