Sei sulla pagina 1di 40

comunicazione

progettazione
didattica
prima parte

la comunicazione
comunicazione
e
informazione

l’esigenza di mettere in comune, quindi di


comunicare ad altri, il frutto delle esperienze
acquisite durante il proprio ciclo vitale, genera
la trasmissione di informazioni
comunicazione
e
informazione

una cosa piuttosto complessa

movie elementi 2002.s wf ipertesto elementi.swf


comunicazione
e
informazione

una cosa piuttosto complessa

qualche esempio … e due premesse


apparenti
contraddizioni
o accostamenti
quantomeno
audaci
pluralità di significati
metamessaggi
falsi feed-back
importanza del contesto
importanza del feed-back
comunicazione
e
informazione

chi comunica a chi?

cosa?

come?
qualche dato da cui partire

quanto conta, nella comunicazione, la componente

verbale (parole) 7%
paraverbale (volume ed espressività della
38%
voce, velocità dell'eloquio, pause, sospiri …)
movimenti del corpo (sguardi, gesti, 55%
atteggiamenti,
atteggiamenti mimica facciale, gestione dello
spazio, contatto fisico …)

(Scuola di Palo Alto- California)


di conseguenza

verbale (parole) 7%
paraverbale (volume ed espressività della
il messaggio dovrà essere: 38%
voce, velocità dell'eloquio, pause, sospiri …)
• chiaro, privo di ambiguità
movimenti del corpo (sguardi, gesti, 55%
• semplice
atteggiamenti, mimica facciale, gestione dello
spazio, contatto fisico …)
• gerarchizzato
• non contraddittorio
• ripetuto, ma non monotono

(Scuola di Palo Alto- California)


di conseguenza

verbale (parole) 7%
paraverbale (volume ed espressività della
38%
voce, velocità dell'eloquio, pause, sospiri …)
movimenti del corpo (sguardi, gesti, 55%
il docente dovrà tenere:
atteggiamenti, mimica facciale, gestione dello
• spazio,
volume contatto
alto dellafisico …)
voce nell’esporre (trasmette sicurezza,
obbliga ad essere più attivi)
• tono moderato della voce nelle risposte (più amichevole)
• velocità di esposizione modulata a secondo dei momenti e in
relazione ai contenuti
(Scuola di Palo Alto- California)
• ritmo non uniforme e ricco di variazioni
di conseguenza
tenere presente che è sempre importante:
• guardare ripetutamente e con intensità le persone a cui si
parla (coinvolgente); almeno 3 secondi per ognuno;
• se le persone sono molte, guardarne alcune per ogni fila,
cominciando dall’ultima fila; attenzione ai lati;
verbale (parole) 7%
• mai guardare tutti contemporaneamente;
• paraverbale
attenzione (volume ed
alla gestualità espressività
(sicurezza, della /
entusiasmo 38%
voce, velocità
insicurezza, dell'eloquio, pause, sospiri …)
demotivazione)

movimenti del corpo (sguardi, gesti, 55%


atteggiamenti, mimica facciale, gestione dello
spazio, contatto fisico …)
(Scuola di Palo Alto- California)
e, per finire, ricorda che:

 non si è insegnanti validi solo per il fatto di essere esperti

 l’insegnante esiste solo perché esiste l’allievo


 fare domande è più utile che dare le risposte (purchè le
domande siano appropriate e ben formulate)

 è importante saper seguire gli stimoli degli allievi


(l’istruttore scarsamente preparato e timoroso di fare brutta
figura spesso non sa discostarsi dallo schema di lezione che
ha preparato)

(Scuola di Palo Alto- California)


e cura:

 contatto iniziale

 definizione sintetica degli obiettivi

 predisposizione dell’ambiente

 uso di materiale didattico adeguato

 rispetto dei tempi di attenzione

(Scuola di Palo Alto- California)


un diagramma importante
seconda parte

la progettazione
didattica
le fasi della progettazione
didattica
 definizione della figura da formare
 definizione degli obiettivi didattici

 definizione dei pre-requisiti

 scelta dei contenuti e delle sequenze

 scelta della metodologia didattica

 realizzazione

 valutazione, verifica, correzione degli errori


le fasi della progettazione
didattica
 definizione della figura da formare
 definizione degli obiettivi didattici

 definizione dei pre-requisiti

 scelta dei contenuti e delle sequenze

 scelta della metodologia didattica

 realizzazione

 valutazione, verifica, correzione degli errori


definizione degli obiettivi didattici
un istruttore cosa deve sapere e saper fare?
 definire le prestazioni da raggiungere
90° 1
10° 1
50°
definizione degli obiettivi didattici
un istruttore cosa deve sapere e saper fare?
 definire le prestazioni da raggiungere

 descrivere i mezzi a disposizione


definizione degli obiettivi didattici
un istruttore cosa deve sapere e saper fare?
 definire le prestazioni da raggiungere

 descrivere i mezzi a disposizione

 definire il livello di abilità richiesto


le fasi della progettazione
didattica
 definizione della figura da formare
 definizione degli obiettivi didattici

 definizione dei pre-requisiti

 scelta dei contenuti e delle sequenze

 scelta della metodologia didattica

 realizzazione

 valutazione, verifica, correzione degli errori


scelta dei contenuti e delle sequenze
la sicurezza nella progressione in cordata
 le tecniche di progressione

 la catena di sicurezza

 l’allestimento delle soste e delle protezioni


intermedie

…
scelta dei contenuti e delle sequenze
la sicurezza nella progressione in cordata
 le tecniche di progressione
 tecniche di base
 tecniche evolute

 la catena di sicurezza

 l’allestimento delle soste e delle protezioni


intermedie

…
scelta dei contenuti e delle sequenze
la sicurezza nella progressione in cordata
 le tecniche di progressione

 la catena di sicurezza
 materiali
 principi teorici di base
 normative
…

 l’allestimento delle soste e delle protezioni


intermedie

…
scelta dei contenuti e delle sequenze
la sicurezza nella progressione in cordata
 le tecniche di progressione

 la catena di sicurezza

 l’allestimento delle soste e delle protezioni


intermedie
 tipologie di sosta
 materiali e loro utilizzo
 le forze in campo
…

…
scelta dei contenuti e delle sequenze
l’a lle stim ento delle s ost e – le fo rze i n
campo
 l’allestimento delle soste e delle protezioni
intermedie
 tipologie di sosta
 materiali e loro utilizzo
 le forze in campo
…
le fasi della progettazione
didattica
 definizione della figura da formare
 definizione degli obiettivi didattici

 definizione dei pre-requisiti

 scelta dei contenuti e delle sequenze

 scelta della metodologia didattica

 realizzazione

 valutazione, verifica, correzione degli errori


le fasi della progettazione
didattica
 definizione della figura da formare
 definizione degli obiettivi didattici

 definizione dei pre-requisiti

 scelta dei contenuti e delle sequenze

 scelta della metodologia didattica

 realizzazione

 valutazione, verifica, correzione degli errori


le fasi della progettazione
didattica
 definizione della figura da formare
 definizione degli obiettivi didattici

 definizione dei pre-requisiti

 scelta dei contenuti e delle sequenze

 scelta della metodologia didattica

 realizzazione

 valutazione, verifica, correzione degli errori

Potrebbero piacerti anche