lunedì 12 dicembre 2011
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Catania, da oggi all’Epifania non si paga sull’830
«ESTREMA EMERGENZA». Allarme del governo, no ai sindacati. Previdenza, spiraglio per la classe ’52
Monti non cede, è sciopero
PENSIONI CASH FINO A 980 EURO. Abi: conti correnti gratis per i pensionati al minimo
SCHIFANI-FINI: TAGLIAMO LE INDENNITÀ. Regali ai parenti? Non oltre 999 euro in contanti
EDITORIALE
UNA SCELTA
DI BANDIERA
GIUSEPPE TESTA
N
on c’era da aspettarsi
nulla di diverso dal fac-
cia a faccia di ieri sera:
lo spirito-guida del governo
Monti è quanto di più lontano si
possa immaginare dalla forma-
zione ideologica di sindacati che
ragionano come vivessero tutto-
ra la fase suprema del capitali-
smo rampante. Non vi erano
spazi di manovra per un con-
fronto vero: le richieste avanza-
te dalle parti sociali sulla tassa-
zione della prima casa e, soprat-
tutto, sulla riforma delle pen-
sioni erano già state dichiarate
«irricevibili» dall’esecutivo. D’al-
tra parte, tutto ciò che il governo
aveva da offrire in cambio
avrebbe potuto condurre alla re-
voca dello sciopero di oggi solo
se Cgil-Cisl-Uil avessero deposto
le loro vecchie bandiere.
Scenario impensabile, impen-
sato e, di fatto, accantonato do-
po due ore d’inutile ping-pong.
Camusso e soci hanno scelto di
arroccarsi sulle proprie posizio-
ni; Monti e Fornero non hanno
battuto ciglio perseverando sul-
la sola strada praticabile adesso.
Il governo viene così (è la prima
volta) sconfessato da una parte
del Paese: e che tutto questo
fosse in preventivo non restrin-
ge la crepa apertasi. Non è tanto
la conferma della protesta, difat-
ti, a fare notizia, quanto il fatto
che il rifiuto sindacale di accet-
tare il tipo di sacrifici imposti
dall’emergenza, è destinato a
scuotere, forse a spostare sensi-
bilmente l’asse politico dell’e-
secutivo.
Di Pietro si è subito accodato
alla drastica chiusura della Tri-
plice. E lo ha fatto, con ogni evi-
denza, per mettere in difficoltà il
Pd. Avendo già dovuto inghiotti-
re più di una misura non esatta-
mente gradita al suo elettorato,
Bersani si troverà d’ora in avan-
ti in una condizione di difficoltà
oggettiva. Da un lato, continuerà
ad appoggiare Monti per «senso
di responsabilità» contro una
bella fetta di partito che, confor-
tato dai sondaggi, avrebbe pre-
ferito andare alle urne dopo la
caduta di Berlusconi; dall’altro,
esporrà il fianco alle critiche di
quanti nel Pd, più vicini al detta-
to sindacale, da tempo sospetta-
no che il governo si ispiri davve-
ro al protocollo Pisanu: un’inte-
sa - per il momento non dichia-
rata, ma nient’affatto esclusa
per il futuro - fra un Pdl de-ber-
lusconizzato e il Terzo polo de-
finizzato. Incalzato dalle sini-
stre, presto o tardi il Pd dovrà
chiarire se vuol stare con Casini.
Bus gratuito
per «avvicinare»
il centro storico
PAGINA 43
MANOVRA
No di Monti
MODIFICHE
Dovrebbe salire
ai sindacati perché a 980 euro il limite
bisogna lasciare
invariati i saldi
per il pagamento
in contanti
della manovra, della pensione.
nata da un’«estrema Le banche aprono
emergenza ai pensionati
finanziaria» al minimo
ANNA LAURA BUSSA, YASMIN INANGIRAY PAGINE 2/4
EFFET TO CR I S I
POVERI COSTRET TI A RUBARE
Riecco i ladri
di biciclette
ANDREA LODATO
E
ra il 1945 quando Luigi Bartolini scrisse
"Ladri di biciclette", da cui un anno dopo
Cesare Zavattini trasse la sceneggiatura
per il film firmato da Vittorio De Sica, destinato
a diventare un capolavoro del neorealismo italia-
no. Stava finendo una guerra disastrosa, il paese
era ridotto allo stremo, milioni di persone alla fa-
me. Così poteva capitare che rubassero al pove-
ro attacchino la bicicletta che la moglie aveva ri-
tirato dal Monte di Pietà lasciando in pegno le
lenzuola.
Oggi è come se fossimo stati trascinati dentro
un’altra guerra devastante, quella tra poveri,
quella tra chi viveva ieri dignitosamente e ades-
so si ritrova disperato. La cronaca racconta ogni
giorno anche storie di chi si trasforma in ladro
per sopravvivere. Le ultime arrivano da Padova e
da Sassari. A Piove di Sacco, nel cuore del ricco
veneto, è stato denunciato per il furto di tre bi-
stecche, infilate sotto il giaccone, un pensionato
di 77 anni. Meritava una lezione, hanno detto i
responsabili del supermercato, perché quel pove-
ro pensionato era già stato beccato a rubare al-
tro cibo. E stavolta i 24 euro delle tre bistecche
non potevano proprio passare.
A Sassari, invece, un disoccupato aveva trova-
to una soluzione alla mancanza di lavoro: ruba-
va carciofi nei campi e li vendeva sulle strade, di-
rettamente ai consumatori. E’ il mercato a chilo-
metro zero, si potrebbe ironizzare. Invece non c’è
niente da ridere: è la speranza che sta a zero in
questo paese. Dove, del resto, per fronteggiare la
crisi anziché fare i Robin Hood, chiunque gover-
ni trova più facile indossare i panni dello sceriffo
di Nottingham: togli ai poveri quel poco che han-
no e lascia stare i ricchi in pace. In fondo è sem-
pre più facile denunciare il pensionato che frega
tre bistecche, che sbattere in galera chi evade o
nasconde milioni di euro, poi magari chiude la
fabbrica, manda a casa gli operai, delocalizza e ci
racconta che la colpa è del mercato. Di chi, scusi?
SERVIZIO PAGINA 7
Cultura
A Marcello Sorgi
il Premio «Ercole Patti»
ORNELLA PONZIO PAGINA 13
ANNO LXVII N.
SPED. IN ABB. POST. COMMA 20B
ART.2 LEGGE 662/96 FIL.CT
del lunedì
edizioni: nazionale E 1,20 - Malta E 2,00
E 1,00
CATANIA
Il turismo soffre la manovra
Calo di arrivi e partenze nel «ponte dell’Immacolata», anticipo del Natale PAGINA 43
GIARRE
Banda del buco in gioielleria
Da un atelier di abiti da sposa i ladri sono entrati nel negozio di preziosi: svuotata la cassaforte PAGINA 52
CATANIA, PARI MERITATO A BERGAMO
In 1 0
CAMERA
Schifani e Fini
EVASORI co n lo de
contestano La scure
interpretazioni
di stampa
del fisco
secondo cui sui ricchi
i parlamentari
non vogliono nascosti
ridursi le indennità S. MORINA, T. MORINA
PAGINA 5
RISCHIO BLOCCO TRASPORTI SOTTO NATALE Il Catania va in vantaggio con Legrottaglie ma resta in 10 (frettolosa
espulsione di Spolli) ed è raggiunto dall’Atalanta. Poteva essere la secon-
Caro gasolio da vittoria esterna stagionale, ma occorre accontentarsi del pareggio.
Tir e pesca G. FINOCCHIARO, C. MANNISI, M. TOSTO, G. TROINA, G. DI MARZIO E G. SCONZO PAGINE 19/23
in agitazione
Milan, pari. Stasera Roma-Juve
LILLO MICELI, GIORGIO PETTA PAGINE 6 E 7 SERVIZI PAGINE 19/25
RAZZISMO. Choc a Torino per l’assalto al campo rom per uno stupro inventato
Dal Nord al Sud allerta xenofobia
CASERTA. «Sei diversa, sei nera», e docente riduce il voto ad alunna di colore
TORINO CASERTA
Indignazione dopo Compiti uguali, perfetti. La speranza dai bimbi
l’assalto di un gruppo Ma voti differenti: RINO D’ALESSANDRO
di persone che volevano 7 a una bambina italiana
vendicare il presunto ma di colore, 9 al suo
«D
immi mà è vero che religione", come profeticamente
stupro. La ragazza compagno di classe. tutti gli altri sono enuncia la nostra cara vecchia
uguali a me? Costituzione.
aveva inventato tutto Insegnante sott’accusa E no non è proprio così. Hey Mentre aspettiamo, come il
mà, ma è vero che chi è più bianco bimbo della canzone, che questo
RENATO BOTTO, FRANCESCO CERRI PAGINA 6 è più forte di me? E sì sarà sempre si realizzi, accade di dovere regi-
così...». strare episodi che ci portano lon-
Sono due strofe del testo di un tano dai nostri confini precipi-
canzone scritta da Gino Paoli. Un tandoci nella cupa atmosfera del-
bimbo interroga la madre sul raz- l’apartheid. A Nord come a Sud.
zismo che permea la sua infanzia A Torino è bastato l’isterismo
che condiziona la sua crescita che di una ragazzina per scatenare
annebbia il suo futuro. Scritta ne- una caccia al rom stile Alabama
gli Anni 80 echeggiava una pro- («impicchiamoli al ramo più al-
blematica all’epoca abbastanza to»). A Caserta è stata invece la
lontana dai nostri confini. Non cattiveria ex cathedra di una inse-
era ancora caduto il muro di Ber- gnante per gettare nello sconfor-
lino, non era ancora esploso il fe- to psicologico una studentessa
nomeno dell’immigrazione di undicenne di colore: «Ti do un
massa. Nessuno veniva ancora a voto più basso perché sei nera».
"invaderci" da Sud o da Est. Anche se in quest’ultimo caso i
Oggi trent’anni dopo la situa- compagni della bambina, senza
zione è radicalmente cambiata e timori, hanno ripetuto in coro al-
di sicuro non si è fatto abbastan- la preside le frasi pronunciate
za per favorire nel nostro Paese dalla prof. Questo farà piacere al
una coabitazione positiva fra cul- presidente Napolitano che qual-
ture diverse, fra persone diverse
che dovranno inevitabilmente a
che giorno fa sollecitava piena
cittadinanza per i bambini stra-
imparare a convivere "senza di- nieri nati in Italia: i piccoli italia-
stinzione di razza, sesso, lingua e ni sono già con lui. C’è speranza.
 LA SICILIA LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011
2. il FATTO
POLITICA
ed economia
«Emergenza estrema»
No di Monti ai sindacati
confermato lo sciopero
Modifiche alla manovra, presto le decisioni del governo
Uno spiraglio sulle pensioni dei lavoratori nati nel 1952
CENTOMILA IN TUTT’ITALIA
Donne in piazza
«L’Italia si salva
soltanto se mette
noi al centro»
ROMA. Centomila in tutta
Italia, ventimila a Roma. A
distanza di 10 mesi dalla
loro prima uscita, le
donne di «Se non ora
quando?» tornano a farsi
sentire. I numeri non sono
quelli del 13 febbraio,
quando scesero in piazza
un milione di persone,
allora nel pieno delle
polemiche sulla vicenda
Ruby, ma la verve nel MANIFESTANTI A PIAZZA DEL POPOLO A ROMA
portare avanti la causa sì.
«L’Italia può salvarsi solo se si mettono al centro le
donne - scandisce dal palco di piazza del Popolo una
delle organizzatrici -. Diciamo a questo nuovo governo
che non si può chiedere alle donne di lavorare di più
senza dare indietro nulla. Noi non facciamo sconti a
nessuno». Più semplicemente, come era scritto su alcuni
palloncini rosa: «Solo con le donne di esce dalla crisi».
«Se non le donne chi?» il titolo dell’iniziativa che ieri ha
coinvolto diverse città italiane: da Torino a Messina, da
Genova a Venezia. A Roma, in una piazza del Popolo
quasi piena, si è esibito il duetto Paola Turci-Marina Rei
con una versione di Patti Smith tutta al femminile,
«Women have the power». Il sostegno alla mobilitazione
è bipartisan: sotto al palco le parlamentari Giulia
Bongiorno (Fli), Livia Turco e Anna Paola Concia per il Pd.
«Oggi la piazza chiede che in un momento così difficile
le donne non siano le uniche a cui viene chiesto un
supersacrificio - ha affermato Bongiorno -. L’età
pensionabile si può allungare ma contemporaneamente
non si può non dare aiuto quando la donna è più fragile,
durante la gravidanza o quando deve conciliare le
esigenze familiari ed extra». «Facciamo fronte comune
per l’occupazione femminile e per i servizi sociali - le ha
fatto eco Livia Turco -. Ci sono delle leggi per i servizi
sociali che vanno rifinanziate».
A Palazzo Chigi non c’è più Silvio Berlusconi, di cui in
tante avevano chiesto le dimissioni il 13 febbraio, ma
«anche questa manovra - sostengono dal comitato -
penalizza molto le donne». «Il governo è cambiato, ma il
Paese no - ha detto la regista, sceneggiatrice e scrittrice
Cristina Comencini -. E le donne non vanno via. Restano
per dire che vogliamo lavorare, vogliamo avere bambini,
ed essere al centro del piano di sviluppo».
Susanna Camusso, segretario generale Cgil, è con le
manifestanti. «Nella discontinuità che speravamo con il
precedente governo manca un cambio di passo
nell’attenzione alla discriminazione contro le donne».
Nichi Vendola, leader di Sinistra Ecologia e Libertà, ha
colto l’occasione per mandare un messaggio a tutto il
centrosinistra: «Senza questa piazza non c’è
l’alternativa».
Nel resto del Paese le rivendicazioni sono state
analoghe.
Dalla centralissima piazza Castello a Torino le donne
hanno chiesto di «costruire l’agenda politica». «In Italia
le donne sono nel volontariato, sono nei movimenti, ma
non sono nei luoghi dove si prendono le decisioni - ha
spiegato Laura Onofri -. Vi devono entrare». Dal corteo
di Genova anziane, ragazze, mamme con bambine,
hanno rivendicato maggiore rappresentanza femminile
nella società e una diversa attenzione al welfare.
Sui loro palloncini rosa, una semplice scritta: «Solo con
le donne di esce dalla crisi».
PAOLA LO MELE
Editrice
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© L’utilizzazione o la riproduzione degli arti-
Caporedattore coli e di quant’altro pubblicato in questo
Giorgio De Cristoforo giornale sono espressamente riservate.
ROMA. Un incontro «per noi del tutto in-
soddisfacente». E allora, «lo sciopero è
confermato». Come ampiamente previ-
sto il «confronto informale» a palazzo
Chigi fra il governo e i sindacati si è
chiuso lasciando ciascuna delle due
parti sulle proprie rispettive posizio-
ni: Cigl, Cisl, Uil e Ugl, per un verso, a
chiedere maggiore equità in una mano-
vrà più volte definita «iniqua e ingiu-
sta»; e, dall’altro, l’esecutivo a difende-
re le proprie scelte, argomentandole
con la paura della
speculazione dei
mercati e di altri bal-
zi all’insù dei tassi
d’interesse.
Dal primo mini-
stro, Monti - ha spie-
gato il segretario
della Cgil, Camusso,
al termine di un in-
contro protrattosi
quasi inaspettata-
mente oltre le due
ore - è arrivato «un
impegno un po’ generico» a tener con-
to di quanto chiesto dal Parlamento e
dai sindacati. Inoltre, «se la soluzione si
chiama indicizzazione e Imu, allora es-
sa non corrisponde alle richieste che
abbiamo fatto».
INSORGE IL PDL: «LA PROPOSTA CAMBIA LA NATURA DEL GOVERNO». NESSUN COMMENTO DAL PD
Pisanu e Casini: «Monti candidato premier»
ROMA. Monti candidato premier di L’ex-ministro.
una coalizione formata «da tutti colo-
ro che hanno sostenuto il governo fi-
no all’ultimo momento». A lanciare la
proposta in un’intervista rilasciata a
un quotidiano è Pisanu, il presidente
della commissione bicamerale Anti-
mafia ed ex-ministro dell’Interno che
fu tra i primi, qualche tempo addie-
tro, a invocare un passo indietro di
Berlusconi a favore della nascita di un
altro esecutivo. IL TERZO POLO PREME, BERLUSCONI SI OPPONE, PASSERA STUDIA
L’idea, che è stata lanciata dal sena-
tore del Pdl, proveniente dalle file
della vecchia Dc, viene accolta in mo-
do differente dai partiti che attual-
mente appoggiano l’esecutivo. Un
«no» secco arriva dallo stato maggio-
re del Popolo delle libertà, mentre
Casini, il capo dell’Udc, preferisce non
sbilanciarsi sottolineando, però, che
oramai sia l’ex-commissario europeo
sia l’attuale ministro per lo Sviluppo
economico, Corrado Passera, «sono
in politica». Il Pd, dal canto suo, sce-
glie di non commentare la proposta.
L’idea dell’ex-ministro dell’Inter-
no irrita, invece, i colleghi del Pdl.
L’ex-presidente del Consiglio, Berlu-
sconi, e il segretario, Alfano, preferi-
scono non commentare ufficialmen-
te e lasciano la replica al gruppo diri-
gente del partito. «Non possiamo se-
guire i sofisticati progetti politici di
Pisanu», è la replica secca del capo-
gruppo del Pdl alla Camera, Cicchitto,
pronto a ribadire come sia necessario
che «Pd e Pdl restino due forze alter-
native».
Amministrazione:
fax 095 253435
e-mail amministrazione@lasicilia.it
Abbonamenti
Annuale 7 num. e 269,50
6 num. e 221,50
1 num. e 39,00
Semestrale 7 num. e 143,50
6 num. e 119,50
1 num. e 21,00
Incontro a vuoto. Senza intesa il
colloquio ieri a Palazzo Chigi tra il
presidente del Consiglio e i leader
di Cgil, Cisl, Uil e Ugl
LA LEGA
«Ecco come avere
i 5 mld che servono»
«La Lega Nord ha la soluzione per
trovare i 5 miliardi che servono per non
gravare sull’Imu prima casa e sulle
pensioni». Lo afferma in una nota il
vice-capogruppo vicario dei deputati
della Lega Nord Alessandro
Montagnoli. «Le proposte emendative
che abbiamo avanzato - spiega
Montagnoli - sono tutte nel merito e
intendono reperire le risorse
necessarie affinchè non si tocchino le
pensioni e non si reintroduca l’Imu
sulla prima casa: si va - continua il
leghista - dall’imposta anti evasione
che vale dai 3 ai 5 miliardi di euro, alla
tassazione delle rimesse all’estero; ci
sono poi il contributo di solidarietà e i
tagli ai ministeri, soprattutto esteri e
difesa con il ridimensionamento delle
missioni. Abbiamo proposto la
patrimoniale anti-evasione e un ritocco
al ribasso delle cosiddette pensioni
d’oro; il taglio dei trasferimenti alle
imprese pubbliche e l’aumento a
1.000 euro del limite per il pagamento
per contanti delle pensioni.
l’attuale maggioranza in un
cartello elettorale. I finiani:
«Sarebbe nell’ordine delle cose»
Nove concorrenti per sei frequenze tv
ma non si sa se l’asta sarà mai bandita
ROMA. Il governo sta approfondendo il tema,
come ha ribadito anche ieri il ministro dello
Sviluppo economico, Passera. Ma è certo
che il «beauty contest», cioè l’assegnazione
gratuita di sei frequenze per la tv digitale
terrestre resta uno dei dossier caldi
all’attenzione dell’esecutivo. Pd, Idv e Fli
premono per arrivare a un’asta che
porterebbe nelle casse dello Stato ingenti
risorse - le stime variano dai 2 ai 16 miliardi - saranno discussi il 13 dicembre. La tv
e potrebbe quindi contribuire ai saldi della
manovra, ipotesi sulla quale anche la Lega si
è detta pronta a votare. Resta ferma,
tuttavia, l’opposizione del Pdl. La
commissione tecnica che deve decidere
sull’assegnazione, nominata dall’ex-
ministro Romani, intanto è al lavoro per
valutare i requisiti dei nove contendenti: la
pratica - salvo sorprese - potrebbe essere
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MARIO MONTI
Il segretario della Uil, Angeletti, ha ta: come spiega il comunicato ufficiale
motivato ancora meglio le ragioni del- diramato da palazzo Chigi al termine
la conferma della protesta: «Dalle argo- dell’incontro, l’esposizione del governo
mentazioni adoperate per chiarire il «ha preso le mosse dalla situazione di
perché non potevano fare diversamen- estrema emergenza finanziaria ed eco-
te, non possiamo dedurre che questa nomica» in cui si trova il Paese e ha «ri-
idea della valutazione delle nostre pro- badito l’imperativo di mantenere inva-
poste sia foriera di grandi speranze». riati i saldi» della manovra, «nonché la
Confermata, quindi, per oggi la prote- composizione e la natura strutturale
sta di tre ore (saranno otto per la Fiom dei provvedimenti».
che si ferma anche contro la Fiat), oltre Le eventuali modifiche alla manovra
a presidi davanti al Parlamento per tut- difficilmente toccheranno il capitolo
ta la durata della discussione sulla ma- Imu (Imposta sulla casa), mentre si sta
novra e di fronte alle prefetture delle verificando la possibilità di un allegge-
città capoluogo d’Italia. rimento dei sacrifici per le pensioni più
Le proteste andranno avanti nei pros- basse, compensato da un intervento
simi mesi in quello che, ipotizza Bonan- più incisivo su quelle più alte.
ni, senza concertazione ci potrebbe es- Intervistata in televisione nel corso
sere: «Un percorso di guerra» nel quale della serata, il ministro del Lavoro, Elsa
«la politica sarà in difficoltà e dovrà ri- Fornero, ha lasciato poi intendere che è
correre al voto di fiducia». possibile una modifica al nuovo regime
Pagano sempre i soliti, hanno ribadi- delle pensioni per i lavoratori nati nel
to i sindacati, lavoratori e pensionati a 1952, i più penalizzati sul piano dell’at-
reddito fisso, colpiti anche dal rincaro tesa per l’uscita dal lavoro.
dei carburanti e delle addizionali d’im- Le Borse oggi non scioperano ed è in
posta. «Ancora una volta due pesi e due vista un’importante asta di titoli di Sta-
misure», hanno sottolineato. C’è la con- to (Bot). Non a caso, lo stesso Angeletti
divisione da parte dei sindacati della ha ammesso: «Il governo ci ha spiegato
«condizione grave in cui versa il Paese», che esiste il problema dei mercati e che
ma la soluzione non è quella proposta. bisogna recuperare credibilità» per pa-
Dall’altra parte del tavolo, però, la gare meno interessi in maniera da po-
posizione rimane ugualmente immuta- ter ridurre l’onere del debito pubblico.
Vuole tramutare
Duro anche il coordinatore del Pdl, governo». Rotondi invoca poi una ri-
Bondi, il quale bolla la proposta del flessione da parte del Pdl dopo l’ap-
presidente della commissione Anti- provazione della manovra economi-
mafia come una «fantasiosa e interes- ca.
sata ipotesi politica» che «non giova al Un «no» alla proposta arriva anche
lavoro di Monti». Ragiona poi l’ex- dal vicecapogruppo piediellino al Se-
ministro dell’Attuazione del pro- nato, Quagliariello, contrario a qual-
gramma, Rotondi: «Le parole di Pisa- siasi progetto che metta a rischio «il
nu e Casini cambiano la natura del bipolarismo».
Se il Partito Democratico si chiama
fuori evitando giudizi alle parole di
Pisanu, dal Terzo polo viene lasciata
una porta aperta. Chi non esclude,
infatti, un futuro politico per Mario
Monti è l’ex-presidente della Camera,
Casini: «Se vuole riconquistare il cen-
tro della scena, la politica deve appro-
fittare di questo scorcio di legislatura
per superare il bipolarismo perfet-
chiusa entro fine anno. Dopo il colpo di to», spiega il capo dei centristi in
scena dell’uscita di Sky che, dopo aver un’intervista a un quotidiano a tiratu-
presentato ricorso al Tar si è chiamata fuori, ra nazionale.
contestando «i tempi troppo lunghi» e le Quanto poi al futuro dell’attuale
regole che «oggettivamente favoriscono i primo ministro e del ministro dello
concorrenti già presenti sul mercato» come Sviluppo, Passera, il capo dell’Udc ag-
Rai e Mediaset, sulla procedura pesano giunge: «Sono a tutti gli effetti prota-
anche i ricorsi presentati sempre al Tar gonisti della politica e credo lo ri-
anche da Rai e Telecom Italia Media, che marranno. Abbiamo bisogno di ener-
gie e volti nuovi, e poi Monti - osser-
pubblica, Mediaset e Ti Media sono in lizza va ancora - come senatore a vita or-
per i due multiplex destinati ai soggetti già mai non può più riconvertirsi in Cin-
presenti sul mercato. 3 Italia, Canale Italia, cinnato».
Prima Tv e Europa 7, dopo l’uscita di Sky, Gli fa eco il vicepresidente di Fli,
restano gli unici concorrenti in lizza per i tre Bocchino, che senza giri di parole
blocchi destinati ai nuovi entranti. Ti Media è ammette: «Oggi Casini e Pisanu ipo-
invece la sola in gara per il canale per lo tizzano un futuro politico per Monti.
standard di nuova generazione del digitale È nelle cose e, infatti, nessuno si è
terrestre DVB-T2. scandalizzato».
YASMIN INANGIRAY
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 LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011 LA SICILIA

il FATTO .3

PENSIONATI AL MINIMO. Le banche aprono anche sulle commissioni: in vista tagli

Conti correnti a costo zero

e cash pensioni a 980 euro
Monti: possibile recupero soldi da scudati. Forse scambio anonimato-Btp
EBA: RISCHIO DI STRETTA AL CREDITO SE LE BANCHE TAGLIANO I PRESTITI. Dopo ROMA. Le banche aprono sui costi delle promuove il decreto "salva Italia": «Il
aver sollevato le ire di molti con i propri test sulla patrimonializzazione, ora l’Eba commissioni e annunciano una disponi- giudizio delle banche italiane - dice il
avverte di un rischio di stretta al credito nel caso in cui le banche dovessero ridurre bilità «a ragionare su un conto corrente a presidente dell’Abi - è positivo: si va nel-
l’ammontare dei prestiti concessi. «Potremmo avere il problema che le banche zero spese per i pensionati al minimo» e la giusta direzione, ma è solo il primo
diventano troppo avverse al rischio», dichiara al Der Spiegel il presidente «sui costi delle carte di credito alla luce tempo di una partita complessa, che an-
dell’Autorità bancaria europea, Andrea Enria, e questo potrebbe portare a un «grave delle misure del governo». È il presiden- drà giocata sulla riduzione del debito e
credit crunch». L’obiettivo dell’Eba è che le banche non raggiungano i requisiti di te dell’Abi, Giuseppe Mussari, ad annun- non più sull’imposizione fiscale. I merca-
patrimonio richiesti riducendo la propria attività: «non permetteremo che i prestiti ciare le possibili novità, sottolineando ti finanziari sono indispensabili per la
vengano ridotti». Di credit crunch aveva parlato nei giorni scorsi anche il governatore però che non ci può essere la disponibi- crescita, ma non devono però dettare le
di Bankitalia Visco dicendo che la Bce fornirà credibilità e garanzia agli strumenti di lità in generale a dare gratuitamente ser- regole di politica economica.
firewall rafforzati dall’Europa nel suo vertice Ue. «In questo modo - ha detto - si vizi che alle imprese bancarie costano. «La collaborazione fra le imprese ita-
calmeranno le acque del mercato dei titoli di Stato con un calo dei rendimenti senza Intanto, il sottosegretario D’Andrea liane, vero fatto innovativo, politico e
monetizzare il debito. La massiccia liquidità fornita da Francoforte alle banche, poi, ha reso noto che «il governo darà parere sociale di questo 2011, ha risolto alcuni
permetterà ai Paesi più a rischio di piazzare più facilmente i loro titoli di Stato ai favorevole» ad un emendamento alla dei problemi, nella scala intermedia del-
ELSA FORNERO rispettivi sistemi bancari ed evitare il credit crunch alle imprese. manovra che innalza il tetto del "cash" le decisioni, ma l’Italia deve fare molto
pagabile dalle pubbliche amministra- nel colmare i suoi ritardi», ha quindi
zioni dagli attuali 500 euro a circa 980. spiegato Mussari, sottolineando che «in
Sempre in tema di manovra, poi, ieri il Europa vanno fatti i compiti a casa, come

Banche, Abi torna all’attacco: azione legale premier Mario Monti ha garantito che è
possibile chiedere il contributo a chi ha
usufruito dello scudo fiscale: «E’ possibi-
è stato chiesto all’Italia, ma poi deve es-
sere la stessa Ue a far sì che i compiti
vengano fatti tutti insieme, per essere

contro gli stress test dell’autorità europea
ROMA. L’Abi torna all’attacco dei test sulla patri-
monializzazione dell’Eba (l’autorità bancaria eu-
ropea) che per le banche italiane hanno indicato
un bisogno di maggior capitale di 15,4 miliardi di
euro. Dopo il comunicato, che è stato emesso ve-
nerdì scorso, è la volta del presidente dell’Associa-
zione bancaria, Giuseppe Mussari, il quale usa
toni decisi contro l’organismo europeo.
«È un esercizio sbagliato nel merito e nel meto-
do che non tiene conto delle specificità delle ban-
che italiane, anzi le offende profondamente. Fare
riferimento ai credit default swaps per valutare la
stabilità dell’emittente è come dire al lupo di ba-
dare alle pecore», ha spiegato di fronte alla platea
delle banche cooperative. «È un evidente ingiusti-
zia, chi scrive le regole deve esercitare l’arte del di-
scernimento e della conoscenza prima della tec-
nica».
Per questo, ha aggiunto Mussari, «l’associazio-
ne bancaria italiana percorrerà tutte le strade
possibili, compresa quella legale, per contrastare
l’esercizio dell’Eba». Perchè si tratta di una eviden-
te ingiustizia, con «la tragedia di identificare tut-
to nel nome banca, mettendo regole identiche
per chi invece fa un mestiere totalmente diverso».
Mussari trova l’appoggio incondizionato an-
che dell’ex presidente del Consiglio, Giuliano
Amato, il quale si è detto «fortemente critico sul-
l’esercizio dell’Eba, basato sul mark-to-market: il
che significa pensare alla possibile non solvibilità
del Paese. Un’ipotesi questa priva di qualsiasi fon-
damento».
Ma, ad aggiungere danno alla beffa, ieri proprio
il presidente dell’Autorità europea, Andrea Enria
ha avvertito che, proprio il rispetto delle richieste
formulate dall’Eba, potrebbe portare ad una stret-
ta del credito, con un conseguente danno alla ri-
«Ingiustizia». Mussari: «Un
esercizio sbagliato che
offende gli istituti di credito»
presa.
«Potremmo avere il problema che le banche
diventino troppo avverse al rischio», ha dichiara-
to al «Der Spiegel», spiegando che l’obiettivo del-
l’Eba è che le banche non raggiungano i requisiti
di patrimonio richiesti riducendo la propria atti-
vita: «non permetteremo che i prestiti vengano ri-
dotti».
Logici quindi i toni accesi che sono stati usati da
Mussari: «Quale studio di impatto - ha detto - è
stato fatto? Nessuno, ed è grave se pensiamo inve-
ce a quanto è stato fatto per Basilea 3. È singolare
che l’Eba si riferisca alle analisi di un grande inter-
mediario finanziario (il riferimento implicito e
Goldman Sachs ndr) per giustificare le sue as-
sunzioni».
Senza considerare l’impatto che tali misure po-
trebbero avere sull’operatività nei titoli di Stato:
«si mettono in grave difficoltà banche che hanno
sempre acquistato titoli di Stato. Con quale sere-
nità possono continuare a farlo, quando sanno che
le regole di ieri non valgono più?».
R. E.
le recuperare - ha detto Monti - perché
chi ha fatto rientrare i capitali è anonimo
ma ci sono banche e istituzioni finanzia-
rie, abbiamo fatto un’analisi attenta».
E proprio il prelievo sugli scudati resta
tra le coperture sulle quali si sta lavoran-
do per le correzioni al decreto. Oltre al-
l’aumento dell’aliquota «si ragiona su un
contributo per l’anonimato. Chi vorrà
mantenerlo potrebbe dover sottoscrive-
re Btp per un ammontare pari al valore
dei capitali scudati», ha riferito Bruno
Tabacci (Terzo Polo).
Sullo scudo fiscale si sta studiando la
fattibilità di un meccanismo per il quale
si chiederà agli scudati o un prelievo ag-
giuntivo (dall’1,5%, previsto ora dalla ma-
novra, al 3,5% per i capitali e al 5% per gli
immobili) o «in alternativa la sottoscri-
zione di Btp decennali con un tasso di in-
teresse al 2,5-3%. Il Tesoro sta verifican-
do queste ipotesi», ha riferito Tabacci a
margine dei lavori in corso alla Camera.
Gli introiti andrebbero a copertura delle
esigenze espresse dal Parlamento, ovve-
ro le modifiche sulle pensioni e sull’Imu.
Tornando poi all’Abi, sempre Mussari,
equi».
Sempre sul fronte delle imprese arri-
va l’appello di Confindustria che auspica
che «il decreto venga approvato rapida-
mente, senza stravolgimenti. Siamo con-
sapevoli - dicono gli industriali - che la
manovra contiene sacrifici rilevanti per
tante persone ma non ha alternative e
consente di dare una speranza di ripre-
sa all’economia, all’occupazione, ai gio-
vani e alle donne del nostro Paese».
Intanto ieri serata di lavoro serrato
per la manovra. Il premier Mario Monti
ha incontrato alle 20, a Palazzo Chigi, i
sindacati, mentre, quasi in contempora-
nea, alle 20.30 sono cominciate le vota-
zioni degli emendamenti alle Commis-
sioni Bilancio e Finanze della Camera. A
Montecitorio si sta lavorando ancora al
pacchetto di modifiche.
Le priorità restano l’alleggerimento
della tassazione sulla prima casa, e quin-
di modifiche alla nuova Imu-Ici, e l’am-
pliamento della platea dei pensionati da
salvare dal blocco delle indicizzazioni. Il
problema fondamentale resta quello
delle coperture.
 LA SICILIA LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011

4. il FATTO Gli stipendi dei parlamentari

Valori in euro
I presidenti delle Camere. «Il Parlamento
POLITICA assumerà presto comportamenti in DEPUTATI SENATORI

ed economia sintonia con il rigore che la grave crisi

economico-finanziaria impone» Indennità
mensile 5.486,58 5.613,63
al netto delle ritenute

Indennità, Fini e Schifani

Diaria
di soggiorno 3.503,11 3.500

Rimborso spese
3.690,00 4.180

«Sì a tagli, stop a polveroni»

rapporto
eletto/elettori

Rimborso spese 3.323,7 ogni 3 mesi

Trasporti fino a 100 km 1.650
forfettario mensile
per trasporti
Onorevoli stipendi, levata di scudi bipartisan: menzogne dai media 3.995,1 ogni 3 mesi
oltre 100 km
e telefono

ROMA. Basta con le polemiche sugli stipendi
della "casta". E basta parlare di ripensamenti,
rinvii o ritardi. Le indennità dei parlamentari ita-
liani saranno adeguate in tempi brevissimi a
quelle europee. Il Parlamento è consapevole del-
la necessità di dare l’esempio in un momento di
crisi come questo. E farà la sua parte. I presiden-
ti delle Camere, Renato Schifani e Gianfranco Fi-
ni, prendono posizione con una nota congiunta
e puntano il dito contro il polverone sollevato ie-
ri dai giornali che- dicono - «non corrisponde al
vero».
L’altro ieri, infatti, ricordano alcuni deputati
tra cui Michele Ventura (Pd), non c’è stato alcu-
no slittamento della norma sulle indennità dei
parlamentari inserita dal governo nel decreto
"salva-Italia". Né un ripensamento. Semplice-
mente, ribadisce Giancaludio Bressa (Pd) scan-
dendo le parole, la commissione Affari Costitu-
zionali della Camera ha dato un parere negativo
su tale articolo perché era stato «scritto male».
Il governo cioè non avrebbe dovuto anticipa-
re in un decreto l’intenzione di intervenire con
un altro decreto nel caso in cui la commissione
guidata dal presidente dell’Istat, Enrico Giovan-
nini, non avesse depositato entro il 31 dicembre
2011 il suo studio comparativo sulle indennità
dei parlamentari in Europa.Uno studio prope-
deutico alle decisioni da adottare. Tale formula-
zione, osserva ancora Bressa, non poteva «che
venire dichiarata incostituzionale», come è avve-
nuto.
Così la norma dovrà essere riscritta. E, anzi,
spiega uno dei relatori della manovra Pier Paolo
Baretta (Pd), potrebbe venire addirittura «raffor-
zata». Nel comma 7 dell’articolo 23 del testo, in-
fatti, non veniva fissata alcuna data entro la qua-
le il Parlamento sarebbe dovuto intervenire per
adeguare lo stipendio di deputati e senatori a
quello dei colleghi europei.
Nell’emendamento che i relatori potrebbero
presentare già stamattina (ma che probabil-
mente verrà recepito nel maxi-emendamento
del governo che si dà sempre più per probabile)
si potrebbe addirittura indicare che entro 30 o 60
giorni dall’entrata in vigore del decreto legge, le
Camere dovranno intervenire sulla materia. «Sia-
mo indisponibili a difese corporative», avverte il
leader Udc Pier Ferdinando Casini, pertanto gli
adeguamenti ci saranno «nei tempi previsti dal
decreto». In più, tranquillizza Baretta, la commis-
sione Giovannini probabilmente consegnerà il
suo studio entro il 31 dicembre, così come pre-
visto: «Nessuno ha chiesto rinvii - precisa il rela-
tore - né si ha intenzione di concederne».
E poi, osservano esponenti della maggioranza
tra cui Nino Lo Presti (Fli), i costi della politica
non sono soltanto quelli che riguardano i parla-
mentari. Ci sono direttori generali di ministeri,
ad esempio, che «guadagnano il doppio di noi».
Così la "casta" si ribella all’attacco dei media
giudicandolo «falso» e «non veritiero». Prima di
parlare di queste cose, afferma Ventura, i giorna-
listi «farebbero bene a leggersi le carte». «Basta
menzogne dai media», rincara la dose Lucio Ma-
lan (Pdl). Dai quotidiani, aggiunge Guido Croset-
to (Pdl), sono arrivate «informazioni false».
E proprio Crosetto firma un emendamento
alla manovra per far sì che gli stipendi dei parla-
mentari, adeguati agli "standard" europei, diven-
tino il «parametro» per tutte le altre retribuzio-
ni della Pubblica Amministrazione. In questo
modo, per Francesco Nitto Palma (Pdl), si dimo-
strerà come al di là della «propaganda», gli "elet-
ti dal popolo" prendano meno di molti «manager
pubblici».
La realtà, ipotizza Piergiorgio Stiffoni (Lega), è
che «potenze massoniche europee» «vogliono
eliminarci» perché anti-democratiche. Visto che
ordiscono campagne di odio contro di noi, per-
ché, ironizza Francesco Giro, non ci tagliano «an-
che la testa?». Cosa vorrebbero infine, domanda
Stiffoni, «una classe politica di straccioni?».
ANNA LAURA BUSSA
Tecnici al lavoro. Si sta riscrivendo
la norma sui salari dei parlamentari
inserita nel decreto «salva-Italia»
Il Papa: «La crisi rende difficile il Natale
cercate la vera gioia con la solidarietà»
ROMA . «So che è un Natale difficile, ma augu-
ro a tutti Buon Natale». Si intravede chiara e
netta la crisi sullo sfondo delle parole pro-
nunciate ieri dal Papa all’uscita della parroc-
chia romana scelta per la tradizionale mes-
sa d’Avvento del Pontefice, che è anche ve-
scovo di Roma.
Casal Boccone, pe-
riferia nord ovest del-
la Capitale. La chiesa,
S.Maria delle Grazie, è
un edificio moderno,
squadrato: tre corpi
quasi cubici, due grigi,
uno giallo. È questa la
sede scelta quest’an-
no per la tradizionale
PAPA RATZINGER messa d’Avvento del
Pontefice. Al termine
della messa Benedetto XVI esce sul sagrato
dove i fedeli si sono assiepati, e prima di sa-
lire in auto non si limita a stringere qualche
mano, ad accarezzare qualche neonato, ma
si sofferma a parlare. «Non pensate solo alle
Telefono
GRATIS i viaggi in treno, nave, aereo
cose da comprare - dice - ma andate anche
incontro al Signore. Buon Natale a tutti!».
Il Papa, in mezzo alla gente, non pronun-
cia mai la parola crisi. Lo farà poco dopo,
rientrato in Vaticano per l’Angelus, affaccia-
to su piazza S. Pietro. «L’ambiente esterno -
è il suo messaggio - propone i consueti mes-
saggi di tipo commerciale, anche se in tono
minore a causa della crisi economica». Ma
proprio da questo momento difficile deve
arrivare la spinta a «non lasciarsi distrarre
dalle luci» degli addobbi, e riscoprire «la ve-
ra gioia».
Una riflessione strettamente legata a quel-
la fatta nella parrocchia romana, dove ha
parlato di «città che oggi, spesso, sembrano
un deserto», e ha invitato a «portare la luce
nel nostro tempo», superando «i limiti del-
l’individualismo, della chiusura in se stessi,
il fascino del relativismo», rifuggendo «pro-
spettive di appagamento facili, ma illusorie».
L’invito è di non abbandonare mai la solida-
rietà concreta. «Avete visto giungere molte
persone in difficoltà e in situazioni di disa-
3.098,74
annui
e autostrade sul territorio nazionale
ANSA-CENTIMETRI
gio, che hanno bisogno del vostro aiuto ma-
teriale, ma anche e soprattutto della vostra
fede», ha detto il Papa. Il pensiero va agli stra-
nieri. Gli immigrati non sono pochi in questa
zona di Roma. Ma questa è soprattutto una
realtà costituita da tanti giovani famiglie e
quindi, anche da tanti ragazzi e bambini.
Anche il colpo d’occhio in chiesa lo testi-
moniava. Un gruppo di bambini, tra l’altro,
ha accolto Benedetto XVI al suo arrivo, e so-
lo di ragazzini era costituito il gruppo che ha
preso la comunione dal Papa. «Carissimi ra-
gazzi, ragazze e giovani che mi ascoltate»,
«l’oggi e il domani della storia e il futuro
della fede sono affidati in modo particolare
a voi», è stato l’incoraggiamento rivolto loro
nell’omelia. Più tardi all’Angelus il Papa si è
rivolto ai più piccoli riuniti in piazza con le
statuine di Gesù Bambino in mano per la be-
nedizione dei Bambinelli: «Cari bambini - ha
detto - quando pregherete davanti al vostro
presepe ricordatevi anche di me come io mi
ricordo di voi».
EVA BOSCO

INFORMAZIONE PROMOZIONALE A CURA DELLA PK

Grande successo ieri della manifestazione canina, ma la festa nella “Città di Santa Claus” continua con sconti e omaggi per tutti

ETNAPOLIS
Natale allegro
con i Dog
Models
Natale più amici a quattro zampe
uguale grande e festosa partecipazio-
ne. Era frequentatissima ieri sera la
Galleria di Etnapolis, per le feste di fi-
ne d’anno ma anche per la quinta edi-
zione di “Dog Model”, che si è rivela-
ta uno straordinario successo.
Giovanni Marziale, direttore di Zoe
World, catena di negozi di animali or-
ganizzatrice della manifestazione, ave-
va previsto che, poiché le adesioni
negli anni erano sempre cresciute, sa-
rebbe stata superata la soglia dei cen-
to partecipanti. Ma non si poteva pen-
sare che il numero dei cani in passe-
rella sarebbe stato doppio e che, addi-
rittura, si sarebbe stati costretti a bloc-
care le iscrizioni.
“Lo abbiamo fatto a malincuore – ha
spiegato Marziale – ma rischiavamo,
altrimenti, di far protrarre troppo le
gare. Siamo comunque felici di come
è andata: c’erano in passerella cani
abbigliati in maniera davvero diver-
tentissima, capaci di strappare ap-
plausi ai tantissimi spettatori, in par-
ticolare ai bambini”.
“Dog Model” premia infatti i cani più
simpatici ed estrosi, a prescindere dal-
la razza – la gara è aperta anche ai
meticci – che devono indossare o cal-
zare uno o più accessori di moda: un
collare particolare, una bandana, un
cappello, un abito, una cravatta, degli
occhiali. Ieri una giuria di cinque per-
Le foto sono
di Gisella Lauria
sone nominate dall’organizzazione –
alcune sono state scelte tra il pubblico
– ha selezionato i cani più simpatici
e… meglio vestiti delle varie categorie:
cuccioli, piccoli, medi e grandi.
In mattinata, per i “modelli” di taglia
grande si sono classificati nell’ordine
Smit, un husky che indossava una tu-
ta sportiva, Sasha, un cane corso con
occhiali, tuta, collana e orologio, e
Bianca, un altro cane corso con abito
elegante, occhiali con strass e brac-
ciali. Nella categoria taglia media ha
vinto un cocker americano di nome
Alice con un cappello da Babbo Nata-
le, secondo l’husky Blue Sky, con la
3 ciazioni animaliste e onlus con la mis-
1 2
sua bandana e terzo Pablo, un chow
chow con un vestito natalizio.
La passerella del “Dog Model” (foto 1)
e soprattutto i cani (foto 2 e 3) hanno
rappresentato una grande attrazione
per i bambini. Che hanno però ap-
prezzato anche gli alberi addobbati e
pieni di luce, il grande presepe realiz-
zato dalla Comunità Terapeutica Assi-
stita Cenacolo Cristo Re di Biancavil-
la e la musica dei tanti Babbi Natale
che percorrevano la Galleria distri-
buendo a grandi e piccini buoni scon-
to e omaggi offerti da tutti i negozian-
ti di Etnapolis. E un grande successo
l’ha avuto anche l’ufficio di Santa
4 sione di… cercare padroncini per i
Claus, con un Babbo Natale pronto ad
ascoltare tutti i desideri (foto 4) dei
piccoli. Insomma, la “Città del tempo
ritrovato” è diventata da ieri la “Città
di Santa Claus”.
Nel pomeriggio la gara del “Dog mo-
del” è proseguita con la categoria pic-
coli: prima è giunta Wendy, una
chihuahua con un coordinato in raso
rosa, seconda Cloé, una barboncina
con indosso un abito rosa e fiocchetti,
terzo un altro barboncino, Charlie, con
una tuta in jeans. Tra i cuccioli ha pre-
valso Titti, una bassotta tedesco a pe-
lo raso con indosso cappotto e cappel-
lino, seconda è giunta Jole una volpi-
na di Pomerania con un abito elegan-
te, terzi quattro fratellini chihuahua
abbigliati in maniere diverse.
Nel gran finale, il cosiddetto “Best in
show”, miglior soggetto dell’esposi-
zione come abbigliamento - ma tenen-
do conto anche di bellezza e simpatia
- è stato giudicato il cane corso Bianca.
Va ricordato inoltre che, per tutta la
giornata, è stato dato spazio ad asso-
cani abbandonati.

LA COMMISSIONE UE RESPINGE AL MITTENTE LA CRITICHE
Bruxelles: «Sbaglia, come sempre
chi punta sul fallimento dell’euro»
«Già domani entrerà in
vigore il six pack con
multe salate per i Paesi
che non rispettano le
regole del deficit al 3%»
BRUXELLES. Chi ha puntato sul falli-
mento dell’euro, sul dissolvimento
dell’Ue, ha sbagliato «come molte vol-
te in passato». «Ne abbiamo dato la
prova» fa sapere la Commissione eu-
ropea. In esso si passa al «come sem-
pre» quando si sottolinea che «ogni
volta che è stato necessario stare uni-
ti e fare un passo avanti nella difesa
dell’euro, quel passo lo abbiamo tutti
fatto. L’unico paese che non ci ha se-
guiti è quello che ha l’opt-out», l’op-
zione per restarne fuori, sin dai tempi
di Maastricht.
FISCO. Un nuovo giro di vite con redditometro, spesometro e tracciabilità
Fisco, pure i ricchi piangono
stanati 260mila falsi poveri
Dovranno pagare tasse extra su auto di lusso, barche e aerei
SALVINA MORINA
TONINO MORINA
Sacrifici per tutti, con i ricchi in prima
linea. Il lusso costa e, come annuncia-
to dal nuovo governo Monti, chi ha di
più deve dare di più. Insomma, anche
i ricchi piangono. Auto di lusso, imbar-
cazioni e aerei saranno perciò sogget-
ti a tassazioni extra. La tassa sul lusso
è disciplinata dall’articolo 16 del de-
creto legge 6 dicembre 2011, n. 201,
pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n.
284 dello stesso giorno.
Fisco a caccia dei ricchi che sono "falsi
poveri" nel 740 o nel 730. Per i ricchi,
che per il Fisco sono "falsi poveri", il di-
rettore dell’agenzia delle Entrate Atti-
lio Befera ha annunciato un nuovo gi-
ro di vite, impiegando proficuamente
gli strumenti a disposizione tra reddi-
tometro, spesometro e tracciabilità
delle operazioni finanziarie, con il
nuovo limite di 1.000 euro per le ope-
razioni in contanti. Dal 6 dicembre
2011, infatti, vale il limite di mille eu-
ro, a partire dal quale i pagamenti de-
vono essere fatti con documenti trac-
ciabili, assegni, bonifici o altro. I falsi
poveri sono facilmente individuabili se
si considera che il 66% dei contribuen-
ti dichiara al Fisco meno di 20 mila eu-
ro di reddito e tra questi risultano
188mila con auto di pregio, 42mila
proprietari di auto di alta cilindrata e
518 possessori di un aereo o di un eli-
cottero.
Auto di lusso. Il comma 1, dell’articolo
16, della manovra Monti, stabilisce che
a partire dal 2012 l’addizionale eraria-
le della tassa automobilistica è fissata
in 20 euro per ogni chilowatt di poten-
za del veicolo superiore a 185 chi-
lowatt. Occorre però precisare che già
dal 2011 era stato previsto un paga-
mento extra, a titolo di addizionale
erariale, di 10 euro per ogni chilowatt
di potenza del veicolo superiore a 225
chilowatt (articolo 23, comma 21, de-
creto legge 98/2011, convertito dalla
legge 111/2011). Ad esempio, il pro-
prietario di un’auto Lamborghini con
515 chilowatt di potenza, mentre per il
2011 doveva pagare 2.900 euro, cioè
10 euro per i 290 chilowatt di potenza
del veicolo superiore a 225 chilowatt,
dal 2012 dovrà pagare 20 euro per
ogni chilowatt di potenza superiore a
185 chilowatt, cioè su 330 chilowatt,
che, moltiplicato 20, comporterà un
pagamento extra di 6.600 euro, cioè
3.700 euro in più dell’anno 2011. In ca-
so di omesso o insufficiente versa-
mento dell’addizionale si applica la
sanzione del 30% dell’importo non
versato.
Diritti di stazionamento per le imbar-
cazioni. Il comma 2, dell’articolo 16,
del provvedimento, dispone che dal 1°
maggio 2012 le unità da diporto che
I «fino a 26 paesi» che «molto proba-
bilmente» - alla fine delle consultazio-
ni parlamentari nazionali in Svezia,
Repubblica Ceca e Ungheria - firme-
ranno entro marzo, «un impegno sta-
gno, impermeabile» al «rispetto delle
regole rafforzate per controllare debi-
to e deficit». Ma non si illuda, chi non
ci crede, di poter sfruttare il tempo
che manca fino a marzo per scom-
mettere contro l’Ue. Già da domani
entrerà in vigore il cosiddetto «six
pack», con multe pesantissime (0,2%
del pil, almeno 3 miliardi di euro nel
caso dell’Italia) per i Paesi che non ri-
spettano la regole del deficit al 3% e
non si attrezzeranno con le riforme
strutturali necessarie per il rientro in
venti anni (al ritmo del 5% l’anno) del
debito pubblico nei limiti del 60% del
pil (l’Italia è circa al 120%). Di fatto già
scatteranno il monitoraggio stretto e
scadenzato (con presentazione delle
TRACCIABILITÀ, ERRATA CORRIGE
Non è consentito nemmeno tra familiari
fare regali in contanti da 1.000 euro in su
Per un nostro errore, era sbagliata la collocazione di due «voci» nella
scheda sull’utilizzo del denaro in contanti pubblicata nell’edizione di ieri.
Pubblichiamo oggi la scheda corretta.
OPERAZIONI “FUORILEGGE”
• Regalo in contanti ad amici o familiari per importi pari o superiori a
1.000 euro.
• Pagamento in contanti per importi pari o superiori a 1.000 euro presso
unico professionista, commerciante o artigiano.
OPERAZIONI REGOLARI
• Prelevamento o versamento in contanti superiore a 1.000 euro presso
istituti finanziari.
• Pagamento in contanti per importi pari o superiori a 1.000 euro, ma
effettuati in diversi esercizi commerciali o studi professionali per singoli
importi non superiori a 999,99 euro.
stazionano in porti marittimi naziona-
li, navigano o sono ancorate in acque
pubbliche, anche se in concessione a
privati, sono soggette al pagamento
della tassa annuale di stazionamento,
calcolata per ogni giorno, o frazione di
esso. La misura varia da un minimo di
5 euro per le unità con scafo di lun-
ghezza da 10,01 metri a 12 metri, fino
a un massimo di 703 euro per le unità
con scafo di lunghezza superiore a 64
metri. La tassa è ridotta alla metà per
le unità con scafo di lunghezza fino a
12 metri utilizzate esclusivamente dai
IERI A CALTANISSETTA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE HA DELINEATO IL NUOVO MPA. APERTURA A MICCICHÈ
Lombardo rilancia il partito delle tessere e fa pace con Leanza
RAFFAELE LOMBARDO
bozze di bilancio entro il 15 ottobre,
con valutazione della Commissione e
due settimane di tempo per adeguar-
si se rilevate «deviazioni».
La Commissione sottolinea anche
il «benvenuto» dato da Mario Draghi
alla dichiarazione dei capi di stato de-
finendolo «la base per un buon fiscal
compact», ovvero per quell’«accordo
con regole» che davanti al Parlamento
europeo, il primo dicembre, il presi-
dente della Bce definì come necessa-
rio per dare una risposta veloce e im-
mediata ai mercati.
Bruxelles ricorda poi che il Consiglio
Europeo, ovvero tutti i 27 leader, han-
no chiesto di dare una «fast track» ai
regolamenti proposti dalla Commis-
sione il 23 novembre scorso sulle sor-
veglianza sulle finanziarie.
Il nuovo accordo che nascerà a mar-
zo, senza Londra, aumenterà nell’Eu-
rozona allargata l’automaticità delle
proprietari residenti, come propri or-
dinari mezzi di locomozione, nei co-
muni ubicati nelle isole minori e nella
Laguna di Venezia, nonché per le unità
a vela con motore ausiliario. Per l’o-
messo, ritardato o parziale versamen-
to dell’imposta si applica una sanzione
amministrativa tributaria dal 200 al
300% dell’importo non versato, oltre
all’importo della tassa dovuta. La tas-
sa non si applica alle unità di proprietà
o in uso allo Stato e ad altri enti pubbli-
ci, a quelle obbligatorie di salvatag-
gio, ai battelli di servizio, purché que-
LILLO MICELI
NOSTRO INVIATO
CALTANISSETTA. Un partito di militanti
che ritrovi il gusto di lottare, di pre-
miare il merito, facendo spazio ai gio-
vani. E con Radio Autonoma, che ieri
ha cominciato a trasmettere su web. Il
presidente della Regione, Lombardo,
spinge sull’acceleratore per la forma-
zione di un partito pesante, «non più
lideristico», con tanto d’iscrizione e
pagamento di tessera. E’ il messaggio
lanciato ai circa duemila sostenitori
che ieri hanno affollato il Cefpas di
Caltanissetta. Ma, ha avvertito Lom-
bardo, non sarà un tesseramento qua-
lunque: chi s’iscrive al partito, dovrà
firmare un modulo, impegnandosi,
anche sul piano civile, a rispettare de-
terminate regole. Soprattutto, devono
BARROSO, PRESIDENTE COMMISSIONE UE
sanzioni che dovranno essere imposte
allo stato che cadrà sotto «Procedura
per deficit eccessivo». L’automaticità,
spiegano fonti Ue, «non sarà uno stru-
mento smussato» ma si baserà su «un
rapporto della Commissione fondato
su uno scoreboard preciso che dovrà
essere defintio dall’Eurogruppo e dal-
l’Ecofin». Ma qualcosa di molto simile
è già le due direttive e i quattro rego-
lamenti del 6 pack che entreranno in
vigore domani (ed il supercommissa-
rio per l’Euro, Olli Rehn, ha già antici-
pato che l’attuazione «partirà subito»).
sti rechino l’indicazione dell’unità da
diporto al cui servizio sono posti, non-
ché alle unità che si trovano in un’area
di rimessaggio e per i giorni di effetti-
va permanenza in rimessaggio. Sono
inoltre esenti dalla tassa le unità da di-
porto possedute ed utilizzate da enti
ed associazioni di volontariato esclusi-
vamente ai fini di assistenza sanitaria
e pronto soccorso. Le violazioni posso-
no essere definite entro 60 giorni dal-
la elevazione del processo verbale di
constatazione mediante il pagamento
dell’imposta e della sanzione minima
ridotta al 50 per cento.
Tassa sugli aeromobili. L’altra tassa sul
lusso è prevista dal comma 11 dell’ar-
ticolo 16. Esso stabilisce che è istituita
l’imposta erariale sugli aeromobili pri-
vati, immatricolati nel registro aero-
nautico nazionale. La misura dell’im-
posta varia in base ai velivoli, da un
minimo di 1,50 al kg, per i velivoli con
peso massimo al decollo fino a 1.000
kg., fino a un massimo di 7,55 al kg.,
per i velivoli con peso massimo al de-
collo oltre i 10mila kg.
E’ inoltre disposto che per gli elicotte-
ri: l’imposta dovuta è pari al doppio di
quella stabilita per i velivoli di corri-
spondente peso, mentre per gli alian-
ti, motoalianti, autogiri e aerostati,
l’imposta è dovuta nella misura fissa di
450 euro. L’imposta dovrà essere ver-
sata secondo le modalità che saranno
stabilite con provvedimento del diret-
tore dell’agenzia delle Entrate da ema-
nare entro 60 giorni dall’entrata in vi-
gore del provvedimento, cioè entro il 4
febbraio 2012.
finire gli attacchi reciproci sui giorna-
li: ci saranno le sedi del partito per
confrontarsi. E rivolto a Leanza, che
recentemente aveva manifestato
qualche insofferenza, ha detto: «Mi
fa piacere che tu sia qui al mio fianco,
in primo piano, a lottare. Mettiamo da
parte i personalismi». Leanza, proprio
in virtù di questo rinnovato spirito
dell’Mpa, ha proposto di occupare le
stazioni ferroviarie siciliane per prote-
stare contro l’abolizione dei treni a
lunga percorrenza da e per la Sicilia.
Alle 11 di questa mattina Leanza, con
un gruppo di militanti dell’Mpa, occu-
perà la stazione centrale di Catania.
«La situazione è difficile - ha ag-
giunto il senatore Pistorio - ma l’Mpa
in Sicilia è il punto di riferimento del
cambiamento. Il Ponte sullo Stretto
dev’essere uno stimolo, una scom-
LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011
O GRAN BRETAGNA, TENSIONI NEL GOVERNO
Clegg furioso
con Cameron
«Il suo no all’Ue
rischia d’isolarci»
LONDRA. Il grande "slam" di David
Cameron al vertice Ue di Bruxelles
si sta velocemente trasformando
in una vittoria di Pirro. I Liberal-De-
mocratici, partner di governo dei
Conservatori, hanno infatti dissot-
terrato l’ascia di guerra e hanno
sparato ad alzo zero contro il pre-
mier britannico. Il leader Nick
Clegg è furioso: «E’ stata una catti-
va decisione, sono profondamente
amareggiato» ha detto in televisio-
DAVID CAMERON E NICK CLEGG
Euroscettici in aumento.
Sondaggio rivela: il 60%
dei britannici approva il
veto del premier. E il 48%
vorrebbe lasciare l’Unione
ne. La tensione è insomma alle
stelle. Anche perché gli ultras Tory
adesso sono su di giri e puntano al
jackpot: il referendum sull’Unio-
ne Europea.
Il veto di Cameron ha infatti ri-
svegliato il mai sopito euroscettici-
smo di una parte - consistente - del
partito. La retorica dilaga. La stam-
pa di destra batte il tasto sullo spi-
rito "bulldog" della Gran Bretagna
e osanna la scelta presa a Bruxelles
dal primo ministro. La mossa,
quanto meno dal punto di vista
dell’immagine, sembra d’altra par-
te aver pagato.
Stando a un sondaggio pubblica-
to ieri dal Mail On Sunday oltre il
60 per cento dei britannici, infatti,
crede che David Cameron abbia
fatto bene al summit e il 48 per
cento ritiene che ora sia il caso di
uscire dall’Unione Europea. La va-
sta maggioranza - il 66 per cento -
vuole comunque un referendum
per poter dire la sua sulla relazione
che il Paese ha con l’Europa. Le
buone notizie, per il premier bri-
messa per il territorio», auspicando
un progetto comune tra la Sicilia e la
Calabria. Alla manifestazione ha par-
tecipato anche l’ex-presidente della
Regione Calabria, Loiero, presidente
federale dei movimenti autonomisti
che hanno aderito al progetto della
«naturale evoluzione» (così l’ha defi-
nita Lombardo) dell’Mpa.
Tutto ciò nell’ottica della grave cri-
si finanziaria e politica che ha portato
al governo Monti «che noi sosteniamo
affinché restituisca credibilità all’Ita-
lia. Siamo d’accordo sul rigore, sull’e-
quità ma non può esserci crescita sen-
za lo sviluppo del Sud». Con la gestio-
ne tecnica del governo, secondo Lom-
bardo, «gli equilibri politici si scom-
porranno, nel frattempo noi ci orga-
nizziamo. Per esempio, a Palermo è
saltato l’asse di ferro tra il Pd e la sini-
LA SICILIA
il FATTO .5
tannico, finiscono però qui. Oggi
Cameron dovrà riferire ai Comuni e
l’appuntamento si prevede infuo-
cato.
I laburisti sono scatenati. La fa-
zione pro Unione Europea dei Tory
- minoritaria ma agguerrita - ha
sguainato le spade. Il premier si
troverà poi a sedere al fianco del
suo vice, protagonista di un’intervi-
sta al vetriolo con la Bbc. E le con-
traddizioni della coalizione di go-
verno emergeranno in tutta la loro
potenza.
Nick Clegg ha infatti detto chia-
ramente che non c’è nulla da gioi-
re per la deriva «al centro dell’A-
tlantico» imposta dal primo mini-
stro alla Gran Bretagagna. «Temo -
ha aggiunto Clegg - l’isolamento e
la marginalizzazione». Ecco allora
perché, ha assicurato, farà «tutto il
possibile» per far sì che questa
«battuta d’arresto» non diventi una
«divisione permanente».
E siccome chi di veto ferisce di
veto perisce, il leader dei Liberal-
Democratici ha messo in chiaro
che combatterà «con le unghie e
con i denti» per evitare che la Gran
Bretagna «esca dall’Unione Euro-
pea».
Via i guanti, dunque. Clegg infat-
ti non è il solo ad alzare i toni. Lord
Oakeshott, un peso massimo dei
Lib-Dem, ha dichiarato aperta-
mente che Cameron non aveva ri-
cevuto nessun mandato per usare
il veto (una prima assoluta nella
storia della Gran Bretagna). «Ha av-
visato Clegg a cose fatte; si tratta di
un dietrofront unilaterale che noi
non possiamo accettare», ha tuo-
nato davanti alle telecamere della
Bbc. La coalizione, ha precisato, ri-
schia di saltare. Su questo punto, va
detto, Clegg è stato però inequivo-
cabile: una crisi di governo si tra-
sformerebbe in «un disastro eco-
nomico in un momento di grande
incertezza». Separati in casa, in-
somma. Ma per quanto ancora?
Per i Liberal-Democratici infatti si
«deve tornare al tavolo dei negozia-
ti».
Il ragionamento incassa il favore
del Labour. «Sono d’accordo con
Nick Clegg: usare il veto è stata una
cattiva decisione» ha detto il se-
gretario Ed Miliband. «David Ca-
meron ha gestito male i negoziati.
E il motivo non era per proteggere
la City ma per ragioni di partito.
L’ala euroscettica dei Tory ha di
fatto preso il sopravvento». Came-
ron, per i laburisti, si sarebbe dun-
que macchiato del supremo pecca-
to mortale per un primo ministro:
compiere una scelta storica non
per il bene della Nazione ma per
banali interessi di bottega.
MATTIA BERNARDO BAGNOLI
stra che non appoggia il governo
Monti, mentre il Pd deve farlo. Nel
Terzo polo dobbiamo fare sentire no-
stra voce: sono partiti nazionali che
non hanno le nostre pecularietà. A
Palermo c’è la possibilità di fare na-
scere la "grande alleanza", Il Pd ci di-
ca il suo punto di vista. Noi abbiamo
proposto alcuni nomi: Russo, Chin-
nici, Armao, assessori tecnici che non
fanno parte della nostra scuderia. Ma
al nostro interno possiamo contare
su una personalità come Musotto».
Una candidatura che Lombardo po-
trebbe mettere in campo con deci-
sione, se avesse anche l’appoggio del
capo di Grande Sud, Miccichè, che ha
evocato quando ha chiamato tutti a
prepararsi a una grande battaglia, a
cominciare da quella sui prezzi della
benzina.
 LA SICILIA
6. i FATTI
ANCHE IL SETTORE DELLA PESCA NEL MORSO DELLA CRISI
IL RAID PUNITIVO. Due arresti e una trentina di indagati dopo l’assalto al campo rom per il finto stupro di una sedicenne
Torino sotto choc, il sindaco: «Inaccettabile»
Sotto inchiesta gli ultras juventini. Cancellieri: «Non ci si fa giustizia da soli»
RENATO BOTTO
TORINO. Torino è sotto choc per il raid
che sabato sera ha devastato un cam-
po rom abusivo alla periferia della
città, poco lontano dal nuovo e mo-
dernissimo stadio della Juventus.
Non ci sono state vittime né feriti –
solo due baracche andate in fumo.
Sono andate bruciate anche tende,
auto e roulottes e le fiamme hanno
lambito anche i muri esterni della ca-
scina – ma l’indignazione è fortissima
dopo l’assalto scatenato da un gruppo
di persone che volevano vendicare il
presunto stupro subìto, ad opera di
«due stranieri» da una sedicenne.
Invece la ragazza aveva inventato
tutto, probabilmente per nascondere
«la vergogna» provata dopo il primo
rapporto sessuale della sua vita.
Per l’assalto due uomini, un venten-
ne e un cinquantanovenne, sono sta-
ti arrestati, per ora con l’accusa di
danneggiamento aggravato.
Si indaga su un’altra trentina di per-
sone, anche tra gli ambienti del tifo
organizzato. Ma al momento non c’è
alcuna prova che la regia del raid sia
nata in seno a gruppi di ultras juven-
tini.
Di certo c’è che l’azione è stata pre-
ceduta dalla diffusione di un volanti-
CASERTA. Episodio di razzismo in una scuola media. La prof, rimproverata dal dirigente scolastico, si mette in malattia
«Non sei come gli altri, sei nera»
e la docente le dà un voto inferiore
Alunna italiana riceve 7 invece di 9 perché è di colore
FRANCESCO CERRI
NAPOLI. «Sono esterreffatto: se la
notizia fosse vera, saremmo di
fronte ad un fatto gravissimo. Farò
piena luce sulla vicenda». È l’ama-
ro commento del dirigente scola-
stico della Campania, Diego Bou-
chè, alla storia di una alunna di
seconda media di Caserta discri-
minata per la sua pelle. La ragazzi-
na - pur in presenza di un compi-
to di Geografia del tutto simile a
quello di un suo compagno - ha
avuto un voto inferiore (7 rispetto
al 9 dell’altro alunno) unicamente
perché «diversa» come le avrebbe
detto la professoressa di fronte al-
la richiesta di spiegazioni.
La storia si svolge nella media
«Giannone» del capoluogo di Terra
di Lavoro, una delle più importan-
ti. Due elaborati di geografia del
tutto simili. Anzi: uguali. In tutto e
per tutto. Due voti, però, differen-
ti. E alla bambina il 7 rimediato, ri-
spetto al 9 elargito al compagno di
classe, stava stretto.La ragazzina,
italiana di Caserta, chiede lumi ma
l’insegnante - ora in malattia - dà
una risposta che gela l’alunna e
l’intera classe: «Tu non sei come gli
altri, sei nera».
Turbata dall’episodio, Simona -
un nome di fantasia - racconta tut-
to alla madre la quale si rivolge al-
la dirigente scolastica, Maria Bian-
co. E questa tra un cambio di ora e
l’altra, entra nella seconda fre-
LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011
DONNE ROM TRA LE BARACCHE BRUCIATE
no con lo slogan «Adesso basta, ripu-
liamo la Continassa», che ha fatto
scattare l’allarme, consentendo ai rom
di allontanarsi in tempo dalle barac-
che.
Quello che è successo «è inaccetta-
bile – dice il sindaco Piero Fassino –
per la città capitale dell’accoglienza».
Per il primo cittadino di Torino il raid
punitivo «è la spia di una situazione di
grande difficoltà e disagio. Bisogna
affrontare le ragioni che hanno provo-
cato questo scoppio d’ira».
quentata da Simona, si chiude la questa scuola, le intima. E la do-
porta alle spalle ed esige silenzio. cente comincia ad assentarsi. Nei
Chiede di conoscere la versione suoi confronti non viene assunto
dei fatti dai bambini. Ne ottiene un provvedimento di sospensione,
una dolorosa conferma: «Tu sei di- almeno sulle prime: è in malattia.
versa» sente ripetere dagli scolari: Simona, invece, è tornata rego-
«Tu sei nera». Assume quindi l’ini- larmente a scuola sin dal giorno
ziativa di chiamare a sé la “prof” e successivo all’episodio. Lei è ado-
di parlarle chiaro: tu sei fuori da rata dai compagni di classe e dagli
Il Vaticano “assolve” maestra sospesa per l’«Apocalisse»
L’insegnante era stata allontanata dopo una
lezione che aveva impressionato una bimba.
Ora è bufera sul dirigente scolastico
FEDERICO BALLETTI
BOLOGNA. Ha ricevuto una lettera dal-
la Segreteria di Stato Vaticana la mae-
stra sospesa nei giorni scorsi dall’inse-
gnamento nella scuola elementare
“Bombicci” di Bologna per una lezione
giudicata troppo “forte” sulla caduta
degli angeli tratta dall’Apocalisse, che
avrebbe turbato una bimba della “pri-
ma B”. A denunciare la vicenda era
stato il parlamentare Pdl Fabio Gara-
gnani, che aveva presentato un’inter-
pellanza per il ripristino della “legalità
scolastica”, fissando i limiti di inter-
vento del dirigente scolastico che ha
LA CRISI DEL SETTORE ITTICO IN SICILIA
«Stato di calamità e mercato del pescatore»
GIORGIO PETTA ziali per gli imbarcati aumenteranno da mille a 2 mila reazione dello Stato e dell’Unione europea, a sostegno
euro. Ecco perché chiediamo alla Regione la dichiara- delle nostre marinerie. A partire dall’innalzamento del
PALERMO. Stato di calamità. È questa la richiesta che i pe- zione anche per quest’anno dello stato di calamità na- "de minimis" per ogni impresa e che attualmente am-
scatori di Scoglitti, rivolgono, per la seconda volta, alla turale, un provvedimento che possa dare un sostegno monta a 30 mila euro in tre anni». Tra i nodi irrisolti, an-
Regione Siciliana. Lamentano l’alto prezzo del gasolio e alla categoria dei marittimi in enorme difficoltà». La si- che il prezzo del gasolio, ieri quotato 820 euro a tonnel-
il crollo dei prezzi al mercato ittico. «Il pesce al merca- tuazione – come ricorda Giovanni Tumbiolo, presiden- lata, «il più caro del mondo», sottolinea Tumbiolo che
to resta invenduto – dice Nino Nicosia – e abbiamo chie- te del Cosvap, il Distretto produttivo della pesca di Ma- oggi, a Catania, parteciperà ad un convegno sulla pesca.
sto al comune di Vittoria di organizzare un mercato del zara del Vallo – in Sicilia è gravissima e «i pescatori di «Occorrono – prosegue – imbarcazioni nuove che con-
pesce sulla falsariga dei "mercati contadini" perché Scoglitti, ai quali va la mia solidarietà, hanno ragione a sumino meno gasolio. Quanto al prezzo del pesce, biso-
così non si può andare più avanti. Il nostro è un settore protestare. La situazione – aggiunge – è talmente gra- gna accorciare la filiera fino a fare incontrare pescatori
in ginocchio e non possiamo continuare a piangerci ad- ve che la Regione lo scorso ottobre ha dichiarato lo sta- e consumatori con forme inedite di mercati ittici. Fino-
dosso. Inoltre, dal primo gennaio 2012 i costi previden- to di crisi per tutte le marinerie dell’Isola. Si aspetta una ra, a fare la parte del leone, sono solo gli intermediari».
go hanno assistito senza intervenire,
ha scosso l’arcivescovo di Torino,
monsignor Cesare Nosiglia: «Mi sento
umiliato e ferito – è la sua riflessione
– sia come cristiano, membro di una
città che vanta nella sua storia la testi-
monianza dei santi sociali, sia come
cittadino di una città dove migliaia e
migliaia di persone operano ogni gior-
no con grande generosità e gratuità
verso i poveri, gli immigrati e gli stes-
Nei giorni scorsi Fassino aveva af- si rom».
frontato il tema dei campi rom, abita- Don Fredo Olivero, direttore della
ti a Torino da circa 2.000 persone, in pastorale Migranti del Piemonte, è al-
un incontro con il neo ministro del- larmato: «Da quando sono a Torino –
l’Interno, Annamaria Cancellieri. «C’è dice – non ho mai visto un atto così
necessità – ribadisce il sindaco – di duro verso gli immigrati. È stato un
una regia comune tra governo ed en- episodio di razzismo inqualificabile».
ti locali. Abbiamo bisogno di tenere Ieri don Olivero e don Luigi Ciotti,
insieme sicurezza ed accoglienza».
Cancellieri condanna il raid di Tori-
no: «Non si fa giustizia da soli», e più
La condanna
in generale «ogni azione violenta, giu- L’arcivescovo «umiliato
stizialista e razzista, in qualsiasi parte
del Paese». azzista, in qualsiasi parte e ferito». Caselli: «Fatto
del paese. Non può, non deve e non
faremo passare l’idea che c’è qualcu-
gravissimo con chiara
no, o qualche gruppo, che sta al di so- connotazione razzista»
pra degli altri. Con la presenza dello
Stato, con l’educazione, con la cultura,
con la solidarietà dobbiamo cancella- fondatore del Gruppo Abele e di Libe-
re il concetto stesso di "spedizioni pu- ra, hanno fatto visita ai nomadi che vi-
nitive", espressione che deve restare vevano nel campo assaltato.
relegata ai libri di storia». L’indagine sul raid è stata affidata al
Le fa eco il ministro dell’Integrazio- sostituto procuratore Paolo Toso, che
ne, Andrea Riccardi: «Un gesto inac- ha trasmesso il fascicolo del presunto
cettabile, un segnale preoccupante, stupro alla Procura dei minori. «La
che non può trovare alcuna giustifica- Procura e i carabinieri – spiega Gian-
zione: i roghi ci riportano a periodi carlo Caselli, procuratore capo di Tori-
bui della storia europea che mai no – stanno svolgendo tutti gli accer-
avremmo voluto che si ripetessero». tamenti utili e necessari con la massi-
L’assalto al campo della Continassa, ma determinazione. Si è trattato di
dove molti dei partecipanti alla mar- un fatto gravissimo con chiari conno-
cia di protesta che ha preceduto il ro- tati di stampo razzista».
L’accaduto è venuto all’atten-
zione del corpo insegnante della
scuola al termine di un collegio
dei docenti svoltosi mercoledì
scorso. Ora il dirigente scolastico
regionale della Campania intende
vederci chiaro e commenta: «È in-
comprensibile tutto ciò. Sono
amareggiato - evidenzia Bocuhè -
parlerò al più presto con il diri-
gente provinciale e della scuola,
poi deciderò il da farsi. Mi chiedo
come sia possibile, oggi, nella so-
altri docenti. Ha un buon profitto, cietà multirazziale, che accadano
si dice, e quel 7 in calce alla verifi- episodi simili... È insopportabile. E
ca di Geografia le brucia ancora pensare che proprio sabato sono
molto. Non quanto, però, quel stato in provincia di Caserta in un
marchio di “diversa” imprudente- incontro al quale erano presenti
mente affibiatole. La rabbia è tan- molti responsabili della scuola ca-
ta ma stringe i pugni e manda giù sertana. Se tutta la vicenda fosse
un’altra lezione. La più dura che la confermata, saremmo in presenza
scuola poteva riservarle. UNA CLASSE CON ALUNNI FIGLI DI IMMIGRATI di un episodio gravissimo».
«È una cosa meravigliosa, che mi
mette il cuore in pace, ora sento che
non può accadermi niente di male», è
stato il commento dell’insegnante.
«Mi auguro che la lettera del Papa -
ha detto Garagnani - faccia chiarezza
una volta per tutte sulla perfetta orto-
deciso la sospensione, e che ora an- dossia cattolica dell’insegnante ed evi-
nuncia un possibile esposto denuncia denzi l’arbitrio vero e proprio perpe-
per abuso d’ufficio nei suoi confronti. trato nei suoi confronti dal dirigente
«A fine novembre ho scritto una let- scolastico, che ha sino a prova contra-
tera al Papa per raccontare le mia si- ria abusato delle sue funzioni per pu-
tuazione - ha spiegato al Resto del re ragioni politiche intromettendosi in
Carlino la maestra, Cristina Vai - e rin- questioni, come l’insegnamento della
graziarlo per la sua battaglia eroica religione, che competono all’autorità
contro lo spirito nichilista di questi Padre espressioni di devoto ossequio, tre auspica un sempre più generoso ecclesiastica».
tempi». informandoLo circa la propria profes- impegno educativo volto alla forma- Il parlamentare Pdl ha quindi reso
Ora l’insegnante ha reso noto il testo sione di insegnante, svolta con impe- zione umana e cristiana delle giovani noto che sta valutando gli estremi per
della missiva, datata 2 dicembre, che gno e dedizione e chiedendo, allo stes- generazioni, di cuore imparte la Bene- un esposto-denuncia per abuso d’uffi-
reca l’intestazione della Segreteria di so tempo, un segno della Sua spiritua- dizione apostolica, pegno di ogni desi- cio nei confronti del dirigente scolasti-
Stato e la firma di monsignor Peter B. le vicinanza. Sua Santità ringrazia di derato bene, che volentieri estende co, suffragato da una raccolta di firme
Wells, assessore per gli Affari genera- cuore per il fiducioso gesto e per i sen- alle persone care, con particolare pen- nella provincia di Bologna «contro l’i-
li: «Ella ha voluto indirizzare al Santo timenti che lo hanno ispirato e, men- siero per i piccoli alunni». deologizzazione della scuola».

AUMENTANO I FURTI «PER NECESSITÀ» NEI NEGOZI ALIMENTARI
EFFETTI DELLA CRISI. Il rincaro delle accise rischia di compromettere i bilanci delle imprese di trasporto
Autotrasportatori sul piede di guerra
«Gasolio troppo caro», pronti a paralizzare il Paese sotto le feste di Natale
LILLO MICELI
PALERMO. Gli autotrasportatori siciliani
aderenti al Fai, ma anche calabresi e
pugliesi, sarebbero pronti a spegnere i
motori dei loro camion per protestare
contro l’ulteriore rincaro del gasolio
(13,5 centesimi), entrato in vigore con
la manovra varata dal governo Monti.
Rappresentanti del Fai di tutta la Sici-
lia si sono riuniti ieri a Catania, per
esaminare la difficile situazione che
rischia di mettere in ginocchio sia le
grandi aziende di trasporto che i cosid-
detti «padroncini». Anche se ancora
non è stato proclamato lo stato di agi-
tazione, né alcuno sciopero, il fermo è
sempre più probabile: sotto le Feste di
Natale e potrebbe paralizzare l’intero
Paese, essendo la vertenza nazionale.
«Le drastiche e repentine azioni del-
l’esecutivo tecnico - ha detto il presi-
dente di Fai-Sicilia, Giovanni Agrillo -
porteranno ad incolmabili deficit nel
settore dell’autotrasporto, con eviden-
ti conseguenze sul Paese. Il rincaro
delle accise sui carburanti rischia di
compromettere irrimediabilmente i
bilanci delle imprese che a breve non
avranno più la possibilità di dare servi-
zio ai supermercati, centri di distribu-
zione, farmacie, cantieri, ecc. Se il go-
verno nazionale respingerà la nostra
richiesta d’incontro andremo avanti
PADOVA, CRITICHE ALL’IPERMERCATO CHE LO HA DENUNCIATO. CITTADINO: «PAGO IO PER LUI»
Ruba tre bistecche per fame: «La pensione non mi basta»
PADOVA. Mentre il Natale bussa alle porte,
può capitare che qualcuno, pensionato o la-
voratore con stipendio minimo, si trovi co-
stretto a rubare per fame. «La pensione non
mi basta per vivere» ha così confessato un
nonnetto di 77 anni pizzicato sabato a ruba-
re tre bistecche dal banco frigo di un super-
market a Piove di Sacco (Padova). Scoperto
dalla vigilanza, che aveva chiamato nel frat-
tempo i carabinieri, per l’anziano affamato è
scattata comunque la denuncia per furto.
LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011 LA SICILIA
i FATTI .7
È stato l’elemento della recidiva - l’uomo stato fermato altre due volte nel punto vendi- Intanto un cittadino di Prato, Alessandro
aveva tentato di rubare altre due volte - a por- ta con merce rubata, anche per importi non Maiorano, dipendente pubblico, dicendosi
tare la direzione dell’IperSimply di Piove di irrilevanti. Volevamo che a questa persona ar- indignato dalla vicenda, si è fatto avanti pro-
Sacco a denunciare per furto il 77enne trova- rivasse un segnale». Del Menico, però, lascia ponendo di saldare lui stesso il prezzo della
to con 3 bistecche sotto il giaccone. Lo ha aperto uno spiraglio: «Sulla denuncia discu- merce che il pensionato voleva rubare: «Li pa-
precisato Carlo Del Menico, direttore respon- teremo con la direzione del punto vendita, e go io - ha detto Maiorano - i 24 euro di quel-
sabilità sociale d’impresa del gruppo Sma (di vedremo cosa fare...». Il dirigente sottolinea le tre bistecche, basta che a quell’anziano
cui fa parte il marchio IperSimply). «Natural- peraltro come il gruppo Sma e gli ipermerca- venga ridata la dignità che gli è stata tolta.
mente - spiega Del Menico - non è sulle de- ti che ne fanno parte lavorino molto sulla re- Non i carabinieri, ma il sindaco e gli assi-
nunce che impostiamo il nostro rapporto con sponsabilità sociale di impresa, sostenendo stenti sociali di quel paese padovano avreb-
il cliente. D’altronde questo signore era già attività solidali e onlus. bero dovuto occuparsi di questo pensionato».
Nord soprattutto ortaggi». Ma anche i
committenti sono in crisi e c’è il ri-
schio che i clienti diminuiscano.
I costi aumentano, scarseggia il lavo-
ro e bisogna fare i conti anche con la
concorrenza sleale.
L’appuntamento è per i prossimi
giorni, a Roma, dove sarà fatto il pun-
to della situazione regione per regione.
Assemblee spontanee ci sono già state,
oltre che in Sicilia, anche in Liguria,
con azioni di protesta, condivise su ma, sono sul piede di guerra. In un an- Abruzzo, Campania e Marche. Non ha
scala nazionale». no il costo del gasolio è aumentato di nascosto il suo pessimismo Paolo
Un’analoga iniziativa fu adottata da- circa 34 centesimi, mettendo in diffi- Uggè, presidente nazionale di Fai Conf-
gli autotrasportatori cinque anni fa: il coltà imprese piccole e grandi. Ma non trasporto e vice presidente nazionale
10 dicembre del 2006, furono blocca- è solo il costo del carburante a creare di Confcommercio: «Personalmente
ti tutti i mezzi, creando un vero e pro- problemi. Le aziende pagano do 60 avrei già dichiarato lo stato di agitazio-
prio caos. L’85% delle merci, in Italia, giorni o addirittura 90 - a volte anche ne e preannunciato un fermo dei servi-
viene trasportato su gomma. «Abbia- oltre - creando problemi di liquidità, zi di fronte ad un atteggiamento del
mo chiesto l’incontro con il governo - mentre aumentano le difficoltà per governo che ha scelto di non persegui-
ha aggiunto Agrillo - lunedì scorso, ma l’accesso al credito. I costi delle assicu- re la strada del confronto. Il momento
non abbiamo ancora avuto alcuna ri- razioni si è quasi triplicato. è difficile e ogni azione condotta in
sposta». L’Unatras a cui aderiscono le «Ogni mille semirimorchi che vanno solitudine sarebbe però un grave erro-
aziende che fanno capo al Fai, ma an- al Nord sulle navi - ha continuato re che rischia di essere pagato dalla
che a Confcommercio e Cidec, insom- Agrillo - 750 sono vuoti. Si portano al categoria».
FIUMICINO. FERMATO UN COETANEO
Lite per una sigaretta: ucciso ragazzo sedicenne
ROMA. Un ragazzo di 16 anni è morto vicino a Roma dopo una raccontato - dopo pochissimi minuti è intervenuto il
lite, causata dalla richiesta di una sigaretta. E’ stato colpito personale sanitario di un’associazione di volontariato che ha
con un pugno alla tempia da un coetaneo, suo amico al un presidio proprio al Parco Leonardo. Il ragazzo è purtroppo
centro commerciale Parco Leonardo di via Portuense, a poi morto durante il trasporto in ospedale». Il centro
Fiumicino. L’omicida è stato fermato e portato in commerciale Parco Leonardo sorge nell’omonimo quartiere
commissariato a Fiumicino. I due ragazzi sono entrambi di residenziale sulla via Portuense, quella che collega Roma con
Fiumicino. La lite è scoppiata nelle vicinanze di un locale di Fiumicino. È un punto di ritrovo per centinaia di ragazzi di
cucina giapponese. A prestare i primi soccorsi al ragazzo Fiumicino. Al suo interno ci sono centinaia di negozi e
deceduto sono stati gli uomini della sicurezza privata del ristoranti, mentre nella parte esterna c’è un frequentatissimo
Parco Leonardo: «Siamo arrivati sul luogo e abbiamo provato cinema con 24 sale e 6.000 posti a sedere che di domenica
a rianimare il ragazzo, che aveva la lingua girata - hanno pullula di giovani in fila per vedere l’ultima pellicola uscita.
8. LA SICILIA LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011

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DAL WEB ALLA REALTÀ. Le influenze delle nuove tecnologie: dal titolo dello show di Fiorello ai modi di dire
Basta un cancelletto per aprire il mondo
Cambiano i segni della comunicazione: con Twitter il # soppianta @ corrieri droga
LUCA CILIBERTI
CATANIA. Una volta era la @ oggi è il #.
Se fino a qualche mese fa la chiocciola
rappresentava anche graficamente le
nuove tecnologie multimediali e la re-
te, oggi per entrare nel nuovo mondo
basta aprire un “cancelletto”. Non solo
simboli, ma significante e significato.
Immagini di idee e concetti, libero
pensiero che viaggia sulle ali di inter-
net. E i primi ad accorgersene, come
spesso accade, sono stati i giovani e chi
li ascolta e gli dà credito.
Il # è comparso prepotentemente
nel titolo del nuovo show di Fiorello: il
#ilpiùgrandespettacolodopoilweekend
ha mandato in tilt tutti i correttori or-
tografici, mentre una buona fetta di
pubblico poco avvezzo ai microblog-
ging pensava che si trattasse di una
nuova trovata grafica pubblicitaria. E
invece il cancelletto e la mancanza di
spazi tra una parola e l’altra sono i
tratti essenziali del news network che
ha stregato il mondo. La famosa chioc-
ciola non serve più solo a indicare il
server del proprio interlocutore nelle
email, perché su Twitter diventa la
“mention” una corrispondenza diretta
tra l’utente che ha inviato il messaggio
e l’utente che lo riceve. Cambia il mo-
do di comunicare, cambiano le neces-
sità: 140 caratteri e massima sintesi. Il
cancelletto (#) o l’hashtag indicano
una parola chiave o l’argomento tratta-
to.
Per raccontare la storia politica degli
ultimi giorni bastano i trend topic let-
ti in ordine cronologico. Si parte con
#vivalafuga, si continua con #dimis-
sioni, #308, #laresadeiconti, #Colle,
#dopolaleggedistabilità. Poi compare
#rimontiamo, con un gioco di parole
che sintetizza la voglia di cambiamen-
to e il nuovo governo di Mario Monti.
#Messina e #alluvione, invece veicola-
vano il messaggio: «Possibile donare
2€ inviando un #sms solidale al 45590.
Aiutateci a diffondere». I twitter-ad-
dicted seguono i trend più seguiti del-
la piattaforma, ovvero i topic più inte-
ressanti e chiacchierati. Non soltanto
argomenti seri, ovviamente. Si parla di
Confidente
anonimo
fa arrestare
JOVANOTTI
Facebook è un bel giardino
chiuso, perfetto per mio
papà che a 78 anni ha
ritrovato un contatto
quotidiano con i nipoti e
gli amici di una vita.
Twitter è una città aperta
calcio o di talent show e anche le lette-
rine e i buoni propositi di Natale, visto
il periodo, devono essere ridotti. Cen-
tinaia di cip (come li chiama Sabina
Guzzanti, ndr) al minuto. E c’è chi la
butta sul riso-amaro: «#CaroBabbo-
Natale porta come regalo un Rolex al-
la fidanzata di Lavezzi. Sta piangendo,
costa lo 0.034% dello stipendio giorna-
liero del Pocho».
Fiorello, uno degli utenti italiani più
seguiti e più reattivi, che posta ogni
giorno video e foto personali, durante
il suo show del lunedì sera ha lanciato
un’imitazione di Salvo Sottile, il gior-
nalista palermitano che conduce Quar-
to Grado su Rete4. Il suo intercalare, la
sua gestualità e le sue movenze, le sue
espressioni “accigliate” davanti alla te-
lecamera non sono di certo passate
inosservate al pubblico e a Fiorello, co-
sì la sua imitazione è già un tormento-
ne e su Twitter è diventata #acciglia-
tissimo, lanciata in rete da Federica
Panicucci. La rivolta dei giovani indi-
LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011
gnati italiani, stufi di sentirsi fare pro-
poste di lavori o stage gratuiti o sotto-
pagati, invece ha preso forma in uno
degli hashtag più usati: #nofreejobs. E
come dimenticare, nelle giornate dei
rottamatori, la clamorosa vittoria di
Civati su Renzi balzata alle cronache di
tutti i giornali: l’indirizzo di Pippo Ci-
vati, consigliere regionale lombardo
che conduce la campagna per l’aboli-
zione dei vitalizi dei politici e le prima-
rie per i parlamentari, ha superato in
contatti quello creato dal sindaco di Fi-
renze, Matteo Renzi #leopolda. Così
come #seneca, all’epoca degli esami di
maturità diventò in poche ore uno de-
gli hashtag più seguiti e popolari.
Lorenzo Jovanotti, twitter-addicted
tra i più seguiti, ha cercato di dare una
spiegazione al fenomeno, anche in
rapporto all’utilizzo di Facebook. «Mia
IL DUELLO TRA FACEBOOK E TWITTER
moglie Francesca semplificando mi di-
ce: Facebook è per le femmine e Twit-
ter è per i maschi. In realtà la differen-
za è un’altra: Facebook è concavo,
I due social network Twitter è convesso. Sul primo si sta
insieme, si passa il tempo, ci si scam-
si copiano e si sfidano biano foto; il secondo invece è con-
temporaneo, è appuntito. Su Twitter
lanci frecce, su Facebook dei paracadu-
ROMA. Un profilo più ampio in stile Facebook e più spazio alla pubblicità: te. Facebook è un bel giardino chiuso,
sono queste le principali novità annunciate da Twitter, il social network più è perfetto per il mio papà che a 78 an-
amato dalle celebrities anche italiane. E se il microblogging sfodera un ni ha ritrovato così un contatto quoti-
look nuovo di zecca - gli utenti già ne discutono all’hashtag #newtwitter - diano con i nipoti e gli amici di una vi-
Facebook ha iniziato dalla Nuova Zelanda la distribuzione in versione beta ta; Twitter invece è una città aperta.
della Timeline, la nuova veste grafica presentata da Mark Zuckerberg a Qui hai la sensazione di essere un me-
settembre che ha provocato diverse polemiche. Tra le novità più dia mondiale e con la tua pallottola
sostanziose proposte dal social network da 140 caratteri ci sono le pagine da 140 caratteri teoricamente puoi col-
commerciali, le brand pages, segno che il sito punta a crescere pire chiunque ed essere raggiunto da
economicamente. Il make-up riguarda però anche il profilo utente dove chiunque. Ha una potenza gigantesca».
c’è un’inversione (liste, favoriti, following e followers passano sulla A testimonianza di tutto ciò, in que-
sinistra, mentre i tweet vanno sulla destra) e la homepage che è sti giorni si sono moltiplicati i politici
ridisegnata per «tenere tutto quello che ti interessa in un unico posto», in che veicolano i loro messaggi. Ultimo il
stile Facebook. Infatti, video o foto verranno incorporati direttamente nei neo ministro degli Affari Esteri Giulio
tweet e accanto ai pulsanti “preferiti”, “retweet” e “risposta” compare Terzi di Sant’Agata, che quattro giorni
anche il tasto “open” con la possibilità di scoprire quante volte il nostro fa ha inaugurato il suo account su
tweet è stato re-twittato. Infine, nella barra in alto lo spazio “discover” Twitter, dove si chiama solo Giulio Ter-
dove si troveranno i trend topic, i tweet, le foto e i video più interessanti zi, senza Sant’Agata. Ad oggi 48 tweet
della giornata (come un sito d’informazione) e l’area “connect” dove e più di 8.400 follower. Il ministro se-
sono visualizzate tutte le interazioni che abbiamo sul social network gue solo 13 profili. Tra questi: Franco
(come avviene su Facebook). Lo scopo di Twitter è dunque quello di Frattini, i suoi colleghi WilliamJHauge
diventare più completo e al contempo più intuitivo nella navigazione. Ma e Marty Natalegawa (ministri esteri
molti utenti hanno criticato le innovazioni. britannico e indonesiano) e BarackO-
bama.
LA SICILIA
i FATTI .9
PALERMO, 4 «SOFFIATE»
PALERMO. Due «corrieri» della droga
che trasportavano circa mezzo
quintale di hashish nella loro auto
sono stati arrestati ieri a Palermo
dalla polizia grazie all’ennesima
«soffiata» di un anonimo che ha
consentito agli investigatori di
mettere a segno negli ultimi mesi
una serie di operazioni. Gli arrestati
sono originari della provincia di
Napoli. Devono rispondere di
detenzione a fini di spaccio di un
cospicuo quantitativo di sostanza
stupefacente. L’operazione è
scattata in seguito della quarta
segnalazione anonima, giunta
sabato al centralino della Questura,
con la quale una voce maschile dal
marcato accento campano, forniva
indicazioni precise sull’arrivo nel
porto di Palermo di un carico di
hashish. La stessa fonte aveva
contattato la Questura la prima
volta a metà giugno consentendo
gli investigatori di arrestare un
«corriere» e sequestrare 30 Kg di
hashish, e in altre due occasioni,
alla fine dello stesso mese, quando
grazie alle sue informazioni erano
stati fermati altri due trafficanti
che trasportavano rispettivamente
un chilogrammo di cocaina e sei di
hashish. Dopo essersi fatto
riconoscere ed aver giustificato i
suoi 6 mesi di silenzio con una
«vacanza», l’anonimo suggeriva
stavolta agli investigatori di
prestare attenzione a
un’autovettura Ford Focus grigia
che sarebbe sbarcata dal traghetto
proveniente da Napoli. Gli agenti
della sezione «Antidroga» della
Squadra Mobile, hanno
predisposto una serie di posti di
controllo, intercettando all’interno
del porto l’auto segnalata dal
confidente. Nel corso di una rapida
perquisizione gli agenti hanno
scoperto all’interno dell’auto due
grossi pacchi, contenenti oltre 40
chilogrammi di hashish, per un
valore al dettaglio di circa 400 mila
euro.
10. LA SICILIA LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011

DOMANI LA PRESENTAZIONE DELLA NUOVA PANDA
Elkann, primo presidente a Pomigliano Il Natale in tavola è Made in Italy
NAPOLI. «Nuova Panda, siamo quello
che facciamo»: è il telone che cam-
peggia davanti ad uno degli edifici
dello stabilimento campano della Fiat.
Una pubblicità che accoglierà da do-
mani i giornalisti italiani ed europei a
Pomigliano D’Arco per la presenta-
zione e la prova su strada della nuova
utilitaria, per la quale arriveranno,
mercoledì, anche l’ad del Lingotto,
Sergio Marchionne, e il presidente
John Elkann, che per la prima volta,
unico tra gli Agnelli, varcherà i cancel-
li del Vico.
Data la portata dell’evento (si pun-
terebbe a vendere 230mila vetture
entro la fine del 2012), Elkann ha de-
ciso di presentare di persona la Panda,
l’auto che ha decretato la rottura tra i
IL DECRETO MONTI. La denuncia di Camerlo Gurrieri, presidente regionale della Cia
«Agricoltura, batosta per la Sicilia»
GIORGIO PETTA
PALERMO. Tempi grami per gli agricolto-
ri siciliani. «Se il 2011 non è iniziato per
niente bene – spiega Carmelo Gurrieri, il
presidente regionale della Cia Sicilia –
possiamo dire che rischia di chiudersi
anche peggio. Infatti, l’ultima manovra
varata dal Governo tecnico guidato da
Mario Monti ha dato una vera e propria
batosta agli agricoltori italiani. Fra le
nuove norme, che naturalmente avran-
no una ricaduta sul debole tessuto im-
prenditoriale siciliano, c’è il ripristino
delle imposte sulle proprietà immobilia-
ri rurali (ex Ici) che saranno estese anche
ai fabbricati agricoli, finora esclusi».
Per le imprese agricole gli aumenti
delle imposte contenuti nella manovra
economica comporterà incrementi dal
100 al 400 per cento. Secondo le stime
del Centro Studi di Confagricoltutra,
l’imposizione fiscale per un’azienda di
circa 50 ettari (colture seminative e e fo-
raggere) con 4 fabbricati rurali, che ver-
sava un’Ici sui soli terreni di circa 2.200
euro, con la nuova tassazione passereb-
be ad oltre 8.600 euro, con un aumento
di oltre 6.400 euro, quasi il 300% in più
rispetto all’attuale carico fiscale. Le noti-
IL RILANCIO DEL SISTEMA AGROALIMENTARE SICILIANO: CONVEGNO IRCAC OGGI A CATANIA
«Il rilancio del sistema agro-alimentare siciliano. Prospettive della
cooperazione agricola e della pesca. Il sostegno della Regione e il ruolo
dell’Ircac». Su questo tema si svolgerà oggi a Catania - inizio lavori alle 9,30
- nella Sala convegni della Presidenza della Regione al Palazzo Esa in via
Beato Bernardo n.5, un convegno organizzato dall’Ircac. Ai lavori, che
saranno conclusi dal governatore Lombardo, parteciperanno l’assessore
regionale alle Risorse agricole e alimentari Elio D’Antrassi; il commissario
straordinario dell’Ircac Antonio Carullo; Francesco Attaguile, dirigente
generale Affari extraregionali Regione siciliana; Alfredo Alessandra,
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via all’uscita di Fiat da Confindustria.
Per la sua realizzazione il Lingotto ha
creato una newco (Fabbrica Italia Po-
migliano) e stabilito un contratto di
primo livello (che dovrebbe essere al-
largato a tutti gli stabilimenti del
gruppo Fiat), dopo la rottura tra i sin-
dacati al tavolo delle trattative: la
Fiom, infatti, diversamente da Fim,
Uilm, Fismic e Ugl, non ha voluto fir-
mare l’accordo, definito «capestro per
i lavoratori», che ha portato a Pomi-
gliano 700 milioni di euro di investi-
menti.
Per l’attuazione dello stesso si è ri-
corsi ad un referendum tra i lavorato-
ri, svoltosi il 22 giugno 2010, che ha vi-
sto la vittoria del sì con un 62% di pre-
zie cattive, purtroppo non arrivano mai
da sole. «L’aumento delle accise – sotto-
linea Gurrieri – hanno fatto lievitare an-
cora una volta il costo del gasolio che in-
cide in modo considerevole sui costi di
lavorazione della terra, di coltivazione e
di movimentazione delle merci agricole
e agroalimentari, così come sul riscalda-
mento delle serre per l’orticoltura e la
floricoltura».
Problemi – tutti questi – che saranno
affrontati oggi a Palermo nel corso del-
l’Assemblea regionale della Cia, i cui la-
vori saranno conclusi con l’intervento
del presidente nazionale dell’organiz-
zazione, Giuseppe Politi.
Sul piano della produttività, parados-
salmente, «c’è poco da stare contenti»,
afferma, amaramente, Carmelo Gurrieri,
per quanto riguarda la campagna agru-
micola nell’Isola. Secondo i dati raccolti
dalla Cia Sicilia, la produzione italiana
prevista per la campagna 2011-2012
sarà, infatti, sui 23 milioni di quintali
ovvero il 18% in più rispetto allo scorso
anno. «Considerando che la Sicilia contri-
buisce al totale nazionale per i due terzi
– osserva il presidente – possiamo pre-
vedere un surplus di produzione che po-
trebbe determinare una generalizzata
direttore dell’Ipa di Catania; Salvatore Grillo, consigliere di
amministrazione dell’Ismea. E’ prevista anche una tavola rotonda su «La
cooperazione agro-alimentare e di pesca, situazione attuale e prospettive»
a cui prenderanno parte Alfredo Ambrosetti, direttore generale dell’ Ircac;
Federica Argentati, presidente Fedagri-Confcooperative Sicilia; Giovanni
Basciano, presidente Agrital Agci Sicilia; Antonio Crivello responsabile
regionale cooperative agricole dell’Unci Sicilia; Giuseppe Gullo, presidente
di Legacoop agricoltura e pesca Sicilia e Giuseppe Leto , dirigente del
dipartimento agricoltura di Unicoop Sicilia.
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ferenze. L’utilitaria prodotta a Pomi-
gliano, però, sarà anche il motore del-
la speranza per 4.367 lavoratori (dimi-
nuiti in questi due anni per la mobilità
di 500 persone), che dopo tre anni di
cassa integrazione, e il rischio di chiu-
sura dello stabilimento, possono fi-
nalmente tirare un respiro di sollievo.
La sua presentazione potrebbe arri-
vare pochi giorni dopo la firma del
nuovo contratto sull’auto, attesa per
oggi a Torino e nato proprio ideal-
mente a Pomigliano, la sede dove si è
consumata la storica rottura con la
Fiom. Restano da risolvere i nodi sul-
l’assenteismo e la competitività, ma
pare proprio che oggi sia la data della
firma definitiva, rimandata ormai da
tempo.
caduta della redditività per gli agrumi-
coltori. Ecco perché, come Cia siciliana,
abbiamo chiesto al Governo regionale
di intervenire per realizzare una serie di
interventi che possano contrastare azio-
ni speculative e garantire la commer-
cializzazione delle arance a prezzi re-
munerativi per gli agrumicoltori e cal-
mierati per i consumatori. Ciò è indi-
spensabile perché in questo scenario en-
trano prepotentemente in gioco altri due
dati importanti che incideranno sull’eco-
nomia agrumicola regionale: da una
parte, l’accresciuta produzione di arance
da parte dei Paesi mediterranei (Maroc-
co + 12%, Turchia + 10%) che sono nostri
diretti competitor; dall’altra, l’aumen-
to, quest’anno, della piccola pezzatura
delle nostre arance».
La crisi spinge le famiglie a tagliare an-
che i consumi alimentari e le prospetti-
ve per l’agricoltura dell’Isola sono pessi-
me. «Per questo motivo – conclude Gur-
rieri – rilanceremo l’appello del presi-
dente del Consiglio a consumare, per le
prossime festività natalizie, prodotti ita-
liani e come Cia Sicilia invitiamo i nostri
concittadini ad acquistare preferibil-
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ROMA. E’ record per il Made in Italy ali-
mentare sulle tavole delle festività di
tutto il mondo con l’export di vini, spu-
manti, grappa e liquori, panettoni, for-
maggi, salumi e pasta per Natale che
supera per la prima volta i 2,5 miliardi
di euro, sulla base delle proiezioni rela-
tive al mese di dicembre 2011. E’ quan-
to stima la Coldiretti che sottolinea il
successo dei prodotti alimentari italia-
ni all’estero dove, nonostante la crisi,
cresce la domanda di prodotti tipici
nazionali per imbandire le tavole delle
feste.
Ad aumentare - sottolinea la Coldi-
retti - è il valore delle esportazioni di
tutti i prodotti tipici del Natale, dallo
spumante (+23%) ai panettoni (+8%),
ma crescono anche formaggi (+20%),
CREDITO, LINEE STRATEGICHE
Roma. Si è concluso ieri a Roma il
XIV Congresso Nazionale del
Credito Cooperativo, che ha visto
per tre giorni oltre 2000
rappresentanti del sistema Bcc
dibattere attorno al tema: «Futuro
da scrivere. Sguardi, strategie,
strumenti delle Bcc per
accompagnare l’Italia». Un
evento che ha voluto fare il punto
sullo stato di salute della
cooperazione mutualistica di
credito del nostro Paese e sulle
sue strategie di sviluppo. Come
ha sottolineato il presidente di
Federcasse Alessandro Azzi, in
tempi di «inquietudini e timori», la
cooperazione di credito italiana
ha voluto presentarsi di fronte al
Paese, da un lato per riaffermare
l’importanza del proprio ruolo di
sostegno all’economia reale;
dall’altro per dire che il modello
delle Bcc ha ora bisogno, per
riuscire a disegnare un futuro a
beneficio del sistema Paese, di
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LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011
l’ ECONOMIA
vini (+13%) e pasta (+8%). A guidare la
classifica di questo Natale è dunque lo
spumante italiano che all’estero fa se-
gnare un aumento record del 23% con-
quistando così il primato sullo champa-
gne. Un successo che - sottolinea la
Coldiretti - è il frutto della crescita del-
le bottiglie spedite in Germania (+5%)
che è il principale importatore, seguito
dal boom negli Stati Uniti (+31%) e nel
Regno Unito (+21%).
Tra i nuovi clienti del Made in Italy -
precisa la Coldiretti - arriva la Russia
che si classifica al quarto posto con un
aumento record del 46%. Complessi-
vamente - sottolinea la Coldiretti - si
stima che saranno oltre 200 milioni le
bottiglie di spumante Made in Italy
consumate all’estero nel 2011 su una
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LA SICILIA
.11
produzione complessiva di circa 400
milioni. Si tratta di risultati - precisa la
Coldiretti - che trainano l’intero setto-
re dei vini per i quali si registra com-
plessivamente un aumento del 13% in
valore del’export.
Ad essere molto richiesti - continua
la Coldiretti - sono anche i dolci nazio-
nali come torte, panettoni, altri pro-
dotti della panetteria, pasticceria e bi-
scotteria con le esportazioni in aumen-
to dell’8%. Ottimi risultati anche per la
domanda di formaggi italiani che fanno
registrare un aumento in valore delle
esportazioni del 20% e si stima che nel
mese di Natale saranno spesi all’estero
quasi 180 milioni di euro per gustarli,
con il parmigiano reggiano ed il grana
padano in testa (+28%).
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 LA SICILIA LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011

12. ggi I nostri tempi

FINESTRA PSICHE Stanno a metà tra gli
SUL MONDO &
A
metà tra gli ammortizzatori gico pesantissimo col quale un essere
sociali e i mediatori familiari SOCIETÀ ammortizzatori sociali umano comincia in salita la propria esi-
di GIUSEPPE GRASSO LEANZA naturali. Sono i nonni quando
i loro figli si separano ponen-
di ROBERTO CAFISO e i mediatori familiari stenza.
Se saggi i nonni talvolta placano gli
do in grave crisi il delicato equilibrio dei animi, responsabilizzano sul ruolo geni-

Nella nuova Ue Il peso dei nonni

bambini nati da unioni rivelatesi impro- toriale i figli, le nuore o i generi. Cercano
babili ed immature. in altre parole di mettere argini di buon
I nonni accolgono, compensano, si in- senso alle lotte irrazionali senza quar-

nulla sarà più

tersecano spesso oltre la faziosità di san- tiere , basate per lo più sul livore e sul ri-

nelle separazioni
gue, nell’interesse dei minori strattonati sentimento che non servono mai né alla
qua e là da adulti solo cronologici, asfitti- causa, né a chi c’è di mezzo suo malgrado.

come una volta ci nel loro egoismo ed accecati dal cini-

smo contro l’altro, disposti a battaglie le-
gali estenuanti, capaci di deformare l’ar-
E i nonni diventano così genitori puta-
tivi. Lo erano già anche prima, quando
quelli naturali erano impegnati per lavo-
chitettura psichica dei figli. ro, per hobby o sport vari, oppure per oc-

T
utto è iniziato con una passeggiata sulla spiaggia
di Deauville oltre un anno fa, Nicolas Sarkozy e
Angela Merkel riprendevano il dialogo franco-te-
desco come non s’era visto più dal lontano 1999 e
che è all’origine dell’Europa nuova delineata al vertice di
giovedì e venerdì scorsi. L’alternativa, è stato scritto, sa-
rebbe stato "il superamento di quel limite estremo che -
come nell’omonimo racconto di Conrad - segna il desti-
no dei protagonisti e la loro (in)capacità di disegnare il fu-
turo". Adesso è invece verosimile che d’ora in avanti
"nulla sarà come prima". Non è certo il big-bang ingenua-
mente evocato o temuto, ma la prosecuzione d’un cam-
mino di lungo periodo.
La semplificazione di quel risultato dice che si tratta di
un accordo "diciassette plus", da un lato i 17 Paesi dell’eu-
ro più sei: Bulgaria Danimarca Lettonia Lituania Polonia
Romania. Poi gli altri, più tiepidi o indecisi, Cechia Svezia
Ungheria, che hanno condizionato la partecipazione alla
decisione dei rispettivi Parlamenti. Infine, dalla parte
opposta, la Gran Bretagna. La nuova Europa sarà senza
Londra, ma questa volta sembra che non sia il Continen-
te a restare isolato. Lo dice, e lo teme pure, la stampa in-
glese.
La realtà delle cose è complessa. Intanto, l’esperienza in
Europa è ricca di variabilità geometriche - si pensi a
Schengen - che, a partire dalla cooperazione intergover-
nativa, si sono poi rivelate efficaci sul terreno dell’integra-
zione comunitaria. C’è poi un altro aspetto interessante.
"Ci si può chiedere - scrive Antoine Vauchez per Libera-
tion, a proposito del ruolo della Merkel - se le conseguen-
ze della crisi consolideranno la precaria legittimità della
democrazia europea". Gli fa eco Il deputato socialista
A volte, anche a causa dei consigli te-
merari di certi legali, i separati si sfidano
in un singolar tenzone, basato su giorni
ed orari di affido, su impegni di ognuno,
assegni o spese extra per l’apparecchio
dentario o la gita scolastica dei figli. Ed
ogni cosa è un’istanza al giudice, una de-
nuncia ai carabinieri, un penoso, sfinen-
te gravame che fa sentire d’ingombro i
bambini.
Sì, perché una separazione è sempre un
evento inaspettato e traumatico per un fi-
glio. Alla ricerca di un colpevole su cui
puntare il dito, disorientato dal reciproco
malanimo di mamma e papà che addita-
no l’altro quale causa della rissa, un figlio
alla fine, più o meno coscientemente, si
auto attribuisce le responsabilità, con-
cludendo che non è poi così importante
da aver evitato il flop familiare.
Nel marasma di molte separazioni, co-
me angeli del cielo, spuntano i nonni.
Talvolta fomentatori della crisi, terroristi
sotto traccia delle unioni. Ma più spesso
SPETTACOLO
&
SOCIETÀ
di NERINA SPADARO
salvifici salvagente di ragazzini sbigotti-
ti da tanta acredine e punti fermi di fami-
glie sempre più spesso in balia di turbo-
lenze. Porto sicuro per i nipoti, le loro ca-
se sono luoghi di riconciliazione tra
bambini ed adulti, spazi utili ad i sogni
con le fantasie più colorate, lontano per
La prova di democrazia di Woody Allen
un po’ dagli incubi quotidiani.
I nonni diventano in certi casi lenitivi
dell’ansia ed del timore dell’abbandono,
a quell’errare da una casa all’altra con
un borsone più grande dei bimbi, carico
non solo del pigiama, di un cambio e dei
libri di scuola, ma di un fardello psicolo-
casioni sociali. Ma in quel tempo veniva-
no considerati babysitter a costo zero,
facilitatori degli spazi personali della
coppia. Dopo la frattura diventano pezzi
pregiati per i nipoti, dispensatori di buo-
ne dritte e pazienti muri del pianto di ge-
nitori frustrati e pieni di rabbia.
Mentre sono lì, di nuovo presenti, co-
me se non dovessero riposarsi mai, i non-
ni soffrono. Patiscono il fallimento di una
famiglia in cui magari hanno creduto, gli
investimenti anche emotivi per costruir-
la, la voglia di discendenza e stabilità, il
desiderio di invecchiare sapendo che i
loro nipoti avranno un futuro garantito
da genitori attenti, presenti e coesi. Gli
anziani più dei giovani sanno incassare i
colpi bassi della realtà, perché sono più
allenati.
E mentre vorrebbero contrarre le ru-
ghe del viso in una smorfia di dolore, si
sforzano di sorridere, perché sanno che
questa è una vera medicina per i loro
sfortunati nipotini.

Arnaud Montebourg, secondo cui "la politica del cancel-
liere Angela Merkel è bismarckiana".
Il lamento non convince. In questo ciclo economico s’è
colta la sciatteria diffusa
nei sistemi democratici.
Valga per tutti il caso gre-
co. Ma epigoni rilevanti
resistono. Si veda il caso
italiano, che si dispiega a
tutto tondo fra la reniten-
za della casta politica ad
accettare i sacrifici neces-
sari, sì, ma per gli altri, e
un revival semantico - "il
grottesco della manovra
Monti… colpevole pigri-
zia etica di una borghesia
MERKEL E SARKOZY esangue" - sciatto, oltre
che obsoleto. La conside-
razione è a largo spettro, riguarda diversi sistemi di demo-
crazie decadenti, ognuna col proprio bagaglio di arnesi
non più idonei alla bisogna.
In realtà l’accordo - con il metodo intergovernativo -
premia la Francia, mentre la Germania assieme alle auto-
rità comunitarie avrebbe preferito una modifica dei Trat-
tati a 27. D’altra parte, regole comuni di bilancio e di au-
S
e è vero che nella ricerca del succes-
so commerciale c’è anche qualcosa
di democratico, allora un autore so-
fisticato come Woody Allen (nella
foto) sta dando notevole prova di democra-
zia. Una prova iniziata a partire dai film eu-
ropei e che ha raggiunto il suo massimo
con "Midnight in Paris", attualmente ai
primi posti nelle classifiche mondiali. E in
Italia primo assoluto.
In un certo senso, è come se il pubblico
dei grandi numeri, che fino a poco fa senti-
va Allen lontanissimo, all’improvviso ne
fosse stato sedotto. Per quel titolo indovi-
nato, certo, ma anche per motivi interni al
film. Ad esempio, la soddisfazione per esse-
re ritenuto capace di apprezzare una storia
piena di rimandi letterari, e in cui i perso-
SCIENZA
&
TECNICA
di LUIGI PRESTINENZA
naggi del mondo letterario addirittura in-
teragiscono col protagonista. Oppure, al li-
vello degli spettatori più semplici, il diver-
timento per uno spettacolo che risulta go-
dibile anche se non si ha la più pallida idea
di chi siano Gertrude Stein o Scott Fitzge-
rald.
La rapida estinzione dei mostri
Questo aggettivo, "godibile", nel sorpren-
dente flirt senile di Woody Allen con il
pubblico ha del resto un’importanza fonda-
mentale. Forse perché dietro c’è una mag-
giore rilassatezza dell’autore, non disgiun-
ta dal desiderio di cose piacevoli, e da un
rimpianto del passato che è appunto tipico
dell’età. Si spiegherebbero così le cartoline
di Parigi, la rassegna di hotel e ristoranti a
cinque stelle, le ricostruzioni degne di un
lussuoso ballo in maschera, il "french can
can" che fa sempre la sua figura… Insom-
ma, tutto quello che a un altro tipo di spet-
tatore ha fatto dire: un’americanata. Dota-
ta di perfetto congegno narrativo, certo,
ma pur sempre un’americanata. Niente a
che vedere con l’asciutto racconto satirico
dello stesso Allen, "Memorie degli anni
venti", che era contenuto nel libro "Saper-
la lunga" e di questo film costituisce l’idea
originaria.
In effetti, un’idea molto lontana dal gusto
di massa. Ed è forse per questo che al pub-
blico con un po’ di puzza al naso appare
migliore di quella del film attuale. A meno
che quel racconto scritto nei ’70 del secolo
scorso non abbia semplicemente acquisito,
per alcuni di noi, il fascino del passato.
Un bel problema, questo del passato che
attrae più del presente. Sintetizzato da
Woody Allen con un tocco da maestro, che
è poi il vero colpo d’ala di "Midnight in Pa-
ris". Stiamo parlando dell’investigatore,
che come Alice nel paese delle meraviglie
si perde letteralmente nel tempo, ritro-
vandosi alla corte di Francia.

sterity e sanzioni ad automatismo condizionato per de-
ficit eccessivo sanciscono un’ulteriore cessione delle so-
vranità nazionali. Certo, il metodo intergovernativo com-
plica nell’immediato il raccordo comunitario; ma intan-
to, con il fiscal compact, l’eurozona si rafforza, come ha
detto fra gli altri il presidente della Bce, Mario Draghi.
Il tema non è solo economico. Sta accadendo in Euro-
pa la declinazione controversa di nuovi equilibri istituzio-
nali dentro una democrazia in fieri come quella europea.
E’ significativa la tendenza ad accreditare la presenza di
Autorità come quelle europee - si pensi alla Bce e alla Cor-
te di Giustizia - politicamente indipendenti, tecnicamen-
te attrezzate, delimitate nelle competenze, quali stru-
menti idonei ad apprestare un’adeguata rete di protezio-
ne in regimi di deficit democratico oppure in ipotesi di
"incoerenze temporali" dei governi democratici. Il di-
battito è aperto. Intanto, dopo quella monetaria, adesso
con l’Unione fiscale un altro passo è stato compiuto. Non
è solo questione di convergenza finanziaria. Per questo è
verosimile che d’ora in avanti nulla sarà più come prima.
G
li scienziati si chiedono perché la
fauna del Pleistocene era "mega",
cioè si presentava in forme gigante-
sche. E perché si estinse rapidamen-
te? Sono domande che tormentano gli studio-
si da quando il naturalista Charles Darwin si
imbatté nei resti di un bradipo gigante.
Negli ultimi 50.000 anni sono spariti dalla
Terra circa 200 generi di animali dal peso su-
periore ai 45 kg. Una catastrofe selettiva che
ha cancellato il 75% dei grandi erbivori e i lo-
ro predatori, dal mammut alle tigri dai denti
a sciabola. Questa catastrofe ha, però, rispar-
miato gli animali di piccola taglia, le piante e
gli organismi marini. Questa estinzione non
avvenne nello stesso momento in tutti i con-
tinenti. Ci furono ondate successive in Asia,
Africa e Australia, l’agonia si iniziò prima,
mentre in Eurasia e nelle Americhe arrivò
dopo, circa 11.000 anni or sono, quindi è dif-
ficile trovare una causa comune. Fu colpa dei
cambiamenti climatici?
Di recente uno studioso Paul La Violette
ha attribuito l’estinzione della megafauna
nord americana a un "super flare", un feno-
meno solare che 12.837 anni fa avrebbe bom-
bardato la Terra con una pioggia micidiale di
raggi UVA e indebolito il campo magnetico.
Per i sostenitori della Blitzkrieg insomma fu
colpa del più temibile dei predatori, l’uomo e
della sua caccia dissennata che segnò ad
esempio la tragica sorte del bisonte america-
no, una volta così diffuso e salvato dall’orlo
della estinzione. Oppure, in realtà, furono al-
tre le cause tuttora ignote? Adesso la scoper-
ta di uno scheletro quasi completo di Diproto-
don optatum in un banco di sedimenti fluvia-
le a Floraville, nel Queerland, in Australia,
porta nuovi elementi al dibattito. I racconti
degli aborigeni citano "bunyip", il "diavolo",
un mostro peloso che infestava le pianure. Gli
avvistamenti continuarono nell’epoca colo-
niale e si capì che qualcosa di vero c’era quan-
do, nel 1830, il maggiore Thomas Mitchell
scoprì in una grotta di Welligton, nel Nuovo
Galles, i giganteschi resti del primo Diproto-
donte, che furono subito spediti a Londra,
successivamente i ritrovamenti si moltiplica-
rono, 10 anni dopo l’esploratore Ludvig Lei-
chardt aveva collezionato una tale quantità di
ossa da convincersi che qualche esemplare
doveva sopravvivere nel cuore del continen-
te. Ne era tanto certo che, nel 1847, organizzò
una spedizione dalla quale purtroppo non fe-
ce più ritorno.
Come molti altri bizzarri animali australia-
ni, il Diprotodonte era un mammifero marsu-
piale, il più grande mai esistito, oggi sopravvi-
vono gli ultimi suoi cugini i Koala e i Womba-
ti, più piccoli ma inquietanti e incapaci di at-
taccare l’uomo. Il nome Diprotodonte (che
significa bidente) ricorda gli incisivi da rodito-
re che sporgevano da un muso tutt’altro che
grazioso, con ossa nasali stranamente svilup-
pate. L’aspetto era quello di un rinoceronte
impellicciato con abitudini da ippopotamo: si
nutriva di foglie e arbusti strappati dalla bo-
scaglia, ma prediligeva le paludi. Evolutosi
da antenati più piccoli in un paio di milioni di
anni, il bestione aveva raggiunto dimensioni
impressionanti, oltre 3 metri di lunghezza, 2
di altezza al garrese e più di tre tonnellate di
peso. In Australia era in buona compagnia:
esistevano allora il leone marsupiale, non
predatore, e il canguro Procoptodn, oltre alle
tartarughe giganti e all’uccello Genyornis
newtoni, tutti di grandi dimensioni. Ci si è
chiesti spesso se i nostri antenati convissero
con questi "mostri" come alcune pitture rupe-
stri suggeriscono: ebbene pare di sì.

ARCHITETTURA IL PERSONAGGIO
&
SOCIETÀ
di GIUSEPPE SCANNELLA
Le città ideali: Francoforte sul Meno La banchiera d’Arabia

V
iaggiare, visitare altre città di altre lificazione-senza fondamentalismi conserva- città nella quale ogni nuova architettura, nel- cità dei taxi. Aree pedonali che già nel pome- SALVO FALLICA
nazioni è un buon modo per arric- tori- dell’esistente, il motivo conduttore. la sua espressività, deve dimostrare consape- riggio si riempiono di persone, giovani, anzia-

chire la proprie conoscenze, illumi-
nante anche per comprendere cause
e conseguenze del decadimento che il nostro
Paese sta conoscendo in questo periodo.
Sono stato qualche giorno a Francoforte sul
Main, dove ha sede la Banca Centrale Europea
per capirci, che può considerarsi il centro fi-
nanziario d’Europa; una città di poco meno
settecentomila abitanti anche se, per l’impor-
tanza economica che riveste, soprannomina-
ta "Bankfurt" o "Mainhattan" proprio a ri-
marcarne la rilevanza nel modo delle banche
e della borsa .
La cosa interessante è che la città, nel suo
complesso, è percorsa da un fremito di rinno-
vamento urbano che non conosce sosta, che
vede nella ricerca architettonica, nella sostitu-
zione dell’edilizia priva di valore, nella riqua-
Attraversandola non è infrequente notare
grattacieli riflettenti integrarsi e integrare
edifici storici, accuratamente mantenuti, non
è infrequente vedere fabbricati degli anni ’70
e ’80 interessati da totali rifacimenti della lo-
ro immagine urbana e della loro efficienza
energetica. Decine e decine di gru e cantieri
costellano le strade, pur ordinatissime, che in-
corniciano spazi pubblici urbani attenti alla
qualità della vita.
Una città che investe molto in cultura, che
conta numerosi musei, alcuni prestigiosi an-
che per l’autore della costruzione come il
MAK di Richard Meyer, tanto da avere una ri-
va del Meno chiamata la Riva dei Musei - ve
ne ho contati almeno quattro o cinque in suc-
cessione-; per non dire della città universita-
ria, sbalorditiva se raffrontata alle nostre. Una
volezza del luogo e della sua storia, obbligan-
do quindi gli architetti a una ricerca formale
più profonda.
Non è vero che una città bancaria, per giun-
ta tedesca, sia triste: non lo è perché ogni in-
vestimento immobiliare di una certa consi-
stenza deve garantire alla collettività un’ope-
ra d’arte posta in uno spazio pubblico; non lo
è perchè le aree commerciali sono dentro la
città, insieme piccole e grandissime, alcune
opera di archistar come il My Zeil di Massimi-
liano Fuksas, spesso integrate con grandi aree
pedonali, distribuite nel centro cittadino e
connesse da reti ciclabili oltre che costellate di
immensi parcheggi interrati che inghiottono
migliaia e migliaia di automobili, di cui non c’è
peraltro bisogno di far grandissimo uso vista
l’efficienza delle reti pubbliche e l’economi-
ni, famiglie , che affollano negozi e locali.
Non si notano a Francoforte lavavetri o ven-
ditori di fazzolettini ai semafori, eppure la
presenza di extracomunitari è sensibile, ne-
gli hotel, nei negozi, nei cantieri: in quattro
giorni, pur con un uso frequente, non ho in-
contrato un solo taxista tedesco, solo extraco-
munitari peraltro efficienti e gentilissimi.
E’ una città in divenire che tuttavia non
rinnega se stessa, anzi nel suo intimo ricerca
gli stimoli per la sua evoluzione e per compe-
tere nel mondo. Alla fine una città di sette-
centomila abitanti in cui vi sono seicentomi-
la posti di lavoro e ogni anno di nuovi ne ven-
gono creati, certo per la sua particolare condi-
zione politica, ma soprattutto per la buona
amministrazione e la pragmaticità delle rego-
le che vi si respira.
I
n un paese, l’Arabia Saudita, nel quale le donne non posso-
no nemmeno guidare una macchina, essere la prima a fon-
dare e guidare una banca è un record assoluto. Nahed
Taher, 43 anni, è la presidente della GulfOn Investment Bank.
Dopo la laurea in economia alla "King Abd el Aziz University",
ha scelto di andare a Londra dove si è specializza alla "Lanca-
ster University". Pur avendo iniziato a lavorare al Fondo Mone-
tario Internazionale, è ritornata in patria con un impiego nel
settore creditizio. Ma il suo destino non era quello di essere ’so-
lo’ una funzionaria di alto livello e così ha realizzato il sogno di
creare una banca in sinergia con Zyad Omar. Vi è da dire che
Nahed appartiene al ceto elitario arabo, ed in particolare pro-
viene da una famiglia che si ispira a principi liberali. Questo gli
ha permesso di superare ostacoli che per altre donne in Arabia
sarebbero insormontabili. Dal Bahrein all’Arabia, alla Germa-
nia, per la banchiera del Golfo originaria di Gedda l’affermazio-
ne è continua. Nei primi sei mesi del 2011, in una fase di crisi
internazionale, la sua banca ha guadagnato 3 milioni di dollari.
 LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011 LA SICILIA

ggi Cultura .13

PREMIATI ANCHE DENTICI, PATANÈ, LA TORREGROSSA, LA CUCINOTTA E LA MARTELLI

Trecastagni, consegnato il premio letterario Ercole Patti a Marcello Sorgi
«Era de maggio…»: le note arpeggiate sullo Steinway&Sons
scorrono fluide penetrando l’anima. Nicola Piovani per
Mariella Lo Giudice. L’ultima canzone. L’ouverture dell’
Ercole Patti è con il compositore premio Oscar che suona
per l’amica perduta e per Trecastagni. E nella struggente
song partenopea si condensa pure lo spirito del grande
scrittore e giornalista che amava l’ "amore" e le donne. «Se
non ci fossero le ragazze la vita sarebbe orribile, squallida,
insopportabile». (Quartieri alti del ’73).
Attraverso un Premio letterario il Comune etneo rende,
quindi, omaggio alla narrativa di Ercole Patti, «Ercolino», che
qui passava le vacanze della sua «meglio gioventù» marcata
da un sensuale amore per la vita, in un locus d’ispirazione
per le sue opere e per il suo Diario siciliano all’interno del
quale sui toni di poesia autobiografica annota tutti i motivi
del tema: «La felicità di sentirsi giovani, pieni d’amore e di
ammirato stupore per il mondo e la vita». E nel contempo
sembra dipingere i cari luoghi trecastagnesi: «Nella casa di
campagna alle pendici dell’Etna vecchi e grandi castagneti
che non erano stati più tagliati da oltre cinquant’ anni e
mandavano un’ombra fitta nel sottobosco», tratteggiando
così una Sicilia ormai fuori dal tempo, ma ritrovata con una
freschezza di sensazioni che talvolta è proprio rimpianto per
un paesaggio che scompare: «paesi che erano immersi in un
grande languore, in un dolcissimo letargo, (paesetti
sull’Etna) oggi fagocitati dalla città che si estende, mentre
riecheggia l’ebbrezza della vendemmia, della natura
rigogliosa, del rito di socializzazione della caccia, in una
terra che sorride, inebria la ragione e sconvolge i sensi».
Patti scrisse molto per il teatro e per il cinema, il suo
capolavoro resta comunque «Un bellissimo novembre» per
la regia di Mauro Bolognini. Il Premio ad opera del Comune,
assessorato Cultura e Regione Beni culturali, condotto da
Michela Giuffrida, è stato assegnato a personalità di spicco
del mondo artistico e culturale. Il giornalista Marcello Sorgi
editorialista de La Stampa (nella foto al centro fra gli altri
premiati), premiato dal direttore Mario Ciancio Sanfilippo
racconta di «gustose chiacchierate a Torino con l’Avvocato»,
lo scenografo Marco Dentici docente all’Accademia di Brera
lancia il docufilm sulle tragedie del Messinese, il direttore
artistico di Cinenostrum Mario Patanè trasforma da qualche
lustro Acicatena in una Croisette in salsa etnea e sul red
carpet delle Terme di Santa Venera scorrono premi oscar e
il grande cinema italiano, Giuseppina Torregrossa, medico
ginecologo per trent’anni è divenuta scrittrice da best seller
( «Il conto delle minne» pubblicato in una decina di lingue,
sull’alchimia tra sesso e cibo) e Maria Grazia Cucinotta
promuove il suo «nuovo senso del cinema e l’ impegno per
la Sicilia»; a Norma Martelli ( moglie di Piovani), il premio
speciale intitolato a Mariella Lo Giudice consegnato da
Marella Ferrera. Frames musicali con il bravo soprano Piera
Grifasi accompagnata da Diego Cristofaro, che gorgheggia
arie suadenti e passionali.
ORNELLA PONZIO

ALLA RICERCA DEL MITO PERDUTO MED ITO R IAM

Il figlio di Ermete e Afrodite era un
bellissimo giovinetto: la Ninfa Salmaci «Più libri
lo abbracciò e fu respinta. Gli dei
fecero del giovane un essere ibrido
più liberi»
sfida
SILVANA GRASSO

on il termine Ermafroditismo
Scultura in
marmo pario la crisi
C
raffigurante
si indica, in patologia umana, Ermafrodito
una condizione assai rara, ca- dormiente, di MAURETTA CAPUANO
ratterizzata dalla presenza arte romana del I-
contemporanea, nel medesimo indivi- fida la crisi e conferma il succes-

duo, del testicolo e dell’ovaio. In dirit-
to canonico l’ermafroditismo è consi-
derato impedimento alla recezione
del sacramento del matrimonio e ne
consente l’annullamento. La medicina
saccheggia per infinite patologie la
lingua greca e ne è, tutt’oggi, il più
grande veicolo di trasmissione anche
per chi non conosce il greco
classico.Parole come tachicardia, bra-
S
II secolo d.c.
appartenente alla so dell’anno scorso con 56 mila
Galleria degli visitatori la decima edizione di
Uffizi di Firenze «Più libri più liberi», che si chiu-
de a Roma. Oltre 300 iniziative e 900 re-
latori, 411 editori e 65 appuntamenti
pensati per bambini e adolescenti sono
stati ospitati al Palazzo dei Congressi
all’Eur: nel giorno d’apertura è passato
il sottosegretario all’editoria della Presi-
credula per tanta considerazione, gli denza del Consiglio, Carlo Maliconico, e

L’Ermafrodito
chicardia, nefrologia, gastrite, podolo- chiede «in cosa posso aiutarti, marito alla chiusura il ministro dello Sviluppo
gia, stomatite, potremmo continuare mio, che capacità ho io? Tutto dipen- Economico Corrado Passera. Tra gli
all’infinito, sono sulla bocca di tutti, de da te, così mi raccomandò la madre eventi più seguiti l’incontro con Andrea
pur se di pochi comprenderne l’etimo- mia» , Iscomaco risponde: «E’ compito Camilleri, che ha chiuso oggi idealmen-
logia. d’entrambi operare e accrescere la fa- te la manifestazione in un affollato fac-
Il termine «Ermafroditismo» si ere- miglia con mezzi giusti e onesti…..tu cia a faccia con i lettori nella Sala Dia-

simbolo di ricerca
dita, dunque, in medicina da Erma- avrai il compito dell’ape regina che, mante, affiancato da Melania Mazzuc-
frodito, bellissimo giovinetto del Mito stando nell’alveare, non consente alle co: «Si dice "le sudate carte" - ha spiega-
greco, figlio di Ermete e Afrodite, come api di starsene in ozio, ma manda al la- to il padre di Montalbano - ma io non ho
chiaramente denuncia il suo nome. voro quelle che devono recarsi fuori a mai sudato sulla carta. Alla base della
Mentre un giorno il giovane faceva il lavorare, riceve e controlla il prodotto scrittura deve esserci il piacere: è come
bagno nelle acque di un lago («Meta- di ciascuna…..veglia sulla costruzione il lavoro di un falegname, che è il primo

della metà smarrita

morfosi» di Ovidio), una Ninfa, Salma-
ci, presa da passione per la sua straor-
dinaria bellezza, lo abbracciò per unir-
si a lui, ma respinta e ferita nel suo or-
goglio di donna, implorò gli dei che
mai più i loro corpi potessero essere
separati. Fu così che Ermafrodito di-
venne un essere ibrido, partecipe del-
la natura maschile e femminile.
In Biologia «androgino» ed «erma-
frodito» sono sinonimi, androgino (dal
greco «anèr» e «gynè») significa uo-
mo-donna, partecipe cioè dei due ses-
si. Secondo un mito che, nel Simposio
di Platone, narra il poeta Aristofane, in
origine tre erano le specie di esseri
umani, i primi formati da due corpi
maschili, i secondi da due femminili,
gli ultimi da uomini-donna, androgini
dunque. Zeus, determinato a punire
l’arroganza degli androgini, li tagliò
in due, il maschio e la femmina, che da
allora vissero in incessante ricerca del-
la loro metà perduta. La rescissione
violenta del maschio dalla femmina, la
separazione barbara di quel che prima
unito era, in perenne copula, fu «espe-
diente» per quel che chiamiamo
«Amore».
Il Mito suffraga il concetto dell’im-
perfezione, anzi dell’impossibilità del-
l’essere uomo senza l’essere e senza l’
essere donna. Una somma di forze, di
talenti, di pulsioni, che non possono
essere dualizzati, ma monocompresi,
monocontenuti in un essere esclusivo,
per l’appunto.
L’esemplificazione del Mito è una
grande lezione per l’infinita diatriba
uomo-donna, su cui moltissima igno-
ranza si è spesa alla ricerca di vette cui
apporre la bandiera del primato, di
volta in volta, maschile o femmile, a
seconda della «risacca» sociale e/o del
placet politico. Mentre il più grande e
nobile patrimonio, gene-sociologico, il
Mito, indica con chiarezza che uomo e
donna sono con-viventi dall’origine
del mondo, l’uno contiene l’altro e ne
centuplica la forza, il talento. Separa-
zione è debolezza, scippo di forze, di-
sorientamento, vagabondaggio alla ri-
cerca dell’altro per la ricomposizione
di sé, per la perfezione dell’essere.
Un autore ateniese, Senofonte (I
metà IV a. C. nell’Economico, prezioso
saggio d’economia familiare, indivi-
dua nell’armonia uomo-donna la più
grande risorsa per la famiglia e la sua
crescita, anche economica.Iscomaco
coinvolge la moglie, sua metà, in un
bellissimo dialogo, che ci piacerebbe
tanto sentire nelle coppie dei nostri
tempi, tempi di chat, facebook, apo-
stasie e tradimenti continui, in web-
cam o solo nelle intenzioni, che non
alleggeriscono affatto lo scannicidio
del matrimonio o, comunque, della
coppia.
«Moglie mia - dice Iscomaco - sap-
piamo bene tu ed io che non ci sareb-
be mancata una qualsiasi persona con
cui andare a dormire….ma volendo
formare la più felice unione domesti-
ca io ho scelto te, tu hai scelto me. I fi-
gli, se gli dei ce ne concederanno, cer-
cheremo di educarli nel miglior modo:
anche questo è un bene comune per
noi due, ottenere nei nostri figli i mi-
gliori alleati che ci nutriranno nella
vecchiezza………..metto tutto a di-
sposizione della nostra famiglia come
hai fatto tu, e non bisogna badare a chi
di noi reca maggior quantità di beni,
ma credere che chi di noi due è miglior
compagno, questi adduce le ricchezze
più preziose….». Alla moglie che, in-
delle cellette e cura l’allevamento del-
la prole appena nata: quando è cre-
sciuta e le piccole api sono divenute
atte al lavoro, le manda a fondare co-
lonie sotto una giovane guida…..non è
forse per siffatte premure dell’ape re-
gina, moglie mia, che tutto l’alveare
resta a lei legato, cosicché quando es-
sa parte, nessuna delle altre api pensa
di rimanere, ma tutte la seguono ?».
Che lezione di dignità, di magnani-
mità, di etica ed economia domestica
a fronte dei miserabili contratti pre-
matrimoniali americani e della sepa-
razione o comunione dei beni tra co-
niugi italiani, che basta a decapitare fi-
danzamenti e pseudoamori decenna-
li, solo se non ci si mette d’accordo sul-
la "roba" ! E la fides? Il sanctum foe-
dus, il sacro patto d’amore catullia-
no?
Alla ricerca della coppia unita, alla
ricerca della famiglia cementata dall’
amore, ogni essere invochi, pretenda
ed eserciti il suo "ermafroditismo" af-
fettivo, sentimentale ed emotivo, ga-
rante esclusivo di felicità!
a divertirsi nel creare un bel mobile».
Autrice superstar e la più venduta al-
lo stand della Voland, Amelie Nothomb,
che in una sala strapiena ha raccontato
la sua idea di scrittura. Attesa e applau-
dita anche la scrittrice americana di ori-
gini cinesi Sarah Shun-lien Bynum, alla
sua prima apparizione in Italia. E poi l’E-
terna giovinezza raccontata da Ricardo
Coler, l’impegno dell’attivista e giorna-
lista messicana Lydia Cacho, la passione
di Petra Reski, un’altra donna in prima
linea nel denunciare, questa volta, i pe-
ricolosi intrecci tra mafia e potere. Il
confine tra uomo e tecnologia è prota-
gonista di un dialogo tra il genetista
Edoardo Boncinelli e il sociologo Derrick
de Kerckhove. Bagno di folla per Mar-
gherita Hack in fiera col suo libro «La
mia vita in bicicletta». Atteso lo scritto-
re russo Zachar Prilepin rimasto a Mo-
sca per partecipare alla grande manife-
stazione di protesta.
Soddisfazione tra gli stand degli espo-
sitori: in un momento di crisi, la gente
va meno in libreria ma qui viene agli in-
contri e intanto fa i regali.

A FIRENZE LA MOSTRA «FIGLI D’ITALIA. GLI INNOCENTI E LA NASCITA DI UN PROGETTO NAZIONALE PER L’INFANZIA»

Prima degli anni Venti lo Stato non si cura dell’infanzia

ANTONIO PECORARO tutte le altre, da Genova a Venezia e Verona, da dati raccolti e dei documenti prodotti, si evi- slativo nella loro assistenza. Ai trovatelli erano,
Torino a Roma e a Napoli, fino a Cosenza. Resiste- denzia che nel triennio dal 1890 al 1892, i fan- infatti, riferibili solo poche norme del Codice ci-
entre volge al termine il centocin- va al cambiamento la sola Sicilia dove, alla data ciulli italiani a carico dell’assistenza pubblica vile del 1866 che imponevano a chi avesse trova-

M quantenario dell’unità d’Italia con-

FIRENZE, BREFOTROFIO DEGLI INNOCENTI
viene ricordare che l’unificazione
del Bel Paese avrebbe comportato
anche l’adozione di protocolli omogenei nell’as-
sistenza ai minori abbandonati, ponendo così fi-
ne anche all’uso della «ruota» che assicurava l’a-
nonimato a chi si sbarazzava dei neonati. Del
lento passaggio a procedure meno precarie nel
soccorso all’infanzia illegittima si occupa ora la
mostra «Figli d’Italia. Gli Innocenti e la nascita di
un progetto nazionale per l’infanzia (1861-
1911)», curata da Stefano Filipponi, Eleonora
Mazzocchi e Lucia Sandri al Museo degli Inno-
centi di Firenze. Si apprende che nel 1867 la
provincia di Ferrara abolisce per prima le «ruote».
Poi, tra il 1869 ed il 1876, furono fermate quasi
del l° gennaio 1897, erano ancora attive 118 "ruo-
te", la cui chiusura definitiva sarebbe stata dispo-
sta dal regio decreto del 16 dicembre 1923 che
stabiliva la consegna diretta dei bambini abban-
donati ai brefotrofi ed alle case di ricezione. «La
miseria e la vergogna -scrive in catalogo Giovan-
na Da Molin- spingevano all’abbandono dei figli
indesiderati o che non si potevano mantenere.
Un fenomeno largamente diffuso in epoca me-
dievale e moderna, ma che tuttavia, tra Sette ed
Ottocento aveva assunto impennate di propor-
zioni rilevanti non solo nel nostro paese, ma
nell’intera Europa. Stante la drammaticità del fe-
nomeno, lo Stato unitario appena costituito pro-
mosse propedeutiche indagini statistiche prima
di porvi un argine». Pur nella disomogeneità dei
furono 144.737. Le bambine venivano abbando-
nate più facilmente dei fanciulli che, destinati
com’erano ad un lavoro precoce, avrebbero po-
tuto aiutare le loro misere famiglie. Tanto per da-
re qualche cifra, i neonati piemontesi che, al 31
dicembre 1892, venivano assistiti negli istituti
pubblici erano 269, mentre quelli affidati a balie
esterne erano ben 14.900. Al Mezzogiorno, i ca-
labresi negli istituti pubblici erano 249 e quelli
presso le balie 4. 268, mentre i siciliani ascende-
vano rispettivamente a 485 e a 8.701. C’erano an-
che bambini assistiti direttamente dai Comuni:
72 in Piemonte, 77 in Veneto, ma ben 8. 407 in
Sicilia ed addirittura 9. 588 in Campania. Al
grande numero di bambini abbandonati corri-
spondeva purtroppo un sostanziale vuoto legi-
to un neonato in luogo pubblico di farne la con-
segna all’ufficiale di stato civile. Erano poi con-
troversi gli articoli 189 e 190 sulle indagini per
accertare chi fossero i genitori, mentre il Codice
penale redatto dal ministro Zanardelli nel 1890
sanzionava l’abbandono dei piccoli negli ospizi
qualora questi fossero stati figli legittimi o figli
naturali riconosciuti. Aride norme per nasconde-
re la durezza del cuore umano che nel 1895
avrebbe fatto registrare nel brefotrofio di Napo-
li una terrificante mortalità di bambini. Comun-
que, nei primi cinquant’anni dopo l’Unità l’Italia
non si riuscì a varare una legge organica. Solo ne-
gli anni Venti del Novecento sarebbero stati
adottati fermi criteri nella protezione della infan-
zia abbandonata.
 LA SICILIA LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011
14. i FATTI
ggi Spettacoli
NELLE SALE IL SEQUEL DIRETTO DA GUY RITCHIE
Ancora sul filo dell’ironia la nuova storia del personaggio nato dalla penna di
Conan Doyle interpretato dalla stessa brillante coppia di attori
«Sherlock Holmes mi diverte
ma non diventerò ridicolo»
Robert Downey jr torna in campo con Watson (Jude Law)
SILVIA DI PAOLA
ROMA. Sherlock Holmes non invecchia ma Ro-
bert Downey Jr., il suo interprete più recente,
sì, anche se è sempre l’ Holmes più intrigan-
te di sempre. Dal canto suo Sherlock negli ul-
timi decenni è stato in cura da Sigmund Freud
o in lotta contro Dracula finchè, appunto nel
2009, Guy Ritchie lo ha ributtato in pista iro-
nico e irrequieto, ma per il suo interprete
(che di cure per disintossicarsi ne ha fatte tan-
te) cambiare significa invecchiare (ma se tut-
ti invecchiassero come lui vorremmo un
mondo di ultraquarantenni!) e lui, oggi qua-
rantaseienne, confessa che avviarsi ai cin-
quanta, e sia pure col cuore gonfio di felicità
per l’imminente nascita del figlioletto, non lo
rallegra affatto. In compenso lo rallegra ( e
non poco) vestire i panni dell’investigatore in
questo «Sherlock Holmes. Gioco di ombre»,
sequel dello Sherlock Holmes del 2009, dal 16
sui nostri schermi. Parola sua: «I travesti-
menti mi hanno divertito un sacco, anche se
vedermi vestito da donna mi ha un po’ disgu-
stato. E anche se devo ammettere che non so-
no mai stato un lettore delle avventure di
Sherlock Holmes, leggevo poco da giovane. In
compenso , leggendo oggi Conan Doyle , ho
capito che Holmes lo si può interpretare in
molti modi e questa è già una cosa molto di-
vertente. E’ unico e sfaccettato insieme ed
ANTICIPAZIONI Courmayeur Noir in Festival premia «Headhunters», «Policemen» e l’attore Jean-Pierre Darrousin come interprete di «De bon matin»
Casi WikiLeaks e Khodorkovsky: la realtà è un thriller
UMBERTO RONDI
COURMAYEUR. «Headhunters» un thriller
molto originale, ha vinto il Leone Nero
del Noir in Festival di Courmayeur, di-
retto da Giorgio Gosetti e Marina Fab-
bri, 21ª edizione; Premio Speciale a «Po-
liceman»; per il Miglior interprete a
Jean-Pierre Darroussin per «De Bon
Matin». «Calvet, ritratto di» è il miglior
documentario. Il Noir si è snodato in un
affascinante percorso tra film e lettera-
tura, con proposte ed incontri di gran-
de attualità. Un cartellone ricco ma non
stracolmo,per fortuna,come accade, un
pò ossessivamente, in quasi tutti i festi-
val.
«Headhunters», di Morten Tyldum, è
uno di quei rari film in cui si esprimo-
no una trama avvincente, suspence e
ama l’azione, oltre che le armi e le pistole.
Ama la boxe, non è il paludato personaggio
che molte volte abbiamo visto sullo schermo.
Per tutto ciò mi ha divertito un sacco».
Così Downey Jr. che , però, stavolta, giocan-
do a menar le mani qualche precauzione l’ha
presa: «Nell’azione mi son fatto guidare dal
regista e sono stato più attento che nel primo
film a non farmi troppo male. Ho preferito
non fare l’eroe, non esagerare dato che sono a
un passo dai cinquanta anni e lasciare le sce-
ne più pericolose alla controfigura».
Insomma meno lividi rispetto al primo
film, più action ( fuori di dubbio) e molti ten-
tativi per sfuggire alla banalità. Come dice lui:
«Abbiamo cercato di evitare che questo se-
quel fosse, come spesso avviene per i sequel,
una schifezza, inventandoci molte cose e la-
vorando creativamente con entusiasmo. D’al-
tra parte il personaggio, dopo oltre due seco-
li ancora tanto enigmatico, si presta e tutti sia-
mo stati complici nel gioco creativo». E il re-
gista: «Lavoravamo su tutte le scene e poi ci
tornavamo per migliorarle, convinti che sem-
Il protagonista. «Ho
preferito non fare l’eroe:
sono a un passo dai 50 anni»
un sottile umorismo senza che mai la
tensione perda di tono e il racconto di
credibilità, anche si sfiora la fantascien-
za.
«Martha Marcy May Marlene» di
Sean Durkin, sempre in concorso, ha
raccontato una stroria inquietante, sul-
la tragedia delle sette. Angoscioso il
documentario «Khodorkovsky», di Cy-
ril Tushi, dedicato alla parabola di
Mikhail Khodorkovsky «prima sociali-
sta perfetto, poi capitalista perfetto, per
ritrovarsi, alla fine in una prigione sibe-
riana e diventare un martire perfetto».
Khodorkovky sfida il Presidente Putin.
Ha il coraggio di accusare di corruzione
l’amministrazione di Putrin il quale,
volto gelido, svia la domanda accusan-
do il miliardario di evasione fiscale.
Per le serie tv il nuovo episodio del-
pre fossero migliorabili. E cercavamo anche
un aspetto estetico molto fresco». Cioè forma
e sostanza, tutto rinfrescato, rinnovato, persi-
no rivoltato.
Si è divertito, insomma, Downey Jr. e non
è solo. Con lui si divertirà in questo secondo
capitolo, lo spettatore che, piaccia o non piac-
cia, si trova davanti a uno Sherlock Holmes
mai visto (o meglio visto solo nel primo film
del 2009 di Richtie) perchè diseguale, diso-
mogeneo, disconnesso da tutti gi altri (a de-
cine) che si sono ineguiti su grande e piccolo
schermo.
Qui il detective interpretato da Robert
Downey Jr e il suo inseparabile amico-colle-
ga-confidente Dottor Watson con la faccia di
Jude Law sono ancora piuttosto giovani (come
del resto erano nei primi romanzi di Conan
Doyle), energici, avidi di vita e combattenti e
Sherlock è lontano miglia dagli stereotipi di
vittoriano ingessato di tanti film e serie tv. Il
16 dicembre, dunque, appuntamento al cine-
ma per questo secondo capitolo, sulla scia di
oltre ventimila euro incassati dal primo film
Il regista. «Cercavamo
anche un aspetto
estetico molto fresco»
la serie «Poirot» (presto in Italia, su NBC
Universal Global Networks) con David
Suchet che da oltre vent’anni inter-
preta il leggendario investigatore, è
nientemeno che «Assassinio sull’Orient
Express», uno dei più amati gialli di
Agatha Christie.
Uno degli incontri più attesi è stato
quello con i due straordinari giornalisti
del «Guardian», David Leigh e Luke Da-
niel Harding, autori di «WikiLeaks. La
battaglia di Julian Assange contro il se-
greto di Stato appena uscito da Nutri-
menti». Accusati di aver diffuso una
password, creando problemi ai criteri
di sicurezza dei materiali e alla vita di
Assange stesso, hanno contestato que-
sta facendo presente come la password
fosse temporanea e come avessero da-
to sette mesi di tempo ad Assange per L’OLIGARCA RUSSO MIKHAIL KHODORKOVSKI CHE HA ACCUSATO PUTIN
I PRECEDENTI
Il detective ideato da Arthur Conan Doyle è
il personaggio letterario protagonista del
maggior numero di film, con folla di
interpreti ,anche se il volto
cinematografico di Holmes è per tutti
quello di Basil Rathbone, con Nigel Bruce
nella parte di Watson, protagonisti tra il
1939 e il 1946 di 14 pellicole. Se l’ultimo
film col detective è stato «Il mastino di
Baskerville» (2002) e se è destinato alla tv
lo «Sherlock Holmes ed il caso della calza di
seta» di Simon Cellan Jones con Rupert
Everet, esiste una serie tv con uno Sherlock
Holmes contemporaneo: nel 2010 la BBC
ha iniziato la messa in onda di Sherlock ed
è pronta alla seconda serie. Per non dire dei
lungometraggi parodiastici come
«Sherlocko investigatore sciocco» (1962)
di Frank Tashlin con Jerry Lewis o come «ll
fratello più furbo di Sherlock Holmes»
(1975), di Gene Wilder con Wilder nei
panni del fratello minore di Holmes. E poi
l’animazione: la collaborazione di Hayao
Miyazaki ne «Il fiuto di Sherlock Holmes» e
una serie fantascientifica, «Sherlock
Holmes-Indagini dal futuro». Ma quello di
Ritchie è lo Sherlock Holmes di oggi. E del
futuro (S.D.P.).
e in oltre 600 copie. Oltre ai due protagonisti
torna anche la Rachel McAdams-Irene Adler
che affascina Holmes, con parte un po’ rosic-
chiata dall’altra donna del film, Noomi Rapa-
ce (lanciata da «Uomini che odiano le don-
ne»), nel ruolo di una zingara che legge il fu-
turo, poi fondamentale tassello del puzzle in
un insieme che dà, stavolta, un grande peso
alle donne. Antagonista (che nel primo film
tramava nell’ombra ma non appariva mai) è il
terribile Professor Moriarty (Jared Harris), il
«Napoleone del crimine» secondo Holmes.
Lo rifaranno? Sarà di nuovo un successo
mozzafiato? Sarà ancora vincente il mix clas-
sico + autore indipendente + soldi hollywoo-
diani? «Sì perchè Conan Doyle ha creato un
personaggio alla Bond molto prima di chiun-
que altro, è stato un primo grande sceneggia-
tore e sono felice che Downey sia riusciuto a
tirarlo fuori. Ma il punto era farlo sembrare
fresco e contemporaneo: se il pubblico lo tro-
va eccitante come Batman o Bond abbiamo
raggiunto lo scopo. Vorrei tanto che questa di-
ventasse una saga cinematografica».
E il futuro per la star sospesa tra «Iron
Man» e «Sherlock Holmes», è un discorso di
domani: «Oggi del mio futuro non riesco a
parlare, sono troppo . concentrato su Sher-
lock ma sono dell’idea che, d’altra parte, non
si può fare l’ eroe d’azione troppo a lungo,
senza far ridere».
SOTTODICIOTTO FILM FESTIVAL
Parker: «La vita
di Berlusconi
vale un film»
TORINO. Sarà una love story. Una «storia d’amore molto delicata»
che sfiorerà anche il tema dell’immigrazione negli Stati Uniti con
il suo carico di dolore, di miseria e di speranza. Il prossimo lavoro
di Alan Parker, nei tratti essenziali, è questo: tra una battuta e l’al-
tra (senza risparmiare Berlusconi ma neppure Monti), tra un
aneddoto e una riflessione, è lui stesso a parlarne, a Torino, incon-
trando i giornalisti a margine del «Sottodiciotto Film Festival-
Schermi giovani» (8-17 dicembre), dove è l’ospite d’onore.
Il cineasta, sul nuovo progetto, è parco di dettagli.
Preferisce soffermarsi sulle sue opere del passato, sul suo rap-
porto con personalità come Madonna («una grande professioni-
sta»), Mickey Rourke («un birbantello») e Robert De Niro («preciso
fin nei minimi dettagli»), sul suo scetticismo verso il 3D. Regalan-
do, ad ogni risposta, scampoli di british humour senza mai perde-
re la compostezza di bravo suddito di Sua Maestà che si fregia del
titolo di «sir».
«Al nuovo film stiamo lavorando da due anni - spiega - basando-
ci su una sceneggiatura di un autore americano-portoricano. E ag-
giungerò solo che il film si farà se un attore, un attore in partico-
lare, accetterà la parte. Altrimenti, niente».
Sir Parker, nelle sue pellicole, non si è mai tirato indietro di fron-
te a tematiche scottanti come la pena di morte («È assurdo che sia
ancora in vigore negli States») o il razzismo, ma sulla crisi econo-
mica manifesta reticenza. È qui che sorride sul Cavaliere: «La vita
del signor Berlusconi, per un film, è di sicuro più interessante di
quella del signor Mario Monti. Ma devo dire che adoro il nome Ma-
rio Monti: mi ricorda, in qualche modo, la presentazione dell’Eu-
«Preferisco però parlare di
Mario Monti» dice il
regista inglese
nell’annunciare una storia
d’amore delicata come
prossimo lavoro
rovision». Un buon soggetto sulla crisi, scherza, sarebbe «la caren-
za di fondi per fare film».
Il problema è che le vicende finanziarie sono «difficili da trasfor-
mare in storie coinvolgenti, anche se - ammette - sono state rea-
lizzate ottime pellicole come "Wall Street" di Oliver Stone».
E allora il discorso va sugli altri film di Alan Parker, veri pezzi di
storia del cinema: da «Fame», che toccò con largo anticipo il feno-
meno dei «giovani ossessionati dalla ricerca del successo» come
quelli che oggi affollano i reality, a «Mississippi Burning», così aspro
da attirarsi, in America, «dove nessuno ama essere criticato», gli at-
tacchi dei bianchi e dei neri. E naturalmente «The Wall», di cui nel
festival di Torino si celebrano i trent’anni: «Ha creato un genere, un
effetto domino. Oggi vorrei un euro per ogni videoclip che si sia
ispirato a quel mio lavoro. E devo dire che, a mio parere, nella com-
binazione fra musica e immagini in tutto questo tempo non è cam-
biato molto. Anzi, sono andati indietro: i video sembrano tutti
uguali».
MAURO BARLETTA
modificarla. Leigh e Harding sono i
giornalisti con i quali Assange ha stret-
to l’accordo per la pubblicazione sul
«Guardian» dei documenti, e il libro è
un contributo per capire sia chi è As-
sange sia come è nato il gruppo con cui
ha iniziato a lavorare. Steven Spielberg
avrebbe acquistoto i diritti per un film.
Tra gli ospiti del festival anche
Stephen Frears che è al lavoro su «Lay
the Favorite»: «memorie di una giovane
donna americana, che va a Las Vegas
per fare la barista e finisce per essere
coinvolta in una storia di gangster».
Uscirà in marzo in Italia «In time», di
Andrew Niccol, che ha qui vinto il cu-
rioso premio Mouse d’oro “per aver sa-
puto raccontare in forma fantascienti-
fica, seppur aderente alla tradizione
del noir gangster, la crisi economica e
sociale che stiamo vivendo, mantenen-
do una struttura da blockbuster».
 LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011 LA SICILIA

lo SPETTACOLO .15
PRIME TEATRALI IN SICILIA
LA STAGIONE IN CORSO. Più di Verdi, Donizetti, Rossini e Puccini

Fra i grandi della lirica

fra le più popolari, in programma ad
aprile, con la direzione musicale di
Gabriele Ferro. Continuando nella
nostra panoramica numerose sono
Tra Parigi e Napoli
le rappresentazioni belliniane all’e-
amore e canzoni
Bellini è sempre
stero. Frequenti le messe in scena de
"I Capuleti e i Montecchi", secondo
quanto si registra in Germania a Al-
tenburg, Coburg, Gera. In particola- CARMELITA CELI na Bellassai e Maria Rita Sgarlato, attrici di straordi-
re allo Staatsoper di Monaco di Ba- naria duttilità, qui «cantano» la Storia, in una tempe-

il più rappresentato
Gruberova e Ganassi, due voci d’oro
ETTORE ZOCARO
ROMA. Vincenzo Bellini, insieme ad
altri nostri grandi dell’opera lirica
Verdi, Rossini, Donizetti, Puccini,
continua ad essere rappresentato
in Italia e all’estero. Il sommo auto-
re etneo occupa costantemente i
palcoscenici con la sua arte, indice
di un primato universalmente rico-
nosciuto e che onora la nostra pro-
duzione musicale richiesta da tutti
i pubblici. In Italia le rappresenta-
zioni di questa stagione sono co-
minciate in Ottobre al teatro Gran-
de di Brescia con i "Puritani", il ca-
polavoro tra Leopardi e Chopin, di
cui è stato regista Carmelo Rifici
considerato oggi uno dei migliori
direttori del nostro teatro e che si al-
terna tra musica e prosa. Il lavoro è
quindi passato, salutato con il suc-
cesso di sempre, al Fraschini di Pa-
via.
Eguale esito ha ottenuto al Socia-
Tra Germania le di Como e al Ponchielli di Cremo-
e Francia na. Intanto in questi giorni al Muni-
cipale di Salerno va in scena "Nor-
abbondano ma" diretta da Daniel Oren. Nelle
settimane scorse "Norma" anche a
edizioni di Sassari con protagonista Maria Bil-
leri, la quale canterà ancora "Nor-
«Norma» e ma" al Regio di Torino nel prossimo
Maggio. Alla Fenice di Venezia sarà
«Sonnambula» la volta della "Sonnambula", opera
viera dove sul podio sarà Yves Abel.
Altre rappresentazioni de "I Capu-
leti e i Montecchi" all’Opera di Lio-
ne, e persino in Argentina al Teatro
de la Plata di Buenos Aires. In forma
di concerto a Parigi al Théatre des
Champs-Elysées con la partecipa-
zione di Anna Caterina Antonacci.
Non meno diffusi "I Puritani" in car-
tellone a Baden, in Svizzera a Biel,
Olten, Thun, in Slovacchia a Bratisla-
va. "Norma" resta tuttavia l’opera
più amata di Bellini. La troviamo al-
lo StaatsOper Unter den Linden di
Berlino in un’edizione con Edda
Gruberova e Sonia Ganassi, due vo-
ci d’oro. "Norma" anche a Parigi al-
la Salle Pleyel, a Stoccarda, all’opera
di Oviedo, all’Opernhaus di Colo-
nia, a Leeds e a Nottingham in Gran
Bretagna e un’edizione svizzera a
Losanna curata da Massimo Gaspa-
ron.
In prima fila anche "La Sonnam-
bula" trionfatrice a Londra alla Royal
Opera House per la direzione di Da-
niel Oren ed attesa a Vienna, in feb-
braio, alla Staatsoper con la bac-
chetta di Evelino Pidò. Bellini, dun-
que, un po’ ovunque nelle grandi e
nelle piccole città, non fa differenza,
per la gioia dei melomani che non
conoscono confini.
CATANIA. Goncourt, Flaubert, Merimée. Ah, il salotto
di Sua Altezza Imperiale la principessa Matilde!
Sembra quasi di vederla, stile Secondo Impero fino
all’ultimo, l’eterna collana di perle nere al collo. Qua-
si ci si illude di potersi ancora scaldare a quel «foco-
lare» letterario dell’Ottocento, «salotto storico» abita-
to anche dal giovane Proust che ne scrisse su «Le Fi-
garo». Ma puoi sempre «vederlo» e sentirlo nella vo-
ce nostalgica e fermissima di Gianni Salvo: tàit di sce-
na argentato, il piglio carismatico e accogliente di un
"racconta-fiabe" a 78 giri, lui te ne dice i palpiti, i fre-
miti, le affabulazioni. Così si apre il sipario di «Can
Can Frou Frou Champagne» (di Proust, Mallarmé ed
altri) fino a ieri al Piccolo Teatro, regia di Gianni Sal-
vo, scene e costumi di Oriana Sessa. Un sipario vero,
punteggiato di lustrini, d’un rosso "Moulin rouge" da
cui sembra esser uscito quel pianista che altri non è
che è Pietro Cavalieri, interprete irrinunciabile ma
anche camaleontico, generoso autore delle "Serena-
te di strada" composte sui versi di Mallarmé nella tra-
duzione raffinata che ne fece Antonio Corsaro.
Il "cafè concert" come antenato dell’avanspettaco-
lo napoletano che pure passava per la macchietta, e
poi i giganteschi Totò, Nino Taranto, Pietro De Vico, i
fratelli Maggio. Gianni Salvo è il Virgilio malinconi-
co e irridente: memoria storica da un lato e dall’altro
una strizzatina d’occhio alla Toulouse Lautrec per le
sue amate e "screanzate" ballerine (Centro Studi
Danza Pas de Deux di Gabriella D’Angelo) tra il Can
Can di Offenbach e charleston, boogie-woogie,
mambo. E un po’ come la cantante di strada di Eduar-
do che in «Gli esami non finiscono mai» era musical-
mente «responsabile» del passare del tempo, Tizia-
sta di cappelli piumati, pagliette, calze crèmisi: due
«elfi» Belle Epoque in odore di purezza, grazie a quel
prodigio di reviviscenza musicale che è Cavalieri lo-
ro segnano il calendario con «Serenate di strada» o
una ballata allo champagne, «l’ambrosia che piace al-
le dive».
LO SPETTACOLO AL PICCOLO DI CATANIA
Con «Dove sta Zazà», semplicemente e liricamen-
te «detto» da Gianni Salvo, sono subito anni ’30 e ’40.
E qui la fanno da padroni i «nobili» partenopei Dodo
Gagliarde, «il» comico e la soubrette, Natalia Cretel-
la, che per doti e comunicativa rammenta l’Angela
Luce dei tempi migliori. E’ follia d’amore sul palco-
scenico che accarezzano, è un banchetto eterno d’e-
terna tradizione: «Il bel Ciccillo», «Sotto l’ombrellino»,
«Il balbuziente» e «’A cura ’e mammà» tripudio di
doppi sensi modello «La pansè», «Lily Kangy», «E al-
lora?», l’irrefrenabile «Carlo Mazza» e le irresistibili
«10 lire», siparietto «renforcé» da Gianni Salvo.
Signore e signori, entrate: dodici gambe dodici ma
forse anche di più.

ROMA. Michele Campanella e Monica Leone per beneficenza I «corpi parlanti» «Come vent’anni fa»
inquadrature ardite fantasmi di Euripide
Due piano per Lampedusa e tensione emotiva secondo Lelio Lecis
ROMA. Musica per Lampedusa. Un duo pianistico ec- sibizione ironica della bravura pianistica; nel «Parsi- Loredana Parrella e la giovane e attivissima compa- Sono le parole dolenti di Ecuba a vestire la solitu-
cezionale formato da Michele Campanella e Monica fal» , invece, il prosciugarsi del linguaggio strumenta- gnia Twain di Roma portano in scena al Teatro Libe- dine dell’anonima commessa di una polleria, che
Leone sarà impegnato questa sera alla Sala Petrassi le. ro "Lei e Tancredi denunce di corpi parlanti», lavo- identifica la propria intima disperazione con quel-
del Parco della Musica in un concerto di beneficenza E «Venezia e Napoli», supplemento della sublime ro che, partendo dalle relazioni complesse e tor- la della grande e sconfitta regina troiana. «Come
organizzato da Vises onlus, momento seconda «Année de Pélegrinage», è una mentate di alcune coppie di personaggi presenti vent’anni fa», in scena al Libero, è la proposta,
centrale del progetto «Natale 2011 per sperimentazione di tecniche pianisti- nella Gerusalemme Liberata, sconfina subito nelle scritta e diretta da Lelio Lecis, ispirata alla tragedia
Lampedusa», finalizzato alla realizzazio-
«E’ un onore che e di colori nuovi. Si potranno anche relazioni contemporanee, in quel gioco di ruoli nel euripidea e affidata alla versatile Lea Karen Gram-
ne di un impianto di produzione foto- mettersi a ascoltare due brani di rara esecuzione: il quale l’uomo e la donna entrano più o meno consa- sdorff. Sempre attento all’impianto musicale, Lecis
voltaica sulle coperture degli edifici sco- «Concerto pathétique per due pianofor- pevolmente, in quel continuo duellare di corpi che introduce un abile trio di archi ad eseguire il tema
lastici dell’isola .
disposizione ti», strana composizione che non è entra- si cercano per poi respingersi, in quegli sprazzi di che Palmas ha scritto per lo strazio di Ecuba, men-
La nota coppia di pianisti eseguirà un facendo "parlare" ta nel repertorio consueto per un suo ca- comunicazione che vengono subito invasi dall’altrui tre Bob Dylan accompagna le proiezioni fantasti-
programma di rarità lisztiane per uno o IL PROGETTO
due pianoforti comprendente due para- la musica, quella rattere tenebroso ed enigmatico e la
versione per due pianoforti delle «Rémi- «Natale 2011 per Lampedusa»
intrusione. La parola è un suggerimento che appa-
re nell’elenco dei nomi delle vittime di ingiustizie o
che della donna che scava nei ricordi. La poltronci-
na vuota in platea, che la donna fissa durante le
frasi operistiche tratte dal «Parsifal» di capace di niscences de Don Juan», una delle com- è un progetto finalizzato alla nella scansione di versi del poema; non omogenei prove, è occupata da volti del passato o da volti che
Wagner («Marcia al Santo Graal») e dal posizioni più significative di Liszt. realizzazione di un impianto nella preparazione tecnica e nel potenziale espres- si vorrebbero nuovi per scansare l’angoscia della
«Rigoletto» di Verdi , cui si aggiungono il infrangere Riferendosi, poi, allo scopo umanitario di produzione fotovoltaica sivo, i sette danzatori esplorano le possibilità dell’a- solitudine. Così, mentre le luci abbaglianti le impe-
«Concerto pathétique per due pianofor- barriere e steccati» del concerto, Campanella., considerato sulle coperture degli edifici gire, scrutati da una videocamera che, passata di discono la visuale, l’immaginazione galoppa, e
ti», le «Reminiscenze dal Don Giovanni di
Mozart» e il «Supplemento al Secondo dicono gli artisti uno dei più autorevoli interpreti del pia-
noforte di Liszt:, dichiara: «E’ un onore
scolastici dell’isola. La nota
coppia di pianisti (nella foto
mano in mano, proietta sul fondale dettagli ingigan-
titi o inquadrature ardite. Vincitore del «Fuori Rot-
quelle luci assumono la funzione della siepe leo-
pardiana. Ma, in questo brevissimo lavoro, a metà
Anno di Pellegrinaggi, Italia: Venezia e mettersi a disposizione per una giusta Campanella) eseguirà un ta» 2010/11, lo spettacolo gode di momenti in cui è strada tra il pretesto scenico e l’opportunità man-
Napoli». «Il concerto di Vises a Roma - afferma il pia- causa, specialmente facendo "parlare" la musica, programma di rarità lisztiane possibile sentire la voce dei corpi che si muovono su cata, Lecis si aggrappa ai classici per farli dialoga-
nista Michele Campanella - sortisce da una impagi- quella che tra tutte le arti sa parlare un linguaggio per uno o due pianoforti musiche di generi e ritmi assai diversi tra loro, ma re con l’inquietudine contemporanea senza che il
nazione che testimonia la varietà di proposte musi- universale , capace di arrivare a tutti, infrangendo bar- comprendente due parafrasi non mantiene costante la tensione emotiva e lascia connubio avvenga compiutamente. La dramma-
cali che possono nascere dal costume di parafrasare riere e steccati». operistiche tratte dal emergere qua e là qualche disarmonia. turgia è esile e l’interpretazione non la valorizza.
un motivo celebre. Nel «Rigoletto» emerge tutta l’e- OSVALDO SCORRANO «Parsifal» e dal «Rigoletto» AGATA MOTTA A. M.

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to il Primo Premio Sezione 1 a Giovanni
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curva Minore) e a Matteo il Premio under
18; a entrambi è andato inoltre il Premio
del Presidente della Giuria Maestro Gar-
sia per la partecipazione ai Brass Jazz Cli-
nics. Hanno vinto ex aequo il Primo Pre-
mio Assoluto: Giacomo Tantillo: trom-
bettista bagherese di 25 anni; I D Quartet:
Davide Rinella armonica cromatica, Ro-
berto Gervasi fisarmonica, Bino Cangemi
STASER
A “Ridiamo... Insieme”
12 Dic. puntata speciale sulla comicità siciliana
istrata
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I Toti e Totino, Simona Molinari,
13 Dic. Andrea Barone
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sabato, domenica ore 14,20. Spettacoli Martedì chiuso per riposo settimanale.
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stop sempre- buio in sala. Dolby Digital. Anonymous. Ore 21,50.
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Vietato ai minori di 18 anni. Apertura TEATRO STABILE AL TEATRO GARIBALDI:
Siamo presenti su Facebook. Ore 17,30•19,45•22.
ore 9. No stop buio in sala. Locale cli- E’ vento di cultura. Abbonamenti stagio-
matizzato. |

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lunedì, mercoledì e giovedì, esclusi festivi, per 8 concerti (turno B) fino al 23 dicem-
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Twilight Breaking Dawn parte1. Ore 20,15.
Il giorno in più. Dal best seller di Fabio Martedì chiuso per riposo settimanale. Cambio vita. Ore 22,30.
Volo. Per tutti. Ore17,30•19,30•21,30. Per i film in 3D sono tassativamente sospe- Lo schiaccianoci 3D. Ore 18. LA PROGRAMMAZIONE DEI CINEMA
Ingresso euro 5 - Ridotto euro 4. Attivo ser- se le entrate di favore e le tessere qualsia- Anche se è amore non si vede. DELLE ALTRE PROVINCE NELLE
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contrabbasso e Fabrizio Pezzino batteria ma musicale siciliano (Ignazio Garsia,
& giocattoli (nonostante sia di recente Anna Bonomolo, Marco Betta, Alberto Matteo e
formazione il quartetto ha già partecipa- Asero, Piero Terranova e Riccardo Randi- Giovanni Cutello
to a una serie di programmi televisivi e si), al sostegno di qualche piccolo sponsor di Chiaramonte
radiofonici locali); Alessandra Mirabella e all’entusiasmo dei partecipanti. Gulfi
e Seby Burgio degli Urban Fabula, vincito-
ri 2010, hanno passato il testimone a Gia-
como per l’esibizione al Ridotto dello
Spasimo e ai D Quartet per l’esibizione al
Vittoria Jazz festival 2012.
La manifestazione si è potuta realizza-
re grazie a grandi personaggi del panora-
In onda anche
sul satellite
sull’emittente
BLU
(Sky canale 940)
PRENOTA IL TUO POSTO
AL TEATRO ABC DI CATANIA
 LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011 LA SICILIA

in tv
RAIUNO
06.00 EURONEWS
06.10 UNOMATTINA CAFFÈ
06.30 TG1
06.45 UNOMATTINA
07.00 TG1
07.30 TG1 L.I.S.
07.35 TG PARLAMENTO
09.05 I TG DELLA STORIA
09.30 TG 1 FLASH
10.55 CHE TEMPO FA
11.00 TG1
11.05 OCCHIO ALLA SPESA
12.00 LA PROVA DEL CUOCO
13.30 TG1
14.00 TG1 ECONOMIA
14.10 VERDETTO FINALE
15.15 LA VITA IN DIRETTA
16.50 TG PARLAMENTO
17.00 TG1
17.10 CHE TEMPO FA
18.50 L'EREDITÀ
20.00 TG1
20.30 QUI RADIO LONDRA
20.35 SOLITI IGNOTI
21.10 PREFERISCO IL PARADISO
23.40 PORTA A PORTA
01.15 TG1 NOTTE
01.45 CHE TEMPO FA
01.50 QUI RADIO LONDRA
01.55 SOTTOVOCE
02.25 RAI EDUCATIONAL
RITORNO AL PRESENTE
02.55 MILLE E UNA NOTTE
CINEMA
04.50 DA DA DA
.17
RAIDUE RAITRE LA7
segnaliamo 06.30 CARTONI ANIMATI segnaliamo 06.00 RAI NEWS MORNING NEWS segnaliamo 06.00 TG LA7/METEO segnaliamo
08.55 L'APPRENDISTA 06.30 IL CAFFÈ OROSCOPO/TRAFFICO
18.50 L'EREDITÀ BABBO NATALE 19.35 SQUADRA SPECIALE 07.00 TGR BUONGIORNO ITALIA 15.30 LASSIE Informazione 11.25 S.O.S. TATA
Torna il gioco che unisce diverti- 09.15 BLU BALOON COBRA 11 07.30 TGR BUONGIORNO REGIONE Un ricco proprietario di bestiame 06.55 MOVIE FLASH Una mamma, due padri, cinque fi-
mento e momenti di grande 09.30 SORGENTE DI VITA Il figlio di Dieter, Johan, lavora per 08.00 AGORÀ reclama come propria la mucca di 07.00 OMNIBUS gli, una famiglia allargata, questo
suspance. Dall'edizione 2006/07 10.00 TG2PUNTO.IT una società di noleggio limousine, 09.00 AGORÀ BRONTOLO un povero minatore. Per il ricco Approfondimento e molto altro è la famiglia Prodi!
il programma è stato affidato a 10.15 TG2 DOSSIER uno dei clienti più ricchi e affiatati 10.00 LA STORIA SIAMO NOI proprietario si tratta solo di un ca- 07.30 TG LA7 Non è semplice per mamma Cri-
Carlo Conti 11.00 I FATTI VOSTRI della compagnia è però Frank El- 11.00 APPRESCINDERE po di bestiame tra migliaia, men- 09.40 COFFEE BREAK stina far convivere due nuclei fa-
20.35 SOLITI IGNOTI 13.00 TG2 GIORNO mann, contrabbandiere di droga, 11.10 TG3 MINUTI tre per il minatore la mucca rap- 10.35 L’ARIA CHE TIRA miliari, per questo ha chiesto alla
Nuovo appuntamento con il gioco 13.30 TG2 COSTUME E SOCIETÀ proprietario di una piccola compa- 12.00 TG3 RAI SPORT NOTIZIE presnta l'unica compagnia. Lassie 11.25 S.O.S. TATA tata come deve fare per gestire le
delle identità. Fabrizio Frizzi ha co- 13.50 MEDICINA 33 gnia aerea: la Flight Cargo Ex- 12.25 TG3 FUORI TG e il ranger Corey riusciranno a ri- Reality esigenze di tutti i figli
minciato la sua carriera da giova- 14.00 ITALIA SUL DUE press. Egli non esita a picchiare la 12.45 LE STORIE DIARIO ITALIANO solvere la questione 12.25 I MENÙ DI BENEDETTA 14.05 GRAZIE
nissimo nelle radio e nelle televi- 16.10 GHOST WHISPERER propria moglie Nora pur di costrin- 13.10 LA STRADA 13.30 TG LA7 SIGNORA THATCHER
sioni private, per passare poi alla 16.50 HAWAII FIVE-0 gerla a fare qualsiasi cosa PER LA FELICITÀ Informazione 1989. In una cittadina mineraria
Rai dove partecipò prima alla tra- 17.45 TG2 FLASH L.I.S. 14.00 TG REGIONE 14.05 GRAZIE SIGNORA dello Yorkshire, la banda locale
smissione Il Barattolo 17.50 RAI TG SPORT 14.20 TG3 THATCHER composta dai minatori rimasti di-
18.15 TG2 14.50 TGR LEONARDO 16.15 ATLANTIDE soccupati a causa della chiusura
18.45 NUMB3RS 15.00 TG3 LIS 17.25 MOVIE FLASH della miniera di carbone, riesce,
19.35 SQUADRA SPECIALE 15.30 LASSIE 17.30 THE DISTRICT trascinata dal leader Grimley, ad
COBRA 11 15.55 COSE DELL'ALTRO GEO 19.20 G’ DAY arrivare all’Albert Hall
20.30 TG2 17.40 GEO & GEO 21.05 RITORNO di Geppy Cucciari
21.05 SENZA TRACCIA 18.10 METEO 3 A COLD MOUNTAIN 20.00 TG LA7
23.25 TG2 21.05 SENZA TRACCIA 19.00 TG3 America, 1860. Il soldato Inman, Informazione
23.40 THE MESSENGERS Un uomo, la cui figlia è sparita tre 19.30 TG REGIONE ferito in battaglia, intraprende un 20.30 OTTO E MEZZO
21.10 PREFERISCO 01.05 TG PARLAMENTO anni prima, scompare a sua volta. 20.00 IN 1/2 H difficoltoso viaggio di ritorno per 21.10 L’INFEDELE
IL PARADISO 01.15 PROTESTANTESIMO La squadra dell'FBI collega l'even- 20.20 BLOB tornare da Ada, la sua amata. 23.55 INNOVATION
Gigi Proietti è San Filippo Neri, de- 01.45 METEO 2 to al tentativo dell'uomo di aiutare 20.35 UN POSTO AL SOLE Intanto la donna si ritrova a dover 00.30 TG LA7
finito "Il santo della gioia". Tutto 01.50 ITALIA SUL DUE una coppia di genitori a ritrovare il 21.05 RITORNO impedire, da sola, che la fattoria nformazione
ha inizio quando Filippo si trasferi- 03.45 SECONDO CANALE loro bambino A COLD MOUNTAIN del padre finisca in rovina 00.40 (AH)IPIROSO 21.10 L’INFEDELE
sce a Roma per chiedere ad Igna- 04.10 UNIVERSITÀ TELEMATICA 23.40 THE MESSENGERS 00.00 TG3 LINEA NOTTE 01.15 GANGSTER STORY 01.35 PROSSIMA FERMATA Gad Lerner propone uno sguardo
zio di Loyola di poter partire in INTERNAZIONALE I Salomon si trasferiscono nel 00.10 TG REGIONE Appena uscito da una lunga de- Approfondimento critico e autorevole sull'attuale si-
missione. Il protagonista, avrà UNINETTUNO North Dakota per allontanarsi dalla 01.00 METEO 3 tenzione in prigione, Jack Martin 01.50 G’ DAY tuazione politica. Come sempre gli
l'occasione di conoscere ragazzi 04.55 CONSERVAZIONE, frenetica vita cittadina di Chicago. 01.05 FUORI ORARIO finisce in una piccola cittadina do- 02.25 MOVIE FLASH ospiti in studio, esperti di vari set-
vagabondi per le strade ai quali RESTAURO E GESTIONE Ma la nuova magione nasconde COSE (MAI) VISTE ve mette a segno un'ingegnosa 02.30 OTTO E MEZZO tori, politici, intellettuali si con-
deciderà di dare una mano DEI BENI CULTURALI un inaspettato segreto 01.15 GANGSTER STORY rapina in banca 03.10 LA7 COLORS frontano su temi di attualità

CANALE5 ITALIA1 RETE4 tv locali

tv locali
06.00 PRIMA PAGINA segnaliamo segnaliamo 06.35 TGCOM24 segnaliamo
07.55 TRAFFICO
13.40 BEAUTIFUL
06.05 TRUE JACKSON
Sitcom 06.55 ZORRO
12.00 DETECTIVE IN CORSIA
AntennaSicilia Telecolor Italia 7
08.00 TG5 MATTINA 06.50 CARTONI ANIMATI 09.45 UNA MAMMA PER AMICA Telefilm 6.25 MADDALENA Telenovela 6.45 DIAMOND Telefilm
08.40 LA TELEFONATA DI Hope è accanto a Liamquando in La rottura con Lorelai per Luke è 07.05 TGCOM24 Al Community General Hospital 7.00 SICILIA MATTINA in diretta.
08.30 UNA MAMMA PER AMICA 7.30 TELECOLORISSIMI
BELPIETRO ospedale si sveglia dal coma, e i quasi tragedia, trascura il lavoro e 07.25 STARSKY E HUTCH viene ricoverata un'affascinante Ad Alessandra D’Antona e 8.30 TELEVENDITE
due giovani si confermano inna- Serie Tv
08.50 MATTINO CINQUE strapazza i clienti. Lorelai si fa co- Telefilm ragazza che sostiene di soffrire di Valentina Lo Piero è dato il 11.00 TELECOLORISSIMI
morati l'uno dell'altro. Intanto Bill 09.00 TGCOM24
09.55 GRANDE FRATELLO raggio con dosi massicce di vec- 08.20 HUNTER amnesia. La giovane in realtà è un compito di dare il buongiorno 12.50 SUPERVERGATO SHOW
conduce Amber a Malibù, dove ha 09.45 UNA MAMMA PER AMICA
10.00 TG5 chi film, mentre Sookie cerca di 09.40 DETECTIVE MONK killer a cui è stato commissionato televisivo ai telespettatori di AS. 13.20 OROSCOPO
acquistato una villa sul mare ap- 10.35 GREY'S ANATOMY
10.05 MATTINO CINQUE distrarla come può 10.50 RICETTE DI FAMIGLIA un omicidio In redazione Giorgia Mosca, Sara 13.30 PRIMALINEA TG
parentemente per darle un luogo 12.25 STUDIO APERTO Rossi e Antonio Spitaleri ci danno 14.00
11.00 FORUM 13.00 STUDIO SPORT 11.30 TG4 SHOPPING
13.00 TG5 in cui vivere, ora che la sua casa 12.00 DETECTIVE IN CORSIA le notizie di agenzia e ci 15.00 TELEVENDITE
mobile è bruciata 13.40 I SIMPSON presentano una rassegna delle
Informazione 14.35 WHAT'S MY DESTINY 13.00 LA SIGNORA IN GIALLO 19.30 PRIMALINEA TG
18.50 THE MONEY DROP notizie del nostro quotidiano La 20.00 SHOPPING
13.40 BEAUTIFUL DRAGON BALL 13.50 IL TRIBUNALE Sicilia e delle prime pagine delle 20.50
14.10 CENTOVETRINE Al via il nuovo quiz preserale con- DI FORUM CORNER - La trasmissione del
dotto da Gerry Scotti. In palio ogni 15.00 BIG BANG THEORY edizioni provinciali. E ancora
14.45 UOMINI E DONNE 15.10 HAMBURG DISTRETTO 21 giorno dopo. A giochi fatti gli
sera ci sarà un montepremi di 1 15.35 NO ORDINARY FAMILY tante rubriche: il meteo,
16.15 AMICI 16.15 SENTIERI approfondimenti della domenica
16.25 LA VITA SECONDO JIM l’Almanacco del giorno, gli
16.55 POMERIGGIO CINQUE milione di euro in banconote poste 17.00 COMMISSARIO CORDIER appuntamenti, la ricetta del calcistica, le analisi della gara
di fronte ai concorrenti che 16.50 GIOVANI CAMPIONESSE
18.05 TG5 MINUTI 21.10 C.S.I. NEW YORK 18.55 TG4 21.10 SPEED giorno, i filmati strani del web e i del Catania. In studio, ospiti di
giocheranno in coppie 17.45 DRAGON BALL Angelo Patanè, tecnici, calciatori
18.10 POMERIGGIO CINQUE Il nuovo membro della squadra, Jo 19.35 TEMPESTA D'AMORE Un supercriminale di Los Angeles vocaboli siciliani.
18.30 STUDIO APERTO e dirigenti sportivi.
18.50 THE MONEY DROP Danville, e' una ex agente dell'FBI 20.30 WALKER TEXAS RANGER con sofisticate apparecchiature 8.05 PANTANAL
19.00 STUDIO SPORT 22.20 OROSCOPO
Gioco a premi e viene catapultata immediata- 21.10 SPEED tecnologiche mette su un autobus 8.45 TELEVENDITE
19.25 DR HOUSE 22.30 PRIMALINEA TG
20.00 TG5 mente nel suo nuovo lavoro con il 23.35 I BELLISSIMI DI R4 di linea, con quindici passeggeri a 13.15 MADDALENA Telenovela
MEDICAL DIVISION 14.00 TG LA SICILIA 23.00 TELECOLORISSIMI
Informazione caso di una giovane donna, il cui 23.40 RESA DEI CONTI bordo, un congegno che esplode
20.20 C.S.I. SCENA DEL CRIMINE 14.30 PANTANAL Telenovela 24.00 PRIMALINEA TG
20.30 STRISCIA LA NOTIZIA corpo viene ritrovato al trenta- A LITTLE TOKIO se il veicolo scende sotto gli 80
21.10 C.S.I. NEW YORK 15.40 TELEVENDITE
21.10 GRANDE FRATELLO quattresimo piano dell'edificio che 01.15 TG4 NIGHT NEWS km orari
23.00 WHITE COLLAR
00.30 MAI DIRE GRANDE FASCINO CRIMINALE ospita il laboratorio della scientifi- 01.35 VIVERE MEGLIO 23.40 RESA DEI CONTI
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FRATELLO 00.50 MODAMANIA ca di New York ANTEPRIMA 20.15 TG LA SICILIA 7.25 HELP Cartoon
01.15 TG5 NOTTE 21.10 GRANDE FRATELLO 23.00 WHITE COLLAR 01.45 VIVERE MEGLIO Nel quartiere di Little Tokyo a Los
Nuova puntata del Reality condot- 01.25 POKER1MANIA 20.55 INSIEME - Presenta Salvo La 9.30 TELEVENDITE
01.45 STRISCIA LA NOTIZIA In seguito alla morte di Kate, l'ac- 03.05 TARZAN NELLA VALLE Angeles sono approdati dal Giap- Rosa, regia di Natale Zennaro.
to da Alessia Marcuzzi. I concor- 02.15 STUDIO APERTO LA 11.50 POLIZIOTTI CON IL CUORE
02.05 UOMINI E DONNE cordo di Neal con l'FBI e il posto di DELL'ORO pone gli yakuza. I terribili mafiosi 23.30 TG LA SICILIA 12.30 DIAMOND Telefilm
renti della Casa sono stati criticati GIORNATA
03.45 AMICI lavoro di Peter sono a rischio e per 04.35 PESTE E CORNA sono ben decisi a imporre sul 0.05 URBAN WEEK 12.40 SHOPPING
per gli atteggiamenti sopra le ri- 02.30 HIGHLANDER
04.25 GRANDE FRATELLO provare di essere ancora validi in- 04.40 NONNO FELICE quartiere la loro legge e i loro traf- 0.50 INSIEME (replica) 13.00 DIAMOND Telefilm
ghe: la conduttrice, coadiuvata in Telefilm
04.35 STILL STANDING vestimenti, devono mettere le ma- 05.15 TG4 NIGHT NEWS fici dopo aver eliminato il boss lo- 13.50 SUPERVERGATO SHOW
studio da Alfonso Signorini, ne 03.30 BOOM
05.15
05.40
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METEO 5 NOTTE parlerà con i ragazzi 05.30 TRUE JACKSON
Sitcom
ni su un brillante rapinatore di
banche chiamato l'Architetto
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cale. I poliziotti però tenteranno di
impedirglielo TelEtna 14.30 PRIMALINEA TG
15.00 POLIZIOTTI CON IL CUORE
7.30 7 DÌ ANTENNA 16.00 TELEVENDITE
7.55 TG SPORT
tv satellite 8.00 SALASTAMPA A cura della
10.00
redazione sportiva
VIDEO NATURA
19.10 SUPERVERGATO SHOW
20.00 SHOPPING
20.30 PRIMALINEA TG
12.50 PART TIME 20.50 POLIZIOTTI CON IL CUORE
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Ragazzi
13.35 VIDEO NATURA
Sport&News MATTINA 14.05 BORGO ITALIA I sapori delle
nocciole - Alla scoperta
23.30 PRIMALINEA TG

14.15 NUOTO: EUROPEI VASCA 10.45 PROVA A VOLARE le di un importante processo contro le multi- denti. 14.25 THE REGULAR SHOW dell’ambiente e della natura
CORTA Eurosport SKY CINEMA FAMILY nazionali del tabacco. La sua vita viene di- 12.20 THE LAST SONG Cartoon Network italiani, soffermandosi su un
prodotto coltivato in molte
TSCRete8
15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN Una sedicenne, costretta a sposarsi perché è strutta e, solo un giornalista gli restera' ac- SKY CINEMA FAMILY 14.25 SO RANDOM!
province meridionali ma anche in 14.35 TG8 Informazione
Sky Sport 1 rimasta incinta, decide di fuggire il giorno del canto. Tre anni dopo la separazione dei genitori, Disney Channel
Piemonte: la nocciola, conosciuta 15.30 TG8 SALUTE Rubrica medica
15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA matrimonio. La sua vita migliorerà. 11.30 MATRIMONIO IN FAMIGLIA Ronnie rivede suo padre in un turbinio di 14.40 ADVENTURE TIME 19.55 TG8 Informazione
sin dai tempi degli antichi romani
Sky Sport 1 10.45 INSIDER SKY CINEMA 1 emozioni. Cartoon Network che lo offrivano agli sposi come 22.30 PUNTO D’INCONTRO
16.00 PATTINAGGIO ARTISTICO: DIETRO LA VERITÀ 13.15 A LEZIONE 14.45 A DANZA CON VANESSA simbolo di fecondità. 22.45 VIAGGIO NEI QUARTIERI
Una coppia di promessi sposi è alle prese con
GRAND PRIX Eurosport Rai YoYo 15.00 TG LA SICILIA Intrattenimento
STUDIO UNIVERSAL i deliri dei rispettivi e avidi genitori. DA LEONARDO PIERACCIONI
16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 14.50 ADVENTURE TIME 15.25 SALASTAMPA 23.00 TG8 Informazione
Un ex dirigente della Brown & Williamson de- 11.45 PANDORUM SKY CINEMA 1 Cartoon Network
Sky Sport 1 17.35 MADDALENA Telenovela
cide di rilasciare un'intervista nella quale L'UNIVERSO PARALLELO Lezione di cinema con l"amato regista e at- 14.50 TARATABONG Rai YoYo 18.00 PANTANAL Telenovela
16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO
svela i retroscena che stanno dietro alla pro- SKY CINEMA MAX tore toscano che ripercorre la sua fortunata 14.55 PHINEAS & FERB 18.45 PART TIME
Sky Sport 1
16.30 GOLF: DUBAI WORLD duzione ed alla manipolazione chimica del ta- Due astronauti si risvegliano da soli nella lo- carriera, fra battute spassose e materiale Disney Channel 19.35 RITMO IN TOUR TeleJonica
CHAMPIONSHIP Sky Sport 2 bacco. L'uomo diventa il testimone principa- ro astronave e fanno delle scoperte sorpren- inedito. 15.00 LEONE IL CANE FIFONE 20.35 BORGO ITALIA 14.10 TG8 Informazione
Cartoon Network 21.30 TG LA SICILIA 19.00 TG8 Informazione
17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI
Sky Sport 1 POMERIGGIO 15.00 WONDER PETS Rai YoYo 22.00
22.25
MADDALENA Telenovela
PANTANAL Telenovela
20.30 VIAGGIO NEI QUARTIERI
17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS 15.15 LA PANTERA ROSA 21.00 TG8 SALUTE Rubrica medica
14.10 Z LA FORMICA Dopo aver consultato solo per gioco un indo- 17.25 DOUBLE IDENTITY Boomerang 23.05 RELITTI DI SICILIA 22.30 TG8 Informazione
Sky Sport 1 24.00 SUPERPASS
SKY CINEMA FAMILY vino, un uomo dovrà cambiare il proprio de- SKY CINEMA MAX 15.15 LEONE IL CANE FIFONE 0.05 SEVEN SHOW Varietà
18.30 BIATHLON: COPPA DEL 0.30 TG LA SICILIA
MONDO Eurosport Una formica cerca di distinguersi e si mette stino. In Cecenia, un medico decide di aiutare una Cartoon Network 1.00 SALASTAMPA (replica)
19.30 BILIARDO: SNOOKER nei guai, ma riuscirà a salvare il suo formi- 15.55 HAVANA misteriosa donna a fuggire dal suo aggres- 15.20 LIFE BITES Disney Channel
Eurosport caio. STUDIO UNIVERSAL sore. 15.30 PEPPA PIG Rai YoYo
21.00 GOLF: DUBAI WORLD 14.15 IL MATRIMONIO Cuba 1958. Negli ultimi giorni della feroce dit- 18.45 MASCHI CONTRO FEMMINE 15.35 I MAGHI DI WAVERLY
Cinema

Disney Channel
CHAMPIONSHIP Sky Sport 2
22.30 SALTO CON GLI SCI: COPPA
DEL MIO MIGLIORE AMICO
SKY CINEMA 1
tatura di Fulgencio Batista un giocatore pro-
fessionista di poker s'innamora della moglie
SKY CINEMA 1
Interviste e curiosità dal set di "Maschi con- 15.35 POCOYO Rai YoYo la radio
DEL MONDO Eurosport 15.40 BEYBLADE Cartoon Network
23.00 VOLLEY:
Julia Roberts lotta per riavere un suo ex, che
sta per sposare la bella Cameron Diaz.
di uno dei capi della resistenza. .
16.25 THE ROCK
tro femmine", l"ultima spumeggiante com-
media di Fausto Brizzi con Nicola Vaporidis,
15.45 DIXILAND Rai YoYo
15.50 MUSTI Rai YoYo
RADIO1 RADIO2
ITALIA - GERMANIA 15.35 L'ULTIMO DOMINATORE SKY CINEMA 1 Claudio Bisio, Paola Cortellesi e Fabio De • 06.00 GR1 • 06.10 HALLO ITALIA! LA • 07.20 RADIO2 SUPERMAX FLASH • 07.30
Sky Sport 2 16.00 A TUTTO RITMO Disney SVEGLIA DI RADIO1 • 07.00 GR1 • GR 2 • 07.53 GR SPORT • 08.00 IL RUGGI-
DELL'ARIA Un agente dell"Fbi e un ex detenuto devono Luigi. 07.20 GR REGIONE • 07.35 UN'ESTATE TO DEL CONIGLIO • 08.30 GR 2 • 08.38 SE-
SKY CINEMA FAMILY sventare il folle piano dinamitardo di un re-
Documentari Un bambino dai poteri straordinari deve fer-
mare una sanguinosa guerra tra quattro fa-
duce.
17.20 THE TWILIGHT SAGA: ECLIPSE
18.45 STREGATA DALLA LUNA
STUDIO UNIVERSAL
La vedova Loretta, più per ragionamento che
Intrattenimento FA • 08.00 GR 1 • 08.30 SEGUE UN'E-
STATE FA • 09.00 GR 1 • 09.05 RADIO
ANCH'IO • 10.10 START • 11.00 GR 1 •
GUE IL RUGGITO DEL CONIGLIO • 10.00 IO
CHIARA E L'OSCURO • 10.30 GR 2 • 11.00
RADIO2 SUPERMAX • 12.30 GR 2 • 12.48
11.55 PERMESSO DI SOGGIORNO • GR SPORT • 13.00 28 MINUTI • 13.30 GR 2
14.55 MEGAFABBRICHE zioni. SKY CINEMA FAMILY per amore, sposerà Johnny Cammareri, ma 14.35 N.C.I.S Fox Crime 12.00 GR1 • 12.05 GLI AFFARI • 12.35 • 13.35 UN GIORNO DA PECORA • 15.00
CORVETTE 15.40 PRESAGIO FINALE Mentre infuria la battaglia fra vampiri e lupi quando conosce Rony, il futuro cognato, è 14.50 I SIGNORI DELLA FUGA Fox BUONA CONDOTTA • 13.20 A TUTTO COSI PARLO' ZAP MANGUSTA • 15.15 OT-
National Geographic SKY CINEMA MAX mannari, Bella è contesa da Edward e Jacob. passione a prima vista. 15.30 LAW & ORDER: UNITÀ CAMPO • 13.25 GIAN VARIET • 14.00 TOVOLANTE • 15.30 GR 2 • 16.00TAXI DRI-
15.10 DOV'È HITLER? SPECIALE Fox Crime GR 1 • 14.05 CON PAROLE MIE • 14.45 VER • 16.30 GR 2 • 17.00 610 (SEI UNO
NO COMMENT • 15.05 SEGUE NO COM- ZERO) • 18.00 CATERPILLAR • 19.30 GR 2
The History Channel
16.05 LA STORIA SPORCA DI
SERA 15.45 LA VITA SECONDO JIM Fox
16.10 TUTTO IN FAMIGLIA Fox MENT • 15.35 BAOBAB L'ALBERO DEL- • 19.44 GR SPORT • 19.50 DECANTER •
LE NOTIZIE • 16.05 SEGUE BAOBAB 20.53 ITALIA150.BAZ • 21.00 MOBY DICK •
PARIGI The History Channel 16.25 LIFE ON MARS Fox Crime L'ALBERO DELLE NOTIZIE • 17.00 GR 1 22.30 GR 2 • 22.40 RAI TUNES • 00.00 ITA-
21.00 ADÈLE E L'ENIGMA DEL FARAONE Ronnie rivede suo padre in un turbinio di china del tempo, Dolf si unirà ad una crocia-
16.55 DOG WHISPERER 16.40 90210 Fox • 17.05 LE STRADE DEL TOUR • 17.20 LIA150.BAZ • 00.05 EFFETTO NOTTE
SKY CINEMA FAMILY emozioni. ta. RADIO 1 SPORT • 17.40 LIDO LAURA •
National Geographic 17.20 N.C.I.S Fox Crime
17.00 GLI EROI DEL GHIACCIO
The History Channel
Le surreali avventure sentimentali di una ra-
gazza parigina, tra spasimanti e strane crea-
22.55 THE EXPERIMENT - CERCASI CA-
VIE UMANE
00.55 FAR CRY
SKY CINEMA MAX
17.35 I SIMPSON Fox
18.15 CRIMINAL MINDS Fox Crime
18.10 SEGUE LIDO LAURA • 19.00 GR 1
• 19.30 ASCOLTA SI FA SERA • 19.35 RADIO3
SKY CINEMA MAX Un medico vuole trasformare i soldati in mac- LA MEDICINA • 19.40 ZAPPING • 20.45 • 06.01 QUI COMINCIA • 06.45 GR 3 •
17.55 INDAGINI AD ALTA QUOTA ture. 18.30 TUTTO IN FAMIGLIA Fox ZONA CESARINI • 22.00 GR 1 • 23.00 06.50 RADIO3 MONDO • 07.15 PRIMA
National Geographic 21.00 PREDATORS Un ex reporter accetta di partecipare ad un chine da guerra; Jack Carver deve fermarlo. 18.55 LA VITA SECONDO JIM Fox GR 1 • 23.05 DEMO • 23.20 UOMINI E PAGINA • 08.45 GR 3 • 09.00 PAGINA 3
18.00 A CACCIA DI MOSTRI: SKY CINEMA MAX esperimento credendo di aver trovato uno 01.05 IL TRONO DI SPADE 19.10 C.S.I. - 100% GRISSOM CAMION • 23.35 SUONI D'ESTATE • • 09.30 PRIMO MOVIMENTO • 10.10
L'UOMO FALENA Su un pianeta sconosciuto, un gruppo di scoop. SKY CINEMA 1 Fox Crime 00.00 IL GIORNALE DI MEZZANOTTE TUTTA LA CITTà NE PARLA • 10.45 GR 3
The History Channel 23.00 L'IMMORTALE Ned deve vegliare sul futuro erede al Trono di 19.20 LIE TO ME Fox • 10.50 CHIODO FISSO • 11.30 RADIO3
mercenari vengono catturati da misteriosi MONDO • 12.00 IL CONCERTO DEL MAT-
18.55 MEGASTRUTTURE: alieni. SKY CINEMA 1 Spade. Ma Cersei ha già preparato un piano 20.05 C.S.I. MIAMI Fox Crime TINO • 13.00 LA BARCACCIA • 13.45 GR
BATTAGLIA NAVALE Un padrino decide di chiudere con il passato, diabolico 20.10 I SIMPSON Fox 3 • 14.00 TRE COLORI • 14.30 ALZA IL
21.10 FEMMINE CONTRO MASCHI
National Geographic ma il viaggio di redenzione è pieno di insidie. 02.00 IL TRONO DI SPADE 21.00 I SIGNORI DELLA FUGA Fox VOLUME • 15.00 FAHRENHEIT • 16.45
SKY CINEMA 1 21.00 CRIMINAL MINDS Fox Crime GR 3 • 16.55 SEGUE FAHRENHEIT •
19.00 A CACCIA DI TESORI: PROVA 23.40 CUORI RIBELLI SKY CINEMA 1
DI CORAGGIO Le storie di tre coppie si intrecciano in un gro- 21.50 I SIGNORI DELLA FUGA Fox 18.00 SEI GRADI • 18.45 GR 3 • 19.00
The History Channel viglio di malintesi sulle note dei Beatles.
21.22 LA MIA VIA
STUDIO UNIVERSAL
Joseph Donnelly, giovane irlandese di belle
Lo scontro tra gli Stark e i Lannister è ormai
inevitabile: mentre il giovane Robb Stark è
21.55 CRIMINAL MINDS Fox Crime RADIO SIS HOLLYWOOD PARTY: CINEMA ALLA RADIO
• 20.30 SEGUE RADIOTRE SUITE- IL CAR-
19.55 MEGAFABBRICHE 22.45 AMERICAN HORROR STORY • 09.00 HIT ITALIA CLASSIFICA CON F. TELLONE • 22.50 SEGUE RADIOTRE SUI-
SUPER CARAVAN STUDIO UNIVERSAL speranze, ma nessuna sostanza, fugge in deciso a marciare verso Approdo del Re con Fox ZAPPALÀ • 10.00 WEEK END SIS CON D. TE • 00.00 BATTITI
Grazie alle sue doti musicali, padre O'Malley America con Shannon, bella ereditiera dalle un esercito per raggiungere il padre e le so- 22.50 N.C.I.S Fox Crime MANNINO • 13.00 CATTIVE FREQUENZE
RADIOTELECOLOR
National Geographic
20.00 AFFARI DI FAMIGLIA: ABITO riuscirà a risollevare le sorti economiche del- aspirazioni anticonvenzionali. relle, Tywin Lannister passa all’azione per 23.35 I GRIFFIN Fox IL MEGLIO CON G. ASTORINA. P. MILAZ-
00.45 DOLF E LA CROCIATA proteggere la sua famiglia. Intanto i Dothraki 23.45 C.S.I. - 100% GRISSOM ZO • 15.00 HIT ITALIA CLASSIFICA CON
DEL COLONNELLO la sua parrocchia. . F. ZAPPALÀ • 16.00 DISCO SHAKE •
The History Channel DEI BAMBINI schiavizzano una tribù selvaggia, ma solo Fox Crime • 07.00 NANDO SPILOTRI • 09.00
22.55 THE LAST SONG 18.00 HIT SIS CON F. ZAPPALÀ • 20.00 ROBERTA LUNGHI • 12.00 CLAUDIO
20.30 AFFARI DI FAMIGLIA: SKY CINEMA FAMILY SKY CINEMA FAMILY l’intervento di Daenerys puà evitare ulteriori 00.00 I GRIFFIN Fox AIRPLAY (HEAVY ROTATION NO STOP) • FALLICA • 15.00 DIFFUSIONE NO
TUTTI IN BICI Tre anni dopo la separazione dei genitori, Bloccato nel Medioevo a causa di una mac- violenze. 00.30 AMERICAN DAD Fox 23.00 SOULSEARCHING - COMPO- STOP SOLO GRANDI SUCCESSI
The History Channel 00.40 DEXTER Fox Crime STRADIO SHOW CON MICHEAL RUTTER • 17.00 CRISTIANO DI STEFANO

sport
lunedì
Atalanta-Catania 1-1. Solo in
inferiorità numerica, i rossazzurri
soffrono il ritorno dell’Atalanta
La corsa di Legrottaglie
dopo il gol del
momentaneo 1-0
[foto Filippo Galtieri]
Milan, un pari tra le polemiche
al Bologna manca un rigorissimo
E l’Udinese se la gode in testa da sola aspettando la Juventus
IL COMMENTO
JUVE PER LA VETTA, ROMA PER EVITARE LA CRISI
FILIPPO GRASSIA
B
ando alla retorica e al minimalismo, l’Udi-
nese gioca da grande e parla da grande
senza nascondersi dietro falsi paraventi.
Che qualcosa sia cambiato nell’immaginario del
clan friulano, lo s’è capito alla fine della partita
vinta sul Chievo. Quando Guidolin ha festeggiato
il successo, come se avesse tagliato per primo il
traguardo della Milano-Sanremo, in un’ammuc-
chiata mai vista da quelle parti. L’ha spiegato lo
stesso tecnico che guarda lontano, con un’ambi-
zione finalmente confessata: «Quello che più mi
inorgoglisce è il vantaggio sulla quinta, non pen-
savo che fosse così importante a questo punto del
campionato. Se Milan e Juventus sono favorite
nella corsa allo scudetto, come io penso, noi e la
Lazio possiamo batterci per il terzo posto».
Insomma l’Udinese ci crede, non è più un’outsider
e basta, è una solida realtà: ne tengano conto le ri-
vali che pensavano di ritrovarla sul ciglio della
strada con le gomme a terra. Ieri pomeriggio ha
dominato il Chievo fino alle battute finali in cui ha
corso qualche rischio. Nelle prossime due partite
capirà tutto di se stessa: domenica sul campo
della Lazio, mercoledì contro la Juventus nel recu-
pero della prima giornata rinviata per lo sciopero
dei calciatori. Una specie di esame di laurea. Con
il folletto Di Natale voglioso di guadagnarsi la
maglia azzurra: «Lui davanti e i compagni dietro,
come nell’Udinese», il consiglio inviato a Prandel-
li.
In attesa di Roma-Juventus, che si giocherà stase-
ra in omaggio alle regole televisive, la squadra
friulana mantiene i due punti di vantaggio sulla
Lazio, vittoriosa a Lecce con un grande Klose, e ne
guadagna altrettanti sul Milan, fermato sul pari a
Bologna. L’occasione perduta manda parzialmen-
te all’aria la tabella stilata da Allegri per guadagna-
re la testa della classifica prima di Natale o subi-
to dopo le feste. Ma il risultato è corretto nono-
stante gli svarioni di Rocchi (ancora lui, fermate-
lo) che ha negato un rigore per parte (fallo di
Mudingay su Aquilani, mani evidente di Seedorf),
15ª giornata Serie A I L PUNTO
Risultati Classifica Prossimo turno
Atalanta-Catania 1-1 Udinese 30 Roma 17
18-12-2011
Chievo-Cagliari 17/12 ore 18
CARATTERE
Bologna-Milan
Cagliari-Parma
2-2
0-0
Juventus
Milan
29
28
Parma
Atalanta (-6)
17
16
Fiorentina-Atalanta 17/12 ore 20.45
Milan-Siena 17/12 ore 20.45
E GRANDE
Inter-Fiorentina 2-0 Lazio 28 Fiorentina 16 Catania-Palermo ore 15 CUORE
Lecce-Lazio 2-3 Napoli 21 Chievo 16 Cesena-Inter ore 15
GIANFRANCO TROINA
Palermo-Cesena 0-1 Palermo 20 Bologna 15 Genoa-Bologna ore 15
A
lla fine il Catania si tiene stretto
Siena-Genoa 0-2 Genoa 18 Siena 14 Juventus-Novara ore 15
il pareggio, ma (molti ma) ha di
Udinese-Chievo 2-1 Catania 18 Cesena 12 Parma-Lecce ore 15 che recriminare per quel che si
è visto agli «Azzurri d’Italia» con un pe-
12 I 12 I 2011 Novara-Napoli 1-1 Cagliari
Roma-Juventus oggi 20.45 Inter
18
17
Novara
Lecce
11
8
Lazio-Udinese
Napoli-Roma
ore 20.45
ore 20.45
santissimo cartellino rosso per doppia
ammonizione ad uno Spolli tanto gene-
roso quanto ingenuo.
ANSA-CENTIMETRI E giocarsi quarantacinque minuti con
l’uomo in meno non era proprio facile
su un campo come quello dell’Atalanta,
UN PUNTO
dove in molti ci hanno lasciato le pen-
ne. E così, messo alle strette, il Catania
ha dovuto fare buon viso a cattivo gio-
co portandosi via solo un punto, quan-
do invece aveva dimostrato di aver sog-
giocato la Bergamasca di Colantuono e
l’aveva trafitta con un volo angelico di
MA CHE
!
Legrottaglie su un cross perfetto (toh,
finalmente) di capitan Marchese.
Un vantaggio strameritato con Almiron
in grande spolvero, un Barrientos dina-
mico, un Maxi Lopez pungente che vin-
ceva alla grande il duello a distanza col
capocannoniere Denis. Insomma un
RABBIA
Catania perfetto quello che Montella
aveva organizzato, ma poi ci metteva il
dito l’arbitro Giannoccaro con una de-
cisione frettolosa che inguaiava i ros-
sazzurri. Spolli out e a quel punto il
bunker rossazzurro tentava di non far-
si bucare dal bombardamento conti-
nuo degli atalantini.
Ovvio che, dai e dai, alla prima imper-
fezione potesse arrivare il pari. Così era,
ma il gran merito del Catania era quel-
lo di restare a galla nonostante tutto
mostrando il suo carattere con grande
Catania in gol con Legrottaglie determinazione. Dalla possibile vittoria
si passava ad un pari strameritato ma
poi rosso ingiusto a Spolli
sudatissimo.
Fossero arrivati i tre punti il Catania si
sarebbe presentato a quota venti nel
e l’Atalanta raggiunge il pari
derby di domenica col Palermo al Ciba-
li, invece i rosanero restano due punti
avanti. Sarà un derby non ad altissima
Il difensore salterà il derby quota, ma una partitissima siciliana di
buon livello ai margini della zona Euro-
pa, ma senza voli pindarici c’è da pen-
sare più a guardasri alle spalle e salvar-
GIOVANNI FINOCCHIARO, CONCETTO MANNISI, MICHELE TOSTO DA PAG. 20 A PAG. 23 si su entrambi i fronti, piuttostto che
pensare a obiettivi... continentali.
Il Milan frena, l’Udinese no. Anzi rilancia, sorpassa e si go-
de il primato in solitario. Le emozioni non mancano nel tur-
no domenicale della serie A seppure in formato ridotto (so-
lo 4 gare): i rossoneri inciampano al Dall’Ara contro un Bo-
logna che ci ha messo gambe e cuore. Tra papere, rigori da-
ti e reclamati e proteste (super lavoro per l’arbitro Rocchi),
ha chiuso gli occhi su un altro mani di Morleo e i campioni d’Italia devono accontentarsi di un 2-2 che li la-
non ha punito il fuorigioco attivo di Pato nell’azio- scia a due punti dalla vetta. Quella che l’Udinese di Guido-
ne conclusasi con il rigore di Ibrahimovic. lin si gode, almeno per una notte, in attesa del big match di
Il Milan ha giocato a corrente alternata, bene in at- questa sera all’Olimpico tra Juve e Roma. Nel posticipo pa-
tacco, male in difesa, mentre il Bologna, dopo ri tra Novara e Napoli. servizi e commenti PAG. 24/25
aver raggiunto il 2-2 con Diamanti, ha mancato
due occasioni nel finale. Non c’è da stupirsi. Da
quando c’è Pioli, la squadra rossoblù ha fatto pas-
si da gigante: in tre giorni ha costretto la Juventus RUGBY, IMPREVISTO IERI AL GORETTI ARGENTO ANCHE PER L’ALTRO ETNEO GALVAGNO
ai supplementari in Coppa Italia e il Milan a una
partita complicata al Dall’Ara. Allegri c’è rimasto
malissimo. Ma i suoi fanno fatica quando si alza il
ritmo per la scarsa propensione alla corsa di Aqui-
L’Amatori batte Milano Andrea Punzio sfiora l’oro
ai tricolori dilettanti di boxe
lani, Seedorf e soprattutto Van Bommel. Ecco per-
ché ai rossoneri servirebbe un centrocampista
più che una punta.
con strip tease finale
Ed eccoci alla sfida di stasera che oscilla fra le vo-
glie di primato della Juventus e le paure d’una gra- SERVIZIO PAG. 41 SERVIZIO PAG. 41
ve crisi per la Roma. La squadra bianconera accu-
sa l’assenza di Vucinic, ai box per un infortunio
muscolare, e ripresenta Marchisio, bloccato dal
giudice sportivo con il Cesena e autore di un gran
gol in Coppa Italia, il suo valore aggiunto. Fuori il Prima Divisione. Gli azzurri pareggiano a Lanciano e restano in vetta
montenegrino, Conte cambia modulo schierando
Estigarribia e Pepe ai fianchi di Matri. Una sola
punta, direte. Ma i compagni vanno spesso e vo-
lentieri in gol. A cominciare da Marchisio che for- Siracusa, che peccato
sfuma la vittoria
ma con Vidal e Pirlo il miglior pacchetto di centro-
campo. E pensare che Delneri e Lippi lo schierava-
no esterno di sinistra, fuori ruolo insomma.
a pochi minuti dal 90’
La Roma, invece, è costretta a fare i conti con le
squalifiche di Bojan, Juan e Gago, gl’infortuni di
Borini, Pizarro. Burdisso, Kjaer e Cassetti, l’idiosin-
crasia del tecnico nei confronti di Borriello. In
avanti Osvaldo, dopo la squalifica interna per lo Marcia alla grande il Siracusa che a Lanciano, sul campo di una rivale di-
schiaffo a Lamela, farà coppia proprio con il giova- retta, raccoglie un pareggio, ma si morde le mani perchè sino a qualche
ne argentino. Alle loro spalle, udite udite, Totti. I ri- minuto dalla fine la squadra di Sottil era in vantaggio (gol del solito bra-
schi sono tutti della Roma che non riesce a spec- vissimo Mancosu) vrebbe potuto incrementare il suo vantaggio in
chiarsi nelle idee di Luis Henrique e fra sette gior- classifica e preparare magari la fuga. Comunque una dimostrazione di
ni sarà ospite del Napoli al San Paolo. O i gialloros- forza che la dice lunga sulle chances del Siracusa nella corsa verso la Se-
si si danno una mossa oppure rischiano. La pan- rie B, anche perchè alle sua spalle le altre arrancano. Comunque bella
china non è granché salda. vittoria del Trapani che ieri ha battuto il Sudtirol. SERVIZI PAG. 26
18. LA SICILIA LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011
 LA SICILIA LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011

20. CALCIO NAZIONALE

ATALANTA-CATANIA 1-1 Punto d’oro. In vantaggio con

Legrottaglie, gli etnei hanno
la partita comunque resistito 50 minuti in 10
prima del pari, difeso poi sino al 90’

Il Catania
vede rosso
Rabbia per l’ingiusta espulsione di Spolli
che permette ai nerazzurri di pareggiare
RETE: Legrottaglie al 19’ p.t.
Tiribocchi al 26’ s.t.
ATALANTA: [4-4-1-1] Consigli; Masiel-
lo, Ferri, Manfredini, Bellini (15’ s.t.
Bonaventura); Schelotto, Cigarini, Car-
mona (5’ s.t. Tiribocchi), Padoin; Mo-
ralez (39’ s.t. Marilungo), Denis.
A disp.: Frezzolini, Bonaventura, Pelu-
so, Raimondi, Minotti.
All. Colantuono.
CATANIA: [3-5-2] Andujar; Bellusci, Le-
grottaglie, Spolli; Potenza, Almiron,
Lodi (45’ s.t. Capuano), Delvecchio,
Marchese; Lopez (22’ s.t. Bergessio),
Barrientos (32’ s.t. Sciacca).
A disp.: Campagnolo, Gomez, Ricchiu-
ti, Alvarez. All. Montella.
ARBITRO: Giannoccaro di Lecce (Nico-
letti e Iori, quarto uomo Ostinelli).
NOTE: Spettatori quasi 14 mila (4058
paganti, 9658 abbonati). Espulso
Spolli al 43’ p.t. per fallo su Denis (era
stato già ammonito), ammoniti Mar-
chese, Carmona, Tiribocchi. Bellini per
gioco pericoloso, Delvecchio per com-
portamento non regolamentare.
Recupero 2+3
GIOVANNI FINOCCHIARO
NOSTRO INVIATO
BERGAMO. Eroici. Ci scappa un termine
che ci ricorda un urlo della nostra in-
fanzia quando, sopraffatti dalla calura
estiva, sgranammo gli occhi dinanzi
alle imprese della Nazionale di Berzot.
Il Catania non è l’Italia campione del
Mondo, ma mette tutto il coraggio e
l’amore di questo mondo per conser-
vare ora il vantaggio, poi l’uno a uno
finale. Un punto d’oro, conquistato
nonostante i 50 minuti, recupero
compreso, giocato in inferiorità nu-
merica per via della cacciata ingiusta
di Spolli.
Rimaxi
Un mese e mezzo dopo il match con la
Lazio, datato 29 ottobre, Maxi torna ti-
tolare. Non in tandem con Bergessio,
bensì con il Pitu Barrientos. Coppia
inedita, se vogliamo, ma affiatata visto
che avevano vissuto un’esperienza
comune nella fredda, gelida, glaciale
Mosca. E il 3-5-2 di Montella, modu-
lo confermatissimo, presenta altre no-
vità: il rientro di Delvecchio in forma-
zione base, quello di Potenza sulla fa-
scia destra, ora rinforzo della difesa,
ora uomo in più per le azioni dei cen-
trocampisti.
Un po’ d’accademia
Il 4-4-1-1 dell’Atalanta sembra una
macchina ben oliata, Per quindici mi-
nuti, gli uomini di Colantuono ese-
guono gli ordini alla perfezione: gioco
sulle fasce, improvvise verticalizza-
zioni, tocchi di prima, ordine e attac-
chi ordinati, mirati. Il Catania di Mon-
tella ha pazienza e aspetta. Aspetta e
respinge, tenta di ripartire, quanto
meno di crearsi lo spazio per affonda-
re i contropiede.
Tacco e rimorchio rimorchio arriva ancora lui, Nicola Le- rate a centrocampo è andato ad ab-
Sei minuti di prove: tiri da fuori (Al- grottaglie. Come a Novara, anche qui, bracciare tutta la panchina rossazzur-
miron e Potenza), tentativi al volo (Lo- a Bergamo, il colpo di testa è sotto la ra, baciando Pitu e Turi Libra, il mas-
di) dopo giocate corali e veloci parti- traversa. Vincente. saggiatore. Poi, in partita, proprio i
te dal piede di Barrientos, con la colla- due ex hanno dato vita a una sfida ru-
borazione di Almiron. Il Catania al 19’ Il Pelé di Barletta de. E se Delvecchio avesse segnato
passa meritatamente in vantaggio. Applausi, sotto la curva, nel riscalda- (30’) in sforbiciata volante sullo stile
Dalla sinistra, zona bandierina, il col- mento per Delvecchio, vecchio cuore cinematografico di Pelè nell’epico film
po di tacco di Barrientos, spiana la atalantino, sì. Ma solo prima del via, al "Fuga per la vittoria"? Che peccato,
strada per il cross millimetrico, di pri- pari di Schelotto che, ammirevole an- quel gesto avrebbe meritato sorte mi-
ma intenzione, griffato Marchese. A che il suo gesto, con le squadre schie- gliore.

Le pagelle rossazzurre di CONCETTO MANNISI

Legrottaglie, gol e non solo. Almiron straordinario. Marchese, che assist

6,5 6 7 6 6 6 6 7 6,5 6 6 6
ANDUJAR BELLUSCI LEGROTTAGLIE SPOLLI POTENZA DELVECCHIO LODI ALMIRON MARCHESE LOPEZ BARRIENTOS MONTELLA
Non deve fare Non la sua Conferma la Denis è cliente Gara di ben altra Combatte con Il playmaker ha le La spinta di Schelotto è Gara tutta cuore e Quando ha la palla Il Catania del primo
grandi cose nel migliore partita. crescita di assai difficile, ma sostanza rispetto spirito guerriero qualità per guidare Schelotto cliente determinazione, fra i piedi non sai tempo è quasi
primo tempo, ma Tiene condizione Nicolas lo a quella del dall’inizio alla fine il centrocampo ma costringe difficilissimo da che conferma mai quello che perfetto e ha la sola
offre la discretamente muovendosi con affronta con "Massimino" con del match. non sempre le Marchese a gestire, ma come Maxi abbia potrà inventarsi. colpa di non
sensazione di quando si tratta passo sempre più attenzione e il Chievo. Vero è Talvolta eccede dimostra. Un paio rinculare e l’ex l’esterno ritrovato passo e Talvolta, però, chiudere la partita.
attraversare un di chiudere, ma sicuro. Ciò lo determinazione, che in trasferta si con i suoi di alleggerimenti del Bari si trova rossazzurro voglia. Gli si può esagera in finte e Poi l’espulsione di
buon momento quando ha il aiuta anche commettendo un pensa più a interventi alla carlona fanno spesso con scarsa conferma di rimproverare finezze e si Spolli complica i
di forma. Pronto pallone fra i piedi quando si tratta errore grave difendere che ad scomposti, che sudare freddo i assistenza ai lati. essere atleta di qualche assist neutralizza da piani del tecnico
sulle uscite alte, sembra andare in di proporsi sui soltanto quando attaccare, ma portano compagni, però in Se ne lamenta affidamento: sbagliato per solo. Finisce che forse la grande
lascia un po’ difficoltà e calci da fermo, lo va a stendere a stavolta Potenza Giannoccaro a altre occasioni con Montella, ma sprinta, centimetri e, spompato per il colpa di non
troppo a sbaglia sia i come accade in centrocampo.Qu piace di più, fischiargli contro (specie nella ci mette il cuore e combatte e, soprattutto, un lavoro da esterno cambiare prima il
desiderare sui passaggi più occasione i rimedia il "giallo" anche se si a ripetizione, però ripresa) è prezioso. le gambe e, alla quando serve, contropiede non sinistro, in cui deve boccheggiante
rinvii di piede. elementari sia, dell’azione che che ne considera che in il suo in fase di Non quando fine, la sua prova piazza anche il finalizzato come contrastare. Non è Barrientos col
Nella ripresa dà quasi di vale il vantaggio condiziona la quel ruolo è pur rottura lo fa. spedisce alto da è da applausi. Col calcetto maligno. in momenti di compito suo. Catania in difficoltà.
sicurezza al conseguenza, rossazzurro. gara. La moviola sempre un Meno bene in fase posizione Catania in dieci, Peccato che in un fiducia avrebbe 6 SCIACCA Nel
reparto, quelli un po’ più Provvidenziale lo scagiona al adattato. di impostazione. favorevolissima. anzi, il suo lavoro caso scatti pure il certamente fatto. finale arrembante
risultando complicati. Un nel finale un suo momento Generoso quando SV CAPUANO è straordinario. giallo. Suo l’assist 6 BERGESSIO dei bergamaschi si
incolpevole sul passo indietro. intervento in dell’espulsione. gioco Una manciata di da applausi a Si batte, ma può guadagna la
gol. recupero. sull’esterno. secondi in campo. Legrottaglie. poco. pagnotta.

LE PAGELLE NERAZZURRE. Consigli fa gli straordinari. Tiribocchi parte in panca e diventa decisivo. Schelotto... quanto corre
7 CONSIGLI. Nel primo tempo nega la gioia del gol ai
rossazzurri a più riprese, nulla può quando
Legrottaglie gli sbuca davanti in solitaria.
6 MASIELLO. Inizia titubante, poi è costretto dal
risultato a pigliare campo e ad affiancare Schelotto.
Alla fine va in tilt.
5,5 FERRI. Quando la difesa dell’Atalanta balla, lui si
dimostra all’altezza del... corpo di danza.
6 MANFREDINI. Varrebbe lo stesso discorso fatto per
il compagno di reparto, ma almeno lui sa spingere
e sa crossare.
5,5 BELLINI. Non è mai incisivo, si fa ammonire e 5,5 CARMONA. Partita del tutto incolore, infatti nella speranza di arpionare la vittoria in extremis. E
finisce sostituito. Colantuono lo cambia. la stava quasi azzeccando. 5,5
6 BONAVENTURA. Peggio del suo compagno era 7 TIRIBOCCHI. Entra e fa quello che deve fare, ovvero 6,5 DENIS. Gran bell’attaccante, che ci mette il fisico GIANNOCCARO
difficile fare. il gol. Certo, ci fosse stato qualcuno a rendergli la e pure qualche buon spunto tecnico. Spolli non Impeccabile fin
6 SCHELOTTO. Il giocatore più forte dell’Atalanta, ma vita dura.... finisce espulso per caso. quando non
è indiscutibile che Marchese sia riuscito ad 6 PADOIN. Fa il suo in mezzo al campo quando 6 COLANTUONO. La sua Atalanta comincia bene, poi avverte la pressione
imbavagliarlo a lungo. Corre fino a quando... non l’Atalanta ha necessità di andare a recuperare il si impalla e dà spazio al Catania. Ha il merito di del pubblico di
rientra negli spogliatoi. risultato. cercare il pareggio prima e la vittoria poi, che viene Bergamo e dà
6 CIGARINI. Sa cosa fare col pallone fra i piedi, non 5,5 MORALEZ. Temutissimo alla vigilia, non è che solo sfiorata, ma l’aiuto glielo dà la terna arbitrale, ascolto al proprio
sempre l’esecuzione si sposa con... la velocità del riesca a fare chissà quali numeri. regalandogli la superiorità numerica. assistente di linea
pensiero. SV MARILUNGO. Colantuono lo getta nella mischia C. M. espellendo Spolli

Rosso relativo
A due dal riposo Spolli entra per la se-
conda volta su Denis. Giusta la prima
ammonizione, ma sul secondo inter-
vento pesa la decisione dell’arbitro
che ha voluto punire oltremodo l’ar-
gentino del Catania cadendo nella
trappola del bomber dei bergama-
schi, bravo a fingere una trattenuta da
parte del connazionale Rosso… rela-
tivo e Montella trasforma la squadra
in 4-4-1, lasciando Lopez solo in avan-
ti, arretrando Potenza a destra, accen-
trando Bellusci, consegnando a Mar-
chese la fascia sinistra. A centrocam-
po, stesso lato, retrocede Barrientos e
il Catania copre bene gli spazzi senza
soffrire troppo l’inferiorità numerica.
Con l’innesto di Tiribocchi, Colantuo-
no prova a volte il 4-2-3-1, ma so-
prattutto si affida al tridente, perché
Schelotto resta alto a destra a sup-
IL GOL. Legrottaglie sbuca in area sul cross da sinistra di Marchese e non dà
scampo a Consigli con un colpo di testa che si infila sotto la traversa
porto di Denis e del Tir, anche se per
lunghi non tratti non riesce a inne-
scarli per le buone chiusure di Mar-
chese e Bellusci. Un’ora di gioco, entra
Bonanventura, un altro giocatore che
si piazza ridosso dell’area rossazzurra
e il modulo bergamasco diventa 3-4-
1-2. La pressione dei nerazzurri au-
menta.
Il Tir non perdona
Il Catania soffre, ma non si piega. Al-
meno fino al ’70 respinge colpo su
colpo ogni tentativo dei padroni di
casa. Poi, su un angolo di Schelotto, i
giocatori dell’Atalanta si dispongono
in fila indiana salvo poi sparpagliarsi
qua a là al momento della battuta,
riuscendo così ad eludere alcune mar-
cature. A rimorchio, manco a dirlo,
arriva il Tir, al secolo Simone Tiriboc-
chi, e il pareggio diventa realtà con un
tiro di controbalzo sul quale Andujar
nulal può. Montella, che aveva già al-
ternato Lopez con Bergessio, stava
cambiando un esterno con Capuano.
Rapido ripensamento e fiducia a
Sciacca per Barrientos (poteva forse
entrare prima) con Fabiuzzu che si
posizione proprio a sinistra, a centro-
campo.
Che stress
L’Atalanta attacca a oltranza, ma si
stressa, perché non trova il colpo del
FORZA
ko definitivo (a 4 minuti dal termine
La grinta di va fuori di poco un colpo di testa di
Legrottaglie, Masiello). Il Catania tenta un paio di
inseguito da Maxi affondi, anche perciolosi, giusto per
Lopez. Il difensore alleggerire la fatica di chi difende con
ha siglato un gol l’uomo in meno e a oltranza. Eroici, sì.
di forza, saltando Primo tra tutti Andujar che non è Zoff
di testa più in alto ma che al 90’ salva da campione pri-
degli avversari ma su Marilungo, quindi sul tentativo
[foto Filippo Galtieri] di Cigarini.
LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011
[foto Galtieri]
LA MOVIOLA di Gaetano Sconzo
La «sfortuna»
di Giannoccaro
Paganini in questo caso concede
la replica. Sabato 22 ottobre
l’arbitro Giannoccaro ’fischiò il
pareggio del Catania a Firenze (2-
2), lasciando però perplessi per
una direzione più volte
indecifrabile. Ora la storia si ripete
a Bergamo (1-1) ma con ulteriori
grosse, pesantissime perplessità.
Allora il quarantenne Antonio
Danilo Giannoccaro,
imprenditore a Lecce, al 42’ non
espulse il viola Montolivo, autore
di un fallaccio su Catellani, ieri -
vedi caso al 42’ (è li collocata la
sua Fossa delle Bermude?) ha
affibbiato una seconda
ammonizione a Spolli per una
splendida quanto misera
sceneggiata dell’atalantino Denis.
A Firenze perdonò a Spolli (fra i
due chiaramente non c’è una
coincidenza astrale favorevole)
uno schiaffone a Cerci ed una
sberla a Behrami, quindi a Silva
un autentico spietato assalto a
Catellani, a Gamberini e Natali
due autentici attentati a Maxi
Lopez.
Ieri nel finale della partita s’è
verificato un autentico
campionario delle scorrettezze, in
particolare nelle mischie da calcio
piazzato, senza che l’arbitro
facesse quanto meno notare la
propria presenza.
E gli assistenti, ma anche il quarto
ufficiale, dove erano; al bar?
LA SICILIA
CALCIO NAZIONALE .21
Visto
da...
GIANNI DI MARZIO
Catania perfetto
finchè rimane in 10
poi esce il carattere
B
uon pari del Catania in una partita delicata per il mo-
mento di disagio dei rossazzurri dopo il passo falso al
Massimino e per la necessità di rifarsi in trasferta. Co-
me novità nello schieramento etneo il ritorno di Delvecchio
e l’accantonamento della coppia Bergessio-Gomez a vantag-
gio della gran rentrée di Maxi in coppia con Barrientos,
mancino puro, posizionato sul centrodestra per sfruttarne il
suo piede vellutato per le conclusioni da destra a sinistra.
Per i primi 15’, però, il Catania trovava in difficoltà ad impor-
re il proprio gioco, attaccava poco velocemente e si perde-
va in un fraseggio fatto di passaggi laterali mentre l’Atalan-
ta sfruttava molto l’avanzamento degli esterni bassi e la su-
periorità numerica in mezzo al campo quando, nella fase di
non possesso, i due esterni rossazzurri si abbassavano per
infoltire la retroguardia.
Vita dura, comunque, per i due attaccanti di riferimento, Lo-
pez da una parte e Denis sul fronte opposto, un po’ isolati dai
tre difensori che li bloccavano; Maxi, però, riusciva a fare la
sua parte grazie alla sua abilità nel proteggere la palla per
dare ai compagni il tempo di salire. Dopo un quarto d’ora, la
fase migliore del Catania che metteva sotto pressione i ber-
gamaschi; a rompere il gioco a favore degli etnei è stato Al-
miron che presidiava l’area di rigore avversaria con acume
tattico.
Alla luce delle svariate occasioni costruite era meritatissimo
il vantaggio che ha premiato anche il grande apporto di
esperienza di Legrottaglie alla causa rossazzurra.
Buona disinvoltura e sicurezza del Catania nel gestire il
vantaggio fino all’espulsione di Spolli, vittima di se stesso per
la prima ammonizione rimediata e dell’astuzia di Denis sul
debole fallo che ha determinato il secondo cartellino giallo.
Montella, nella ripresa, era costretto a ridisegnare la squadra
facendo scendere Potenza e Marchese e spostando Bar-
rientos a sinistra per fare il quarto centrocampista. Il 4-4-
1 esaltava Almiron protagonista di una prestazione sontuo-
sa di grande lucidità e straordinaria capacità di dettare i tem-
pi.
Nonostante l’inferiorità numerica, il Catania non sembrava
in affanno, occupava bene gli spazi, era bravo a rallentare le
azioni offensive dell’Atalanta e a limitarne le qualità con de-
terminazione e spirito di sacrificio.
Molto utile alla causa Lopez che ha permesso di guadagna-
re metri nel disimpegno, facendo l’uomo- boa. Non altret-
tanto efficace, a mio avviso, Bergessio, subentrato a Maxi do-
po venti minuti del secondo tempo anche perché, se si vo-
levano sfruttarne le eventuali ripartenze, non ha gamba per
il contropiede sulla lunga distanza né fa salire la squadra co-
me Lopez, né si fa rispettare sul gioco aereo nelle due fasi. Su
calcio piazzato il pareggio orobico, ancora una volta frutto di
un’ingenuità della difesa che lasciava tutto solo e indistur-
bato Tiribocchi.
 LA SICILIA LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011
22. CALCIO NAZIONALE
ATALANTA-CATANIA 1-1
il personaggio
CONCETTO MANNISI
NOSTRO INVIATO
BERGAMO. Ha un diavolo per capello. La
partita è finita da un pezzo, ma Nicolas
Spolli proprio non riesce a darsi pace. Si
sposta dallo spogliatoio al pullman rossaz-
zurro con frenesia e alla fine l’invito a chia-
rire quanto accaduto in quel maledetto mi-
nuto 43 del match con l’Atalanta risulta,
per lui, quasi terapeutico: «Volete sapere se
il fallo su Denis c’era? - parte subito in
quarta il difensore - Bene, ve lo dico subito:
non c’era! L’arbitro si è lasciato ingannare
dal volo dell’attaccante dell’Atalanta e mi
ha sventolato sotto il naso un cartellino
giallo del tutto immeritato».
«Quando ho compreso quel che Gian-
noccaro stava per fare - prosegue Spolli -
davvero non credevo ai miei occhi. Ho pro-
vato a fargli capire che Denis io neanche l’a-
vevo toccato, ma lui è stato irremovibile. E’
stato un peccato, perché la squadra è rima-
sta in dieci e io sono convinto che in parità
numerica saremmo riusciti a portare in ca-
sa la vittoria».
«Fino a quel momento, del resto - non si
ferma neanche per riprendere fiato il difen-
sore argentino - l’Atalanta non ci aveva
mai messo in difficoltà. Noi eravamo stati
bravi a metterla sotto, a garantirci il vantag-
gio. Poi, è chiaro, con un uomo in meno la
gara si è messa per noi in salita. E alla fine,
purtroppo, loro sono riusciti a pareggiare».
Due punti persi, insomma.
«Non ho dubbi. Anche se alla fine credo che
abbiamo dato ugualmente una bella di-
mostrazione di forza e di carattere. Sono
elementi che non fanno classifica, è vero,
ma che servono per affrontare il futuro nel
modo migliore».
Prima di parlare del futuro, sicuro che lei
non ha niente da rimproverarsi nella gara
con i nerazzurri di Colantuono?
«Ad esempio che cosa?».
Magari quel fallo su Denis, spalle alla por-
ta, a centrocampo.
«E’ vero, sono entrato un po’ fuori tempo e
l’ho toccato duro. Ma con l’ammonizione si
continua a giocare, non è mica l’espulsio-
ne... Invece l’arbitro... Vabbè, lasciamo sta-
re, voi cominciate a parlare della partita col
Palermo, a me toccherà pensare da subito
a quella col Parma».
Perché contro i rosanero, nel derby, Spol-
li sarà costretto a mordere il freno.
«Mi fa rabbia soprattutto perché questa
espulsione è stata ingiusta, ma dovrò far-
Incredulo. «Non credevo ai mei occhi Il futuro. «Adesso dobbiamo
quando ho visto l’arbitro estrarre il ritrovare il giusto equilibrio tra le
cartellino. Ho provato a giustificarmi
ma lui è stato irremovibile»
prestazioni casalinghe e quelle fuori
casa. Possiamo fare grandi cose»
L’arbitro I L PUNTO
Giannoccaro
Spolli: LO MONACO
mostra
il cartellino
rosso a un
incredulo
Spolli
LA GIUSTA
RICETTA
«Rosso
MICHELE TOSTO
Aveva ragione Pietro Lo Monaco, ad
del Catania, ad «attaccare» la squadra
i n g i u sto »
rossazzurra: evidentemente, il
dirigente rossazzurro avrà studiato
psicologia, tant’è vero che ha saputo
colpire al momento giusto,
«risvegliando», rivitalizzando, i
giocatori etnei, mentalmente
parlando. Sì, Lo Monaco meriterebbe
una laurea honoris causa in
psicologia. A Bergamo, infatti, s’è
rivisto il Catania autoritario, capace di
surclassare l’avversario sul piano
atletico e del gioco, almeno nel primo
tempo: il vantaggio minimo dei
rossazzurri, conseguito nei primi 45
minuti, è a dir poco troppo
striminzito per quello che s’è visto e
per quello che ha saputo creare (sei
Lo sfogo del difensore: «Denis non l’ho nemmeno toccato» tiri nello specchio della porta,
altrettanti fuori) la squadra di
Montella, che ha saputo giocare
mene una ragione». «Questo non spetta a me dirlo. Magari è più senza. E anche di più». «Ne siamo consapevoli. Infatti andremo in veramente bene.
Anche il Palermo avrà la sua assenza in di- facile che possiate dirlo voi giornalisti. Io Domenica bisognerà riprendere il cam- campo anche per questo». Poi, nella ripresa, con un uomo in
fesa: Munoz. Ci perde di più il Catania do- sono certo, in ogni caso, che il compagno mino che aveva fatto del Catania, sul suo Certo che è strano raccontare di una squa- meno - espulso Spolli che, a dire il
vendo fare a meno di Spolli oppure i rosa- che andrà in campo al mio posto farà il terreno, una delle squadre più temute del dra che al Massimino stenta e in trasferta vero, sembra come quelli che Dante
nero dovendo rinunciare al loro centrale? massimo per non fare avvertire la mia as- campionato. riesce a mettere in crisi anche squadre in posizionava in qualche girone
condizione come l’Atalanta. dell’Inferno della sua Divina
«Fa un po’ effetto anche a me, per questo di- Commedia, ma in sospeso per la loro
co che occorre dare subito la svolta: dob- paura, nervosismo o indecisione che
GLI AVVERSARI: IL TECNICO DEI BERGAMASCHI STEFANO COLANTUONO biamo cercare di trovare il giusto equilibrio dir si voglia - giocoforza il Catania s’è
fra le prestazioni in casa e quelle lontano dovuto adeguare, soprattutto
dal Massimino. Di sicuro siamo in grado di mentalmente, al pressing dei
«Loro si difendevano in dieci: abbiamo fatto una grande partita» fare grandi cose». lombardi, subendo il gol del pareggio.
Proposito e considerazioni ambiziose, Ma - tenendo presente che pure con
BERGAMO. Stefano Colantuono accetta senza perchè anche se loro erano in dieci non era facile perché una volta trovato questo equili- la zona in area si marca sulle palle
recriminazioni il pari. «Abbiamo iniziato molto far breccia. Siamo comunque riusciti a dare brio.... inattive - mi chiedo chi avrebbe
bene, ma loro si difendevano in dieci - spiega - Poi continuità ai risultati». L’Atalanta ha però «Fermi qui. Io so cosa possiamo fare, ma i dovuto controllare Tiribocchi, rimasto
per 15’ hanno preso il pallino in mano ed è uscito il mostrato diversi uomini chiave sottotono. «Magari proclami lasciano il tempo che trovano. tutto solo al centro dell’area, dopo la
gol. Noi avremmo potuto pareggiare subito, ma qualcuno non era al top - ammette Colantuono - Pensiamo a raggiungere al più presto quo- sventagliata in apertura del «trenino»
non siamo stati fortunati. Nella ripresa ce ma ci può stare. Nel complesso abbiamo corso ta quaranta punti, poi, magari, con la sal- orobico su un calcio d’angolo? Una
l’abbiamo fatta: siamo stati bravi ad avere molto. Il carattere non è mancato, la voglia di vezza in tasca, potremo guardare ad altro. scelta tattica, quella della squadra di
COLANTUONO pazienza. Abbiamo fatto una grande partita rimettere in piedi la partita ci ha premiato». Ma prima guadagnamocela, questa salvez- Colantuono, che non è nuova, ma che
za...». è diventata abituale in A.
 LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011 LA SICILIA

CALCIO NAZIONALE .23

Contento a metà. «Abbiamo Un’unica sbavatura. «Il pari
ATALANTA-CATANIA 1-1 sfiorato un’altra vittoria esterna, ma l’abbiamo subìto su palla inattiva e
le interviste sono contento della prestazione e di
come abbiamo giocato anche in 10»
lì l’inferiorità numerica non conta
più di tanto, ma ci può stare»
IL SUPERTIFOSO

Montella: «Peccato L’albero

senza palle

in parità numerica servono...

domenica!

potevamo vincere»
GINO ASTORINA

C
he il signor Giannoccaro avesse
voglia di intimorire i rossazzurri
si era già capito e non dal primo
minuto della partita, ma addirittura
dall’arrivo degli etnei allo stadio

«Ma anche in 10 abbiamo fatto un solo errore
che purtroppo ha vanificato i nostri sacrifici»
O IL PRESIDENTE
IL PRESIDENTE IERI A BERGAMO PRIMA DELLA GARA
«Occasione sprecata
GIOVANNI FINOCCHIARO
NOSTRO INVIATO
BERGAMO. Aveva ragione Montella: «Pa-
zienza, concentrazione, cuore impavi-
do». Il Catania, prima e dopo la cacciata
di Spolli, ha obbedito al proprio, giova-
ne, preparato nocchiero e commentare
la classifica, dopo un punto d’oro, diven-
ta piacevole.
Giusto non accontentarsi, e allora,
Montella, con tutta la semplicità di que-
sto mondo, accenna ai rimpianti:
«Avremmo potuto chiudere la partita
con un successo. Abbiamo beccato il
gol in inferiorità, e ci può stare. Tuttavia,
il pari l’abbiamo subìto su palla inattiva,
laddove l’inferiorità numerica non con-
[FOTO GALTIERI] ta più di tanto. Credo sia stato l’unico er-
rore di questo confronto».
C’è rammarico, insomma.
«Noi, su quella situazione, siamo stati
ingenui nel lasciare il giocatore libero.
MONTELLA AGITATO NELL’AREA TECNICA
asso che ho lasciato in panchina per ac-
[FOTO FILIPPO GALTIERI]
tuazioni diverse di gioco e di risultati.
Azzurri d’Italia. A quanto pare
blocchetto alla mano l’arbitro di Lecce
ha elevato, addirittura, una
contravvenzione all’autista del
pullman degli etnei, reo d’aver
posteggiato con le ruote anteriori che
sfioravano leggermente le strisce
bianche. Sembrava volesse scherzare,
ma le ganasce brandite dal quarto
uomo lasciavano presagire un
pomeriggio per niente tranquillo.
Poi il resto lo abbiamo visto tutti.
Cartellini gialli a senso unico e con un
rosso mirato lo sappiamo tutti ci
stanno benissimo ddu feddi di
prosciutto ’nta l’occhi per evitare di
vedere determinati falli. Ora, una
preghiera, se c’è in città e ne sono
certo, qualche amico del signor
Colantuono gli può dire cortesemente
che, dei sei punti di penalizzazione
inflitti alla sua squadra, unu su
schittau cco Catania? E ca spatti cci ivu
ritta? Così cambia a solita litania pre,
post e durante gara.
Basta, parliamo del nostro Catania,
avevamo bisogno di punti e stavamo
per cogliere la seconda vittoria in
trasferta. È andata così ne è arrivato

ma ora pensiamo
La palla è andata in gol, un gesto impor- quisire potenza e velocità». Abbiamo modo e tempo per aggiustare solo uno, ma credo prezioso perché
tante per l’Atalanta. Peccato per noi che Legrottaglie ancora in gol fuori casa e la mira, perché, poi, vedi giocare la arriva dopo un periodo di magra e
abbiamo disputato un grande secondo il Catania raccoglie un altro punto pre- squadra e ti accorgi che è sempre più perché difeso con le unghia e con i

al derby col Palermo»

CONCETTO MANNISI
NOSTRO INVIATO
BERGAMO. Petto in fuori. Il presi-
dente non è tipo che ama pavo-
neggiarsi dopo un risultato po-
sitivo, ma questa volta sente
quasi il dovere di fare un’ecce-
zione. Perché la sconfitta casa-
linga di domenica scorsa, contro
il Cagliari, qualche segno sotto i
cerotti poteva lasciarlo e qual-
che mugugno di dolore poteva
provocarlo.... Invece no. Invece il
Catania ha dimostrato capacità
di reazione e grande voglia di ri-
prendersi quel che strada facen-
do è stato costretto a lasciare
nelle scorse settimane. E anche
se da Bergamo si torna a casa
con un solo punto in saccoccia,
beh, stavolta è la prestazione
quella che conta. Tanto più se si
«Pur soffrendo
abbiamo dimostrato
un grande carattere»
merica».
Qualcosa da dire sulla direzio-
ne di gara di Giannoccaro?
«Dico che l’espulsione è stata
un po’ affrettata e che ha indi-
rizzato la partita su binari ben
precisi. Detto ciò, aggiungo pu-
re che un’altra squadra al posto
nostro avrebbe lasciato il campo
di Bergamo con un pugno di
mosche in mano. Non questo
Catania, però, che ha conquista-
to un pareggio prezioso e che
torna da questa trasferta addi-
rittura rafforzata».
Forse, quando si era in undici
contro undici, si poteva chiu-
dere la partita. La consideria-
mo una pecca della squadra?
«A me piace ricordare che per
un tempo l’Atalanta è stata in
balìa del Catania. Ho contato
numerose occasioni da rete pri-
ma e dopo il gol di Legrottaglie.
Certo, avremmo potuto raddop-
piare, ma le situazioni avverse
possono sempre capitare. La-
sciatemi sottolineare, però, che
in una situazione di sofferenza
tempo con spirito di sacrificio: abbiamo
anche dimostrato forza fisica e volontà».
Un risultato utile dopo i tre ko di fila e il
successo di Lecce. Qualcosa si muove,
comunque.
«Sono contento per la prestazione, per il
modo in cui ci siamo organizzati anche
dopo l’espulsione di Spolli. Sicuramen-
te, prima, a parità di giocatori, avevamo
fatto benissimo noi, vantaggio a parte».
Il rosso a Spolli?
«Io non giudico l’operato dell’arbitro.
Non l’ho mai fatto e non comincio ades-
so. Dalla panchina non ho visto bene,
ma non ho voluto rivedere le immagini
in tv per non farmi condizionare».
A parità di uomini non sarebbe mutato
il vostro gioco.
«Credo di no. Abbiamo concesso il pos-
sesso palla all’Atalanta, ma nulla di al-
tro. Siamo, anzi, riusciti a creare contro-
piede con Lopez, spingendoci in avanti
con Almiron e con Potenza. Sicuramen-
te, a parità di giocatori, sarebbe stato il
Catania a condurre in porto la partita, ri-
petendo la prestazione della prima par-
te. E, poi, avrei potuto schierare qualche
GLI ALTRI ROSSAZZURRI. Potenza vede positivo: «Abbiamo mostrato carattere e senza quel rosso...»
zioso.
«Il punto serve per confermare quanto
di buono questo gruppo sia capace di fa-
re. Perché anche quando abbiamo per-
so, il nostro gioco non è stato, poi, così
male. Adesso abbiamo fatto risultato,
sfiorando un altro successo esterno».
Due punti persi? Ma anche senza quel-
li, il balzo in avanti, nella pur cortissima
classifica, è stato compiuto.
«Sinceramente vi dico: c’è amarezza
per l’episodio che ha portato i padroni
di casa alla marcatura. Stiamo a recrimi-
nare due punti in meno per nostro de-
merito. Dall’altro lato confermo la qua-
lità espressa è stata notevole, ma ci
manca qualcosa in più per ambire a si-
E ora il derby. «Mi
tuffo in questa bella
realtà siciliana e per di
più è una partita
d’alta classifica»
solida».
Se ne accorge sempre di più, risultati a
parte?
«Sì, in quanto i giocatori riescono a leg-
gere le situazioni e credono in quello
che fanno. Meritano l’attuale classifica».
Schelotto tra i migliori degli avversari.
«L’ho visto molto migliorato: io non l’ho
allenato, ma l’Atalanta è una squadra to-
sta, che ha meritato la rimonta dopo il
meno sei. Schelotto ha giocato bene,
ma tutto il gruppo ha dato il massimo e
la salvezza sembra già un traguardo più
che concreto, per loro».
Il derby, adesso, Montella. Domani co-
mincia una settimana che non sarà cer-
to come le altre.
«Certo, il derby… Sarà una partita par-
ticolare per il pubblico, ma per noi deve
rappresentare un impegno importante,
da vincere. Mi piace presentare un mat-
ch del genere come una partita d’alta
classifica. Ecco la novità. Io mi tuffo, per
la prima volta, in questa bella realtà
tutta siciliana. E, per di più, sono felice
che si tratti di una partita tra due club
che mirano in alto».
denti. Archiviamo questa trasferta
padana, ma a proposito ma con chi
confina questa fantomatica regione,
nazione , stato, sta cosa va! Ma cchi ni
’nteressa, noi dobbiamo parlare di
calcio.
Domenica prossima si ritorna al
Massimino, spero che durante la
settimana si pensi solo a dare
spettacolo, ce lo meritiamo tutti, tifosi,
sportivi, calciatori, stuart, hostess,
presidenti, direttori, magazzinieri e
raccattapalle. Spero di non aver
dimenticato nessuno.
Siamo stanchi di sentire i diversi
movimenti di mercato in entrata, in
uscita, dei vari Tevez, Lopez, Gomez,
Caz e Maz! Lasciamoli allenare in tutta
tranquillità, senza traforare i glutei alla
Lyristes plebejus (termine scientifico
della cicala). So che a Torre del Grifo
hanno già pronto l’albero di Natale,
ancora non è stato del tutto
addobbato, si aspetta domenica
prossima, perché le palle per ora
servono al Cibali.

considera che i rossazzurri han-

no dovuto giocare per un tempo
in inferiorità numerica.
«E’ vero - conferma Pulviren-
ti - conta la prestazione. E mi
viene da chiedere cosa sarebbe
potuto accadere se il Catania
avesse potuto giocare per tutto
il match in undici contro undici.
Invece alla fine del primo tempo
abbiamo perso Spolli ed è chia-
ro che a quel punto la partita è
cambiata».
«Sì - prosegue - è cambiata,
ma il Catania è rimasto quello
della prima parte del match:
una squadra tonica, determina-
ta, capace di fare gioco e di met-
tere in difficoltà una formazione
in condizione come l’Atalanta.
Certo, qualcosa abbiamo dovu-
to per forza di cose concedere,
ma soltanto su calci piazzati,
perché loro su azione non sono
mai riusciti a sfondare».
Non ha il rammarico di non
aver portato a casa i tre punti?
«Io il rammarico ce l’ho per es-
sere rimasto in inferiorità nu-
abbiamo mostrato un grandissi-
mo carattere. Possiamo pensare
al futuro convinti dei nostri
mezzi. Che sono notevoli».
Il futuro sa bene cosa vi riserva.
«La partita più importante del-
l’anno».
Perché è il derby?
«E per quale altro motivo, altri-
menti? In una stagione ci sono
due partite per noi importantis-
sime. Una è Catania-Palermo e
l’altra è Palermo-Catania. Sia-
mo pronti ad affrontare la prima
e in campo vorrò lo spirito di
oggi».
Si può cancellare quella mini
serie negative di tre sconfitte
casalinghe consecutive fra
campionato e Coppa Italia?
«Si deve cancellare. Perché ab-
biamo i mezzi per farlo, perché
la partita lo impone e perché la
nostra gente se lo aspetta».
Peccato per l’assenza di Spolli.
«Ci sarà un altro al suo posto e
sempre in undici giocheremo.
Non è un giocatore, per quanto
importante come Spolli, che
può cambiare le sorti di un
match».
Marchese: «Chi dice che non so crossare?»
MARCHESE IERI IN AZIONE
NOSTRO INVIATO
BERGAMO. C’è Bellusci che passa e i tifosi
dell’Atalanta che lo riprendono. Il difen-
sore risponde per le rime mimando il ri-
sultato finale. C’è Almiron, seminudo al-
la méta, dopo aver donato la maglia nel-
la zona rossazzurra, lanciandola all’indi-
rizzo dei cinquanta fedelissimi tifosi ar-
rivati da Catania, ma anche da Brescia,
Milano e da altre località del Nord.
L’atmosfera, anche in aeroporto, nella
sala in cui si riuniscono i rossazzurri, è
serena. Si parla, si rivede la partita al
computer, quanto meno le fasi salienti. Si
giudica il pareggio come un risultato po-
sitivo con… riserva. Nel senso che il ram-
marico per il mancato successo serpeg-
gia ancora, a caldo…
Marchese e Legrottaglie si rivedono in
salastampa. Nick chiede: «Che bel cross,
che hai fatto, ti devo un mondo di gra-
zie». E Marchese, di rimando: «Tu hai
spiccato un volo che sembravi un ange-
lo. Sei rimasto in elevazione per un tem-
po incalcolabile. Grande realizzazione,
[FOTO GALTIERI] complimenti». E, ancora, Marchese, ri-
volto ai cronisti: «E qualcuno aveva an-
che detto che non so fare i cross, che li
sbaglio tutti quanti…».
Nessuna polemica, per carità. Ma la
delusione c’è. Non evidente, ma quasi.
Ammette Alessandro Potenza, rientrato
in maniera propositiva in squadra: «Que-
sta squadra ha mostrato un grande ca-
rattere; ci si attendeva un’adeguata rea-
zione dopo i tre ko in casa. Abbiamo
mostrato prontezza in una partita che
s’era messa bene per quel che avevamo
messo in mostra nel primo tempo, fino
all’espulsione di Spolli. Quel rosso ha
cambiato la partita. A parità di giocatori
avremmo portato sicuramente a casa
noi i tre punti».
Potenza ammette: «Vista dal campo
non posso che confermare: Spolli non
Lodi: «Il pari ci dà
forza, ma avremmo
meritato tre punti»
andava cacciato, io credo che non ci fos-
se neanche la prima ammonizione».
In aeroporto, intanto, gli ipad con i
video della partita impazzano. Lodi ci
viene incontro e si rammarica: «Tre pun-
ti meritati, ecco cosa avremmo com-
mentato. Ma il pari ci dà forza». Sciacca,
schierato in corsa in un momento delica-
to, passa saluta e va oltre: «Pensiamo
alla prossima». Che partita c’è, domeni-
ca? Se lo chiedeva ironicamente anche il
presidente Pulvirenti. C’è Catania-Paler-
mo, il derby di Sicilia che tutti quanti i
giocatori vorranno giocare.
Ma il rosso a Spolli costringerà Mon-
tella a rinunciare al difensore argentino,
scegliendo forse Potenza centrale, Alva-
rez laterale. Oppure Potenza lasciato lì, in
mediana, con un altro centrale (Mar-
chese) e un laterale sinistro nuovo di
zecca (Capuano).
Intanto, la squadra domani riprenderà
a lavorare con serenità e a porte chiuse.
Nella speranza di ricevere segnali positi-
vi da Suazo, da Izco, da Biagianti che de-
vono recuperare al più presto.
G. F.
 LA SICILIA LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011

24. CALCIO NAZIONALE

BOLOGNA-MILAN 2-2
BOLOGNA [4-3-2-1]: Gillet 6, Crespo 6, Raggi 5.5,
Portanova 6.5, Morleo 5.5, Casarini 6 (1’ st Perez
6), Mudingayi 6.5, Kone 6.5, Ramirez 6.5 (31’ st
Taider sv), Diamanti 7.5 (38’ st Cherubin sv), Di
MILAN [4-3-1-2]: Amelia 4.5, Abate 6.5, Thiago RETI: NEL PT 11’ DI VAIO, 16’ SEEDORF;
Silva 6, Yepes 5 (17’ st Bonera 6), Antonini 6, Aqui- NEL ST 27’ I BRAHIMOVIC (RIG), 28’ DIAMANTI .
lani 6.5, Van Bommel 6, Seedorf 7 (22’ st Emanuel- ARBITRO: Rocchi di Firenze 5.
son 6), Boateng 5.5, Pato 5.5 (32’ st Robinho sv), NOTE: spettatori 26mila. Ammoniti: Ramirez, Ko-

la partita Vaio 7.
A disp. Agliardi, Loria, Vantaggiato, Acquafresca.
Allenatore: Pioli 6.5.
Ibrahimovic 6.5.
A disp. Roma, Mexes, Ambrosini, El Shaarawy.
Allenatore: Allegri 6.
ne e Perez per proteste, Aquilani, Yepes, Diamanti
e Antonini per gioco scorretto. Angoli: 11-2 per il
Milan. Recupero: 1’ e 5’.

Un pari fra mille polemiche

E il Milan rallenta a Bologna
I rossoneri non chiudono una gara condizionata da troppi errori arbitrali
LEONARDO NESTI
BOLOGNA. Gli scudetti, di solito, passano da qui. Più che
dai big match di primavera, da queste partitacce in-
vernali, quando i punti servono soprattutto a far vo-
lume. Il Milan a Bologna ne ha persi due, ma ne ha
conquistato uno. Sarebbe potuto scivolare in manie-
ra ancora più rovinosa, tenuto a galla da una magia di
Seedorf nel primo tempo, da un rigore molto conte-
stato nella ripresa e da altre decisioni di Rocchi che
hanno fatto infuriare i padroni di casa. Il 2-2 finale è
la sintesi di tutto questo, di una partita tutto somma-
to gradevole, fatta di quattro gol, due pali, un gioco di-
vertente, e un sacco di episodi di quelli destinati ad
essere visti, rivisti e sezionati per tutta la settimana.
Il Milan sui tre punti di Bologna ci faceva conto:
Ibrahimovic dopo neanche tre minuti ha tentato di
inaugurare la cavalcata con una punizione che ha
centrato la traversa. Il Bologna, però, ha soprattutto ri-
trovato Di Vaio: un gran gol, quello del vantaggio
rossoblù, quando il bomber capitano ha scavalcato
con un pallonetto Amelia. La risposta è arrivata però
con Seedorf che con una conclusione dal limite dell’a-
rea ha ricordato a tutti che una carriera come la sua
non arriva per caso.
A fine ripresa, però, l’olandese è stato il protagoni-
sta dell’episodio più discusso della partita, quando su
una punizione dalla tre quarti ha allargato un po’
troppo il braccio. Rigore per tutti, tranne che per
Rocchi. Il Milan avrebbe dovuto approfittarne, torna-
re in campo e azzannare al collo la preda. Che però era
ferita e arrabbiata.
Di Vaio, in avvio ripresa, ha fatto tremare la base del
palo con una conclusione dalla distanza. Al Milan, co-
sì, sono cominciate a tremare le gambe. Seedorf si è
a poco a poco smarrito, Pato e Boateng non hanno
avuto la loro solita continuità ed il Milan ha comincia-
to a far fatica a trovare la via della porta. L’ha trovata
solo al 27’ quando un intervento di Raggi in area su
Ibrahimovic è stato giudicato falloso da Rocchi: epi-
sodio contestato e complicato, creato da un interven-
to del difensore che ha preso la palla e, forse, viziato
LA GIOIA INFINITA DI DIAMANTI DOPO LA RETE DEL 2-2
da una posizione di fuorigioco. Ibra dal dischetto ha
scritto il suo nome nel tabellino di una partita che lo
ha visto protagonista solo a sprazzi.
Il Bologna, però, per reagire ci ha messo meno di un
minuto, ed è tornato in gol sia grazie a Diamanti (an-
cora una volta il migliore dei suoi) sia grazie ad Ame-
lia che se in occasione del primo gol aveva esitato
troppo sull’uscita, sul secondo si è visto quasi sfuggi-
re fra le mani il pallone del pareggio.
Ed è proprio qui, nell’ultimo quarto d’ora, che è di-
ventata una «partitaccia», di quelle che silenziosa-
mente ed anonimamente finiscono per decidere gli
scudetti. Il Milan non ha saputo, nemmeno con l’in-
gresso di Robinho, trovare un’idea per impensierire il
Bologna. Allegri intasca un punto, ne lascia per stra-
da due. Nella lotta per lo scudetto peseranno eccome. ZLATAN IBRAHIMOVIC ESULTA DOPO AVERE REALIZZATO IL GOL DEL MOMENTANEO 2-1
O LE INTERVISTE
Allegri: «Abbiamo sbagliato e abbiamo pagato»
BOLOGNA. Lo dice anche lui, non si può e contro», taglia corto. Su questi non ancora. Ricordando che, frenata di oggi a
negare l’evidenza: «Rivedendolo sembra vorrebbe si sofferma più di tanto. parte, «nelle ultime nove partite abbiamo
mano», ammette sinceramente Allegri «Purtroppo non siamo riusciti a tenere il tenuto una buona media. Ora vediamo di
sull’intervento di Seedorf in area. «A occhio vantaggio nemmeno un minuto»: tanto è andare avanti».
nudo era netto», comincia il discorso poi sul passato tra il rigore di Ibra e il tiro di Chi si gode il punto è Stefano Pioli, che sulla
rigore concesso al Milan per fallo di Raggi Diamanti che ha piegato le mani ad Amelia. direzione di gara e le polemiche si posiziona
su Ibrahimovic. Messo davanti alle «Loro hanno aggredito, e noi abbiamo perso su una linea di fair play: «Rocchi ha fischiato
immagini, è però meno sicuro: «Lo ha palloni con troppa semplicità. Abbiamo quello che ha visto. L’ho salutato alla fine e
calciato, lui si è buttato», concede ermetico. sbagliato cose che abbiamo pagato. Il mi è parso un po’ turbato. Mi ha detto: "Se
Comunque, il pari del Dall’Ara, «non era Bologna non ha demeritato, ma noi ho sbagliato qualcosa, mi scuso"».
facile arbitrarlo. Gli errori sono stati a favore dovevamo essere più lucidi», ha detto TOMMASO ROMANIN

IL POSTICIPO. I piemontesi, in vantaggio nella ripresa con un gran gol di Radovanovic, raggiunti soltanto nel finale da Dzemaili

Il Novara fa tremare il solito Napoli «post Champions»

NOVARA-NAPOLI 1-1
NOVARA [5-3-2]: Ujkani 6.5, Morganella 7, Dellafiore 6.5, Centurioni 6.5, Ludi 6.5 (9’ st
Labrin 6.5), Gemiti 7, Marianini 6, Radovanovic 7 (33’ st Porcari sv), Rigoni 6, Mazzarani 6
(40 st’ Morimoto sv), Rubino 6. All.Tesser 6.5
NAPOLI [3-4-2-1]: De De Sanctis 6, Campagnaro 6, Cannavaro 6,
Aronica 6 (30’ st Zuniga sv), Maggio 7, Dzemaili 6.5, Hamsik 5.5, Dossena 5.5 (35’ st Inler
sv), Pandev 6, Lavezzi 6, Cavani 6 (21’ st Mascara 6).Allenatore: Mazzarri 6
ARBITRO: De Marco di Chiavari 6
RETI: 24’st Radovanovic, 39’st Dzemaili.
NOVARA. Ancora con la testa a Villar-
real e alla Champions, il Napoli si sve-
glia troppo tardi e strappa a fatica il
pareggio sul campo del Novara. Una
zampata di Dzemaili evita la sconfitta,
ma la squadra di Mazzarri si allontana
dalla vetta della classifica: adesso è a
-9 dall’Udinese e a -7 dal terzo posto.
Stadio al completo per una sfida
che in serie A non si gioca da 55 anni,
con i napoletani residenti a Novara e
nelle province limitrofe che si sono
aggiunti ai tifosi arrivati da Napoli.
Per la prima volta, Tesser cambia mo-
dulo, schierando un 5-3-2 che ha l’evi-
dente scopo di contenere le scorri-
bande sulle fasce della squadra di
Mazzarri.
E la scelta tattica funziona alla gran-
de: i partenopei non costruiscono pra-
ticamente nulla, se non qualche tenta-
tivo di «imbucata» prontamente sven-
tato e un gran colpo di testa di Maggio
a colpo sicuro uscito di un niente.
L’idea di schierare contemporanea-
mente Hamsik, Lavezzi, Pandev e Ca-
vani non produce alla fine dei grandi
risultati, soprattutto perché lo slovac-
co si muove a centrocampo senza mai
affondare.
Così Mazzarri spera che la partita
venga risolta da un guizzo del suo ter-
zetto davanti, ma il più pericoloso è
sempre Maggio. E non è così che il
Napoli potrà recuperare terreno in
campionato.
Non è che il Novara, bisognoso di
punti come mai, combini molto di più,
ma almeno De Sanctis deve superarsi
su un tiro dal limite di Gemiti e Rubi-
no sfiora in un paio di occasioni il col-
po vincente.
Nella ripresa, il Novara, resosi conto
che l’avversario non è poi così perico-
loso come si temeva alla vigilia, osa di
più e sfiora il gol prima con Rubino,
che di testa devia a lato un cross di Ge-
miti e poi con Mazzarani, che tocca di
punta un tiro dal limite di Radovano-
vic ma la palla va alta sopra la traver-
sa.
Qualche minuto dopo ci prova an-
che Rubino in contropiede e poi i pa-
droni di casa passano, con un gran
destro su punizione di Radovanovic,
favorito dalla barriera dal Napoli.
Il Napoli a questo punto si scuote:
va bene essere un po’ distratti e un po’
stanchi, va bene non spingere più di
tanto ma perdere proprio no. E e par-
tenopei fanno vedere di che pasta so-
no fatti, trovando il gol del pareggio a
cinque minuti dalla fine nell’unica oc-
casione in cui la difesa del Novara si fa
cogliere di sorpresa.
Sul cross di Lavezzi, gli azzurri pie-
montesi non riescono a liberare con
decisione, la palla finisce che finisce
fra i piedi di Dzemaili che, senza pen-
sarci troppo su, insacca al volo ripor-
tando la partita in parità.
Il Novara non si accontenta, Tesser
inserisce anche il giapponesino ex Ca-
tania Morimoto ma è il Napoli a sfiora-
re il colpaccio con Maggio che al volo
fallisce la deviazione vincente. E all’ul-
timo minuto di recupero, un contrasto
in area novarese tra il portiere Ujkani
e Pandev porta gli ospiti a reclamare
un calcio di rigore. Ma De Marco in
questo caso lascia correre e fischia la
fine della partita.
Finisce con il Novara che si mangia
le mani per l’occasione sprecata. E un
Napoli che conferma il suo mal di tra-
sferta. Anche se in questa circostanza
si è salvato vede la vetta della classifi-
ca allontanarsi.
DUELLO AEREO TRA MAGGIO E GEMITI
UN PAREGGIO SENZA EMOZIONI FRA CAGLIARI E PARMA
Al «Sant’Elia» nessuno fa niente per vincere
CAGLIARI-PARMA 0-0
CAGLIARI [4-3-1-2]: Agazzi 6; Pisano 6, Ca-
nini 6, Ariaudo 6, Agostini 6; Biondini 5.5 (40’
st Perico sv), Conti sv (24’ pt Ekdal 6), Naing-
golan 6; Cossu 6.5; Ibarbo 6, Larrivey 5 (18’
st Ribeiro). All. Ballardini 6.
PARMA [4-4-1-1]: Mirante 6; Zaccardo 6
(11’ st Santacroce 6), Paletta 6, Lucarelli 6,
Gobbi 6; Biabany 6, Morrone 6, Galloppa 6,
Valiani 6; Giovinco sv (20’ pt Palladino 5.5,
31’ st Modesto sv); Floccari 6. All. Colomba 6.
ARBITRO: Brighi di Cesena 6.
LA SQUADRA DI GUIDOLIN SI REGALA UN’ALTRA «DOMENICA SPECIALE»
Segna sempre Di Natale: l’Udinese vola
batte anche il Chievo e si riprende la vetta
UDINE. Di Natale e Basta. L’Udinese marca friulana, che si traduce però in
continua la sua marcia inarrestabile UDINESE 2 un nulla di fatto. Al 33’ l’Udinese inne-
tra le mura amiche (sette vittorie su CHIEVO 1 sca un rapido contropiede; Floro Flores
sette) e al Friuli batte anche il Chievo, UDINESE [3-5-1-1]: Handanovic allarga per Asamoah che entra in area
conquistando tre punti che la proietta- 6, Benatia 7, Danilo 7, Ekstrand stanco della galoppata e spreca mala-
no di nuovo al comando della classifi- 6.5, Basta 7, Isla 7.5 (44’ st Dou- mente calciando a lato. Al 41’ ci prova
ca, in attesa del posticipo tra Juventus bai sv), Badu 6.5, Asamoah 6.5, anche Benatia con una gran botta dal-
e Roma di domani sera. La squadra di Armero 6.5, Floro Flores 6.5 (27’ la distanza che costringe Sorrentino a
Di Carlo non rinuncia a fare la sua par- st Abdì sv), Di Natale 7. All. Gui- salvarsi in angolo.
tita. dolin 7. La partita cambia volto in avvio di ri-
Onore al merito. Ma l’allievo non CHIEVO [4-3-1-2]: Sorrentino 6, presa, con l’Udinese che trova il modo
riesce ancora a superare il maestro Frey 6.5, Cesar 6, Andreolli 6, di bucare la difesa biancoceleste in un
Guidolin. Tutto come da copione quin- Dramè 6.5, Luciano 6.5, Hetemaj paio di occasioni. Ma tutte e due le
di. 6 (45’ st Vacek sv), Bradley 6, volte spreca due clamorose palle gol.
Il primo tempo scivola via piuttosto Sammarco 6 (30’st Paloschi 6.5), Al 12’ Floro Flores serve un assist pre-
noioso e povero di occasioni. Nel do- Pellissier 6, Thereau 6 (42’st Mo- ciso per Isla in area che a sua volta ser-
minio territoriale e di possesso palla scardelli sv). All. Di Carlo 6.5 ve Di Natale. Ma il fantasista biancone-
dell’Udinese, il Chievo prova a tratti ARBITRO: Valeri di Roma 6.5. ro si lascia anticipare da Dramè prati-
ad alzare il baricentro e portarsi dalle RETI: nel st 23’ Di Natale, 34’ Ba- camente sulla linea di porta. Passano
parti di Handanovic. Lo fa al 23’ con un sta, 38’ Paloschi. tre minuti e la palla del vantaggio capi-
suggerimento di Sammarco per Lucia- NOTE: spettatori 14mila circa. ta ancora sui piedi di Di Natale che
no; solo in area calcia di prima, ma Ammoniti: Bradley, Thereau, Ba- questa volta inventa un bellissimo col-
non inquadra lo specchio della porta. du, Dramè, Isla, Moscardelli e po di tacco in area. La difesa del Chie-
La partita si ravviva solo nel finale di Pellissier. Angoli: 6-4 per l’Udi- vo si salva miracolosamente ancora
tempo, con qualche buona azione di nese. Recupero: 0 e 3’. con una deviazione di Frey davanti al-
la linea di porta. Nulla può, però, al 23’
sul colpo di testa di Di Natale pescato
da un assist perfetto di Isla dalla linea
di fondo campo. Il gol cambia la parti-
ta. L’Udinese spinge sulle ali dell’entu-
siasmo. Il Chievo prova a recuperare lo
svantaggio e si allunga, esponendosi
inevitabilmente ai contropiedi della
CAGLIARI. Cagliari e Parma a piccoli pas- successo del definitivo rilancio. E inve- compagine friulana che centra il rad-
si in mezzo alla classifica. A distanza di ce la squadra di Ballardini non ha trova- doppio poco dopo la mezz’ora, ancora
sicurezza un po’ da tutto: dal gol in to nulla di quello che cercava: nè gioco, sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
campo e da ambizioni e pericoli nella nè i tre punti tutti insieme che al L’incornata vincente questa volta
graduatoria. Tutti e due, nello zero a ze- Sant’Elia mancano da metà settembre. porta la firma di Basta che nell’occasio-
ro, hanno fatto davvero poco per vince- Niente gol e per la verità pochissimi ne si infortuna allo zigomo sinistro. Il
re. Anche se per gli emiliani il pari del tiri in porta o emozioni. Ma almeno raddoppio non spegne le velleità ospi-
Sant’Elia è un mezzo successo visto co- una grande occasione per parte. La più ti. Anzi il Chievo accorcia le distanze
me erano andate le cose nelle ultime clamorosa quella di Galloppa al 92’ la- con un gran tiro di Paloschi dal limite
tre trasferte di Milano, Roma e Novara. sciato tutto solo in mezzo all’area dai dell’area che sorprende Handanovic e
Più deluso il Cagliari che da questo difensori rossoblù, ma poco convinto (è si insacca nel sette. Il gol riapre la par-
match, dopo il successo di Catania, si riuscito solo a spizzare il pallone) nel- tita, combattuta fino al triplice fischio
aspettava qualcosa in più, magari il la deviazione di testa davanti ad Agazzi. che regala però ancora una vittoria al-
l’Udinese.
 LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011 LA SICILIA

CALCIO NAZIONALE .25

SERIE A Il tecnico bianconero esalta la

filosofia di gioco di Luis Enrique i numeri
il «monday night» e avverte: «Attenti, non sarà
affatto una partita qualunque» della A
a cura di GAETANO SCONZO

Stasera Roma-Juve 20,3 MILIONI sono già gli

utili del Napoli, nell’ambito
dell’avventura nella Champions
League: 6,6 per gli incassi, il resto
per ’piccole competenze’ Uefa.

Conte: «Guai a fidarsi 180 PER IL CATANIA i gol

esterni in serie A, con quello di
Nicola Legrottaglie ieri a Bergamo.
Il primo il 19 settembre 1954 fu un
«gentile omaggio» della Fiorentina,

dei giallorossi... feriti»

con una autorete di Sergio Cervato
(2-1 per i viola). Il primo effettivo se
lo ascrisse invece Vittorio Ghiandi il
26 settembre a Bologna (4-2 per i
felsinei).

21 SU VENTUNO i punti interni

In cabina di regia torna Pirlo. Estigarribia favorito
su Giaccherini per sostituire l’infortunato Vucinic
TORINO. Non è una partita come le altre, Roma-Juve.
Tanti incroci, tanti episodi, tanti duelli. Antonio Con-
te l’ha vissuta da calciatore e ora apre l’album dei ri-
cordi: «Io c’ero quando Francesco (Totti, ndr) ci fece il
segno dei quattro gol con la mano, quando Cassano
esultò con i compagni in cerchio facendo finta di but-
tarsi l’acqua come in piscina. Sono sempre state sfide
toste, sentite, con ricordi positivi e negativi». Oggi è
un’altra storia, la sua prospettiva sarà diversa. E pro-
prio dalla panchina nasce la sfida nella sfida: Conte
contro Luis Enrique, due tecnici giovani, emergenti,
accomunati dallo stesso modo di intendere il calcio,
che però stanno vivendo situazioni opposte. Il bianco-
nero in testa alla classifica con una Juve di nuovo vin-
cente e convincente, il giallorosso che fatica a trasfor-
mare in risultati le sue idee di origine blaugrana. «Per
me Luis Enrique sta facendo un ottimo lavoro - sostie-
ne Conte - Bisognerebbe andare un pò più in là dei ri-
sultati, pur importanti, nei giudizi; nei giallorossi ve-
do la mano dell’allenatore, averne allenatori così».
Complimenti sinceri e argomentati. «Mi aspetto la
solita Roma, mi piace molto come gioca - aggiunge il
tecnico bianconero - Ha un’idea di gioco e la porta
avanti, fa la partita. Anche a Firenze domenica scorsa,
in dieci, ha condotto le danze. Poi, certo, è inevitabile
che nel giudizio si consideri il risultato, ma guardan-
do quella partita con gli occhi dell’allenatore si vede
IL PALERMO TORNA IN CAMPO DOMANI AL «BARBERA» PER GLI OTTAVI DI FINALE
ANDREA PIRLO IERI ALL’ARRIVO A FIUMICINO
un concetto di gioco, una squadra che ha fatto benis-
simo. Senza l’espulsione di Juan la gara si sarebbe con-
clusa in altro modo». E ancora: «Siamo, insieme al Mi-
lan, le due squadre che hanno il maggior possesso pal-
la del campionato, basta questo. Ognuno ha la propria
filosofia, ma la voglia di giocare a calcio ci accomuna.
Spesso si pensa che il calcio sia matematica e si con-
siderano solo i risultati ma per me Luis sta facendo un
ottimo lavoro».
In sintesi, vietato fidarsi della Roma ferita e piena di
infortunati e squalificati. «Sarà un banco di prova si-
gnificativo, dovremo essere preparati a capire le spi-
golosità della gara quando loro avranno il possesso
palla ed essere bravi quando l’avremo noi». Con il
rientro di Pirlo, l’unico dubbio di formazione riguar-
da il sostituto dell’infortunato Vucinic. «Qualche idea
ce l’ho, i candidati potrebbero essere due o anche tre
- ammette il tecnico bianconero -. Ma ci sono equili-
bri da valutare, sceglierò il giocatore più adatto, anche
se (sorride, ndr) so benissimo che se il risultato sarà
positivo avrò azzeccato, altrimenti avrò sbagliato».
Niente nomi, dunque, ma il ballottaggio è tra Estigar-
ribia (favorito) e Giaccherini. Per l’ex cesenate, Conte
aveva speso parole di elogio giovedì sera dopo il gol e
la bella prestazione in coppa Italia, ora torna sulla que-
stione. «Toccatemi tutto ma non i miei giocatori.
Quando leggo critiche che non stanno nè in cielo nè in
terra contro "alcuni Giaccherini" vado su tutte le furie.
Toccate me, non i calciatori perchè sono miei fratelli».
«La mia esultanza al suo gol - spiega Conte - era ri-
ferita a ciò che avevo sentito e che era ingiusto nei
confronti di un ragazzo che ha grande disponibilità e
qualità. Ma viene dalla C1 e allora qualcuno lo consi-
dera un pedalatore, invece ha dimostrato di essere im-
portante».
QUI INTER
Zanetti: «Spero
che siamo usciti
dal periodo critico»
MILANO. «Mi auguro che con la vittoria contro
la fiorentina l’Inter sia uscita dal periodo
critico, ora dobbiamo pensare a chiudere
bene l’anno»: così ha parlato ieri il capitano
dell’Inter, Javier Zanetti, al suo arrivo al Pupi
Christmas Gala, la serata di beneficenza
organizzata all’hotel Melià. «Sappiamo - ha
aggiunto - che possiamo fare molto di più.
Non guardiamo la classifica, andiamo avanti
gara dopo gara per farci trovare pronti se
dell’Udinese (2-1 sul Chievo). Stop
invece alla analoga serie del
Palermo (0-1 dal Cesena) che paga
la previste cambiali: fra l’altro si
può accettare che, giocando al
sabato, si prepari mercoledì e
giovedì, rinunciando all’allenatore
Mangia, impegnato in un test
presso l’Atalanta per il Master di
Coverciano? Siamo in serie A.
17 I PUNTI guadagnati in
trasferta dalla Lazio (3-2 a Lecce).
Sono il frutto di cinque vittorie e
due pareggi; per il momento è
record stagionale.
10 L’ATTICO nella fabbrica dei
gol: lo occupano l’atalantino Denis
e l’Udinese Di Natale. Quest’ultimo
è a caccia del record della laurea di
capocannoniere per tre stagioni di
fila, stabilito dal mitico juventino
Platini fra il 1983 e l’85.
10 PIÙ 10 stasera «forse» farà
venti. Alle 20,45 assisteremo
verosimilmente ad un allettante
duello (alla camomilla) Totti-Del
Piero in Roma-Juve. Acciaccati
come sono, auguriamoci che non ci
ispirino un pisolino.
10 RISULTATI utili per il Catania
sinora sul campo dell’Atalanta (ieri
1-1): quattro vittorie e sei pareggi.
Le sconfitte restano quindici.

Domani la Coppa pensando al derby altri dovessero rallentare. La forza dell’Inter

NINO RANDAZZO
PALERMO. Domani c’è il Siena il Coppa
Italia, ma l’attenzione è già rapita dal
derby di domenica al Massimino con
il Catania. Dopo aver perso l’imbattibi-
lità in casa contro il Cesena, Matias Sil-
vestre vuole rifarsi proprio contro i
suoi vecchi compagni. «La prossima
partita sarà il derby e cercheremo di
vincere la prima gara in trasferta dopo
aver perso la prima in casa - ha detto
il difensore rosanero - sarà la mia pri-
ma volta da ex e sicuramente sarà
una partita diversa dalle altre».
Al Massimino Silvestre tornerà a
fare coppia al centro della difesa con
Migliaccio (al rientro dopo un turno di
stop), ma c’è il rischio che Devis Man-
gia debba fare a meno di Pisano, vitti-
ma contro il Cesena di una distorsione
alla caviglia sinistra. Se l’ex terzino
del Varese non dovesse farcela, al suo
posto giocherebbe a Catania il giova-
ne uruguaiano Aguirregaray (che ha
comunque caratteristiche più offensi-
IL ROSANERO MATIAS SILVESTRE ve del compagno infortunato), a me-
visto
In attesa della Juventus, il campionato
trova la sua momentanea regina nell’Udi-
nese che, grazie alla doppia inzuccata del
solito Di Natale e del giovane Basta, vola
in tv in testa alla classifica: sarà così anche al
termine della supersfida dell’Olimpico?

BUONARROTI? BUONANOTTE! Alla
Domenica Sportiva si parla della crisi del-
è stare insieme, insieme con il presidente
Moratti, nelle vittorie ma anche nei
momenti no. Questo i tifosi lo hanno capito
5 APPUNTAMENTI per quattro
cene: stasera il posticipo Roma-Juve
(alle 20,45), domani il recupero
Genoa-Inter (20,45) e la sfida
no che Mangia non opti per la "solu- a Mangia anche per capire se le secon- e per questo ci danno sempre una mano. Palermo-Siena (21) in Coppa, poi
zione" Mantovani: con l’ex clivense a de linee possono rappresentare in Questa squadra - ha concluso Zanetti - ha nell’Europa League mercoledì
sinistra e Balzaretti dirottato a destra. questo momento una valida alternati- sempre avuto la forza e il coraggio di Lazio-Sporting Lisbona (19) e
Ma i dubbi in vista del derby non fini- va. L’obiettivo è, comunque, di cancel- reagire». E in più l’Inter vede vicino il rientro giovedì Udinese-Celtic (21,05). E
scono qui: con Munoz ed Acquah lare in fretta la brutta prestazione con di alcuni giocatori importanti come Sneijder, poi ancora serie A: tre partite
squalificati e con alcuni giocatori in il Cesena. «Sabato sera siamo stati me- fermo da quasi un mese, e Forlan, anche lui sabato, il resto domenica.
condizioni atletiche non ottimali (Pi- no brillanti del solito - ha riconosciu- ai box da un mesetto. «Ho tantissima voglia
nilla, Miccoli e Della Rocca), il tecnico to Silvestre - l’atteggiamento non è di giocare, da quando sono arrivato ho 2 I RIGORI, trasformati da Di
del Palermo potrebbe decidere di tor- stato quello delle ultime uscite al Bar- potuto dare poco, per altro in un momento Michele (Lecce) ed Ibrahimovic
nare all’antico, e cioè di passare dal 4- bera. Eravamo concentrati sul Cesena, difficile, quindi non vedo l’ora di poter (Milan), rispettivamente contro
3-1-2 al 4-4-2 provato con successo ora abbiamo l’incontro di Coppa Italia aiutare la squadra», ha detto l’attaccante Lazio (il primo per la squadra di
nelle prime partite di campionato. e poi il derby. Possiamo vincere fuori, uruguaiano. «Se rientro a Genova o a Reja) e Bologna. Per Ibra sono già
In quest’ultimo caso, verrebbero ri- cercheremo di centrare l’obiettivo». Cesena? Ancora non so», ha risposto. quattro, tutti realizzati. Totale di
spolverati Alvarez e Bertolo sacrifica- Dopo la sconfitta con il Cesena, la 44; non ne ottiene la Roma, non ne
ti di recente "sull’altare" del nuovo squadra è tornata già ieri mattina ad A Milito il Bidone d’oro incassano Napoli e Novara.
modulo. La partita di domani sera al allenarsi al Tenente Onorato dove
Barbera contro il Siena, valida per gli questo pomeriggio rifinirà la prepara- Sono passati solo 17 mesi da quel maggio 2 I «ROSSI», sventolati a Spolli
ottavi di finale di Coppa Italia, servirà zione. Zamparini non è assolutamen- 2010 quando, con 4 gol decisivi, Diego (Catania, il primo per i rossazzurri)
te rimasto soddisfatto della presta- Milito regalava all’Inter il triplete (Coppa e il debuttante stagionale Munoz
zione con i romagnoli ed ha chiesto a Italia, Campionato e Champions League). Da (Palermo, il secondo), entrambi per
La carica di Silvestre. Mangia (con il quale ha parlato a lun-
go al telefono) un immediato riscatto.
quei giorni per il Principe nerazzurro è stato
un inesorabile declino sancito ieri
doppi «gialli». Ma la seconda
ammonizione per Spolli non stava
«Prima c’è il Siena, poi Contro il Siena giocheranno le riserve dall’assegnazione del più sgradito trofeo del nè in cielo e nè in terra. Totale 47:
(non Munoz che è squalificato pure in calcio italiano, giunto quest’anno alla nona nessuna espulsione per Atalanta e
a Catania per vincere» Coppa), ma la società tiene alla mani- edizione: il Bidone d’Oro di Catersport, il Cagliari, cinque per Cesena, Genoa
festazione e vuole provare a ripetere il programma Rai di Radio2. e Roma.
cammino della scorsa stagione.
2 IL SEGNO che l’arbitro
Giannoccaro (Atalanta-Catania) ha
abolito nella personale schedina dei

AMORE PLATONICO. A Quelli che il
resta male: «Si riferisce anche a me?». E il li. Evidentemente ha problemi di messa a pronostici. Quando dirige lui, gli
tecnico ribatte prontamente: «A te no. calcio... Antonello Venditti ha un cruccio: fuoco, non inquadra l’azione». A Sky Cal- ospiti possono mettersi l’anima in
Tu hai tanta qualità, sotto tutti i punti di «La Roma ha un gioco platonico: è bella a cio Show Massimiliano Allegri è onestis- pace... E infatti: Cagliari-Novara 2-1,
vista». Proprio sotto... vedersi ma gli altri vincono». Victoria Ca- simo: «Il rigore per il Bologna c’era men- Milan-Cesena 1-0, Fiorentina-

MI RITORNI IN MENTE. A San Siro, in
uno dei due anticipi serali, l’Inter risorge
al cospetto di una inguardabile Fiorenti-
na. Thiago Motta distribuisce pedate a
bello (presa di mira per la clamorosa ca-
duta della domenica precedente) prova a
fargli cantare gli inni di Lazio e Milan ma
il cantautore romano declina senza giri di
tre Ibra si butta… ». Ilaria D’Amico si con-
gratula: «Evviva la sincerità». Il rossone-
ro ammette: «Non si può negare l’evi-
denza». Cosa che, invece, fa, qualche mi-
Catania 2-2, Udinese-Palermo 1-0,
Genoa-Novara 1-0 e ieri 1-1 a
Bergamo.

la Roma nell’attesa del posticipo di stase-
ra contro la Juve, prima partita del cam-
di GIUSEPPE LO FARO pionato italiano ad essere trasmessa da
Sky in 3D. Fulvio Collovati osserva: «A
Parole di sfida sinistra giocherà Michel Angel». E Paola
Ferrari: «Ti convince Michel Angel?». Pec-
del rosanero Silvestre cato si tratti di Jose Angel...

QUESTIONE DI QUALITÀ. La giornata
Parole «bugiarde» calcistica ha il suo prologo a Siena e a Lec-
ce, nel pomeriggio. Amaro l’esordio di
del milanista Seedorf Serse Cosmi sulla panchina salentina. «La
Lazio non le porta bene», sottolinea, a
Parole arrabbiate Serie A Live, su Mediaset Premium,
Mikaela Calcagno. «I giornalisti italiani ri-
di Pietro Lo Monaco vangano sempre questa cosa: non hanno
proprio fantasia... ». La bella conduttrice ci
destra e a manca, Tagliavento lo grazia.
«Sembra godere di una dispensa papale»,
ironizza, a Sky, Fabio Caressa. Che poi
applaude il giovane Faraoni. «Ha fatto
pure la trivela. Mi ha ricordato Quare-
sma: solo che al portoghese non ho mai
visto fare qualcosa di diverso dalla trive-
la». Appunto, un tri... bidone!

ALLA RISCOSSA. Il Palermo frana
inaspettatamente alla Favorita contro il
redivivo Cesena: Adrian Mutu regala ad
Arrigoni un successo fondamentale e per
i rosanero è notte fonda, proprio nell’im-
minenza del derby. «Siamo incazzati e lo
dimostreremo a Catania», promette, a
Sky Sport, Matias Silvestre. Vedremo...
parole: «E’ una str... ta». In effetti...

SENZA PADRONE. Restiamo su Quel-
li che... Andrea Pezzi, inviato al Dall’Ara,
punzecchia Venditti: «Sono bolognese e
tifo anche per la Juve: vorrei ricordare ad
Antonello che noi bianconeri, a differen-
za dei giallorossi, abbiamo un padrone...».
Il romano replica stizzito: «Ma che vuole
dire? Non l’ho proprio capita». Interviene
il milanista Renzo Rosso: «Certo però che
la Juve, quest’anno, ha un c..o». Tanto per
farsi capire...

R…OCCHI MIOPI. A Bologna l’arbitro
Rocchi ne combina di tutti i colori. A Sta-
dio Sprint Bruno Gentili attacca: «E’ la se-
conda volta che capita, dopo Inter-Napo-
nuto dopo, Seedorf. «Il pallone mi ha col-
pito alla spalla», sostiene l’olandese. La
gente in studio mormora. E Ilaria: «Sente
il pubblico come rumoreggia?». Il colored
del Milan non fa una piega: «E’ andata co-
sì, ve l’assicuro. Ma dalle immagini si ve-
de diversamente… ». Caro Clarence, ma le
pare che tutti hanno la vista annebbiata…

GIORNATA NERA. Non piace neppu-
re la direzione di Giannoccaro in Atalan-
ta-Catania. Pietro Lo Monaco, a Salastam-
pa, su Antenna Sicilia, tuona: «Ha influi-
to sul risultato. Solitamente sto in silen-
zio ma stavolta all’arbitro ho dovuto dire
qualcosina… ». E non saranno state paro-
le dolci…
1 LA DOPPIETTA, del laziale
Klose. Denis e Moralez (Atalanta),
Jovetic (Fiorentina), Ibrahimovic
(Milan) e Giovinco (Parma) ne
contano già due fra le 24
complessive. Scusate la freddura: il
Moralez è basso; non a caso
l’attaccante argentino è il
calciatore meno alto nella serie A.
1 SOLO 1 - il punto casalingo del
Lecce (1 pari e 6 sconfitte allo
Stadio del Mare). Fiorentina,
Novara e Palermo non riescono
invece a ingranare in trasferta, dove
non vanno oltre 2 risultati di parità.
 LA SICILIA LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011

26. CALCIO NAZIONALE

1 Siracusa, un pari con molto rammarico

ª
Girone B
Divisione

Mancosu illude Vetta confermata

Nella foto
gli azzurri Il Milazzo spreca
Fofana si fa male in maglia bianca
schierati prima l’Aversa ringrazia
del fischio d’inizio.
LANCIANO. Il Siracusa pareggia a Lanciano nello scontro al ver-
tice e continua ad essere la prima della classe del girone B.
Per Mancosu
quarto gol
Per i mamertini
L’undici di Sottil conferma di essere in palla, portando la sua
striscia positiva a sette giornate consecutive. Partita vibrante,
in campionato
il terzo
due punti persi
combattuta, a tratti spigolosa. Il Siracusa segna con Mancosu lontano
dopo un bel primo tempo, poi resta in dieci e subisce il pareg- dal Nicola
gio degli abruzzesi bravi a non mollare. Nel finale si infortuna De Simone. MILAZZO 1
Fofana. E’ la sintesi di un pari di sostanza che alla lunga può an- Il pareggio AVERSA MORMANNA 1
che stare stretto ai siciliani. Il Siracusa gioca con personalità, permette MILAZZO (4-3-3): Croce 6. Dipasquale 6, Benci 6,
schierato col consueto 4-2-3-1 da Sottil, con Giordano sulla li- alla squadra Imparato 6, Quintoni 7, Cuomo 6, Bucolo 6.5, Fiore
nea difensiva, Baiocco e Spinelli sulla mediana, Fofana di pun- allenata 6, Proietti 6.5 (31’ s.t. Spilabotte n.g.), Scalzone 6
ta, con Pepe, Mancosu e Longoni a svariare. da Andrea Sottil (39’ s.t. Llama n.g.), Malafronte 6. A disposizione:
Nel primo tempo ospiti più manovrieri e determinati (privi de- di rimanere Pergamena, Simonetti, Urso, Ingemmi, Cucinotta.
gli squalificati Lucenti e Fernandez). Anche se il match è equi- da sola All: Trimarchi-Catalano.
librato, con rapidi capovolgimenti di fronte. Avvio brioso dei al comando AVERSA NORMANNA (4-4-2): Gragnaniello 7.5, Dia-
biancoblù dopo tre minuti: Baiocco affonda centralmente per della classifica. na 6, Mattera 6, Castaldo 6, Martucci 6 (4’ s.t. Var-
Pepe che si libera e di sinistro impegna Amabile che poi esce E senza i punti si 6), Petagine 6.5 (18’ s.t. Monda 6), Marano 6,
tempestivamente su Fofana. Al 13’ si vede il Lanciano sugli svi- di penalizzazione Zolfo 6, Letizia 6.5, Guarracino 6.5, Grieco 6 (21’
luppi di un corner di con un colpo di testa di Turchi bloccato da il vantaggio s.t. Secchione 6). A disposizione: Russo, Sgambato,
Baiocco che si ripete su un tiro dalla distanza di Volpe, mentre sarebbe Pisani, Sorrentino. All: Romaniello.
non ci arriva sulla punizione di Mammarella che scheggia la ancora più ampio ARBITRO: Abisso di Palermo (assistenti: Ficarra di
traversa (36’). Ma sono lampi. Al Siracusa basta accelerare al 45’ Palermo e Di Federico di Lodi).
con Fofana che guadagna una punizione al limite dell’area per RETI: 38’ p.t. Guarracino, 12’ s.t. Quintoni (rig.).
un ingenuo fallo di Massoni.
Il piede vellutato di Mancosu trova l’angolino giusto superan-
do la barriera frenata e fa secco Amabile (dodicesimo al posto
Davide Baiocco, una diga VIRTUS LANCIANO 1
NOTE: Spettatori 350. Espulsi: 14’ s.t. Mattera e
40’ s.t. Zolfo; 44’ p.t. il diesse del Milazzo Ferrigno
e 43’ s.t. il tecnico ospite Romaniello. Ammoniti:
di Aridità) proprio poco prima dell’intervallo. Gautieri sostitui-
sce un evanescente Piccioni con Chiricò. Una mossa azzeccata,
Squadra in buona salute SIRACUSA
VIRTUS LANCIANO (4-3-3): Amabile; Aquilanti, Amenta, Masso-
1 Dipasquale, Scalzone e Malafronte tra i locali, Guar-
racino e Marano tra gli ospiti. Angoli: 8-2 per il Milaz-
perché il peperino rossonero dà più vivacità all’azione offensi- ni, Mammarella; D’Aversa, Volpe, Capece; Piccioni (46’ Chiricò), zo. Recuperi 1’ e 7’.
va rossonera. Poco incisiva però in area siciliana. Troppo lento BAiOCCO P. 6: Al 14’ sventa la minaccia sul colpo di testa di Tur- Turchi (10’ st Titone), Pavoletti. A disp.: Casadei, Rosania, Vastola, MILAZZO. Non si può dire che tra Milazzo e
e compassato il centrocampo del Lanciano, controllato senza chi. Bravo a bloccare i tiri di Turchi e Volpe nel finale. Novinic, Zeytulaev. All.: Gautieri. Aversa siano mancati i colpi di scena. Al gol
affanni da Baiocco e Spinelli. Che al 28’ viene espulso per un fal- GIORDANO 6: Gara senza fronzoli, protegge efficacemente la SIRACUSA (4-2-3-1): Baiocco P.; Giordano, Ignoffo, Moi, Capoc- del vantaggio dei campani, nell’unico tiro in
lo proprio su Chiricò. Il Siracusa rimane in dieci, ma sfiora il rad- zona di competenza e riesce anche a spingere. chiano; Baiocco D., Spinelli; Pepe, Mancosu (36’ st Bongiovanni), porta della partita, si è aggiunto il pareggio su
doppio al 34’ con Mancosu: Amabile si supera e smanaccia il IGNOFFO 6,5: Autoritario nel governare il settore difensivo. Un Longoni (34’ st Zizzari); Fofana (30’ st Calabrese). A disp.: Fornoni, rigore del Milazzo, l’espulsione prima di Mat-
pallone in corner. Passa un minuto e la for- elemento di grande spessore nel cuore della di- Petta, Stringari, Pippa, Calabrese. All.: Sottil. tera e nel finale del capitano Zolfo, che di fat-
mazione abruzzese replica con un taglien- fesa aretusea. RETI: 45’ pt Mancosu (S), 41’ st D’Aversa (L). to fa chiudere in nove uomini la squadra ospi-
te traversone dell’effervescente Chiricò che MOI 6: Piccioni, Turchi e Pavoletti fanno molto ARBITRO: Borriello di Mantova. te.
attraversa tutta l’area di rigore ospite dove movimento, ma non va mai in affanno. Difen- NOTE: Spettatori 2.500 circa, con una ventina di tifosi ospiti. Espul- Sul piano prettamente tecnico, se i rossoblu
Mammarella prova la botta dal vertice sini- de con grinta e lucidità. E’ l’ex di turno e si con- so al 68’ Spinelli. Ammoniti: Capocchiano, Massoni, Chiricò. debbono lamentarsi per non essere riusciti a
stro ma Baiocco non si fa sorprendere. ferma elemento affidabile. sfruttare il vantaggio numerico e l’esito di
Ancora Chiricò cerca la prodezza dalla lun- CAPOCCHIANO 6,5: Quarto di difesa, costringe una partita che dall’espulsione del difensore
ga distanza, imitato al 38’ da un tiro di D’A- a volte Chiricò ad indietreggiare. Una gara at- MANCOSU 6,5: Quarto sigillo, il terzo lontano da casa. Si muove partenopeo è stata a senso unico, ma senza il
versa dai venticinque metri. Il Lanciano, tenta e dinamica sulla corsia di sinistra. Alla su tutto il fronte d’attacco da attaccante di manovra, mettendo in guizzo vincente, l’Aversa può fare una statua
con l’uomo in più, cerca il pari che arriva con terza stagione al Siracusa il giocatore monze- apprensione la retroguardia abruzzese. Cala nella ripresa. (Dal 30’ d’oro al proprio portiere Gragnaniello.
D’Aversa. Il capitano rossonero scarica un se è una pedina importante nello scacchiere st BONGIOVANNI sv.) Milazzo a trazione anteriore, ma è stato Quin-
destro potente col pallone, forse deviato, BAIOCCO SORTEGGIA IL CAMPO biancoblù. LONGONI 6,5: L’attaccante argentino torna titolare sulla sinistra toni che dalla sua posizione di esterno basso
che finisce alle spalle di Baiocco. A quel BAOICCO D. 7: Spezza il gioco e costruisce. Da e sfodera una prestazioe di qualità e sostanza. Crea preoccupa- è riuscito a far spiovere in area un’infinità di
punto la gara finisce qui. incontrista interpreta la gara nel modo giusto. Dai suoi piedi par- zioni alla difesa avversaria, poco incisivo però in fase offensiva. palloni non sfruttati a dovere. Al 38’ Guarraci-
Il Siracusa difende il prezioso pari nei restanti nove minuti. In te la manovra. Fosforo e cervello del Siracusa. Sbaglia qualche (Dal 34’ st ZIZZARI sv). no approfitta di una dormita generale della di-
parità numerica forse sarebbe stata un’altra gara. L’espulsione passaggio, quando perde un po’ di lucidità. FOFANA 7: Torna in campo dopo due giornate di stop, si procura fesa mamertina e ricevendo palla direttamen-
di Spinelli ha sicuramente favorito la squadra di casa. Ma un pa- SPINELLI 5: L’espulsione condiziona il voto finale. Il fallo su Chi- falli e fa reparto da solo. Poi al 35’ della ripresa è costretto ad ab- te dalla sua difesa, trova la strada spianata ver-
reggio a Lanciano è oro colato. Il Siracusa conferma di essere ricò è punito con l’espulsione che lascia il Siracusa in dieci. bandonare il campo per infortunio. L’auspicio è che non sia so la porta regalando il vantaggio agli ospiti.
una squadra che gioca bene e sa il fatto suo, senza avere spe- PEPE 6,5: Il suo rendimento cresce gara dopo gara. Gioca tra le li- niente di serio. Un giocatore che sta facendo la differenza. (Dal 34’ Preso il gol, il Milazzo cerca di accelerare i
so tanto. Domenica prossima sotto con il Frosinone. nee e la sua velocità crea ansia alla difesa rossonera. Conferma di st CALABRESE sv). tempi e le azioni diventano più convulse. Per
NICOLA NUCCI essere in forma. N. N. vedere qualcosa di più concreto occorre atten-
dere la ripresa ed esattamente il minuto 11,
quando Malafronte lancia per Scalzone, stret-
to in sandwich tra Mattera e Castaldo. L’arbi-
IL TECNICO SOTTIL SI GODE IL PARI E IL PRIMATO tro indica il dischetto ed assegna il rigore,
trasformato da Quintoni. Al 14’ Mattera com-

«Punto importante, sebbene avremmo potuto chiuderla»

LANCIANO. Il Siracusa difende il primato. Punto pesante nello
scontro diretto al vertice in casa della Virtus Lanciano.
Sottil, allenatore della formazione aretusea, esprime soddisfa-
zione per il risultato ottenuto in terra abruzzese. Quarto pareg-
gio stagionale e serie positiva allungata a sette giornate (17 pun-
ti).
«Un punto importante - dice - al termine di una gara interpre-
tata nel modo giusto e giocata con personalità contro una
squadra attrezzata come il Lanciano che tra le mura amiche ha
sempre una marcia in più. Peccato per il gol subito nella parte
finale, forse potevamo avere la possibilità di chiudere prima la
partita e portare via tre punti, ma sono comunque contento
della prestazione e del risultato che consente al Siracusa di
mantenere la vetta della classifica».
Il tecnico della squadra siciliana evidenzia la condotta tattica e
mentale del Siracusa. «Non abbiamo sofferto quasi mai, tranne
quando siamo rimasti in dieci nelle battute finali, un episodio
che inevitabilmente ci ha costretto a cambiare registro e a
quel punto abbiamo pensato esclusivamente a non sbilan-
ciarci per difendere il pareggio. Il match alla vigilia si presenta-
va difficile, oltretutto il Lanciano era determinato a riscattare le
due sconfitte consecutive, mentre noi volevamo continuare su
mette una grossolana ingenuità andando a fa-
re fallo su Proietti, in una improduttiva azio-
ne di gioco e si fa espellere.
Da questo momento la partita cambia total-
questa strada. C’erano stro primo obiettivo è quello di chiudere in vetta alla classifica mente, il Milazzo diventa padrone del campo
tante insidie che la squa- il girone d’andata e ci proveremo. Pertanto dobbiamo restare e ha tutto il tempo per far sua una partita, un
dra ha superato alla umili, procedere senza calcoli, bisogna marciare così fino alla successo che avrebbe permesso di aggancia-
grande». fine. Domenica ci attende un’altra gara difficile contro il Frosi- re in classifica proprio l’Aversa e mettere die-
Una tappa che era stata none. Sarebbe importante chiudere con una vittoria e girare la tro altre squadre in classifica. I rossoblu però
definita come un esame boa del girone d’andata a quota 31 punti». non riescono a trovare la via della porta e
di maturità del Siracusa. La classifica, ribadisce Andrea Sottil, non è ancora delineata. «Il quando ci riescono ci pensa il portiere Gra-
«Tutte le prove sono im- Barletta verrà fuori, poi occhio alla Carrarese. IlLanciano meri- gnaniello a superarsi. Lo fa al 25’ su Proietti, un
portanti, ma se questa ta di stare queste posizioni. Credo però che serviranno altre 4- minuto dopo su Malafronte e al 34’ quando
era una sorta di maturità 5 giornate per capire quale sarà il gruppo che si contenderà fi- devia in angolo su ravvicinata girata a rete di
per dire chi siamo e dove no in fondo la promozione in serie B, quella diretta e quella at- Scalzone.
possiamo andare allora ANDREA SOTTIL traverso i playoff». Nel frattempo gli ospiti restano in nove per l’e-
dico che abbiamo dimo- La nota stonata della giornata è l’infortunio all’attaccante Fofa- spulsione di Zolfo e stringendo i denti per gli
strato che possiamo dire la nostra ed essere protagonisti di que- na. «E’ uscito con le stampelle, si sottoporrà ad accertamenti fi- ultimi 12’ riescono a portare a casa un punto
sto campionato. La squadra cresce in consapevolezza e perso- sici, spero non si tratti di un infortunio serio, ma l’entità la ca- mentre i milazzesi debbono recitare il mea
nalità. La serie positiva contribuisce a portare entusiasmo e vo- piremo solo nelle prosssime ore. Montalto è in fase di recupe- culpa per non essere riusciti a trovare la con-
glia di vincere. Dispiace un po’ per quel gol a tre minuti dalla fi- ro». centrazione necessaria per assestare il colpo
ne, preso in modo rocambolesco. Per il resto è una gara da in- Ultima domanda sul mercato di gennaio. Il Siracusa ha opera- decisivo e conquistare il successo pieno, pri-
corniciare». zioni nel mirino? «Prima pensiamo a concludere bene il giro- ma del turno di riposo e della fine del girone
La classifica indica il Siracusa tra le big del girone. Primo posto ne d’andata, poi faremo un ragionamento con la società. Intan- d’andata.
con 28 punti e tre punti di penalizzazione. «Siamo davanti e vo- to spero di recuperare tutti gli effettivi della rosa». GIOACCHINO LO PRESTI
gliamo tenerci stretto il primato, sapendo che sarà dura. il no- NICOLA NUCCI

Al Trapani basta un grande primo tempo

MADONIA CALCIA IL PALLONE DEL GOL VITTORIA
Punti pesanti. Granata aggressivi e determinati, gol partita di Madonia. Al Sud Tirol resta l’inutile assalto finale
TRAPANI. Un grandissimo primo tempo e una ri- però viziata da fuorigioco. Al 14’ Madonia entra naller in area del Trapani, il tiro del giovane attac-
TRAPANI 1 presa più cauta regalano un successo di misura in area ed impegna in due tempi Iacobucci. Il Tra- cante del Sudtirol viene bloccato a terra da Ca-
SUDTIROL 0 ma meritato al Trapani. pani prosegue a macinare gioco e ne raccoglie i stelli.
TRAPANI: Castelli 6, Priola 6,5, Lo Bue 6,5, Pagliarulo I locali iniziano con il piglio giusto, al 5’ ci prova frutti al 38’ quando Pirrone entra in area da de- «Numero» di Gambino al 75’, su una palla che
6,5, Filippi 7, Pirrone 7,5, Barraco 6,5, Caccetta 6,5, Madonia dal limite dell’area ma il pallone va stra e serve un invitante pallone a Madonia il cui spiove nell’area avversaria il giocatore italo-tede-
Abate 6,5 (91’ Mastrolilli s.v), Gambino 6 (86’ Cianni fuori di poco. Un minuto dopo è Gambino ad in- diagonale si insacca nell’angolo alla sinistra del sco si inventa un destro al volo con la punta del
s.v), Madonia 7 (79’ Ficarrotta s.v). All. Boscaglia. volarsi sulla fascia destra ed a crossare basso al portiere: 1 a 0. Due minuti dopo granata vicini al piede che Iacobucci devia in angolo grazie anche
SUDTIROL: Iacobucci 7,5, Grea 6, Martin 6,5, Kiem 5,5, centro dell’area, Iacobucci esce in tuffo ma non raddoppio: su lancio di Pirrone ancora Madonia alla traversa.
Uliano 6, Cascone 5,5, Campo 5 (73’ Ferrari s.v), Callia- trattiene la sfera che perviene a Madonia il cui ti- è bravo con la punta del piede ad anticipare l’u- L’arbitro concede 4 minuti di recupero, i più ri-
ri 5,5 (61’ Chiavarini 6), Chinellato 5, Fischnaller 6, ro viene ribattuto con il corpo dal portiere del scita di Iacobucci ma la palla termina a lato. schiosi per il Trapani, con gli avversari che si ri-
Schenetti 5,5 (46’ Furlan 5,5). All. Stroppa, in panchi- Sudtirol. Al 9’ Lo Bue, nei pressi del vertice sini- Nella ripresa il Trapani è meno arrembante, la versano nell’area granata. Al 94’mischia davan-
na Guerra. stro dell’area, cambia gioco per Barraco che ri- formazione ospite guadagna campo ma non rie- ti a Castelli che si produce in una spericolata
RETE: 38’ Madonia mette al centro per Pirrone il cui tiro impegna se- sce quasi mai ad arrivare dalle parti di Castelli. I quanto provvidenziale uscita, la palla finisce sui
ARBITRO: Colarossi di Roma, assistenti Ernetti e Tozzi. veramente Iacobucci in tuffo. granata invece sfiorano ancora il 2 a 0 al 60’. Bar- piedi di Chiavarini che calcia alto da buona posi-
NOTE: Ammoniti Pagliarulo, Campo, Priola e Ficarrot- All’11’ l’arbitro annulla una rete del Sudtirol se- raco calcia una punizione da sinistra al centro zione. Finisce in gloria con la classifica che con-
ta per gioco scorretto. Calci d’angolo 7 a 3 per il Trapa- gnata da Fischnaller, bravissimo ad intercettare dell’area, Caccetta spizzica di testa e il pallone fi- tinua ad essere più che interessante.
ni. di testa un calcio di punizione di Campo, azione nisce sul palo. Al 71’ Grea lancia lungo per Fisch- MICHELE CALTAGIRONE
 LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011 LA SICILIA

CALCIO. CLASSIFICHE NAZIONALI .27

RENDIMENTO IN CASA RENDIMENTO FUORI CASA

CLASSIFICA PT GIOC. VIT. PAR. SCO. GOL F GOL S PT GIOC. VIT. PAR. SCO. GOL F GOL S PT GIOC. VIT. PAR. SCO. GOL F GOL S MARCATORI
15ª
GIORNATA
Udinese
Juventus
30
29
14
13
9
8
3
5
2
0
18
24
7
10
21
17
7
7
7
5
0
2
0
0
14
16
2
5
9
12
7
6
2
3
3
3
2
0
4
8
5
5
10 GOL: Denis (Atalanta, 2 rig.); Di Natale (Udinese, 2 rig.)
9 GOL: Ibrahimovic (Milan, 4 rig.)
8 GOL: Klose (Lazio)
Milan 28 14 8 4 2 31 16 17 7 5 2 0 19 4 11 7 3 2 2 12 12 7 GOL: Cavani (Napoli); Giovinco (Parma, 3 rig.)
Atalanta-Catania 1-1
18’ pt Legrottaglie (C); 25’ st Tiribocchi (A). Lazio 28 14 8 4 2 22 11 11 7 3 2 2 8 5 17 7 5 2 0 14 6 6 GOL: Jovetic (Fiorentina, 1 rig.); Palacio (Genoa, 1
Bologna-Milan 2-2 rig.); Marchisio, Matri (Juventus)
Napoli 21 14 5 6 3 22 14 12 7 3 3 1 13 8 9 7 2 3 2 9 6
5 GOL: Nocerino (Milan); Rigoni (Novara, 3 rig.);
11’ pt Di Vaio (B), 16’ Seedorf (M); 27’ st Palermo 20 14 6 2 6 16 16 18 7 6 0 1 16 7 2 7 0 2 5 0 9 Osvaldo (Roma); Calaiò (Siena)
Ibrahimovic (M) rig., 28’ Diamanti (B).
Catania 18 14 4 6 4 15 20 11 7 3 2 2 7 6 7 7 1 4 2 8 14 4 GOL: Moralez (Atalanta); Di Vaio (Bologna, 1 rig.);
Cagliari-Parma 0-0 Mutu (Cesena, 1 rig.); Pepe (Juventus); Miccoli
Genoa 18 13 5 3 5 16 16 11 6 3 2 1 8 5 7 7 2 1 4 8 11
(Palermo)
Inter-Fiorentina 2-0 Cagliari 18 14 4 6 4 12 13 8 7 1 5 1 3 5 10 7 3 1 3 9 8 3 GOL: Ramirez (Bologna); Conti (Cagliari, 1 rig.);
41’ pt Pazzini; 4’ st Nagatomo. Bergessio (Catania); Moscardelli, Pellissier (Chievo, 1
Inter 17 13 5 2 6 16 18 10 7 3 1 3 6 7 7 6 2 1 3 10 11
Lecce-Lazio 2-3 rig.); Cerci (Fiorentina); Milito (Inter, 2 rig.); Hernanes
Parma 17 14 5 2 7 15 20 13 7 4 1 2 10 5 4 7 1 1 5 5 15 (2 rig.), Rocchi (Lazio); Boateng (Milan); Hamsik,
12’ pt Di Michele (Le) rig., 28’ Klose (La); 2’ st
Cana (La), 14’ Ferrario (Le), 42’ Klose (La). Roma 17 13 5 2 6 15 17 10 6 3 1 2 10 8 7 7 2 1 4 5 9 Lavezzi (Napoli); Hernandez (Palermo, 1 rig.); Bojan
Novara-Napoli 1-1 (Roma); Destro (Siena); Basta, Isla (Udinese)
Atalanta (-6) 16 14 5 7 2 17 16 13 7 3 4 0 7 4 9 7 2 3 2 10 12
2 GOL: Acquafresca, Diamanti (Bologna, 1 rig.);
25’ st Radovanovic (No), 39’ Dzemaili (Na).
Fiorentina 16 14 4 4 6 13 13 14 7 4 2 1 12 4 2 7 0 2 5 1 9 Larrivey, Thiago Ribeiro (Cagliari); Almiron,
Palermo-Cesena 0-1
Chievo 16 14 4 4 6 11 18 12 7 3 3 1 6 4 4 7 1 1 5 5 14 Legrottaglie, Lodi (1 rig.), Maxi Lopez (Catania, 1 rig.);
18’ st Mutu. Paloschi (Chievo); Kucka, Rossi, Veloso (Genoa);
Roma-Juventus oggi (20,45) Bologna 15 14 4 3 7 13 20 7 7 2 1 4 7 11 8 7 2 2 3 6 9 Cambiasso, Motta, Pazzini (Inter); Vidal (1 rig.),
Siena-Genoa 0-2 Siena 14 14 3 5 6 14 14 10 7 3 1 3 11 7 4 7 0 4 3 3 7 Vucinic (Juventus); Lulic, Sculli (Lazio); Giacomazzi,
12’ st Rossi, 47’ Palacio. Grossmüller (Lecce); Cassano, Robinho, Seedorf
Cesena 12 14 3 3 8 7 15 6 7 1 3 3 5 7 6 7 2 0 5 2 8
Udinese-Chievo 2-1 (Milan); Campagnaro, Maggio, Pandev (Napoli);
23’ st Di Natale (U), 34’ Basta (U), 38’ Paloschi Novara 11 14 2 5 7 15 25 9 7 2 3 2 10 11 2 7 0 2 5 5 14 Morimoto (Novara); Ilicic, Pinilla (1 rig.), Zahavi
(C). Lecce 8 14 2 2 10 13 26 1 7 0 1 6 7 15 7 7 2 1 4 6 11 (Palermo); D’Agostino (Siena, 1 rig.)

PROSSIMI TURNI SERIE B/19ª g.

16ª GIOR. (18/12/2010-15) 1ª GIOR. (21/12/2010-20,45) LE PARTITE CLASSIFICA
Catania-Palermo Atalanta-Cesena Ascoli-Varese 0-0 Torino 41
Cesena-Inter Bologna-Roma
Brescia-Bari 1-3 Verona 37
Chievo-Cagliari 17/12 - 18 Cagliari-Milan 20/12 - 20,45
Fiorentina-Atalanta 17/12 - 20,45 Inter-Lecce
Cittadella-Reggina 3-2 Sassuolo 36
Genoa-Bologna Lazio-Chievo Grosseto-Modena 1-1 Pescara 33
Juventus-Novara Napoli-Genoa Gubbio-Padova 1-0 Padova 31
Lazio-Udinese 20.45 Novara-Palermo Nocerina-Crotone 0-2 Reggina 29
Milan-Siena 17/12 - 20,45 Parma-Catania Sampdoria-Juve Stabia 1-1 Varese
Napoli-Roma 20.45 Siena-Fiorentina 20/12 - 18 27
Sassuolo-Livorno 2-1
Parma-Lecce Udinese-Juventus Grosseto 27
Torino-Pescara 4-2
Sampdoria 26
Verona-AlbinoLeffe 1-0
FRANCIA GERMANIA INGHILTERRA OLANDA SPAGNA J. Stabia (-4) 25
Vicenza-Empoli 1-0
17ª giornata 16ª giornata 15ª giornata 16ª giornata 16ª giornata
Cittadella 25
PROSSIMO TURNO
Auxerre-Nizza 2-1 Augsburg-Borussia M. 1-0 Arsenal-Everton 1-0 AZ Alkmaar-De Graafschap 4-0 Athletic Bilbao-Racing S. 1-1 Vicenza 24
AlbinoLeffe-Gubbio
Lille-Dijon 2-0 Borussia D.-Kaiserslautern 1-1 Bolton W.-Aston Villa 1-2 Den Haag-Heracles 2-0 Espanyol-Atlético Madrid 4-2 Crotone (-1) 24
Bari-Vicenza
Lorient-Ol. Lione 0-1 Colonia-Friburgo 4-0 Chelsea-Manchester City oggi Excelsior-Heerenveen 0-5 Getafe-Granada 1-0 Bari (-2) 24
Nancy-Ajaccio 2-2 Hannover 96-Bayer L. 0-0 Liverpool-Q.P. Rangers 1-0 PSV Eindhoven-NAC Breda 1-0 Levante-Siviglia 1-0 Crotone-Ascoli
Empoli 21
Ol. Marsiglia-Bordeaux 0-0 Hertha Berlino-Schalke 04 1-2 Manchester Utd.-Wolverhampton 4-1 RKC Waalwijk-Ajax 0-1 Málaga-Osasuna 1-1 Empoli-Grosseto
Rennes-Brest 1-1 Mainz 05-Amburgo 0-0 Norwich City-Newcastle Utd. 4-2 Twente-NEC Nijmegen 2-0 Rayo Vallecano-Sporting Gijon 1-3 Juve Stabia-Cittadella Livorno 20
Sochaux-Paris S.G. 0-1 Norimberga-Hoffenheim 0-2 Stoke City-Tottenham H. 2-1 Utrecht-Feyenoord 2-2 Real Betis-Valencia 2-1 Livorno-Brescia AlbinoLeffe 20
St. Étienne-Caen 2-0 Stoccarda-Bayern Monaco 1-2 Sunderland-Blackburn R. 2-1 Vitesse-Groningen 0-0 Real Madrid-Barcellona 1-3 Brescia 19
Modena-Torino
Tolosa-Évian 2-1 Werder Brema-Wolfsburg 4-1 Swansea City-Fulham 2-0 VVV Venlo-Roda 2-0 Saragozza-Maiorca 0-1
Padova-Nocerina Modena 17
Valenciennes-Montpellier 1-0 WBA-Wigan 1-2 Villarreal-Real Sociedad 1-1
Pescara-Sampdoria Gubbio 17
Classifica Classifica Classifica Classifica Classifica
Reggina-Sassuolo Nocerina 15
Montpellier 36 Évian 19 Bayern M. 34 Colonia 20 Manchester C. 38 Swansea City 17 AZ Alkmaar 38 Roda 21 Real Madrid 37 Maiorca 18
Varese-Verona Ascoli (-7) 12
Paris S.G. 36 Caen 19 Borussia D. 31 Hertha Berlino 19 Manchester U. 36 Everton 16 PSV Eindhoven 34 Heracles 20 Barcellona 37 Real Sociedad 16
Lille 34 Auxerre 18 Schalke 04 31 Amburgo 18 Tottenham H. 31 Q.P. Rangers 16 Twente 33 NAC Breda 18 Valencia 30 Getafe 16
Ol. Lione 32 Sochaux 18 Arsenal 29 Fulham 15 Levante 29 Real Betis 16 PRIMAVERA C/13ª g.
Borussia M. 30 Mainz 05 17 Ajax 30 Utrecht 17
Rennes 29 Dijon 18 Chelsea 28 WBA 15 Siviglia 24 Granada 16
Werder Brema 29 Wolfsburg 17 Feyenoord 28 RKC Waalwijk 15 LE PARTITE CLASSIFICA
Tolosa 29 Brest 17 Liverpool 26 Sunderland 14 Málaga 24 Rayo Vallecano 16
Bayer L. 26 Kaiserslautern 15 Heerenveen 28 NEC Nijmegen 14 ABari-Ascoli 3-1 Roma 33
St. Étienne 27 Valenciennes 17 Newcastle Utd. 26 Wolverhampton 14 Osasuna 22 Villarreal 15
Ol. Marsiglia 25 Nancy 15 Stoccarda 22 Norimberga 15 Stoke City 21 Wigan 12 Vitesse 26 de Graafschap 12 Espanyol 20 Sporting Gijón 15 Gubbio-Roma 0-9 Lazio 32
Lorient 23 Nizza 14 Hannover 96 22 Augsburg 14 Aston Villa 19 Blackburn R. 10 Groningen 23 VVV Venlo 10 Athletic Bilbao 19 Racing S. 13 Juve Stabia-Crotone
2-1 Palermo 31
Bordeaux 20 Ajaccio 9 Hoffenheim 21 Friburgo 13 Norwich City 19 Bolton W. 9 Den Haag 21 Excelsior 8 Atlético Madrid 19 Saragozza 10 Lazio-Napoli 3-1 Reggina 22
Lecce-Reggina 1-0
Catania 22
LEGA PRO - PRIMA DIVISIONE girone B/16ª giornata - RISULTATI, PROSSIMO TURNO E TABELLINI Palermo-Nocerina 3-0
Lecce 22
Risultati Prossimo turno ANDRIA-PERGOCREMA 1-2 CREMONESE-LATINA 2-0 PIACENZA-BASSANO 3-2 Pescara-Catania 0-1
Andria-Pergocrema 1-2 Prato-Portogruaro 1-1 Barletta-Piacenza Portogruaro-Andria ANDRIA (4-2-3-1): Sansonna 5,5; CREMONESE (4-3-3): Alfonso 6; PIACENZA (4-4-2): Cassano 6,5; Juve Stabia 15
Meccariello 5,5 (12’ st De Giorgi 5), Polenghi 6, Rigione 6,5, Minelli 6,5, Sales Avogadri 6,5, Visconti 5,5, Di Bella 5,5, PROSSIMO TURNO
Carrarese-Barletta 0-0 Spezia-Triestina oggi Bassano-Trapani Siracusa-Frosinone Cossentino 6, Zaffagnini 5,5, Contessa 6; 6,5; Fietta 6,5, Pestrin 6,5, Dettori 6; Calderoni 5,5; Marchi 6 (24’ st Foglia 6), Nocerina 15
Cremonese-Latina 2-0 Trapani-Sudtirol 1-0 Feralpisalò-Virtus Lanciano Sudtirol-Cremonese Paolucci 6, Arini 6; Minesso 6,5 (12’ st Samb 5,5 (30’ st Bocalon 6), Musetti 6 Parola 7, Pani 6 (37’ st Volpe ng), Lisi 6; Catania-Nocerina
Frosinone-Feralpisalò 1-1 V. Lanciano-Siracusa 1-1 Latina-Spezia Triestina-Prato Loiodice 6,5), Del Core 6,5, Comini 5,5; (21’ st Nizzetto 6,5), Le Noci 6 (46’ st Guzman 6,5 (45’ st Ferrante ng), Guerra Napoli 13
Piacenza-Bassano 3-2 Pergocrema-Carrarese Innocenti 6 (9’ st Gambino 5,5). All.: Di Semenzato ng). All.: Brevi 6,5. 6,5. All.: Monaco 6,5. Gubbio-Lecce
Meo (in panchina Sassanelli) 5,5. LATINA (4-5-1): Martinuzzi 5; Gasperini BASSANO VIRTUS (4-3-1-2): Poli 6,5; Bari 12
PERGOCREMA (4-2-2): Menegon 7,5; 5,5, Cafiero 5, Farina 6, Maggiolini 6; Martina 6, Basso 5,5, Scaglia 6, Ghosheh Juve Stabia-Roma
RENDIMENTO IN CASA RENDIMENTO FUORI CASA Celjak 5,5, Romito 6, Cuomo 5,5, Mattia Carta 5,5 (10’ st Pagliaroli 5,5), Berardi 6; Mateos 6,5, Lorenzini 6,5, Caciagli 6;
Lazio-Palermo Ascoli 11
CLASSIFICA PT GIOC. VIT. PAR. SCO. GOL F GOL S PT GIOC. VIT. PAR. SCO. GOL F GOL S PT GIOC. VIT. PAR. SCO. GOL F GOL S 5; Adeleke 7, Romondini 6,5, Angiulli 6 5,5, Matute 6,5, Giannusa ng (21’ pt Lucca 6,5 (24’ st Bonetto 5,5);
Siracusa (-3) 28 16 9 4 3 23 16 19 8 6 1 1 15 5 12 8 3 3 2 8 11 (28’ st Capua ng), Ricci 6 (35’ st Rizzo Tortori 6,5), Fossati 5,5; Bernardo 6,5. Longobardi 6 (37’ st Gasparello ng), Pescara 10
ng); Guidetti 5,5 (45’ st Settembrini ng), All.: Ghirotto 5,5. Guariniello 7. All.: Iaconi 6. Napoli-Crotone
Portogruaro 26 16 7 5 4 22 18 13 8 3 4 1 13 9 13 8 4 1 3 9 9 Pià 6,5. All.: Brini 6,5. ARBITRO: Cifelli di Campobasso 5,5. ARBITRO: Zappatore di Taranto 6.
Pescara-Bari Gubbio 9
V. Lanciano (-1) 26 16 8 3 5 20 17 15 8 4 3 1 11 8 12 8 4 0 4 9 9 ARBITRO: Gallo di Barcellona P.d.G. RETI: 41’ pt Minelli; 32’ st Fietta. RETI: 23’ e 48’ pt Guariniello (B); 3’ st
Cremonese (-6) 25 16 9 4 3 22 10 19 8 6 1 1 17 7 12 8 3 3 2 5 3 RETI: 14’ pt Del Core (A), 32’ Adeleke NOTE: espulso Cafiero (L) al 37’ st. Parola (P), 6’ Guerra (P), 44’ Guzman (P).
(P); 15’ st Pià (P). Reggina-Ascoli Crotone 6
Trapani 25 16 7 4 5 23 19 15 8 4 3 1 11 7 10 8 3 1 4 12 12 NOTE: al 43’ st Del Core (A) si è fatto FROSINONE-FERALPISALÒ 1-1 PRATO-PORTOGRUARO 1-1
Pergocrema 25 16 8 1 7 18 22 15 8 5 0 3 10 10 10 8 3 1 4 8 12 parare un rigore. FROSINONE (4-3-3): Nordi 5,5; PRATO (4-3-1-2): Layeni 6; Scrugli 5,5,
Carrarese 24 16 6 6 4 23 18 15 8 4 3 1 12 5 9 8 2 3 3 11 13
CARRARESE-BARLETTA 0-0
Catacchini 6, Guidi 6, Cordos 6, Vitale
5,5; Frara 6, Beati 6 (1’ st Carrus 6),
Manucci 6, Lamma 6, Varutti 6; Gori 6,5,
Fogaroli 6, Cavagna 6 (20’ st Geroni 6);
TOTOCALCIO
Barletta 24 16 6 6 4 16 15 12 8 3 3 2 8 7 12 8 3 3 2 8 8 CARRARESE (4-4-2): Nocchi 7; Piccini Bottone 5; Miramontes 5 (30’ st Baccolo Pisanu 6 (16’ st Silva Reis 6); Benedetti
Triestina 21 15 7 0 8 25 22 15 8 5 0 3 15 10 6 7 2 0 5 10 12 6,5, Benassi 6,5, Pasini 6,5, Anzalone ng), Santoruvo 5,5, Aurelio 5,5 (12’ st La 6, Pesenti 6 (28’ st Marongiu ng). All.:
LA SCHEDINA
Sudtirol 21 16 5 6 5 18 16 12 8 3 3 2 9 7 9 8 2 3 3 9 9 6,5; Orlandi 6, Pacciardi 6,5, Corrent 6,5, Mantia 6). All.: Corini 5,5. Esposito 6.
Giovinco 6 (38’ st Belcastro ng); Cori 6,5, FERALPISALÒ (4-3-3): Branduani 6,5; PORTOGRUARO (5-3-2): Bavena 6;
1 ATALANTA-CATANIA 1-1 X
Spezia 20 15 5 5 5 18 16 14 7 4 2 1 9 3 6 8 1 3 4 9 13 Merini 6,5 (38’ st Gaeta ng). All.: Sottili Turato 6, Camilleri 6,5, Leonarduzzi 6, Regno 5,5, Coppola 6, Fedi 6, Radi 6,
Frosinone 20 16 5 5 6 19 21 14 8 4 2 2 13 10 6 8 1 3 4 6 11 2 BOLOGNA-MILAN 2-2 X
(in panchina Bongiorni) 6,5. Cortellini 6,5; Drascek 6, Castagnetti 6,5, Pondaco 6; Lunati 6,5 (24’ st Luppi 6,5),
Piacenza (-4) 17 16 6 3 7 21 29 10 8 3 1 4 12 17 11 8 3 2 3 9 12 BARLETTA (4-2-3-1): Sicignano 6,5; Fusari 6,5; Bracaletti 6,5 (15’ st Montella Cunico 6,5, Herzan 6 (24’ st D’Amico 3 CAGLIARI-PARMA 0-0 X
Mazzarani 6, Migliaccio 6,5, Mengoni 6,5, 6), Defendi 6 (38’ st Bianchetti ng), 6,5); De Sena 6,5, Corazza 6,5. All.:
Latina 16 16 4 4 8 20 24 11 8 3 2 3 15 12 5 8 1 2 5 5 12 Pelagias 6,5; Guerri 6,5, Di Cecco 6,5; Tarana 6,5 (44’ st Dell’Acqua ng). All.: Rastelli 6. 4 UDINESE-CHIEVO 2-1 1
Andria 16 16 3 7 6 17 24 12 8 3 3 2 9 8 4 8 0 4 4 8 16 Simoncelli 6 (38’ st Menicozzo ng), Remondina 6,5. ARBITRO: Fabbri di Ravenna 6.
Bassano 15 16 3 6 7 12 17 8 8 2 2 4 4 5 7 8 1 4 3 8 12 Cerone 6 (27’ st Schetter 6), Infantino 5,5 ARBITRO: Aversano di Treviso 6. RETI: 19’ pt Corazza (Po), 37’ Pisanu (Pr) 5 FOGGIA-TERNANA 3-1 1
Prato 14 16 3 5 8 15 20 9 8 2 3 3 7 7 5 8 1 2 5 8 13 (23’ st Di Gennao 6); Mazzeo 6. All.: Cari RETI: 3’ pt Bracaletti (Fe); 40’ st La rig.
6,5. Mantia (Fr). NOTE: espulso Scrugli (Pr) al 17’ st. 6 PISA-MONZA 2-2 X
Feralpisalò 12 16 2 6 8 8 16 4 8 0 4 4 4 9 8 8 2 2 4 4 7 ARBITRO: De Faveri di San Donà 6.
7 REGGIANA-TARANTO 0-1 2
Marcatori 8 ANDRIA-PERGOCREMA 1-2 2
10 GOL: Godeas (Triestina) 1ª DIVISIONE Girone A/16ª giornata 2ª DIVISIONE Girone A/18ª giornata 2ª DIVISIONE Girone B/20ª giornata
8 GOL: Le Noci (Cremonese, 3 Avellino-Spal 2-1 Borgo a Buggiano-Renate 1-1 Aprilia-L'Aquila 1-2 Perugia 42 Aversa N. (-1) 23
9 LANCIANO-SIRACUSA 1-1 X
Ternana 34 Tritium 23 Casale 37 Renate 21
rig.); Barraco (Trapani, 2 rig.); Benevento-Viareggio 5-1 Taranto (-1) 33 Benevento (-6) 19 Cuneo-Poggibonsi 1-3 Treviso 34 B. a Buggiano 21 Arzanese-Melfi 2-2 L’Aquila 37 Ebolitana (-1) 22 10 COMO-LUMEZZANE 2-1 1
Giacomense-Rimini 0-0 Rimini 33 Bellaria I.M. 21 Campobasso-Chieti 0-3 Catanzaro 36 Neapolis 21
Pavoletti (Virtus Lanciano) Como-Lumezzane 2-1 Pro Vercelli 29 Foggia (-1) 18 Paganese 36
7 GOL: Corazza (Portogruaro) Foggia-Ternana 3-1 Como (-1) 27 Reggiana (-2) 16 Lecco-Savona 1-4 Cuneo 32 Mantova 21 Catanzaro-Fondi 2-0
Chieti 33
Vibonese 21 11 PRO VERCELLI-SORRENTO 4-0 1
Montichiari-Bellaria I.M. 1-1 Santarcangelo 30 Sambonifacese 21 Celano-Neapolis 1-2 Fano (-5) 20
6 GOL: Jefferson (Latina, 1 rig.); Foligno-Carpi 1-0 Carpi 26 Monza 13 Vigor Lamezia 31
Pisa-Monza 2-2 Pisa 25 Viareggio (-1) 11
Pro Patria-Alessandria 1-0 San Marino 27 Savona (-4) 20 Ebolitana-Giulianova 2-1 Giulianova 26 Milazzo 20 12 CARRARESE-BARLETTA 0-0 X
Guerra (Piacenza); Evacuo (Spezia, Sambonifacese-San Marino 1-4 Poggibonsi 25 Alessandria (-2)19 Fano-Paganese 1-1 Arzanese 26 Fondi 18
Pro Vercelli-Sorrento 4-0 Sorrento (-2) 25 Spal (-2) 10 Santarcangelo-Mantova 1-0 Virtus Entella 24 Pro Patria (-13) 17 Milazzo-Aversa Normanna 1-1 Isola Liri (-2) 17 13 TRAPANI-ALTO ADIGE 1-0 1
2 rig.) Aprilia 25
Reggiana-Taranto 0-1 Avellino 25 Pavia 9 Valenzana-Casale 0-3 Giacomense 24 Valenzana 11 Perugia-Vigor Lamezia 3-2 Gavorrano 25 Melfi (-4) 16
Tritium-Pavia 1-1 Lumezzane 24 Foligno (-4) 6 Virtus Entella-Treviso 2-2 Montichiari (-1) 23 Lecco 10 Vibonese-Isola Liri 3-2 Campobasso (-2) 23 Celano 9 14 NOVARA-NAPOLI 1-1 X
 LA SICILIA
28. il CALCIO. SERIE D
Fra Adrano e Messina vince la paura di perdere
Etnei pericolosi con Arcidiacono
gli ospiti frenati dalle 4 assenze
ADRANO. Un risultato a reti inviolate -
quello maturato allo stadio dell’Etna fra
Adrano e Messina - che può essere defi-
nito equo anche se, ai punti, i padroni di
casa avrebbero meritato qualcosa in più.
Gara molto tattica: i due tecnici non
hanno voluto rischiare più di tanto e un
punto ciascuno li ha accontentati. Nell’A-
drano turnover per Scalia e Fabio Arena
(in panchina pronti in caso di necessità),
sostituiti dal sempre grintoso Cristaldi e
Grasso che di anni ne ha quasi metà di
Giorgio Corona eppure non ha mai falli-
to un solo pallone quando si è trattato di
marcare il forte attaccante ospite. Nel
Messina, assenti per infortunio Coppola,
Criaco e Lo Piccolo, oltre allo squalifica-
to Simone Grillo. Squadre schierate nel
loro modulo classico: Adrano con un 4-
4-2 e Messina con un 3-4-3, ma con Co-
rona e Cocuzza sempre pronti a dare
man forte alla difesa sulle incursioni de-
gli attaccanti locali. Da elogiare Giorgio
Corona che, nonostante l’età, ha giocato
anche da terzino appena l’arbitro ha san-
cito l’espulsione di D’Angelo.
La gara. Si studiano per alcuni minuti,
le due formazioni: niente attacco alla
baionetta. In entrambe le squadre gioca-
no uomini capaci di risolvere la gara con
azioni personali e, pertanto, niente ritmi
forsennati, ma azioni meditate e dise-
gnate con raziocinio. Apre le danze l’A-
drano, che si rende pericoloso con Pasca,
ma il suo colpo di testa risulta inutile
perché il giocatore viene colto in fuori-
gioco. I giallorossi si affidano a un cross
di Corona per Cocuzza, e a un tiro di Fer-
raro, ma il pallone rotola fuori in en-
trambe le occasioni. Il 19enne Cunsolo si
toglie lo sfizio di rubare palla a Giorgio
Corona, poi si invola verso la porta di
Rossi Pontello, ma il tiro conclusivo è
troppo debole. Punizione di Arcidiacono,
Di Mauro colpisce di testa ma il suo tiro
è innocuo. Santangelo viene messo a
terra, il calcio di punizione di Arcidiaco-
no è preda di Di Mauro che non indovi-
na lo specchio della porta. Intorno al 20’,
O GRANATA SULLA DIFENSIVA, PIEGATI A 3’ DALLA FINE DA GALANTUCCI
ACRI-ACIREALE 1-0
ACRI [4-4-2]: Mauro 6,5; Martucci 6, Bilot-
ta 6, Deffo 6,5, Mancino 6; Berlingieri 6
(30’ st Bonomo ng), Perrelli 6,5, Filidoro 6
(7’ st Perri 6), Foderaro 6,5; Domanico 6
(13’ st Visciglia 6), Galantucci 6,5. A disp.
Gardi, Cavatorti, Zicarelli, Filippo. All. Fer-
raro.
ACIREALE [4-5-1]: Zelletta 6.5; Vezzosi 6,
Lombardo M. 6,5, Godino 6 (31’ st D’A-
damo ng), Silvestri 6; Trovato 6, Zumbo
6,5, Panepinto 6, Radicchio 6 (18’ st Frit-
titta 5,5), Savanarola 6,5; Lo Bosco 6. A di-
sp. Romano, Lombardo G., Puglia, Ragu-
sa, Tomarchio. All. Gardano.
ARBITRO: Abagnara di Nocera Inferiore 6.
RETE: st 42’ Galantucci.
NOTE: Spettatori 400 circa. Giornata ven-
tilata, terreno in discrete condizioni. An-
goli: 4-3 per l’Acri. Recupero: pt 1’; st 4’.
ACRI. Prosegue la corsa in vetta al-
la classifica dell’Acri, guidata dal tec-
nico Ferraro. La squadra
calabrese ha superato di
misura l’Acireale. L’undici
di Gardano ha lottato sino
in fondo, cercando di por-
tare a casa un punto pre-
L’Acireale s’inchina
zioso, ma un guizzo di Ga-
lantucci, complice una re-
troguardia poco incisiva,
ha regalato ai padroni di
alla capolista Acri
casa tre punti preziosi, che permetto-
no all’Acri di stazionare in solitaria in
vetta alla classifica.
L’Acireale non ha creato grossi
grattacapi. Ma alla squadra siciliana
va dato il merito di essersi saputa di-
fendere con ordine sino alla fine. Fat-
ta eccezione per l’episodio che ha
concesso ai locali di sbloccare il mat-
ch. L’Acri scende in campo con un
classico 4-4-2: Ferraro preferisce Do-
manico a Visciglia e conferma in toto
il quartetto arretrato. Gardano ri-
sponde con un 4-5-1 che ha come
vertice Lo Bosco. Nella prima frazio-
ne l’Acri martella la difesa avversaria
sin dal fischio d’inizio. Al 1’ Galantuc-
ci, solo davanti al portiere, calcia de-
bolmente, divorandosi la rete del
vantaggio. Ma l’Acri non si ferma al
suo piccolo centravanti. Al 5’ tocca a
Filidoro impensierire il portiere av-
versario con una bordata da fuori
area: Zelletta para in due tempi la
conclusione del giovane centrocam-
pista.
LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011
occasione per i padroni di casa: Santan-
gelo (un vero settepolmoni) lancia in
area Arcidiacono, Rossi Pontello "liscia"
l’uscita sul pallone, ma l’attaccante bian-
coazzurro non riesce ad agganciare la
sfera che rotola fuori.
Il Messina non decolla, ma riesce tut-
tavia a controllare bene l’offensiva del-
l’Adrano: così D’ Alterio libera su un
cross sottoporta di Montella. Sul fronte
opposto Corona serve Ferraro che tocca
con la mano, rendendo vana la corsa
verso la porta. Intorno alla mezzora, pri-
ma vera azione pericolosa per il Messi-
na: ripartenza di Ferraro che sfiora il gol
con un tiro da posizione molto angolata.
Sugli sviluppi di un corner a favore del
Messina si scontrano in area Cristaldi e
Occhipinti, quest’ultimo rimane a terra
curato dai sanitari. Riprenderà con una
vistosa benda sulla testa. Linguaglossa
respinge in angolo un tiro di Ferraro, su-
gli sviluppi del corner paurosa mischia in
area con i giocatori ospiti che reclamano
per un presunto fallo di mani.
Nella ripresa solita girandola di sosti-
tuzioni, ma la musica non cambia. L’A-
drano sembra più determinato con Arci-
diacono i cui tiri, però, non riescono mai
a centrare lo specchio della porta. Il Mes-
sina tenta la via del gol con Caldarella su
corner, Linguaglossa blocca, Corona lan-
cia due volte (la seconda volta con un
"cucchiaio") Ferraro in area, ma è tutto
inutile e lo stesso Corona non riesce ad
arpionare un pallone su corner di D’An-
gelo. Piccolo litigio fra Occhipinti e Ros-
si Pontello che non s’intendono e stanno
per farsi infilzare da Arcidiacono, poi - su
un azzardato retropassaggio di Calda-
rella - Arcidiacono ruba il pallone, parte
come un diretto verso la porta avversa-
ria, D’Angelo, in netto ritardo, è costret-
to a stenderlo e si becca l’espulsione
(81’). Il susseguente calcio di punizione
- battuto da Di Mauro - non produce ef-
fetti e sino alla fine non succede più nul-
la di importante.
PAOLO LICCIARDELLO
SAVANAROLA SI È RESO PERICOLOSO AL 25’ DELLA RIPRESA CON UN COLPO DI TESTA
La prima occasionissima della gara
capita al 25’ sui piedi dello sguscian-
te Foderaro, che colpisce la traversa,
con Zelletta fuori dai giochi. Un mi-
nuto più tardi tocca ancora a Filidoro
cercare la via della rete. Solo un inter-
vento della difesa ospite, che si rifugia
in angolo, evita il vantaggio dei pa-
droni di casa.
Dopo un primo tempo all’arrem-
baggio, l’Acri rientra in campo con le
idee chiare: attaccare fino allo sfini-
mento. Gardano, tuttavia, piazza l’A-
cireale in modo impeccabile e supe-
rare la linea difensiva dei siciliani ap-
pare impresa praticamente impossi-
bile. Allora i padroni di casa si affida-
no alle conclusioni da fuori, per cer-
care di rompere il ghiaccio. Al 12’ è
Domanico a scagliare una sassata dal
limite dell’area. Nell’occasione Zel-
letta è superlativo: prima respinge
la conclusione dell’attaccante dell’A-
cri, poi anticipa di un soffio l’accor-
rente Foderaro, già pronto a ribadire
in rete. La porta dell’Acireale sembra
ADRANO- MESSINA 0-0
ADRANO: Linguaglossa, Montella (70’
Bruno), Cunsolo, Grasso, Cristaldi, Ore-
fice, Santangelo (81’ Caputa), Di Mau-
ro, Pasca, Arcidiacono, Calabrese (56’
Torcivia).
A disp.: Mancari, Scalia, Arena, Strano.
All.: Pippo Strano.
MESSINA: Rossi Pontello, Impagliazzo,
Caldarella, Coulibaly, Occhipinti, D’An-
gelo, D’Alterio, Lo Nardo, Corona, Co-
cuzza (75’ Mento), Ferraro (80’ Irrera).
A disp.: Cecere, Mastrogiovanni, Bion-
do, Capone, Scarantino.
All.: Alessandro Bertoni.
ARBITRO: Diomaiuta di Albano Laziale
(assistenti: Argento di Palermo e Yle-
nia D’Alia di Trapani).
NOTE: cielo coperto, spettatori 350 (un
centinaio gli ospiti). Espulso: 81’ D’An-
gelo Ammoniti: Ferrario, Lo Nardo, Im-
pagliazzo, Di Mauro, Coulibaly. Ango-
li 6-3 per il Messina. Recupero: 2’ pt,
3’ st.
IL CAPITANO DELL’ADRANO CRISTALDI ANTICIPA CORONA
stregata. I siciliani battono il primo
colpo al 25’: Panepinto calcia un cor-
ner preciso sul quale si avventa come
un falco Savanarola. Il colpo di testa
del giocatore dell’Acireale è preda di
Mauro che con un balzo felino evita
all’Acri la beffa. Un colpo di reni de-
terminante. Dopo un quarto d’ora di
stasi, la gara si riaccende grazie alla
giocata vincente di Galantucci: l’at-
taccante di Ferraro entra nell’area
piccola e si fa largo tra i difensori del-
l’Acireale, scivola si rialza e riprende
la corsa verso la porta di Zelletta, che
viene trafitto per la rete dell’1-0.
Un’azione caparbia dell’attaccante si-
lano, ma anche tanta ingenuità da
parte dei difensori siciliani. Ultimo
atto di una gara giocata praticamen-
te a senso unico, ma che l’Acireale
aveva saputo tenere a bada fino a 3
minuti dal triplice fischio finale. Se la
graduatoria sorride all’Acri, lo stesso
non può dirsi per l’Acireale costretta
a inseguire posizioni migliori, essen-
do impantanata nelle sabbie mobili.
Il centrocampista
Arcidiacono
conclude
sull’esterno
della rete
dopo avere
anticipato
il messinese
D’Angelo,
sciupando
una buona
occasione
per portare
in vantaggio
l’Adrano
[foto G. D’Agata]
Strano contento: «E’ un punto prezioso»
Bertoni: «Inutile parlare delle assenze»
ADRANO. Attaccanti dell’Adrano con le polveri Da Pasca, osserva qualche cronista, ci aspet-
bagnate? Questo l’argomento in salastampa nel tavamo di più. «Pasca lavora per la squadra,
dopo Adrano-Messina. «Non credo: abbiamo non è una voce isolata - lo giustifica Strano -.
giocato una buona partita, con cautela, non Consentitemi di complimentarmi con Giorgio
scoprendoci più di tanto e tenendo nella massi- Corona: quando gli ospiti sono rimasti in dieci,
ma considerazione gli avversari - Pippo Strano non ha fatto una piega e ha giocato da terzino.
difende i suoi giocatori -. Siamo riusciti a crea- La classe e la professionalità non sono acqua.»
re le nostre azioni da rete, ma non giochiamo da Il tecnico dei giallorossi messinesi si fa atten-
soli. Avevamo di fronte fior di giocatori. Non sia- dere, poi giunge accompagnato da un dirigen-
mo riusciti a violare la rete del Messina è vero, te che concede ai cronisti soltanto un minuto
sebbene i nostri attaccanti ci abbiano tentato perché Bertoni deve prendere l’aereo. «Una par-
più volte: ma voi tutti sapete che, quando non si tita tattica, combattuta: due squadre bene
segna, si rischia alla fine di essere anche infilza- schierate in campo con qualche spunto perso-
ti. E avevamo di fronte giocatori con una grossa nale. Risultato equo».
esperienza alle spalle. Io sono contento, siamo Forse le troppe assenze hanno influito sul
riusciti a fare un punto prezioso contro una co- rendimento del suo Messina?
razzata. Credo che quando nella ripresa è venu- «Le gare vanno accettate e commentate con
to fuori il Messina non abbiamo concesso più di chi gioca non con chi é assente», risponde Ber-
tanto. Un risultato che ci tiene in linea con i no- toni mentre va via di corsa, verso l’aeroporto.
[G. D’AGATA] stri programmi. » P.L.
O SFORTUNATO L’ESORDIO DI GALFANO, IL NUVLA S’IMPONE NEL FINALE
NUVLA-PALAZZOLO 1-0
NUVLA SAN FELICE [4-3-3]: Apuzzo 6; La-
gnena 6,5, Coppola 7, Cacace 7, Pappadia
6 (22’ st Volpicelli 6,5); Circiello 6,5, Salva-
tore 7, Temponi 6,5; Di Fiore 5 (1’ st Liccar-
do 6), Riccio 6, Ferraro 6 (32’ st
Pagano).All. Di Maio.
PALAZZOLO [4-4-2]: Ferla 6,5; Piluso 6,
Mondello 6,5, Romeo 6, Allocca 6; Liga 6,
Arena 6, Martines 6 (44’ st Gennarini ng),
Contino 6,5; Bonarrigo 6,5, Panatteri 6
(16’ st Spampinato 6,5).All. Galfano.
ARBITRO: Liguori di Bergamo 6,5
RETE: st 43’ Cacace.
NOLA. Il punticino ci poteva stare.
Peccato per il Palazzolo, vista la rete
incassata quasi allo scadere. I sicilia-
ni tornano a casa senza punti e il nuo-
vo tecnico Angelo Galfano non può
essere contento: «Il Nuvla ci ha cre-
duto sino alla fine, è stato premiato
da una mischia e noi non siamo stati BONARRIGO E FERLA SONO STATI TRA I PROTAGONISTI A NOLA
bravi a chiudere nelle fasi
più concitate. Ho visto al-
l’opera un buon colletti-
vo. C’è da lavorare, ma
possiamo migliorare».
Il primo tempo è equili-
Palazzolo beffato
brato, le due squadre si
sfidano a viso aperto e so-
no diverse le occasioni de-
gne di nota. Al 6’ Temponi,
in dirittura d’arrivo
neoacquisto del Nuvla, che calcia a la- ormai battuto. Nuvla San Felice cerca di risalire posi-
to di poco, sulla sinistra della porta Nella ripresa, al buon avvio degli zioni nella classifica del Girone I. L’in-
difesa da Ferla. Al 15’ si vede la squa- ospiti, segue un monologo dei cam- gresso in società di Gennaro Iezzo, in
dra ospite con Panatteri che conclude pani: al 12’ Ferla salva sul colpo di te- qualità di direttore generale ed ex
da buona posizione alto sulla traver- sta ravvicinato di Temponi, che aveva calciatore del Napoli di Walter Maz-
sa. Il gioco è fluido, tuttavia i tentati- indirizzato la palla nell’angolino. Do- zarri, ha certamente dato nuova linfa
vi da ambo le parti non impensieri- po una fase transitoria, il Nuvla San al progetto promosso dal presidente
scono più di tanto i portieri. Al 35’ Felice raccoglie le ultime energie e si Giuseppe Giugliano che - proprio
percussione di Pappadia, tocco al li- lancia all’assedio della porta siciliana: grazie all’approdo in bianconero di
mite per Coppola che batte alto. Al 37’ al 41’ Ferla nega ancora il gol a Salva- Iezzo - ha potuto beneficiare di nuo-
si cambia ancora fronte e, stavolta, tore, che conclude da posizione invi- ve e importanti sponsorizzazioni.
Apuzzo si produce in un bell’inter- tante, sfera in angolo; dalla bandieri- Questo ha permesso alla squadra di
vento sul diagonale di Bonarrigo. Al na la palla arriva in area e ancora Fer- Nola di correggere il tiro sul fronte del
38’ grossa occasione per i bruniani a la è miracoloso su un colpo di testa di mercato, apportando provvidenziali
seguito di una punizione scodellata Coppola. Ancora corner e qui, pur- innesti alla luce della disponibilità di
in mezzo da Coppola: da una mischia troppo, il Palazzolo capitola: al 43’ nuovi finanziamenti esterni. Tra l’al-
in area gialloverde la palla perviene a l’ennesimo calcio d’angolo messo in tro, va ricordato che il Nuvla ha riot-
Cacace che svirgola clamorosamente mezzo da Circiello genera una mi- tenuto i tre punti persi in un primo
vanificando la ghiotta opportunità. schia furibonda nell’area siracusana, momento a tavolino della gara di
Nuovo ribaltamento di fronte e anche Riccio fa da sponda per Cacace, con Sant’Antonio Abate (vinta sul campo
il Palazzolo costruisce la sua grande un colpo di testa, e il difensore bian- col risultato di 1-2). Si attende questa
chance: angolo di Piluso, palla re- conero riesce a insaccare l’uno a zero settimana la conferma - da parte del-
spinta dopo un’uscita avventata di che vale i tre punti per la squadra na- la Corte di Giustizia Federale - cosic-
Apuzzo, il cuoio finisce a Contino che poletana. Per la formazione di Galfa- ché i gigliati saliranno a quota 22
calcia a botta sicura ma Cacace salva no è una beffa. punti in graduatoria, affiancando tra
sulla linea di porta, col suo portiere Partito con ambizioni da playoff, il le altre squadre proprio il Palazzolo.

Nissa affondata dagli ex, il Serre Alburni sbanca Noto
NISSA-HINTERREGGIO
NISSA: Saia 5; Marchese 5 (13’ st Mirabella 5), Di Marco 5; Marletta 5, D’Angelo 5, Perri-
cone 5; Rabbeni 5,5 (30’ st Failla sv), Avola 6, Bruno 5, Butera 5 (12’ st Piangente 5), Guer-
reri 5,5.
A disp. Sanfilippo, Noto, Restuccia, Garrasi. All. Gaspare Cacciola.
HINTERREGGIO: Cambareri 6; Sciarrone 6, Marguglio 6; Vicari 6, Ungaro 6 (38’ pt Taverniti
6), Franceschini 6,5; Iennaco 6,5, Lavrendi 6,5, Impallari 6,5, Ancione 6 (30’ st Crucitti sv),
Eseola Aderinsola 6 (9’ st Trentinella 6).
A disp. Cutrupi, Crisalli, Crea, Arigò. All. Gaetano Di Maria.
ARBITRO: Giua di Pisa 6 (assistenti Saieva e Napoli di Agrigento).
RETI: pt 10’ e 24’ Impallari, 12’ Ancione; st 27’ Rabbeni (rigore), 38’ Franceschini.
NOTE: Ammoniti Lavrendi ed Eseola Aderinsola; quest’ultimo è stato riammonito e quin-
di espulso per un plateale gesto di stizza dopo essere stato richiamato in panchina dall’al-
lenatore Di Maria. Ancora una volta presenza scarsa di pubblico sugli spati del “Marco To-
maselli”. Angoli 6-2 (2-1) per i locali.
Impallari e Ancione trascinano
l’Hinterreggio di mister Di Maria
CALTANISSETTA. La Nissa sprofonda sempre di più. Il cambio del-
la dirigenza (con il passaggio dal gruppo Ilardo al gruppo Du-
go di Avola) e il conseguente rinnovamento tecnico (Gaspare
Cacciola al posto di Sasà Marra) non hanno dato i frutti spera-
ti visto che al pareggio casalingo di domenica scorsa contro il
Serre Alburni hanno fatto seguito le sconfitte di Acireale (nel
turno infrasettimanale) e con l’Hinterreggio. Ma soprattutto,
a preoccupare i tifosi - che dopo l’apertura di credito di otto
giorni fa, ieri hanno manifestato “nostalgia” per il tecnico
esonerato - è l’involuzione tecnica della formazione biancoscu-
data che, pur se nel frattempo rimpolpata da quattro “nuovi”
(teoricamente gente di categoria: Saia, Marletta D’Angelo,
Perricone), ha accusato vistose smagliature soprattutto in di-
fesa, regalando almeno due gol agli avversari tra i quali ieri c’e-
rano tre ex: il tecnico Di Maria e gli attaccanti Ancione e Impal-
lari (entrambi andati a segno). Se poi si considera che questa
Nissa non è capace al momento di produrre né gioco né trame
offensive capaci di mettere ansia agli avversari, ecco che il qua-
dro si completa. Per cui il nuovo gruppo di dirigenti presiedu-
to da Antonino Monterosso dovrà fare qualcosa di importan-
te se vuole evitare che la Nissa sprofondi sempre di più, sino al-
la retrocessione. Questo organico ha bisogno di gente di cate-
goria e soprattutto di qualità, ma an-
I tifosi hanno che di qualche giovane che abbia i nu-
meri idonei per stare in prima squa-
nostalgia dra.
A questo gruppo, comunque, biso-
di Sasà Marra gna riconoscere una forza d’animo
notevole, visto che ieri, nella seconda
esonerato. parte della gara hanno tentato in tut-
ti i modi di riportare il risultato in di-
Preoccupa scussione. Ma anche in questa circo-
stanza i limiti tecnici sono apparsi
l’involuzione ben manifesti. Ha ben poco da spera-
re per il futuro una formazione debo-
tecnica le in difesa, con un centro campo dai
piedi... proletari (si salva il solo Avola
della che, per le qualità di cui dispone, me-
riterebbe di giocare in contesti sicura-
squadra
mente ben diversi) e da un reparto of-
fensivo che produce tanto fumo e po-
co arrosto. Anche Cacciola non ha molte colpe da farsi perdo-
nare visto che è arrivato da dieci giorni e che negli ultimi otto
giorni la sua squadra ha dovuto disputare tre gare di campio-
nato. Ma proprio per questo - è stato il ragionamento fatto a fi-
ne gara da alcuni tifosi delusi - è stata probabilmente affretta-
to l’avvicendamento sulla panchina, anche in considerazione
del fatto che a Noto (ultima gara di Marra) la Nissa aveva fat-
to bene e stava addirittura per portare a casa tre punti.
Il primo gol dei calabri (spettacolare) lo ha realizzato Impal-
lari al 10’, bravo a colpire in tuffo su cross di Vicari. Clamoro-
so invece l’errore dei biancoscudati (in maglia rossa) due mi-
nuto dopo: Di Marco è finito addosso a Saia e i due hanno re-
galato la palla ad Ancione che l’ha potuta spedire in fondo al
sacco in assoluta tranquillità. La Nissa ha reagito (senza sover-
chie pretese) con Avola al 17’ (tiro alto) ma al 24’ è arrivato il
terzo gol dei calabri, realizzato ancora da Impallari che ha avu-
to la possibilità di incunearsi nel cuore della difesa biancoscu-
data senza alcun contrasto. Prima del riposo (al 29’) la Nissa ha
riprovato ad inquadrare la porta avversaria, stavolta con Rab-
beni, ma la palla è stata neutralizzata da Cambareri.
Ripresa senza sussisti fino al 27’ quando Bruno è stato atter-
rato in area ospite; il conseguente calcio di rigore è stato tra-
sformato da Rabbeni. Due minuti dopo lo stesso Rabbeni ha
tentato la rovesciata acrobatica da ottima posizione ma ha
mancato la palla. Al 38’ l’Hinterreggio ha chiuso il conto con
Franceschini che è saltato indisturbato in area nissena su cal-
cio di punizione battuto da Lavrendi. Finale generoso ma in-
fruttuoso dei nisseni, con Avola che al 44’ ha impegnato Cam-
bareri su calcio di punizione e con lo stesso capitano nisseno
che al 47’ ha battuto un corner ed ha colpito la parte alta del-
la traversa.
LINO LACAGNINA
BATTIPAGLIESE-LICATA 3-3 Licata irriducibile
BATTIPAGLIESE [4-4-2]: Della Corte 5,5; De
Feo 6 (38’ st Lamberti ng), Troisi 6, Maglia-
no 6, Follera 6; Panico 5,5 (12’ st Viscido
raggiunge sul pari
6), Caruso 6,5, Serrapica 6, Odierna 6 (21’
st Pingue 6); Cataruozzolo 6, De Cesare 7.
la Battipagliese
A disp. Loccisano, Biancardi, Pappalardo,
Volzone. All. Calabrese.
in nove uomini
LICATA [4-4-2]: Zummo 6,5; Pira 4, Arme-
nio 6, Cocuzza 6, Alletto 6 (8’ st Valenti ng);
Scopelliti 6, La Marca 6,5, Tiscione 6, Gril-
lo 6; Manfrè 6,5 (4’ st Cricchio 6), Riccobo-
no 6,5 (31’ st Ortugno ng). A disp. Cirillo,
Calcagno, Mento, Saluto. All. Balsamo.
ARBITRO: Michieli di Padova 6.
RETI: pt 20’ De Cesare (B), 29’ Manfrè (L),
33’ Riccobono (L); st 3’ Caruso (B), 9’ De
Cesare (B), rig., 29’ La Marca (L). ROSARIO LA MARCA, AUTORE DEL GOL DEL 3-3
LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011 LA SICILIA
il CALCIO. SERIE D .29
1-4 NOTO-SERRE ALBURNI 1-2
NOTO [4-3-3]: Farò 4; Scarpitta 5,5 (13’ st Misuraca sv), Piccirillo 6, Aguglia 5,5, Palladino
5 (13’ st Leggiero 6); Perfetti 5, Rizzi 5,5, Gambi 5,5; Villa 5, Fontanella 5, De Souza 4.
A disp. Boccardo, De Caro, Prestigiacomo, Accardo, Santuccio. All. Di Nola
SERRE ALBURNI [4-4-2]: Spicuzza sv; Fariello 6, Pascuccio 7, Dell’Isola 7, Melcarne 6; Grimau-
do 5,5 (19’ st Manganelli 6), Borsa 6 (5’ st Tulimeri 7), Pecora 6, Amarante 6,5; Senè 8 (42’
st De Cesare sv), Sica 7.
A disp. Brancale, Passaro, Maiese, Ferraiolo. All. Santosuosso
ARBITRO: Bianchini di Cesena 7,5 (assistenti: Totaro e Cucè di Messina 7)
RETI: st 12’ Sica, 25’ Villa, 35’ Senè.
NOTE: spettatori presenti più di mille con nessuna rappresentanza ospite. Giornata nuvo-
losa, terreno di gioco in discrete condizioni. Noto in campo con la seconda maglia bianca
ed inserti granata, calzoncini e calzettoni granata; ospiti con in maglia rossa, calzoncini e
calzettoni neri. Ammoniti: Gambi, Perfetti e Rizzi per il Noto; Dell’Isola per il Serre Albur-
ni. Allontanato dalla panchina del Noto al 26’ st il presidente Musso. Angoli: 7-3 per il No-
to. Recupero: 2’ pt, 5’ st.
Senè gela
il Palatucci
Il calcio di rigore
trasformato da
con una
Rabbeni al 27’ del
secondo tempo prodezza dalla
SENÈ AUTORE DEL GOL-PARTITA lunga distanza
PAREGGIO NEL DERBY SAMBIASE-VALLE GRECANICA NOTO. Sembra un film già visto, un anno fa di questi tempi. L’av-
versaria? Un’altra squadra campana. Il risultato? Un altro 1-2,
Il S. Antonio batte il Cosenza in rimonta
con la stessa progressione delle reti. Le differenze? Tante. Il No-
to saluta il proprio pubblico per il 2011 con una sconfitta, pro-
prio come nel 2010, interrompendo la striscia positiva interna
(l’ultima sconfitta al Palatucci risaliva all’11 settembre, 3-2 per
il Marsala dopo che il Noto all’intervallo era avanti di 2 reti) al
SAMBIASE-VALLE GRECANICA 1-1 S. ANTONIO ABATE-COSENZA 3-1 termine di una gara che ha annoiato i numerosi presenti.
SAMBIASE [4-4-2]: Andreoli 6; Cristaudo 6,5, Morelli 6, Porpora ng S. ANTONIO ABATE [4-3-3]: Della Pietra 6,5; Angelino 6, D’Aniello 7, Noto rimaneggiato, in campo con una formazione rivoluzio-
(29’ pt Marchio), Curcio 6; Santoro 5 (4’ st Okolie 5), Carrato 6,5, Cassese 6,5, Visciano 6,5; Tommaseo 7, Corsale 7, Chierchia 6,5; Vi- nata in attesa che il mercato produca gli effetti decantati e gli
De Pantis 6, Fabio 6 (30’ st Perri ng); Lio 6, Mandarano 6. All. Erra. tale 7.5, Martone 6,5 (24’ st Costantino 6), Sifonetti 6.5. All. Cimmino. infortuni e le squalifiche la smettano di tartassare la squadra di
VALLE GRECANICA [4-4-2]: Nucera 6; Aloi 6, Sansone 6, Elefante 5, Cu- COSENZA [4-2-3-1]: Ramunno 6; Potestio 5 (13’ st A. Caputo 5), Sciglia- mister Di Nola, uscita tra i fischi del pubblico. Spettatori che pa-
cinotti 5; Sapone 6 (1’ st Patera 6), Iozzia 6, Laurendi 6, Ike 6 (21’ no 5, Parisi 5,5, Varriale 6; Castellano 5 (32’ st Piromallo ng), Roma- gando il biglietto hanno il sacrosanto diritto di dire la propria.
st Gallo 6); Alizzi 6 (48’ st Labate ng), Pirro 6,5. All. Dima Ruggiano. no 5; Fiore 5,5, Provenzano 5, Rapisarda 5; Mosciaro 5,5. All. Patania. Da salvare i 20’ dopo il vantaggio dei campani, quando le due
ARBITRO: Lacagnina di Caltanissetta 6. ARBITRO: Rapuano di Rimini 6 (assistenti: Menicocci e Guglielmi). sostituzioni di Di Nola ne hanno cam-
RETI: st 3’ Pirro (VG) rig., 37’ aut. Elefante (S).
LAMEZIA TERME. Un altro rigore, concesso dall’arbitro Laca-
RETI: pt 10’ Fiore, 42’ D’Aniello, 45’ Vitale; st 1’ Tommaseo.
S. ANTONIO ABATE. La rincorsa del Cosenza si ferma a S. An-
biato il volto in intensità di gioco. So- Formazione
lo quello, però. Un Noto che ha lottato
gnina, condanna il Sambiase al secondo pari interno in 4
giorni. Primo tempo equilibrato con un paio di occasioni per
tonio Abate, dove i rossoblù perdono in rimonta dopo aver do-
minato la prima frazione: al 10’ la rete di Fiore, su assist di Var-
come ha potuto e nonostante le fati- di casa
che della trasferta di giovedì con il
parte: Laurendi e Sapone per gli ospiti, Fabio e un rigore re- riale. Per i calabresi, però, si spegne inspiegabilmente la luce. Sambiase, giocata per più di un tempo modificata
clamato, per braccio di Cucinotti in area, per i locali. Succe- Dopo un grande intervento di Della Pietra su Fiore al 34’ e due in inferiorità numerica. E gli ospiti?
de tutto nella ripresa: dopo 3’ il penalty concesso per pre- belle parate di Ramunno su Sifonetti e Martone, il Cosenza ca- Presenti, eccome! Il Serre Alburni non per le tante
sunta trattenuta di Marchio su Pirro. Quest’ultimo trasfor- pitola per 3 volte: al 42’ pareggia D’Aniello, al 45’ sigla il 2-1 è certo la Casertana dell’anno scorso -
ma. Inizia l’assalto del Sambiase e dopo i due pali di Okolie Vitale e a inizio ripresa cala il tris Tommaseo. Un duro colpo come del resto il Noto non è lo stesso assenze
e Curcio e tre palle-gol per Fabio, ancora Okolie e Mandara- per la squadra di Patania, che al 16’ colpisce un palo con Mo- dell’anno scorso, capace di girare a 29
no, arriva il pareggio calabrese grazie all’autorete del capi- sciaro. Finale nervoso per gli ospiti, con Fiore espulso per dop- punti e poi smontato prima, e crollato, e fischiata
tano del Valle Grecanica, Elefante. pia ammonizione. dopo -, però si è portato a casa 3 pun-
ti che fanno morale e classifica, nono- a fine gara
stante una prestazione appena sopra
la sufficienza. E il calcio ci regala una dai propri
bella storia, quella di un centravanti
sostenitori
Il Cittanova è in piena crisi societaria assente per lunghi tratti dell’incon-
tro, ma che al primo pallone giocato
trova l’eurogol da 3 punti - da quasi 40 metri, ma con la parte-
ma il Marsala non ne sa approfittare cipazione del portiere netino, impreparato e fuori dai pali. A de-
cidere è il gol della punta campana Ousmane Senè, al 35’ del-
la ripresa: il suo destro al volo dalla lunga distanza ha fatto ca-
ster Mesiti, ha dimostrato ancora una re in campo per la qualità di gioco lare il gelo sugli spalti del Palatucci, che ha dimostrato la pro-
CITTANOVA-MARSALA 0-0 volta alto senso di professionalità e at- espressa e per la quantità di palloni pria sportività, tributando un applauso al centravanti ex Vitto-
CITTANOVA [4-4-2]: Di Matteo 6; Felipe 6, To- taccamento alla maglia, ma se le cose smistati. ria e Acireale al momento dell’uscita dal campo.
daro 6, Paonessa 7, Audino 6 (12’ st Geno- dovessero continuare per come stan- Nella seconda frazione la musica Primo tempo impalpabile, zero occasioni da gol e portieri
vese ng); De Pasquale 6, Condomitti 6, no andando, la società calabrese giun- non cambia. Le squadre non accenna- pronti per le vacanze natalizie. Secondo diverso, che inizia con
Montesano 6 (28’ st Zagari ng), Di Piedi 6; gerà quanto prima al capolinea. Tutto no a modificare i ritmi di gioco e il ri- una pericolosa sortita degli ospiti con Piccirillo bravo a recupe-
Tiralongo 6, Zagaria 6 (20’ st Conversi ng). questo lo si è capito prima che la squa- sultato rimane inchiodato sullo 0-0. rare e mettere in angolo. Al 12’ il primo vantaggio ospite:
All. Mesiti. dra scendesse in campo e dallo stato Gli unici brividi arrivano al 14’ con Ti- Senè sfonda dalla sinistra e serve centralmente per capitan Si-
MARSALA [4-4-2]: Di Masi 6; Trezza 6, Gene- d’animo che si leggeva nelle facce di ralongo, che sbuccia clamorosamente ca. Tutto solo, il numero undici campano elude il ritorno dei
sio 6 (27’ pt Pergolizzi 6), Giacalone 6, Im- tutti i giocatori, soprattutto su quella la sfera dopo un buon lavoro da parte centrali granata e appoggia in rete. Mister Di Nola rivoluziona
piccichè 6; Matinella 6,5, Marino 6 (10’ st di mister Mesiti, il quale continua a dei suoi compagni di reparto. Al 34’, la squadra e il Noto ritrova spinta e coraggio, nonostante i fischi.
Cusimano 6), Fina 6, Sorrentino 6; Conti 6, svolgere un ruolo molto delicato nel poi, Condomitti ha la concreta possi- Al 23’ Scarpitta centra la traversa da posizione defilata con un
Daidona 6 (35’ st De Vita ng). All. Sciacca. tenere unito un gruppo che rischia di bilità di regalare ai suoi i tre punti, bel destro al volo; stessa sorte, 2’ più tardi, per una conclusio-
ARBITRO: Rossi di Rovigo 6. sbriciolarsi da un momento all’altro. ma da posizione centrale spara cla- ne da lontano di Fontanella. Il pareggio netino arriva al 25’. Riz-
NOTE: Spettatori 500 circa. Giornata venti- Tornando alla cronaca, dopo una morosamente a lato. Per la formazio- zi scodella al centro una punizione respinta con affanno dalla
lata, terreno di gioco in discrete condizioni. prima breve fase di studio entrambe ne allenata da mister Sciacca un pun- difesa ospite, la palla arriva sui piedi di Villa che con un prege-
Angoli: 5-5. Recupero: pt 1’; st 3’. le squadre tentano l’affondo provando to che fa morale, ottenuto su un cam- vole pallonetto manda nel sette, rianimando i suoi. E quando
MELICUCCO. Si è concluso con un ri- di volta in volta ad avanzare il baricen- po difficile come quello di Melicucco. il pareggio sembra scritto, nonostante i timidi tentativi di Vil-
sultato a occhiali l’incontro tra il Mar- tro. Nei primi 20 minuti solo il Citta- A fine partita l’allenatore del Marsala la da una parte e Senè dall’altra, a 10’ dalla fine è il camerunen-
sala di mister Sciacca e il Cittanova. nova ha avuto qualche occasione, ha commentato così la prestazione se a spaccare l’incontro con una prodezza da applausi e che
Non è stata una partita entusiasman- mentre il Marsala ha cercato di agire, dei suoi uomini. «I ragazzi si sono conferma la tradizione positiva di Senè contro il Noto, squadra
te sotto l’aspetto dello spettacolo, an- soprattutto con veloci azioni di con- comportati bene e hanno ottenuto un a cui ha segnato con tre maglie diverse: Vittoria, Acireale e ap-
che perché le due formazioni sono tropiede, subito intercettate dall’at- punto che ci può stare. Avevamo di punto Serre Alburni. Il gol arriva come un macigno per la
scese in campo senza carattere, molli tenta retroguardia biancoverde, che fronte un avversario coriaceo, che squadra netina, le cui speranze di pervenire al pareggio si
nelle gambe, anche e si spera, a causa non si è fatta mai sorprendere. Ottima spesso ci ha messo in difficoltà. Sono spengono sulla punizione, calciata da Villa al 44’, ribattuta dal-
della gara infrasettimanale disputata la prestazione di Paonessa, vero e pro- felice per il risultato finale e mi augu- la barriera, e sulla cui respinta Rizzi ha calciato alto, e dopo i 5
giovedì. prio baluardo della difesa di casa e ro che questo punto possa essere alla minuti di recupero assegnati.
La squadra di casa, allenata da mi- che, ancora una volta, è stato il miglio- base di tanti altri risultati di prestigio». OTTAVIO GINTOLI
CAMPAGNA. Un Licata coriaceo e combattivo strap-
pa un punto importante sul difficile campo della
seguire e con un risultato utile ai siciliani, che
hanno saputo gestire al meglio le situazioni più
ruso dopo un’azione manovrata, al 9’ Zullo usa lo
sterno e non le mani per bloccare un pallone che
Battipagliese nonostante la doppia inferiorità nu- difficili, credendo in un risultato positivo nono- Cataruozzolo ruba, il portiere lo stende. Rosso
merica. Dopo la prima espulsione di Pira, al 19’ del
primo tempo, Zummo ha dovuto raggiungere
stante i vari handicap accumulati. Dopo una fase
di studio e il Licata a propiziare il vantaggio di ca-
per Zullo, Licata in 9 e il giovanissimo Valenti tra
i pali che nulla può per bloccare il rigore di De Ce-
anzitempo gli spogliatoi, all’8’ della ripresa. I
campani hanno gettato al vento la vittoria, facen-
sa. Al 19’ Pira serve il portiere Zummo, si inserisce
De Cesare e lo stesso Pira lo atterra al limite del-
sare. I bianconeri sembrano giocare sul velluto,
ma al 29’ arriva il Licata ha la sua fiammata d’or-
dosi raggiungere sul 3-3 a poco più di un quarto
d’ora dalla fine. Dopo il vantaggio firmato da De
l’area. Rosso per il difensore e punizione che l’ex
bomber della Salernitana trasforma, spedendo il
goglio. Il neo-entrato Pingue regala una punizio-
ne agli ospiti, Grillo crossa per La Marca che di te-
Cesare è arrivata la rimonta targata Manfrè e Ric- pallone sotto l’incrocio. Al 24’ Odierna serve Pani- sta fa 3-3. La Battipagliese, prova a ricompattarsi,
cobono. co che segna, ma la rete viene annullata per fuo- i siciliani si difendono in 9, in pieno recupero
Nella ripresa le zebrette hanno ribaltato il risul- rigioco. I bianconeri peccano di ingenuità al 29’, una traversa e un palo non modificano il risulta-
tato, grazie a Caruso e De Cesare, fino al definiti- quando un rimpallo favorisce Manfrè che pareg- to finale. A fine gara, l’allenatore della Battipaglie-
vo pareggio che ha chiuso i conti. Il tutto condito gia. Manca la reazione della Battipagliese e, dopo se è l’unico a presentarsi in sala stampa. «Non
da tre espulsioni a scapito dei siciliani, una diret- 4 giri di lancette, i siciliani capovolgono il risulta- posso rimproverare nulla ai ragazzi, la squadra ha
tamente dalla panchina (Calcagno al 27’ del primo to: Riccobono supera Odierna e dal vertice dell’a- giocato 3 partite in 7 giorni e la stanchezza si sen-
tempo), 5 ammoniti, 2 gol annullati ai biancone- rea fa partire una staffilata che si infila tra palo e te. Voglio solo dire che non si può pareggiare una
ri e altrettanti legni colpiti dai campani nel fina- portiere. Dopo l’intervallo la Battipagliese, in 9’, partita dove si è in vantaggio sul 3-2 e con 2 uo-
le. Una gara al cardiopalma, vivace, piacevole da riesce a riportarsi in vantaggio. Al 3’ pareggia Ca- mini in più rispetto ai nostri avversari».
 LA SICILIA LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011

30. CALCIO
E ccellenza

GIRONE A La prima volta del Ribera da capolista solitario

RIBERA
VIT TO RIA D I M I S URA 2 PAR I I N E X TREM I S

L’Alcamo soffre R. MARMI 0 Subito in salita

ma piega
il Castellammare
CASTELLAMMARE
ALCAMO
CASTELLAMMARE: Lo Monaco, Cilluffo,
Amico (21’ Accetta), Di Giuseppe, Ferrito,
Turano, Mione F. (86’ Di Donato), Di Barto-
lo, Bruscia, Mione G. (84’ D’Anna), Agueci,
All. Navarra.
ALCAMO: Durantini, Monteleone, Unnie-
mi, Lunetto, Perricone, Piccolo, Di Miceli (66’
Venuti), Pirrone, Vabres, Papania (26’ Rinau-
do), Norfo (60’ Iovino). All. Ciaramella.
ARBITRO: Curti di Milano
RETE: 78’ Vabres.
N OTE: Giornata poco nuvolosa, spettatori
600 circa di cui oltre la metà di sostenitori
ospiti. Ammoniti Turano del Castellamma-
re e Piccolo dell’Alcamo. Recuperi 2’ e 5’.
RIBERA: Talluto, Campanella (85’ Esposi-
to), Li Greci, Fallea, Geraldi, Ciancimino, Mar-
torana (85’ Angileri), Palazzo, Erbini, Galluz-
zo (75’ De Luca), Geraci. All. Totò Brucculeri.
RIVIERA MARMI: Dragotto, Basilico, Di
Maggio, Lamia C. (58’ Nolfo), Lamia M., Cin-
0 dauro, Marcenò (70’ Cernigliaro), Sciacca,
1 Di Vita, Castiglione, Settecase. All. Filippo
Cavatoio.
ARBITRO: Maugeri di Acireale, collaboratori
Casamento e Oneglia di Palermo.
RETI: 57’ Li Greci, 63’ Palazzo.
RIBERA. Il Ribera, con il più classico dei
risultati, grazie a due eurogol di Li Gre-
ci e di Palazzo, diventa capolista solita-
ria e allunga il passo sulle avversarie,
distanziate di due punti. Nella storia
del calcio riberese non è mai accaduto.
La squadra del trainer Brucculeri vince
meritatamente, non con il gioco spu-
meggiante delle altre gare casalinghe,
ma in maniera cinica e pratica. Serviva-
FINISCE IN FONDO ALLA RETE IL PALLONE CALCIATO DA LI GRECI [FOTO CILIBERTO]
Uno-due di Li Greci e Palazzo forte e rasoterra, fa secco il portiere
Dragotto, con il pallone che si infila a fil
di palo. Tripudio dei tifosi sugli spalti
e il Riviera va ko nella ripresa del "Nino Novara". Passano 5 minuti e
Palazzo è artefice di una eccellente gio-
la partita
della Sancataldese
SANCATALDESE 1
MAZARA 1
SANCATALDESE: Fagone, Alessi, Martino,
Sangiorgio (55’ Ventura), Miraglia, Milane-
sio, Marino (48’ Montagna), Cutaia, Genova,
Concialdi, Maira (88’Luca Pignatone). A di-
sp. Alaimo, Mangiavillano, Giuffrè, Sammar-
tino. All. Pidatella.
MAZARA: Ilario, Toni Giacalone, Sicurella,
Barbera, Terramagra, Terranova, Russo (79’
Salvatore), Falanga, Palumbo (51’Omolade),
Jiroh, Cristian Giacalone (67’ Hriaech). A dip.
Ingrassia, Benigno, Licari, Fuschi. All. Putag-
gio.
ARBITRO: Riso di Enna
RETI: 18’ C. Giacalone; 83’ Montagna.

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Va all’Alcamo
il derby con il Castellammare non spet-
tacolare ma molto corretto. I padroni di
casa lottano per la salvezza, gli ospiti
per il salto di categoria. La gara inizia
con l’Alcamo subito in avanti al 2’ con
Di Miceli che sulla fascia saltava il di-
fensore ed entrava in area di rigore e da
buona posizione tirava di poco fuori.
All’11’ Lunetto su calcio di punizione
pescava in area Unniemi che tutto solo
all’altezza del dischetto di rigore calcia-
va debolmente verso la porta. Al 12’ i
padroni di casa si presentavano in area
avversaria con una punizione di Di Giu-
seppe che Vabres mandava di poco so-
pra la traversa. Un minuto dopo un
gran tiro a volo dal limite di Mione G.
veniva mandato in angolo dal portiere
con una spettacolare deviazione con i
pugni. Al 23’ un forte tiro da 25 metri di
Pirrone impegnava il portiere ad una
plastica deviazione in angolo. Nella ri-
presa i bianconeri premevano il piede
sull’acceleratore e al 46’ su calcio d’an-
golo di Lunetto di testa Vabres sfiorava
la traversa. Due minuti più tardi su
una punizione di Lunetto in area Vabres
esaltava le qualità di Lo Monaco. I pa-
droni di casa sembravano alle corde e
invece a poco a poco venivano fuori
sfiorando la marcatura al 64’ quando su
cross di Accetta di testa Agueci si vede-
va deviare dal portiere con la punta del
piede la palla sul palo e quindi in calcio
d’angolo. Al 70’ Bruscia s’involava con la
palla a piede verso la porta avversaria
entrava in area ma la sua conclusione
da posizione angolata attraversava tut-
to lo specchio della porta e si perdeva
sul fondo. Al 78’ arrivava il gol che de-
cideva l’incontro lo realizzava Vabres
lesto come un falco a ribadire una re-
spinta con i piedi dal portiere su una
velenosa conclusione di Iovino.
MARIO FERRARA
no i tre punti e vittoria puntualmente cata personale. Dalla linea laterale, den- SAN CATALDO. Dopo il pareggio esterno
arriva per mettere le ali ai tifosi bian- retta che ha visto prevalere per le sue goal. Al 40’ Geraci ha un’occasione d’o- tro la metà campo avversaria, azzecca contro il Kamarat, la Sancataldese era
cazzurri che riempiono ogni domenica migliori individualità il Ribera. ro, tira quasi dal dischetto del penalty e un tiro telefonato alla Mariolino Corso chiamata a conquistare la vittoria con-
lo stadio "Nino Novara". Nel primo tempo, le squadre giocano la sfera diretta in rete viene alzata in e manda la palla sotto la traversa, con tro il Mazara per inserirsi nella zona dei
Non è una partita facile perché gli corte, si studiano e i portieri Talluto e angolo da un difensore, passando di il portiere ospite che indietreggia e fini- play off. Sulla strada, però, ha dovuto fa-
ospiti trapanesi di mister Cavatoio fan- Dragotto restano inoperosi. poco sulla traversa. sce in rete con la sfera. Una bella rete re i conti contro la squadra di Antonio
no la loro onesta partita, giocano a viso La prima parata difficile di Talluto Nella ripresa arrivano subito gli euro- come quella di Calvaruso di qualche Putaggio che, nell’unica occasione pro-
aperto e imbrigliano nel primo tempo arriva al 20’ di pugno su un tiro a fil di gol, dopo un tiro alto di Martorana. settimana fa. pizia e degna di rilievo, ha fatto centro,
il gioco di capitan Talluto e compagni. palo di Marcenò.Il Ribera risponde al Campanella al 57’ effettua un passaggio C’è la reazione tardiva del Riviera costringendo la compagine di mister
Due lampi, ad inizio di ripresa, in 5 mi- 28’ con una botta a lato, su assist di Li lungo, da una parte all’altra della linea Marmi, ma la difesa riberese, la più for- Orazio Pidatella a rincorrere il risultato,
nuti, il primo di Li Greci e il secondo di Greci, del bomber Galluzzo che si ripe- laterale nella metà campo avversaria, e te del torneo fa buona guardia e capitan raddrizzato a 7’ dalla fine del match.
Palazzo, illuminano un pomeriggio gri- te 5 minuti dopo di testa con il pallone Li Greci si aggiusta il pallone e da oltre Talluto non corre mai pericoli seri. Correva, infatti, il 18’, quando, sul lato si-
gio di una gara vivace, combattuta, cor- che sfiora la traversa e che fa gridare al 20 metri lascia partire un siluro che, ENZO MINIO nistro del campo, un difensore della
Sancataldese perdeva palla e metteva in
condizione Cristian Giacalone di invo-
larsi sulla sinistra e, giunto nei pressi
della riga dell’area di rigore, scagliava un
Due gol di Scilluffo lanciano il Kamarat tiro rasoterra, all’angolo basso della por-
ta, che Fagone, nonostante un tuffo feli-
no, non riusciva a neutralizzare. Passa-
to in vantaggio, il Mazara - con un quar-
to con Sgrò e Balistreri qualche palla gol. Ma soprattut- doio, l’affida a Di Piazza. Il centrocampista, "stranamen- tetto difensivo (Terranova, Tony Giacalo-
TERRASINI 0 to gli agrigentini sono stati cinici, quel tanto che basta te" veloce, rispetto alla gara disputata, entra in area, pro- ne, Barbera e Terramagra) abbastanza
KAMARAT 2 per portare a casa l’intera posta in palio. Non hanno de- tegge la palla quel tanto da essere mandato giù da agguerrito, con i due centrali (Sicurella
TERRASINI: Biondo; Spata (dal 52’ Candido), Giovenco; Casti- liziato la platea con grandi giocate, aperture, tocchi, geo- Giordano, esperto, ma ingenuo in questo frangente, ri- e Falanga) che facevano da filtro e i due
glia, Giordano, Cinquemani; Castellini, Marotta, Bommarito metrie, ma gli ospiti hanno badato di più all’essenzia- gore e espulsione per il difensore. Una mazzata per il laterali (Cristian Giacalone e Russo)
(dal 75’ Bondì), D’Oca (dal 67’ Grigoli), Bifara. All. Gaetano le e sono riusciti con loro bomber, Scilluffo, a gonfiare la Terrasini che, sino ad allora, aveva tenuto testa ai più molto mobili sulla sinistra e sulla destra
Vassallo. rete avversaria. Poi non si è capito se è stato un caso, op- quotati avversari. Nessuna difficoltà per Scilluffo a bat- - controllava molto agevolmente gli at-
KAMARAT: Ilardi; Rappisi, Fragapane; Lupo, Scrudato, Privite- pure qualcosa di studiato, ma le occasioni da gol più pe- tere Biondo dagli undici metri. In difesa Giordano e so- taccanti sancataldesi Genova e Concial-
ra; Balistreri, Scilluffo (dall’86’ Corsale), Barone (dall’85’ Can- ricolose e i gol sono venuti da azioni nate dalla fascia de- prattutto Cinquemani si dimostravano due mastini; a di, operando in contropiede.
zoneri), Di Piazza, Sgrò (dal 55’ Carioto). All. Renato Maggio stra del fronte d’attacco ospite. E questo soprattutto nel- centrocampo, pur con qualche difficoltà, il dinamico Ca- Nella ripresa, la Sancataldese ha ope-
ARBITRO: Santoro di Messina la ripresa. E pur vero che Giovenco è un nuovo arrivato, stellini e i più compassati Bommarito, D’Oca e Marotta rato un continuo forcing, giocando addi-
RETI: al 65’ (rig.) e all’84’ Scilluffo ma, a volte, si trovava a dovere fronteggiare due o te av- non erano da mano al cospetto di Di Piazza, Balistreri, rittura con sei juniores, di cui due attac-
NOTE: al 65’ espulso, per fallo da ultimo uomo, Giordano versari. Al 65’, nel gol del vantaggio ospite, la palla, in Sgrò e del mai domo Privitera. canti (Montagna e Pignatone) a soste-
contropiede, viene portata avanti da Lupo che, in corri- Nonostante la ricerca dell’assetto migliore, l’inferio- gno della punta fissa Genova e della
TERRASINI. La dea fortuna gira le spalle al Terrasini. Il Ka- rità numerica, il Terrasini cerca, con molta caparbietà, mezza punta Concialdi. La mossa di mi-
marat ringrazia e con i tre punti mantiene la privilegia- il pari che non arriva. Il giovanissimo Rappisi ,Scrudato, ster Pidatella è risultata azzeccata, per-
ta posizione a ridosso delle battistrada. Ben diretta da Fragapane fanno buona guardia; mentre Lupo, Privite- ché la Sanctaldese si è proiettata in
Santoro, la gara non ha offerto molto come occasioni da ra (a tutto campo), Di Piazza e anche Barone, arretrato avanti, mettendo a segno una rete con
gol. Anzi sono state col contagocce sopratutto da parte a centrocampo dopo che Carioto prende il posto di Montagna, annullata dall’arbitro per
del Terrasini. Bifara, il nuovo arrivato, anzi è un ritorno, Sgrò, riescono a mantenere un certo equilibrio tra i va- presunto fallo sul portiere, ottenendo
è stato imbrigliato nella ragnatela tesa da Scrudato e ri reparti mandando, con una certa frequenza, Carioto tre angoli senza effetto e pareggiando
Fragapane e solo un paio di volte, nella ripresa, si è libe- e Scilluffo in contropiede. In uno di questi Lupo, dalla fa- con lo stesso Montagna, di forza, con
rato al tiro con due bolidi di poco alti sulla traversa. scia destra, mette in movimento Carioto che vede, tut- una bordata da distanza ravvicinata. Un
Il Kamarat, comunque, non ha rubato nulla. Ha crea- to solo, al centro dell’area, Scilluffo che non ha difficoltà pareggio, alla fine, equo che serve a
to le sue occasioni da gol, vanificate dagli ottimi inter- a barttere Biondo in uscita. smuovere la classifica.
venti del sempre più positivo Biondo. Ha pure spreca- IL BOMBER SCILLUFFO, AUTORE IERI DI UNA DOPPIETTA ANTONINO RICCOBONO ANGELO CONIGLIO

Romeo trascina il Gemini
«sorpassato» il Valderice
SAN GIOVANNI GEMINI 3 sfiorava la traversa. Al 36’, senza la
VALDERICE 0 più stretta necessità, Nasca atterrava
GEMINI: Amella, Sciacca, Riccobono, Di
Peri (63’ Morello), Lo Bianco, Bonfatto, Pa-
risi (46’ Curella), Barone, Romeo (73’ Zer-
bo), Nuccio, Giuffrida. All. Riccardo Chico.
VALDERICE: Occhipinti, Reina (58’ Alo-
gna), La Sala, Nasca, Ernandez, Incrivaglia,
Cammareri, Lo Bue, Gambino, Grammati-
co, Melillo (11’ Corso). All. Giuseppe Cop-
pola.
ARBITRO: Cammalleri di Palermo; assisten-
ti Ensabella e Cino di Enna.
RETI: 16’, 36’ e 70’ Romeo
SAN GIOVANNI GEMINI. Un super Gemini
trascinato dal nuovo bomber Salvato-
re Romeo autore di una tripletta, su-
pera non solo nel match, ma anche in
classifica, un Valderice per niente tra-
scendentale. Per il Gemini di Riccardo
Chico, la classifica, dopo questi im-
portanti tre punti conquistati, si è fat-
ta più tranquilla. Al 9’ il Gemini anda-
va vicino al vantaggio con Parisi che
con un tiro dal limite impegnava seve-
ramente Occhipinti, bravo a respinge-
re in corner. Al 16’ il vantaggio dei pa-
droni si concretizzava grazie a Romeo
che superava il portiere ospite con un
preciso tiro di piatto destro sfruttando
al meglio un perfetto assist di Gero
Giuffrida. Il Gemini continuava a do-
minare il match e al 19’ con Nuccio
ingenuamente Di Peri. Per l’arbitro vi
erano gli estremi della massima puni-
zione. Dal dischetto ancora Romeo
spiazzava Occhipinti gonfiando la re-
te per il 2-0. Al 41’ l’unico pericolo
per il Gemini scaturiva a seguito di
una punizione che lo Bue sprecava.
Nella ripresa il Valderice cercava di
venire avanti, ma la formazione trapa-
nese non era in grande vena per fare
male al Gemini. Al 55’ era Nuccio a fa-
re gridare al goal, il suo bolide sfiora-
va l’incrocio dei pali. Al 70’ l’ottimo
Nuccio lanciava sulla fascia in contro-
piede Romeo che si involava e con un
bel tiro superava faceva secco Occhi-
pinti per il 3-0. Al 73’ lo stesso attac-
cante, tra gli applausi scroscianti del
pubblico di fede biancorossa, lasciava
il posto al rientrante Tanino Zerbo. Il
piccolo attaccante all’80’ per poco non
bagnava l’esordio con la rete. Finiva
così in gloria per i ragazzi di Riccardo
Chico, che dovranno confermare con-
tro la Palermitana il proprio stato di
grazia. Un eventuale successo sul
campo del fanalino di coda togliereb-
be definitivamente la formazione del
presidente Nicola Mangiapane dalle
sabbie mobili della bassa classifica.
TONINO BUTERA
Un bel tris per il Monreale
La Folgore recupera e pareggia
AUDACE MONREALE
PALERMITANA
AUDACE MONREALE: Enea, Di Giovan-
ni, Girgenti, Alletto, Lepre, Marcoccio, Pi-
cone (81’ Scimone), Correnti, Brusca,
Manfrè (65’ Russo), Rizzo (76’ Yusuf).
PALERMITANA: Campoluongo, Gervasi,
Pecoraro, Contino (55’ Quattrocchi), Ra-
gusa, Mossa, La Barbera (64’ D’Ambra),
Cardinale, La Vardera, Beninati, De Lisi.
ARBITRO: Figuccia di Marsala.
RETI: 19’ Brusca, 25’ Manfrè, 67’ Rizzo
(rig.).
MONREALE. Il Monreale si sbarazza
senza difficoltà della Palermitana e si
mantiene in posizione di centro clas-
sifica. La Palermitana parte bene e al
5’ Cardinale ci prova ma il suo pallo-
netto finisce alto sopra la traversa.
Poi inizia il monologo del Monreale.
Al 10’ Brusca sfrutta un assist di Pico-
ne per sbloccare il risultato con un
colpo di testa da distanza ravvicinata.
Al 25’ corner di Rizzo e Manfrè di
piatto realizza il raddoppio. Al 67’ Al-
letto si procura un penalty che Rizzo
trasforma. Al 72’ tiro-cross di Alletto
che centra il palo, Brusca ribadisce
in rete ma l’arbitro annulla per fuori-
gioco. Occasioni da gol sciupate al 77’
da Di Giovanni e all’84’ da Yusuf.
GIOVANNI DI SALVO
3 FOLGORE SELINUNTE 2 DUE TORRI
0 CAMPOFRANCO 2 ACICATENA
FOLGORE: Montagna, Santomauro,
Plà,Volpini (46’ Mangiaracina), DiMaria, Li-
cata, Montepiano, Mancino, Angotti, Cirillo
(46’ Bono) Barraco (70’ Morici). All Gerardi.
CAMPOFRANCO: Semprevivo, Galeoto,
Immesi, Tummiolo, Alderuccio, Provenza-
no, Panepinto, Di Leo (82’ Restivo), Messi-
na, Polito (61’ Lombardo). All. Mutolo.
ARBITRO: Blanco di Acireale.
RETI: 15’ Messina; 32’ Panepinto; 39’ Di
Maria; 76’ Angotti (r).
CASTELVETRANO. Il primo tempo è stato
quasi un monologo di Galeoto e com-
pagni. In questo contesto nasce il pri-
mo gol per gli ospiti. Prolungata azio-
ne di Panepinto; difesa folgorina in
confusione e Messina che da pochi
metri batte Montagna. Al 32’ Pane-
pinto finta un primo tiro per poi spiaz-
zare il portiere. Applausi. Al 39’ la Fol-
gore inaspettatamente va in gol con Di
Maria. Al 54’ Polito viene steso appena
dentro l’area. Giusto rigore che lo stes-
so Polito che batte angolato; balzo fe-
lino di Montagna e palla in angolo. al
60’ l’arbitro sorvola su un fallo in area
folgorina con proteste degli ospiti. Al
76’ rigore per la Folgore. Batte Angot-
ti e pareggio.
GIUSEPPE MONTEROSSO
Due Torri rimaneggiato
ma travolge l’Acicatena
4 depositare la sfera alle spalle di Calde-
1 rone di piatto destro. Per gli ospiti a
DUE TORRI: Iacono, Marziani, Trovato, Cag-
gegi, Guido (46’ Matera), Di Napoli, Com-
parato (73 Messeri), Orioles, Lima, Elam-
raoui (90’ Triccamo), Saggio. All. Alacqua.
ACICATENA: Calderone, Tutone, Daidone,
Campanella (78’ Romano), Paltania, Manni-
no, Aleo (90’ Tosto), Castorina (46’ Marzia-
le), Scudieri, Reitano, Patti. All. Giuffrida.
ARBITRO: Gambino di Palermo.
RETI: 3’ Patti, 16’ Di Napoli, 32’ Compara-
to, 49’ Elamraoui, 70’ Matera.
GLIACA DI PIRAINO. Torna a vincere il Due
Torri, targato Alacqua, che pur con as-
senze di rilievo (Salmeri e Mondello
squalificati e Librizzi ancora infortu-
nato ndc) e con uno svantaggio dopo
pochi minuti di gioco, alla fine incas-
sa tre punti preziosi. Per la cronaca, si
parte già al 3’ di gioco con il goal mes-
so a segno da Patti che al volo su cross
dalla fascia di prima intenzione man-
da la sfera all’incrocio dei pali, con il
pallone che finisce la sua corsa alle
spalle di Iacono. Per i padroni di casa,
una bella doccia fredda ma subito al 9’
di gioco con il capitano Guido si prova
a trovare la via del goal, ma la palla fi-
nisce fuori. Lo stesso giocatore ci pro-
va su punizione all’11’ ma la palla va
fuori misura. Al 16’ arriva il pareggio
con Di Napoli, pronto in piena area a
provarci al 31’ e Scudieri su punizione,
ma Iacono ben piazzato devia in cor-
ner. Al 32’ arriva il raddoppio, su un
cross dalla fascia di Trovato, in area ad
anticipare tutti e Comparato che di
testa deposita la palla nell’angolino. Al
42’ Aleo calcia debolmente verso la
porta senza troppe pretese. Al 44’ su
uscita del portiere calcia bene Lima,
ma l’estremo difensore dell’Acicatena
riesce a deviare la sfera a fior di palo,
con la porta vuota. Passa solo un mi-
nuto e Lima ci riprova, ma stavolta a
salvare tutto e tutti e Mannino che a
portiere battuto salva sulla linea. Nel-
la ripresa al 4’ da fuori area a realizza-
re un splendido goal è Elamraoui che
da fuori area beffa Calderone. Al 57’
ancora un’occasione per Lima che cal-
cia sulla traversa. Al 63’ punizione di
Elamraoui con Orioles che perde l’at-
timo propizio per deviare in rete. Al
70’ ancora un’azione portata avanti
da Elamraoui che dà la palla a Matera
che è bravo a trafiggere il portiere
ospite in uscita. All’80 si rifà vedere
l’Acicatena con Marziale che su puni-
zione batte a rete ma Iacono para. Lo
stesso giocatore ci prova all’85’ ma la
palla finisce fuori misura.
SALVATORE CALÀ
 LUNEDÌ 12 DICEMBRE 2011 LA SICILIA

CALCIO .31
E ccellenza

GIRONE B Il Città di Messina prova ad andare in fuga

D ECI S IVE LE S UE PARATE
Un super Polessi
costringe il Ragusa
al pari col Modica
RAGUSA
MODICA
RAGUSA: Pandolfo, Gona, Milazzo (22’ st Parente), Busce-
ma, Vindigni, Fontana, Bonaffini, Pellegrino (36’ st Tru-
glio), Saraniti, Arena, Sisalli. All. Rigoli
MODICA: Polessi, Paolino, Meli, Costanzo, Raciti, Porzio,
Vaccaro (29’ st Carpentieri), Privitera, Strano (6’ st Messi-
na), Filicetti, Sella (10’ st Teriaca). All. Sardelli
ARBITRO: Pennino di Palermo
RAGUSA. Un super Nicola Polessi salva il Modica. Il
Ragusa inghiotte amaro per il secondo pareggio
consecutivo e si ritrova a quattro lunghezze dal
Città di Messina. Il portierone rossoblù le prende
tutte, salvando il risultato su Arena, Pellegrino Sara-
niti, Sisalli, Parente e Bonaffini. Quando non ci sono
arrivati i guanti di Polessi, ci sono stati i legni della
porta a respingere le conclusioni degli attaccanti di
casa. Il derby è stato praticamente un monologo del
Ragusa. Dall’altra parte una squadra, quella del tec-
nico Sardelli, completamente rivoluzionata, ma che
non ha saputo impensierire quasi mai la difesa loca-
le. Il Polessi show comincia al 6’ quando Sisalli è lan-
ciato a rete e il guardiapali rossoblù si salva in usci-
ta. Sulla successiva ribattuta è Saraniti a sbagliare
mettendo a lato. E’ solo la prima respinta di una lun-
ga serie. Al 10’ gran conclusione di Pellegrino, Poles-
si ci arriva in tuffo, poi Bonaffini colpisce clamoro-
samente la traversa. Dall’altra parte, al 15’ c’è la
buona conclusione di Sella che colpisce il palo. Sarà
l’unica azione degna di nota da parte modicana. Sul-
l’azione successiva, infatti, è ancora Polessi a supe-
rarsi quando si ritrova a tu per tu con Bonaffini,
mentre al 20’ è Saraniti, di testa, a colpire in pieno la
traversa. La ripresa è giocata sulla falsariga del pri-
mo tempo. Dopo 6 minuti, altra gran conclusione da
lontano di Bonaffini, Polessi ci arriva ancora metten-
do in corner con la punta delle dita, sul successivo
calcio d’angolo è Saraniti a battere a botta sicura, la
sfera centra il palo. I minuti scorrono. Filicetti si la-
menta troppo con il direttore di gara, viene prima
ammonito quindi espulso, lasciando la propria
squadra in 10 uomini. Pino Rigoli a questo punto
gioca il tutto per tutto, chiamando fuori Milazzo per
Parente, e schierano la difesa a tre. Ed è proprio il
nuovo entrato, al 32’, a trovare la gran botta dal limi-
te dell’area di rigore, ma è sempre Polessi a metter-
ci una pezza in calcio d’angolo. Poco dopo altra
gran castagna di Parente che arriva alla conclusione
di gran carriera, ma super Polessi si oppone d’istin-
to ancora come può. Un minuto più tardi è Saraniti
a battere in porta ma Polessi fa nuovamente il mira-
colo. I minuti passano, nervosismo e stanchezza
prendono il sopravvento. I tifosi di casa sperano an-
cora e incitano a gran voce la propria squadra, nei 5
minuti di recupero concessi dall’arbitro il Ragusa
continua a gettarsi in massa dalle parti della difesa
ospite, ma la partita si trascina stancamente fino al
triplice fischio. Dopo 23 anni, il derby tra Ragusa e
Modica finisce 0-0. Per il Modica (squadra comple-
tamente diversa da quella che ha cominciato il
campionato) è quasi una vittoria, il Ragusa invece
vede allontanarsi sempre più il Città di Messina.
MICHELE FARINACCIO
BAT TUTO I L CO M I SO
AQUILA C. 0
CITTÀ DI M. 3 Il Vittoria ritrova
AQUILA CALTAGIRONE: Scacco, Famà, Benefico,
il successo
Santangelo, Buttiglieri (85’ Giarratana), M. Testa,
Longobardi (74’ Lupica), Cilio (68’ Buscemi), F. Te- e la serenità
sta, Brancacci, G. Alma. All. Di Dio.
CITTA’ DI MESSINA: Di Dio, Cappello, Fragapane,
0 Cucè, Cordima, Frassica, Pirrotta (66’ Berti), Assen- VITTORIA 1
0 zio (79’ Campanella), Fugazzotto, Giardina, Buda COMISO 0
(77’ La Rocca). All. Rando. VITTORIA: Maltese, Cucè (38’st Maniscalco) Chinzi, Ita-
liano, Raimondi, Crescibene, Scarnato, Chiaramonte, Mon-
ARBITRO: Miele di Torino, assistenti Polimeni e Tor- talto, Di Franco (39’st Patti) Randis (12’st Lo Giudice). All.
re di Acireale Raciti
COMISO: Annese, Cassibba, Boemia, Dipasquale (22’st
RETI: 13’ Giardina, 20’ Fugazzotto, 25’ Assenzio. Tumino) Ravalli, Indigeno, D’Agosta, Nasello (37’st Vasi-
le) Di Bona (6’st Giudice) Gurrieri, Rizzo. All. Borgese
NOTE: presenti 250 spettatori circa, con una buona ARBITRO: Castorina di Acireale
rappresentanza di sostenitori ospiti. Ammoniti Giar- RETE: 45’pt Di Franco
dina, Buttiglieri, Longobardi e Famà. Angoli 4 per par-
te. VITTORIA. La magia del Natale regala al Vittoria la
tanto attesa e ritrovata coesione societaria. Final-
ASSENZIO FESTEGGIA COI SUOI COMPAGNI IL GOL DEL 3 A 0 mente si può cominciare a parlare di calcio. Marcel-
lo Mascara sarà il nuovo presidente dei biancoros-
si a partire dalla prossima settimana. Giusto il tem-
L’Aquila Caltagirone mai in partita po per risolvere gli ultimi passaggi burocratici lega-
ti al trasferimento di proprietà. Ma è giallo in meri-
to agli svincoli di Filicetti, Strano, D’Angelo e Cala-
brese. Le loro liste di svincolo portano ancora la fir-
ma di Salvatore Barravecchia, il quale si è dimesso
Capolista in vantaggio di tre reti già al 25’ dalla carica di presidente ancor prima della ria-
pertura delle liste. E dunque non servirebbe anche
per loro 4 (se le regole hanno ancora un senso) la
CALTAGIRONE. Il Città di Messina non ne a lato. Al 46’ l’Aquila potrebbe tor- firma di Pietro Cammalleri, nominato presidente
consosce ostacoli e passa nettamente nare in partita, quando il signor Miele temporaneo dopo le dimissioni di Barravecchia?
all’Agesilao Greco contro la formazio- di Torino concede un penalty ai calati- Non sono escluse pesanti squalifiche ai giocatori.
ne di mister Di Dio. Gara chiusa dopo SU ni. Cross di Famà per Fabio Testa, che Dunque tocca al Comiso sacrificarsi nel giorno del-
soli 25 minuti, quando i peloritani si colpisce il legno, sulla ribattuta il nu- la rinascita: sono Di Franco, Scarnato e Crescibene
portano avanti di 3 reti e spezzano Pirrotta mero 9 locale viene steso dal portiere (ovvero i superstiti del vecchio gruppo) a incarna-
praticamente le gambe ad una mode- Di Dio. Sul dischetto si presenta San- re già da subito il nuovo spirito di gioco. C’è grinta,
sta Aquila Caltagirone. Troppo netto il l’ispiratore tangelo, che calcia malamente sopra la determinazione e fame di riscatto. Ezio Raciti ripar-
divario tra le due compagini, anche se traversa. Nella ripresa il Città di Messi- te dal 4-3-1-2 con Di Franco (ispiratissimo) poco più
i calatini nei primi minuti sembrano in Una vera spina nel fianco na gioca a contenere gli avversari e indietro la linea dei due attaccanti. Non c’è più Ca-
palla e al 9’ addirittura sfiorano il van- per la difesa calatina. Dai agisce di rimessa, ma non rischia mai labrese (si cerca di convincerlo a ritornare) e l’assen-
taggio con Giuliano Alma, buona la suoi piedi partono tutte le di capitolare. Anzi è proprio la capoli- za del centravanti puro pesa come un macigno là
prova del giovanissimo centrocampi- azioni più pericolose della sta a sfiorare il quarto gol al 24’ con Fu- davanti. Il buon Montalto corre e sgomita quanto
sta calatino, rientrato dopo la parente- sua squadra. Fornisce a gazzotto, ma Marco Testa salva il suo può, ma per sfruttare il massimo delle sue qualità di
si di Vittoria. Il numeri 11 di casa im- Giardina e Fugazzotto due tiro sulla linea a portiere già battuto. Al attaccante d’area piccola servirebbe cambiare sche-
patta con il piatto sinistro un cross di assist al bacio, che vengono 32’ ancora pericoloso Fugazzotto, che ma e modo di gioco. E così, a scardinare l’equilibrio
Famà, ma la sfera finisce d’un soffio a tradotti dai compagni nelle colpisce il palo con un diagonale di si- tattico della gara, ci pensa il fantasista Di Franco,
lato. Al 13’ peloritani avanti con Giardi- prime due reti. nistro, e sulla respinta La Rocca, appe- match winner dell’incontro. A dire il vero la retro-
na, che servito dall’ottimo Pirrotta na entrato, manda incredibilmente so- guardia comisana non gli prende mai le misure, la-
piazza un preciso interno destro in pra la traversa. L’Aquila cerca sino al sciandolo spesso e volentieri libero di fare la qual-
fondo al sacco, con la palla che prima GIU’ 90’ il gol della bandiera, ma il Città di siasi a ridosso degli ultimi 30 metri. Poche ma buo-
di entrare in rete tocca il palo interno. Messina si difende bene e conduce in ne parole vanno spese anche per il solito Scarnato
Cresce il Città di Messina e al 20’ arri- porta la meritata vittoria. Adesso, in che non smette di correre un minuto insieme ai
va il raddoppio. Pirrotta si libera di due casa Aquila Caltagirone, in settimana si compagni di reparto Crescibene e Chiaramonte (ot-
avversari e imbecca a centro area Fu- La giornata no attendono importanti novità sia sul timo affare). Il Comiso del primo tempo - che tra ti-
gazzotto, bravo a girare alle spalle del fronte societario che sul fronte degli tolari e panchina presenta ben 8 vittoriesi al pubbli-
portiere di casa con un perfetto stacco di Santangelo innesti. Dopo gli arrivi di Giuliano Al- co del Comunale - è bravo fino al 45’, perché l’uni-
di testa. Prova a reagire l’Aquila che ma, Cilio, Longobardi e Benefico, per co errore di D’Agosta, con la grave complicità di Na-
colleziona tre corner corner consecuti- Incappa in una giornata no. lottare per mantenere la categoria ai sello, costa alla squadra di Borgese il derby. Il primo
vi tra il 22 e il 25’. Da un’azione d’ango- Il centrocampista biancorossi servirebbero altre tre pedi- trattiene troppo la palla a ridosso dell’area; il secon-
lo calatina, però, al 26’ parte il contro- biancorosso, spesso tra i ne, una per reparto. E domenica pros- do cincischia sul seguente retropassaggio invece di
piede messinese. Assenzio ruba palla a migliori, sbaglia qualche sima, nell’ultima gara del girone di an- spazzare. Palla soffiata, assist a Di Franco e gran gol
Buttiglieri e si invola verso la porta passaggio di troppo e data, i calatini saranno impegnati nel- del numero 10 che vale i 3 punti. Nella ripresa la
biancorossa. Il numero 8 ospite, ap- persino un penalty, che la difficile, ma non proibitiva, trasferta stanchezza di Nasello e Gurrieri in mezzo al campo
pena entrato in area, con un preciso potrebbe riportare l’Aquila di Misterbianco, quando rientrerà do- scarica del tutto gli ospiti. Rizzo e D’Agosta (nono-
collo destro trafigge per la terza vola in partita. po la squalifica l’attaccante Simone stante la pecca sul gol resta sempre tra i più attivi
l’incolpevole Scacco. Ci prova Famà Pardo. dei verdarancio) calano a vista d’occhio permetten-
per i padroni di casa al 31’, conclusio- IVANO MESSINEO do al Vittoria di alzare il proprio baricentro.
ANDREA LA LOTA

L’Orlandina approfitta Leonzio ancora un crac L’arbitro rischia di rovinare

dell’inesperienza dell’Atletico
che sulla panchina dell’Atletico Cata-
ATLETICO CATANIA 1 nia siede nuovamente, dopo le di-
ORLANDINA 2 missioni seguite alla gara non dispu-
ATLETICO CATANIA: Caruso, Cannizzo, Cuc- tata contro il Città di Messina, il tec-
chiara, Pidatella, Leonardi, Grasso, Trico- nico che aveva ricreato un gruppo
mi, Giacona (78’ Risica), Intravaia (10’ che sembrava poter affrontare le dif-
Ilardo), Calì, Signorelli. All. Richichi ficoltà di questo torneo e superarle
ORLANDINA: D’Agati, Minciullo (15’ Tru- senza grosse difficoltà. Il presidente
glio), Gaglio, Marigò, Falanca, Diop, Nabì Orofino lo ha richiamato, e ha spiega-
(83’ Mantegna), Carrello, Dell’Orzo (88’ to il perchèe: "Ripartiamo da Richi-
Pecorella), Ancione, Zingles. All. Emanue- chi, perché crediamo in lui; siamo
le fiduciosi per il proseguo del campio-
ARBITRO: La Lomina di Agrigento nato". Ieri intanto per i locali è anda-
RETI: 29’ Ilardo, 47’ (rig) Dell’Orzo, 57’ ta male, nonostante un inizio pim-
Ancione. pante e il vantaggio ottenuto grazie
al gol del baby Ilardo, classe 1993,
CATANIA. L’Orlandina dopo aver fer- che al 29’ deposita in rete il pallone
mato domenica scorsa la corazzata ribattuto malamente dall’estremo
Ragusa, si conferma contro l’Atletico difensore D’Agati. Sembrava la fine di
Catania di Antonio Richichi, e si ag- questo periodo amaro, e le lacrime
giudica lo scontro diretto per la sal- d’emozione di Orofino descrivevano
il Misterbianco passeggia
severo confronto. Alla fine si son
LEONZIO 0 dovuti inchinare al cospetto dei
MISTERBIANCO 4 più quotati avversari. Gli ospiti
LEONZIO: Meo, Lasaponara (68’ Sam- hanno dovuto attendere più di
basile), Scalone, Tocco, Toscano, Fisi- mezz’ora per scardinare la difesa
caro, Fortuna (46’ Di Benedetto), Au- locale. E lo hanno fatto con pieno
rora, Rinaudello, Ortis, Salafia. All. Ri- merito grazie alle doppiette dei lo-
spisi ro elementi più significativi, gli
MISTERBIANCO: Nicolosi R., La Ma- sguscianti Cosimano e Salvatore
stra ( 58’ Scuderi), Carta, Costanzo G., Nicolosi. Ai giovani bianconeri va
Stracuzzi, Regalino, Sanfilippo,Aiello., il merito di aver giocato con impe-
Cosimano (46’ Mongerlli), Caruso (75’ gno e foga inusitati riuscendo a
Zappulla), Salvatore Nicolisi. All. Battia- contenere gli attacchi delle esper-
to te punte ospiti, tanto che alla fine
ARBITRO: Pirrotta di Barcellona Pozzo sono usciti dal rettangolo di gioco
di Gotto. a testa alta e tra gli applausi. Il pre-
RETI: 34’ e 39’ Cosimano, 36’ 81’ Sal- sidente Alessio Virgillito a fine ga-
vatore Nicolosi ra ci ha detto che si sta attivando
per " rifondare " la squadra maga-
LENTINI. La Leonzio è scesa in cam- ri con l’innesto di una nuova cor-
la festa del Taormina
TAORMINA 4 dola, da dietro arriva Mancuso che ti-
ENNA 0 ra ma il guardapali para senza affan-
TAORMINA: Billè, Mancuso, Laquidara,
Messina, Trovato, Filistad, Adamo (75’ Ca-
sella) (80’ Randazzo), Scolaro, Totaro, Blat-
ti, Proteggente (75’ Timpano).
ENNA: Ammendola, Giacalone, Anzalone
(37’ Suffia), Accardi, Costantino (44’ Ster-
rantino), Patti, Arcidiacono, Mirisola, Ga-
rettini (46’ Riccobene), Nasonte, Gnoffo.
ARBITRO: Grasso di Acireale
RETI: 43’ Messina (rig.), 64’ Laquidara, 74’
Totaro, 81’ Totaro.
TAORMINA. Il Taormina supera 4-0 il
fanalino di coda Enna, ma i biancaz-
zurri, ieri pomeriggio, al “Bacigalu-
po”, hanno rischiato grosso a causa di
un arbitraggio alquanto discutibile.
testa di Adamo respinto da Ammen-
ni. Al 25’ Totaro lanciato a rete e con
una chiara occasione da gol viene at-
terrato in area di rigore dal portiere
uscito “a valanga”: per l’arbitro acese
Adriano Grasso è tutto regolare. Al
31’ bella azione sulla fascia di Davide
Proteggente (ieri vero lottatore in
campo), cross per Totaro che perde
l’attimo giusto per deviare in porta.
Al 33’ Totaro se ne va in profondità e
tira, ma Ammendola blocca. Al 38’
ancora Totaro, con un colpo di testa,
prova a impensierire la porta del-
l’Enna, ma senza risultati. Al 43’ Man-
cuso viene atterrato in area da
Gnoffo: l’arbitro non può fare finta
per la terza volta di non vedere il pe-