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Alice in Wonderland A scanned Story

Sara Imbesi

Alice in Wonderland A scanned Story

A chi ancora capace di sognare

ISIA di Urbino - Diploma accademico di II livello -Fotografia dei Beni Culturali Esame di Fotografia - AA 2011/2012 - Docente Mario Cresci

Introduzione

Il progetto Alice in Wonderland, A scanned story, ruota attorno al classico di Lewis Carroll Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie. Ho illustrato alcuni dei passaggi pi famosi del libro mediante lutilizzo di uno scanner. Tutto legato dal ricordo, dalla memoria. La storia di Alice una classica novella dellinfanzia, il tempo dei ricordi per antonomasia. Le stesse illustrazioni sono state realizzate scansionando oggetti del passato: almeno uno dei miei oggetti personali appare in ciascuna immagine. La scelta dellacquisizione delle immagini tramite lo scanner dovuta al fatto che lo scanner spesso utilizzato per digitalizzare negativi, vecchie fotografie e documenti in genere, ovvero tutto ci che vogliamo salvaguardare dallineffabile, dal lento invecchiare delloggetto in questione o dalla perdita dello stesso. Trasformandolo da analogico a digitale, loggetto non pi ci che era in origine; simile, ma cambia la sua percezione, si trasforma in qualcosa daltro.

Gli oggetti che fanno parte di questo progetto, sono spesso tridimensionali, quindi teoricamente non adatti a essere riprodotti tramite scanner. Lo scanner mette a fuoco solo la zona pi prossima alla sua superficie dappoggio. I miei oggetti infatti, saranno perfettamente nitidi nella loro parte a contatto con la macchina. Tutto il resto subir una progressiva, seppur lieve sfocatura, esattamente come la nostra memoria e i nostri ricordi, che diventano sempre pi rarefatti col passare del tempo. La stessa storia di Carroll il racconto di un sogno e tutto ci che onirico rimane vivido solo per un piccolo lasso di tempo prima di tornare sepolto nel subconscio. Il nostro tentativo di mantenere vivo ogni nostro ricordo destinato a fallire: non baster una semplice riproduzione dello stesso, perch inevitabilmente subir una trasformazione, un mutamento, una metamorfosi.

E il sogno comincia...

Alice cominciava a essere veramente stufa di star seduta senza far nulla accanto alla sorella, sulla riva del fiume. Una o due volte aveva provato a dare unocchiata al libro che sua sorella stava leggendo, ma non cerano n figure n filastrocche. Che me ne faccio dun libro senza figure e senza filastrocche? pensava Alice. A dire il vero non era possibile pensare molto, perch faceva cos caldo che Alice si sentiva tutta assonnata e con le idee confuse...

O il pozzo era molto profondo oppure Alice cadeva lentamente: il fatto certo che lei, prima darrivare in fondo, ebbe tutto il tempo di guardarsi intorno e di chiedersi che cosa le stesse capitando. In un primo tempo cerc di guardare in basso per vedere dove stava andando a finire. Ma cera troppo buio e non si vedeva niente. Allora guard le pareti del pozzo e si accorse che erano piene di credenze e di scaffali.

Quando si trov dinanzi alla porta, si accorse che aveva dimenticato la chiave doro. Allora ritorn verso il tavolo, ma si accorse che non arrivava pi a prenderla. Vedeva benissimo la chiave attraverso il vetro e fece molti tentativi per arrampicarsi lungo una gamba del tavolo, ma scivolava sempre. Dopo aver provato diverse volte si sent cos stanca che si mise a sedere per terra e cominci a piangere.

Quando il Coniglio le pass vicino, prov a dire timidamente, a bassa voce: per piacere, signore... Ma alle sue parole il Coniglio ebbe un sussulto, lasci cadere i guanti e il ventaglio e fugg a tutta velocit, perdendosi nel buio.

Il Topo, che sembrava una persona autorevole, chiam tutti a raccolta e disse: Sedetevi e ascoltatemi! Presto sarete tutti asciutti, perch adesso penser io a seccarvi! Tutti si sedettero in circolo intorno al Topo: Alice teneva gli occhi fissi e attenti su di lui perch sentiva che si sarebbe presa un bel raffreddore se non si fosse asciugata subito.

Veramente vorrei essere un po pi grande. Se possibile, naturalmente disse Alice. Sette centimetri e mezzo troppo poco davvero. E unottima statura! disse il Bruco arrabbiato.

E indietro di due giorni! sospir il Cappellaio. E guardando di traverso la Lepre Marzolina aggiunse: Te lavevo detto che il burro non buono per aggiustare gli orologi!

Per favore, volete spiegarmi disse Alice con la voce un po timida perch state dipingendo quelle rose? Cinque e Sette guardarono Due in silenzio. Due disse piano: Vedete, signorina, il fatto che, in questo posto, avrebbe dovuto esserci unaiuola di rose rosse. Invece noi, per sbaglio, abbiamo piantato delle rose bianche.

Tagliatele la testa! url allora la Regina con tutto il fiato che aveva in gola.

Svegliati, Alice disse la sorella. Che sonno lungo hai fatto! Oh, che strano sogno ho fatto! mormor Alice. E raccont alla sorella le strane avventure che avete appena finito di leggere.

Quando poi Alice giunse alla fine della sua storia, la sorella la baci dicendo: E stato davvero uno strano sogno. Ma adesso corri a far merenda. E tardi.

Ma io non voglio andare fra i matti, osserv Alice. B, non hai altra scelta, disse il Gatto. Qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta. Come lo sai che sono matta? disse Alice. Per forza, disse il Gatto: altrimenti non saresti venuta qui.

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