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NAPOLI E CAMPANIA
A Tavola Rocca San Felice, ristorante museo
a pagina 15
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Oggi
Sud Sapori
Politica
istituzioni che, previste dalla Costituzione, sono state nellultimo ventennio rafforzate in autonomie e competenze, nellintento teoricamente lodevole di avvicinare il potere ai cittadini. Appena ieri la parola dordine federalismo, agitata dai leghisti, sembrava, pi o meno supinamente, fatta propria dalle maggiori forze politiche. Oggi appare riposta in un cassetto, cos come il progetto del ponte sullo Stretto di Messina. Per entrambi non penso si debba dolersene. Turba piuttosto che la scandalusia riguardante Regioni e altri enti locali induca a richiamare, non a torto, lassai poco gloriosa vicenda della tangentopoli di ventanni fa. Al punto di far ipotizzare, forse pi di quanto non faccia la crisi economica, una eclisse della seconda Repubblica. E, comunque, a far riflettere sullaggravarsi (anche al di fuori dellarea della politica) duna diffusa involuzione morale, e sullaffievolimento del senso dellonore, privato e pubblico. Un collega chebbe rilievo giornalistico a Napoli tanti anni fa, compiacendosi di paradossi un po cinici, sosteneva che il vero coraggio non quello dellonore, in quanto non c chi in cuor suo non ambisca alla generale ammirazione per un atto eroico; bens quello del disonore, ovvero lindifferenza al suscitare discredito e disprezzo. In questo senso, mi pare che il coraggio del disonore accomuni attualmente un numero crescente di personaggi, incautamente chiamati dagli elettori ad assumere responsabilit politiche; piccole o grandi e comunque incontrollate.
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Un decreto assolutamente insoddisfacente rispetto a quelle che sono le esigenze dei Comuni, ma soprattutto le esigenze dei Comuni che sono stati piegati da questo Governo. Davvero non un granch. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, pur riservandosi pi dettagliato dopo una lettura del testo del decreto salva-Comuni, non nasconde la sua delusione. Nel testo sono previsti potenzialmente 100 euro a napoletano, ma solo se il governo ha soldi in cassa e se il piano di rientro dei debiti, sottoposto al vaglio di un revisore che fa da commissario, viene rispettato alla lettera.
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Il commento
on lapprovazione in Consiglio dei ministri del decreto salva-Comuni il prossimo futuro della citt di Napoli e della amministrazione de Magistris sembra ormai segnato. Superata la ritrosia iniziale a chiedere aiuti, il sindaco aveva riposto tutte le speranze nel decreto del governo per uscire dal tunnel in cui si cacciato. Ma il decreto non risponde alle sue speranze.
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atteo Renzi ha un obiettivo molto chiaro. Il suo Partito democratico alternativo al centro ed nato per sconfiggere il centro. Non vuole allearsi con Casini perch ritiene che non sia questo il compito che ha di fronte la sinistra in Italia, la nuova sinistra nata dalla crisi dellesperienza prodiana: strutturare il sistema del bipolarismo. Fare cio quello che in questi ultimi ventanni non riuscito a ulivisti e berlusconiani, allUnione e a Forza Italia.
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Sviluppo
Ieri pomeriggio, ventiquattrore dopo il distacco del capitello dalla facciata esterna di Palazzo Reale, sono arrivati i tecnici del Mibac e il direttore regionale, Gregorio Angelini. Ad attenderli i Vigili del fuoco, i funzionari della Soprintendenza, i rappresentanti dellAeronautica, il sindaco Del Gaudio.
A PAGINA 4 Luberti
Fisimario
di Ruggero Guarini
Primo Piano
NA
Pdl e dintorni
Bilancio
Arriva il commissario
Una sorta di commissario nominato dal prefetto dovr tenere a bada i conti dellente comune. Ogni 3 mesi la Corte dei Conti controller il piano di rientro dal debito
Tributi
Innalzati oltre il limite
I tributi comunali dovranno per forza di cose essere aumentati anche al di l del limite disposto dalle norme nazionali Imu, Tarsu e Cosap sono destinate a lievitare
Antonio DAmato
NAPOLI Francamente non mi sembra un granch. E assolutamente insoddisfacente rispetto a quelle che sono le esigenze dei Comuni, ma soprattutto le esigenze dei Comuni che sono stati piegati da questo Governo. Parole non interpretabili quelle del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris che, evidentemente, si aspettava molto ma molto di pi di questo decreto; decreto che, invece, di fatto mette il Comune nelle mani della Corte dei Conti che deve controllare il Piano di tagli e rientro del debito ogni 3 mesi e di un commissario, che sebbene commissario non sia, ma che comunque, nominato dal prefetto, deve tenere a bada i conti. La figura individuata dal decreto quella di uno dei componenti il Collegio sindacale del Comune. finalmente spunta anche la cifra potenziale che il Comune potrebbe avere dal governo per ogni cittadino: 100 euro. fosse cos, parleremmo di un miliardo. ma non cos. Perch i 100 euro sono subordinati alla disponibilit annua del fondo di rotazione; allincremento percentuale delle entrate tributarie ed extratributarie previsto nellambito del piano di riequilibrio pluriennale; e alla riduzione percentuale delle spese correnti previste nellambito del piano di riequilibrio pluriennale. Insomma, se dei 100 milioni molto potenziali ne arrivassero nelle casse del comune anche 150 sarebbe gi troppo. Solo che per avere questi soldi il Comune deve presentare un Piano di rientro del debito che passi anche dallinnalzamento delle tasse locali nella misura massima consentita. E non solo. Perch, se volesse, de Magistris potrebbe aumentare lImu, la Tarsu, la Cosap e la tassa di soggiorno anche in deroga ad eventuali limitazioni disposte dalla legislazione vi-
gente. Insomma, sarebbe un salasso per i napoletani e un salasso politico per il sindaco che, aderendo a questo piano, si metterebbe il famoso cappio al collo con il comune che, di fatto, dichiarando il pre-dissesto (condizione necessaria per accedere al Piano) verrebbe commissariato. Ecco perch il sindaco parla di tenuta sociale a rischio, ben sapendo che il Piano del governo rischia invece di trasformarsi in una sorta di manovra finanziaria-bis contro i Comuni. Comuni che potrebbero prendersela anche con le societ Partecipate e, purtroppo, con i dipendenti di queste in presenza di conti deficitari. E se si considera che i bilanci della societ controllate sono quasi tutti in rosso, il rischio evidente. Insomma, il bicchiere, a detta del sindaco, assolutamente da considerarsi mezzo vuoto. E la delusione per chi avrebbe dovuto aiutare Napoli davvero grande. Non disponendo della versione definitiva del decreto e trattandosi di un provvedimento tecnicamente complesso, mi riservo il tempo necessario per una lettura approfondita, allo scopo di darne una valutazione completa evitando cos giudizi superficiali. Per poi aggiunge: Ma da una prima lettura e dalle anticipazioni a disposizione, comunque, mi sento subito di chiarire che non si tratta di un provvedimento per Napoli,
Altre citt Secondo il sindaco Catania, Roma e Palermo hanno ottenuto aiuti molto pi concreti senza restrizioni rispetto al capoluogo campano
quindi posso affermare che Napoli non ha goduto dell'attenzione che, in passato, stata riconosciuta a Catania, a Roma, a Palermo oppure a Milano per quanto concerne, in questo ultimo caso, lExpo. Il messaggio chiaro: che non si dica che Napoli stata aiutata dal governo Monti. Per questo nutro profondo rammarico anche tenendo conto degli impegni presi da pi parti a riguardo ha rimarcato con rabbia essendo nota la gravissima situazione economica che questa amministrazione ha ereditato da chi ha gestito in modo assolutamente "allegro" le finanze del Comune di Napoli. Troviamo ingiusto il mancato intervento concreto, per il quale in tanti avevano invece detto di prodigarsi, visto che questa amministrazione ha praticato la spending review prima ancora che arrivasse quella del governo e sta governando senza risorse ma con dignit una delle pi grandi citt italiane, facendo crescere il turismo, ricostruendo l'immagine della capitale del Sud, risolvendo il problema dei rifiuti. Valuteremo i contenuti di questo decreto, che riguarda tutti i comuni d'Italia, nella speranza che, dopo i tagli di circa 350 milioni subiti, si possa ottenere un sostegno veramente concreto alle politiche del lavoro e del risanamento del debito conclude . Non consentiremo comunque in alcun modo che questa amministrazione e la citt paghino, per altro tempo, le politiche scellerate di chi ci ha preceduto. Voglio ancora credere che il governo possa rendersi conto che a Napoli a rischio la tenuta sociale e che possa rendersi conto che Napoli una citt indispensabile per il futuro del paese, per la sua unit e il suo sviluppo.
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NAPOLI Silvio Berlusconi azzera il Pdl, appuntamento il 2 dicembre a Roma. Ma chi saranno le new entry? Ieri, in ben due ricostruzioni giornalistiche, quella del Foglio e del Corsera, appare un nome assai noto in Campania, quello di Antonio DAmato. Insieme allex presidente di Confindustria, DAmato, Briatore uno dei venti uomini che il Cavaliere ha corteggiato e selezionato, gente lontana dalla politica politicante, come usa dire: sono il corpo e lanima dei moderati, grande lista di imprenditori e societ civile. Insomma Berlusconi ci riprova con lindustriale napoletano con cui, per, aveva rotto definitivamente quando voleva candidarlo alla Regione Campania ( accaduto due volte). Tant che alle ultime amministrative DAmato ha appoggiato il rivoluzionario arancione Luigi de Magistris. Non una fiction, titola il Foglio. Ne vedremo delle belle allora.
Comunicato sindacale
Lintervento
anno e mezzo Un
fa era ancora possibile perseguire la strada del risanamento
Giunta perder La
gran parte della sua sovranit e la Citt pagher un prezzo altissimo
Arte
Spettacoli
Enologia
NAPOLI
napoli.repubblica.it
SONO amareggiato, questo non un provvedimento per Napoli. Il sindaco Luigi de Magistris ribadisce che dal decreto per il ripiano di bilancio si attendeva ben altro. Ora ci si augura che in Parlamento venga almeno aumentato il fondo di rotazione, di circa 100 milioni, a cui attingere. Scatenato il centrodestra. Per Francesco Nitto Palma del Pdl le politiche del sindaco si sono rivelate inefficienti. A PAGINA II
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Dopo il decreto per il ripiano di bilancio, ora si punta in Parlamento a un aumento del fondo di rotazione
Il Napoli
QUESTIONE DI MARKETING
ANTONIO CORBO
L TORMENTATO giro dEuropa del Napoli B finito laltra sera a Eindhoven. Il corto circuito nello stadio della Philips suggerisce una immediata correzione dei piani tattici. Mazzarri si piegher a turnover moderati: non sar pi sostituita in blocco la squadra, fuori i titolari dentro le riserve, in una brutale demarcazione tra campionato di serie A ed Europa League, promossi e bocciati, appagati e felici i giocatori con il posto fisso e depressi i precari. Per conciliare gli impegni in Italia e allestero la formazione rinnovata, ma solo in parte, sar pi competitiva ed equilibrata per vincere il girone. Questione di marketing. SEGUE A PAGINA XIX
Liniziativa
Affidata dalla Curia alla Cappella della Piet dei Turchini la chiesetta di San Rocco in disuso da anni
chini hanno partecipato al bando della Curia per lassegnazione di un tempio per un progetto di formazione giovanile. La chiesa sar oggetto di un restauro progettato dallo studio di architettura di Diego Lama e Altromodo, nel rispetto dei vincoli monumentali. Vivr in quelle mura il perfezionamento nella musica barocca di unorchestra giovanile di 16 elementi, scelti su 70 che hanno partecipato a un bando nazionale e internazionale, che sar diretta dal milanese Stefano De Micheli. A Emanuele Cardi, un giovane organista napoletano, la Piet dei Turchini ha affidato il coordinamento del progetto. Partiranno a giorni i corsi finanziati con borse di studio dei Turchini e dei Conservatori di Napoli, Milano e Messina. Questo spazio centrale spiega Marco Rossi, presidente del Centro di musica antica sar aperto anche a mostre, convegni, un luogo per la creativit in tempo di crisi. Non vediamo lora di aprirlo. Marco Rossi
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la Repubblica la Repubblica
SABATO 6 OTTOBRE 2012
NAPOLI
II
CRONACA
Il piano salva-Comune
I personaggi
LALLEATO
Enzo Ruggiero, segretario di Idv: Il governo sottovaluta Napoli. I parlamentari di centrosinistra modifichino il decreto in aula le sottovalutazione che lo sviluppo e il sostegno alla terza citt dItalia sono fondamentali per tutto il Paese. Adesso i parlamentari del centrosinistra dovrebbero dare un segno di vita modificando il decreto. Il centrodestra invece scatenato. Il filo conduttore che il decreto non concede granch, ma la colpa del sindaco. Il governo Monti di fatto commissaria il Comune. La sua linea dimostra linefficacia delle politiche economiche di De Magistris. Per il segretario cittadino Amedeo Laboccetta il piano del governo si preannuncia molto severo, so-
LAVVERSARIO
Per Francesco Nitto Palma, numero uno regionale del Pdl, il governo commissaria il Comune, inefficaci le politiche di de Magistris
IL TECNICO
Per Riccardo Realfonzo, ex assessore, il decreto non salva la citt: la scelta fra dissesto e predissesto, commissariati dalla Corte dei conti
Napoli non ha goduto della giusta attenzione, ci vuole un sostegno davvero concreto Lobiettivo: aumento del fondo nel dibattito in Parlamento
mento tecnicamente complesso, mi riservo il tempo necessario per una lettura approfondita, allo scopo di darne una valutazione completa evitando cos giudizi superficiali. Per mi sento subito di chiarire che non si tratta di un provvedimento per Napoli, posso affermare che Napoli non ha goduto dellattenzione che in passato stata riconosciuta a Catania, a Roma, a Palermo oppure a Milano. Per questo nutro profondo rammarico, anche tenendo conto degli impegni presi da pi parti a riguardo. Una nota questultima che sembra indirizzata dritta dritta al ministro dellInterno Annamaria Cancellieri, con cui lamministrazione stata in contatto fino alla seduta di Consiglio dei ministri di gioved. E che forse sconta anche lamarezza di un risultato scarso rispetto alle speranze con cui era andato a parlare della cosa al Quirinale con Giorgio Napolitano. La logica dello scambio, accesso al fondo di rotazione in cambio di impegni, sacrifici e nuove tasse, viene rifiutata in nome del fatto che il Comune ha gi dato. Abbiamo subito con le ultime manovre tagli per 350 milioni di euro ricorda il sindaco Troviamo ingiusto il mancato intervento concreto, visto che questa amministrazione ha praticato la spending review prima ancora che arrivasse quella del governo. Non casuale la citazione dei 350 milioni di tagli, a fronte del fatto che ora il fondo a cui attingere, previsto in 100 euro per abitante, sar di circa 100 milioni. Conclusione: Mi auguro che si possa ottenere un sostegno veramente concreto alle politiche del lavoro e del risanamento del debito. Insomma il futuro osciller fra la trattativa col governo per avere qualcosa in pi (laumento del fondo e/o un allentamento del controllo previsto da parte della Corte dei conti) e il minacciato appoggio alla rivolta sociale. Sul primo piatto di questa bilancia si colloca gi la chiamata alle armi dei parlamentari da parte del segretario cittadino di Italia dei valori, Enzo Ruggiero. Il governo stato il grande assente in questa fase dichiara Nessuna crisi economica pu giustificare la sostanzia-
prattutto verso quegli enti, come il Comune di Napoli, che negli ultimi mesi non hanno messo in atto alcun risanamento dei bilanci. Il consigliere Marco Mansueto nota la contraddizione fra la citt virtuosa cantata da de Magistris e la richiesta governativa di pre-dissesto. Che questo decreto non aiuta Napoli, non salva la citt convinto anche Riccardo Realfonzo, lex assessore al Bilancio destituito tre mesi fa da de Magistris. A meno di novit particolari in Parlamento nota Realfonzo la scelta capestro fra il dissesto vero e proprio e il predissesto chie-
sto dal decreto. In entrambi i casi si va verso aumento della fiscalit, a cominciare dalla Tarsu, delle tariffe a prestazione individuale come le mense, riduzione delle spese sociali. Per non parlare del sostanziale commissariamento a opera della Corte dei conti. Ci sono molte responsabilit. Le precedenti amministrazioni Bassolino e Iervolino, i governi che hanno applicato la tenaglia fatta di tagli e patto di stabilit, e anche il sindaco de Magistris: un anno e mezzo fa si poteva ancora tentare un risanamento, ora con mezzi propri non ce n pi la possibilit.
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