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I segreti del Napoli di Mazzarri


di Sergio Buso
PREMESSA di Renzo Ulivieri La rubrica Lallenatore sul campo stavolta si trasforma in unanalisi tecnico-tattica diversa dal solito. Non una visita a casa di, ma uno studio fatto da un grande analista come Sergio Buso. Abbiamo voluto osservare quello che successo di rilevante nel campionato italiano. In questo senso ci parso necessario e utile fare due focus su Napoli e Udinese, realt emergenti della stagione appena conclusa. Unesperienza che ci sembrata utile anche a sfatare il pregiudizio legato allorganizzazione a tre difensori, ritenuta da molti unopzione tattica che limita il gioco dattacco. Le due squadre appena citate hanno espresso un calcio brillante, concreto e produttivo anche in fase offensiva. Questo per dimostrare che non tanto il modulo o lassetto difensivo che determina la qualit del gioco, bens linterpretazione che diamo al modulo stesso e la mentalit che viene trasmessa alla squadra. In questo numero parleremo del Napoli, per poi passare, in quello successivo, allUdinese. Buona lettura.

DINAMICO, VELOCE, AGGRESSIVO he dire del Napoli? Mazzarri, come tanti colleghi, non vuole scoprire i suoi segreti, ma unanalisi approfondita e oggettiva pu essere svolta. quello che abbiamo fatto nei mesi scorsi. Questo il risultato del nostro lavoro. Dunque, il Napoli molto dinamico, veloce, intenso ed aggressivo: il suo gioco, interessante in alcune espressioni offensive, costruito molto bene sulle caratteristiche dei giocatori di maggior qualit, specie quelli del reparto avanzato. Le altre linee distintive sono state selezionate con cura, messe assieme con pragmatismo e trasmesse con chiarezza alla squadra, capace di esprimere un football positivo, che valorizza compiutamente sia la fase dattacco che quella difensiva. Lo schieramento-base, disposto col 3-4-2-1, quello riportato a pagina 7. importante sottolineare che Mazzarri ha a disposizione diversi giocatori versatili, intercambiabili a seconda delle esigenze, i quali possono ricoprire pi ruoli anche nel corso della stessa gara, dando ampie scelte allallenatore, impreve-

dibilit alla manovra offensiva e pochi punti di riferimento agli avversari: Campagnaro e Grava difensore centrale di destra o di sinistra Aronica difensore centrale di sinistra o centrocampista esterno di sinistra Maggio centrocampista esterno di destra o di sinistra Zuniga centrocampista esterno di destra o di sinistra o mezza punta di destra o di sinistra Hamsik mezza punta di destra o di sinistra o centrocampista centrale Lavezzi e Cavani punta centrale o mezza punta di destra o di sinistra.

Modulo di gioco La base di partenza il 3-4-2-1. In fase di possesso si dispone cos, ma la dislocazione in campo non rigida: si nota una certa flessibilit che dipende dallo sviluppo delle situazioni e da come sono disposti gli avversari. Quattro le linee di scaglionamento: linea difensiva a tre; linea di

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8 Dossena (3 Vitale)

11

6 Aronica
10

22 Lavezzi (12 Dumitru) 23 Gargano

26 De Sanctis

28 Cannavaro (25 Cribari)


4

7 Cavani (99 Lucarelli) 5 Pazienza (21 Yebda)

7 8

14 Campagnaro (2 Grava-13 Santacroce)

11 Maggio (18 Zuniga)

17 Hamsik (77 Sosa)

centrocampo a quattro, coi due esterni pronti ad cinque. A centrocampo le coperture sono attenabbassarsi in non possesso e due centrali abbate: se c da chiudere contro un centrocampo a stanza bloccati; due punte tre con vertice alto, si ab(mezze punte) laterali di dieci metri Hamsik importante sottolineare bassasquadra si dispone con quindici metri dentro al e la campo, alle spalle di una un 3-5-2 o col 3-4-1-2 se il che Mazzarri ha a punta centrale, intercamvertice basso, con lo stesso biabili nelle posizioni-base, giocatore ad accentrarsi; disposizione diversi specie Lavezzi e Cavani, non raro, se abbisogna, giocatori versatili con Hamsik pi tattico osservare anche il rientro di nel ripiegare anche sulla liuno o di entrambi i riferinea mediana. menti pi avanzati (Cavani e Lavezzi) sulla linea Come si nota dalla dislocazione, la squadra in mediana. fase di possesso ha triangoli di gioco predefiniti nelle posizioni di base: ogni portatore ha sempre FASE OFFENSIVA disponibili almeno due appoggi laterali e uno in profondit, senza contare il sostegno dietro, perCome fa goal il Napoli mettendo combinazioni di gioco tatticamente ordinate ed equilibrate. Il Napoli una squadra che segna molto, 26 In fase di non possesso si contrappone bene goal nelle prime 17 gare (56 in 36) di campionaagli avversari, cerca sempre la superiorit numeto (quarto miglior attacco, media-goal a partita rica in basso, sulla linea difensiva, secondo la ne1,53), terzo miglior quoziente reti (1,53) dopo cessit abbassa uno o entrambi gli esterni di cenMilan (2,23) e Juventus (1,88). Manovra bene trocampo, componendo una linea a quattro o a

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da dietro, i movimenti di uscita sono semplici ed efficaci (riparte con molta velocit sia partendo bassa che alta), gli sviluppi sono codificati e portati con accelerazioni sorprendenti e grande abilit tecnica. La squadra molto aggressiva appena perde palla in avanti, la recupera in fretta e sorprende lavversario. Sfrutta inoltre molto bene i piazzati offensivi in tutte le altezze del campo, colpisce spesso lavversario dincontro nella transizione offensiva susseguente alla disposizione difensiva sui calci da fermo. Goal fatti (girone dandata): movimenti di uscita: 2 (8%) ripartenze basse: 8 (31%) ripartenze alte: 4 (16%) piazzati offensivi: 10 (38%) 5 corner (+eventuale seconda palla) 1 punizione centrale lontana 2 punizioni da met campo con giro gioco alla mano 1 rigore (susseguente a ripartenza alta) una punizione dalla tre quarti centrale transizione offensiva dopo disposizione difensiva sui piazzati: 2 (7%) uno dopo punizione laterale contro, laltro dopo corner contro. Quello che sorprende di pi non tanto come il Napoli faccia i goal, ma quando li faccia: nintepopodimeno che la met dal 75 in avanti e 3 proprio nel recupero a sbloccare il risultato (addirittura sei se si considera anche la Europa League). Questo a conferma di una preparazione atletica eccellente, di una grande forza caratteriale, che porta la squadra a credere nella vittoria fino alla fine e ben oltre, e della notevole qualit di alcuni suoi giocatori. Linee di gioco e principi 1. se possibile il Napoli manovra con trasmissione bassa tra difesa, centrocampo e attacco: le coperture preventive non sempre sono ottimali. Essendo ottimalmente orientati, gli esterni di centrocampo si alzano entrambi sul palleggio dei tre centrali che si allargano in impostazione, con trasmissione di palla sufficientemente veloce e a due tocchi; se non possibile, il Napoli passa direttamente dalla difesa allattacco, accorcia molto bene e recupera la seconda palla. 2. gioco su chi si vede, prevalentemente in verticale in avanti (sullappoggio) o allindietro (sul sostegno). 3. mai passaggi laterali quando il compagno di spalle alla porta avversaria. 4. omogeneit nel modo di giocare: non si cambia latteggiamento programmato a prescindere dal risultato. 5. il Napoli alterna lo sviluppo del gioco, forzando la ricerca dei corridoi centrali dai mediani centrali (o gli stopper quando si alzano) verso le due mezze punte e/o alla punta centrale, con centrocampisti esterni sempre molto larghi, oppure attacca con sviluppi esterni di settore e con cambio di settore (spesso con lancio lungo e incrociato). 6. in ripartenza cerca di arrivare prima possibile alle punte con verticalizzazioni immediate; se non possibile, si cercano i quattro centrocampisti e quindi lo sviluppo di manovra con le punte. Se non possibile lo sviluppo di manovra, c un passaggio arretrato o uno laterale e quindi in avanti su un vertice, oppure un giro gioco. Movimenti di uscita Nelle uscite da dietro il Napoli di Mazzarri cerca la costruzione corta appoggiata di settore e con cambio di settore; le coperture preventive non sempre sono ottimali, con gli esterni di centrocampo che si alzano molto, ma un rischio calcolato per avere sempre grande ampiezza (pazienza se si prende qualche contropiede): la squadra si dispone con un 3-2-4-1 che fa abbassare molto gli avversari. Frequente anche lalzarsi di uno dei due difensori laterali a creare superiorit numerica a centrocampo o favorire lo sviluppo con un uomo in pi sulle fasce (2-5-3). Il Napoli ha uomini di profondit e ampiezza in avanti e sulla mediana esterna, molto mobili, imprevedibili, che non danno punti di riferimento, dotati di grande tecnica in velocit che permette penetrazioni poco arginabili, specialmente con molto campo davanti. Negli otto grafici riportati di seguito sono illustrati gli schemi pi utilizzati partendo con manovra da dietro.

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Movimenti di uscita

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1. Punta laterale dentro a ricevere. I tre centrali si alzano e palleggiano allargandosi. Da 2 corto-lungo tra 10 e 4, 10 riceve e d a 11 in rotazione interna, 7 allarga a 3 che crossa e tre a chiudere (alloccorrenza anche quattro).

2. Punta laterale dentro a ricevere e cambio di gioco. Palleggio dei tre difensori, da 2 a 7 incontro in rotazione interna, scarico su 4 che cambia gioco su 11 che si allarga tutto, riceve e converge mentre 3 si sovrappone. 11 ha diverse opzioni: palla dentro per 9, 7, 8; passaggio a 3; tiro da fuori.

3. Punta centrale incontro. I tre centrali si alzano e palleggiano allargandosi. Da 6 a 9 incontro che scarica su 10, apertura su 8, 7 stretto va a ricevere lungo linea con 8 a sovrapporsi allinterno.

4. Punta centrale ad aprire. I tre centrali si alzano e palleggiano allargandosi. Da 5 a 4 che serve 9 in mezza apertura con 7 a ruotargli sotto. 11 e 3 tagliano in profondit, 8 attacca largo. 7 ha diverse opzioni per la rifinitura o il tiro. Variante: 11 non taglia dritto ma si allarga per ricevere il passante incrociato e 3 va dentro.

NB: il simbolo sta a indicare il posizionamento in copertura preventiva degli altri giocatori che accompagnano lo sviluppo offensivo.

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Movimenti di uscita

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5. Salita del difensore laterale. Palleggio dei tre difensori che si allargano, corto-lungo tra 10 e 4 che riceve creando spazio per 2 che sale e d a 9 incontro che sterza per 7 in profondit. Variante: dentro-fuori fra 8 e 7, 2 d a 8 dentro che manda 7 al cross e tre a chiudere.

6. Profondit per le punte con difesa alta. I tre centrali si alzano e palleggiano allargandosi. Con difesa alta, possibilit di lancio a scavalcare per lattacco di profondit di una punta in corto-lungo combinato. Variante: sul cortolungo individuale di 7, 9, 11.

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7. Costruzione lunga dal centrale. Palleggio dei tre difensori che si allargano. Se dopo quattro-cinque passaggi non c sviluppo, cambio di gioco lungo su 11 largo con 3 a sovapporsi. 11 converge e manda 3 al cross con tre a chiudere. Variante: rifinitura per i tagli in area di 9, 7, 8 o tiro da fuori.

8. Costruzione lunga dal portiere. Dal portiere a cercare la torre aerea di un mediano che si allarga, 9 raccoglie la deviazione in mezza apertura con 11 a ruotargli sotto, riceve e d dentro sul taglio di 7-8-9. Variante: con deviazione larga 11 si allarga, 3 si sovrappone e lo manda al cross con tre a chiudere.

NB: il simbolo sta a indicare il posizionamento in copertura preventiva degli altri giocatori che accompagnano lo sviluppo offensivo.

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Ripartenze basse la situazione che la squadra gradisce di pi (31% dei totali realizzati): attaccare con molto campo davanti per sfruttare al massimo la grande tecnica in velocit delle punte e la corsa degli esterni di centrocampo. Le ripartenze basse sono codificate, imparate a memoria, molto ben sviluppate e con tratti distintivi ben precisi: 1. il Napoli di Mazzarri cerca di arrivare prima possibile sui tre davanti con verticalizzazioni immediate dalle linee arretrate 2. se possibile chi ruba palla sviluppa 3. sempre un appoggio largo lato palla 4. punte in movimento opposto 5. grande velocit di sviluppo 6. rientro con giro gioco se c chiusura su di un settore. Qui di seguito riportata una serie di sei sviluppi esplicativi.

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Ripartenze basse

1. Punte in movimento opposto: vicina apre, centrale sfila, lontana taglia. Da 5 a 8, punta vicina apre lato palla, la lontana taglia dentro, la centrale sfila opposta, 8 d dentro sul taglio di 11. Variante: 8 serve 9 con un passante incrociato.

2. Punte in movimento opposto: vicina apre, centrale sfila, lontana taglia. 8 chiuso davanti d a 2, 9 incontro che gira di prima per 7 in attacco di profondit e sfila opposta.

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NB: il simbolo sta a indicare il posizionamento in copertura preventiva degli altri giocatori che accompagnano lo sviluppo offensivo.

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Ripartenze basse

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3. Punte in movimento opposto: vicina taglio dentro, centrale sfila, lontana taglia. Verticalizzazione immediata su 11 che riceve ruotando dentro, d e segue su 7 in taglio dentro, 9 sfila largo, riceve e d dentro sul taglio di 11 con 7 a sostegno per il taglio da fuori. Variante: apertura di 9 a 3 che crossa e tre a chiudere.

4. Punte in movimento opposto: vicina incontro, centrale apre, lontana taglia. Da 5 a 4 a 9 che apre, riceve con 7 che era venuto incontro e 11 che taglia.

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5. Punte in movimento opposto: vicina attacca la profondit, centrale apre, lontana taglia. Verticalizzazione su 9 che apre, risale mentre 7 va in attacco di profondit dritto e d a 11 in taglio e palla dentro per 7. Variante: apertura di 11 o 3 che crossa e tre a chudere.

6. Manovrata con doppio giro di gioco. Da 2 a 4, chiuso davanti gira a 3. 11 sulla sua diagonale riceve. Chiuso a sinistra gira a destra a 7 in taglio dentro, riceve, d a 8 che attacca la profondit e crossa con tre a chiudere. Variante: giro gioco con sviluppo esterno a sinistra e cross anticipato alle spalle della difesa allindietro.

NB: il simbolo sta a indicare il posizionamento in copertura preventiva degli altri giocatori che accompagnano lo sviluppo offensivo.

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Ripartenze alte Valgono i principi sopra esposti per le ripartenze basse, con la differenza che in queste vi una partecipazione ancora pi consistente degli esterni di centrocampo. Di seguito riportiamo sei esempi schematici di ripartenze alte:

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Ripartenze Alte

1. Punta vicino dentro a ricevere. Verticalizzazione da 4 e 7 che converge, 9 dentro linea palla sfila. 11 taglia dentro e riceve il dai e segui di 7 che va opposto. 11 ha 3 opzioni: 1. palla a 9 di prima; 2. palla a 7 a due-tre tocchi; 3. tiro da fuori. Variante: con palla pi larga a 9 sovrapposizione interna di 8.

2. Punta vicino dentro a ricevere. Verticalizzazione da 10 e 7 che gira di prima a 9, uno-due sotto e palla dentro su taglio di 11. Variante: con palla dentro pi larga 11 scarica su 9 a sostegno o apre su 8 che arriva largo e crossa.

3. Punta vicina larga a ricevere. 10 chiuso davanti d a 11 che si allarga sulla linea, 3 si sovrappone, 11 converge e d a 3 che crossa con tre in area a chiudere. Variante: Passante incrociato per lesterno opposto che taglia.

4. Punta vicina larga a ricevere. 8 d davanti a 7 che apre e riceve, 9 in mezza apertura crea spazio a 10 che si inserisce (8 si ferma e copre con 4) e riceve da 9. 10 ha tre opzioni: 1. Palla dentro sul taglio di 11; 2. Palla dentro sul taglio di 3; 3. Tiro in porta. Variante: 8 d sulla mezza apertura di 9 che fa sponda per 7 che gli ruota sotto. Ruotato dentro 7 ha cinque opzioni: 1. Palla dentro per 11; 2. Palla dentro per 3; 3. Palla dentro per 9; 4. Allargare su 9; 5. Tiro da fuori.

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Ripartenze Alte

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5. Punta centrale incontro. Verticalizzazione da 10 a 9, sponda su 7 che manda 8 al cross con tre a chiudere in area (sempre uno in forte anticipo sul primo palo). Variante: 7 d dentro sul taglio di 11.

6. Manovrata con giro gioco. 8 chiuso davanti d a 4, 4 a 11. 9 apre in profondit lato palla e crossa radente in area con tre a chiudere. Variante: cambio di settore con due passaggi su 3, 11 sulla sua diagonale riceve e crossa o rid a 3 dentro.

Calci piazzati dattacco Il Napoli sfrutta bene i calci piazzati (38% dei goal totali), soprattutto i corner, avendo

buoni saltatori e molta qualit nella battuta. Riportiamo di seguito undici schemi che illustrano nel dettaglio i vari calci piazzati dattacco e la disposizione dei giocatori.

Calci piazzati dattacco

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1. Corner da sinistra (battuta diretta). 11 a rientrare, con 9 in anticipo sul primo palo, 7 dal portiere risale sul primo, 4 al centro, 5 dal secondo al centro, 8 dal centro al secondo. Variante: 9 e 7 partono dal portiere con 9 in anticipo sul primo, 7 si allarga sul secondo.

2. Corner da destra (battuta diretta). 11 a uscire sul centro con 9 e 4 sul primo palo, 8 dal secondo al centro, 5 dal centro al secondo, 7 fermo sulla possibile traiettoria di corsa del portiere in uscita, 10 spesso finta lentrata da ultimo e ritorna o prosegue e va allo scambio con 11.

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Calci piazzati dattacco

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3. Corner da destra (con scambio). Scambio 11-9-11 che mette dentro per 4 in anticipo. Sul primo palo allunga la traiettoria per 5 partito lungo sul secondo e liberato da un blocco di 8. 7 al centro

4. Punizione laterale da destra vicina. Cinque in area a saltare, tre alla ribattuta, uno dietro. 11 batte a uscire sul centro con 9 che dal centro attacca in anticipo sul primo palo, portando il suo marcatore sul blocco delluomo del breve. Blocco al centro di 8 per 4 che attacca il primo palo, 7 dal centro al secondo, 5 parte lungo e va al centro, 3 da ultimo sul secondo. Variante: blocco di 8 per 5 e 7 che ruotano sul secondo.

Tutti gli schemi relativi ai calci piazzati dattacco adottano un contromovimento smarcante prima di attaccare il punto stabilito (allargo-stringo o basso-alto e viceversa). Le X indicano le posizioni di zona avversarie (gli altri si considerano a uomo).

5. Punizione laterale da destra lontana. Batte 10 a uscire sul centro per 7 che parte dal secondo, con 4 appena dietro; 9 in anticipo sul primo palo, 3 ruota dal centro e si libera sul secondo con un blocco di 5. 11 appoggio largo lato palla.

6. Punizione laterale da sinistra lontana. Batte 10 a rientrare sul centro con 9 in anticipo sul primo palo liberato da un blocco di 7; 4 dal centro al primo, 8 dal secondo al centro, 5 parte lungo dal centro e va sul secondo, 3 ruota dal centro e si libera sul secondo.

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Calci piazzati dattacco

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7. Punizione centrale vicina da destra. Due sulla palla (un destrorso ed un mancino), tre in area opposti palla, uno largo lato palla, uno ad allungare la barriera. Finta il tiro 3 e batte 11 cercando il tiro di destro a giro sopra la barriera, con quattro ad attaccare la porta.

8. Punizione centrale vicina da sinistra. Due sulla palla, cinque opposti in situazione di superiorit numerica (5vs4), uno largo lato palla in area, un altro arretrato sulla fascia, uno dietro. 10 finta il tiro di forza e mette dentro un pallonetto morbido per 7 che si libera al centro con un blocco di 2.

Tutti gli schemi relativi ai calci piazzati dattacco adottano un contromovimento smarcante prima di attaccare il punto stabilito (allargo-stringo o basso-alto e viceversa). Le X indicano le posizioni di zona avversarie (gli altri si considerano a uomo).

9. Punizione centrale lontana da destra. Due sulla palla, cinque opposti in area, uno largo lato palla, due dietro. 10 tocca, 4 ferma, 10 calcia un passante incrociato sul secondo palo largo a cercare 3, ruotato dal centro, nello spazio creato da 5 che taglia al centro dal secondo. 7 e 9 e 11 attaccano la porta

10. Punizione da met campo. Ricerca della superiorit numerica, sulla fascia opposta. Da 2 a 10, a 3, 11 apre tutto e riceve, 9 apre e ricevendo da 11 va verso lesterno e serve 11 che lo sovrappone allinterno e crossa radente in area con 7 a chiudere in anticipo sul primo palo.

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Errore individuale: 1 (6%) appoggio errato al portiere D0isposizione difensiva sui calci piazzati: 4 (24%) 1 su corner 2 su rigore (susseguenti a transizione difensiva con esterni alti) 1 su fallo laterale dalla tre quarti (con giro gioco e cross) Principi 1. organizzazione: valorizzata al massimo la tattica collettiva, di reparto e individuale 2. le linee strette e giocatori tutti attivi sulla palla 3. lavoro dei centrocampisti e degli attaccanti che consente alla difesa di posizionarsi 4. linea che in uscita accorcia gli spazi 5. fuorigioco attuato solo come conseguenza del pressing, con molta precisione con palla in uscita, raramente dincontro con palla in entrata. Sviluppi FASE DIFENSIVA Come il Napoli subisce goal Sono 17 i goal incassati (girone dandata, media-goal a partita 1, sesta miglior difesa). Organizzazione difensiva (a squadra schierata): 9 (52%) 2 spazio davanti alla difesa, mediani piatti, concedono l1-2 tra le punte e/o tiro da fuori 2 difficolt sui cambi di gioco e di chiusura sul cross 2 difficolt a chiudere la profondit con linea alta 2 su attacco esterno (marcature fissate male in area) 1 ritardo ad uscire sul portatore che tira da fuori In transizione difensiva: 3 (18%) tre esterni di centrocampo spesso alti contemporaneamente e difesa a tre in difficolt nel chiudere la profondit in rientro con solo i mediani centrali in aiuto Pressing medio Fase di preparazione se non c necessit di forzare in avanti, a squadra avversaria schierata tutti rientrano e stringono centralmente, i tre riferimenti avanzati si portano quasi sulla linea dei mediani centrali avversari, lasciano giocare i centrali difensivi e cercano dimpedire il passaggio ai mediani stessi e chiudere i corridoi di verticalizzazione: lobiettivo indirizzare i passaggi verso lesterno, dove sinnesca la fase aggressiva. Fase aggressiva la linea dinnesco di questa fase dieci-quindici metri dopo la met campo; se il gioco alla mano, lattacco al portatore diventa aggressivo: il Napoli non fa passare palla e uomo, la punta di settore normalmente attacca forte lesterno basso avversario, le linee arretrate giocano danticipo, molto accentuato quello dellesterno basso lato palla. Potendo contare quasi sempre sulla superiorit numerica in basso, anche per lapporto dellesterno di centrocampo opposto e dei mediani centrali, anche la linea a tre forza lanticipo, potendo contare su di un uomo in pi a copertura dei duelli. Se lo sviluppo avversario da palla larga con lancio a scavalcare, i difensori late-

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11. Fallo laterale dalla tre quarti offensiva. Giro palla tra 3-10-5-7 che ruota dentro a ricevere, combina con 11 che si accentra tagliando dentro, riceve e apre a 8 che crossa con tre a chiudere. Varianti: a) battuta diretta sul dentro-fuori tra 11 che risale dentro e 9 che apre (A1: palla a 9; A2: palla a 11). b) cambio di gioco lungo incrociato da 10 a 8.

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rali del Napoli, orientati allesterno e sufficientemente veloci, hanno buon gioco; se la battuta lunga parte dal centro al centro, Mazzarri ha buoni saltatori, organizzati molto bene nellattacco alla palla e nella copertura reciproca (esterni di centrocampo a sostegno secondo necessit). Pressing alto o molto alto Solitamente esercitato nelle seguenti situazioni: 1. con palla appena persa 2. se la palla sfila verso la linea di fondo avversaria 3. se la palla contesa (se chi, esercitando la pressione, produce difficolt alla difesa avversaria, viene sostenuto in maniera organizzata da tutti gli altri compagni) 4. nelle rimesse laterali dallultima altezza del campo. Organizzazione difensiva Il Napoli cerca sempre di difendere in superiorit numerica. Contro due punte avversarie si impiegano preferibilmente i difensori laterali in marcatura, facendo loro forzare lanticipo, potendo contare sulla copertura del centrale. Se le due punte si dispongono in verticale, la squadra di Mazzarri ha qualche difficolt in pi, pur essendo in 3:2, con qualche ritardo nel chiudere su quella pi bassa. Contro tre punte solitamente si abbassa un centrocampista esterno, contro due punte e un trequartista c il contributo di un centrocampista che si abbassa. La linea attiva, sempre sul passo e orientata verso la posizione della palla, scappa a gioco aperto, risale di continuo a gioco chiuso, col portatore che si gira di spalle, sui passaggi laterali o allindietro e sulle respinte. Si dispone ad elle, con una linea di copertura a palla larga, forzando allesterno lavversario al duello col difensore esterno. Figura in linea a palla centrale lontana: gli esterni dipendendo dal centrale, cercano di tenerne la linea, se il centrale scorcia in avanti sullattaccante incontro, la disposizione a piramide. Il reparto ha comportamenti difensivi ortodossi: difende bene sia sugli appoggi che nel chiudere la profondit, la tattica individuale dei singoli di buon livello.

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Organizzazione difensiva

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1. Comportamento su punta centrale incontro, lontana taglia (da palla centrale). Il portiere cerca il sostegno difensivo (uscita in avanti a chiudere), ma difficile se la palla si allarga e rischioso, con compagno in recupero, sovrapporre lazione difensiva. Difficolt: sul taglio della punta lontana con la centrale venuta incontro dal centrale che forza lanticipo, c situazione di 1vs1 senza copertura.

2. Comportamento su punta vicina incontro, centrale apre (da palla centrale). Comportamento del portiere: a sostegno dellazione difensiva. Difficolt: sulla mezza apertura in profondit della punta centrale, con la vicina venuta incontro dal difensore laterale che forza lanticipo, c situazione di 1vs1 con copertura lontana del difensore laterale opposto.

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Organizzazione difensiva

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3. Comportamento su punta vicina che ruota dentro, centrale che apre stretto (da palla centrale). Comportamento del portiere: a sostegno dellazione difensiva. I mediani centrali tendono ad accorciare in avanti lasciando libero dello spazio alle spalle. Difficolt: sulla mezza apertura della punta centrale, la vicina gli ruota sotto e ha spazio per il tiro o per la rifinitura per 9 stesso o per 11.

4. Comportamento difensivo su attacco esterno. Un esterno va al duello col mediano di settore a copertura, i tre centrali si abbassano e stringono verso la porta, il centrocampista esterno opposto diagonalizza. Difficolt: marcature in area talvolta larghe inserimenti centrali coperti non sempre con attenzione i mediani centrali spesso si abbassano troppo e lasciano spazio alla ribattuta per il tiro.

5. Comportamento difensivo sullunodue interno. I mediani centrali accorciano in avanti, confidando nella superiorit numerica dietro e lasciano spazio libero alle spalle. Difficolt: di anticipo e copertura reciproca negli scambi stretti e veloci.

6. Comportamento sul passante incrociato. Talvolta lesterno di centrocampo non in linea coi difensori (in recupero o per scelta) e quindi c scopertura sulla parte larga opposta. Difficolt: di chiusura da parte del difensore laterale senza copertura dellesterno di centrocampo di riposizionamento e di marcatura in area sulla seconda palla.

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Transizione difensiva Si nota un atteggiamento volto allimmediata riconquista della palla appena persa: questo un tratto distintivo del loro modo di giocare, aggressivo e agonisticamente sostenuto, conseguito sicuramente con esercitazioni specifiche e sollecitazioni continue dellallenatore: tale ricerca repentina. Spesso sono proprio le tre punte a innescarla, senza risparmio e con continuit, anche nellultima altezza del campo, quando la palla sfila verso il fondo, quando contesa, con tutti gli altri ad accorciare sullappoggio pi vicino, ricorrendo, se necessario, al fallo tattico per non far ripartire lazione. Se gli avversari escono dal pressing il Napoli ha problemi, gli schemi difensivi con difensori e centrocampisti in rientro sono problematici, con gli esterni di centrocampo spesso alti. Apprezzabili diversi rientri profondi anche delle punte, ma non sempre sufficienti. Disposizione difensiva sui calci piazzati Sei esempi, vedi sotto e a fianco. Lespletamento positivo degli sviluppi difensivi sopraelencati porta molto spesso a ribaltamenti dazione esplosivi, come dice chiaramente la tipologia dei goal realizzati.
Sergio Buso, allenatore di prima categoria, attualmente tattico del Cagliari, nello staff tecnico di Donadoni

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Disposizione difensiva su calci piazzati (corner)

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1. Corner (battuta diretta). Disposizione mista: 7 sul primo palo, 9 sul breve, 10 e 4 alla ribattuta, 11 in avanti, gli altri a uomo, 4 diventa il sesto marcatore se gli attaccanti in area sono sei. Difficolt: sui blocchi perdono spesso la marcatura scopertura sul secondo palo sui blocchi o se un attaccante cambia posizione dal primo al secondo. Variante: triangolo difensivo 7-9-8 (10) sul primo palo se non tengono nessuno davanti.

2. Corner (con scambio). Disposizione mista come la precedente. Il 2vs2 viene composto da 7 e 10, con 4 ad accentrarsi, se chi avvicina il battitore parte dalla ribattuta o pi in basso; da 7 pi il suo marcatore se lattaccante parte da dentro area. Difficolt: come per il precedente contro sei in area, ribattuta tutta scoperta se tengono un uomo davanti.

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Disposizione difensiva su calci piazzati (punizioni)

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3. Punizione laterale vicina. Disposizione mista simile a quella sui corner. 11 in barriera, 9 sul breve, 7 a cercare la palla al centro, 10 e 4 alla ribattuta, gli altri cinque in marcatura. Difficolt: sui blocchi perdono spesso luomo scopertura sul secondo palo se un attaccante gira dal primo al secondo ribattuta un po scoperta per leccessivo abbassarsi di 4 e 10. Variante: barriera a due giocatori e ribattuta parzialmente scoperta.

4. Punizione laterale lontana. Disposizione a zona: 11 in barriera, 10 largo lato palla, 4 alla ribattuta ma pronto a marcare se un avversario parte lungo, 7 in avanti (o si abbassa con 4 alla ribattuta), linea a sei sul limite dellarea (9-3-6-5-2-8). La linea dei sei cerca di fissare la marcatura nella zona al momento della battuta e di attaccare la palla in anticipo. Difficolt: tendono ad abbassarsi troppo prima del tiro non sempre sono danticipo sugli attaccanti perdono luomo sui blocchi in ritardo sulla copertura del secondo palo sul passante incrociato.

5. Punizione centrale vicina. Barriera a quattro giocatori, 11 incontro dallinterno, 3 sul lato palla e quattro opposti poco pi bassi della linea della barriera. Al momento del tiro la barriera salta cercando lintercettamento. Difficolt: i componenti della barriera spesso non saltano contemporaneamente profondit chiusa male sul secondo palo se la battuta incrociata a cercare una torre: i quattro marcatori perdono spesso luomo sui blocchi.

6. Punizione centrale lontana. 7 e 11 in barriera, 10 sul lato palla, linea a sette giocatori al limite dellarea. Difficolt: profondit chiusa male sul secondo palo.

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