Sei sulla pagina 1di 2

CONSIDERAZIONI SULLA NASCITA DELLA GRAN LOGGIA DI LONDRA

Nel 1713 la Flotta Inglese, reduce da una vittoriosa battaglia contro gli Spagnoli in prossimit dellisola Britannica, a causa della nebbia, fa naufragio e perde gran parte della flotta compresa la nave Ammiraglia. Fu tale lo scalpore che la Camera dei Lords, accertato che il disastro fu dovuto alla mancanza a bordo di un misuratore di longitudine, decret un concorso per la soluzione con un premio di circa 60 milioni di sterline. Isaac Newton scienziato insigne e Lord in grande considerazione, verificato leccessivo numero di proposte delle varie Logge del Paese, ma soprattutto per favorire la Loggia degli Astronomi alla quale partecipava, escogit la creazione di una Gran Loggia al fine di avere pi voti presso la Camera dei Lords e quindi ottenerne il controllo. Il Re Giorgio I Hannover, succeduto agli Stuart scozzesi, favor questa iniziativa che aveva un duplice vantaggio: maggiore controllo politico e l'indicazione di un interlocutore qualificato e comprensibile, considerato che il Re degli Inglesi parlava solo il tedesco. Fu cos che nel 1717 nacque la Gran Loggia di Londra. Il primo provvedimento fu un anticipo di sei milioni di sterline per edificare lOsservatorio di Greenwich al fine di favorire la soluzione della longitudine attraverso losservazione astronomica, metodo che fall. Il progetto che successivamente conquist credibilit fu realizzato da un Fratello scozzese che, con un orologio completamente in legno, permetteva di definire la differenza di orario tra la nave e Londra ottenendo il valore della longitudine. Nel 1723 viene dato incarico allabate Anderson, intimo in casa Hannover, di compilare gli Statuti della Gran Loggia. Questi, con una rapida rivisitazione dei Landmark e dei documenti di Edimburgo, furono concepiti per favorire la componente protestante rispetto alla cattolica e dando un sottile sfondo moralistico, al fine di evitare discussioni in Loggia tra fazioni avverse (mai spenta la rivalit tra scozzesi ed inglesi); da qui nasce la dichiarazione di apertura da questo momento non possibile parlare di religione o di politica: dichiarazione assurda poich le Logge sono un cenacolo di Ragione e di Politica (di certo, non una religione o un partito) che opera sempre alla Gloria del Sublime Architetto del Mondo. I danni derivati dalla nascita della Gran Loggia di Londra sono molteplici e nefasti per la Massoneria, ripercuotendosi peraltro per il mondo intero. Il primo fu lo spostamento a Greenwich del meridiano 0 (prima si usava il meridiano di ferro, alle Canarie 20 a W di Parigi i Francesi non hanno adottato il meridiano inglese fino al 1911). Questo spostamento vari tutti i rapporti numerici nelle Cattedrali e le conseguenti triangolazioni. Un danno che oltre che cabalistico anche danno geografico e geodedico.

Il secondo, il peggiore: la costituzione di una Oligarchia Massonica con progetti propri fino alle devianze del controllo attraverso un Nuovo Ordine Mondiale; la privazione dellautonomia della singola Loggia, che da quel momento abdicava ad un Gran Maestro la decisione sulle metodologie interne - avallate dal riconoscimento, vero atto di sudditanza. Inoltre, circa le proprie controversie interne, che venivano pubblicizzate da una giuria gestita dalla Gran Loggia, nella Loggia veniva a diminuire gradualmente il ruolo del Maestro Venerabile: vero notaio e garante di obbedienza. Il terzo quello di aver spostato la libert e letica di Loggia, trasformandola in una sorta di partito delle Logge al quale stato attribuito impropriamente un ruolo quasi sindacale nella gestione profana della vita pubblica del Paese (per certi versi, somiglia allattuale ingerenza del Sinodo sulla politica Italiana). Da ci ne conseguita la necessit di avere un alto numero di "iscritti", come se fosse un sindacato e quindi richiamando una visibilit nei media e presso la pubblica opinione: cos trasformando un valore umano in un titolo da esibire per implementare la propria immagine pubblica. Laumento della consistenza di "iscritti" suona solo come la quantit di individui controllati, e naturalmente comporta una diminuita trasformazione iniziatica; una trasformazione, una crescita che viene reputata non necessaria ai "sudditi" e che viene surrogata ampliando se possibile lenfasi del rituale: come fosse un gioco da dare in pasto agli iscritti cos da tenerli occupati e impegnati a generare classificazioni gratificanti ma vuote in cultura e competenza operativa. La domanda naturale - come peraltro attuale nel pensiero di Ren Gunon ed ancor oggi sostenuta dalleccellente ricercatore e Fratello Scozzese Robert Lomas - e nella stessa sono riposte tante conseguenze: la creazione di una oligarchia burocratica in Massoneria, come si sposa con luomo libero e di buoni costumi? Come si sposa il riconoscimento inglese (alias divisione tra buoni e non buoni) con luniversalit della fratellanza massonica? Come pu essere accettata la filiera scozzese americana, che in molti cercano di millantare come riconoscimento, quando questa nata davanti ad un notaio alla presenza di pochi Fratelli, nella circostanza elevati sulla spada, ignorando l'antica e cospicua tradizione egizia presente in Italia ed in Francia? La tegolatura di un Fratello allingresso nel Tempio, lecitamente sostituibile da una tessera di appartenenza o deve invece costituire un momento di verifica di una conoscenza iniziatica? Queste riflessioni sottopongo alla Vostra Saggezza poich sono la ragione del mio interrogativo nel percorso della Loggia di San Giovanni ELIA. Abbiamo individuato, e non a caso, in frate Elia - Priore dei Francescani e probabile ispiratore della Carta di Bologna del 1248 - il primo traduttore della tradizione in una Officina di Muratori dediti ad edificare Templi: costoro dovevano conoscere simbolismo, cabala, alchimia, astronomia, astrologia, magia e teurgia: arti che sono sicuramente applicate nellAbbazia di Assisi. E non solo. Con un fraterno saluto, Roma, 21 Febbraio 2012 Valter De Dominicis

Potrebbero piacerti anche