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AN NO 1 N U ME RO 11 21. 10. 2 010

Microcredito etico sociale


Da alcuni anni il microcredito suscita molto interesse anche in Italia dove si contano diverse esperienze significative, si pensi che la Caritas nel territorio vicentino ha aperto ben 13 sportelli per il microcredito, ai quali si alternano circa 160 volontari. Nonostante aumentino le potenzialit del credito sociale in un periodo di crisi economica SOMMARIO: come quello attuale, in molti territori la sua diffusione noMicrocredito etico sociale

finanziaria poich quella economica una delle aree potenzialmente critiche nella vita di un individuo e di un nucleo familia-

e le difficolt del fare credito sociale, il microcredito pu essere utilizzato come uno degli strumenti di lavoro sociale? Pu svolgere questa funzione a patto che vi sia chiarezza su che cosa e su come pu essere utilizzato. Il microcredito non una prestazione assistenziale ma prevede una restituzione, seppure a condizioni protette, del prestito erogato. Non uno strumento di emergenza, la classica toppa per far si che la falla non si allarghi, ma al contrario un progetto che, scommettendo sulla persona, sulle sue capacit e possibilit, si proietta e si realizza nel futuro. Non serve solo a finanziare lo sviluppo di microimprese ma pu essere utilizzato per tutte quelle necessit economiche connesse a un progetto di vita e ad obiettivi credibili: riqualificazione professionale, anticipo per la casa, acquisto di mezzi di lavoro, ecc.

S.O.S. per la Comunit italiana

tevolmente ridotta, sia perch esso associato allesperienza di Yunus in Bangladesh e quindi percepito come poco applicabile alla nostra realt socioeconomica, sia perch ritenuto un finanziamento pi adatto alla costituzione di microimprese e cooperative. Inoltre non raro che le persone titolari del prestito non lo restituiscano, alimentando in questo modo la spirale dei propri fallimenti e la diffusione di sfiducia da parte di chi ha contribuito al progetto promozionale (assistente sociale, familiari, ecc.). Fare credito in ambito sociale non una semplice operazione re, sulla quale si riflette non solo, come rapporto di causa/ effetto, la condizione lavorativa, assistenziale o patrimoniale ma pi in generale si riflettono problematiche affettive e relazionali, di dipendenza da sostanze, bisogni socialmente indotti e molto altro. Laspetto economico importante e forse cruciale, anche nella relazione di aiuto poich dare denaro, in qualsiasi forma lo si faccia, non mai unazione neutra ma, insieme ad altri fattori, pu sostenere o promuovere una condizione di autonomia oppure favorire la dipendenza. Vista la complessit

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che pu riguardare la ripresa ad un certo punto del percorso di aiuto, il microcredito pu diventare una risorsa utile, a patto che vi sia un valido accompagnamento sociale e che landamento del prestito e limpiego del denaro siano adeguatamente supervisionati. Nel caso in cui lo svantaggio sia limitato allambito economico, il progetto sar pi circoscritto laccompagnamento pi screto. Oggi chi lavora nel sociale si trova spesso e nella migliore delle ipotesi, a dare risposte assistenziali a persone e famiglie che fino a qualche mese fa avevano una vita normale. Il microcredito pu rappresentare in tal senso unalternativa percorribile a patto che il lavoro sociale assuma zionale. maggiormente unottica preventiva e promoe di-

Il credito in ambito sociale


strettamente legato alla progettualit. Fare un progetto significa innanzitutto fare unattenta valutazione della condizione psico-sociale della persona, immaginare insieme un percorso e fissare obiettivi realistici da raggiungere, reperire le risorse sociali ed economiche necessarie, mettere in atto tutte le misure di sostegno utili affinch la persona sia aiutata in questo cammino, il cui obiettivo finale sempre la conquista dellautonomia possibile. Valutazione, progettualit e accompagnamento sono quindi gli elementi fondamentali poich mettono al centro la persona reale, cos come essa , e sostanziano il microcredito. Valutazione: della condizione psico-sociale della persona, delle sue esperienze abilit e potenzialit, delle reti di sostegno presenti e attivabili e, nello stesso tempo, valutazione del bisogno economico, delle competenze personali e lavorative, delle possibilit concrete di restituire il prestito, cos come del pregresso in termini di uso del denaro. Progettualit: delineare un percorso umano e sociale,

di relazioni significative, il consolidare lastinenza da sostanze o lastensione dal gioco, lassumere le responsabilit genitoriali, ecc. e, contemporaneamente, definire il progetto di microcredito che preveda innanzitutto un obiettivo realizzabile, le modalit per raggiungerlo e come onorare il prestito ricevuto. Accompagnamento: come lavoro sinergico di sostegno, ma anche di controllo, da parte di figure che sappiano essere punti di riferimento fondamentali per la persona che in cammino: tutoring sociale per sostenere e seguire landamento del progetto come percorso di crescita personale, tutoring economico per sostenere e seguire il progetto di microcredito, offrire consulenza quando la persona ne ha bisogno, mettere in atto verifiche puntuali sullandamento del prestito e luso del denaro, contribuire al successo dellimpresa. Ci sono situazioni che gli addetti ai lavori spesso definiscono come multiproblematiche: nuclei familiari nei quali sono presenti dipendenze da sostanze, precariet lavorativa, handicap ma anche in questi casi,

D.ssa Marzia Trugli

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La storia di Denis: quando i servizi sociali stanno a guardare. Una preziosa testimonianza che ci potr condurre a importanti riflessioni nel nostro agire
Pubblichiamo la testimonianza di Denis, un uomo di 30 anni che ha permesso al bambino che non e stato, di raccontarci la sua storia. Una preziosa testimonianza. Sono Daniele, e voglio un risarcimento; la depressione consuma le mie energie e cancella ogni proposito. Mi chiamo Daniele e sono disperato. Nel qui ed ora in sostanza cosa mi viene offerto? Ho 30 anni, vivo con un fratello di 29, affetto da schizofrenia ed una sorella di 34 anni affetta da una malattia cronica e che non collabora alla gestione della casa. I nostri genitori dal 2003 sono in istituto. Tre anni fa ho subito una paralisi, mi sono lentamente riDa ragazzino sono stato costretto a frequentare una scuola che non ho scelto, e che mi ha esposto al bullismo dei compagni. I nostri genitori non erano in grado di insegnarci niente, non lavoMi chiedo perch il Servizio Sociale, quando avevo poco pi di sei anni, ha deciso di lasciare me e i miei fratelli ai nostri genitori pur sapendo che nostro padre non lavorava pi dal 1981. La mamma malata psichica il pap un alcolista, ci hanno lasciati con loro pur sapendo che non erano ravano da anni, che speranza poteva esserci realisticamente di stare bene con loro? preso ma non ho le forze di prima ed al momento non sto lavorando. E sono stato un caso eccezionale nel disastro dei Servizi Sociali. in grado nemmeno di badare a se stessi.

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Ed invece i servizi hanno preferito esporci a un "suicidio continuo".

La mia colpa era essere intelligente e con delle risorse, se ne sono "approfittati", sperando in una soluzione impossibile, che io potessi occuparmi di tutto, compreso di sostituire i genitori e loro, sapendo che non cerano n nonni ne zii che potessero aiutarci. All'Assistente Sociale non interessava niente di quello che mi accadeva a scuola, perch ha detto ai professori che ero un

povero disgraziato, quindi mi promuovevano, non mi ha mai ascoltato, non ci hanno mai ascoltato, ricordo che in un negozio ci compr degli indumenti e ci disse di levarci i nostri stracci.
E meglio fare una scelta impopolare e salvare il bambino, o, come e accaduto a noi, essere esposti allemarginazione sociale, alla depressione conseguente? Ora, da adulto, ricevo solo parole, anche mio padre era bravo con le parole

La mamma rubava, si buttava in strada, e inimmaginabile il dolore che si prova a subire gli insulti ed il dolore, durato sino al suo ingresso in istituto. Quanto alla scuola, mi fu promesso che se non mi ambientavo potevo cambiarla, ma nel frattempo, a casa non avevo pi laiuto domiciliare (1994), ero e mi sentivo abbandonato, in un disastro totale.

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Sono stato in cura da uno psicologo e non ho risolto niente, ho passato 15 anni sotto il peso insostenibile di un ruolo non mio, il "genitore", dove prendevo insulti sempre, dai volontari del soccorso, dal capo dellazienda dove facevo lo stage, dalla scuola che non ho nemmeno scelto. I Servizi Sociali non mi aiutavano prima, ed ora che non sono pi loro utente, niente del tutto, non ho nessuna (tossicodipendente, detenuto). Perche non hanno elaborato alcun progetto per farmi crescere, invece di mettermi pressione? etichetta alcolista ,ex

mia madre, sono stato bocciato due volte, in quarta superiore, mi sono diplomato, ma non ho avuto un luogo per crescere ed imparare. Comprendo che molte scelte sono state dettate dal denaro, sarebbe costata molto una

Abbiamo avuto lardire di pubblicare questa storia, perch riteniamo straordiassolutamente nutre. Grazie Denis, per averci non solo trasmesso la tua testimonianza ma anche per averci autorizzato a pubblicarla...

naria la riflessione che la

comunita per tre bambini, ma intanto io sto pagando ancora tutto.


Non bello togliere figli ai genitori ma se non sono adeguati o incapaci, lasciarli con loro peggio. Nella mia situazione non c'era via di uscita, ora ne paghiamo le conseguenze psicologiche e sociali. Io so solo che l'unico modo per tagliare con il passato andarsene in un altro posto, come fanno i servizi sociali tedeschi, eliminando i fantasmi; riconosco di avere limiti come persona, ma da queste situazioni se ne esce a pezzi e non si recupera mai del tutto.

A cura della D.ssa Monica Nocentini e della D.ssa Valeria Rosati

E dopo avermi esposto per anni a tanto dolore, perch non mi fanno trasferire in un'altra citt, dandomi un lavoro, in modo che posso chiudere con il passato? Ho assistito 2 volte nel 1998 e nel 2003 al tentato suicidio di

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