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ISBN 978-88-6332-138-8

Diego Santini

UNA FACCIA... UNA RAZZA

In viaggio nel mondo delle somiglianze fra noi e loro.

Edizioni Miele

Ben-Essere i Saggi

Ad Elisabetta, Pigi the cat e Fausto... pazienti compagni di viaggio.

UOMINI E CANI: BISOGNI INTRECCIATI

Talvolta, nelle giornate di bel tempo, mi capita di fare una lunga passeggiata nella valle di Mompiano, a nord est di Brescia. E un territorio fortunato, poco assalito dal cemento e ossigenante corpo e mente. Proprio per questo meta di molte persone. Alcune corrono, altre camminano veloci, altre semplicemente passeggiano. Quando incontro i rappresentanti delle ultime due categorie (i primi, immersi nei loro i-pod, mi sfilano rapidi) ho labitudine di salutarli, anche se non li ho mai visti prima di allora. Purtroppo non frequente che il saluto sia ricambiato e le reazioni mimiche sono di gradazione variabile: dalla sorpresa, al faccio finta di non aver sentito, al come si permette questo di invadere il mio spazio privato!. Non evidentemente sempre cos e qualcuno si allarga a un cenno con la mano, o usa la parola: buongiorno. C per una categoria di persone che infallibilmente entra subito in sintonia e, talvolta, mi anticipa nel saluto: quella di chi sta passeggiando con il proprio cane. Anche se questo rilievo empirico non pu aver certo valore attendibile di rappresentativit, mi viene comunque da dire che questa piccola fetta di umanit dimostra di saper vivere meglio in sintonia con il mondo che la circonda. Non solo, ma che il legame che il loro animale gli regala pare sollecitare anche nelluomo la propensione allapertura verso gli altri. O che, se vogliamo vederla dallaltra parte, quello che spinge un individuo a vivere in compagnia di un cane nasce da una sua disponibilit a condividere. Certo, non sempre cos. In troppi casi lanimale considerato drammaticamente tale e per questo gli vengono inflitte angherie, o labbandono. Ma, in questo caso lappellativo di animale non va certo rivolto al cane. Il libro di Diego Santini, uomo colto e sensibile che porta nella sua professione di curante degli animali il proprio bagaglio qualitativo scientifico e umano, trascura volutamente questultimo ultimo aspetto patologico, con un non ti curar di lor, ma guarda e passa, con cui non vuole certo liquidare il grave problema. Vuole per entrare nel vivo della relazione umanamente animalesca e animalescamente umana che intercorre tra due soggetti di specie diversa e che, tuttavia, finiscono per trovare tanti punti di contatto, persino fisionomici. Come accade sempre nella vita, anche in condizioni pi consuete tra esseri umani, quello che accende il motore relazionale lincontro tra due soggetti bisognosi, ciascuno a suo modo, della presenza e 7

dellattenzione dellaltro. Certo, allapparenza in questo caso il cane il soggetto pi debole, pi dipendente. Tuttavia, a ben osservare nellanimo del suo padrone, anche lui ha bisogno di quello che il suo animale gli sa dare con generosit e costanza. Santini sa entrare bene dentro le dinamiche che sottendono ai molti fortunati incontri e lo fa proponendo un libro arioso, agile, bello da leggere e con il pregio di permettere a tutti coloro che vivono con un cane di identificarsi e a coloro che non hanno ancora goduto dei benefici di una simile esperienza di averne curiosit e incentivo. Grazie dunque dottor Santini di averci regalato il palpito delle sue esperienze professionali. Grazie di aver dato voce anche agli animali, a quei loro pi che probabili desideri che luomo finge spesso di non capire, spinto come dai propri bisogni. Grazie di aver aperto anche uno squarcio culturale su cosa significa animalismo, nel rispetto delle specie, della natura e, perch no, della nostra salute: fisica e mentale. Fausto Manara Professore di Psichiatria dell'Universit degli Studi di Brescia ( www.faustomanara.it).

Se imparer a decifrare questo linguaggio senza parole, riuscir a decifrare il mondo ( Paulo Coelho)

LA SOMIGLIANZA NELLA COPPIA GLI STUDI SCIENTIFICI Come in ogni ricerca che si rispetti indispensabile partire dai risultati scientifici che con allegra fatica sono stati raggiunti per dissolvere i dubbi (se ancora ce nerano) e chiarire i misteri della somiglianza fra il genere umano e quello animale, in particolare quello canino. Il primo lavoro scientifico stato quello di due psicologi americani dellUniversity of California di San Diego, Michael M. Roy e Nicholas J.S. Christenfeld che hanno eseguito una ricerca su quarantacinque coppie di cane padrone scelte a caso in tre noti e affollati parchi cittadini. Di questo gruppo facevano parte venticinque cani di razza pura e venti meticci. Tutti i proprietari (ventiquattro donne e ventuno uomini con et media di trentasei anni) sono stati fotografati come casualmente si trovavano allincontro cercando di dare un maggior risalto al viso e alla sua spontaneit di espressione evitando quegli artefatti che potevano alterare i risultati della ricerca. Per fortuna stato possibile immortalare anche i cani quasi nello stesso modo. Lunico problema stato che il loro atteggiamento facciale li portava spesso ad assumere particolari smorfie, non proprio cos comuni alla specie umana, come per esempio, i classici movimenti della lingua tipo lecca-lecca che i nostri ricercatori per non si sono arrischiati a far assumere alle persone. Superati questi piccoli inconvenienti tecnici, le fotografie sono state esaminate da una giuria composta da ventotto studenti della stessa universit e 11

proprio laccostamento tra cane di razza e il suo vero padrone ha ottenuto la percentuale pi alta e cio 16 coppie riconosciute su 25. Molto pi difficile e ovviamente meno attendibile stato invece riconoscere una certa somiglianza nelle coppie caratterizzate dalla presenza di un cane meticcio. In queste situazioni, al momento dellacquisto o delladozione, infatti impossibile prevedere o immedesimarsi in quello che potr essere laspetto, le forme e i caratteri distintivi da adulto del nostro futuro amico e quindi vanno concesse le attenuanti del caso. Molto pi facile invece risulta immaginare come sar da grande un cane di razza pura in quanto gli aspetti fisiognomici tipici presentano fin da cucciolo dei caratteri pi netti, ricorrenti e abbastanza standardizzati. Immedesimarsi, si fa per dire, dovrebbe essere un gioco da ragazzi! Questo studio ha portato cos alla conclusione che al momento delladozione di un cane, noi in realt vogliamo quello che pi ci assomiglia, con il solo particolare che la scelta viene fatta inconsciamente! Lo scegliamo senza identificare bene il perch, ne siamo solo molto attratti, non sapendo in realt che dietro questo appeal custodito un segreto: quello della somiglianza! Anche a casa nostra, in Italia, sono state proposte delle teorie per spiegare alcune parentele e non solo fisiche. In particolare Raffaele Calabretta, ricercatore dellIstituto di scienze cognitive e tecnologie del CNR (centro nazionale ricerche), nel suo saggio Il film delle emozioni ha avanzato lipotesi che tutto partirebbe dallamigdala, unarea del cervello importante nei processi emotivi, che risulterebbe coinvolta in una forma particolare di memoria: quella emozionale. In questa microscopica struttura nervosa si trova, infatti, il nostro magazzino dellinconscio cio quel luogo dove sono gelosamente 12

custodite, al riparo dalle scorribande della razionalit, tutte le nostre esperienze emotive da quando veniamo al mondo. Secondo i suoi studi al momento della scelta di un cane questa ghiandola si mette in moto, facendo scartare allindividuo, senza un apparente motivo, quelle facce, tipi o espressioni che possono stimolare in lui sensazioni negative. La scelta sarebbe solo in apparenza frutto di una serie di riflessioni profonde e razionali, come, per esempio, la lunghezza del pelo, legata alle esigenze domestiche o le dimensioni corporee in rapporto alla metratura del giardino dimenticando invece che il tutto avverrebbe inconsciamente, senza segnali davviso! Non occorre andare tanto lontano per averne le prove! Non pi tardi di qualche mese fa gironzolando per Sanremo ho incontrato una ragazzina che mi ha colpito pi che per la bellezza per un gran ciuffo giallo che le oscurava la fronte e subito mi sono chiesto che cosa rappresentasse per lei. Forse non era altro che un tatuaggio solo localizzato in un posto un po originale. Dove poi lo mettesse quando andava a dormire era un mistero! Accanto aveva un cagnolino nero, un bellissimo esemplare di puro meticcio italico, che oltre al microchip, come segnale di riconoscimento personale portava pure lui un ciuffetto peloso da cui ogni tanto spuntavano gli occhietti. Neanche a farlo apposta era posizionato sullo stesso lato del muso ed era altrettantoballerino quanto quello della sua padrona. Lunica nota stonata era data dal diverso colore: questo era rosso fiammante... forse, ahim, in onore di una certa simpatia calcistica! La propensione a desiderare che i nostri pets (allamericana, dal verbo to pet che vuol dire coccolare) siano il pi possibile simili a noi non 13

sfuggita ad altri studiosi. Questi prendendo spunto da alcune ricerche in ambito umano che investigavano le somiglianze tra uomo e donna in base alla durata del loro rapporto, valutarono se vi fosse la stessa relazione anche tra uomo e cane. Alcuni di loro (Zajonc, Adelman, Murphy e Niedenthal 1987) conclusero come, fra le persone, vi fosse una maggiore somiglianza nelle espressioni del viso fra le coppie sposate da venticinque anni piuttosto che in sposini freschi di cerimonia. In ambito canino invece M.Roy e Christenfeld giunsero a conclusioni diverse affermando che non era dimostrabile da un punto di vista scientifico una somiglianza tra uomo e cane collegata alla durata del loro rapporto. Come in ogni ambito accademico la strada per arrivare alle conclusioni definitive sar ancora molto lunga quindi nel frattempo, divertiamoci ad osservare quanto noi umani siamo maestri per rendere chi ci vive accanto il pi simile a noi. Quando, come nel caso del nostro cane pensiamo che fisicamente non ci assomigli abbastanza ecco che creiamo ad arte quelle somiglianze che lo identificano inequivocabilmente come nostro e in cui rendiamo pi evidenti e forti certi aspetti della nostra persona o delle nostre passioni. E il nostro, inconfondibile, marchio di fabbrica!! Qualche settimana fa sono stato invitato da alcuni amici a un concorso ippico e dopo lunghe peripezie stradali finalmente sono arrivato a destinazione o almeno cos credevo! Era una giornata umida e fredda con un venticello piuttosto tagliente per cui in giro non cera lombra di un cane, o quasi, a cui chiedere informazioni. Ci fu, per, un segnale che da solo bastava a fugare eventuali dubbi sul fatto che mi trovassi nel posto giusto. 14

Di cani c ne erano molti e quasi tutti quelli che vedevo indossavano dei graziosi cappottini trapuntati identici per forme e colori a quelli che usavano i cavalli per proteggersi dalle intemperie! E chiaro che questa non vuole essere una prova scientifica ma gli indizi, se ci guardiamo intorno, aumentano! Molte ricerche via via si sono aggiunte per valutare altri aspetti della somiglianza fra cane e padrone come quelli riguardanti la relazione con la capigliatura, le dimensioni, il portamento, il fascino, la socievolezza fino a considerare addirittura il livello di energia vitale ma con risultati abbastanza incostanti. Tutte queste caratteristiche sono state indagate con studi analitici ma per nessuna stata trovata una correlazione realmente significativa. Qualche somiglianza fu rilevata (Coen 1999) fra le donne che portavano i capelli lunghi e cani dalle orecchie flosce e pendenti. Altre ricerche (Budge, Spicer e coll.) rilevarono, invece, una maggiore appartenenza di cani di taglia grande a uomini mentre gatti e cani di taglia piccola erano associati pi spesso a persone del gentil sesso. La scienza ormai in fermento e a questi studi ne seguiranno sicuramente altri poich largomento stuzzicante e divertente. Nel frattempo consiglierei a tutti di esercitarsi in questa ricerca perch sono sicuro che fra i propri amici, conoscenti o pi semplicemente fra le persone che si incontrano per strada si potranno trovare le prove inconfutabili che pur non avendo un vero valore scientifico ne avranno un altro fondamentale: quello di far sorridere! LA SOMIGLIANZA FISICA: UNA FACCIA UNA RAZZA Penelope era uno splendido esemplare di Levriero Afgano, elegante e 15

sottile, di gran classe, con un pelo soffice e fluttuante color champagne. Le sue movenze erano armoniche tali da sembrare una modella durante una sfilata. Anna, la sua padroncina, era una ragazza fine, con dei lunghi capelli biondi che le cadevano sulle spalle ed era difficile capire chi delle due aveva deciso di copiare laltra! Neanche a farlo apposta aveva anche un nasino cos diritto che sembrava facesse a gara con il profilo affilato di Penelope! Purtroppo adesso la cagnolina non ce pi, se n andata qualche tempo fa per un male incurabile e Anna, dopo un periodo di riflessione, ha deciso di adottare un nuovo cane. Non poteva certamente riprenderne uno della stessa razza perch troppo forte sarebbe stata la sensazione di farlo solo per sostituire Penelope e troppo marcato sarebbe stato il confronto. Cos un bel giorno decise di recarsi al canile della sua citt e indovinate un po che cosa si port a casa? Un dobermann: stesso profilo, pelo ovviamente marrone con le focature chiare, atletico, sottile ed elegantissimo. Lunico difetto rispetto a Penelope era che aveva il pelo corto ma adesso Anna si era fatta tagliare i capelli! Un giorno arriv in ambulatorio una simpatica coppia di signori, con un Bulldog inglese, di nome Ulisse di circa un anno di et. Ancora prima di potermi informare del problema dermatologico che li aveva spinti da me, Ornella incominci a parlarmi del vero motivo della visita e cio che Mario, suo marito, russava in modo pazzesco! Non credevo alle mie orecchie ma vista lenfasi con cui raccontava, le lasciai finire il discorso. Mi spieg che per cercare di risolvere il problema avevano incontrato molti specialisti ma la situazione non era migliorata anzi! E in pi, lei si ritrovava completamente distrutta dalla stanchezza. Il problema era stato sul punto di migliorare quando decisero di trasfor16

mare il salotto di casa nella stanza da letto di Mario ma purtroppo la situazione era di nuovo precipitata con larrivo del cucciolo che come tutti i bulldog che si rispettano pure lui russava! Finalmente incominciavo a capire. Ormai Ornella era sullorlo di una crisi di nervi, e specialmente di notte viveva da separata in casa. Mi chiese se cera la possibilit di fare qualcosa per risolvere il problema del cane e nel caso avesse funzionato se la terapia si poteva utilizzare anche per il povero Mario! Russare pu essere un problema da qualunque parte lo si voglia vedere ma, per fortuna del marito, in questo caso non aveva la stessa origine! Il disturbo di Ulisse, relativamente frequente nella sua razza, poteva trarre grande beneficio dalla terapia chirurgica che ne avrebbe migliorato, al tempo stesso, il suo sistema della respirazione ma estenderlo al povero Mario non sarebbe stato proprio il caso! Questa nuova coppia di pazienti non si assomigliava per solo per il russare (situazione troppo diffusa per farne una prova) e per la vita in isolamento che il loro problema li costringeva a fare, ma avevano altri punti in comune sicuramente pi importanti per la nostra ricerca: entrambi andavano fieri di una testa piuttosto grande, di palpebre un po cadenti, di un paio di narici schiacciate da cui partivano delle rughe profonde che segnavano delle guanciotte pendenti insomma due gocce dacqua! Ornella, dopo gli accertamenti diagnostici del caso, decise di far operare Ulisse. Lintervento chirurgico diede gli effetti desiderati e permise, almeno al suo cane, di tornare dormire con lei mentre Mario veniva ancora mantenuto a distanza di sicurezza. Ai controlli successivi la trovai finalmente pi serena e rilassata cos mi raccont dei cani che il marito aveva avuto in precedenza, un Mastino 17

napoletano e uno Shitzu, dei quali aveva ancora la casa piena di fotografie. Stranamente non avevano avuto lo stesso difetto di Ulisse, non erano della stessa razza ma avevano comunque la stessa faccia! E probabile che anche in futuro non sar sempre cos facile dimostrare la somiglianza fra una persone e il proprio cane per cui, per adesso, quando la noto mi limito a prenderne atto cercando di capire fino a che punto questa vicinanza riguardi solo laspetto fisico o si estenda anche agli aspetti del carattere e del comportamento. Gli aneddoti che vi ho raccontato non sono ovviamente supportati da studi scientifici ma semplicemente dalla voglia di sorprendersi. Da soli non permetterebbero mai di arrivare a delle conclusioni definitive per a sospettare che sotto sotto ci sia qualcosa di vero, magari s! Lestate scorsa comparve in studio un ragazzo atletico, muscoloso, palestrato sui trenta anni che indossava una T-shirt di almeno una misura in meno della sua con la solita scritta di sfida stampata davanti e dietro. Ovviamente mi sarei aspettato di vederlo accompagnato da un cane di certe dimensioni o comunque strutturato come lui invece eccolo comparire con al fianco un minuscolo Yorky che continuava ad abbaiare con una voce stridula. Per un momento rimasi senza parole, divertito dalla scena ma con il morale sotto i tacchi convinto, davanti a questo esempio, che era dura continuare a credere che tra noi e loro potessero esistere davvero delle somiglianze. Allimprovviso per fui attratto da un particolare che mi tranquillizz subito: anche il cagnolino aveva la sua T-shirt, bianca, su cui risaltava una scritta di cui andava orgoglioso: Rambo - il terrore dei gatti. Il mondo delle somiglianze quindi molto vasto e se da una parte se ne possono riscontrare alcune pi definite soprattutto per quanto riguarda 18

laspetto fisico, dall altra ce ne sono tantissime dove la natura non arriva e allora pensiamo noi a crearle. Ho in agenda una serie di cani sportivi che attraverso il loro nome di battesimo sono la garanzia delle passioni dei loro proprietari. Ce Taribo, meticcio nero di piccola taglia ma di grande peso, omonimo dellindimenticabile difensore dellInter di Gigi Simoni, insieme ai numerosi Ronny, in onore di Ronaldo, che dopo il tradimento rossonero, hanno per perso in me un po di fascino. Vi sono alcuni Sheva anche loro ultimamente un po in declino, insieme a Saverio, Jack Russel instancabile come il capitano nerazzurro e compagno di un amico interista fino a Varenne, dedicato ad un grandissimo trottatore e dolce met di Luigi, incallito scommettitore. E cos, quando lincontro con il nostro pet non risponde ad una scelta precisa e ragionata per un cucciolo o per una razza in particolare, ma casuale e frutto dellemozione del momento, ecco che sar facile constatare come, in loro, cerchiamo di proiettare qualcosa di nostro che va molto al di l del semplice aspetto fisico. Allora, quasi senza accorgercene, li trasformeremo nei depositari dei nostri segreti, delle nostre paure, delle aspirazioni di bont e di amore, del nostro bisogno di proteggere ed essere protetti fino a farli diventare il nostro simbolo, anche sportivo ma pure tutto questo vuol dire somiglianza! SMS DALLE SOMIGLIANZE Se ancora non fossi riuscito a convincervi che vi possono essere delle reali parentele fra cani e padroni vi citer alcuni esempi famosi che si possono affiancare a questi studi, confermandone linteresse e la validit. 19

La storia piena di cani, e di animali in genere, protagonisti o meno di fiabe, cartoni animati e film a cui ci si affidati non solo per rimarcare certe somiglianze fisiche con il genere umano ma anche per creare un sistema di sms (short message system) portatori di ideali e di sentimenti da trasmettere alla gente. Il vero pioniere di questa comunicazione stato senza dubbio Walt Disney che non ha fatto altro che trasportare sullo schermo, in forma di disegni, ci che vedeva nella vita di tutti i giorni. Nella Carica dei 101, i due dalmata, Pongo e Penny, insieme ad un nutrito gruppo di altri cani animati, dimostrano come ci possa essere una stretta vicinanza nei tratti somatici e caratteriali dei relativi padroni e come tali affinit, in ossequio alla globalizzazione, si possano vedere negli stessi luoghi in tutto il mondo: dai giardini pubblici ai tavolini dei bar o lungo i marciapiedi delle strade. Rispecchiando le sensazioni dellautore, il film trasmette un altro messaggio accanto a quello pi ridicolo delle somiglianze e cio che gi cinquantanni fa egli avvertiva intensamente la funzione di veicolo sociale dei nostri animali da compagnia, precorrendo i tempi attuali dove i rapporti interpersonali sono diventati cos complicati e difficili da essere sostituiti, in buona parte, da quelli via web. Gi allora, in una societ molto meno industrializzata e tecnologica di quella odierna, si sentiva il bisogno di avere vicino un amico a quattro zampe come antidoto alla solitudine. Vivere con un animale o semplicemente volergli bene un segnale di grande sensibilit e di un cuore sincero, quasi un sigillo di garanzia che accomuna le persone che hanno la fortuna di godere di questa compagnia. Da una tale predisposizione danimo pu nascere, con maggiore facilit, la scintilla per nuovi incontri in un mondo dove la paura di aprirsi e di incorrere in delusioni affettive tende a bloccare i contatti umani. 20

Il sentimento damore per gli animali diventer quindi la chiave per aprire la porta ad una reciproca fiducia. Come nel film, sulle panchine di un semplice giardino pubblico i nostri amici vengono, senza saperlo, ad assolvere la funzione di alleati per farci conoscere meglio ed entrare in comunicazione con gli altri. In un mondo che fa del benessere il suo vanto sembra infatti diventato tremendamente complicato creare un contatto spontaneo e sereno con il prossimo. Quello che succede nelle societ pi avanzate, specie in quella americana, nel bene e nel male arriva dopo un certo tempo anche a noi e Walt Disney ci ha dato non solo il segnale, comico, della somiglianza tra cani e persone ma ci ha inviato un messaggio pi sottile che da bambino non riuscivo a comprendere e cio che i suoi film non erano solo per i piccoli ma anche per i grandi! Il cinema, la televisione, i fumetti trasmettono continuamente SMS attraverso gli animali e, sfruttando le somiglianze fisiche con luomo, ne potenziano la loro efficacia. Gli aspetti caratteriali e i valori rappresentati dagli animali diventano cos il veicolo per raffigurare ed accentuare i nostri comportamenti, i legami affettivi e i sentimenti attraverso un linguaggio semplice, sincero, comprensibile a tutti e in particolare ai bambini. Loro, che sono ancora delle spugne, attraverso lesempio degli animali possono apprendere le leggi della vita e della natura e quasi senza rendersene conto assorbire quei principi che un domani li potranno portare ad essere persone tolleranti e civili, con grande rispetto della libert altrui. In questo modo certi animali sono diventati veri e propri Vip conosciuti da gente di ogni et e luogo, diventando lemblema di sentimenti e 21

valori indispensabili nel nostro mondo ideale. Il Re Leone di Walt Disney una fiaba meravigliosa, commovente, ricchissima di messaggi a tinte forti: dal doloroso distacco dalla famiglia fino alla realizzazione di s stessi. C tutta la nostra vita nella pellicola: dallallontanamento dalla sicurezza del nucleo familiare alla solitudine, dalla conquista dellautostima e della propria forza interiore alla saggezza attraverso la sofferenza per arrivare ad essere finalmente un Re, anche solo di s stessi! Questi animali fantastici si trasformano cos in maestri per adulti e bambini: dal grillo parlante di Pinocchio che si presenta in frac e cappello a cilindro come un navigato direttore dorchestra e di vita, a Bambi che diventa grande attraverso il percorso umano dellautoeducazione, della continuit nella crescita fra bambino e adulto, diventando lui stesso educatore del prossimo. La concentrazione pi grande di maestri la troviamo nel Libro della Giungla di Kipling che, non a caso, fu scelto come testo-simbolo da Baden-Powell, lideatore degli scouts, che affibbi ai bambini che desideravano farne parte il soprannome di lupetti in onore dei Lupi che salvarono Mowgli. Nel racconto abbiamo limbarazzo della scelta: c il saggio Akela ,capobranco dei lupi, primo fra tutti ad accettare le regole del gruppo, c lorso Baloo ingenuo ma rassicurante e morbido nel suo aspetto, c Hathi, condottiero impavido degli elefanti e giudice della giungla e poi Kaa, pitone astuto e paziente, con il solo difettuccio della vanit. Chi ci trasmette limmagine pi forte come personalit Baghera, la pantera nera tenera e feroce, la cui figura risulta ancora pi incisiva dal confronto con la tigre Shire Khan simbolo di slealt e vigliaccheria. Tutti questi educatori con il loro carattere e i loro difetti si dedicano allaistruzione 22

del cucciolo duomo per guidarlo nel pericolo, per fargli conoscere se stesso e le leggi della vita, per portarlo ad essere un futuro maestro. Certi film a cartoni animati hanno cercato di spingersi oltre e con grande maestria degli autori sono andati a toccare temi pi delicati, i pi intimi della nostra personalit: larrivo dei primi turbamenti dellamore con labbandono della fanciullezza beata e sicura per entrare, senza saper volare, nel campo minato e seducente delle passioni. Biancaneve, Cenerentola, La bella addormentata nel bosco, Cappuccetto rosso, famose eroine delle fiabe, raffigurano, in realt, la conquista femminile ad entrare nel mondo degli adulti attraverso le inevitabili sofferenze dellet ma protette dalla forza dirompente dellamore che diventa laiuto indispensabile per la loro realizzazione nella vita. La favola di Cappuccetto rosso, in particolare, contiene le immagini pi forti di questo passaggio e non solo per il colore rosso del suo vestito che ne potenzia gli effetti. Nella bambina che diventa donna c lincontro con il potere affascinante della seduzione rappresentata dal lupo, figura animale a cui tocca limmagine del grande seduttore, del pi classico dei Don Giovanni, scelto in quanto rappresenta nellimmaginario collettivo un animale feroce e violento, con una connotazione decisamente negativa e pericolosa. Maniente paura! Come succede nelle fiabe, i cattivi fanno sempre una brutta fine e la nostra protagonista dopo essere caduta nella tentazione sotto la spinta del desiderio e dellingenuit, attraverso la mano amica di un cacciatore, rinasce, dimostrando tutta la sua natura cos teneramente umana. Anche la figura dei maschietti non e stata dimenticata e altri film hanno concentrato lattenzione sullimmagine dello sposo che, presentandosi inizialmente sotto le sembianze animali, si trasforma in un personaggio 23

umano, maturo e affascinante, con cui convolare a giuste e scontate nozze. Nella fiaba della Bella e la Bestia, come nel Re Ranocchio, le sembianze animali impersonificano la repulsione della fanciulla per il contatto fisico con il proprio partner o sposo designato che vive lattrazione fisica in modo immaturo e ancora troppo bestiale. Questo non cos strano se pensiamo, come lesperienza del sesso, possa essere per gli adolescenti, un momento molto difficile, traumatico e carico di paure. Sar solo con il nascere dellamore che arriver il miracolo: ci che appariva repellente e inavvicinabile si trasformer dincanto nel proprio ideale di bellezza e di vita coniugale. Lenorme potere dellamore alla fine premier solo colui che ci crede, che ha speranza, passione e coraggio, e che per questo non ha paura di rischiare! Ecco come attraverso gli animali, fantastici o meno che siano, arrivano a noi molti messaggi, anche facili da leggere per i nostri bambini, proprio perch grande la loro affinit ai protagonisti delle fiabe. Anche i fumetti non hanno voluto essere inferiori al cinema e i personaggi famosi che vi incontriamo, pur mantenendo tratti fisici animali, simboleggiano invece persone tipiche del nostro mondo. Paperino e company ne sono lesempio. Lui che pur essendo gi zio il pi bambino del gruppo, incapace di dominare le sue emozioni e i suoi impulsi, finisce regolarmente per combinare dei guai per la scarsa propensione alla riflessione. I non bambini invece sono Qui, Quo e Qua che nonostante la loro giovane et rappresentano quella saggezza che il loro parente pi anziano dimostra solo nei panni del pi famoso Paperinik, simbolo di forza e di coraggio, dellessere vincente. Accanto a loro c Paperone che nonostante sia il simbolo dellavarizia e dellarric24

chimento, nasconde unanima che sente, che non si manifesta solo nelle preoccupazioni fobiche di perdere i propri averi ma talvolta anche nellaprirsi ai suoi nipoti con gesti di rara generosit, per lui incredibili. Anchio ho uno zio, non dei fumetti, che aveva lo stesso soprannome; per fortuna, in qualche caso pure lui con gli stessi pregi! Altri animali invece in carne ed ossa sono diventati, nel tempo, delle vere e proprie stelle dello schermo, come i vari Lessie, Furia, Rin Tin Tin, Rex o Flipper il delfino che, pur non presentando somiglianze fisiche con i relativi padroni, davanti alla macchina da presa sono stati umanizzati in modo tale da risultare esempi da seguire nel mondo cos difficile dei bipedi. I loro sentimenti di coraggio, abnegazione e lealt sono alla base del successo e della fama che li circonda, proprio perch nella fiction (e forse non solo) appaiono pi audaci e spontanei delluomo stesso e in loro ci vorremmo identificare per vivere in modo emozionante e pi sicuro la fiaba della nostra vita. Una volta cerano gli eroi mitologici, i grandi condottieri o i capitani di ventura a dare lesempio mentre oggi chi ha segnato la storia per la sua grandezza di cuore, come Gandhi o Madre Teresa di Calcutta, ancora guardato con una certa indifferenza o diffidenza. Ecco che gli animali ci vengono in soccorso con i loro messaggi per riportarci sulla retta via. Non so se considerarlo un segnale positivo, ma in mancanza daltro, o meglio, in attesa del risveglio della nostra coscienza va ugualmente protetto e seguito! SOMIGLIANZE E VIP Gli animali e soprattutto i cani nel tempo sono diventati, attraverso le varie rappresentazioni cinematografiche e artistiche, simboli di valori e di 25

sentimenti che li hanno resi indimenticabili, non solo tra i bambini. Ce ne sono altri invece che sono riusciti a diventare famosi sfilando sulla passerella della notoriet con il loro padroni-Vip, corredati da certe somiglianze, neanche tanto nascoste, con i loro pi noti accompagnatori. Queste coppie le incontriamo un po ovunque nel jet-set mondiale di oggi ma con un po di pazienza le possiamo scovare anche in quello di ieri. Fino a qualche anno fa la coppia pi famosa al mondo era sicuramente quella dellex presidente degli Stati Uniti George Bush e del suo Scottish Terrier Barney: stesso sguardo, stesso portamento, stesso incedere sicuro proprio come quello del suo padrone quando appariva in TV. Cera una cosa che li differenziava e che probabilmente fino ad un po di tempo fa non era cos evidente: il colore del mantello! Con il passare degli anni infatti quello del first dog si mantenuto scuro rispetto a quello, pi metallizzato, del suo padrone. Per laffinit di coppia rimasto un particolare molto importante: entrambi sono un po dei bassotti! Barney, sullonda della popolarit ricevuta, ha voluto esagerare e si fatto allestire addirittura un sito internet solo per lui ma questo esula dai nostri argomenti. In ambito letterario Gabriele DAnnunzio, poeta di grandissima classe e raffinatezza, persino ideatore di una linea di moda, non poteva avere, come cani prediletti, nientaltro che dei Borzoi, levrieri russi dal profilo sfilato, sottili e dallandatura elegante come il Vate. Chi non ricorda la faccia un po schiacciata di Pablo Neruda, con le tipiche guance un po sporgenti e pendenti da Chow-Chow? Proprio come il suo cane! E le sopracciglia cespugliose e arruffate di Alberto Moravia? Quale altra razza poteva amare, per metterle in competizione con le sue, se non uno 26

spinone? Dove pi facile incontrare somiglianze celebri per in ambito cinematografico e televisivo, non tanto perch pi numerose, ma per la facilit con cui tutti le possiamo vedere. Che ne dite del visino della indimenticabile Lyz Taylor che spuntava dalla sua imponente capigliatura e Sugar, il suo maltese, al quale dal mantello fluente del muso sporgevano solo gli occhietti e la macchietta nera del tartufo? Per non parlare del loro portamento! Fra le attrici famose cera Audrey Hepburn con Mr. Famous, il suo Yorky: nasino dritto, occhi scuri e maliziosi, tutte e due in miniatura. Ma che fascino! E Marilyn Monroe con il barboncino regalatole da Frank Sinatra? Anche se, forse, pi che per una somiglianza fisica glielo aveva regalato per una amorevole somiglianza caratteriale: la voglia di coccole. Unaltra coppia celebre stata quella fra Sigourney Weaver e il suo Levriero Italiano, una femmina di nome Petals: entrambe sottili, fini ed eleganti,dai profili affilati e pure more. Questa razza che era gi molto conosciuta nellantichit presso vari popoli come i Greci, gli Etruschi e i Romani raggiunse lapice della popolarit in epoca rinascimentale diventando una presenza ricorrente su arazzi e dipinti. In tempi moderni invece la sua fama aument ulteriormente proprio grazie allattrice che nel 2000 organizz, nel suo appartamento di New York, le nozze di Petals con Jimmy, greyhound e stallone italiano di bella presenza, dalla cui unione nacquero tre bellissimi cuccioli di cui uno rimase in famiglia con il nome di Baci in onore dei latin lovers del paese dorigine! Il mondo dei VIP ricchissimo di altre somiglianze celebri che spesso sono passate inosservate perch nascoste dallimmagine pi abbagliante 27

del personaggio pubblico. La galleria delle coppie famose e somiglianti molto vasta e per questo mi limiter a segnalarvi quelle che mi hanno colpito di pi: da Clark Gable ed Elvis Presley con i rispettivi Boxer a Picasso con il suo Levriero Afgano e a Sting con quello Irlandese, da Will Smith con i Rottweiler Indo e Zhaki alla Yorky della tennista Monica Seles, dal Labrador nero di Rupert Everett a quello biondo, Roger, di Steve Martin. I divi di Hollywood ci hanno abituato ad aspettarci di tutto e non c niente di strano a vederli gironzolare con il loro piccolo clone a quattro zampe. Tori Spelling ha un Carlino le cui parentele si ritrovano anche sulla bilancia, Miley Cyrus con il suo barboncino probabile che frequentino lo stesso coiffeur, Paris Hilton ha dei chihuahua ovviamente super griffati e Matt Damon se ne va a spasso con un labrador biondo. La gallery delle ipotetiche somiglianze quindi affollatissima ed ormai parte integrante dello star system: da Lady Gaga con il suo barboncino bianco a George Clooney e il suo American Stafford Shire, da Penelope Cruz con il suo Yorky alla coppia Mickhey Rourke e chihuahua fino a Robert Pattison, il vampiro di Twilight, con il suo segugio. Anche il mercato italiano non ha voluto essere da meno e sembra che alcune razze siano pi gettonate di altre. Il Jack Russel una di queste e dimostra le sue caratteristiche di razza giovane e molto versatile accomunando persone diversissime ma tutte ugualmente innamorate di questi piccoli folletti, indipendenti ed imprevedibili ma pur sempre dolcissimi. Una coppia simbolo di questa somiglianza quella fra il regista Franco Zeffirelli e il suo Jacky di nome Bambina, cos vicini nel profilo, in quegli occhi cos piccoli e allungati, in quello sguardo furbetto, entrambi unici! 28

Non ho il piacere di conoscere personalmente il famoso regista ma scegliere di convivere con un Jack non da tutti, per cui scommetterei sulla presenza di un altro punto in comune, fondamentale per un buon rapporto: la stessa energia! Anche i Carlini hanno riscosso molto successo, al pari che in Cina, da cui sembra abbiano origine nel lontano 600 D. C. Un personaggio simbolo della cosiddetta affinit di coppia stata Marina Ripa di Meana che arrivata ad averne fino a dodici. Pure Serena Grandi e il the voice nazionale Fred Bongusto con il suo Orazio ne sono stati conquistati ed anche in questi casi non si pu dire che non vi siano delle somiglianze abbastanza interessanti Pure i Chihuahua, forse aiutati dalle loro dimensioni, superfunzionali per il trasporto in borsa da uno studio allaltro, ma soprattutto per la loro incredibile capacit comunicativa sono rappresentati in buon numero e fanno da dolce met a personaggi come Paola Barale e Carmen Russo. Per completare il quadro delle somiglianze mi potrei sbizzarrire e suggerire ad alcuni personaggi famosi ladozione di un particolare tipo di cane con cui li vedrei ben assortiti e in una certa armonia di coppia: Barbara Streisand la farei accompagnare da un Borzoi, Shaquille ONeill, immenso cestista NBA da un Alano blu, Brad Pitt (meglio con la barba!) da uno Schnauzer e Larry King da un Bulldog Francese. Per Bob Marley sceglierei ovviamente un Puli, inconfondibile pastore ungherese, ricoperto da un cappotto di pelo cos folto ed intrecciato da rendere quasi impossibile riconoscere le linee del suo corpo e della sua testa! Per finire al grande ed indimenticabile Luciano Pavarotti avrei regalato un Bulldog Inglese.

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INDICE
Prefazione..........................................................................................................7 LA SOMIGLIANZA NELLA COPPIA Gli studi scientifici ........................................................................................11 La somiglianza fisica: una faccia ..una razza .......................................15 SMS dalle somiglianze ..............................................................................19 Somiglianze e VIP ........................................................................................25 Le star di oggi ............................................................................................30 LA SOMIGLIANZA CARATTERIALE Le somiglianze positive ................................................................................39 Le somiglianze negative: le nevrosi ............................................................46 Le somiglianze sentimentali: ma i cani baciano? .....................................56 Un linguaggio universale .........................................................................61 LA SOMIGLIANZA PATOLOGICA Lobesit .........................................................................................................81 Fattori predisponenti: Cibo = Amore .......................................................83 Ciccio bello e non solo .............................................................................86 Istruzioni per luso e consigli per la vittoria .........................................91 Le conseguenze: se lo sai lo eviti ...............................................................95 LE MEDICINE ANIMALI Curarsi con loro ..........................................................................................103 Inquilini terapeutici ................................................................................108 Gli amici della terza et .............................................................................111 Amici per tutti .............................................................................................119 Cuccioli dellaltro mondo ..........................................................................124 Farmaciaa quattro zampe ......................................................................130 Pet-Therapy .................................................................................................140 Animali in gabbia ..................................................................................149 Gli.alternativi ......................................................................................154 Tutti in fila ..................................................................................................163 REQUIESCANT IN PACE: ULTIMO ATTO ....................................174 CONCLUDENDO.... ...........................................................................186 VERO O FALSO: IL TEST DELLA VERITA .................................191

Copyright by Edizioni Miele Contrada Prosano 73034 Gagliano del Capo (LE) www.edizionimiele.it info@edizionimiele.it Propriet Letteraria Riservata I diritti di riproduzione, traduzione e adattamento sono riservati in tutti i Paesi. Stampato in Italia - printed in Italy nel 2012

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