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ASSOCIAZIONE CIVICA PORTA NUOVA – VASTO

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CONSIGLI PER GLI ACQUISTI

Cari concittadini,

lo scriveva già don Benedetto Croce negli anni venti del secolo scorso: la più parte dei mali del Me-
ridione derivano dallo scarso o nullo spirito pubblico dei suoi abitanti. La città di Vasto non fa ecce-
zione. Il particolarismo, il personalismo, la protesta sterile, la delega, il clientelismo sono i tratti co-
muni della vita pubblica locale. Le elezioni –soprattutto le elezioni comunali- tendono ad esaltarli. I
partiti politici portano di questo una seria responsabilità; ma i cittadini non sono migliori.
Con questo non intendiamo porre tutti sullo stesso piano. Ciò sarebbe stupido, oltre che ingiusto.
Occorre fare delle distinzioni. E distinguere, giacché ci troviamo in campagna elettorale, tra gli
schieramenti e i candidati. Queste distinzioni è bene che ognuno le faccia per se stesso. Noi non da-
remo indicazioni di voto. Invitiamo però i cittadini a votare anche in relazione alle risposte che i
candidati daranno –sempre che le diano- alle questioni seguenti.

1. LO STATUTO COMUNALE. Prima che della propria presunta maggiore affidabilità o


dei propri progetti di spesa del denaro pubblico i candidati sindaci dovrebbero parlarci
delle relazioni che la loro Amministrazione Comunale intenderà stabilire con la generalità
dei cittadini. E prendere degli impegni. E’ noto che alcuni aspetti fondamentali della que-
stione sono regolati dallo Statuto Comunale. Sfortunatamente, proprio a questo riguardo,
esso attende ancora oggi – malgrado le promesse formulateci dall’Amministrazione Co-
munale uscente, e a 10 anni dalla sua approvazione- di essere applicato. Dall’Ottobre
2004 la nostra associazione (raccogliendo l’adesione di 14 altre associazioni cittadine) ha
chiesto in particolare l’attuazione dei seguenti articoli:
1.1 Il difensore civico: “al fine di garantire la imparzialità, trasparenza, nonché il buon anda-
mento dell’Amministrazione comunale. Il difensore civico agisce in particolare a tutela dei
diritti e degli interessi dei cittadini singoli o associati” (art. 23);
1.2 La conferenza dei servizi.: “Il Sindaco indice entro il mese di settembre di ogni anno
apposite conferenze dei servizi locali per esaminare l’andamento della qualità, quantità, ef-
ficienza ed efficacia dei servizi, [acqua, raccolta dei rifiuti, trasporti pubblici urbani,
NdR] formulando idonee soluzioni per il miglioramento di essi”.( art. 25);
1.3 Il regolamento degli istituti di partecipazione. Gli articoli 13, 14, 15, 16, 17 attribuiscono
all’Amministrazione Comunale la facoltà di consultare le associazioni locali su ogni materia
di loro competenza, col solo vincolo del rispetto del regolamento degli istituti di partecipa-
zione. Il quale tuttavia, a Vasto, non esiste…

2. IL CENTRO STORICO. Il centro storico è patrimonio della città intera. Da quarant’an-


ni a questa parte, da quando l’allora sindaco Ciccarone dispose l’asfaltatura dell’antico
manto viario, esso è oggetto, per mano pubblica o privata, di piccoli e grandi interventi i
quali, sebbene attuati talvolta con le migliori intenzioni, ne stanno nondimeno un po’ alla
volta stravolgendo l’aspetto. L’opinione pubblica presta attenzione, di volta in volta, ai
casi più eclatanti, ma sempre quando il danno è ormai avvenuto. Nessuno ha mai provato
negli ultimi anni a formulare una proposta di intervento complessivo. Non si tratta, sia
chiaro, di impedire i lavori necessari a mantenere il centro storico abitabile; né di allestire
su di esso un’anacronistica programmazione onnicomprensiva; ma di stabilire un quadro
generale minimo di riferimento che lo tuteli e valorizzi nel suo insieme. Nell’ambito di
una generale revisione del PRG –sulla quale tutti sembrano concordare- la nostra associa-
zione ha formulato dal Giugno 2003 alcune richieste che riguardano Centro Storico spe-
cificamente. Esse sono:
2.1. La definizione dei Piani di Recupero del Nucleo Antico previsti dall’art. 98 delle Nor-
me Tecniche di Attuazione. Sarebbe la premessa per un intervento organico, nonché la
condizione necessaria per poter accedere ad eventuali finanziamenti pubblici;
2.2. Nel frattempo, chiediamo la revisione dello stesso art. 98 delle NTA nella parte in cui
consente, entro blandi vincoli quantitativi, pressoché ogni intervento di ristrutturazione
edilizia ed urbanistica; e altresì nella parte in cui consente la modifica delle altezze, del-
le facciate, dei volumi.
2.3. L’adozione di un Regolamento per l’arredo, il decoro e l’igiene dell’ambiente urbano
che fissi dei criteri minimi, ma generali, circa l’aspetto delle strade, delle facciate, del
verde pubblico etc., non solo nel centro storico, ma nell’intero centro abitato.
2.4. Il risanamento dei ruderi di via Marchesani, un pugno nell’occhio in pieno centro
sto rico della città.
Anche in questo caso l’Amministrazione Comunale uscente non ha onorato le promesse che ci ave-
va presentato.

3. LA TUTELA DELLA COSTA. La dismissione del tracciato ferroviario lungo il tratto di costa
da Vasto ad Ortona rappresenta per la nostra zona una storica opportunità, ma anche un grave peri-
colo per la speculazione edilizia che potrebbe convogliare. Tutti i partiti naturalmente si sono di-
chiarati contro la speculazione. Staremo a vedere i fatti. Intanto il Coordinamento per la tutela della
Costa Teatina (che riunisce una ventina di associazioni locali, tra cui la nostra) ha presentato nel
Marzo scorso alla II Commissione del Consiglio Regionale una propria proposta di Legge Regiona-
le per l’istituzione della Riserva Naturale Regionale della Costa Teatina. La proposta sembra esse-
re più organica rispetto a quella presentata dall’assessore Caramanico, ed è corredata dagli studi di
illustri docenti dell’Università dell’Aquila. Secondo la nostra proposta l’area di proprietà di RFI
non costituirebbe, da sola, il corpo della Riseva, ma fungerebbe come un corridoio verde di raccor-
do, “in ottica di rete ecologica”, tra i 6 siti di importanza comunitaria, le 2 Riserve Regionali, il
giardino botanico di importanza regionale e le numerose stazioni dove sono segnalate specie vege-
tali in via d’estinzione e in lista rossa IUCN presenti nei poco più di 40 km della costa. Chiediamo:
3.1. Che i candidati sindaci si pronunzino pubblicamente sulla nostra proposta;
3.2. Che i candidati sindaci si pronunzino altresì sulla proposta avanzata dalle associazioni va-
stesi aderenti al coordinamento (Aprile, Arci, Porta Nuova, Società Operaia, WWF) per l’a-
dozione –in attesa dell’approvazione della Riserva Regionale- di una variante al PRG che
estenda il Parco Urbano già istituito nella zona di Casarza all’intera costa vastese (dalla SS
16 al mare).

4. LA RACCOLTA DEI RIFIUTI URBANI. Nonostante i molti miglioramenti verificatisi di re-


cente, e la buona efficienza dimostrata –ci pare- dalla ditta affidataria del servizio, gli ultimi dati di-
sponibili (fonte: Agenzia Provinciale dei Rifiuti) danno a Vasto, per il 2004, una percentuale di rac-
colta differenziata del 9,3%. L’obiettivo fissato per i comuni dalla legge Ronchi è, dal 2003, del
35%. Il fatto è abbastanza noto, e si commenta da solo. Meno note sono invece le conseguenze cui
esso direttamente ci espone. La discarica del consorzio CIVETA di Cupello, cui il comune di Vasto
conferisce i rifiuti urbani, si esaurirà, secondo stime attendibili, entro il 2010. Dopodiché bisognerà
smaltire l’indifferenziato altrove (presumibilmente a Lanciano), con un conseguente sensibile au-
mento della tariffa. O altrimenti bisognerà ricorrere, come proponeva non più tardi di due anni fa
l’allora assessore Desiati, all’incenerimento… Ci sembra il caso che il Comune di Vasto si dia final-
mente nel merito una politica responsabile. Sin dall’Agosto del 2003 la nostra associazione ha avan-
zato alcune elementari proposte:
4.1. Il Comune predisponga, entro tempi certi, un piano di graduale attuazione della raccolta
differenziata domiciliare. E si avvii preliminarmente una campagna di informazione, di
promozione e di ascolto dei cittadini in merito.

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