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Un lineare senso pragmatico unito alla singolare capacit di penetrare i sentimenti dell animo pervadono l opera che si articolare in tre lezioni ( Passioni oscure , Come guarire un fanatico. L oltranzista un punto esclamativo ambulante e Israele e Palestina: fra diritto e diritto ), nelle quali l autore israeliano Amos Oz sintetizza in maniera chiara e lontano da qualsiasi tipo di intento politico, le ragioni principali che animano ed hanno sempre animato il conflitto arabo-israeliano. Non si limita ad una rigida descrizione della questione ma interviene pi volte inserendo eventi che hanno caratterizzato la sua infanzia e di conseguenza influenzato il suo essere. Figlio di una modesta famiglia di Gerusalemme, inizia la sua carriera di scrittore fin da bambino, quando in attesa dei genitori impar ad alleviare la sua solitudine osservando la gente, immaginando e trascrivendo i particolari pi intriganti delle storie inventate. Ma in maniera pi complessa e dettagliata l autore afferma di essere divenuto scrittore perch appartenente ad una famiglia dal cuore a pezzi. I suoi partenti erano devoti dell Europa, e tutti, negli anni venti e trenta, furono cacciati. Il loro amore per l Europa non fu contraccambiato, alcuni vennero buttati fuori a calci, altri non lasciarono l Europa vivi, ma tutti compresi i suoi genitori portarono con s la loro passione respinta. Senza alcun tipo di favoritismo Amos Oz analizza la conflittualit tra i due popoli spiegando e comprendendo anche le ragioni altrui. Compie un analisi ben dettagliata del cosiddetto fanatico non in riferimento all evento storico trattato bens descrivendone le caratteristiche in linee generali. Il fanatismo viene definito, infatti, come un male radicale che anima qualsiasi tipo di individuo, in maniera e forme diverse, e che non di rado ha inizio fra le mura domestiche. Pi antico dell Islam, del cristianesimo, dell ebraismo, pi antico di ogni stato o governo, d ogni sistema politico, pi antico di tutte le ideologie e tutte le confessioni del mondo; un gene perverso, componente onnipresente della natura umana. Spesso strettamente legato a un contesto di profonda disperazione: dove le persone non avvertono altro che disfatta, umiliazione e indegnit, ricorrono a forme svariate di violenza disperata. L essenza del fanatismo sta nel desiderio di costringere gli altri a cambiare in un certo modo, il fanatico un grande altruista. Il fanatico pi interessato a te che a se stesso. Rinunziare a se stessi per facilitare la realizzazione dell altro , il benessere della generazione successiva. Il sacrificio di s significa molto spesso infliggere tremendi sensi di colpa nel beneficiario, e di conseguenza lo si manipola, lo si controlla. Traditore colui che cambia agli occhi di coloro che non possono cambiare e non cambierebbero mai e odiano cambiare e non lo concepiscono, a parte il fatto che vogliono continuare a cambiare te. Agli occhi dei fanatici, pi concretamente, il traditore chiunque cambi diversamente. Non essere fanatici significa essere traditori agli occhi dei fanatici e l autore confessa di essere stato pi volte accusato Traditore per non essere stato esclusivamente sensibile al suo popolo ed essere andato incontro alle esigenze dei palestinesi. E se non possiamo sconfiggere il fanatismo, afferma l autore, possiamo quanto meno pensare di contenerlo. Bisognerebbe plasmare i fanatici pi moderati ad una nuova mentalit, in modo da poter coinvolgere successivamente anche le fazioni pi radicali. C un qualcosa nella natura del fanatico, un che di fondamentalmente sentimentale e al tempo stesso del tutto privo di fantasia che d speranza. La speranza invero molto remota, che iniettare un poco di immaginazione nella gente possa servire. La capacit di ironizzare, di immaginare, di relativizzare possono essere una cura contro le deviazioni fanatiche. In particolare, secondo l Autore, la letteratura, arricchendo le potenzialit creative delle persone, pu essere fonte inesauribile di speranza. Partendo dalla celebre frase di John Donne nessun uomo un isola , Oz crea una pregnante metafora secondo la quale ciascuno di noi , in realt, una penisola, per met attaccato alla terra ferma (cio ai familiari, alla propria cultura ecc.), mentre l altra met portata a fronteggiare l oceano . Questo significa che nessuno ha il diritto di imporre il proprio punto di vista, di plasmare il prossimo a proprio piacimento, regola che vale per i singoli individui, cos come per i gruppi, i popoli. Nessuno di questi potr amalgamarsi completamente agli altri, pertanto le penisole , cio le persone, dovrebbero essere allo stesso tempo in contatto fra di loro e sole con se stesse, per realizzarsi pienamente. Il dramma vissuto dai suoi familiari, improvvisamente sradicati dai propri luoghi d origine europei, lungi da generare rancore, ha permesso all Autore di cogliere l essenza delle rivendicazioni dei palestinesi, ugualmente estromessi dalle loro case. I Palestinesi sono in Palestina perch la Palestina la patria, l unica patria del popolo Palestinese. Allo stesso modo, gli Ebrei Israeliani sono in Israele perch non esiste altro paese al mondo che gli ebrei, in quanto popolo, in quanto nazione, abbiano mai potuto chiamare casa . Gli ebrei sono stati espulsi dall Europa, cos come i
Palestinesi sono stati cacciati dapprima dalla Palestina e poi da tutti i paesi arabi, o quasi. La lotta fra ebrei israeliani e arabi palestinesi non di fatto una guerra di religione, bench i fanatici su entrambi i fronti stanno cercando di renderla tale. Di fatto non altro che un conflitto territoriale sulla dolente questione del a chi appartiene questa terra? Una delle cose che rende il conflitto israelo-palestinese particolarmente grave, il fatto che esso sia sostanzialmente un conflitto fra due vittime. Amos Oz diviene, dunque, grande fautore del compromesso, unico rimedio attuabile. Generalmente il termine compromesso viene presentato nella sua accezione negativa, considerato come mancanza di integrit, di consistenza, di integrit. Ma non nel mio vocabolario afferma l autore. La parola compromesso sinonimo di vita. E dove c vita ci sono compromessi. Il contrario di compromesso non integrit e nemmeno idealismo e nemmeno determinazione o devozione. Il contrario di compromesso fanatismo, morte. Esercitare il compromesso, quindi, significa mediare, andare incontro all altro, riconoscere l idea e l esigenza dell altro e cercare di rispettarne la dignit. Israele dovrebbe dunque ritirarsi a quella che era la iniziale proposizione del 1948,abbandonando i territori acquisiti durante la Guerra dei sei giorni (1967) e favorire la creazione di due Stati nazionali, la leadership palestinese, dal canto suo, deve rivolgersi al suo popolo e dire una volta per tutte che Israele la patria degli ebrei israeliani. Il pacifismo di Amos Oz connotato da una visione estremamente pragmatica, la quale, per esplicita ammissione, molto lontana dal pacifismo europeo, dall atteggiamento di chi disposto a porgere l altra guancia . In quanto, mentre Oz afferma che non combatterebbe mai per un territorio, o per dei luoghi sacri, nello stesso tempo dichiara che lotterebbe tenacemente per difendere la vita e la libert: nel mio vocabolario la guerra terribile, tuttavia il male assoluto non la guerra, bens l aggressione. Una simile concezione, che considera la pace figlia del buon senso e del talento ragionevole per il compromesso , induce ciascuno di noi a interrogarsi sul significato pi profondo da attribuire alla pace. Nonostante tutto la riflessione dell Autore si chiude con un senso di fiducia nell avvenire. Se da una parte assume una posizione totalmente ostile nei confronti dell Europa, nello stesso tempo non esita a riconoscere che essa potrebbe giocare un ruolo molto importante nella soluzione del conflitto. Molto spesso, infatti, afferma Amos Oz gli Europei si sono dimostrati propensi a definire buoni e cattivi. Non un film western afferma l Autore. Nel conflitto tra ebrei israeliani ed arabi palestinesi non ci sono buoni e non ci sono cattivi . C una tragedia: il contrasto fra un diritto e l altro. bene dunque che l Europa smetti di puntare il dito contro l una o l altra fazione ed inizi a dare aiuto e solidariet ad entrambi i popoli, mirando alla pace piuttosto che alla vittoria della Palestina o dell Israele.