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Urbino

DOMENICA 15 APRILE 2012

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Cambiamento del clima: scoperta urbinate


Lannuncio dalla rivista Nature. Nel pool di scienziati c Simone Galeotti
LUNIVERSITA di Urbino ha contributo a unimportante ricerca sulle dinamiche di riscaldamento globale causate da eccesso di CO2 nel passato geologico. Secondo la ricerca, pubblicata questa settimana dalla rivista Nature, lo scioglimento del permafrost polare (ovvero il terreno ghiacciato perennemente) sarebbe il responsabile di alcuni episodi di riscaldamento globale estremo avvenuti pi di 50 milioni di anni fa. La scoperta stata possibile grazie a una collaborazione interdisciplinare tra scienziati con diverse competenze su modelli vegetazionali e climatici, geochimica isotopica e permafrost guidati da Rob DeConto (University of Massachusetts, Amherst) in collaborazione con lUniversit di Urbino (Simone Galeotti, docente di Paleoclimatologia e paleooceanografia nel corso di laurea magistrale in Ecologia dei cambiamenti climatici), Yale University, University of Sheffield, Unitotale. Questa presenza ha messo in moto meccanismi importanti nelle collaborazioni, tanto nelle ricerche quanto nelle pubblicazioni. Tra i vari progetti, c anche quello di fare ricerche paleoclimatiche.
Di che si tratta?

te quel che stato prodotto.


Se si scioglie il permafrost le cose peggioreranno?

USCITA PRESTIGIOSA Sopra, la copertina di Nature. A destra, Simone Galeotti

Andiamo a cercare le dinamiche climatiche del passato, praticamente di un mondo che non esiste pi, ma che pu fornire ricostruzioni sul mondo che sar tra cento anni o duecento.
Su Nature citate spesso le scoperte fatte in centro-italia.

versity of Colorado e Penn State University. SONO anni che facciamo queste ricerche spiega Simone Galeotti . Le collaborazioni sono collegate al lavoro della Urbino Summer School in Paleoclimatology (www.urbinossp.it), che tutti gli anni attira i maggiori scienziati mondiali, una sessantina in

S, in particolare a Gubbio, lungo la Contessa Road, dove ci sono straordinarie testimonianze, utili alle nostre ricerche. Anzi, altre novit verranno in futuro.
Come... va il global warming, il riscaldamento globale?

Di molto, ed noto il rischio della immissione di gas metano. Stiamo portando il mondo ad una condizione fuori dallequilibrio stabilitosi negli ultimi due milioni di anni. I tassi di emissione di CO2 odierni sono dieci volte superiori a quelli degli eventi descritti nel lavoro di Nature. Inoltre se si dovessero ridurre le emissioni di CO2, i miglioramenti non si noterebbero subito.
E lei che ha identificato le fasi orbitali degli eventi di riscaldamento?

La CO2 immessa nellatmosfera negli ultimi decenni non c mai stata negli ultimi quattro milioni e mezzo di anni. Non indifferen-

Le fasi di super-caldo analizzate afferma Galeotti rappresen-

tano un esperimento naturale di alterazione del ciclo del carbonio con innalzamento delle concentrazioni di gas serra, in questo caso indotte da una forzante astronomica, cio da variazioni della geometria orbitale del pianeta. Lo studio identifica le fonti di carbonio sufficienti a spiegare le estreme fasi di riscaldamento osservate in ambienti continentali polari. Il nocciolo della questione riguarda lestrema vulnerabilit degli enormi serbatoi di carbonio intrappolati nei suoli ghiacciati alle alte latitudini. Il graduale aumento delle temperature medie della Terra , infatti, notoriamente amplificato nelle aree polari, un meccanismo in atto anche oggi nel trend di graduale riscaldamento globale del Pianeta. g. l.

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