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Trento
RICICLA TRENTINO 2
l'Adige
SUL POSTO. L assessore Silvano Grisenti con il capo della Protezione civile Claudio Bortolotti quello dei multimateriali, ci sar da vedere cosa decider lautorit giudiziaria. Io credo che il capannone sia da abbattere, cotto, non mi pare possibile che ci possano mettere dentro dei lavoratori e che possa quindi superare un collaudo sulla statica per ottenere lagibilit. Quindi, per i multimateriali, carta, stracci eccetera? Nella riunione di ieri si deciso che questo materiale confluir comunque allo stabilimento. E qui, dai camioncini verr trasbordato su grandi camion che lo porteranno nel trevigiano, presso una ditta che si resa disponibile per la lavorazione sino a quando Ricicla Trentino non sar in grado di farlo. In realt, i tecnici, assieme ai dirigenti aziendali, hanno anche previsto un Piano B: se lautorit giudiziaria dovesse mettere sotto sequestro unampia area dello stabilimento di Lavis, i multimateriali potrebbero essere convogliati presso la discarica comunale di Ischia Podetti e qui essere trasbordati sui camion diretti a Treviso. Ma lipotesi pi probabile la prima. Per quanto riguarda invece il materiale che andato bruciato, dopo il completo spegnimento dellincendio (le fiamme erano state gi domate alle 10 di ieri e lincendio giudicato spento in serata, ma secondo i pompieri solo stamattina si potranno dire vinti tutti i focolai che covano sotto le ceneri) verr raccolto e smaltito in discariche speciali. Io per voglio rassicurare i cittadini, la raccolta differenziata continua. Si tratta di 120 tonnellate di rifiuti che quotidianamente arrivano a Lavis da tutto il Trentino. Che ne sapete delle cause dellincendio? Bortolotti non si scompone. In questo momento nessunissima ipotesi da scartare. Non si esclude lipotesi dellincendio doloso, ma nemmeno quella delle fiamme accidentali. Non abbiamo elementi. Del resto, tra il multimateriale c di tutto, carta, carto-
ne, stracci. Magari una balla giunta gi surriscaldata allo stabilimento e l, dopo un certo tempo, ha dato origine alle fiamme. La popolazione di Trento, con laria che tirava in questa direzione, ha corso qualche pericolo in termini di inquinamento dellaria, domandiamo al comandante dei vigili urbani Giacomoni? Chiedetelo ai tecnici. Quindi ecco di nuovo Bortolotti: Nessun problema per quanto riguarda linquinamento dellarea. Stamattina (ndr, ieri) per qualche ora si temuto che la colonna di fumo potesse creare problemi alle famiglie che vivono vicino allo stabilimento, a Lavis. Si trattava di un fumo acre e abbiamo detto loro di tenere chiuse porte e finestre. Ma non ci sono stati ulteriori allarmi. Non si trattava di plastica. E il medico provinciale ci ha assicurato che gli eventuali sintomi, bruciori, tosse etc., si sarebbero avvertiti immediatamente, cosa che non avvenuta. Le analisi hanno confermato che nellaria le concentrazioni di sostanze potenzialmente tossiche si sono mantenute sempre a livelli molto lontani da quelli considerati pericolosi. E le acque? Le analisi dei pozzi a valle della zona non hanno rilevato nulla di allarmante. Ma, siccome molti liquidi sono ancora in via di assorbimento da parte del terreno, la certezza del non inquinamento delle falde si potr avere solo nelle prossime settimane, anche se i tecnici si dicono tranquilli anche da questo punto di vista.
Il direttore. Per un periodo, verso una azienda di Treviso i rifiuti multimateriali La vertenza. Promessa dellazienda: altri 3 a tempo determinato. Ma ora?