1. Caratteristiche dei verbi: le tre coniugazioni; la persona;
Verbi transitivi e intransitivi; 2. La forma del verbo: attiva, passiva, riflessiva (propria, impropria, reciproca, enfatica); forma intransitiva pronominale; la forma impersonale 3. Le "variabili del verbo: modo, tempo, persona, numero 4. L'aspetto verbale: imperfettivo (abituale, progressivo, continuo) e perfettivo. 5. Uso dei modi e dei tempi L'indicativo presente perfetti: PC e PCP futuri l condizionale e i suoi tempi Caratteristiche dei verbi l termine "verbo deriva dal latino verbum, 'parola' e, in effetti, la parte pi importante del discorso (senza la quale non possibile formulare un enunciato a senso compiuto). Ogni verbo si compone di: 1) una radice, detta anche morfema lessicale (perch contiene informazioni sul significato del verbo) 2) una desinenza, detta anche morfema grammaticale (essa contiene informazioni relative alla persona, al tempo, al modo in cui presentata l'azione o la situazione espressa dal verbo). Se il verbo all'infinito, la desinenza costituita da una parte fissa e da una ;4caIe tematica che permette di riconoscere le tre coniugazioni del verbo: parlare (), credere (), partire (). [ "in principio erat verbum, et verbum erat apud Deum, et Deus erat verbum. ...] (-are) (-ere) (-ire) amare, parlare, ascoltare, cantare, lavorare, giocare, cominciare, mangiare, litigare, rubare, toccare ecc correre, leggere, scrivere, credere, scendere, vendere, mettere _________ godere, temere, tenere, rimanere, vedere aprire, dormire, partire, servire _____ finire, preferire, capire, cucire, costruire, punire Osservazioni La maggior parte dei verbi hanno l'accento sulla vocale tematica: amre, parlre, lavorre (-a c.), godre, temre, tenre (-a c.), dormre, partre, capre. Eccezione fanno alcuni verbi della -a coniugazione (v. la prima serie della seconda colona): crrere, lggere, scrivre. La prima la coniugazione pi ricca di verbi. Attenzione! Non tutti i verbi in are sono regolari (v. andare, fare, dare, stare) La seconda coniugazione comprende pochi verbi regolari ed la meno ricca delle tre coniugazioni. La maggior parte dei verbi in ere sono irregolari (v. sapere, tenere, rimanere, scegliere, bere ecc) La terza coniugazione contiene due categorie di verbi: quelli che si coniugano aggiungendo alla radice, la desinenza corrispondente alla persona e quelli che tra desinenza e radice viene inserito il gruppo incoativo isc-: finisco, capisco, preferisco. La terza coniugazione contiene un numero grande di verbi irregolari, anche se di meno rispetto alla seconda (salire, uscire, dire ecc.). La pers4na - La desinenza oppure il morfema grammaticale distingue non solo la coniugazione, ma anche la persona verbale. l morfema grammaticale offre informazioni sulla persona del verbo: "Lavor4 molto / -4 = O (il soggetto = chi parla) "Quando lavori? / -i = TU (il soggetto = chi ascolta) "Non lavora mai / -a = LU / LE (il soggetto sostituisce un nome maschile o femminile). Osservazione: Perch la distinzione tra le persone fatta dalla desinenza, non c' bisogno di indicare la persona. IO parlo leggo dormo TU parli leggi dormi LUI, LEI parla legge dorme NOI parliamo leggiamo dormiamo VOI parlate leggete dormite LORO parlano leggono dormono IO parlo leggo dormo TU parli leggi dormi LUI, LEI parla legge dorme NOI parliamo leggiamo dormiamo VOI parlate leggete dormite LORO parlano leggono dormono Verbi transitivi e intransitivi I ;erbi transiti;i l termine "transitivo deriva dal latino tardo transitivus, derivato da transire, "passare al di l. n effetti, transitivo il verbo "che fa passare l'azione dal soggetto all'oggetto (una persona/ un animale / una cosa). Nell'esempio Carlo / mangia / un gelato "Carlo il soggetto che compie l'azione "mangia il verbo che esprime l'azione "un gelato l'oggetto su cui passa l'azione. Altri tipi di strutture transitive: Mario legge un libro. Massimo scrive una lettera. n una struttura verbale transitiva, l'oggetto pu essere indicato esplicitamente o sottinteso (senza che ci sia specificato l'oggetto): Carlo mangia. Mario legge. Massimo scrive. n tal caso il verbo viene usato in 14rma ass4Iuta e, inoltre, ;iene messa in e;idenza I'azi4ne in s e per s. Per, un oggetto esiste sempre, anche se non esplicito, perch l'azione espressa da un verbo come scrivere, leggere, mangiare, ecc. implica, necessariamente, l'esistenza di qualcosa che sia oggetto di tale azione. I ;erbi intransiti;i Al contrario dei verbi transitivi, i verbi intransitivi esprimono uno stato o un'azione che si esaurisce nel soggetto stesso che la compie o trova il suo compimento in un complemento indiretto. Negli esempi (1)"L'uomo impallid (2) " campi biondeggiano (3) "Laura parte domani / per Londra, (4) "l direttore finalmente arrivato verbi impallidire, biondeggiare esprimono un4 stat4, partire, arrivare, indicano un'azi4ne. Tutti questi verbi esprimono uno stato o un'azione che si esauriscono nel soggetto. "Laura il soggetto che compie l'azione "parte il verbo che esprime un'azione (che non pu passare su un oggetto). Perci, il verbo non pu ammettere l'oggetto diretto, ma solo indirett4 circ4stanziaIe ecc. Per esempio, "Laura piange / ride / parla possono essere seguite da: Laura piange per .. Laura ride perch.. Laura parla con ..., (cio altri elementi su cui passa l'azione, ma complementi indiretti introdotti da preposizioni). Si noti la differenza tra Teresa / dorme / tutto il pomeriggio (verbo intransitivo + complemento d tempo) e Teresa mangia tutto il panino (verbo transitivo + complemento oggetto) Alcuni verbi intransitivi quali ubbidire, giocare, giovare, aderire, rinunciare ecc richiedono quasi sempre un complemento indiretto atto a completare l'azione: "Ubbidisci aIIa mamma "Tutti aderiscono aIIa sua iniziativa. "La ginnastica giova aI fisico "Non rinunciare a ci che ti spetta unzi4ne transiti;a e 1unzi4ne intransiti;a La transitivit e l'intransitivit non sono delle propriet immutabili o intrinseche dei verbi; si tratta di una funzione che pu variare a seconda del contesto in cui vengono usate. Consideriamo le seguente serie di verbi intransitivi: verbi che indicano iI m4;iment4: andare, venire, correre, passeggiare.. Verbi che indicano ;4ci degIi animaIi 4 pr4duzi4ni di su4ni in generale: abbaiare, miagolare, ululare, muggire, gemere, sfrigolare. Verbi che indicano stat4 4 m4d4 di essere: arrossire, impallidire, dormire.. Altri verbi intr. : nascere, morire, partire, sbadigliare, invecchiare. Esempi Vittorio parte domani per Roma. l gatto miagola. Claudio nato nel 1975. Laura molto invecchiata negli ultimi due anni. Ma alcuni di questi verbi possono essere costruiti con un complemento oggetto diretto e, quindi diventare transiti;i: La malattia ha invecchiato molto il volto di Laura. l comandante abbaiava delle minacce ai suoi soldati. Alcuni verbi possono essere sia transitivi (1), sia intransitivi (2) senza cambiare il loro significato SOFFRRE (1), (2) : !atire dolori fisici e morali (1) Soffrire gravi tormenti, affani, preoccupazioni, pene ecc. (2) Quella donna ha molto sofferto / E un tipo chiuso, ma si vede che soffre PANGERE (1), (2) : Versare lacrime per dolore, commozione (1) Piangere lacrime d'odio, d'ira, di rabbia Ha ormai pianto tutte le sue lacrime / Quante lacrime ho pianto per la sua partenza (2) Piangere per i mali sofferti, piangere alla notizia di qualcosa, alla morte di qualcuno Se ci penso mi viene da piangere Significati differenti: Transitivi: Aspirare il fumo Attendere un amico ntransitivi: Aspirare a una carica Attendere a un lavoro, ai propri affari, a un malato. 2. La forma del verbo: attiva, passiva e riflessiva 2.1. La forma attiva e la forma passiva l verbo ha la forma o la voce attiva quando il soggetto della frase corrisponde all'agente (dal latino agens, 'colui che fa, che agisce') che compie l'azione indicata dal verbo. Nella frase, "l postino / consegna / la lettera, "l postino indica l'agente che compie l'azione indicata dal verbo "consegnare. l verbo ha la voce passiva quando il soggetto della frase corrisponde al paziente che subisce l'azione indicata dal verbo ("passivo deriva infatti dal latino tardo "passivum che significa "che patisce, "che subisce). Nella frase, "La lettera consegnata dal postino, "la lettera indica il paziente soggetto passivo dell'azione indicata dal verbo "consegnare. 2.2. l passaggio dalla forma attiva alla forma passiva Con il passaggio dalla forma attiva alla forma passiva, il soggetto AGENTE della frase diventa complemento d'AGENTE, mentre il CO diventa soggetto PASSVO. Perci, i due elementi SOGGETTO e COMPLEMENTO devono essere espressi per trasformare una frase attiva in passiva o viceversa: l medico visit il malato (A) - l malato fu visitato dal medico (P) La polizia insegue i ladri (A) - ladri sono inseguiti dalla polizia (P) Osservazioni Non possono passare dalla forma attiva alla forma passiva i verbi il cui CO non espresso. Es: Luigi mangia / Carla legge ecc. non possono essere trasformati in ? mangiato da Luigi ? letto da Carla. A maggior ragione, non pu essere costruito in forma passiva un verbo intransitivo, cio un verbo indicante un'azione che riguarda e coinvolge solo il soggetto. Pu invece passare dalla forma attiva a quella passiva una frase in cui non sia espresso il soggetto agente: Es. Uccisero Kenedy nel '63 Kenedy fu ucciso nel '63. l passaggio passivo attivo re;ersibiIe: tutti i verbi in forma passiva possono essere trasformati in forma attiva: l rapinatore fu bloccato dal poliziotto Soggetto subisce l'azione Verbo f. passiva Comp. d'agente compie l'azione l poliziotto blocc il rapinatore Soggetto compie l'azione Verbo f. attiva CO subisce l'azione La 14rma ri1Iessi;a Se nella forma attiva il soggetto compie l'azione ("o amo) e nella forma passiva subisce l'azione compiuta da un agente ("o sono amato), nella forma riflessiva il soggetto compie e allo stesso tempo subisce l'azione ("I4 mi amo). Riflessivi possono essere s4I4 i ;erbi transiti;i: amare q.cuno amarsi, lavare q.cosa lavarsi ecc. Dal punto di vista morfologico, il verbo riflessivo un verbo attivo preceduto dai pronomi personali atoni mi, ti, si, ci, vi che fungono da complementi diretti e corrispondono al paziente colui che subisce l'azione: o mi alzo presto la mattina. La 14rma ri1Iessi;a pr4pria l verbo lavare un verbo transitivo e perci pu avere un CO. Nella frase "o lavo la biancheria, l'azione indicata dal verbo lavare passa da io (soggetto) a biancheria (CO). Nella frase "o mi lavo la persona che fa l'azione (o) la stessa con quella che la subisce (mi). o / mi / lavo = o lavo me stesso Tu / ti / lavi = Tu lavi te stesso Lui /si / lava = Lui lava se stesso ecc (sogg.) (ogg.) Nella forma riflessiva propria, iI s4ggett4 e iI c4mpIement4 4ggett4 c4incid4n4. Si parla in questi casi di 14rma ri1Iessi;a pr4pria, oppure ;era o diretta. Se il verbo transitivo a un modo non finito (gerundio, infinito, participio), sar seguito dai pronomi atoni come si pu notare nei seguenti esempi: "Lavandosi, Anna si guardava nello specchio. "Anna voleva guardarsi nello specchio mentre si lavava. La 14rma ri1Iessi;a impr4pria (I) Quando queste forme personali svolgono la funzione non di complemento oggetto (C.O.) ma di complemento di termine (C.T), non si ha forma riflessiva propria: o / mi / lavo / le mani (sogg.) (C.T.) (C.O.) Questa volta si parla di forma riflessiva apparente oppure impropria o falsa. Le strutture vengono chiamate anche transitive pronominali perch nell'aspetto esterno sono uguali ad una forma riflessiva, ma nella sostanza equivalgono a una forma transitiva con il C.O. e con il C.T. espresso da un pronome personale atono. Si considerino i seguenti esempi : o mi taglio le unghie = o taglio le unghie a me stesso Carlo si prepara la cena = Carla prepara la cena a se stessa (II) - La forma riflessiva apparente specifica a tutti i verbi transitivi che sono costruiti con un CO e indicano un'azione che riguarda da vicino il soggetto: Lavarsi/asciugarsi (le mani, i capelli, la faccia) Pettinarsi (i capelli) Guardarsi (le mani, il viso, le scarpe) Prepararsi (la cena, il letto, la valigia). Se il verbo transitivo a un modo non finito (gerundio, infinito, participio o imperativo), sar seguito dai pronomi atoni: Guardandosi le mani, vide una piccola macchia nera sul dito. Non guardarti le mani quando parli con me! Guardami in faccia quando parli con me! La 14rma ri1Iessi;a recipr4ca Quando il verbo riflessivo esprime una reciprocit di azione, di due o pi soggetti tra cui si stabilisce un rapporto scambievole, si parla di forma riflessiva reciproca: Maria e Paolo si baciano. l verbo si baciano indica un'azione compiuta e subita vicendevolmente dai due soggetti della frase la frase corrisponde ad almeno due proposizioni coordinate non riflessive e ai rispettivi significati: Maria bacia !aolo ----- !aolo bacia Maria. La forma riflessiva reciproca propria di molti verbi transitivi, quali abbracciarsi, accapigliarsi, aiutarsi, baciarsi, insultarsi, ritrovarsi, scambiarsi ecc : due amici si abbracciarono. nvece di andare d'accordo s'accapigliano. Si guardavano in cagnesco. Quando si sono incontrati, si sono salutati con tenerezza. Marco e Maria si vogliono bene. ATTENZONE! n alcuni casi le frasi possono essere ambigue: 1. Essi si criticano o 2. Essi si lodano a) Riflessiva: criticano/lodano loro stessi; b) R. reciproca: si criticano/si lodano a vicenda, l'un l'altro. Per eliminare l'ambiguit opportuno unire al verbo le locuzioni: Essi si criticano tra di loro (l'un l'altro, gli uni con gli altri, a vicenda, vicendevolmente, scambievolmente, reciprocamente ecc.). La 14rma ri1Iessi;a en1atica Quando il pronome mette in risaIt4 lo scopo dell'azione, cio il piacere o l'interesse personale e denota il gusto o la soddisfazione nel compiere una determinata cosa, si parla di forme riflessive enfatiche n questi casi, il pronome ha un valore intensificante e una funzione puramente espressiva. Si osservino i seguenti esempi: o mangiato un dolce (espressione neutra) Mi son mangiato un (bel) panino (espressione marcata: l'ho mangiato con gusto e tutto per me) o letto quel libro (espressione neutra) Mi son letto quel libro in una nottata (espressione marcata: l'ho letto tutto d'un fiato, con interesse tutto mio, particolare) Osservazione. Queste strutture sono pi frequenti nella lingua parlata e sono molto comuni nel registro informale. 4rma intransiti;a pr4n4minaIe Sono intransitivi pronominali, i verbi costituiti dalla forma pronominale e da un verbo intransitivo. o mi vergogno di ci che ho fatto o mi pento di ci che ho fatto Riconoscere il carattere pronominale e non riflessivo di questi verbi facile perch i ;erbi intransiti;i n4n p4ss4n4 a;ere Ia 14rma ri1Iessi;a. nfatti, se nelle frasi proviamo a sostituire la particella mi con un C.O. oppure con un C.T risultano delle frasi grammaticalmente inaccettabili: *o vergogno/ pento me stesso. *o vergogno/ pento a me stesso. (n italiano non esistono altre forme verbali tipo vergognare, pentire ma solo le forme intransiti;e pr4n4minaIi vergognarsi, pentirsi). Questi verbi hanno solo la forma intransitiva pronominale, ma la classe degli intransitivi pronominali molto eterogenea. Nella classe degli intransitivi pronominali si possono individuare le seguenti classi: 1. verbi intransitivi che hanno solo la forma pronominale (non si possono adoperare senza le particelle mi, ti, si, ci, vi, le quali costituiscono un tutto unico con il verbo: accorgersi, imbattersi, impadronirsi, lagnarsi, pentirsi, ribellarsi, vergognarsi, fidarsi, avvedersi, riposarsi,ecc. 2. alcuni verbi transitivi che, coniugati con le particelle pronominali, assumono valore intransitivo: mpaurire impaurirsi ntimorire intimorirsi Spaventare spaventarsi Rallegrare rallegrarsi ecc. 3. alcuni verbi transitivi che si usano con o senza particelle pronominali: approfittare/approfittarsi, imbronciare/ imbronciarsi, rabbuiare/rabbuiarsi, sedere/sedersi ecc. 1. verbi intransitivi che hanno solo la forma pronominale Non si accorge mai dei propri errori. Si pentito degli errori commessi. Devo riposarmi. a;;edersi Avere consapevolezza, accorgersi di qlco.: a;;edersi dell'errore; - anche con arg. espresso da frase (introd. da di o che): a;;edersi di essere in ritardo, che lo spettacolo finito - senza avvedersene (inconsapevolmente) imbattersi Trovarsi improvvisamente e casualmente di fronte a qlcu. o a qlco.: imbattersi nel capufficio fig. Trovarsi in una situazione inaspettata: imbattersi in circostanze favorevoli; estens. trovarsi ad avere a che fare con qlcu., spec. poco piacevole: imbattersi in un direttore esigente 2. verbi transitivi che, coniugati con le particelle pronominali, assumono valore intransitivo. Rientrano in questa classe verbi: abbattersi, accostarsi, addormentarsi, allontanarsi, alzarsi, fermarsi, guastarsi, invogliarsi, irritarsi, muoversi, offendersi, rattristarsi, scoraggiarsi, stancarsi, svegliarsi, trattenersi, ecc. Se proviamo a interpretare uno di questi verbi come se fosse un riflessivo vero e proprio (rattristarsi= rattristare se stesso) risulterebbe una struttura grammaticale inaccettabile perch in realt rattristarsi = diventare triste. n realt, questi verbi sono risultati in seguito alla trasformazione causativo incoativo. Consideriamo l'esempio: l lupo spavent gli animali AGENTE (A) PAZENTE (B). n seguito all'azione dell'agente A, il paziente B cambia le disposizioni affettive, pi esattamente avviene un passaggio da uno stato all'altro: [Non Paura] -------- [Paura]. Questa struttura verbale in cui (A) trasforma lo stato di (B) una struttura di tipo trasformativo e la trasformazione oppure il passaggio costituisce un processo causativo. Se dovessimo cambiare l'ordine degli attanti senza intervenire nel significato della frase, la frase sar: Gli animali si spaventarono dal lupo. B A Come si pu notare, il cambiamento degli attanti ha determinato la pronominalizzazione del verbo: spaventare (struttura transitiva non pronominale) - spaventarsi (struttura intransitiva pronominale) ossia da una struttura causale transitiva si ottenuta una struttura incoativa. l tratto comune di questi tipi di strutture la TRASFORMAZONE ovvero il cambiamento dello stato. l risultato di tali trasformazioni sono i cos chiamati verbi risultativi : VERBO CAUSATVO VERBO NCOATVO VERBO RSULTATVO Rallegrare Addolorare Annoiare Meravigliare Ammalare Preoccupare rallegrarsi addolorarsi annoiarsi meravigliarsi ammalarsi preoccuparsi essere allegro essere addolorato essere annoiato essere meravigliato essere malato essere preoccupato Esempi: Un po' di musica rallegra il cuore l cuore si rallegra con un po' di musica l cuore e' allegro quando sente un po' di musica. La notizia addolora la donna La donna si addolora sentendo la notizia La donna e' addolorata per aver sentito la notizia. 3. Verbi intransitivi che si usano c4n 4 senza particelle pronominali: n alcuni casi, i verbi conservano il loro significato (1), in altri, invece, ci sono delle differenze (2,3): (1) "Claudio ha approfittato dell'assenza di Paolo per andare a spasso "Quell'uomo si approfittato della tua buona fede (2) 'sedere = stare seduto' e 'sedersi = porsi a sedere'. Un'anziana coppia siede su una panchina di pietra e legno, guardando il mare Un'anziana coppia si siede su una panchina di pietra e legno, guardando il mare. (3) 'infuriare' = imperversare / infuriarsi = diventare furibondo. "La peste infuria nella citt assediata "Marco si infuria per un nonnulla. La 14rma ;erbaIe impers4naIe 5.0. Sono chiamati impers4naIi, i verbi indicanti un'azi4ne azi4ne o una c4ndizi4ne c4ndizi4ne che non si pu attribuire a persone o cose determinate. Essi vengono usati solo alla terza persona dei vari tempi: L'inverno scorso nevicava spesso. D'estate albeggia presto. piovuto a dirotto stamattina. Bisogna ritirare lo scontrino. Fa fresco stamattina. 5.1. mpersonali veri e propri sono i verbi meteorologici, come albeggiare, annottare, balenare, diluviare, gelare, grandinare, imbrunire, lampeggiare, nevicare, piovere, tuonare e le locuzioni fare + freddo/ fresco/ caldo/ buio/ notte/ giorno: !iove, tuona e lampeggia: che temporale! Oggi fa freddo, ieri faceva caldo. D'inverno fa buio presto. Adoperati in senso figurato essi diventano personali: La luce piove dall'abbaino !iovono telegrammi e notizie Se non studiate di pi, pioveranno i quattro. Dopo tanti incidenti le multe grandineranno. Grandinavano sassi da tutte le parti. proiettili grandinavano da tutte le parti. Mi hai tempestato di insulti e pretendi di avere ragione. .2. Oltre ai verbi indicanti fenomeni atmosferici, possono essere usati in forma impersonale alcuni verbi o costrutti verbali personali che indicano: un evento, un fatto casuale: avvenire, capitare, accadere, succedere, toccare necessit, convenienza, apparenza: bisognare, occorrere, convenire, sembrare, parere le locuzioni verbali formate dai verbi essere e un aggettivo ( necessario, bello, chiaro, vero, giusto, opportuno), un avverbio ( bene/meglio, male/peggio), un nome ( un peccato, una fortuna), i verbi stare e andare accompagnati da un avverbio (va bene, non sta bene, sta male) ecc.: "Non giusto che tu faccia cos" "E bene che tu abbia preso questa decisione" "E meglio cambiare albergo" "Non vero che ho parlato male di te" "E un peccato non poter rimanere a !isa qualche altro giorno". verbi che indicano un divieto o un permesso costruiti alla terza persona singolare passiva: "n treno proibito fumare, permesso farlo solo negli scompartimenti riservati ai fumatori" Qualunque verbo pu essere costruito impersonalmente premettendo la particella pronominale "si, in funzione di soggetto indefinito e generico, alla terza persona singolare del verbo. Si osservi il passaggio dalla struttura personale a quella impersonale: "uando Michele viaggia si trova bene in qualsiasi posto. "uando uno viaggia si trova bene in qualsiasi posto. "uando si viaggia ci si trova bene in qualsiasi posto. Se con la costruzione passiva si pu eliminare l'indicazione dell'agente con la messa il rilevo del soggetto paziente, con i verbi intransitivi si puo' eliminare anche il soggetto. Privati del soggetto e forniti del $ questi verbi, con il loro significato esprimono un concetto riferito non pi a qualcuno in particolare (una o pi persone) ma in generale, a chiunque. Con la detta struttura impersonale si pu fare a meno di esprimere il soggetto perch i concetti (consigli, ordini ecc) sono riferiti a tutte le persone. Perci la costruzione impropriamente chiamata impersonale di grande utilit perch permette di generalizzare al massimo cio' che affermiamo. Osservazioni. Tutte le forme impersonali studiate si usano soltanto con i verbi che descrivono attivit, atteggiamenti, emozioni, sensazioni ecc. degli esseri umani. Con i verbi riflessivi e pronominali, che gi presentano normalmente la particella "si, si usa la particella ci (ci si diverte, ci si lava): Quando si va in gita, ci si diverte tanto. Nei tempi composti, i verbi impersonali e quelli usati impersonalmente richiedono l'ausiliare essere: E piovuto per tre giorni. Non si lavorato da una settimana. E successo un grave incidente stamattina. Non gli era mai capitato di tornare a quell'ora.