Mostra curata dallo Studio fotografico Arbus Contatti: www.studioarbus.com studioarbus@gmail.com giorgiavlassich@gmail.com fabiopazzelli@libero.it 345-3433717 345-9669083
Tre donne: mia nonna, mia madre, mia sorella. Ognuna con in mano una tradizione tramandata: la tessitura. Tre triangoli : ognuno dei quali abbinati a ciascuna di esse. I loro visi, nei loro tre diversi gesti. Occhi chiusi, bocche serrate, orecchie coperte, narici sigillate per donare un percorso introspettivo simbiotico, parallelo ma, allo stesso tempo, contrapposto all'idea di proiezione verso il mondo esterno che la parte tessuta vuol rappresentare. Dietro ad ogni mano ci sono Io. Io osservo questo trascorrere inesorabile del tempo attraverso i tre visi delle donne, attraverso una tradizione tramandata. Tempo che ci rende vulnerabili, appunto, per la sua inesorabilit e tempo di cui, contemporaneamente, mi servo per raggiungere una piena consapevolezza di me stesso. Il fiore non altro che il simbolo di tutto ci ovvero della ciclicit della vita, di questa nascita, morte e rinascita. Non a caso la scelta di una stoffa di canapa e lino, intessuta a mano, custodita nellarmadio di mia nonna. Non a caso le sculture sono capovolte. Ci porta lo spettatore a
capovolgere la propria visione ordinaria delle cose, a guardarle sotto un altra prospettiva e ad uscire dallillusoriet del tempo e della realt che lo circonda.
Escape
Substance
Body #2
Silvia Postacchini
s.postac@gmail.com
lbruno1979@hotmail.com
DI FUOCO E ALTRE FEBBRILI, BRITANNICHE ATTESE come foglia chinata in umida attesa dincanto e utopia mi scuoti di schianto dal feroce prodigio dellassenza che, forse non sai ha la voce dei sentieri doro s, ti lascio soffiare domande che ardono e crepitano violente seppur lente, e sincere come foci davorio che, ho deciso, di calma fatale minondino. del tuo aitante incendio leco luminosa, ne sciolgo come Assenzio affilato in queste madide, britanniche attese.
OVERCAST Arrivi tu, e laria di nuovo destata, come di spasmo si ritrae, nervosamente scalciando lentamente occupando, osando, toccando avvolge, di nuovo sopita e timidamente abbandonata al suo tiepido agrodolce tepore. Sentivo sulle labbra lelettrico sapore di un temporale in arrivo di te, anima in pioggia che irrompi e scuoti la notte come lenzuola strappate dal fuoco. Doceani incuranti da pendoli eterni, di gravide terre da lune anelanti, di sguardi segreti da notti mai nate dal viso senza fine camminer. Il tempo che mai vivemmo sento di dover salutare la tua estasi di bronzo, benedetta da luce che s, conosci vivida e lacerante. Bollente.
DIECI ANNI DI PIOGGIA Cos, dopo dieci anni, torni a bussare, gonfia di decisione che ha un sapore dolceamaro di stagionatura. come se il Deserto non avesse imbiancato le torride estati ingiallite che Ieri ricorda, ove hai preso forma, e di luce tra cenere - daccecante spavento - come mai - le sdrucite ambizioni dun tempo, han divampato dentro di Me scuotendomi, delirante tra Febbri e spasmi come fiamme spente con due dita - nervose come corteccia. Io vedevo solo Acqua, con il naso incollato alla finestra di quei pomeriggi fatti di una strana seta che potevo tirare, allungare allinfinito, finch sentivo scandire rintocchi come singhiozzi. Acqua che cadeva raccontando le stesse storie ogni giorno, sul vetro. Lho vista nascere, esitare, e fare lamore, crescere figli, e morire come pagine accumulate dun poeta senza successo. Lho vista perdersi, e ritrovare la vita, la forza straordinaria di corrente, limpeto bruciante, la morte violenta. Ero solito annegare in un dito di siero il Tuo pensiero.
LUGLIO Chiudi un libro, accarezzi la copertina, e nel sognante trasalire, passi la lingua sulle labbra dei sogni, per carpire il vago e antico sussulto dancestrale passione che hai pianto tra le pagine divorate. Goffamente, torni alle parole - amanti, che gi fuggite, nellombra di un retrogusto indistinto riecheggiano nellarabo vocare di bancarelle e schiamazzi serali. Mi guardi, e sai dove portano i sentieri delladorazione, ne conosci le impervie salite, sino alla fine, allagognata notte, al raccolto, alle luci di sera che chiudono in silenzio, gli occhi di case e piazze. Mi chiedi chi sono, quando ho camminato nelle citt che hai costruito, quale tra gli invisibili passanti, aveva il mio strano sorriso. S. Ho letto dellAfrica che sento sulla tua pelle, del tabacco, dei canti solitari e dei ricordi consumati - in un deserto che mai vedemmo. Non giunge inaspettata leco dei tuoi pozzi. Conosco gli strumenti che animano il tuo silenzio. Ti guardo, e so quel che sai, dallinizio, dallalbore, dalla semina, dal mattino che bussa alla porta. Chi sei tu?
Quali notti ti hanno segretamente diluita nel mio inchiostrMACARA\THE ALLA MENTA\NEI PORTICI DELLA PROVVIDENZA ho incontrato un angelo e mi ha detto che non c pi nulla da dire su queste terre nel suo whisky con ghiaccio agitato mi ha fatto vedere lontano lontano da qui oltre i confini che erano leggenda devo volgere prua dei pensieri, alla foce linfatica di nuove maledizioni e venti scirocco caldo e secco e scruto sciando tra gli scorpioni che sanno s lo sanno dellaura sublime del cibo nel viaggio che cibo e il veleno che vorrei fosse inciso e sancito di fronte al cospetto dei debiti di una generazione. parlano di sensi posati sul respiro i profeti che ho assoldato alla mia nuova nascita in quei luoghi ove la mia anima reclama passati trafugati dallintuizione - ne ricordo lumidit in modo sincero - ricordo desserne stato immerso e Madre son certo di tali invisibili trame delle quali ti parlavo in un modo vergognosamente consapevole. lo stomaco che dorme - a volte trafitto da lancinanti pugnali dasfissia e ruggine - non smette tra un rantolo e uninspirazione strozzata di nascondersi e guardarmi come un bambino impaurito dai mostri che genero e con i quali piacevolmente convivo le mie giornate incamerando Energia come un razzo dei nuovi uomini - di quelli che esplodono per partire - per attirare unattenzione divina e infine lAngelo ha sorriso e come un Dio feroce ha scosso dlin dlin le nuvole solide e ha alzato il calice al sole di primavera e mi ha detto che il ghiaccio nel whisky come lamore nella mia vita ne altera sapore colore lunghezza
Friedrich Blue
www.facebook.com/friedrich.pictura Federica.pellazza@gmail.com
Amira
Beatrice Donati
donatibeatrice@yahoo.it
Primo Incontro TECNICA MISTA: 90% impressione di vagina e seni su tela, 10% pennellate (gambi, foglie, corpi farfalle)
HOMEMADE
HOMEMADE progetto artistico di collaborazione parallela di L:SA e Y.Trobbbiani http://ancheconlemani.blogspot.it/2012/06/homemade.html
_Presenza "Sedersi. Piatti bianchi. Melanzana. Posso guardarti quel neo sulla fronte? Tovaglioli. Troviamo del silenzio fuori. Sguardi. Pomodoro. Ogni tanto mi gratto l'avambraccio lo so. Piastrelle piccole alle pareti. Tovaglia su cui appoggiare i gomiti. Bella la tua maglietta. Conto sempre i pezzi che infilzo con la forchetta e mi assicuro che siano dispari. Porro...,ma posso invitarti a mangiare con me?"
Y. Trobbiani
t.yeseni@gmail.com ------------------------------------------------------------------------------------------------------------_Assenza_di chi sia madre "la protezione imposta un legame di sangue inscindibile strappostrappostrappo due carni cucite morte,straziante, nella separazione smembramento I piccoli mammiferi imparano le cose da fare dalle loro madri In realt non che le madri si sforzino di insegnare queste cose ai propri piccoli , sono invece questi che, osservando la madre e vivendo con lei , rifanno quello che le vedono fare ogni giorno."
L:SA
lisa.caos@gmail.com