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IL SISTEMA VERBALE

1. Caratteristiche dei verbi: le tre coniugazioni; la persona;


Verbi transitivi e intransitivi;
2. La forma del verbo: attiva, passiva, riflessiva (propria,
impropria, reciproca, enfatica); forma intransitiva
pronominale; la forma impersonale
3. Le "variabili del verbo: modo, tempo, persona, numero
4. L'aspetto verbale: imperfettivo (abituale, progressivo, continuo) e
perfettivo.
5. Uso dei modi e dei tempi
L'indicativo presente
perfetti: PC e PCP
futuri
l condizionale e i suoi tempi
Caratteristiche dei verbi
l termine "verbo deriva dal latino verbum, 'parola' e, in effetti, la
parte pi importante del discorso (senza la quale non possibile
formulare un enunciato a senso compiuto).
Ogni verbo si compone di:
1) una radice, detta anche morfema lessicale (perch contiene
informazioni sul significato del verbo)
2) una desinenza, detta anche morfema grammaticale (essa contiene
informazioni relative alla persona, al tempo, al modo in cui
presentata l'azione o la situazione espressa dal verbo).
Se il verbo all'infinito, la desinenza costituita da una parte fissa e da
una ;4caIe tematica che permette di riconoscere le tre coniugazioni
del verbo: parlare (), credere (), partire ().
[ "in principio erat verbum, et verbum erat apud Deum, et Deus erat verbum. ...]
(-are) (-ere) (-ire)
amare, parlare,
ascoltare, cantare,
lavorare, giocare,
cominciare,
mangiare, litigare,
rubare, toccare
ecc
correre, leggere,
scrivere, credere,
scendere,
vendere, mettere
_________
godere, temere,
tenere, rimanere,
vedere
aprire, dormire,
partire, servire
_____
finire, preferire,
capire, cucire,
costruire, punire
Osservazioni
La maggior parte dei verbi hanno l'accento sulla vocale tematica:
amre, parlre, lavorre (-a c.), godre, temre, tenre (-a c.),
dormre, partre, capre. Eccezione fanno alcuni verbi della -a
coniugazione (v. la prima serie della seconda colona): crrere,
lggere, scrivre.
La prima la coniugazione pi ricca di verbi. Attenzione! Non tutti i
verbi in are sono regolari (v. andare, fare, dare, stare)
La seconda coniugazione comprende pochi verbi regolari ed la
meno ricca delle tre coniugazioni. La maggior parte dei verbi in ere
sono irregolari (v. sapere, tenere, rimanere, scegliere, bere ecc)
La terza coniugazione contiene due categorie di verbi: quelli che si
coniugano aggiungendo alla radice, la desinenza corrispondente
alla persona e quelli che tra desinenza e radice viene inserito il
gruppo incoativo isc-: finisco, capisco, preferisco. La terza
coniugazione contiene un numero grande di verbi irregolari, anche
se di meno rispetto alla seconda (salire, uscire, dire ecc.).
La pers4na
- La desinenza oppure il morfema grammaticale distingue
non solo la coniugazione, ma anche la persona verbale.
l morfema grammaticale offre informazioni sulla persona
del verbo:
"Lavor4 molto / -4 = O (il soggetto = chi parla)
"Quando lavori? / -i = TU (il soggetto = chi ascolta)
"Non lavora mai / -a = LU / LE (il soggetto sostituisce un
nome maschile o femminile).
Osservazione:
Perch la distinzione tra le persone fatta dalla desinenza,
non c' bisogno di indicare la persona.
IO parlo leggo dormo
TU parli leggi dormi
LUI, LEI parla legge dorme
NOI parliamo leggiamo dormiamo
VOI parlate leggete dormite
LORO parlano leggono dormono
IO parlo leggo dormo
TU parli leggi dormi
LUI, LEI parla legge dorme
NOI parliamo leggiamo dormiamo
VOI parlate leggete dormite
LORO parlano leggono dormono
Verbi transitivi e intransitivi
I ;erbi transiti;i
l termine "transitivo deriva dal latino tardo transitivus, derivato
da transire, "passare al di l.
n effetti, transitivo il verbo "che fa passare l'azione dal soggetto
all'oggetto (una persona/ un animale / una cosa).
Nell'esempio Carlo / mangia / un gelato
"Carlo il soggetto che compie l'azione
"mangia il verbo che esprime l'azione
"un gelato l'oggetto su cui passa l'azione.
Altri tipi di strutture transitive:
Mario legge un libro.
Massimo scrive una lettera.
n una struttura verbale transitiva, l'oggetto pu essere
indicato esplicitamente o sottinteso (senza che ci sia
specificato l'oggetto):
Carlo mangia.
Mario legge.
Massimo scrive.
n tal caso il verbo viene usato in 14rma ass4Iuta e, inoltre,
;iene messa in e;idenza I'azi4ne in s e per s.
Per, un oggetto esiste sempre, anche se non esplicito,
perch l'azione espressa da un verbo come scrivere,
leggere, mangiare, ecc. implica, necessariamente,
l'esistenza di qualcosa che sia oggetto di tale azione.
I ;erbi intransiti;i
Al contrario dei verbi transitivi, i verbi intransitivi esprimono uno stato o
un'azione che si esaurisce nel soggetto stesso che la compie o trova il suo
compimento in un complemento indiretto.
Negli esempi
(1)"L'uomo impallid
(2) " campi biondeggiano
(3) "Laura parte domani / per Londra,
(4) "l direttore finalmente arrivato
verbi impallidire, biondeggiare esprimono un4 stat4, partire, arrivare, indicano
un'azi4ne. Tutti questi verbi esprimono uno stato o un'azione che si
esauriscono nel soggetto.
"Laura il soggetto che compie l'azione
"parte il verbo che esprime un'azione (che non pu passare su un
oggetto).
Perci, il verbo non pu ammettere l'oggetto diretto, ma solo indirett4
circ4stanziaIe ecc.
Per esempio, "Laura piange / ride / parla possono essere seguite da:
Laura piange per .. Laura ride perch.. Laura parla con ...,
(cio altri elementi su cui passa l'azione, ma complementi indiretti
introdotti da preposizioni).
Si noti la differenza tra
Teresa / dorme / tutto il pomeriggio
(verbo intransitivo + complemento d tempo)
e
Teresa mangia tutto il panino
(verbo transitivo + complemento oggetto)
Alcuni verbi intransitivi quali ubbidire,
giocare, giovare, aderire, rinunciare ecc
richiedono quasi sempre un complemento
indiretto atto a completare l'azione:
"Ubbidisci aIIa mamma
"Tutti aderiscono aIIa sua iniziativa.
"La ginnastica giova aI fisico
"Non rinunciare a ci che ti spetta
unzi4ne transiti;a e 1unzi4ne intransiti;a
La transitivit e l'intransitivit non sono delle propriet
immutabili o intrinseche dei verbi; si tratta di una
funzione che pu variare a seconda del contesto in cui
vengono usate.
Consideriamo le seguente serie di verbi intransitivi:
verbi che indicano iI m4;iment4: andare, venire, correre,
passeggiare..
Verbi che indicano ;4ci degIi animaIi 4 pr4duzi4ni di su4ni in
generale: abbaiare, miagolare, ululare, muggire, gemere,
sfrigolare.
Verbi che indicano stat4 4 m4d4 di essere: arrossire,
impallidire, dormire..
Altri verbi intr. : nascere, morire, partire, sbadigliare, invecchiare.
Esempi
Vittorio parte domani per Roma.
l gatto miagola.
Claudio nato nel 1975.
Laura molto invecchiata negli ultimi due anni.
Ma alcuni di questi verbi possono essere costruiti
con un complemento oggetto diretto e, quindi
diventare transiti;i:
La malattia ha invecchiato molto il volto di Laura.
l comandante abbaiava delle minacce ai suoi
soldati.
Alcuni verbi possono essere sia transitivi (1), sia intransitivi (2) senza
cambiare il loro significato
SOFFRRE (1), (2) : !atire dolori fisici e morali
(1) Soffrire gravi tormenti, affani, preoccupazioni, pene ecc.
(2) Quella donna ha molto sofferto / E un tipo chiuso, ma si vede che
soffre
PANGERE (1), (2) : Versare lacrime per dolore, commozione
(1) Piangere lacrime d'odio, d'ira, di rabbia
Ha ormai pianto tutte le sue lacrime / Quante lacrime ho pianto
per la sua partenza
(2) Piangere per i mali sofferti, piangere alla notizia di qualcosa, alla
morte di qualcuno
Se ci penso mi viene da piangere
Significati differenti:
Transitivi:
Aspirare il fumo
Attendere un amico
ntransitivi:
Aspirare a una carica
Attendere a un lavoro, ai propri
affari, a un malato.
2. La forma del verbo: attiva, passiva e riflessiva
2.1. La forma attiva e la forma passiva
l verbo ha la forma o la voce attiva quando il soggetto della frase
corrisponde all'agente (dal latino agens, 'colui che fa, che agisce')
che compie l'azione indicata dal verbo.
Nella frase, "l postino / consegna / la lettera,
"l postino indica l'agente che compie l'azione indicata dal verbo
"consegnare.
l verbo ha la voce passiva quando il soggetto della frase corrisponde al
paziente che subisce l'azione indicata dal verbo ("passivo deriva
infatti dal latino tardo "passivum che significa "che patisce, "che
subisce).
Nella frase, "La lettera consegnata dal postino,
"la lettera indica il paziente soggetto passivo dell'azione indicata
dal verbo "consegnare.
2.2. l passaggio dalla forma attiva alla forma passiva
Con il passaggio dalla forma attiva alla forma passiva, il
soggetto AGENTE della frase diventa complemento
d'AGENTE, mentre il CO diventa soggetto PASSVO.
Perci, i due elementi SOGGETTO e COMPLEMENTO
devono essere espressi per trasformare una frase attiva
in passiva o viceversa:
l medico visit il malato (A) - l malato fu visitato dal medico (P)
La polizia insegue i ladri (A) - ladri sono inseguiti dalla polizia (P)
Osservazioni
Non possono passare dalla forma attiva alla forma passiva i verbi il
cui CO non espresso.
Es: Luigi mangia / Carla legge ecc. non possono essere trasformati in
? mangiato da Luigi
? letto da Carla.
A maggior ragione, non pu essere costruito in forma passiva un verbo
intransitivo, cio un verbo indicante un'azione che riguarda e
coinvolge solo il soggetto.
Pu invece passare dalla forma attiva a quella passiva una frase in cui
non sia espresso il soggetto agente:
Es. Uccisero Kenedy nel '63 Kenedy fu ucciso nel '63.
l passaggio passivo attivo re;ersibiIe: tutti i verbi in forma passiva
possono essere trasformati in forma attiva:
l rapinatore fu bloccato dal poliziotto
Soggetto
subisce l'azione Verbo f. passiva Comp.
d'agente compie
l'azione
l poliziotto blocc il rapinatore
Soggetto
compie l'azione Verbo f. attiva CO
subisce l'azione
La 14rma ri1Iessi;a
Se nella forma attiva il soggetto compie l'azione ("o amo) e nella
forma passiva subisce l'azione compiuta da un agente ("o sono
amato), nella forma riflessiva il soggetto compie e allo stesso tempo
subisce l'azione ("I4 mi amo).
Riflessivi possono essere s4I4 i ;erbi transiti;i:
amare q.cuno amarsi, lavare q.cosa lavarsi ecc.
Dal punto di vista morfologico, il verbo riflessivo un verbo attivo
preceduto dai pronomi personali atoni mi, ti, si, ci, vi che fungono da
complementi diretti e corrispondono al paziente colui che subisce
l'azione:
o mi alzo presto la mattina.
La 14rma ri1Iessi;a pr4pria
l verbo lavare un verbo transitivo e perci pu avere un CO.
Nella frase "o lavo la biancheria, l'azione indicata dal verbo lavare passa da io
(soggetto) a biancheria (CO).
Nella frase "o mi lavo la persona che fa l'azione (o) la stessa con quella
che la subisce (mi).
o / mi / lavo = o lavo me stesso
Tu / ti / lavi = Tu lavi te stesso
Lui /si / lava = Lui lava se stesso ecc
(sogg.) (ogg.)
Nella forma riflessiva propria, iI s4ggett4 e iI c4mpIement4 4ggett4
c4incid4n4. Si parla in questi casi di 14rma ri1Iessi;a pr4pria, oppure
;era o diretta.
Se il verbo transitivo a un modo non finito (gerundio, infinito, participio), sar
seguito dai pronomi atoni come si pu notare nei seguenti esempi:
"Lavandosi, Anna si guardava nello specchio.
"Anna voleva guardarsi nello specchio mentre si lavava.
La 14rma ri1Iessi;a impr4pria
(I)
Quando queste forme personali svolgono la funzione non di
complemento oggetto (C.O.) ma di complemento di termine (C.T),
non si ha forma riflessiva propria:
o / mi / lavo / le mani
(sogg.) (C.T.) (C.O.)
Questa volta si parla di forma riflessiva apparente oppure impropria o
falsa.
Le strutture vengono chiamate anche transitive pronominali perch
nell'aspetto esterno sono uguali ad una forma riflessiva, ma nella
sostanza equivalgono a una forma transitiva con il C.O. e con il C.T.
espresso da un pronome personale atono.
Si considerino i seguenti esempi :
o mi taglio le unghie = o taglio le unghie a me stesso
Carlo si prepara la cena = Carla prepara la cena a se stessa
(II)
- La forma riflessiva apparente specifica a tutti i verbi transitivi che
sono costruiti con un CO e indicano un'azione che riguarda da
vicino il soggetto:
Lavarsi/asciugarsi (le mani, i capelli, la faccia)
Pettinarsi (i capelli)
Guardarsi (le mani, il viso, le scarpe)
Prepararsi (la cena, il letto, la valigia).
Se il verbo transitivo a un modo non finito (gerundio, infinito, participio
o imperativo), sar seguito dai pronomi atoni:
Guardandosi le mani, vide una piccola macchia nera sul dito.
Non guardarti le mani quando parli con me!
Guardami in faccia quando parli con me!
La 14rma ri1Iessi;a recipr4ca
Quando il verbo riflessivo esprime una reciprocit di azione, di due o pi
soggetti tra cui si stabilisce un rapporto scambievole, si parla di forma
riflessiva reciproca:
Maria e Paolo si baciano.
l verbo si baciano indica un'azione compiuta e subita vicendevolmente dai
due soggetti della frase la frase corrisponde ad almeno due proposizioni
coordinate non riflessive e ai rispettivi significati:
Maria bacia !aolo ----- !aolo bacia Maria.
La forma riflessiva reciproca propria di molti verbi transitivi, quali abbracciarsi,
accapigliarsi, aiutarsi, baciarsi, insultarsi, ritrovarsi, scambiarsi ecc :
due amici si abbracciarono.
nvece di andare d'accordo s'accapigliano.
Si guardavano in cagnesco.
Quando si sono incontrati, si sono salutati con tenerezza.
Marco e Maria si vogliono bene.
ATTENZONE!
n alcuni casi le frasi possono essere ambigue:
1. Essi si criticano o 2. Essi si lodano
a) Riflessiva: criticano/lodano loro stessi;
b) R. reciproca: si criticano/si lodano a vicenda, l'un l'altro.
Per eliminare l'ambiguit opportuno unire al verbo le
locuzioni:
Essi si criticano tra di loro (l'un l'altro, gli uni con gli altri, a
vicenda, vicendevolmente, scambievolmente,
reciprocamente ecc.).
La 14rma ri1Iessi;a en1atica
Quando il pronome mette in risaIt4 lo scopo dell'azione, cio il piacere
o l'interesse personale e denota il gusto o la soddisfazione nel
compiere una determinata cosa, si parla di forme riflessive enfatiche
n questi casi, il pronome ha un valore intensificante e una funzione
puramente espressiva. Si osservino i seguenti esempi:
o mangiato un dolce (espressione neutra)
Mi son mangiato un (bel) panino (espressione marcata: l'ho mangiato
con gusto e tutto per me)
o letto quel libro (espressione neutra)
Mi son letto quel libro in una nottata (espressione marcata: l'ho letto
tutto d'un fiato, con interesse tutto mio, particolare)
Osservazione.
Queste strutture sono pi frequenti nella lingua parlata e sono molto
comuni nel registro informale.
4rma intransiti;a pr4n4minaIe
Sono intransitivi pronominali, i verbi costituiti dalla forma pronominale e da un verbo
intransitivo.
o mi vergogno di ci che ho fatto
o mi pento di ci che ho fatto
Riconoscere il carattere pronominale e non riflessivo di questi verbi facile perch i
;erbi intransiti;i n4n p4ss4n4 a;ere Ia 14rma ri1Iessi;a. nfatti, se nelle frasi
proviamo a sostituire la particella mi con un C.O. oppure con un C.T risultano delle frasi
grammaticalmente inaccettabili:
*o vergogno/ pento me stesso.
*o vergogno/ pento a me stesso.
(n italiano non esistono altre forme verbali tipo vergognare, pentire ma solo le forme
intransiti;e pr4n4minaIi vergognarsi, pentirsi).
Questi verbi hanno solo la forma intransitiva pronominale, ma la classe degli intransitivi
pronominali molto eterogenea.
Nella classe degli intransitivi pronominali si possono
individuare le seguenti classi:
1. verbi intransitivi che hanno solo la forma pronominale (non si possono
adoperare senza le particelle mi, ti, si, ci, vi, le quali costituiscono un tutto
unico con il verbo:
accorgersi, imbattersi, impadronirsi, lagnarsi, pentirsi, ribellarsi, vergognarsi,
fidarsi, avvedersi, riposarsi,ecc.
2. alcuni verbi transitivi che, coniugati con le particelle pronominali, assumono
valore intransitivo:
mpaurire impaurirsi
ntimorire intimorirsi
Spaventare spaventarsi
Rallegrare rallegrarsi ecc.
3. alcuni verbi transitivi che si usano con o senza particelle pronominali:
approfittare/approfittarsi, imbronciare/ imbronciarsi, rabbuiare/rabbuiarsi,
sedere/sedersi ecc.
1. verbi intransitivi che hanno solo la forma pronominale
Non si accorge mai dei propri errori.
Si pentito degli errori commessi.
Devo riposarmi.
a;;edersi
Avere consapevolezza, accorgersi di qlco.: a;;edersi dell'errore;
- anche con arg. espresso da frase (introd. da di o che): a;;edersi di essere in
ritardo, che lo spettacolo finito
- senza avvedersene (inconsapevolmente)
imbattersi
Trovarsi improvvisamente e casualmente di fronte a qlcu. o a
qlco.: imbattersi nel capufficio
fig. Trovarsi in una situazione inaspettata: imbattersi in circostanze
favorevoli;
estens. trovarsi ad avere a che fare con qlcu., spec. poco piacevole: imbattersi
in un direttore esigente
2. verbi transitivi che, coniugati con le particelle pronominali, assumono
valore intransitivo.
Rientrano in questa classe verbi:
abbattersi, accostarsi, addormentarsi, allontanarsi, alzarsi, fermarsi,
guastarsi, invogliarsi, irritarsi, muoversi, offendersi, rattristarsi,
scoraggiarsi, stancarsi, svegliarsi, trattenersi, ecc.
Se proviamo a interpretare uno di questi verbi come se fosse un
riflessivo vero e proprio (rattristarsi= rattristare se stesso)
risulterebbe una struttura grammaticale inaccettabile perch in
realt rattristarsi = diventare triste.
n realt, questi verbi sono risultati in seguito alla trasformazione
causativo incoativo. Consideriamo l'esempio:
l lupo spavent gli animali
AGENTE (A) PAZENTE (B).
n seguito all'azione dell'agente A, il paziente B cambia le disposizioni
affettive, pi esattamente avviene un passaggio da uno stato
all'altro:
[Non Paura] -------- [Paura].
Questa struttura verbale in cui (A) trasforma lo stato di (B) una
struttura di tipo trasformativo e la trasformazione oppure il
passaggio costituisce un processo causativo.
Se dovessimo cambiare l'ordine degli attanti senza intervenire nel
significato della frase, la frase sar:
Gli animali si spaventarono dal lupo.
B A
Come si pu notare, il cambiamento degli attanti ha determinato la
pronominalizzazione del verbo: spaventare (struttura transitiva non
pronominale) - spaventarsi (struttura intransitiva pronominale)
ossia da una struttura causale transitiva si ottenuta una struttura
incoativa.
l tratto comune di questi tipi di strutture la TRASFORMAZONE
ovvero il cambiamento dello stato. l risultato di tali trasformazioni
sono i cos chiamati verbi risultativi :
VERBO CAUSATVO VERBO NCOATVO VERBO RSULTATVO
Rallegrare
Addolorare
Annoiare
Meravigliare
Ammalare
Preoccupare
rallegrarsi
addolorarsi
annoiarsi
meravigliarsi
ammalarsi
preoccuparsi
essere allegro
essere addolorato
essere annoiato
essere meravigliato
essere malato
essere preoccupato
Esempi:
Un po' di musica rallegra il cuore
l cuore si rallegra con un po' di musica
l cuore e' allegro quando sente un po' di musica.
La notizia addolora la donna
La donna si addolora sentendo la notizia
La donna e' addolorata per aver sentito la notizia.
3. Verbi intransitivi che si usano c4n 4 senza particelle pronominali:
n alcuni casi, i verbi conservano il loro significato (1), in altri, invece, ci
sono delle differenze (2,3):
(1) "Claudio ha approfittato dell'assenza di Paolo per andare a spasso
"Quell'uomo si approfittato della tua buona fede
(2) 'sedere = stare seduto' e 'sedersi = porsi a sedere'.
Un'anziana coppia siede su una panchina di pietra e legno, guardando
il mare
Un'anziana coppia si siede su una panchina di pietra e legno,
guardando il mare.
(3) 'infuriare' = imperversare / infuriarsi = diventare furibondo.
"La peste infuria nella citt assediata
"Marco si infuria per un nonnulla.
La 14rma ;erbaIe impers4naIe
5.0. Sono chiamati impers4naIi, i verbi indicanti un'azi4ne azi4ne o una c4ndizi4ne c4ndizi4ne
che non si pu attribuire a persone o cose determinate.
Essi vengono usati solo alla terza persona dei vari tempi:
L'inverno scorso nevicava spesso.
D'estate albeggia presto.
piovuto a dirotto stamattina.
Bisogna ritirare lo scontrino.
Fa fresco stamattina.
5.1. mpersonali veri e propri sono i verbi meteorologici, come albeggiare,
annottare, balenare, diluviare, gelare, grandinare, imbrunire, lampeggiare,
nevicare, piovere, tuonare e le locuzioni fare + freddo/ fresco/ caldo/ buio/
notte/ giorno:
!iove, tuona e lampeggia: che temporale!
Oggi fa freddo, ieri faceva caldo.
D'inverno fa buio presto.
Adoperati in senso figurato essi diventano personali:
La luce piove dall'abbaino
!iovono telegrammi e notizie
Se non studiate di pi, pioveranno i quattro.
Dopo tanti incidenti le multe grandineranno.
Grandinavano sassi da tutte le parti.
proiettili grandinavano da tutte le parti.
Mi hai tempestato di insulti e pretendi di avere ragione.
.2. Oltre ai verbi indicanti fenomeni atmosferici, possono essere usati in
forma impersonale alcuni verbi o costrutti verbali personali che
indicano:
un evento, un fatto casuale: avvenire, capitare, accadere, succedere,
toccare
necessit, convenienza, apparenza: bisognare, occorrere, convenire,
sembrare, parere
le locuzioni verbali formate dai verbi essere e un aggettivo (
necessario, bello, chiaro, vero, giusto, opportuno), un avverbio
( bene/meglio, male/peggio), un nome ( un peccato, una fortuna), i
verbi stare e andare accompagnati da un avverbio (va bene, non sta
bene, sta male) ecc.:
"Non giusto che tu faccia cos"
"E bene che tu abbia preso questa decisione"
"E meglio cambiare albergo"
"Non vero che ho parlato male di te"
"E un peccato non poter rimanere a !isa qualche altro giorno".
verbi che indicano un divieto o un permesso costruiti alla terza persona
singolare passiva:
"n treno proibito fumare, permesso farlo solo negli scompartimenti riservati
ai fumatori"
Qualunque verbo pu essere costruito impersonalmente premettendo la
particella pronominale "si, in funzione di soggetto indefinito e generico, alla
terza persona singolare del verbo.
Si osservi il passaggio dalla struttura personale a quella impersonale:
"uando Michele viaggia si trova bene in qualsiasi posto.
"uando uno viaggia si trova bene in qualsiasi posto.
"uando si viaggia ci si trova bene in qualsiasi posto.
Se con la costruzione passiva si pu eliminare l'indicazione dell'agente con la
messa il rilevo del soggetto paziente, con i verbi intransitivi si puo'
eliminare anche il soggetto. Privati del soggetto e forniti del $ questi verbi,
con il loro significato esprimono un concetto riferito non pi a qualcuno in
particolare (una o pi persone) ma in generale, a chiunque.
Con la detta struttura impersonale si pu fare a meno di esprimere il soggetto
perch i concetti (consigli, ordini ecc) sono riferiti a tutte le persone. Perci
la costruzione impropriamente chiamata impersonale di grande utilit
perch permette di generalizzare al massimo cio' che affermiamo.
Osservazioni.
Tutte le forme impersonali studiate si usano soltanto con i verbi che
descrivono attivit, atteggiamenti, emozioni, sensazioni ecc. degli esseri
umani.
Con i verbi riflessivi e pronominali, che gi presentano normalmente la
particella "si, si usa la particella ci (ci si diverte, ci si lava):
Quando si va in gita, ci si diverte tanto.
Nei tempi composti, i verbi impersonali e quelli usati impersonalmente
richiedono l'ausiliare essere:
E piovuto per tre giorni.
Non si lavorato da una settimana.
E successo un grave incidente stamattina.
Non gli era mai capitato di tornare a quell'ora.

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