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CNR. - Consiglio Nazionale delle Ricerche COMMISSIONE DI STUDIO SULLA NORMATIVA NEL CAMPO DELLE COSTRUZIONI MECCANICHE, Gruppo di Lavoro "Calettamenti Forzati" NORMA, sul CALCOLO DI VERIFICA DEL DIMENSIONAMENTO DEL COLLEGAMENTI FORZATI MOZZO-ALBERO approvata in via definitiva nella seduta del 8 febbraio 1999, tenutasi presso la sede C.N.R., via Ampére, Milano 1.Scopo La presente norma ha lo scopo di fomire uno schema di calcolo per la verifica det corretto dimensionamento dei collegamenti forzati mozzo-albero, 2. Termini e definizioni 2.1 Albero Elemento in genere a sezione circolare piena 0 cava atto a trasmettere momenti torcenti attomo al proprio ase, momenti flettenti normal all'asse © trazione/compressione lungo 'asse 2.2 Mozzo Elemento usualmente, ma non nocessariamente, a forma di solido di rivoluzione, forato per alloggiare l'albero. 2.3 Superficie di accoppiamento Superficie comune ad albero e mozzo sulla quale si esercitano pression mutue © attraverso la quale si esercitano gli scambi di forze di altrito che sono la ragione del collegamento, Le superficie di accoppiamento possono essere cilindriche o troncoconiche, Diametro di aceoppiamento Si indica con d il diametro nominale di accoppiamento comune ad albero ¢ mozzo. Gli scostamenti dalla quota nominale verranno forniti mediante le tolleranze. Per gli accoppiamenti conici d indichera il diametro medio geometrico della superficie troncoconica di accoppiamento. 2.5 Pressione di forzamento Pressione che si esercita sulla superficie di accoppiamento per effetto del collegamento forzato. La pressione di forzamento nasce per effetto del montaggio con interferenza del mozzo sull'albero. 2.6 Interferenza Linterferenza del collegamento ¢ data dalla differenza, positiva, dei diametri dellalbero ¢, rispettivamente, del mozzo prima del collegamento. Dati gli errori di forma nella costruzione delle superficie di accoppiamento ¢ le tolleranze di lavorazione si intende l'interferenza come un valore medio in una banda di tolleranza 2.7 Collegamento forzato mozzo-albero Collegamento fra mozzo e albero che si genera per effetto delle forze di attrito che rnascono sulla superficie di accoppiamento quando ai due elementi (mozzo e albero) vengono applicate forze o sistemi di forze che tendono a cambiarne Ia posizione relativa. Tale collegamento non @ permanente in quanto una opportuna forza o sistema di forze deve essere in grado di sciogliere il collegamento. Nel seguito, salvo diversa indicazione, per collegamento forzato si intende quello fra mozzo e albero. 3. Tipi di collegamento forzato 3.1 Collegamento cilindro-cilindro Accoppiamento nel quale le superficie iniziali di albero e mozzo sono cilindriche (ig. 1), 3.2 Collegamento cono-cono Accoppiamento nel quale le superficie iniziali di accoppiamento sono coniche Fig.2). 3.3 Collegamento cilindro-cono In questo tipo di accoppiamento uno degli elementi é cilindrico e Valtro & conico. E* pertanto necessario un clemento intermedio cilindro-cono da interporre fra i duc per ristabilire la continuita del collegamento (Fig. 3). 3.4 Collegamento cilindro-cono-cilindro La continuita fra gli elementi da collegare € ristabilita da due o pit elementi complementari cilindro- cono e cono-cilindro (Fig. 4) 4, Montaggio del collegamento 4.1 Montaggio di collegamenti cilindro-cilindro Questo montaggio pud farsi a fieddo o a caldo. ‘A freddo: in questo caso & necessario esercitare, di solito mediante una pressa 0 attrezzatura analoga, uno sforzo di calettamento tale da vincete le forze di attrito che si oppongono al piantaggio ¢ queste forze dovranno risultare pari o superiori a quelle richieste al collegamento in servizio. Le superficie di accoppiamento devono in generale essere lubrificate con particolari grassi per evitare il grippaggio al piantaggio o allo spiantaggio, grippaggio che danneggia le superficie di accoppiamento, pud rendere difficile lo spiantagaio ¢ impedire Ia rintilizzazione di una o entrambe le parti del collegamento. In compenso Neventuale diagramma delle forze applicate al piantaggio pud costituire un documento di controll della conformiti del collegamento alle specifiche imposte e indirettamente delle sollecitazioni da esso generate. A caldo: con questo metodo si rende negativa Vinterferenza prima del montaggio o riscaldando il mozzo (in foro a temperatura controllata per pezzi di grandi dimensioni radiali come le muote ferroviarie, in forno, a bagno dolio 0 a induzione con speciali attrezzature per elementi pith sottili come i cuscinetti) 0 raffreddando Talbero mediante immersione in liquidi criogenici, p.c. azoto liquido. In questo modo non € necessario applicare grandi forze per il piantaggio né lubrificare le superficie 4 accoppiamento evitando i possibili inconvenienti relativi ¢ potendo contare su coefficienti di attrito in servizio maggiori che nel caso precedente. In compenso, almeno nei casi pit impegnativi come le sale ferroviarie, si deve in ogni caso eseguire un collaudo alla pressa che garantisca che il collegamento possa trasmettere i carichi per cui @ progettato senza peraltro poter segnalare la presenza di sollecitazioni di calettamento eccessive. In ogni caso sari necessario controllare che le differenze di temperatura applicate non siano tali da modificare le caratteristiche dei materiali usati ‘Nel caso poi di collegamenti con grande interferenza ¢ smontabili (Sale ferroviarie) il pericolo di grippaggio allo smontaggio risulta aumentato per cui ¢ necessario prevedere ausili allo smontaggio con iniezione di olio ad alta pressione, Dall'esterno, mediante collegamento filettato, si inietta Yolio fino a una gola circolare centrata rispetto all'area di contatto da cui esso si propaga verso lestemo diminuendo drasticamente lattrito (Fig. 5).

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