IL SOCIALE Milano/ Neve, i rom dei campi abusivi rischiano la vita
"Mercoled scorso eravamo nel campo irregolare di via Bonfadini e c'erano bambini piccoli senza indumenti di lana": Pierluigi Oreste uno dei medici volontari dell'associazione Naga che visita periodicamente le baraccopoli di Milano. Il gelo di questi giorni sta mettendo in pericolo anche la vita dei rom che vivono negli insediamenti abusivi. "Chiediamo l'intervento della protezione civile -aggiunge Maurizio Pagani, presidente dell'Opera Nomadi-. Dobbiamo scongiurare una nuova tragedia, che pu derivare sia dal freddo sia dalle stufe che i rom accendono nelle baracche nel tentativo di scaldarsi. Purtroppo gi capitato che qualcuna andasse a fuoco". E c' sempre la paura di sgomberi. "I rom ci hanno raccontano che in via Forlanini, via Novara e al ponte Bacula siano passati uomini in borghese per intimare loro di andarsene -sostiene il medico del Naga-. Non so se fossero vigili urbani, parlavano per a nome del Comune di Milano". Il Naga nei giorni scorsi ha lanciato un appello per raccogliere coperte e indumenti da portare nei campi. "Purtroppo alcune famiglie con bambini piccoli vivono in una situazione molto precaria -aggiunge Pierluigi Oreste-, con rifugi di fortuna, che vanno dalla solita baracca alla tenda". La situazione critica confermata dalla Comunit di Sant'Egidio: "Siamo preoccupati soprattutto per i bambini e le donne -afferma Elisa Giunipero-. A Milano non ci sono pi grandi campi e le famiglie sono sparpagliate in piccoli insediamenti, a volte difficili da raggiungere e trovare". In alcune baracche i volontari di Sant'Egidio hanno visto famiglie che si scaldavano con pentole riempite di alcol. "Purtroppo molte non vanno a chiedere aiuto alle strutture comunali -aggiunge Elisa Giunipero-, anche perch l'accoglienza nei dormitori divisa tra uomini e donne e le famiglie rom non vogliono separarsi". Il freddo di questi giorni, in realt, mette in luce una situazione di povert che esiste da tempo. "Il problema dei campi va affrontato al di l delle emergenze -sottolinea Elisa Giunipero-. Penso che Milano abbia le risorse per dare una risposta".