Sei sulla pagina 1di 12

ACQUE TERMALI A MILANO OGGI?

Molti penseranno che impossibile, invece no: acque calde sono cos abbondanti nell'Est di Milano cha a Linate si sta progettando di utilizzarle per riscaldare le piste dell'aeroporto. Comunque, "termale", pi sottilmente, significa "energetico", particolarmente capace di trasmutare tutto ci con cui viene in contatto. E acque energetiche ci sono nella nostra citt del cui sottosuolo tanto poco, invero, conosciamo: appartengono a luoghi dotati di vibrazioni speciali? Luoghi di sacralit antica? Forse. Possiamo utilizzarle per il benessere nostro e della citt? Certo. Noi della cooperativa "Milano Nuova" stiamo ricercando da molti anni queste acque di salute fisica e psichica ed abbiamo compreso che fonti di tal genere esistono numerosissime nel mondo ed anche qui. Per esempio, a Nord della citt, nella Chiesa Bassa di S. Maria alla Fontana c' una grande pietra antica con 11 fori da cui sgorga ancora un'acqua che stata considerata terapeutica nei secoli. Noi l'abbiamo a lungo analizzata, anzi, le abbiamo analizzate, visto che sono 11 acque diverse Fenomeno assai affascinante, come tutto ci che riguarda l'acqua, peraltro. In questo breve fascicolo cerchiamo di comunicarvi, assieme alla nostra meraviglia, anche lo stato attuale delle nostre ricerche sulla fontana di S. Maria, all'interno di ricerche pi vaste, a cui qua si accenna soltanto, sulle acque della citt intera. Si tratta di contributi modesti e competenti insieme: qualche cenno storico su Milano e su S. Maria alla Fonte in particolare, una riflessione abbastanza ampia sui luoghi "ad alta energia" del pianeta e sulle loro forme, un rapido excursus sull'aspetto sonoro del mondo vibratorio e sulle virt risanataci del canto, qualche pagina di medicina energetica che introduce una riflessione biologica sulle possibilit terapeutiche delle 11 acque della fonte, la relazione delle analisi fisico-chimico-energetiche delle stesse acque ed, infine, un pensiero conclusivo. Che da una sempre maggiore consapevolezza dell'immenso valore dell'acqua sgorghi in tutti noi la volont di avvicinarsi nuovamente alle fonti che possono dare salute a noi stessi ed alla nostra citt.

LE TERME A MILANO
di Manetta Borasio Milano e S. Maria alla Fontana: la storia parallela di due centri di forza, i loro rapporti e le influenze intercorrenti tra loro. C'era una volta, molto, molto tempo fa, quando il luogo dove oggi camminiamo su lunghe strade d'asfalto era una palude ricca di vita, allora, c'era, in un avvallamento dolcemente circolare dell'ampia pianura, una fonte, anzi, ben undici fonti, ma di quelle fonti specia-lissime che qua e l nel pianeta ci donano salute e felicit. Oggi c' ancora e continua a far fluire le sue acque che nei millenni hanno portato equilibrio alla mente e vigore al corpo a tutti coloro che ne hanno ascoltato il richiamo... Attorno per non c' pi foresta, gli uccelli non riempiono pi dei loro canti l'aria dai mille profumi, c' solo un piccolo giardino che ancora segno di un tempo, un giardino digradante verso la fonte. Oggi l'acqua sgorga da una grande pietra eretta al centro di un edificio, bellissimo, che stato chiuso da vetrate e cancelli e per accedervi bisogna pazientare molto oppure avere molta fortuna. Sopra, stata costruita una chiesa: S. MARIA alla FONTANA. Maria, la madre sempre generosa delle sue grazie ai figli, ha privilegiato nel tempo questo luogo particolare, ma, pi ampiamente, ha mostrato di amare tutto il territorio in cui noi oggi viviamo. MEDIOLANUM nella lingua celtica che si parlava qui prima della dominazione romana significa "luogo di mezzo", "centro di perfezione", "santuario centrale". In Europa ci sono almeno sessanta localit' dallo stesso nome e sono tutti "luoghi alti" cio vibranti a livelli energetici particolarissimi. Ovunque, l'acqua che veicola l'energia del luogo, anzi possiamo dire che l'acqua madre di questi luoghi in modo emozionalmente percepibile: sgorga, si impaluda, fluisce, intride ogni cosa cantando. Soprattutto qui, noi ci accorgiamo della potenza vitale dell'acqua e ne percepiamo il mistero... Ci piace spesso provare a riportare alla coscienza memorie vecchie di millenni e rivedere la pianura con gli occhi di allora: l'acqua abbondantissima generava una vegetazione lussureggiante, grandi alberi, piante acqua-tiche, essenze odorose (ricordate il biancospino?) e il mondo animale non era da meno. E poi chiss quante ondine e nereidi e folletti... Luogo sacro alla madre ci apparve. Allora, si onoravano le fonti, soprattutto certe fonti in cui si potevano compiere rituali di guarigione. Cercando in siti che non sono stati "profanati" (per esempio, cementati) si trovano ancora i doni che portavamo, doni di invocazione, doni di ringraziamento, segni che oltrepassano i normali limiti di comunicazione, messaggi tra mondi. Il luogo sacro serve proprio a questo, laboratorio energetico dalla grande potenzialit' di trasmutazione. Mediolanum cos, certo, noi oggi fatichiamo ad accorgercene, ma se solo cerchiamo di conoscere il territorio in cui viviamo, scopriamo, per esempio, che Milano davvero un centro, un magnete: attira la acque che ha intorno, il sottosuolo degrada verso il punto centrale... Milano piace. Ancora oggi, malgrado tutte le violenze che le vengono fatte, bellissima e viva. Piacque ai Celti, piacque molto anche ai Romani che l'abbellirono a modo loro e le diedero grande importanza, ma molto di pi l'am Ambrogio che intu la forma energetica potenziale della futura grande citt e cur il suo manifestarsi in pietre e mattoni e marmi di grandi edifici sacri. Ariberto fu metropolita grande in politica quanto in valore spirituale proprio per affermare con forza la particolarit di Milano. E non l'am forse Bernardo che venne nelle paludi a sud della citt a fondare le sue abbazie per depurare e riutilizzare le acque provenienti da Milano nelle marcite, permettendo il fiorire dell'agricoltura? Abbiamo sempre letto volentieri la descrizione della Milano del 1200 di Bonvesin de la Riva perch ci riporta alla memoria una citt ricca, bella e soprattutto allegra, vitale, tutta fluida d'acque, pozzi, sorgenti, canali, ruscelli... davvero uno spazio speciale! Noi uomini abbiamo sempre cercato i luoghi ricchi di risorse energetiche per ogni nostra necessit, sia materiale che spirituale; in prossimit di tali luoghi, scavando, troviamo insediamenti stratificati di culture sempre pi arcaiche. Come avviene ancora oggi in quelle parti del mondo in cui l'uomo vive tuttora di raccolta e di caccia (cos come si viveva noi qua alcuni millenni orsono) chi sceglie (sceglieva) il sito in cui accamparsi il sapiente del gruppo, colui che sa. La raffinatissima sensibilit di questi esseri permette loro di percepire le energie sottili, l'anima dei luoghi, la forma, agli altri invisibile, delle grandi entit di cui vivono, la possibilit straordinaria che essi offrono all'uomo di realizzare davvero il suo s facendosi ponte tra terra e cielo, tra le acque di sotto e le acque di sopra.

Mediolanum cosi' fu scelta da qualche antico nostro antenato che indic le acque in cui rigenerarsi ed i boschi da venerare, di quali frutti cibarsi e quali offrire agli dei, su quale altura accamparsi, quale altra lasciare agli spiriti degli elementi per non turbare il delicatissimo equilibrio tra i mondi. Zona sacra fu fin d'allora l'attuale piazza Duomo, ricca di fonti purissime, e sacre furono molte altre fonti disseminate all'intorno su di una spirale sempre pi ampia. I Romani utilizzarono alcune di queste acque in grandi stabilimenti termali, i primi cristiani ne fecero fonti battesimali, alcuni protomartiri onorarono col loro sangue sacrificale le acque di antica sacralit, intorno alle quali la Madre, gi prima, ma certamente nel IV sec. venne invocata con il nome di Maria, la generatrice del Cristo risorto. Fu Ambrogio che battagli per fortificare nei suoi contemporanei la consapevolezza della potenza salva-trice della Acquamadre, della Madre Vergine senza tempo: egli cur in particolare la costruzione di un grande edificio ottagonale proprio l dove da sempre si venerava una fonte di purezza infinita. Oggi ne possiamo ancora vedere la base e la vasca sotto il sagrato del Duomo: l'acqua non fluisce, pi, ma pulsa ancora, pi in basso, pronta a ridonarsi a noi tutti. Di certo Ambrogio rinsald energicamente molti altri luoghi particolari della sua/nostra citt, invece non stato trovato alcun documento provante la sua conoscenza della fonte che oggi chiamiamo di Santa Maria alla Fontana. Eppure, chiss, forse la conobbe, perch egli era uomo molto sapiente, spesso frequentava i boschi al nord della citt, a nevicate in pieno agosto poteva aver assistito in certi luoghi a lui cari, per esempio a Roma il 5 agosto 352, e, tra di essi, anche alla fonte a settentrione di S. Sempliciano, che forse gi allora era dedicata a Santa Maria della neve, come lo ancora oggi visto che la gran festa della Parrocchia proprio il 5 agosto. Solo in luoghi di energie davvero particolari possibile che nevichi a mezzestate, luoghi di "passaggio", di "conversione", sacri insieme al femminile, all'acqua, ed al maschile, alla luce, al fuoco. Anche nella pi anticamente onorata zona dell'attuale Duomo, troviamo, in Santa Teda, una cappella dedicata a S. Maria della neve (c' un documento del 1389 in cui si cita una festa al 5 agosto in tale sito). Come nella zona sacra del Nord Milano l'apparizione della neve e, forse, della Vergine Maria, avvenne in luoghi dedicati poi ciclicamente a S. Maria Nascente / S. Maria Assunta (assunzione = rinascita), luoghi in cui possibile che l'uomo partorisca da se stesso il proprio s, l'uomo nuovo, l'uomo consapevole. Cosa abbiamo sempre cercato nelle fonti sacre? Solo la salute fisica? L'uomo, pi o meno consciamente, sa che l'acqua pi di ogni altra manifestazione assorbe e comunica energia. L'acqua assorbe ogni impurit, anche quelle mentali, lava, scioglie, scarica, ma, contemporaneamente, dona la vibrazione di ciclo e terra che forma il potenziale energetico dei luoghi sacri, ci permette di entrare profondamente in contatto con lo spirito che, in noi e fuori di noi, tutto unifica nell'amore. Ci accorgiamo, cos, di essere. Percepiamo, in un lampo di luce, chi siamo e cosa ci compete qui ed ora e, nel cuore, non vi pu essere maggiore felicit. Ecco perch siamo sempre corsi a frotte per la via Comasina, fuori dalle mura verso il nord e abbiamo sognato e cantato in quei boschi portando offerte di frutta e fiori e ci che di pi caro avevamo. Carlo d'Amboise, vicer di Luigi XII, and alla fonte ad impetrar grazie proprio perch essa era ben nota nei secoli. Certo, allora, egli pot vedere nel bosco solo un modesto sacello vicino all'acqua benedetta e, intorno, polle piccole e grandi ove ci si poteva immergere per essere risanati. Allora era ancora ben viva nei cuori la consapevolezza delle virt tera-peutiche dell'acqua, perci ci si accostava con un atteggiamento spirituale di totale fiducia, di grande gioia, di comunanza profonda. Oggi stiamo faticosamente riappropriandoci di tale modo di essere, perch negli ultimi secoli la mente dell'uomo ha seguito vie lontane dal cuore e il livello medio di coscienza di s nel tutto si abbassato. Allora, invece, tale fu la riconoscenza per la magia sottilissima del luogo nel vicer che egli, entusiasta, ne parl agli amici fidati progettando di arricchire il sito con il contributo migliore possibile di ogni arte e, forse, trov proprio in Leonardo le orecchie pi' attente. Di Leonardo ben noto l'amore per l'acqua, madre del mondo, perci spontaneo immaginarcelo pronto a disegnare, inventare, dar forma manifesta alla potenzialit del luogo, alla sua eccezionale energia. Poi, probabilmente, egli non segu i lavori, ma nulla vieta di poter attribuire a lui l'idea del Santuario che oggi ancora ci affascina, cos aereo e luminoso. Allora doveva essere bellissimo tanto era il verde in cui era immerso, tanti erano gli uccelli che vi si posavano cantando, tante erano le persone che passeggiavano sotto i portici e si bagnavano nella piscina. Erano gli inizi del 1500. A met del secolo i Padri Minimi di S. Francesco da Paola trasformarono il santuario agreste in monastero. Ed ecco che le folle vennero ad abbeverarsi non solo alle fonti, ma anche alle labbra di questi uomini pii che onoravano il luogo. I pellegrinaggi erano molto frequenti lungo tutto il corso dell'anno, specialmente in occasione delle quattro grandi feste di Maria, che corrispondevano alle antiche feste della Madre, le feste luni-solari di mezze-state, l'Assunzione, mezzautunno, la Nativit, mezzinverno, la Purificazione, mezza primavera, l'Annunciazione. Talmente frequenti che i Padri Minimi decisero di costruire una chiesa sopra l'edificio leonardesco. Richino padre progett nel 1600 un tempio (ne conserviamo la pianta) la cui forma permane nel cuore, per cos dire, della chiesa attuale: fin d'allora due rampe di scale conducevano dal livello superiore a quello della fonte e dei chiostri. Nel 1632, da poco terminata l'edificazione, si sistem dalla citt al santuario addirittura un viale su cui possiamo immaginarci numerosissime le processioni dei devoti. Nel frattempo, i Padri si erano fatti fare un progetto di convento assai grande: evidentemente erano davvero tanti; il convento, per, non venne costruito perch, poco dopo, decisero di trasferirsi nel centro di Milano. Alla Fontana rimasero sempre meno monaci col passare degli anni, anche quando la Chiesa Superiore venne eretta in Parrocchia nel Natale del 1787. Le folle non andavano pi' al Santuario numerose come nei decenni precedenti ed ancor pi si diradarono dopo la rivoluzione in Francia. Il Convento della Fontana nel 1797 fu requisito per farne un ospedale per soldati rognosi, nel 1798 fu soppresso, nel 1799 gli edifici furono affittati ad un certo Fortin che vi tenne un deposito di bovini, tre o quattrocento capi, che disturbarono la quiete del luogo a tal punto da provocare una inchiesta. Certo non era

pi il sito di un tempo, per ancora i due sacerdoti rimasti ricevevano molte persone che cercavano aiuto. La situazione si aggrav assai nel 1860 quando la ferrovia tagli il viale d'accesso da Milano alla Fontana, diradando ulteriormente i pellegrinaggi, che cessarono quasi del tutto nel 1877, quando, il 2 maggio, un incendio divampato in uno stabile in cui si lavorava catrame, provoc un grave inquinamento del terreno, obbligando le autorit a chiudere la Fonte. Venne allora scavato un pozzo artesiano per attingere acqua dal profondo ed l'acqua che ancor oggi beviamo nella Chiesa Bassa; per fino a pochi decenni orsono essa zampillava come una fontana da un unico ugello. Nel 1956, riordinando la Chiesa Bassa per volont del Parroco Bernasconi, si reper l'antica pietra dagli undici fori da cui sgorgano ora nuovamente le acque salutari. Oggi Milano ha di nuovo bisogno della potenza trasmutatrice della nostra fonte: occorre infatti un aiuto forte al nostro pensiero perch ridiventi retto, positivo, progettuale. Apparentemente si immiserita la sorgente d'acqua, ma, in verit, il nostro pensare che divenuto modesto, abbiamo dimenticato l'immensit del tutto, sembriamo inseguire ben piccole cose. La citt, grande cuore pulsante e trasmutante, organismo vivo di una vitalit che certamente non riusciremo a spegnere, ci chiede oggi di essere di nuovo amata come un tempo. Cos troveremo, con intelligenza, la volont di riassestare il malfatto, disinquinare, decementificare, lasciar respirare, lasciar fluire. L'acqua che fluisce nell'aria e nella luce assorbe ogni tossicit e comunica benessere, salute psichica, armonia ecologica davvero. L'acqua di luce depura l'acqua, la terra, l'aria, vivifica, rende fiorente e profumata la citt e, nella citt, rende allegri ed operosi noi tutti. Progettiamo allora di riaprire a tutti il Santuario antico della Madre perch tutti, di nuovo, vi possano accorrere e cerchiamo il modo di usarne l'acqua non solo per noi stessi ma per la citt intera.

Figura 1- Da Portai Comasina si arrivava, per un sentiero largo poche braccia, alla sorgente della Fontana...

Figura 2 - Forse cos si presentava, un giorno, "la Fontana", la localit denominata in questo modo per la presenza della chiesa sopra alla "Fonte miracolosa".

Figura 3 - dintorni de "la Fontana" erano campi coltivati; le merci erano trasportate sui canali.

Figura 4 - ...e non sarebbe bello riattivare il sistema di canali e di navigli per poter raggiungere, ancora, questa bella localit e, ancora, beneficiare di questa acqua?

Figura 6 - Quando si attivano le forze dei Spunti (A-la fonte, B- la linea delle sorgive, C- la statua del Cristo) si forma una "vela" di luce bianca che ruota, elevandosi fino alla sommit della piramide: l scocca la scintilla, il Fuoco cosmico, che permette di distribuire nell'intorno la grande potenzialit positiva di questo complesso energetico.

LUOGHI ALTI, LUOGHI SACRI, FORZE PIRAMIDALI


di Gigi Capriolo 1 chakram del Pianeta Terra, i chakram di Milano: loro forma e loro forza nei confronti dell' uomo e dell' intorno.
Pensare a Milano, o ad un'altra citt o ad un altro qualsiasi luogo, vuoi dire pensare ad un organismo vivente: palpitante ritmicamente di una vita formata dall'uomo, ma anche dagli animali, dalle piante, dalle case, dai fiumi, dalle condutture (elettriche e idriche, ecc.), dai campanili e dalle antenne, dai pozzi e dalle gallerie sotterranee, dalla terra stessa tutta che forma quel luogo. Tutto ci che esiste in un posto serve alla sua composizione energetica e, come in un grande corpo vibrante, ne determina la potenzialit. Tutta l'energia dell'uomo amministrata e retta da una serie di centri, di punti energetici situati in prossimit di ghiandole endocrine, che regolano un insieme di linee di forza che formano un corpo, chiamato Aura, del tutto simile a quello fisico, e che va da qualche centimetro sotto a qualche centimetro sopra l'epidermide. Questi centri, che in Oriente vengono chiamati Chakram, sono formati dalla compensazione delle energie delle singole parti di un corpo e dai relativi aspetti pi sottili di questo. Seguendo la teoria che nel microcosmo si riflette tutto quello che nel macrocosmo, possibile ipotizzare-asserire che in un corpo-vivente-uomo esiste tutto quello che presente in un corpo-vivente-citt, o territorio, o regione, o pianeta, o, finalmente, cosmo. La citt di Milano , quindi, il grande "corpo" cui ci riferiamo: anch'essa tutta attraversata da linee energetiche che ne formano l'aura. Questo corpo energetico, duttile e plasmabile, riceve continue possibilit di cambiamento dalle presenze (umane e non) che si addensano nella citt e che creano quelle conformazioni-chakram, che potremmo suggerire legati a elementi specifici e rappresentativi della citt. Il Centro della Testa, il Loto, pu essere assimilato al Castello Sforzesco. Il Centro della Fronte, il terzo occhio, all'aereoporto Forlanini. Il Centro della Gola, o faringeo, a S. Maria delle Grazie. Il Centro del Cuore, o cardiaco, al Duomo, o meglio ancora al Battistero di S. Giovanni che si trovava tra la chiesa di S. Teda e quella di S. Maria Nascente. Il Centro Solare, o del diaframma, a S. Maria alla Fontana. Il Centro Ombelicale, o centro Ha-ra, alla Darsena. Il Centro Sacrale, o Kundalini, all'abbazia di Chiaravalle.

Ma tutti questi chakram si avvalgono della forza e dell'energia che altri centri, pi piccoli, inviano loro, corroborandoli e completandoli. Questi centri si addensano e portano il loro contributo lungo linee di forza che producono un ulteriore innalzamento del grande volume energetico che si formato su questo luogo, su questa citt. Tutto concorre ad un moto continuo di ascesa, come a formare una grande punta energetica, un'antenna che svetta verso il Ciclo a richiamare le cosmiche energie che di l giungono. Questa antenna funge da ricevitore e da trasmettitore: richiama le energie, le coagula nel luogo ove si trasmutano e si condensano, poi le riemette, come addolcite, umanizzate, nell'intorno. La sua funzione , s, quella di ricevere per gli abitanti e gli appartenenti a questo luogo, ma anche quella di portare un'onda positivizzante tutt'in-torno. Milano ha, ed ha sempre avuto, questa funzione di richiamo e di espansione e, nei millenni, la vediamo sempre all'opera in queste due direzioni, sul piano fisico e su quelli pi sottili. La sua funzione quella dell'Amore. "Milan cunt el coeur in man" sempre stata l'accattivante espressione che la rappresenta. La citt stessa, le sue case ed i suoi corsi d'acqua, hanno sempre avuto l'aspetto di un grande cuore, puro e purificato dalle acque limpide che ne attorniavano il centro e che portavano linfa alla sua vita di mediatrice terrena dell'Amore, che, in Terra, l'uomo doveva trasmettere al suo prossimo, agli animali, ai vegetali, ai minerali. Per mezzo della sua coscienza e conoscenza, l'uomo sapeva come rapportarsi a tutto ci che gli era intorno e l'attuale "scoperta" dell'ecologia era il modo di vivere di un uomo che, abitando qui, viveva respirando l'aria impregnata di scintille di Luce d'Amore. Milano sempre stata un Luogo Alto. Vengono chiamati Luoghi Alti, perch alta l'energia che vi presente. Questi luoghi sovraintendono alle attivit, alle funzioni, alle ricezioni dal sovrannaturale al naturale. Essi formano una condensazione energetica, un volume di Luce che si unisce, si commistiona, forma una possibilit di Bene che il Padre ha voluto per la Terra. All'interno di questi Luoghi Alti esistono concentrazioni energetiche che collaborano all'innalzamento degli stessi ed anche essi possono chiamarsi Luoghi Alti. S. Maria della Fontana un Luogo Alto ed stato voluto e risvegliato dal l'Energia Femminile, che la Vergine, ed stato risvegliato proprio in questo punto, in un certo momento storico perch doveva dare un certo tipo di aiuto all'umanit. Cos come tutti gli altri punti hanno sempre avuto un momento storico in cui risvegliarsi, delle persone che, esattamente, si trovavano in "quel" punto, in "quel" momento e l'aiuto non era per un ristretto numero di persone che avevano avuto la fortuna di assistervi, ma era un aiuto all'umanit. Per fare un esempio pi conosciuto, sempre nell'ambito della nostra religione, il fenomeno Lourdes: avvenuto nel 1848, quando occorreva veramente la purificazione delle genti. Poi c' stato Fatima, gi una presa di coscienza, gi un risvegliare l'uomo che stava andando verso la materia. Gli ultimi secoli di questo secondo millennio si sono dimostrati come i pi materiali della nostra storia: siamo andati sulla Luna, abbiamo scoperto cose incredibili, ma ci siamo sempre pi legati all'uomo, alla Terra, alle cose che potevamo toccare con le nostre mani. E ci siamo staccati da Dio! Molti scienziati si vantano di essere atei! E questo ci dovrebbe far pensare. Quanto l'uomo pi sicuro di s stesso e pi "crede" di non aver bisogno di nulla. Portare luce non vuoi dire credere in Dio. Lucifero ce l'ha gi insegnato!

LE ACQUE DI S. MARIA ALLA FONTANA


TABELLA 1. Risultati delle analisi chimico fisiche di acque a sette frequenze (acque madri) e delle stesse diluite (3 gocce in un litro).

LUOGHI S. MARIA ALLA FONTANA 7FSMF MEDJUGORJE 7FMJ OROPA 7FOP ACQUA NATURALE DI MILANO (usata anche per la diluizione) S. DAMIANO 7FSD MONTICHIARI 7FMT LOURDES 7FL

PH 7,73 8,09 8,03 7,54 7,78 7,73 7,40 7,95 7,71 7,63 7,68 8,15 7,54

REDOX (mv) + 242,3 + 232,5 + 234,4 + 246,5 + 229,6 + 255,0 + 256,5 + 242,8 + 250,8 + 244,7 + 253,1 + 238,6 + 251,6

CONDUCIBILIT (us/cm) 588 515 301 764 475 552 571 361 566 525 567 326 563

LE ACQUE DI S. MARIA ALLA FONTANA

TABELLA 2. Disposizione delle fonti di S. Maria alla Fontana N. 1 N. 2 N. 3 N. 4 N. 5 N. 6 N. 7 N. 8 N. 9 N. N. 10 11 AG AG AG BF BF BF CE CE CE D D 44A 58 B25 44A 58 B25 44A 58 B25 44A 58 Terra polarizzata Terra elettrica Terra magnetica Acqua polarizzata Acqua elettrica Acqua magnetica Aria polarizzata Aria elettrica Aria magnetica Fuoco polarizzato Fuoco elettrico

TABELLA 3. Sequenza delle fonti prospicenti il boschetto in localit Fontanelle di Montichiari (Acque lunari). N. 1 N. 2 N. 3 N. 4 N. 5 N. 6 N. 7 N. 8 N. 9 N. 10 N. 11 N. 12 AG AG AG BF BF BF CE CE CE D D D 44A 58 B25 44A 58 B25 44A 58 B25 44A 58 B25 Terra polarizzata Terra elettrica Terra magnetica Acqua polarizzata Acqua elettrica Acqua magnetica Aria polarizzata Aria elettrica Aria magnetica Fuoco polarizzato Fuoco elettrico Fuoco magnetico

Potrebbero piacerti anche