k=1
v
k
w
k
. Inoltre,
si pu`o facilmente vericare che nello spazio C[a, b]
f, g) :=
_
b
a
f(x) g(x) dx
`e un prodotto scalare.
Un insieme di n vettori v
1
, . . . , v
n
si dice sistema ortogonale se v
j
, v
k
) = 0 j ,= k (cio`e
se i vettori sono mutuamente ortogonali). Un sistema ortogonale si dice ortonormale se
soddisfa anche le condizioni v
k
, v
k
) = 1 k = 1, . . . , n.
Tale dicitura `e giusticata dal fatto che in uno spazio vettoriale con prodotto scalare `e
possibile denire in modo naturale una norma (detta norma indotta dal prodotto scalare):
|v| := v, v)
1
2
.
Si pu`o vericare infatti che essa soddisfa gli assiomi di norma cio`e:
- v ,= 0 |v| > 0
- |av| = [a[ |v|
- |v + w| |v| + |w| (disuguaglianza triangolare).
La disuguaglianza triangolare si ottiene come immediata applicazione della seguente im-
portante relazione:
[u, v)[ |u| |v| (disuguaglianza di Schwarz)
Per la verica di tale disuguaglianza, osserviamo che se |v| = 1 allora
0 |u u, v)v|
2
= u u, v)v, u u, v)v) =
= u, u) u, v)u, v) u, v)v, u) + u, v)u, v) = |u|
2
[u, v)[
2
cio`e se |v| = 1 allora [u, v)[ |u|. Quindi in generale
[u, v)[ =
_
u, |v|
v
|v|
_
= |v|
_
u,
v
|v|
_
|u| |v|.
2
Osserviamo ora che se v e w sono ortogonali allora
|v + w|
2
= |v|
2
+ |w|
2
(Teorema di Pitagora).
Se V `e uno spazio vettoriale a dimensione nita con base ortogonale v
1
, . . . , v
n
allora per
ogni v V si ha v = a
1
v
1
+ . . . + a
n
v
n
dove
a
1
=
v, v
1
)
|v
1
|
2
, . . . , a
n
=
v, v
n
)
|v
n
|
2
(per vericarlo basta eseguire il prodotto v, v
k
), k = 1, . . . , n, e ricordare che v
j
, v
k
) = 0
per j ,= k). Pertanto,
|v|
2
=
n
k=1
[a
k
[
2
|v
k
|
2
=
n
k=1
[v, v
k
)[
2
|v
k
|
2
.
Se la base `e ortonormale allora la precedente relazione si scrive
|v|
2
=
n
k=1
[a
k
[
2
=
n
k=1
[v, v
k
)[
2
.
Siano ora u un vettore e v
1
, . . . , v
n
un sistema ortogonale. Denotato con W = span(v
1
, . . . , v
n
),
si chiama proiezione ortogonale di u su W il vettore
w :=
u, v
1
)
|v
1
|
2
v
1
+ . . . +
u, v
n
)
|v
n
|
2
v
n
. (1)
Ovviamente per denizione w W (`e combinazione lineare di v
1
, . . . , v
n
). Inoltre il
vettore u w `e ortogonale a tutti i vettori v
1
, . . . , v
n
, infatti
u w, v
k
) = u, v
k
) w, v
k
) = u, v
k
)
n
j=1
u, v
j
)
|v
j
|
2
v
j
, v
k
) = u, v
k
) u, v
k
) = 0
quindi u w `e ortogonale anche a w. Di conseguenza, per il Teorema di Pitagora si ha
|u w|
2
+ |w|
2
= |u|
2
, quindi |w|
2
|u|
2
e dato che v
1
, . . . , v
n
sono un sistema
ortogonale, dalla (1) si deduce
|w|
2
=
n
k=1
[u, v
k
)[
2
|v
k
|
2
|u|
2
(disuguaglianza di Bessel).
Consideriamo ora lo spazio vettoriale L
2
[, ] delle funzioni (a valori complessi) a
quadrato sommabile su [, ], munito del prodotto scalare
f, g) =
_
[f(x)[
2
dx
_1
2
.
3
Consideriamo ora le funzioni f
n
(x) := e
inx
, n intero. Esse sono mutuamente ortogonali,
infatti se n ,= m si ha
_
e
inx
e
imx
dx =
_
e
i(nm)x
dx =
1
i(n m)
[e
i(nm)x
]
= 0,
ma non hanno norma unitaria, infatti
|e
inx
|
2
=
_
e
inx
e
inx
dx =
_
1 dx = 2 n.
Fissiamo ora una funzione f L
2
[, ] e un naturale n. Considerato lo spazio
W
n
= span(e
ikx
)
k=n,...,n
, la proiezione ortogonale di f su W
n
`e data da
s
n
(x) =
n
k=n
f, e
ikx
)
|e
ikx
|
2
e
ikx
=
n
k=n
1
2
__
f(x) e
ikx
dx
_
e
ikx
=
n
k=n
c
k
e
ikx
dove c
k
=
1
2
_
f(x)e
ikx
dx. Quindi s
n
coincide con la somma parziale n-esima dello
sviluppo in serie di Fourier di f. La disuguaglianza di Bessel in questo caso diventa
|s
n
|
2
=
1
2
n
k=1
f(x) e
ikx
dx
2
= 2
n
k=n
[c
k
[
2
|f|
2
.
La precedente disuguaglianza `e vera per ogni n 1, quindi, passando al limite per
n +, si ottiene
k=
[c
k
[
2
1
2
|f|
2
(disuguaglianza di Bessel).
In forma reale, ricordando che c
k
=
1
2
(a
k
ib
k
) e c
k
=
1
2
(a
k
+ ib
k
), k = 1, 2, . . ., la
relazione precedente diventa
[a
0
[
2
2
+
k=1
_
[a
k
[
2
+ [b
k
[
2
_
1
|f|
2
.
Osserviamo ora che |s
n
f|
2
= |f|
2
|s
n
|
2
, dato che s
n
f `e ortogonale ad s
n
. Quindi
lim
n+
|s
n
| = |f| lim
n+
|s
n
f| = 0. Ovvero,
lim
n+
|s
n
f| = 0
k=
[c
k
[
2
=
1
2
|f|
2
,
cio`e nella disuguaglianza di Bessel vale il segno di uguaglianza se e solo se la serie di
Fourier di f converge ad f nella norma di L
2
, e questo `e vero. Infatti, vale il seguente
risultato.
Identit`a di Parseval. Per ogni f L
2
([, ]) vale lidentit`a
2
k=
[c
k
[
2
=
_
[a
0
[
2
2
+
k=1
_
[a
k
[
2
+ [b
k
[
2
_
_
= |f|
2
,
dove la norma di f si intende in L
2
.
4