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Riccardo Contu

IV F Liceo Scientifico G. Brotzu

Politica, societ e cultura nellet ellenistica


1. Politica e Societ
Per et ellenistica si intende quel periodo che segue alla morte di Alessandro Magno (323 a.C.) e la sua unificazione del mondo antico nel segno della cultura greca. Dopo la morte di Alessandro Magno il regno si divide in tre grandi regni: La Macedonia, lEgitto, e lAsia; si formano in oltre due stati minori: Pergamo e Rodi. Tutti questi regni presentano strutture economiche-sociali simili. Si pu dire quindi che in questo periodo storico si pu notare una civilt universalistica caratterizzata dallellenizzazione dei paesi conquistati e dallunione della cultura greca con quella orientale. Durante questo periodo le pleis entrano in crisi; infatti si vanno sempre pi affermando le monarchie assolute di concezione orientaleggiante. Al cittadino delle pleis subbentra il suddito dellet ellenistica. Durante il periodo ellenistico possiamo notare novit nel campo economico-sociale. Infatti si aprono nuovi mercati a Oriente. Questo favorisce la crescita del mercato degli schivi. La concorrenza degli schiavi e dei nuovi mercati porta, sopratutto in Grecia, a un decadimento politico e economico di quei lavoratori liberi (contadini, artigiani, commercianti etc.) che durante lera classica erano il fulcro della democrazia ateniese. I grandi mercanti, gli appaltatori, gli speculatori etc. diventano ben presto i nuovi ricchi della societ ellenistica. Il prezzo della vita sale creando cos una netta distinzione tra i vari ceti. Tutto ci porta gradualmente alla frattura tra persona e societ che si concretizza in una estraniazione dalla vita politica.

2. Cultura e scienza
2.1 La Biblioteca e il Museo di Alessandria dEgitto
Durante questo periodo storico notiamo due tipi di intellettuali: il primo tende a studiare lanima e i temi etico sociali (filosofi greci) il secondo tende invece a dedicarsi a una serie di ricerche specializzate (studiosi alessandrini). Si assiste quindi a uno sviluppo progressivo delle discipline particolari favorito da una politica culturale dei sovrani che investono grandi quantit di soldi in questo campo. Sotto gli investimenti della dinastia dei Tolomei nasce Alessandra dEgitto la quale diventer il pi grande centro culturale. La Biblioteca di Alessandria DEgitto comprendeva al suo interno pi di settecentomila volumi. Per dare la possibilit agli scienziati di dedicarsi allo studio nasce il Museo. Allinterno del museo vi era un osservatorio astronomico, un giardino zoologico, un orto botanico e alcune sale anatomiche.

2.2 Il divorzio tra la scienza e la filosofia


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Durante questo periodo abbiamo un notevole sviluppo delle discipline particolari: matematica, geografia, astronomia etc. tutto ci deriva dal fatto che gli scienziati sono stipendiati dallo Stato e quindi possono dedicarsi a tempo pieno allo studio. Nellet ellenistica i filosofi trascurano le indagini scientifiche e preferiscono dedicarsi allinterpretazione generale delluniverso. Gli scienziati invece tendono a occuparsi dei problemi delle discipline specifiche. Si pu notare quindi che in questo periodo vi una scissione tra filosofo e scienziato. Prima infatti le due figure erano molto simili se non congruenti. Tutto ci pu essere riscontrato dal punto di vista geografico in quanto si vengono a formare due capitali della cultura del periodo: la prima Atene, sede degli studi filosofici, la secondo Alessandria, sede delle ricerche scientifiche-specialistiche. Nonostante ci sia questa distinzione tra scienza e filosofia, ci non significa che la scienza ne sia priva . Infatti dal punto di vista delle strutture logico-concettuali e metodologica essa rappresenta un punto di arrivo della ricerca filosofica iniziata dagli ionici e portata a termine da Aristotele. Infatti, perch le strutture logico-concettuali elaborate dalla filosofia potessero esplicare a pieno le loro potenzialit, dovevano trovare applicazione nelle varie discipline scientifiche. Tutto ci porto alla perdita di quella visione globale e unitaria delluomo e del mondo che aveva contraddistinto la cultura del periodo classico.

2.3 La separazione tra la scienza e la tecnica


Lo sviluppo scientifico nel periodo ellenistico porta a valorizzare solamente laspetto teorico della scienza, disprezzandone il momento tecnico-applicativo. Infatti si pu notare un paradossale divario tra labbondanza delle cognizioni teoriche e la povert delle applicazioni pratiche di queste. Una delle cause di questo fenomeno socio-economico; infatti durante questo periodo vi era una grande quantit di manodopera servile. Gli scienziati quindi non erano stimolati a creare congegni per alleviare la fatica o per risolvere problemi lavorativi degli schiavi. Unaltra causa di questo fenomeno di tipo psicologico-sociale; in quanto le attivit produttive erano considerate come lavori per uomini inferiori (schiavi). La pi importante delle quella filosofica-culturale; in quanto gli scienziati alessandrini sono imprigionati nella vecchia filosofia Aristotelica che prediligeva latteggiamento contemplativo-conoscitivo.

2.4 La separazione tra scienza e societ


Un altro limite della cultura scientifica alessandrina data dal fatto che questa tende a estraniarsi completamente dalla societ. Il dotto non parla pi al popolo ma a una cerchi ristretta di persone. I poeti, che avevano uno stretto legame con il pubblico, si trasformano in dotti i quali scrivono solamente per altri dotti. La Biblioteca, potenziale luogo di diffusione della cultura, in realt diviene un tempio chiuso a cui possono accedervi pochi scienziati-adepti. Tutto ci porta a una dimensione individualistica della vita e della personalit dellintellettuale alessandrino.

3. La filosofia
3.1 Il bisogno di filosofia
Nel clima di generale insicurezza e di fuga nel privato, alla filosofia di questo periodo si chiedono due cose: una visione unitaria e complessiva del mondo e un supplemento 2

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danimo ossia una visione globale delle cose che permetta alluomo di orientarsi con maggiore sicurezza nelle faccende della vita. Gli interrogativi dominanti di questo periodo sono di tipo esistenziali; riguardanti il destino individuale:la felicit, il dolore etc. Si pu notare inoltre una progressiva spoliticizzazione dei discorsi filosofici. La filosofia quindi divine come una terapia che cura i mali esistenziali. Il filosofo riveste il tipico ruolo consolatorio della religione poich essi si propongono di salvare lanimo del genere umano. In conclusione la filosofia durante il periodo ellenistico diviene una terapia mentale e esistenziale.

3.2 Filosofia e scuole


Il divorzio tra politica e scienze porta a una disposizione al dogmatismo e alla formazione di sette. Le varie scuole di questo periodo si riducono a vere e proprie sette chiuse, caratterizzate da una scarsa attitudine alla discussione e da un culto dei capi-scuola. Essendo queste sette chiuse i contatti con lesterno erano molto sporadici; gli unici contatti che avvenivano erano di tipo polemico ed erano tra scuole avversarie. In questo periodo troviamo tre scuole di pensiero: 1. Lo stoicismo; 2. Lepicureismo; che la dottrina fondata ad Atene da Epicuro; 3. Lo Scetticismo; che non costituisce una scuola in senso stretto, ma un indirizzo seguito da scuole filosofiche diverse; Lobbiettivo di queste tre scuole di pensiero sono identici: garantire la tranquillit dellanimo. Perci tutte e tre le scuole di pensiero pongono lideale del saggio nellindifferenza rispetto ai motivi propriamente umani della vita.

4 Leclettismo
La concordanza dei tre grandi indirizzi di pensiero in campo pratico port con il tempo a una ricerca di un terreno di incontro nel quale fosse possibile conciliare e fondere le varie posizioni teoriche in una unica concezione teorica. Tutto ci si concretizzo nelleclettismo (dal verbo greco ek-lgo, scelgo). La nascita di questa nuova scuola di pensiero venne favorita da delle circostanze storiche. Infatti durante il 168 a.C. la Grecia era una provincia dellImpero Romano. La filosofia greca quindi incominci ad adattarsi alla mentalit Romana, in quanto i Romani non accettavano divergenze di tipo teoretico. Questo adattamento avvenne tramite il sistema di accordo comune degli uomini (consensum gentium). Questo sistema consisteva nella scelta di alcuni elementi delle varie scuole che si prestavano a essere fusi in una unica verit fondamentale.

5 Il Declino di Alessandria e del pensiero Scientifico


Lestendersi della cultura romana port al decadimento della cultura scientifica di Alessandria e quindi della sua Biblioteca e del suo Museo. Infatti a partire dal 145 a.C. vi fu una lenta regressione a cui seguirono disordini politici. Nel 48-47 a.C. la Biblioteca venne distrutta da un incendio durante una campagna militare di Cesare. Nel 30 a.C. 3

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Ottaviano si impossesso dellEgitto e proprio durante questo periodo Alessandria perse tutta la sua importanza.

6 Lindirizzo religioso dellultima filosofia greca


Laccentuazione della tendenza religiosa nello stoicismo romano il segno di un orientamento che caratterizzato da raccogliere e unire gli elementi religiosi impliciti nel pensiero greco e di connetterli con la sapienza orientale. Si assiste cos a uninterpretazione religiosa delle dottrine greche e ad un tentativo di conciliare queste dottrine con le credenze orientali. Nel I secolo a.C. cominciarono a comparire alcuni scritti di falsa attribuzione, volti a combattere il cristianesimo e a difendere il paganesimo. Tra i numerosi pensatori pitagorici di questo periodo si distingueva in Siria Numenio di Apamea, il quale scrisse molte opere. Egli riteneva che la filosofia greca derivasse dalla sapienza orientale. La scuola di Platone divenne la sede di questo pensiero. Uno dei maggiori esponenti di questo pensiero Plutarco di Cheronea, il quale scrisse moltissime opere su svariati argomenti.

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