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3-3- Tacito e il discorso di Calcago.

Un terzo testo da prendere in considerazione il notissimo discorso del comandante britanno Calcago Agricola di Tacito, quello che si sintetizza emblematicamente nella celebre frase: quando hanno fatto il deserto, lo chiamano pace [i Romani] (30.4). In questo discorso Calcago non si limita ad affermare, come fanno molti altri combattenti contro Roma ai quali gli storici romani hanno prestato accenti vibranti, i diritti dellamore di patria e della libert. Calcago d anche una interpretazione dei caratteri dellimperialismo dei Romani, e in particolare delle forme del loro sistema di governo. Il punto che pi cinteressa in questa sede lidea che i Romani non possano tollerare lesistenza di popoli liberi, anche lontanissimi da loro; non importa che questi popoli siano ricchi o poveri: verso i primi essi sono spinti dallavidit, verso i secondi dal desiderio di gloria. Tutti sono poi destinati a veder violate le proprie donne, consumati i propri beni dalle imposizioni fiscali, esaurite le proprie forze dai grandi lavori nei boschi e nelle paludi; una vita peggiore di quella degli schiavi, che almeno, una volta venduti, vengono nutriti dal padrone: la Britannia invece ogni giorno compra e alimenta la propria servit (31.2). La pace e lamministrazione romana assumono qui la forma dello sfruttamento siste-

44 Questa concezione provvidenzialistica delTimporsi del dominio romano richiama riflessioni gi polibiane e poi presumibilmente posidoniane, comunque confluite nel Proemio diodoreo, che diventeranno poi topiche nel pensiero cristiano (sulle concezioni storiche di Diodoro si veda ora k. s sacks, Diodorus Siculus and th First Century, Princeton N. J. 1990.

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