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PARTE QUINTA

ESPERIENZA
Non ci sono gradi di realt. Ci sono gradi di esperienza per l'individuo, ma non di realt. Qualunque possano essere le esperienze, lo sperimentatore sempre lo stesso. Il S certamente nel raggio della diretta esperienza di tutti, ma non come lo si immagina. E' soltanto cos com'.

CAPITOLO QUATTORDICESIMO

SAMADHI
La parola samadhi largamente usata nella letteratura spirituale orientale per indicare un avanzato stadio di meditazione in cui c' la conscia esperienza del S od un intenso e indisturbato assorbimento nell'oggetto della meditazione. Sono stati descritti molti gradi e suddivisioni del samadhi, con differenti scuole e religioni, ognuna tendente a produrre le proprie caratteristiche categorie e terminologie. La classificazione usata generalmente da Sri Ramana divide il samadhi nella seguente triplice divisione:

1* Sahaja nirvikalpa samadhi. Questo lo stato del jnani che ha definitivamente e irrevocabilmente eliminato il suo ego. Sahaja significa "naturale" e nirvikalpa significa "nessuna differenza". Un jnani in questo stato in grado di agire naturalmente nel mondo, proprio come fa qualunque ordinaria persona. Sapendo di essere il S, il sahaja jnani non vede differenze fra se stesso e gli altri e nessuna differenza fra se stesso ed il mondo. Per una tale persona, ogni cosa una manifestazione dell'invisibile S. 2* Kevala nirvikalpa samadhi. Questo lo stato che precede la realizzazione del S. In questo stato c' una consapevolezza del S temporanea, ma priva di sforzo; per l'ego non stato eliminato definitivamente. E' caratterizzato da un'assenza di coscienza corporea. Sebbene in questo stato si abbia una temporanea consapevolezza del S, non si in grado di percepire le informazioni sensoriali o di funzionare nel mondo. Quando la coscienza corporea torna, l'ego riappare. 3* Savikalpa samadhi. In questo stato la consapevolezza del S viene mantenuta dallo sforzo costante. La continuit del samadhi dipende totalmente dallo sforzo compiuto per mantenerli. Quando l'attenzione sul S vacilla, la consapevolezza del S viene oscurata. Le seguenti brevi definizioni formulate da Sri Ramana dovrebbero essere sufficienti a guidare il non iniziato attraverso la giungla della terminologia del samadhi. 1* Aggrapparsi alla realt samadhi. 2* Aggrapparsi alla realt con sforzo savikalpa samadhi. 3* Immergersi nella realt e rimanere inconsapevoli del mondo nirvikalpa samadhi. 4* Immergersi nell'ignoranza e rimanere inconsapevoli

del mondo sonno. 5* Rimanere nello stato primordiale, puro, naturale senza sforzo sahaja nirvikalpa samadhi. D: Cos' il samadhi? R: Lo stato del samadhi solo lo stato in cui l'ininterrotta esperienza dell'esistenza-coscienza conseguito da una mente tranquilla. La realt di Dio solamente quella mente tranquilla che adornata dal conseguimento dell'illimitato supremo S. Quando la mente in cominione col S nell'oscurit, chiamata nidra ( sonno ), vale a dire, l'immersione della mente nell'ignoranza. L'immersione in uno stato conscio o vigile chiamato samadhi. Il samadhi la continua inerenza al S durante lo stato di veglia. Anche nidra o sonno inerenza al S, ma in uno stato inconscio. Nel sahaja samadhi la comunione continua. D: Che cosa sono i kevala nirvikalpa samadhi e il sahaja nirvikalpa samadhi? R: L'immersione della mente nel S, ma senza la sua distruzione, kevala nirvikalpa samadhi. In questo stato non si liberi dalle vasana e cos non si consegue mukti. Soltanto dopo che le vasana sono state distrutte si pu conseguire la liberazione. D: Quando si pu praticare il sahaja samadhi? R: Anche dall'inizio. Anche se si pratica il kevala nirvikalpa samadhi per anni, se non si hanno sradicato le vasana non si consegue la liberazione. D: Posso avere una chiara idea della differenza tra savikalpa e nirvikalpa? R: Aggrapparsi allo stato supremo samadhi. Quando avviene con sforzo a causa di disturbi mentali savikalpa. Quando questi disturbi sono assenti, nirvikalpa. Rimanere permanentemente nello stato primordiale senza sforzo sahaja. D: Il nirvikalpa samadhi assolutamente necessario prima del conseguimento del sahaja? R: Dimorare permanentemente in uno qualunque di questi

samadhi, savikalpa o nirvikalpa, sahaja ( lo stato naturale ). Che cos' la coscienza corporea? E' il corpo insenziente pi la coscienza. Entrambi questi devono avere la loro base in un'altra coscienza che assoluta e non influenzata e che rimane sempre cos com', con o senza coscienza corporea. Cosa importa allora che la coscienza corporea sia persa o mantenuta purch si sia aggrappati a quella pura coscienza? L'assenza totale della coscienza corporea ha il vantaggio di rendere il samadhi pi intenso, sebbene non faccia differenza rispetto alla conoscenza del supremo. D: Samadhi lo stesso che turiya, il quarto stato? R: Samadhi, turiya e nirvikalpa hanno tutti la stessa implicazione, cio, la consapevolezza del S. Turiya letteralmente significa quarto stato, la suprema coscienza , come distinta dagli altri tre stati: veglia sogno e sonno senza sogni. Il quarto stato eterno e gli altri tre stati vanno e vengono in esso. Nel turiya c' la consapevolezza che la mente si immersa nella sua sorgente, il Cuore ed cosciente l, sebbene qualche pensiero venga ancora in urto con essa ed i sensi siano in qualche modo attivi. Nel nirvikalpa i sensi sono inattivi ed i pensieri sono totalmente assenti. Perci l'esperienza della pura coscienza in questo stato intensa e beatifica. Il turiya ottenibile nel savikalpa samadhi. D: Qual' la differenza tra beatitudine gioita nel sonno e la beatitudine gioita nel turiya? R: Non ci sono differenti beatitudini. C' soltanto una beatitudine che include la beatitudine gioita nello stato di veglia, la beatitudine di tutti i tipi di essere dall'animale pi basso al pi alto Brahma. Quella beatitudine la beatidudine del S. La beatitudine che viene gioita inconsciamente nel sonno gioita consciamente nel turiya, questa la sola differenza. La beatitudine gioita nello stato di veglia di seconda mano, un complemento della reale beatitudine ( upadhi ananda ). D: Il samadhi, l'ottavo stadio del raja yoga, lo stesso samadhi di cui parli tu? R: Nello yoga il termine samadhi si riferisce a qualche tipo

di trance e ci sono vari tipi di samadhi. Ma il samadhi di cui parlo io differente. E' il sahaja samadhi. Qui hai samadhana ( stabilit ) e rimani calmo e composto anche quando sei attivo. Realizzi che sei mosso dal pi profondo S reale all'interno. Non hai preoccupazioni, non hai ansiet, non hai problemi, poich vieni a realizzare che non c' nulla che ti appartiene. Sai che ogni cosa viene fatta da qualcosa con cui sei in conscia unione. D: Se questo sahaja samadhi la condizione pi desiderabile, non c' necessit del nirvikalpa samadhi? R: Il nirvikalpa samadhi del raja yoga pu avere la sua utilit, ma nel jnana yoga questo sahaja sthiti ( stato naturale ) o sahaja nishtha ( dimorare nello stato naturale ) esso stesso lo stato nirvikalpa. In questo stato naturale la mente libera da dubbi. Non ha bisogno di oscillare tra alternative di possibilit e probabilit. Non vede vikalpa ( differenze ) di nessun tipo. E' sicura della verit, perch sente la presente del reale. Anche quando attiva sa di essere attiva nella realt, il S, l'essere supremo. D: Qual' la differenza tra sonno profondo, laya ( uno stato simile alla trance in cui la mente in sospensione ) e samadhi? R: Nel sonno profondo la mente immersa e non distrutta. Quello che si immerge riappare. Pu accadere anche in meditazione. Ma la mente che distrutta non pu riapparire. Lo scopo dello yogi deve essere di distruggerla, non di sprofondare in laya. Nella pace della meditazione, qualche volta sopraggiunge laya, ma non sufficiente. Deve essere incrementata da altre pratiche per distruggere la mente. Alcune persone sono entrate in samadhi yogico con un pensiero insignificante e dopo molto tempo si sono risvegliate nella scia dello stesso pensiero. Nel frattempo nel mondo sono passate generazioni. Un tale yogi non ha distrutto la sua mente. La vera distruzione della mente il non riconoscimento come separata dal S. Anche ora la mente non . Riconoscilo. Come puoi farlo se non nelle attivit di ogni giorno che procedono automaticamente? Sappi che la mente

che le promuove non reale, ma soltanto un fantasma che proviene dal S. Ecco come la mente viene distrutta. D: Pu il mendicante essere influenzato da disturbi fisici durante il nirvikalpa samadhi? Il mio amico ed io siamo in disaccordo su questo punto. R: Entrambi avete ragione. Uno di voi si riferisce al kevala e l'altro al sahaja samadhi. In entrambi i casi la mente immersa nella beatitudine del S. Nel primo, i movimenti fisici possono causare disturbi al mendicante, perch la mente non completamente morta. E' ancora viva e pu, come dopo il sonno profondo, ritornare attiva in qualunque momento. Viene comparata ad un secchio che, sebbene completamente sommerso sott'acqua, pu essere tirato fuori da una corda che vi ancora attaccata. Nel sahaja, la mente completamente sprofondata nel S, come il secchio che affondato nelle profondit del pozzo insieme con la sua corda. Nel sahaja non rimane nulla che possa essere disturbato o tirato indietro nel mondo.Le proprie attivit allora assomigliano a quelle di un bambino che succhia il latte di sua madre nel sonno, ed a malapena consapevole del pasto. D: Come si pu adempiere alle proprie funzioni nel mondo in tale stato? R: Chi si abitua naturalmente alla meditazione e gioisce la beatitudine della meditazione non perder il suo stato di samadhi qualunque lavoro esterno faccia, qualunque tipo di pensiero gli possa venire. Quello il sahaja nirvikalpa. Il sahaja nirvikalpa nasa ( totale distruzione della mente ), laddove il kevala nirvikalpa laya ( temporanea sospensione della mente ). Coloro che sono nello stato di laya samadhi dovranno riportare la mente sotto controllo di volta in volta. Se la mente viene distrutta come nel sahaja samadhi non germoglier pi. Qualunque cosa venga fatta da tali persone soltanto casuale, essi non scivoleranno mai dal loro alto stato. Coloro che sono nello stato kevala nirvikalpa non sono realizzati, sono ancora cercatori. Coloro che sono nello stato sahaja nirvikalpa sono come una fiamma in un luogo senza vento,

o l'oceano senza onde, cio, in loro non c' movimento. Non possono trovare nulla che sia differente da loro stessi. Per coloro che non raggiungono quello stato, ogni cosa appare come differenti da loro stessi. D: L' esperienza del kevala nirvikalpa la stessa del sahaja, sebbene si ritorni da essa al mondo relativo? R: Non c' n venire, n andare colui che va e viene non reale. Nel kevala nirvikalpa c' il secchio mentale ancora in esistenza sotto l'acqua, e pu essere tirato fuori in qualunque momento. Il sahaja come il fiume che si collegato con l'oceano da cui non c' ritorno. Perch poni tutte queste domande? Continua a praticare fino a che avrai tu stesso l'esperienza. D: Qual' l'utilit del samadhi? Sussiste il pensiero in esso? R: Solo il samadhi pu rivelare la verit. I pensieri gettano un velo sulla verit e cos non viene realizzata come tale in stati diversi dal samadhi. Nel samadhi c' soltanto il sentimento Io sono e nessun pensiero. L'esperienza di Io sono essere immobile. D: Come posso ripetere l'esperienza del samadhi o la tranquillit che ottengo in tua presenza? R: La tua esperienza attuale dovuta all'influenza dell'atmosfera in cui ti trovi. Puoi averla al di fuori di questa atmosfera? L'esperienza discontinua. Finch non diventa permanente, necessaria la pratica. D: Il samadhi un'esperienza di calma o pace? R: Solo la tranquilla chiarezza priva di tumulto mentale il samadhi, che la solida base per la liberazione. Cercando con ardore di distruggere l'ingannevole tumulto mentale, sperimenta quel samadhi come la pacifica coscienza che la chiarezza interiore. D: Qual' la differenza fra samadhi interno ed esterno? R: Il samadhi esterno aggrapparsi alla realt mentre si testimonia il mondo, senza reagire ad esso dall'interno. C' la tranquillit di un oceano senza onde. Il samadhi interno comporta la perdita della coscienza corporea. D: La mente non sprofonda in quello stato nemmeno

per un secondo. R: E' necessaria una forte convinzione quale Io sono il S che trascende la mente ed i fenomeni. D: Tuttavia la mente si rivela un ostacolo insormontabile che si oppone a qualunque tentativo di sprofondare nel S. R: Cosa importa se la mente attiva? E' tale solo nel substrato del S. Trattieni il S anche durante le attivit mentali. D: Ho letto in un libro di Romain Rolland su Ramakrishna che il nirvikalpa samadhi un esperienza terribile e terrificante. E' cos terribile il nirvikalpa? Stiamo attraversando tutti questi tediosi processi della meditazione, della purificazione e della disciplina solo per finire in uno stato di terrore? Stiamo per trasformarci in cadaveri viventi? R: Le persone hanno ogni tipo di idea sul nirvikalpa. Perch parlare di Romain Rolland? Se coloro che hanno a loro disposizione tutta la tradizione delle Upanisad e del Vedanta hanno opinioni fantastiche sul nirvikalpa, chi pu biasimare un occidentale per simili idee? Attaverso degli esercizi respiratori alcuni yogi cadono in uno stato catalettico molto pi profondo del sonno senza sogni, in cui non sono consapevoli di nulla, assolutamente di nulla, ed essi lo glorificano come nirvikalpa. Altri pensano che una volta sprofondati nel nirvikalpa si diventi un essere completamente diverso. Altri ancora considerano il nirvikalpa conseguibile solo attraverso uno stato di trance in cui la coscienza del mondo totalmente obliterata, come nello svenimento. Tutto ci dovuto alle loro considerazioni intellettuali. Il nirvikalpa chit, coscienza senza sforzo ne forma. Da dove viene il terrore, e dov' il mistero nell'essere se stessi? Per alcune persone le cui menti sono diventate mature a causa di una lunga pratica nel passato, il nirvikalpa avviene improvvisamente come una piena, ma per altri avviene nel corso della loro pratica spirituale, pratica che lentamente fiacca i pensieri che ostruiscono e rivela lo schermo della pura consapevolezza io-io. La pratica ulteriore rende lo schermo

esposto in modo permanente. Questa la realizzazione del S, mukti, o sahaja samadhi, lo stato naturale privo di sforzo. La sola non percezione delle differenze ( vikalpa ) esterne, non la vera natura del nirvikalpa stabile. Sappi che solo il non sorgere delle differenze ( vikalpa ) nella mente morta il vero nirvikalpa. D: Quando la mente comincia a sprofondare nel S, c' spesso una sensazione di paura. R: La paura ed il tremore del proprio corpo mentre si sta entrando nel samadhi dovuta alla debole coscienza dell'ego che ancora rimane. Ma questo muore completamente, senza lasciare nemmeno una traccia, si dimora come il vasto spazio della pura coscienza dove prevale solo la beatitudine, ed il tremare di paura cessa. D: Il samadhi uno stato beatifico o estatico? R: Nel samadhi stesso c' solo perfetta pace. L'estasi avviene quando la mente torna in vita alla fine del samadhi, col ricordo della pace del samadhi. Nella devozione l'estasi viene prima. Si manifesta con lacrime di gioia, capelli che si rizzano e balbettio. Quando alla infine l'ego muore e viene guadagnato il sahaja, questi sintomi e l'estasi cessano. D: Nel reakizzare il samadhi, si ottengono anche le siddhi ( poteri soprannaturali )? R: Al fine di spiegare la siddhi, ci devono essere altri a riconoscerle. Ci significa che non c' jnana in colui che le dispiega. Perci le siddhi non meritano nemmeno un pensiero. Si deve mirare e guadagnare soltanto jnana. D: Nella Mandukyopanishad si afferma che finch non viene sperimentato il samadhi, l'ottavo ed ultimo stadio dello yoga, non pu esserci liberazione ( moksha ) per quanta meditazione ( dhyana ) o austerit fisiche ( tapas ) vengono eseguite. E' cos? R: Comprese rettamente, sono la stessa cosa. Non fa alcuna differenza che le chiami meditazione o austerit o assorbimento o qualunque altra cosa. Quello che stabile,

continuo come il fluire dell'olio, austerit, meditazione ed assorbimento. Essere il proprio S il samadhi. D: Ma nella Mandukyopanishad si dice che il samadhi deve necessariamente essere sperimentato prima di ottenere la liberazione. R: E chi dice che non sia cos? Non viene affermato solo nella Mandukyopanishad, ma in tutti i testi antichi. Per vero samadhi solo se conosci il tuo S. Qual' l'utilit di sedere immobile per qualche tempo come un oggetto senza vita? Supponiamo che tu abbia un foruncolo sulla mano e che debba essere operato sotto anestesia. Non senti alcun dolore al momento, ma questo significa che sei in samsdhi? E' lo stesso anche con questo. Bisogna conoscere cos' il samadhi. E come puoi riconoscerlo senza riconoscere il tuo S? Se hai conosciuto il S, il samadhi verr conosciuto automaticamente. Il samadhi il proprio stato naturale. E' la corrente che giace sotto tutti e tre gli stati di veglia, sogno e sonno. Il S non questi stati, ma questi stati sono nel S. Se otteniamo il samadhi nel nostro stato di veglia, persister anche nel sonno profondo. La distinzione fra coscienza ed incoscienza appartiene al regno della mente, che viene trasciesa dallo stato del S reale. D: Cos si dovrebbe cercare sempre di raggiungere il samadhi? R: I saggi affermano che solo lo stato di equilibrio privo dell'ego il mouna-samadhi ( il samadhi del silenzio ), il pinnacolo della coscienza. Fino a quando non si consegue il mouna-samadhi, lo stato in cui si la realt al di l dell'ego, cerca come tua meta solo l'annientamento dell'io.

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