Sommario MOOC (Massive Open Online Course) un corso online con la possibilit di registrazione gratuita e aperta, un curriculum condiviso pubblicamente e risultati finali aperti. I MOOC integrano social networking e risorse accessibili online; sono facilitati da professionisti leader nel campo di studio; si basano sul coinvolgimento degli studenti che si auto-organizzano la partecipazione in funzione di obiettivi di apprendimento, conoscenze e competenze pregresse e interessi comuni. Anche se pu condividere alcune delle convenzioni di un corso tradizionale, come ad esempio una timeline predefinita e temi settimanali da trattare, un MOOC generalmente non prevede costi e prerequisiti salvo linteresse a partecipare e laccesso a Internet - non predefinisce aspettative per la partecipazione, non rilascia certificazioni formali. MOOC sfrutta tutte le capacit del mondo digitale, risponde ai requisiti della economia post-industriale, rappresenta una innovazione distruttiva per i tradizionali sistemi di formazione scolastica, accademica, permanente. Pu essere considerato il futuro, una rivoluzione o uno tsunami. Se ne discute con Manfredo Montagnana. Copertina: Manfredo Montagnana Tag: alta formazione, blended learning, clay casati, coursera, edx, flip teaching, futuro, innovazione didattica, innovazione apprendimento, manfredo montagnana, massive open online course, mooc, rivoluzione, tsunami, udacity, #hashtag: #MOOC, #higheredu, #blendedlearning, #coursera, #edx, #flipteaching, #udacity
Citazioni & Link Che cosa un MOOC: http://edactive.ca/mooc/whatisamooc Il successo in un MOOC: http://edactive.ca/mooc/successinamooc MOOC: il futuro? una rivoluzione?, uno tsunami? http://www.slideshare.net/Yossisv/mooc-il-futuro-unarivoluzione-uno-tsunami Higher education : final countdown http://www.slideshare.net/Yossisv/higher-educationrevolution
Rivoluzione nellAlta Formazione "Stiamo andando a fare la rivoluzione", ha dichiarato Anant Agarwal, Presidente di edX. "Stiamo cercando di cambiare il mondo." "Questo il futuro, e dobbiamo essere parte di esso". "Ho la sensazione che (questo tipo di corsi) sar una sorta di tsunami in tutto il mondo accademico", Martin Vetterli, Rettore della Scuola di Informatica e Comunicazione Scienze dell'EPFL (Ecole Polytechnique Fdrale de Lausanne). "La Rivoluzione online: istruzione di qualit per tutti". "Si trasforma l'istruzione da un privilegio a un diritto". Daphne Koller, co-fondatrice di Coursera. Tutti si riferiscono a MOOC (Massive Open Online Course). Corsi di formazione con le seguenti caratteristiche: i partecipanti sono distribuiti nello spazio e nel tempo i materiali formativi sono dispersi nel web la classe un hub interattivo che include blog o portfolio personali, siti web, siti di social networking, etc i partecipanti e gli istruttori aggregano, rimescolano e riutilizzano i contenuti del corso i partecipanti devono mantenersi aggiornati rispetto a un programma di massima la partecipazione gratuita (per accedere ai corsi delle migliori universit mondiali sufficiente un laptop e una linea internet veloce), la certificazione pu essere a pagamento i corsi possono essere di massa con migliaia di iscritti simultanei.
I MOOC diventano popolari nel 2012 per merito delle iniziative delle prestigiose universit di Stanford, Michigan, Princeton, Pennsylvania, Harvard, MIT. Storicamente il termine MOOC stato coniato da Dave Cornier della University of Prince Edward Island nel 2008 per un corso di massa tenuto da George Siemens della Athabasca University e Stephen Downes del National Research Council of Canada. Piattaforme tecnologiche Attualmente le principali piattaforme tecnologiche per i corsi MOOC sono: Udacity, Coursera, edX. Da PLE (Personal Learnig Environement) a MOOC
Udacity (Gennaio 2012) 21st Century University University, organizzazione privata di formazione, fondata dai tre roboticisti David Stavens, Mike Sokolsky, Sebastian Thrun Il Thrun. catalogo di agosto 2012 include 3 corsi introduttivi, 7 corsi intermedi e 3 corsi avanzati. Gli Udaciani credono che 3 L'istruzione superiore alla deriva con costi sempre pi elevati sia per gli studenti che per la societ in generale. Listruzione non pi un evento unico, ma una struzione esperienza che deve durare tutta la vita. Ci che viene insegnato nelle universit non corrisponde a quanto richiesto dalle imprese, prese, soprattutto nei settori tecnici (STEM). L' istruzione dovrebbe essere meno passiva (senza lunghe lezioni frontali) e pi pratica. Gli insegnanti ) non devono essere docenti, ma allenatori. Ci sono le condizioni per reinventare la formazione del 21 secolo, colmando il divario tra competenze del mondo reale, istruzione e occupazione. I nuovi studenti saranno, sia fluenti nelle nuove piattaforme tecnologiche, sia cittadini del mondo curiosi e impegnati.
Coursera lanciata (Aprile 2012) dai professor di Computer ofessori Science Daphne Koller e Andrew Ng di Stanford Stanford. Al momento del lancio, Coursera aveva come partner le 4 universit di Stanford, Michigan, Princeton e Pennsylvania Pennsylvania. A luglio 2012 stato annunciato il parternariato con le 12 o universit: California Institute of Technology, Duke, Georgia : Institute of Technology, Johns Hopkins, Rice, California - San Francisco, Edinburgh (Scozia), Illinois at Urbana Urbana-Champaign, Washington, Virginia, Toronto (Canada), EPFL politecnico federale di Losanna (Svizzera).
Ad agosto 2012 viene annunciato che il corso Web Intelligence and Big Data verr offerto contempora contemporaneamente anche nelle universit Indian Institute of Technology (IIT) Delhi e Indraprastha Institute of Information Technology (IIIT) Delhi (India). Ad agosto 2012 pi di un milione di studenti, di 196 paesi, i, erano iscritti ad almeno uno dei 119 corsi a catalogo.
edX (Maggio 2012) The future of Online Education for anyone, anywhere, anytime. Universit edX: MIT, Harvard, Berkeley. Ad agosto 2012 sono stati annunciate i primi 7 corsi.
Su questi temi abbiamo intervistato Manfredo Montagnana. Manfredo Montagnana E stato Presidente per quindici anni dellUnione Culturale Franco Antonicelli di Torino. Dal 1940 al 1948 le leggi razziali hanno costretto la sua famiglia allesilio in Australia dove ha acquisito linglese come lingua madre. E laureato in Scienze Matematiche presso lUniversit di Torino. Dal 1961 al 1971 ha insegnato nelle Universit di Torino e di Genova. Dal 1971 al 1998 ha svolto corsi di Analisi Matematica, Geometria, Geometria Descrittiva, Applicazioni della Matematica allEconomia al Politecnico di Torino dove stato membro del Consiglio di Amministrazione e ha diretto il Centro dei Servizi Didattici di Architettura. Nellanno accademico 1969-70 ha svolto ricerca presso il Mathematical and Statistical Department dellUniversit della California in Berkeley. Ha fatto parte del Consiglio Comunale di Torino dal 2001 al 2006 partecipando ai lavori delle Commissioni Cultura e Urbanistica. Ha ricoperto importanti incarichi nei Sindacati della Scuola, dellUniversit e della Ricerca della CGIL. E autore di una ventina di articoli scientifici e di numerosi testi didattici di matematica. Tra i libri pubblicati: I Montagnana. Una famiglia ebraica piemontese e il movimento operaio (1914-1948), Giorgina Arian Levi Manfredo Montagnana, ed. La Giuntina 2000; Analisi matematica 1. CD-ROM, Anna R. Ossola , Anna R. Scarafiotti Abete, Manfredo Montagnana, ed. CELID 2000.
Intervista Il 13 marzo 2012, rispondendo allinvito per la presentazione, presso la sede del Centro NEXA, del corso "Rivoluzione Digitale del prof. Juan Carlos De Martin docente di ruolo presso la Facolt di Ingegneria dell'Informazione del Politecnico di Torino, Eleonora Pant - Digital Media & Contents Manager al CSP di Torino, ente di ricerca industriale e sviluppo sperimentale - scrive Questo il tipico corso che potrebbe essere sviluppato in modalit MOOC (Massive Open Online Course) dando un segnale che anche negli Atenei italiani certe cose sono possibili.
Riferimento: http://server-nexa.polito.it/pipermail/nexa/2012March/016761.html
Quali sono le principali ragioni per le quali il Politecnico di Torino stato assente nel processo di sviluppo del MOOC? Ad esempio, perch non ha partecipato a OCW Consortium, che a seguito del MIT, raggruppa oltre 250 universit? Prenderei come riferimento il sistema universitario italiano e, soprattutto, la realt del Politecnico di Torino dove ho lavorato per 25 anni, cominciando da una breve storia delle vicende del Politecnico in merito ai nuovi processi di insegnamento e di apprendimento. Nel 1988 la Facolt di Architettura aveva dato vita al CISDA (Centro Interdipartimentale Servizi Didattici Architettura), un valido centro servizi, che decise di impegnare due dei propri laboratori nella creazione di strumenti per la formazione basati sulle nuove tecnologie. Il laboratorio Audiovisivi possedeva una attrezzatura di primo ordine per le riprese audiovisive e la loro implementazione in forma digitale; il laboratorio Hyparch disponeva dei mezzi e delle conoscenze necessarie per la costruzione di prodotti multimediali.
Nacquero cos tra i molti risultati ottenuti - la visita virtuale al Castello del Valentino (sede della Facolt) e il corso di Analisi I, entrambi molto articolati ed interattivi. Quasi contemporaneamente, il Politecnico fu tra i primi partecipanti al progetto Nettuno dedicato alla formazione a distanza attraverso lezioni video registrate e trasmesse in televisione nelle ore notturne; nei primi anni il laboratorio Audiovisivi costitu il principale produttore delle riprese. Gli anni seguenti furono caratterizzati da due principali evoluzioni: da un lato il Politecnico assorb buona parte delle attivit di Hyparch in una struttura centralizzata di ridotte dimensioni; dallaltro lato anche lattivit locale del Nettuno venne accentrata e sostanzialmente programmata a livello nazionale, senza aggiungere significativi elementi multimediali e interattivi. Mi chiedi perch il Politecnico non entrato nel mondo MOOC ed in particolare nellOCW Consortium del MIT: temo di non essere in grado di dare una risposta esauriente e dovr limitarmi a qualche congettura. Intanto la sempre minore disponibilit di finanziamenti ha costretto lateneo ad investire in specifici progetti tenendo conto non solo dellinteresse di ogni progetto ma anche del peso accademico dei proponenti. Da questo punto di vista, va tenuto conto del fatto che nel settore della multimedialit gli investimenti devono essere consistenti se si vuole emergere a livello internazionale ed immagino che il Politecnico abbia rinunciato a mettersi al livello del MIT e degli atenei che hanno investito molti milioni di euro per far crescere un centro di attivit multimediali. Certamente negli ultimi ventanni ha provveduto a creare qualche aula informatica, a dotare tutte le grandi aule di una cattedra attrezzata ed a garantire a tutti gli studenti la possibilit di disporre di computer per molte ore ogni settimana.
Forse non ci resi conto che la presenza di strumenti informatici e di lezioni registrate su video una cosa ben diversa dallimpostare insegnamento e apprendimento in un modo radicalmente nuovo, come fa MOOC. La moderna alta formazione a distanza si fa iniziare nel 1971 con la UK Open University. Lalta formazione open ha preso il volo nel 2002 con MIT OCW (Open Course-Ware). La rapida evoluzione del mondo online si realizza, con modalit maggiormente interattive e collaborative, nel 2011 quando un professore di Stanford di Robotica e Informatica, Sebastian Thrun, in un momento di follia epifanico, con laiuto di Peter Norvig (direttore della ricerca presso Google) ha messo in rete uno dei suoi corsi on-line di Intelligenza Artificiale. Nel prossimo futuro si prevedono diversi modelli per una formazione aperta, online interattiva e collaborativa. Concorda con coloro che ritengono che gli effetti sulluniversit, e in particolare sui processi di insegnamento e apprendimento, di questa rivoluzione digitale siano paragonabili all'impatto dell'invenzione della stampa a caratteri mobili del tipografo tedesco Johann Gutenberg nel 1450? Mi convince lidea che MOOC ed altre proposte come quelle di edX, Cursera, Udacity, OERu, Khan Academy e P2PU rappresentino una rivoluzione nel mondo dellinsegnamento e dellapprendimento; spiego cosa intendo dire. Durante i miei anni di lavoro nel sistema universitario ho sempre avuto come riferimento quello che erano le universit nate intorno allanno mille: un luogo di incontro tra pochi giovani fortunati ed alcuni intellettuali, dove
formazione e ricerca erano tra loro uniti e coinvolgevano allo stesso modo docenti e discenti. Avrei voluto che nei miei corsi fosse ancora presente quella atmosfera; uno sforzo in tale direzione fu compiuto ad Architettura verso la fine degli anni 70 con lesperienza dei raggruppamenti interdisciplinari, ma fu inquinato dalle richieste del trenta (o almeno 28) per tutti. 10 Oggi riconosco che quel sogno irrealizzabile per diversi motivi che non approfondisco, ma vorrei sottolineare che mi pare che il carattere rivoluzionario di MOOC (e degli altri) deve guardare pi alla nascita delle grandi scuole universitarie intorno allanno mille, che rappresentarono davvero una grande discontinuit, piuttosto che alla scoperta della stampa, che stata soprattutto un fatto tecnico. Vorrei aggiungere che nella mia intensa attivit sindacale mi sono pi volte domandato perch mai si dovessero convocare a Roma decine o centinaia di dirigenti per riunioni spesso inutili quando erano gi disponibili gli strumenti informatici idonei a svolgere lesame dei problemi standosene in sede: quanti soldi e quanto tempo risparmiati! Proprio come, sia pure in altra dimensione, nelle proposte di MOOC e simili. Sorprendentemente, nella Universit che insegna, l'insegnamento non il core business che, invece, rappresentato dal rilascio di credenziali (diplomi, lauree, master, etc). Linsegnamento universitario a malapena una professione nel senso usuale del termine; la maggior parte degli accademici sono privi di abilitazione formale all'insegnamento. Molto spesso linsegnamento, che dovrebbe essere un elemento essenziale di queste universit, viene demandato a collaboratori mal pagati e
precari (es. assistenti, ricercatori, etc). Le indagini di routine degli studenti confermano sistematicamente che esistono ampi margini di miglioramento per l'insegnamento. MOOC pu innescare profondi cambiamenti nei processi di insegnamento e apprendimento? Ho qualche difficolt a immaginare come MOOC agir sullorganizzazione del sistema universitario in Italia nel breve e medio periodo, soprattutto perch le nostre universit sono estremamente conservatrici e tendono a rifiutare una trasformazione cos radicale. Lintroduzione delle scuole per far meglio convivere le attivit didattiche e quelle di ricerca rischia di essere un fatto formale se non addirittura un arretramento, come si verificato con lintroduzione del triennale e dei crediti. Molti ritengono che la progressiva riduzione dei finanziamenti da parte dello stato obbligher le universit a liberalizzare il mercato dei servizi agli studenti; alcuni servizi saranno prodotti direttamente dalla universit, altri da terze parti (ad es. linsegnamento). Con MOOC, i Grandi Maestri potrebbero costituire proprie societ di produzione e vendere i loro corsi - come le serie TV a diverse universit. Unbundling e liberalizzazioni caratterizzeranno la universit post-MOOC? Lipotesi di una operazione di unbundling da parte degli atenei va confrontata con la loro macchinosa organizzazione: la amministrazione centrale articolata in almeno una decina di funzioni; il numero dei dipartimenti va da una decina per gli atenei pi piccoli ad almeno un trentina per i pi grandi; le facolt possono essere 2 o 10; e poi ci sono le biblioteche ed i servizi di vario tipo.
11
I centri decisionali sono dunque molteplici: oltre al Consiglio di Amministrazione ed al Senato Accademico, vi sono tutti i Consigli di Facolt e di Dipartimento. A me pare che una simile operazione nelle attuali condizioni richiederebbe un numero imprecisato di anni. Per anni "e-learning" ha utilizzato mezzi diversi per fornire lo stesso tipo di insegnamento: lezioni frontali online, pubblicazione di dispense digitali e, occasionalmente, "innovazioni" con i quiz. Adaptive e-learning utilizza il computer come dispositivo didattico interattivo che adatta la presentazione del materiale didattico in base alle esigenze di apprendimento degli studenti, utilizza scenari di simulazione e giochi, in modo che gli studenti possono imparare attraverso la pratica. Per acquisire la conoscenza e la sua applicazione con successo, lapprendimento handson learning by doing considerato di gran lunga pi efficace di una lezione tradizionale. Le universit online sono il futuro dellalta formazione? Ho gi anticipato che considero le varie proposte di universit on-line come aperture verso un nuovo modo di apprendere e di comunicare che potr trasformare anche molti aspetti del vivere civile. Mi pare che non sia in gioco solo il futuro delluniversit ma un mutamento epocale che potr dare nuova vitalit ad una cultura in declino e potr offrire nuovi spazi al confronto fra i cittadini e fra i popoli. Naturalmente questa resta una speranza assai ottimistica nelle condizioni attuali del nostro paese. Per essere pi precisi, questo tsunami che sicuramente investir anche lItalia, potr avere effetti positivi e duraturi solo se vi sar una svolta profonda nellagenda politica dei partiti: qualunque ipotesi di un rilancio della nostra competitivit pu essere credibile a condizione che lazione di tutte le
12
13
istituzioni pubbliche governo e parlamento, regioni, provincie, comuni avr come primi obiettivi su cui investire: cultura, ricerca, formazione. Si tratta di una svolta tesa a recuperare i danni causati da decenni di ati investimenti molto inferiori a quelli degli altri paesi avanzati, in questi settori: senza cultura, ricerca, formazione lItalia non ha alcuna possibilit di progettare uno sviluppo sostenibile.