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Da rime nuove Traversando la maremma Toscana

Tema: Ricordo di un viaggio da Livorno a Roma. Il poeta rivede i luoghi della prima fanciullezza e che hanno influenzato e determinato il suo carattere, Bolgheri e Castagneto, con una emozione resa pi acuta dall allarme suscitato in lui da un malore che l aveva colpito poche settimane prima (in una lettera lo definisce la prima scampanellata della morte). Forma metrica: Sonetto, due quartine e due terzine, con schema ABAB, ABAB; CDC, DCD. Tradizionalmente il sonetto un componimento che parla di se stesso e dei propri sentimenti. Quelli pi famosi sono quelli di Petrarca.

Pianto antico da Rime nuove


Tema : E' una delle pi famose poesie carducciane, scritta in memoria del figlioletto Dante, morto a soli tre anni. La scelta dell'aggettivo "antico" nel titolo sta a sottolineare il suo valore universale, il pianto di sempre di un padre a cui muore un figlio. Le principali caratteristiche di questa lirica sono date dalla sua semplicit ed essenzialit Nella prima strofa racconta di quando il figlio era vivo e tendeva la sua piccola mano sull'albero per raccogliere il melograno con i suoi fiori di color rosso vivo. Nella seconda strofa, invece, narra del silenzioso orto solitario dove tutto fiorito e che il mese di giugno offre, con la luce e il colore del sole, nutrimento per le piante. Il poeta nella terza strofa, si paragona ad una pianta inutile, che percossa e senza acqua perch ormai il suo unico fiore morto e non potr pi ricrescere. Invece, nell'ultima strofa, il poeta pensa alle condizioni di suo figlio che si trova sotto la terra scura e fredda dove il sole non lo pu rallegrare e dove non pu provare pi sentimenti d'amore. Forma metrica: Canzonetta anacreontica. Quattro quartine di settenari (tre piani e uno, l'ultimo, tronco e con rima identica nelle quattro quartine).

Il comune rustico
Tema: E' la rievocazione di un comune medievale, ma si tratta di una rievocazione pi interiore che naturalistica. Nell'atto di lasciare un paesaggio caro della Carnia (Friuli), il Carducci saluta quei luoghi e rievoca le lontane stagioni del Medioevo, quando, sotto i noci della Carnia, si adunavano gli uomini dei primi comuni rurali e gettavano le basi dei loro ordinamenti. Il comune rustico celebra la formazione spontanea di quei primi nuclei di vita civile (un esempio di democrazia diretta) in mezzo alla barbarie. Paesaggio di tipo storico. Per Carducci solo nel passato si rinviene il bello. Egli in perenne polemica col presente in cui vive. Egli fa ritorno al Medioevo, in particolare alla lotta dei comuni contro l'Impero, epoca in cui l'Italia ha scritto una gloriosa pagina di storia. Non si tratta del Medio Evo tenebroso caro al Romanticismo ma una scena di vita civile del piccolo comune montano, la popolazione del villaggio che si riunisce dopo la messa per prendere decisioni fondamentali per la collettivit. Il paesaggio dominato dal sole, che riflette una concezione, appunto, solare della vita, chiara energica luminosa. Carducci, deluso dai problemi del presente ricerca nel passato i grandi valori, i grandi ideali. Nevicata da odi barbare Tema: Giosu Carducci scrisse questa elegia, che chiude le odi barbare, nel 1881, ed in essa riflette la tristezza di un momento particolarmente buio per il poeta, addolorato dall'aggravarsi della malattia di Lidia e poi dalla morte di lei. L occasione nasce da una nevicata che smorza i rumori della citt e rende l atmosfera spettrale. La neve comunica inoltre un senso di calma e di ovattato. La malinconia del paesaggio si accorda con lo stato d animo dell io lirico e con le sue riflessioni sulla fine della vita. I rintocchi delle ore evocano voci e sospiri fuori dal tempo. Gli uccelli che picchiano ai vetri rappresentano le anime di amici che aiutano il poeta ad attendere la morte con serenit.

Forma metrica: Cinque distici elegiaci. Il poeta, per l'unica volta nella sua poesia "barbara", sembra qui voler riprodurre gli accenti ritmici (e non quelli grammaticali) del modello classico. E' un esempio di poesia metrica che rimanda ai sentimenti interiori del poeta.

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