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5 settembre 2012 Commemorazione del centenario della nascita di don Rocco Traversa
Famiglia Traversa ( gi DAversa ), nome che deriva dal dialetto ligure Traversu, che significava massiccio o corrucciato ( risentito, urtato, adirato )
La famiglia Traversa viene in Puglia, proveniente dalla Campania. La troviamo in Bari intorno al 1600. Fino al 1707 indicata con il nome DAversa, successivamente nei documenti troviamo la trasformazione del cognome in Traversa
I suoi componenti inizialmente erano dediti prevalentemente al commercio di mare, ma non disdegnavano il commercio di terra.
Un ramo della famiglia prese residenza a Sannicandro di Bari, dove Pietro Traversa (1757-1815) sposa in seconde nozze una donna del luogo, Maria Emanuela Mondelli
Il figlio Giovanni (1805-1875) tra i 20 figli avuti in 3 matrimoni ha Pietro (1830-1907) in prime nozze, che si fa prete.
Un altro figlio di Giovanni, in prime nozze, Antonio (1835-1898), sarto, che si trasferisce ad Acquaviva delle Fonti, i cui discendenti oggi risiedono a Gioia, a Taranto e in Francia
Dal matrimonio di Antonio con M. G. Rella nascono 2 figli: Giovanni ( 1857 ) e Domenico (1859-1929)
Domenico Traversa ( 1859-1929 ) in prime nozze sposa Chiara Milano , da cui ha 7 figli, tra cui Nicola, padre di Carlo e Domenico
Domenico in seconde nozze sposa Angela Maria Donvito, da cui ha 3 figli: Chiara Margh. ROCCO e Maria Leon.Costantina
Don Rocco Traversa nasce dal 2 matrimonio di Domenico con Angela Donvito
Gli altri Traversa di Gioia nascono dal 1 matrimonio di Domenico con Chiara Milano, e precisamente dal figlio Nicola ( 1902-1982), fratellastro di don Rocco
Nicola Traversa ( 1902-1982 ) e sua moglie Caterina Resta ( 1910-2007 ). Dal loro matrimonio nascono: Domenico e Carlo, questultimo, erede di don Rocco, colui che ha fornito il materiale per questa ricerca
Dopo la frequenza della scuola elementare a Gioia entra nel Convitto dei Missionari del PP. Sangue di Caserta, poi di Albano Laziale e successivamente nel seminario maggiore del Prez. Sangue di Roma La sua adesione alla Congregazione del PP. Sangue esprime il suo desiderio di dedicarsi allattivit missionaria, missione specifica della Congregazione
E ordinato Sacerdote il 21-4-1940, festa del Natale di Roma, nella Basilica di S. Giovanni in Laterano, alle ore 6,30
Il 22-4-1940 celebra la sua prima Messa solenne nella Chiesa di S. Maria del Trivio, a Roma. Il 23-4-1940 celebra la Messa dello Spirito Santo in S. Pietro in Vaticano, allaltare della tomba di S. Pietro
Dal 2-9-1940 ad Albano Laziale, dove celebra quasi sempre nella Chiesa di S. Paolo
Dal 19-11-1940 a Patrica (FR), il cui Santo Protettore San Rocco, dove celebra nella Chiesa dei Missionari del Preziosissimo Sangue, intitolata a S. Francesco Saverio. L celebra fino al 28-4-1941. Dal 1-5-1941 a Gioia dove resta fino al 12-1-1942. Dal 13-1 al 2-6-1942 a Patrica. Rientra a Gioia il 5-6-1942.
La chiesa di S. Paolo ad Albano Laziale, che raccoglie le spoglie di san Gaspare del Bufalo, fondatore della Congregazione dei Missionari del PP. Sangue
Patrica
Dal 29-4-1941 lo troviamo a Gioia, dove celebra prevalentemente in S. Francesco, ma anche in S. Andrea, S. Rocco, S. Cuore, SS. Crocifisso e S. Lucia
Il 22-9-1947 lascia la Congregazione del Preziosissimo Sangue, passando quindi da missionario a sacerdote secolare
Nel 1951 lArcivescovo di Bari, Mons. Marcello Mimmi, lo nomina Assistente spirituale dellArciconfraternita dellImmacolata , a SantAndrea
Chiesa di SantAndrea
Ricambio di generosit
Anche se non lo dimostrava, a vederlo, gi prima degli anni 60 soffriva di una nevralgia delloccipitale idiopatica , che gli causava qualche disturbo, che cercava di curare e che sopportava pazientemente
Il 26-8-1959 lArcivescovo di Bari, S.E. Mons. E. Nicodemo nomina don Rocco Vicario Economo della Parrocchia del Sacro Cuore di Ges, di Gioia
1959
Chiesa del Sacro Cuore dove don Rocco nominato Vicario Economo nel 1959
Negli ultimi due anni, dietro sua richiesta, si allontana dalla parrocchia di S. Lucia e celebra messa nella Chiesa del Crocifisso, visitando gli ammalati del vicino Ospedale
Un aspetto inedito di don Rocco: la sua macchina da cucire Singer, che lui stesso utilizzava. Tradizione o DNA ereditato dal padre e dal nonno?
Era un sacerdote che apparteneva a quella categoria di preti che sembrava avesse accettato a malincuore le novit imposte dal Concilio. Memorabili sono le messe capitolari, messe cantate a tre preti, che si intonavano in epoca preconciliare. Anche lui, come gli altri, fortemente attaccato alla sua terra, ha profuso il proprio impegno, per ben quarantanni, da vice parroco di Santa Lucia, fin dai tempi di don Rocco Passiatore, e come Rettore di SantAndrea, SantAngelo e San Francesco
Don Rocco Passiatore, primo parroco di S. Lucia, di cui il prossimo anno ricorre il 50 della morte
Lo ricorderemo sempre sul campo con il suo abito talare e il cappello, quasi che fosse rimasto ancorato al passato e il Concilio non lo avesse contagiato
In realt credo abbia incarnato il Concilio forse pi di qualche altro sacerdote, perch ha dimostrato che il vero cambiamento voluto dal Concilio non era nellapparato e nellesteriorit, ma nelle coscienze degli uomini e nel ritorno allo spirito e al messaggio evangelico
Abbiamo cercato di tracciare una breve sintesi della vita di don Rocco. Gradiremmo che alcuni di voi ci comunicassero qualche episodio, ricordo o momento di incontro con don Rocco
Da quanto abbiamo detto questa sera potremmo veramente dire che don Rocco stato un Sacerdote al servizio della comunit gioiese
e grazie anche a voi per la vostra attenzione e per la vostra pazienza e arrivederci al giorno 11
ottobre per il 130 anniversario della Confraternita di S. Lucia
Si pu visionare la mostra su don Rocco: foto e oggetti personali, messi gentilmente a disposizione dal nipote Carlo, che qui ringraziamo nuovamente pubblicamente per la sua disponibilit
Invito ad intervenire per primo don Giuseppe, che ha conosciuto don Rocco e spero che anche altri non facciano mancare la loro testimonianza sulluomo e sacerdote di cui ricordiamo il 100 anno dalla nascita