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Ermetismo L'ermetismo una corrente letteraria del Novecento affermatasi in Italia tra gli anni '20 e '30 e si sviluppa

a negli anni compresi tra le due guerre mondiali. Caratteristica pi nota dell'ermetismo la forte riduzione allessenziale, che abolisce la punteggiatura e propone componimenti poetici notevolmente sintetici e brevi, talvolta di soli due o tre versi. Il termine,rimanda ad una concezione mistica della parola poetica perch fa riferimento alla figura leggendaria e mistica di Ermete Trismegisto risalente al periodo ellenistico, al quale erano stati attribuiti testi filosofico-misterici e spirituali che si ispirava all'antica sapienza egizia, celata nell'enigmatico linguaggio dei geroglifici. Tuttavia un possibile legame si pu trovare anche verso il dio greco Ermes, proprio per sottolineare la difficolt di comprensione di questo genere di poesia. Sul piano letterario con il termine ermetismo si sottolinea una poesia dal carattere chiuso e volutamente complesso, solitamente ottenuto attraverso un susseguirsi di analogie di difficile interpretazione. Alla base di questo movimento si trova un gruppo di poeti, chiamati ermetici, che seguirono il modello di Giuseppe Ungaretti e di Eugenio Montale. Lo stile difficile e chiuso nella ricerca della forma analogica, insieme all'approfondimento di una nascosta esperienza interiore, contraddistinse questo gruppo che,cercava di staccarsi dalla cultura fascista. Tra questi giovani intellettuali, alcuni assunsero posizioni antifasciste La tradizione la migliore alleata dell'ermetismo. La censura dell'ermetismo una presa di posizione contro la manipolabilit e la facilit comunicativa della nascente societ di massa, che si esplica nella propaganda dei regimi dittatoriali sorti dopo la prima guerra mondiale. La poesia si rinchiude e si assume il compito di ridare un senso alla parola,di usarla solo quando necessaria. I poeti ermetici perseguono l'ideale di una poesia pura, libera da ogni finalit pratica, essenziale, senza scopo educativo. Il tema centrale della poesia ermetica il senso della solitudine disperata dell'uomo moderno che ha perduto fede negli antichi valori, nei miti della civilt romantica e positivistica e non ha pi certezze a cui ancorarsi saldamente. Egli vive in un mondo incomprensibile sconvolto dalle guerre e offeso dalle dittature, per tanto il poeta ha una visione della vita sfiduciata. Costoro rifiutano la parola come atto di comunicazione per lasciarle solo il carattere evocativo. La poesia degli ermetici una poesia di stati d'animo, di ripiegamento interiore espresso in un tono raccolto e sommesso, con un linguaggio raffinato ed evocativo. All'interno dell'ermetismo sono presenti due filoni: Cattolico o Purista e Laico o Storicista. Nel primo filone presente il tema dell'"assenza" che anche "attesa" verso una figura salvifica, nel filone purista l'analogia risulta essere

complessa,in quanto pi lontana dalla realt. Nel filone Storicista,l'analogia pi vicina alla realt. Questi due filoni non sono contrapposti ma vicini. Gli ermetici si servono della forma dell'analogia per rappresentare la condizione tragica dell'esistenza umana isolandosi in uno spazio interiore a difesa dalla retorica fascista. I poeti Ermetici si ispirarono al secondo libro di Ungaretti,ed alle analogie complesse in esso contenuti e quindi possiamo considerare Ungaretti il primo esponente degli Ermetici. Nel campo della critica ermetica autorevole fu la figura di Carlo Bo che scrisse il vero manifesto ermetico parlando di poesia intesa come momento dell'assoluto. Tra gli altri teorici e critici dell'ermetismo si ricordano Oreste Macr, Giansiro Ferrata, Luciano Anceschi e lo stesso Mario Luzi.Nella seconda met degli anni trenta maturarono a Firenze,un vero gruppo di ermetici che si rifacevano direttamente al simbolismo europeo e si affacciavano alle pi recenti esperienze di quegli anni, come al surrealismo e all'esistenzialismo. Salvatore Quasimodo,uno dei maggiori esponenti dellermetismo

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