Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Liberamente Appunti Di Lavoro N 4
Liberamente Appunti Di Lavoro N 4
4 del 22/02/2012
Sommario:
La vera emergenza? Non avere un piano energetico nazionale La conversione ecologica necessaria
Economi
E
4
Democrazi
E
5
egnaliamo in
oscana
No alla combustione dei rifiuti si allalter 7 piano: riduzione, riuso, riciclo Piano Interprovinciale dei Rifiuti. I piani alternativi 8
Infortuni mortali in Toscana: in aumento quelli sul luogo di lavoro tratto da:
www.consiglio.regione.toscana.it Nel 2011, come gi avvenuto nel 2010, sono aumentati gli incidenti mortali sul luogo di lavoro (26 lo scorso anno, 23 lanno prima), mentre sono in diminuzione gli incidenti mortali in itinere, cio nel tragitto da o per casa. il dato che il Dipartimento prevenzione e sicurezza della Regione Toscana ha fornito nel corso dellincontro con la
...dal
onsiglio
9
...dalle
rovince
10 10 10
commissione Emergenza occupazionale del Consiglio regionale. Si tratta di un dato nuovo rispetto al passato e che non si rintraccia nelle statiche INAIL, perch la modalit di raccolta dei dati avviene seguendo parametri differenti. In linea generale, invece, gli infortuni totali sono in diminuzione, in stretta correlazione, per, con gli effetti della crisi economica, che ha prodotto una forte diminuzione delle ore lavorate. Paolo Marini - Pres. Commissione Emergenza Occupazionale
AR: una corretta gestione del ciclo dei rifiuti... AR: i treni alla ex miniera di Cavriglia... FI: FSF-un invito verso Firenze 10+10
LU: Pubblicit al gioco dazzardo nello- 11 spedale della Versilia... PI: S. Giuliano Terme sul Patto di Stabilit Interrogazioni e mozioni 11 12
n. 4 del 22/02/2012
n. 4 del 22/02/2012
n. 4 del 22/02/2012
Mozione presentata in Consiglio Regionale il 21/02/2012 a firma Monica Sgherri e Paolo Marini per labbandono del programma di acquisto di F35 e per la destinazione a fini sociali dei fondi risparmiati
[] premesso che: il governo nazionale ha dirottato alcune risorse del fondo per lo sviluppo nel bilancio della Difesa per acquistare armi; la cifra stanziata di circa 18 miliardi di euro destinati alla produzione di 135 cacciabombardieri e 135 milioni di euro per lacquisizione di unit navali della Fremm (Fregate Europee Multi-Missione); sono previsti ulteriori finanziamenti, per il 2012, destinati alla produzione di 4 sommergibili, cacciabombardieri F 35 e delle due fregate Orizzonte per una spesa di circa 780 milioni di euro; tali scelte, operate dal precedente governo, sono state confermate dal governo presieduto da Mario Monti; considerato che: lattuale crisi economica sta facendo pagare un prezzo altissimo ai cittadini; gli Enti Locali verranno ulteriormente penalizzati dalla riduzione dei trasferimenti che avranno come conseguenza un peggioramento dei servizi e delle condizioni di vita dei cittadini; altri Paesi che avevano preventivato lacquisto dei costosissimi F35 hanno cancellato o sensibilmente ridotto tali programmi; ritiene improponibili queste spese alla luce dei pesantissimi sacrifici richiesti ai cittadini e ai tagli allo Stato Sociale; esprime il proprio dissenso rispetto a tale scelta; chiede che questi fondi stanziati per le armi possano essere viceversa destinati a salvaguardare le pensioni delle fasce sociali pi deboli e agli Enti Locali per garantire quei servizi sociali essenziali a rispondere ai bisogni primari dei cittadini; impegna il Presidente Rossi a sostenere attivamente la campagna degli Enti Locali per la Pace, volta a chiedere il taglio del programma di acquisto degli F35 e per una seria riduzione delle spese militari; a far pervenire la presente mozione al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Difesa, ai capigruppo di Camera e Senato.
n. 4 del 22/02/2012
n. 4 del 22/02/2012
Larticolo 4 impone labbattimento del debito pubblico, per la quota che eccede il 60% del PIL, un ventesimo allanno. Per lItalia ci significa un abbattimento di circa 47 miliardi lanno, quasi il 3% del PIL! Larticolo 5 prevede lattuazione, in partnership con lUE, di un programma relativo sia al bilancio sia alla politica economica che includa una descrizione dettagliata di riforme strutturali. Intendendo con riforme strutturali quelle del mercato del lavoro, dei servizi pubblici, della previdenza. il programma che sta realizzando il governo Monti: prima il taglio alla previdenza con lallungamento della stessa et pensionabile, poi le liberalizzazioni e privatizzazione dei servizi partire da quelli a rete, poi il mercato del lavoro, per facilitare ancor di pi licenziamenti e flessibilit. Larticolo 6 prevede che la stessa programmazione della collocazione dei titoli di debito pubblico deve essere comunicata ex ante allUE per coordinarla a livello europeo. Inutile ricordare che lemissione dei titoli una delle prerogative pi incisive dei ministeri del Tesoro, che ora di fatto viene spostata a Bruxelles. Le procedure di governance previste dal Titolo V del Trattato sono la razionalizzazione di quelle gi assunte con il semestre europeo, che voglio rapidamente ricordare. Il Consiglio ECOFIN del 7 settembre 2010, ha modificato il Codice di condotta per lattuazione del Patto di stabilit e crescita mediante le procedure del semestre europeo, avviato nel gennaio 2011. La loro novit nella discussione e nellindicazione ex ante delle politiche di bilancio, le cui fasi principali sono: a met aprile quando gli Stati membri sottopongono i Piani nazionali di riforma (PNR, elaborati nellambito della nuova Strategia UE 2020) e contestualmente i Piani di stabilit e convergenza (PSC, elaborati nellambito del Patto di stabilit e crescita), tenendo conto delle linee-guida dettate dal Consiglio europeo; a inizio giugno quando, sulla base dei PNR e dei PSC, la Commissione europea elabora le Raccomandazioni di politica economica e di bilancio rivolte ai singoli Stati membri; nella seconda met dellanno quando gli Stati membri approvano le rispettive leggi di bilancio, sulla base delle Raccomandazioni ricevute. In unindagine annuale la Commissione d conto dei progressi conseguiti dai paesi membri nellattuazione delle Raccomandazioni stesse. Limpianto procedurale del semestre europeo ha, dunque, gi prodotto scelte operative e atti legislativi costituendo il modus operandi della governance economica europea. Questa, con il Consiglio europeo del 24-25 marzo 2011, si arricchita del Patto Euro Plus, che lo stesso governo italiano ha riconosciuto essere un momento di innovazione costituzionale: Gli effetti del Patto non sono e non saranno limitati alla dimensione economica [] ma esteso alla dimensione politica. Effetti destinati a prendere la forma di una sistematica e sempre pi intensa devoluzione di potere dagli Stati-nazione ad una comune nuova e sempre pi politica entit europea. Approvato il 4 ottobre 2011, il Six pack prevede un deposito dello 0.2% del PIL per lo Stato che infrange le regole del limite del deficit annuale del 3% trasformabile in una multa, prescrivendo altres il rientro del debito nel limite del 60% del PIL nellordine di un ventesimo ogni tre anni (previsione ripresa dal nuovo Trattato). Se messe insieme queste regole inserimento in Costituzione del pareggio di bilancio, deficit annuale allo 0.5% del PIL, abbattimento dello stock del debito per riportarlo al 60% del PIL, riforme strutturali per ampliare il ruolo del mercato , ci accorgiamo che laltro pilastro che mancava alleuro, la gestione delle politiche fiscal ed economiche, stato costruito. I bilanci dei paesi membri saranno definiti e gestiti dalloligarchia di Bruxelles e la moneta dalla BCE, con lobiettivo della stabilit finanziaria per rendere certi e promuovere gli scambi di mercato e gli investimenti privati a livello continentale . Abbattimento della rappresentanza politica e distruzione dei diritti sociali sono i figli gemelli del nuovo patto fiscale, per questo lopposizione alla sua ratifica fino alla richiesta di un referendum di indirizzo per sottoporlo al giudizio popolare, come quello tenutosi nel 1989, un passaggio cruciale per dare forza alla resistenza contro le misure di austerit e per porre le basi di unaltra Europa lEuropa democratica dei/delle cittadini/e.
n. 4 del 22/02/2012
Agipress - I medici ed i tecnici di Medicina Democratica sono intervenuti insieme alla CUB Sanit all'audizione della terza commissione ambiente della Provincia di Firenze, il giorno 10-02-2012, per presentare l' ALTERPIANO per la gestione dei rifiuti per l' ATO TOSCANA CENTRO; stato altres ribadita lopposizione alla costruzione dellInceneritore a Case Passerini, che senza che sia stata effettuata alcuna VIA e contro ogni principio di precauzione , che il grande scienziato Renzo Tomatis di Medicina Democratica e per anni direttore della IARC, per primo defin un PRINCIPIO ASSOLUTO quando non si conoscono gli effetti degli inquinanti sulla salute umana. Medicina Democratica stigmatizza anche l'atteggiamento arrogante e gravato di pregiudizi che alcuni membri del partito di maggioranza relativa hanno tenuto nei loro confronti durante laudizione. Ancora una volta i decisori politici del PD di questa provincia nell'ignorare ogni principio di precauzione, fanno sfoggio di una dogmatica assunzione di certezza riguardo alla non nocivit dei moderni
inceneritori che il metodo scientifico in uso non consente di dare e persistono nella consumata logica della minimizzazione del danno e della rassicurazione ad oltranza, negandosi ad ogni effettiva possibilit di dialogo, dimostrandosi in realt ancora una volta succubi dei potentati economici che spingono perch linceneritore venga al pi presto costruito. Medicina Democratica nel sottolineare che nessun ulteriore aggravio per la salute umana proveniente dall'incenerimento dei rifiuti pu oggi essere considerato accettabile,in particolare nellarea della Piana gi gravemente inquinata da strade, autostrade e Aeroporto, indica nell'ALTERPIANO dei Comitati ATO Centro la soluzione immediata e concreta per una gestione dei rifiuti, a inquinamento zero, che risparmia la materia, che crea occupazione, che riduce i costi di smaltimento, nel pieno rispetto delle normative europee e nazionali
Piano Interprovinciale dei Rifiuti dellATO Toscana Centro. Federazione della Sinistra, Sinistra Ecologia e Libert, Italia dei Valori e Verdi della Toscana. Le osservazioni al Piano: un occasione per un percorso partecipato, a cui lavoreremo al fine di modificarlo e miglioralo
Firenze, 11/02/2012 - LEuropa sta spingendo i paesi membri verso la Societ del Riciclaggio e ha stabilito una rigorosa gerarchia delle fasi del trattamento dei rifiuti, ponendo al primo posto della scala delle priorit, la prevenzione e riduzione per arrivare a smaltire solo il non pi eliminabile (rifiuti urbani residui, RUR); In tutto il paese e anche in Toscana si sono affermate esperienze di raccolta differenziata porta a porta che hanno raggiunto in pochissimo tempo percentuali superiori al 70% e dimostrano concretamente che, non solo possibile fermare la crescita ed iniziare a ridurre i rifiuti, ma anche possibile modificarne la composizione al fine di favorire strategie di raccolta differenziata, recupero, riutilizzo, riprogettazione e riciclaggio. Queste esperienze hanno contribuito ad innescare processi culturali di responsabilizzazione delle famiglie; a rimuovere il degrado dei cassonetti filo strada sommersi di rifiuti; a liberare spazi migliorando il decoro urbano; a creare nuova occupazione; a migliorare la qualit dei materiali separati rispetto alle RD con cassonetti stradali; a ridurre considerevolmente la produzione dei rifiuti attraverso una separazione e intercettazione dei flussi provenienti dalle attivit produttive, oggi impropriamente assimilati, che hanno portato la Regione Toscana al vertice della produzione procapite dei rifiuti nel nostro paese. Crediamo sia necessaria una programmazione pi precisa e dettagliata degli investimenti da mettere in atto definendo la gradualit degli obiettivi per raggiungere il nuovo sistema che si fonda sulla differenziazione spinta e sul recupero e riciclaggio di quanta pi materia prima
n. 4 del 22/02/2012
possibile, una radicale modifica dei regolamenti comunali di assimilazione, la vicinanza tra il gestore e lutente e non per ultimo il riconoscimento e la valorizzazione del ruolo di indirizzo e controllo dei consigli elettivi garantendo una relazione annuale sul monitoraggio degli obiettivi adottati. Questi sono alcuni punti che riteniamo prioritari e che proponiamo alla cittadinanza e che trasformeremo in osservazioni puntuali e dettagliate, auspicando una convergenza in tale direzione di tutta la coalizione di Toscana democratica. nostra intenzione aprire un cantiere di lavoro e di approfondimento su queste nostre proposte per modificare il Piano dandogli un respiro e unimpostazione culturale moderna capace di affrontare, non solo la migliore soluzione tecnico organizzativa di raccolta e la migliore tecnologia di trattamento e smaltimento oggi disponibile, ma sappia anche pensare, progettare e realizzare tutte quelle buone pratiche per attivare processi di responsabilizzazione, non solo dei cittadini, ma anche dei produttori e dei distributori di beni e merci, per riportare al primo posto della scala delle priorit la prevenzione e la riduzione dei rifiuti. 2850 battute Giuseppe Brogi Coordinatore Sinistra Ecologia e Libert Toscana Stefano Cristiano Segretario Reg. Toscana Rifondazione Comunista - Fed. della Sinistra Lorenzo Lombardi Portavoce Regionale Toscano dei Verdi Lucia Mango Segretaria Reg. Toscana Partito dei Comunisti Italiani - Fed. della Sinistra Marco Manneschi Responsabile Enti Locali Segreteria Regionale Italia dei Valori Toscana
Piano Interprovinciale Rifiuti. I piani alternativi presentati dai Comitati in Provincia di Firenze lo scorso 31 gennaio
Marted 31gennaio la Rete di Coordinamento Valdarno Valdisieve, il Coordinamento dei Comitati della piana FI-PT-PO e il Coordinamento ATO Toscana centro hanno illustrato ai membri della III Commissione della Provincia di Firenze, l'elaborazione di piani alternativi allo smaltimento dei rifiuti in discariche e negli inceneritori. La presentazione stata necessaria poich la Provincia si appresta ad approvare il Piano Interprovinciale dei Rifiuti che si fonda sull'incenerimento ed il conferimento in discarica, allontanandosi da quei principi di ciclo virtuoso quali il riciclo, riuso e recupero del rifiuto a cui anche la legislazione europea e italiana ci richiama. Entrambi i piani hanno prodotto dati, fatti ed esperienze per stimolare le istituzioni al fine di sviluppare un ciclo virtuoso e rispettoso nella gestione dei rifiuti e porre l'attenzione su aspetti quali: i danni per la salute delle popolazioni, la possibilit di creare nuovi posti di lavoro, di risparmiare denaro pubblico, di diminuire l'inquinamento e rispettare l'ambiente. Il piano interprovinciale dei rifiuti si basa su soluzioni impiantistiche vecchie e, in alcuni casi, anche fuorilegge: l'inceneritore di Case Passerini, di cui si dichiara gi l'inizio dei lavori per Settembre 2012 senza aver effettuato la VIA cos come stabilito per legge; il previsto nuovo inceneritore di Selvapiana, sul letto del fiume Sieve, e di Testi; la discarica de Le Borra su un terreno con vincoli della stessa Provincia di Firenze, lampliamento dellimpianto di Montale che invece per i disastri sanitari e ambientali dimostrati deve essere chiuso. La Rete di coordinamento Valdarno e Valdisieve, il Coordinamento dei comitati della Piana fiorentina, pratese e pistoiese e il Coordinamento ATO Toscana Centro invitano quindi le autorit provinciali a cogliere quanto contenuto nei documenti presentati, evitando che il piano interprovinciale sia adottato tal quale in consiglio provinciale.
n. 4 del 22/02/2012
n. 4 del 22/02/2012
10
Una corretta gestione del ciclo dei rifiuti, a partire dal rispetto di chi lavora! - Iniziativa a San Giovanni V.no
Gioved 23 - alle 21:00 in P.zza Libert a S. Giovanni V.no - presso la Sala della Musica, ci sar un'iniziativa dal titolo "Una corretta gestione del ciclo dei rifiuti, a partire dal rispetto di chi ci lavora!". Verranno trattati 2 argomenti attuali e scottanti: il primo riguarder la vergognosa disdetta - da parte dell'ATO Toscana Sud dell'accordo firmato a marzo 2011 con i sindacati delle aziende di igiene ambientale, disdetta che produrr la riduzione del salario e dei diritti dei lavoratori. Questo mentre si provveduto a rinnovare l'incarico di Direttore per 6 mesi a 60.000 euro e allo stesso tempo - si stanno assegnando borse di studio per oltre 95.000 euro a studenti del Dipartimento di Energetica "S. Stecco" dell'Universit di Firenze, proprio quello dove lo stesso Direttore anche Professore. Legittimo e giusto favorire la ricerca, ci mancherebbe, per l'inopportunit della scelta balza agli occhi. Il secondo argomento sar quello all'ordine del giorno nel valdarno aretino e fiorentino, cio la discarica che c' (Podere Rota) e quella che ci sar (Le Borra). Interverranno: Matteo Fiorentini, Vice Sindaco di Montespertoli (89% di RD nel 2010), Mori, Presidente Associazione Tutela Valdichiana (storico e tenace combattente di lotte a tutela della salute e dell'ambiente) e - naturalmente sindacaliste/i e lavoratrici/tori delle aziende di gestione. Tutta la cittadinanza invitata a partecipare. Federazione della Sinistra (PRC-PdCI)
n. 4 del 22/02/2012
11
San Giuliano Terme (PI) Patto di Stabilit: ripartire di slancio ma per dove?
Il Sindaco Panattoni interviene, come da ruolo, sulle recenti vicende riguardanti la sua avventura amministrativa. Peccato lo faccia, quantomeno a nostro avviso, con argomenti, come dire, non troppo originali e pi in linea con una funzione notarile che politica. Il Comune non sar pi quello di una volta, beh! Ce ne eravamo accorti da tempo. Il punto casomai sarebbe di capire se questa mutazione il Sindaco la giudica una iattura da scongiurare o un inevitabile processo legato allevoluzione/ involuzione delle cose al quale acconciarsi. A noi pare - se ci sbagliamo, meglio come papabile la seconda ipotesi. Se cos fosse allora Panattoni dovrebbe, come logica conseguenza, ammettere di non avere alcun margine di manovra e di svolgere una funzione notarile. Un po come se fosse una specie di Commissario ad interim. Per quanto ci riguarda reiteriamo le nostre proposte su quanto invece si potrebbe fare se si volesse percorrere limpervia strada delle scelte politiche. Visto che non teme n il termine, n il concetto di alienazione-vendita di quanto il Comune possiede perch invece delle farmacie, fra laltro cos come le abbiamo messe sul mercato nulla vieta di potercele levare, non si mette in conto di vendere, pardon alienare, la Fondazione Cerratelli? Peraltro con qualche intervento ad hoc, si potrebbe porre in vendita limmobile con tanto di cambio di destinazione duso annesso. Perch su Geste, magari dopo averne alleggerito un po i quartieri alti, non si mette in conto, qualora fosse inevitabile lo spezzatino (cosa della cui ineluttabilit non siamo affatto convinti) di far nascere pi aziende interamente pubbliche in grado di ritagliarsi un ruolo nella erogazione di servizi e non solo dentro larea comunale di San Giuliano Terme? Perch non lanciare un forte segnale di novit dintenti azzerando la Giunta e tutto lo staff dei dirigenti comunali, invece di mettere tutto in conto a Pizzi e dintorni? Ci sono scelte facili e difficili. Vendere, tagliare, incolpare il governo e galleggiare, facile. Molto facile lo pu far bene anche un ragioniere di stato o commissario che dir si voglia. Contento lui... Marco Carioni Claudio Bolelli Consiglieri comunali di Sinistra Unita per S. Giuliano
Atti in Consiglio
Interrogazioni orali:
n. 571 del 16/02/2012 In merito agli sviluppi della vicenda inerente lazienda Richard Ginori 1735 di Sesto Fiorentino
Mozioni:
n. 366 del 14/02/2012 Per la difesa e il rafforzamento dellArt. 18 dello Statuto dei Lavoratori. n. 367 del 16/02/2012 Per un intervento legislativo nazionale per il contrasto al fenomeno delle dimissioni in bianco.
Via Cavour, 4 50129 - Firenze Tel.: 055 2387 445 / 240 / 341 Fax: 055 2387 570
Mozione 367 del 16/02/2012 Per un intervento legislativo nazionale per il contrasto al fenomeno delle dimissioni in bianco
Il fenomeno delle dimissioni in bianco interessa circa 2milioni di lavoratrici e lavoratori italiani, ma soprattutto (60%) donne in et fertile ed diffuso in tutto il territorio nazionale. La legge che la istituiva (188/2007, abrogata nel 2008 dal governo Berlusconi), obbligava il lavoratore o la lavoratrice che avesse voluto presentare le dimissioni ad utilizzare un modulo informatico dotato di una numerazione alfanumerica progressiva e di limitata durata temporale, grazie al quale impedire labuso delle dimissioni in bianco. Va ricordato che secondo il rapporto annuale 2011 dellISTAT, interrompere il percorso lavorativo in occasione di una gravidanza non il risultato di una libera scelta, visto che sono circa 800mila (9% delle lavoratrici) le donne che, nel corso della loro vita, sono state licenziate con lo strumento delle dimissioni in bianco o messe in condizione di lasciare il lavoro perch in gravidanza; a subire pi spesso questo trattamento, secondo il Rapporto, non sono le donne delle generazioni pi anziane, ma le pi giovani (13,1% nate dopo il 1973), le residenti nel Mezzogiorno (10,5%) e le donne con titolo di studio basso tra le lavoratrici costrette a lasciare il lavoro in occasione o a seguito di una gravidanza, solo 4 su 10 hanno poi ripreso lattivit lavorativa, opportunit che comunque non sono le stesse in tutto il paese nel Nord riprende a lavorare il 51% delle lavoratrici madri contro il 23% del Sud. Il fenomeno delle dimissioni in bianco, come arbitraria e illecita flessibilit nei rapporti di lavoro, sta avendo anche in Toscana una grande diffusione. Sono questi i motivi che ci spingono a chiedere alla Giunta regionale di intraprendere le azioni opportune, in sede di Conferenza Stato/Regioni, affinch il legislatore nazionale intervenga in materia ed a verificare gli spazi per un intervento normativo regionale teso a contrastare il fenomeno, a verificare che negli appalti per beni e servizi sottoscritti dalla regione, non si ravvisino situazioni di richiesta di dimissioni in bianco e di inserire nei bandi di gara per appalti di beni e servizi clausole per le quali, in caso di verificata richiesta di dimissioni in bianco, si preveda la possibilit di recedere dallappalto.
prossimo numero:
Liberalizzazioni Privatizzazioni Acqua Trasporti