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Il libro della vita e la dea della luna

Scrivo di piena luna sorgendo di notte senza voglia alcuna calando di giorno a volte.

Scrivo poesia, scrivo canzone Solo in te trovo ispirazione. Forse un regalo, forse un afflato di quell'amore che lo toglie all'atto.

La luna piena, la luna rossa. Chiede venia e chiede sangue. Bont e cattiveria ne scavano la fossa perch la luna morta e il cielo langue.

Vuol cremisi il cielo, vuol blu la notte la luna si china al chiaror della dea che di V fa il nome e vorrebbe prenderla a botte perch gaudio, perch dolore, la dea.

Ne scrivo le gesta per ramentare che ad ogni notte corrisponde un finale

che ogni giorno potr ramendare sul viale dei rimpianti non sorge canale.

Porta lontano, sparisce lontano, il viale se dall'amore per mano ti farai portare scortando la dea lungo il canale che sol per voi ha voluto spuntare.

Bacia la luna piena, dea del canto Sorridi e cura delle tue lacrime ogni male che esse son buone che esse son tristi e tanto un dolore immenso sfogliarne le pagine nel canale.

Pagine di pianto pagine di canto in quel libro affranto che della vita fa atto.

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