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Emergenza 118 nellEmergenza : effetto Polverini sul sistema di Emergenza 118 : Cos LARES 118 ?

E LAzienda Regionale Emergenza Sanitaria 118 che la R.L. ha istituito nel 1 Gennaio 2005 e che aveva come obiettivo prioritario quello di voler affrontare lemergenza 118 tramite un modello organizzativo unico per tutta la Regione istituendo 6 CC.OO. nelle cinque Provincie laziali utilizzando poco meno di 2.000 lavoratori pubblici del S.S.N. ( unico 118 dItalia ad avere questa prerogativa). Per meglio valutare la validit di questo modello organizzativo occorre conoscere la mole di attivit dellARES 118, per lanno 2009:

2.688.847 chiamate gestite dalle Centrali Operative, di queste 1.466.870 sono state
effettuate dai cittadini per richiesta di soccorso.

333.188 interventi corrispondenti a 345.821 missioni svolte dai mezzi di soccorso


gestiti dallARES 118 ( ambulanze auto mediche elicottero).

1.600 richieste per cui stato attivato il servizio di Elisoccorso, di cui il 33% per il
trasporto secondario.

le chiamate e le missioni sono state gestite per il 70% delle Centrali Operative di
Roma e Provincia, per il 20% da Frosinone e Latina e 10% da Rieti e Viterbo.

La Centrale Operativa Regionale ha gestito e portato a termine complessivamente

12.000 richieste di posti letto in Area Critica ed ha inoltre contribuito alla gestione di 2.000 trasferimenti neonatali nellambito delle Terapie Intensive Neonatale.

Definizione del TRIAGE : il metodo utilizzato dallInfermiere della Centrale Operativa 118 che identifica la priorit delle condizioni sanitarie dellutente che richiede lintervento di unAmbulanza. In base al codice colore loperatore del 118 attiva il mezzo pi idoneo alla patologia identificata , inviando il mezzo territorialmente pi vicino con il medico o con il solo Infermiere Il grado di urgenza di ogni cittadino rappresentato da un codice colore assegnato : Codice Bianco : nessuna urgenza - il paziente necessita del Pronto Soccorso e pu rivolgersi al proprio medico Codice Verde : urgenza minore il paziente riporta delle lesioni che non interessano le funzioni vitali, ma vanno curate Codice Giallo : urgenza il paziente presenta una compromissione parziale delle funzioni dellapparato circolatorio o respiratorio, non c un immediato pericolo di vita Codice Rosso : emergenza indica un soggetto con almeno una delle funzioni vitali ( coscienza, respirazione, battito cardiaco, stato di shock ) compromessa ed in immediato pericolo di vita. In ambito di emergenza sanitaria possono essere utilizzati altri due colori : Codice Nero : il paziente deceduto Non Rianimabile / Stato di massima allerta. Codice Arancione : il paziente contaminato

La proposta della Presidente On.le Polverini gi nelle premesse carente di unanalisi dei bisogni dei cittadini nellambito di una corretta valutazione del rapporto di Ambulanze territoriali- cittadini residenti, definiti dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) a cui pertanto TUTTI devono attenersi ! (- slide 1 -) Questa prerogativa in applicazione di parametri Legislativi Internazionali e Nazionali : Un Mezzo Sanitario di Base ( MSB ), con equipaggio costituito da Autista- BarelliereInfermiere ogni 30.000 abitanti Un Mezzo Sanitario Avanzato ( MSA ), con equipaggio costituito da Medico- AutistaBarelliere- Infermiere, ogni 150.000 abitanti Un Centro Mobile di Rianimazione ( CMR ), con equipaggio costituito da Medico Anestesista Rianimatore-Autista- Barelliere-Infermiere, ogni 150.000 abitanti In applicazione di questi indicatori si evince che nel territorio laziale dovrebbero essere presenti, valutando una popolazione residente di 5.626.710 (ultimo censimento), almeno 187,6 MSB e 37,5 MSA, per un totale di 225 Ambulanze. Ad oggi le Ambulanze utilizzate dallARES 118 risultano essere 186: complessivamente 142 MSB, 29 MSA, 2 CMR e 13 Automediche (Auto con Infermiere e Medico) : questi dati ci permettono di evidenziare che nella Regione Lazio mancano almeno 39 Ambulanze mentre il piano proposto si basa esclusivamente sullutilizzo del numero di Ambulanze attualmente utilizzate, in deroga alle norme di Legge. Inoltre la maggior parte delle Autoambulanze utilizzate carente di personale e lequipaggio costretto ad uscire con due sole unit, al posto delle tre previste. ( slide 2 -) A questa prima valutazione logistica si deve aggiungere la grave carenza di personale dovuta, al blocco del turn-over e allapplicazione di una disposizione della Regione Lazio che sospende qualsiasi trasferimento in mobilit aziendale del personale di comparto, nonostante le numerosissime richieste, verso lARES 118. Leffetto economico, sul bilancio Aziendale, di queste disposizioni la spesa di almeno 20.000.000 di euro per il lavoro straordinario (venti milioni ). CHE COSA ACCADE AL CITTADINO LAZIALE CHE SI RIVOLGE ALL ARES 118 CON LAPPLICAZIONE DEI DECRETI DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO ON.LE POLVERINI ??? I Decreti della Regione Lazio impongono indicatori di attivit dei Pronto Soccorsi (PP.SS.) Generali i quali se hanno meno di 25.000 accessi vengono riclassificati, per bassi volumi di attivit, come Punti di Primo Intervento (Ospedali Distrettuali). slide 5 Per esempio, vengono declassati il Civile di Acquapendente, Marzio Marini di Magliano Sabina, Civile di Bracciano, Santissimo Gonfalone di Monterotondo, Civile di Anagni, Angelucci di Subiaco, Pasquale Del Prete di Pontecorvo (totale accesi nei PP.SS. coinvolti al declassamento in P.P.I. per lanno 2009 sono stati 199.562). Leffetto immediato di questo declassamento avr, tra le altre conseguenze, la burocratizzazione per Decreto del soccorso 118; nel sistema operativo di ARES 118, il paziente soccorso dallAmbulanza con Medico a bordo viene assistito e trasportato alla struttura assistenziale del livello di complessit pi elevato competente per area territoriale. I P.S. e i DEA di 1 livello indirizzano poi leventuale trasferimento del paziente alla struttura di emergenza di riferimento gerarchico superiore (DEA I per PS, DEA II per DEA I). Il DEA II di riferimento solo per i pazienti che eccedano le sue competenze assistenziali. (pag. 9 doc. R.L.) Ma gli interventi previsti, sempre allinterno dello stesso Decreto della Rete dellEmergenza sono, prioritariamente, la riduzione immediata delle ambulanze medicalizzate (con il Medico) e la conseguente trasformazione in Ambulanze con il solo Infermiere : anche questo in deroga alle norme vigenti sulla composizione degli equipaggi (minimo 1 Autista - 1 Barelliere - 1 Infermiere) . Di fatto viene poi aggiunto lonere del servizio navetta, dove lAmbulanza ARES 118, allontanata dalla sua naturale posizione territoriale, allocata in prossimit dellOspedale

distrettuale deve anche farsi carico del trasferimento dei pazienti ai DEA di I e di II livello o al P.S. di riferimento. Va sottolineato come le chiusure prospettate determineranno un significativo aumento della mobilit dei pazienti nella Regione vedi Viterbo- e di conseguenza un aumento dei carichi di lavoro per lARES. Gli aumenti dei tempi di percorrenza illustrati di seguito, sono al netto dei possibili ulteriori ritardi dovuti allindisponibilit di mezzi. Le poche ambulanze attualmente operative, infatti, dovranno fare pi interventi e per ognuno di essi, saranno impegnate molto pi a lungo. Le conseguenze di tutto ci sono facilmente intuibili. Abbiamo volutamente escludere dalle nostre considerazioni la chiusura del P.S. del C.T.O. poich speculare su questo aspetto estremamente facile, per questa ragione si sono presi in esame tutti gli altri dati delle cinque Province, in quanto la valutazione speculare in TUTTE e quattro le Macro Aree individuate dai Decreti Polverini. ( slide 3, 4, 5, 6, 7 ) Esempio : per effetto della chiusura dei PP.SS. di Bracciano e Monterotondo Area Roma Nord- il paziente residente nei Comuni di Oriolo, Menziana, Cerveteri, Bracciano, Monterotondo, Anguillara, Sacrofano, Magliano R., Riano, C.N. Porto, F. Romano, ed altri, dovr essere trasportato allOspedale S. Andrea, il quale, se ha disponibilit di accesso, accoglie il soccorso altrimenti lo trasferisce ad altra struttura. Il Decreto sulla Rete dellEmergenza nel suo insieme non appare come un piano di razionalizzazione, riqualificazione e potenziamento delle risorse sanitarie, cos come rappresentato dagli estensori. Si tratta di un programma di dismissione / riconversione che si preoccupa solo degli aspetti di natura finanziaria ignorando i veri bisogni dei cittadini in ambito di emergenza sanitaria 118, associati alle esigenze territoriali, per definire una Rete dellEmergenza appropriata. La realizzazione di numerose piazzole per lElisoccorso, utile ad integrazione e non in sostituzione di Ambulanze mancanti, prefigurano lidea di poter sempre ricorrere con maggior frequenza a questo mezzo di soccorso. Ricordiamo che a tuttoggi sono attivi solo tre elicotteri : 1 / h.24 con base Monterotondo e 2 / h.12 con base Latina e Viterbo e questi mezzi causa le condizioni meteo avverse spesso non possono decollare e pertanto risultano ininfluenti nelle rete dellemergenza. Inoltre in riferimento alla statistica almeno il 35% degli interventi dellelicottero ARES 118, gi oggi vengono fatti per trasferimenti in attivit secondaria, fatto che merita un approfondimento ulteriore. La rete dellemergenza sanitaria gi al collasso considerando che per il solo 2009 ci sono state pi di 200.000 ore di fermo Ambulanza in pronto soccorso, durante le quali le ambulanze non hanno potuto essere impiegate per il soccorso sul territorio. Gli Ospedali con pi di 10.000 ore di sosta non fisiologiche sono risultati essere S. Pertini, Policlinico Casilino e Policlinico Umberto I, strutture che con gli effetti dei Decreti Polverini verranno sicuramente chiamati a lavorare pi intensamente. Dai Decreti ci si aspettavano provvedimenti per eliminare i numerosi sprechi nellARES 118, un rilancio delle politiche rivolte al personale (gli unici ad oggi che riescono ancora a mantenere in piedi un servizio di emergenza 118 degno di questo nome) anche a costo di sacrifici personali. Iniziando magari a favorire la mobilit in entrata verso lARES per tutto quel personale Infermieristico e no che ne ha fatto richiesta, proveniente magari anche dalle strutture sanitarie (PP.SS.) in via di riconversione, operatori di provata esperienza, che potrebbero dare un contributo determinante al nostro servizio. Ci si aspettava una seria proposta nellistituire il numero unico 112 per le emergenza, evitando le numerose procedure dinfrazione comminate dalla C.E. con relative onerose multe. Auspicavamo interventi appropriati sulla legittimit amministrativa di alcune convenzioni esterne che privatizzano parti pubbliche sempre pi consistenti dellARES 118 evitando i rischi di deroga alla norma vigente. Si attendevano, da parte della Regione Lazio, provvedimenti che avrebbero dovuto rilanciare lARES 118. Purtroppo siamo in presenza di una proposta di piano sanitario per lemergenza completamente insufficiente, con contenuti di forte ridimensionamento dellofferta sanitaria

in emergenza che, se completamente attuata, potrebbero mettere a serio rischio sanitario una gran parte della popolazione Laziale e non. Quanto fatto dallARES 118 fino ad oggi stato raggiunto solo grazie alle numerose donne e uomini che, grazie alla loro preziosa professionalit, sono riusciti a garantire unelevata qualit del servizio di emergenza nonostante le giornaliere gravi difficolt. - slide 8 -

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