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LANNIVERSARIO SCHIETI RICORDA ITALO MANCINI
SCHIETI ricorda don Italo Mancini. Venerd - neve permettendo - il centro socio culturale don Italo Mancini, organizza una serata dedicata al sacerdote nato nella frazione di Urbino il 4 marzo 1925 e scomparso nel 1993. Alla messa delle 20,30, celebrata da monsignor Giovanni Tani, arcivescovo di Urbino, Urbania e SantAngelo in Vado nella chiesa di san Giovanni Battista di Schieti, seguir (alle 21,15 nei locali del Centro), un incontro sulla figura del filosofo e teologo con la lettura di alcuni brani tratti dal libro- testamento Tre follie.
CUBATURA ENORME GIOIELLO DELLARCHITETTURA Sopra, a colori, lex convento di san Girolamo, che confina col monastero di santa chiara (alla destra). Nella foto a sinistra, un momento della visita di ieri guidata dal Magnifico Rettore Stefano Pivato
LAVORI AL VIA Sopra, un momento della visita. A destra, larchitetto Sergio Feligiotti nellex cortile per lora daria dei detenuti, in precedenza - e per svariati secoli - orto dei frati
di EMANUELE MAFFEI
IL MAGNIFICO Rettore Stefano Pivato e i vertici dellUniversit guardano lex carcere (ieri al centro di un sopralluogo con gli organi di stampa) pensando allaraba fenice. Qui risorger infatti uno dei centri nevralgici dellAteneo. Biblioteca, sale di lettura, Sistema informatico dateneo? Non si sa ancora quale siano le destinazione finali da dare alledificio. E sicuro per che lintera organizzazione logistica dellUniversit ne uscir fortemente migliorata. Larchitetto Sergio Feligiotti, alla direzione dei lavori, ha cercato di compendiare le operazioni svolte nellarco
di questi mesi illustrandole ai primi visitatori. Partiamo dalla superficie consolidata e dotata di impiantistica: I metri quadrati interessati dal recupero ha spiegato sono 1.500 su un complesso che ne conta ben 6mila. Uno spazio dislocato su tre piani collegati tramite lintroduzione di unascensore: Il piano terra, che ospitava prevalentemente gli uffici dellamministrazione carceraria, il primo piano e il sottotetto. IL PASSAGGIO successivo lo ha dedicato invece alluso. Chiarito che le diverse ipotesi sono ancora tutte da valutare va infatti sottolineato che le stanze sono molto
flessibili e perci si prestano bene a soluzioni molto differenti. Ad ogni modo se ne possono individuare alcune pi probabili di altre di cui lateneo sta valutando fattibilit e convenienza e che gi dalla prossima settimana dovrebbero ottenere una risposta. Quella pi interessante guarda al piano terra, che potrebbe divenire la biblioteca centrale di tutti i volumi di area umanistica sparsi tra le Facolt. Si parla di non meno di 500mila testi a cui si andranno eventualmente ad aggiungere (nei vani utilizzati oggi dai laboratori di restauro) sale di lettura e postazioni internet. C poi il nuovo domicilio da dare al Sia, per cui si pensato in via del tutto preventiva
agli ambienti sovrastanti (primo piano e sottotetto). Lunica certezza per ora che si cercher di non stravolgere limpianto conservato nei secoli e riportato alla luce eliminando quelle superfetazioni che si sono sovrapposte nel tempo. Una costante che larchitetto Feligiotti ha voluto mantenere sin dal principio. LINTERVENTO, cominciato nel gennaio 2010 e che sarebbe dovuto terminare entro 720 giorni dalla data di inizio, in effetti ha dovuto tenere conto di tre fasi che la struttura ha attraversato. E qui veniamo alla storia: sorto nel 1437 come convento dei girolomini (il van Wittel ne tramand un pro-
spetto in una veduta del 1723) venne ampliato nel 1780. Con larrivo dei francesi (nel 1797) perse la sua natura religiosa. La vera svolta arriv per nel 1887, quando pass ad ospitare il carcere circondariale subendo al suo interno tantissime modifiche e adottando una pianta ricca di compartimenti e suddivisioni. Rimase in questa veste per cento anni. Finch non si giunse al suo utilizzo come scuola. Il resto cronaca: ceduto in comodato duso dal Ministero allUniversit rimasto disabitato fino ai nostri giorni. Circa due milioni di euro (la cifra per eccesso a causa di un ribasso dasta del 38 per cento) adesso dovranno dargli nuova vita. Mancano soltanto le rifiniture.